Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, all'interno dell'operazione di screening "Marche Sicure", nella giornata di giovedì 4 febbraio nell'Area Vasta 3 (località di Corridonia e Sarnano) sono stati effettuati 1653 test con 7 casi positivi.
Le tre giornate di screening di massa organizzate nella Tensostruttura di via Enrico Mattei, a Corridonia, hanno visto - in totale - 4724 cittadini sottoposti a test, di cui 14 risultati positivi. Per quanto riguarda lo screening svoltosi al Palazzetto dello Sport di Sarnano i numeri sono i seguenti: 630 tamponi totali, un solo caso positivo riscontrato.
Complessivamente dall'inizio del programma 'Marche Sicure', avviato dalla Regione Marche per il controllo della diffusione e il tracciamento dell’epidemia da SARS-CoV-2 e l’individuazione degli asintomatici positivi, hanno aderito 243.700 persone. Sono stati individuati 1244 casi positivi. In totale la percentuale di positività è pari allo 0,5%. I casi positivi rilevati sono stati sottoposti al tampone molecolare.
Erano le 12 della mattinata odierna quando, per cause in corso di accertamento, un autoarticolato ha perso il carico lungo la superstrada (ss77), proprio all'ingresso dello svincolo per "Civitanova Ovest".
Sulla carreggiata, in direzione mare, numerose lastre di vetro industriale hanno invaso la sede stradale occludendo il transito.
La polizia Stradale è intervenuta immediatamente con due automezzi e ha evitato il peggio mantenendo la sicurezza del tratto stradale sino all'arrivo dei Vigili del Fuoco, giunti poco dopo insieme al personale dell'Anas che ha contribuito al corretto deflusso dei tanti autoveicoli rimasti in coda.
Il traffico veicolare ha subito dei forti rallentamenti e lo svincolo che conduce alla zona Industriale è tutt'ora chiuso.
Presenti anche le ruspe del soccorso stradale Capozucca, per rimuovere le lastre di vetro dalla carreggiata stradale.
Su proposta dell’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi, è stata approvata dalla Giunta Parcaroli, una delibera che traccia le linee di indirizzo finalizzate a favorire l’accesso ad una più ampia fascia di proprietari e inquilini di immobili che, avendone i requisiti, fossero interessati ad accedere ai benefici fiscali previsti dal cosiddetto “Bonus facciate”.
Detrazione Fiscale: La legge di bilancio 2020 ha, infatti, introdotto la possibilità di una detrazione fiscale del 90% per le spese sostenute per il restauro e il recupero dell’esterno degli edifici – compreso il cosiddetto cappotto – ricadenti nelle zone omogenee A, centro storico, e B, zone di completamento.
Variante del PRG: Considerato che moltissimi condomini, case singole ed edifici extra-residenziali ricadono ancora in zone di espansione C, previste come nuove lottizzazioni dal Piano del 1994 ma ormai completate da tempo, verrà predisposta una variante al PRG che consenta la conversione di queste lottizzazioni in zone di completamento B, nonché il riconoscimento dell’assimilabilità alla zona B anche agli edifici ricadenti nelle zone a verde privato ricomprese nell’ambito del centro abitato.
Lo sconto previsto dal Bonus facciate si aggiunge agli altri bonus utilizzabili e ha, come noto, l’obiettivo di rilanciare la cura degli stabili, la riqualificazione del patrimonio edilizio e il risparmio energetico.
L’annuncio della Giornata della Raccolta del Farmaco è stato dato dal Banco Farmaceutico a fine 2020, in un momento di grande incertezza, con questo messaggio: “Ciò che sappiamo è che c’è bisogno, come non mai, di un moto collettivo di umanità affinché il nostro Paese non si pieghi allo sconforto; la crisi economica innescata da quella sanitaria ha reso povere tante persone e spinto in una condizione di ulteriore marginalità chi povero già lo era. Però siamo certi che l’ultima parola non debba essere dettata necessariamente dal dolore, ma dalla speranza: quest’anno, la Giornata di Raccolta del Farmaco si farà.
Durerà una settimana, da martedì 9 a lunedì 15 febbraio 2021. Come sempre, ai clienti delle farmacie sarà proposto di donare un medicinale per le realtà assistenziali che si prendono cura degli indigenti.
È necessario farla perché ce n’è bisogno (almeno 434.000 persone non si possono curare per ragioni economiche). E perché, ora come rare volte nella storia contemporanea, affinché la speranza abbia la meglio, servono esempi e gesti di gratuità”.
Nella Provincia di Macerata la Raccolta si svolgerà in 36 farmacie, di cui 7 a Civitanova. I volontari di Banco Farmaceutico saranno presenti, fuori dalle farmacie sabato 13 febbraio. I farmaci raccolti sosterranno 31 realtà del territorio che si prendono cura dei bisognosi. Durante l’edizione del 2020, sono state raccolte 5049 confezioni di farmaci (pari a un valore di 35000 euro) che hanno aiutato 2880 ospiti di 34 enti.
Da alcuni anni Banco Farmaceutico e ArcA Centro Culturale, in collaborazione con l’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Civitanova Marche, e con il cordiale supporto del Rotary Club, organizzano eventi, in prossimità della Giornata della Raccolta del Farmaco, che, attraverso l'arte, aiutino ad approfondire il concetto di solidarietà e di carità. L’evento di quest’anno, in particolare, è stato reso possibile dalla sollecitazione della Dr.ssa Barbara Capponi, Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Civitanova Marche, persona attenta ai bisogni delle persone e grande sostenitrice del Banco Farmaceutico.
Non pensavamo, infatti, che quest’anno potesse essere realizzabile un incontro pubblico ma un messaggio WhatsApp dell’Assessore - “che facciamo quest’anno per i farmaci?” - ha rilanciato la sfida e ci ha fatto reperire un altro esempio di bellezza che ha come protagonista la carità: il quadro “Le Sette Opere di Misericordia” di Caravaggio, conservato a Napoli presso il Pio Monte della Misericordia.
Sabato 6 Febbraio, alle ore 21,15, con le modalità possibili in questo periodo, sarà possibile seguire in diretta, sul canale YouTube di Banco Farmaceutico, la presentazione dell’opera pittorica da parte dell’Arch. Massimo Rippa.
Parteciperanno all’evento l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Civitanova Marche e referenti nazionali e locali del Banco Farmaceutico.
"Sin dall'inizio del mandato, l'assessorato alle politiche sociali – riferisce l’assessore Barbara Capponi - ha voluto concretamente sostenere la Grande raccolta del farmaco organizzandone il lancio con eventi culturali e di crescita, insieme a Banco Farmaceutico. Anche quest'anno c'è stato un dialogo costruttivo per pensare a un evento in videoconferenza che intrattenga e al contempo formi ad una cultura del dono e della condivisione di cui, possiamo dire con orgoglio, i civitanovesi sono campioni indiscussi. In questo tempo di grande difficoltà per tutti, Civitanova Marche è pronta attraverso i volontari e le farmacie aderenti a raccogliere farmaci da donare, in sicurezza e secondo gli importi che ciascuno desidera,a chi ne ha necessità. Grazie al banco farmaceutico, ai volontari e a tutti i cittadini che vorranno con generosità portare il loro aiuto'.
Nella certezza che l’ultima parola sulle circostanze non è mai dettata dal dolore, ma dalla speranza, Banco Farmaceutico invita i cittadini ad andare in farmacia per donare un medicinale per chi ha bisogno.
Il Presidente CNA Macerata e tutta la Confederazione esprimono soddisfazione per l’incarico di costituire un nuovo governo affidato al professor Mario Draghi dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Così Giorgio Ligliani: “innanzitutto, grazie alla fermezza del Presidente della Repubblica, abbiamo scongiurato il pericolo di dover mandare alle urne 40 milioni di italiani nel bel mezzo di una pandemia devastante. Ora, il professor Draghi può garantire alla crisi una soluzione di alto profilo coinvolgendo personalità di livello qualitativo adeguato alla molteplicità e alla complessità degli ostacoli da affrontare. Le priorità che, attraverso i nostri rappresentanti a Roma, porteremo all’attenzione del futuro Presidente del Consiglio saranno innanzitutto quelle legate all’emergenza sanitaria e alla necessità di un piano vaccinale veloce ed efficiente. Poi la definizione del Recovery Plan, un’occasione unica per sciogliere i tanti nodi strutturali rimasti irrisolti da troppo tempo che, al momento in cui è arrivata la pandemia, non avevano ancora permesso all’Italia di uscire dalla crisi finanziaria scoppiata nel 2008”.
CNA è quindi fiduciosa che un governo a guida Draghi possa essere un riferimento importante per l’intero comparto produttivo e per le piccole imprese: “a livello programmatico, la nostra Confederazione – prosegue Ligliani - propone, e spera convintamente, che le esigenze degli artigiani e delle piccole imprese siano al centro delle politiche governative per esaltare la funzione sociale ed economica già oggi svolta dai ‘piccoli’ con impegno e sacrificio enormi”.
Per un giudizio definitivo però si attende l’ex vertice BCE alla prova dei fatti: “come CNA auspichiamo che il professor Draghi voglia coinvolgere nella sua strategia le forze sociali più rappresentative convocandoci per chiedere il nostro contributo che saremo pronti a offrire anche nell’interesse generale dell’Italia”.
Infine, dal Presidente CNA territoriale di Macerata una specifica richiesta in più: “sia data una corsia preferenziale al pacchetto presentato alla Camera dal Commissario per la ricostruzione Giovanni Legnini. I 4,7 miliardi, aggiuntivi e complementari rispetto alle risorse già disponibili per la ricostruzione materiale, saranno indispensabili per lo sviluppo economico e sociale dell’intera area e per far compiere alle nostre comunità quel salto in avanti indicato dallo stesso Legnini nei progetti di costruzione delle smart city dell’Appennino”.
Al via nelle Marche il Piano di bonifica dell’amianto per ben 21 ospedali della regione, tra cui quello di Macerata e Civitanova Marche. La giunta regionale ha approvato la delibera per destinare agli ospedali regionali 4,7 milioni di euro per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto presente nelle strutture.
“La giunta, già dalle prime settimane dal suo insediamento, ha dimostrato un cambio di passo in materia sanitaria, con l’intenzione di rivedere il Piano socio sanitario per creare una rete ospedaliera diffusa sul territorio – spiega l’assessore ai Lavori pubblici e all’Edilizia ospedaliera Francesco Baldelli -. A tutti i cittadini, senza distinzione tra chi vive nelle grandi città o in piccole realtà, va garantito il diritto alla salute, che equivale ad avere servizi primari diffusi nel territorio, ma equivale anche ad avere strutture sicure. In quest’ottica anche la necessità di rimuovere l’amianto nelle strutture ospedaliere non ancora bonificate".
"Di qui – continua l’assessore - la decisione di destinare le risorse di provenienza nazionale ai nostri nosocomi, sulla cui messa in sicurezza stiamo dirigendo il nostro massimo impegno. Con questa delibera diamo risposta concreta ad un annoso problema che viene finalmente affrontato in maniera strutturale”.
La delibera approvata in giunta prevede interventi su tutte le 5 Aree vaste, l’Azienda ospedaliero-universitaria di Ancona, l’Azienda ospedaliera di Pesaro, l’Inrca di Ancona. Interventi selezionati dai tecnici regionali in base alle richieste pervenute dalle aziende sanitarie.
"Gli interventi di finanziamento – spiega Baldelli - sono stati subordinati a precise priorità. Si sono quindi ritenuti primari gli interventi sulle strutture sanitarie e ospedaliere che prevedono la degenza h24 dell’utenza. In tal modo, tutte le richieste pervenute per strutture con tale tipo di degenza sono state finanziate. Gli interventi per cui era già pronto il progetto esecutivo sono stati presi in esame in via prioritaria e otterranno la copertura pressoché totale dell’importo.
"Con le risorse rimanenti si darà invece copertura totale agli interventi di importo inferiore ai 500mila euro in fase di progettazione preliminare o di fattibilità. Con le risorse ancora rimanenti si procederà infine a finanziare i restanti interventi di importo superiore ai 500mila euro in fase di progettazione preliminare o di fattibilità" conclude Baldelli.
Sciopero, lunedì 8 febbraio, dei lavoratori del trasporto pubblico locale delle Marche: 4 ore di stop dalle 11:30 alle 15:30. Sono interessati circa 1600 addetti nella regione.
Lo sciopero è stato proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl , Faisa Cisl, Uilt e Ugl per garantire al settore risorse di Governo e Regioni mentre le aziende rifiutano un confronto vero sul rinnovo del contratto nazionale. Gli obiettivi del sindacato sono l’adeguamento salariale, una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, la regolamentazione dello smart working nonché le norme per la sicurezza e per contenere il rischio di aggressioni al personale.
Tutti impegni che il sindacato intende portare avanti considerando che, anche durante la pandemia, proprio i lavoratori del trasporto pubblico, come quelli della sanità, sono stati tra coloro sempre in prima linea per consentire a tutti i cittadini di usufruire dei servizi.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4729 tamponi: 3107 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1497 nello screening con percorso Antigenico) e 1622 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 13,3%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 414: 82 in provincia di Macerata, 181 in provincia di Ancona, 91 in provincia di Pesaro-Urbino, 21 in provincia di Fermo, 20 in provincia di Ascoli Piceno e 19 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (50 casi rilevati), contatti in ambito domestico (88 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (113 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (24 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (9 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (5 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (13 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato).
Per altri 111 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1497 test e sono stati riscontrati 51 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 3%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un leggero decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 13,32% oggi rispetto al 14,38% di ieri.
Investimento all’incrocio tra viale Bigioli e via Ercole Rosa, nel comune di San Severino Marche, questa mattina intorno alle 9:15.
Una anziana signora del posto è stata urtata mentre attraversava sulle strisce pedonali con il proprio cagnolino al guinzaglio da una monovolume Citroen Picasso.
Dopo i primi soccorsi prestati da alcuni passanti la signora è stata affidata alle cure dei sanitari di un’ambulanza del “118” che ha trasferito la donna all’ospedale “Bartolomeo Eustachio” per i necessari accertamenti. Le sue condizioni non sono gravi.
I rilievi di legge sono stati affidati alla Polizia Locale che ha anche provveduto alla regolazione del traffico.
È iniziata la selezione di uno dei concorsi più importanti del panorama artistico internazionale , il "Premio Vittorio Sgarbi". Fra i prescelti dal noto critico d'arte c'è l'artista maceratese Stefano Calisti.
In passato Calisti ha già avuto riconoscimenti dal Professore: nel 1994 viene premiato al concorso Santa Chiara illumina il Mondo e nel 2012 invitato, sempre da Sgarbi, alla 54esima Biennale di Venezia .
Per l'occasione Calisti ha presentato un'opera di grandi dimensioni dal titolo COVID 19 che rappresenta fortemente il periodo che stiamo vivendo.
Sono sei le opere dell'artista maceratese scelte dal noto critico d'arte, le quali vedranno pubblicazione nella collana di sei volumi a cura di Vittorio Sgarbi ed il tutto culminerà con una grande mostra che il Professore organizzerà a Ferrara, nel mese di ottobre .
Ricca di successi la carriera di Stefano Calisti che in passato fu premiato dalla figlia di Picasso "Paloma" al Palazzo dei Congressi di Vittel in Francia, alla biennale di Sicilia, alla rassegna Salvi e Piccola Europa a Sassoferrato.
In quest'ultimo periodo vede una sua opera al cospetto di Papa Francesco, una collaborazione con l'Americana Lisa Fondo e, ancora una volta il suo nome legato a quello del Critico d'arte più celebre dei nostri tempi, Vittorio Sgarbi.
Innesto di qualità per la Feba Civitanova Marche. La dirigenza biancoblu ha tesserato Marina Dzinic che da oggi è ufficialmente una nuova momò.
Pivot classe 1992, di nazionalità bosniaca, Marina proviene dall’Alpo Basket dove ha trascorso la maggior parte della sua esperienza in Italia. Dopo aver iniziato in Bosnia, arrivano le esperienze in Svizzera e Germania, poi il suo primo approdo all’Alpo Basket nel 2015, dove rimane per tre stagioni, collezionando medie importanti.
Dopo un passaggio a Campobasso, dove comunque si conferma con un ottimo rendimento, arriva il passaggio a Charleroi, in Belgio, e poi il nuovo ritorno ad Alpo. Dal 2006 nel giro della nazionale giovanile, dal 2009 fa parte della nazionale maggiore bosniaca. Un rinforzo di qualità sotto le plance, quello operato dal gm Elvio Perini, per aumentare le rotazioni in squadra.
“Avevo voglia di riscattarmi e ho preso al volo l'occasione di venire alla Feba Civitanova Marche perchè credo sia la piazza giusta – commenta Marina – Ho già sostenuto due allenamenti con le mie nuove compagne: siamo una squadra giovane ma ho trovato una squadra che sta facendo bene e sono sicura che continueremo su quella strada. Porterò la mia esperienza al servizio delle mie compagne e darò il mio contributo per la causa biancoblu, impegnandomi sempre al massimo”.
Il gioco d’azzardo a distanza in Italia è diventato legale a partire dal 2011. Da quel momento in poi slot machine, casinò games, video poker, lotto e lotterie e altri giochi possono essere praticati legalmente nei casinò online.
L’offerta di gioco online è davvero ampia, ma non tutti i siti sono uguali. Bisogna infatti fare una prima distinzione tra siti di gioco legali e siti che non lo sono.
In base alla legge italiana, sono legali esclusivamente i casinò online che hanno una regolare licenza. Questa viene assegnata tramite un apposito bando dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, l’ente che gestisce il gioco d’azzardo per conto dello Stato italiano.
Dunque la lista casino online legali AAMS in Italia non è illimitato, sta allo Stato decidere se consentire l’accesso al mercato a nuovi operatori. L’elenco attuale dei siti legali di gioco d’azzardo comprende circa 200 casinò online e può essere visualizzato sul sito dell’ADM.
Casinò AAMS o ADM?
Molto spesso, quando si parla di casinò online legali in Italia si fa riferimento alla lista casinò AAMS. Questa marchio può generare un po’ di confusione in chi non è conoscitore del settore.
‘Cosa significa AAMS?’
La risposta è molto semplice, AAMS sta per Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, l’agenzia addetta alla gestione del gioco d’azzardo. A partire dal 2012 i suoi incarichi sono state assorbiti dall’Agenzia delle Dogane, che è diventata ADM ossia Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Dunque, dire casinò AAMS equivale dunque a indicare i casinò legali con regolare concessione per operare in Italia.
Caratteristiche dei casinò legali AAMS o ADM
Quali sono le caratteristiche che un casinò deve avere per ottenere la concessione e operare legalmente? Attraverso il bando dell’AAMS, vengono imposti agli operatori che desiderano entrare nel mercato italiano tutta una serie di requisiti da rispettare.
Solo i casinò che rispettano questi requisiti possono operare legalmente in Italia. Eccone alcuni:
- Avere un sito di gioco in lingua italiana con assistenza accessibile e in italiano
- Promuovere un ambiente di gioco responsabile
- Vietare il gioco ai minori di 18 anni
- Garantire regole chiare e massima trasparenza sui giochi, bonus e promozioni
- Offrire software e giochi sicuri e certificati
- Garantire il pagamento delle vincite
- Offrire metodi di pagamento e di prelievo sicuri
- Garantire la corretta gestione dei dati personali, in ambienti sicuri e protetti
- Offrire strumenti di informazione sul gioco, risorse per l’auto valutazione e l’auto limitazione
- Offrire la possibilità di auto esclusione dal gioco
Cosa offrono i casinò AAMS
Nel rispetto dei requisiti menzionati nel paragrafo precedente, gli operatori online presenti sul mercato italiano possono essere indifferentemente italiani o stranieri. Inoltre questi casinò possono offrire tutto il gioco d’azzardo legale in Italia o limitarsi a una o poche tipologie di gioco.
Ecco una lista dei giochi d’azzardo a distanza legali in Italia:
- Scommesse sportive, Ippiche, Virtuali
- Apparecchi da intrattenimento come slot machine, videopoker, megaways, Instant games
- Giochi di abilità
- Giochi di carte
- Lotto e lotterie, tradizionali o istantanee
- Giochi numerici a totalizzatore
- Bingo
Come giocare nei casinò AAMS
Per giocare nei casinò AAMS bisogna essere maggiorenni. Inoltre per praticare qualunque attività bisogna stipulare un contratto di gioco con il casinò. Questo viene fatto al momento dell’iscrizione con la registrazione dei propri dati personali tra cui residenza, età, codice fiscale.
Bisogna inoltre che il conto di gioco venga convalidato con l’invio di un documento di identità e la verifica dei dati forniti.
Questa procedura di iscrizione è necessaria affinché i casinò online legali possano garantire il rispetto di quanto imposto dalla legge. In questo modo possono offrire ambienti di gioco sicuri, in cui l’azzardo è promosso e vissuto come un divertimento da praticare responsabilmente.
Il Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, ha consegnato oggi in Parlamento il pacchetto di proposte per l’utilizzo delle risorse del Recovery Fund e dei fondi della programmazione europea per rafforzare la ricostruzione, non solo materiale, del Centro Italia colpito dai terremoti del 2009 e del 2016.
In tutto il pacchetto vale 4,7 miliardi di euro. Di questi, 1,78 miliardi sono previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, alla base dei progetti del Recovery Fund, e sono finalizzati specificamente alla “Rigenerazione delle aree del sisma”.
Altri 2,95 miliardi di euro sono previsti, per le stesse aree del Centro Italia, dalle risorse della programmazione dei fondi strutturali europei per il 2021-2026.
“Al di là di queste risorse, le aree colpite dal sisma – ha detto oggi in audizione alla Camera il Commissario Legnini – hanno naturalmente accesso a tutte le misure orizzontali previste dal Recovery e alle altre misure di carattere generale messe in campo, rispetto alle quali chiediamo che vi sia, per le aree del sisma, un’esplicita quota di riserva, o un’indicazione di priorità”.
Il Documento messo a punto dal Commissario con il Dipartimento Casa Italia, sottolinea che le nuove risorse, tra Recovery e Fondi Ue, devono essere necessariamente considerate “aggiuntive e complementari” rispetto a quelle già disponibili per il Centro Italia per la ricostruzione pubblica (2,2 miliardi di euro già impegnati, più 1,7 miliardi di euro appena stanziati dalla Legge di Bilancio 2021) e per quella privata, che ammontano, al momento, a 6 miliardi di euro.
Il programma specifico per la ricostruzione del Centro Italia prevede due linee di intervento. La prima, con una dotazione finanziaria stimata in 1 miliardo di euro, finalizzata alla ricostruzione di “Borghi e città sicuri, sostenibili e connessi”. Si prevedono, in questo ambito, interventi per la mobilità sostenibile ed efficienze, il recupero e la riqualificazione energetica degli edifici pubblici, la promozione di servizi digitali, lo sviluppo del fotovoltaico e di sistemi centralizzati di produzione di energia, delle “Comunità energetiche rinnovabili”, un’illuminazione urbana ecocompatibile.
Il secondo intervento, per il quale si stima un’esigenza finanziaria di 780 milioni di euro, riguarda lo sviluppo produttivo, anche del settore agricolo ed agroalimentare, con il sostegno agli investimenti, interventi per la valorizzazione delle risorse ambientali, forestali e boschive, dei beni culturali e storici, la creazione di centri di ricerca universitaria.
Oltre a questi fondi ci sono 2,95 miliardi di euro della programmazione comunitaria, che devono ancora essere finalizzati, ma che sono essenziali per integrare la ricostruzione ed i progetti di sviluppo. Su questi fondi, innanzitutto, si fa affidamento per finanziare il Superbonus cratere, con l’estensione delle detrazioni al 2026 ed il loro ampliamento anche alla ricostruzione e riparazione degli edifici produttivi (oggi esclusi), e soprattutto con la reintroduzione dell’obbligo di miglioramento sismico degli edifici (non previsto dall’attuale Superbonus sisma).
Altre linee di intervento riguardano lo sviluppo della rete di comunicazioni a banda larga, l’efficientamento energetico degli edifici scolastici, la realizzazione di nuove scuole, la sicurezza sismica dei luoghi di culto, il rafforzamento delle infrastrutture viarie e ferroviarie, la telemedicina e l’assistenza di prossimità, misure per l’impresa verde, l’economia circolare, il turismo e la cultura.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 16 decessi correlati al Covid-19.
Due vittime registrate al 'A.Murri' di Fermo: si tratta di un 81enne di Amandola e una 76enne di Porto Sant'Elpidio. Sempre nella provincia fermana si è registrato il decesso di un 67enne originario di Monte San Giusto che si è spento presso la Residenza Valdaso.
Nelle strutture ospedaliere dell'Anconetano sono 6 le vittime: si tratta di un 83enne e una 91enne jesini al nosocomio di Jesi e di una 82enne delle città dorica deceduto all'Inrca di Ancona mentre altre tre persone hanno perso la vita nel presidio di Torrette: un 69enne di Ascoli Piceno, una 82enne anconetana e una 71enne di Chiaravalle. Una vittima anche nella residenza di Villa Serena di Jesi dove è spirata una 86enne di Fabriano.
2, invece, i decessi registrati all'Ospedale di Pesaro: si tratta di una 90enne di Colli al Metauro e un 82enne pesarese. Sempre nel Capoluogo di Provincia si sono spenti una 80enne pesarese e una 85enne di Vallefoglia presso la Residenza Sanitaria Galantara. Una vittima anche al nosocomio di Fossombrone dove è deceduta una 87enne di Fano così come all'Ospedale di San Benedetto del Tronto dove ha trovato la morte una 89enne di Fermo.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2027 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (818), mentre sono 342 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Di seguito, nel dettaglio, il report rilasciato dal Servizio Sanitario regionale:
Oggi pomeriggio alle 16.00, a Montefano, sono stati inaugurati i nuovi locali della Macelleria Gastronomia “Da Simone” che trasferisce, ampliandola, la sua attività da Via Carradori 12 alla più centrale Piazza Bracaccini, al civico 21.
La proprietà dei nuovi locali è della Marchesa Edvige Rangoni Machiavelli, titolare dell’omonima Azienda Agricola operativa nel territorio montefanese, e presente all’inaugurazione.
“Ringraziamo il coraggio e lo spirito imprenditoriale di Simone che, in questi tempi difficili per tutti a causa della pandemia da Covid-19, ha deciso di dare nuovo impulso alla sua attività commerciale rinnovando anche l’offerta per i suoi clienti” – afferma l’Amministrazione comunale.
“Desideriamo ringraziare anche la Marchesa che ha dato in locazione il negozio con un gesto che ha consentito di riportare in Piazza Bracaccini alcuni esercizi commerciali al servizio di tutta la comunità”.
Questa mattina il Sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco ha accolto una nutrita delegazione della Regione Marche che ha voluto far visita al Punto Salute (Health Point) operativo pressa la sede del distretto sanitario di San Ginesio.
Il Vice Presidente della Giunta Regionale, Mirco Carloni, accompagnato dalla Presidente della Commissione Sanità Elena Leonardi e al Consigliere Regionale Pierpaolo Borroni hanno infatti voluto conoscere il progetto di telemedicina promosso fin dal 2017 dalla Fondazione “A. Merloni”, rappresentata per l’occasione dall’Ing. Francesco Merloni, Presidente della Fondazione, e del suo Vice Presidente Gian Mario Spacca.
Il Punto salute di San Ginesio, oltre che rappresentare un’eccellenza unica sul territorio regionale, è un servizio prezioso che permette di svolgere esami clinici attraverso tecnologie digitali e dispositivi innovativi monitorando risultati e terapie a distanza.
In particolare servizi di telemedicina puntano a: intervenire in una fase precoce della malattia attraverso il monitoraggio, e quindi ridurre il tasso d’aggravamento e di mortalità; ridurre il numero di giorni di degenza ospedaliera; razionalizzare le decisioni attraverso la consultazione a distanza con gli specialisti; ridurre il costo della cura del paziente.
E’ importante sottolineare che la Telemedicina permette ai fruitori di non dover passare per le lunghe liste di attesa sia per sottoporsi alla prestazione, sia per la refertazione (che avviene in tempi brevi grazie alle convenzioni stipulate con le strutture del SSN) ed è anche un punto di osservazione privilegiato per monitorare l’estesa comunità appenninica con particolare riferimento alle aree interne del sud della Regione.
Il Sindaco Ciabocco, ha voluto ribadire l’importanza e la necessità di un simile servizio che consente ai residenti dei comuni del Cratere (ma spesso anche dei comuni della costa), di poter effettuare costantemente esami importanti e onerosi a cui avrebbero rinunciato per motivi economici (vista la gratuità delle prestazioni) e logistici.
Inoltre l’anno 2020 appena terminato e questo inizio del 2021, dominati dall’emergenza Covid-19, hanno dimostrato come la telemedicina possa essere una soluzione efficace per garantire la continuità assistenziale ai pazienti proprio quando le esigenze di distanziamento imposte dalla pandemia rendono difficoltose altre modalità di accesso a cure e trattamenti.
Parliamo di oltre 6000 refertazioni annue e gli accessi al punto salute avvengono da parte di una comunità molto estesa, in termini territoriali, di cui gli abitanti di San Ginesio occupano solo il 20%.
Il Sindaco ne ha approfittato per ringraziare anche in questa occasione la Fondazione Merloni che ha voluto avviare questo progetto proprio a San Ginesio ma anche al neo Vice Presidente Mirco Carloni che nelle precedenti vesti di consigliere regionale di minoranza si era attivato affinché il Comune potesse ricevere un importante contributo per la prosecuzione del servizio.
Il Vice Presidente Carloni ha voluto dichiarare che il “modello San Ginesio”è un modello di riferimento per tutta la Regione e che il potenziamento di certi servizi è uno degli obiettivi su cui la Giunta sta lavorando.
Dallo scorso 15 gennaio una squadra dell’Aeronautica Militare composta da quattro elementi, provenienti da diversi reparti, che hanno già operato in una situazione similare in Sardegna, sempre presso una residenza protetta con ospiti positivi al covid, ha preso servizio quale task force in appoggio all’Usca e al personale interno all’Asp “Porcelli” di Tolentino. Ne fanno parte il Tenente Medico Silvio Pallone, il 1° Maresciallo Ludovico De Marco, il Luogotenente Vincenzo Serpico, il Maresciallo di 2° Classe Anselmo Pacifico.
Il Tenente Medico Silvio Pallone è di istanza a Roma mentre gli altri componenti sono dislocati in diverse sedi in tutta Italia. Il team sanitario, un medico e tre infermieri, è stato attivato dall’Aeronautica Militare, grazie anche dalle direttive delle Forze Armate. Del resto il personale militare è da sempre coinvolto, al fianco dei cittadini, per dare sostegno alla popolazione. La squadra ha già avuto una esperienza similare in Sardegna, nel nuorese, in una casa di riposo sempre colpita dalla pandemia da covid 19. Questa squadra sanitaria è addestrata per fornire sostegno sia all’interno delle aziende ospedaliere che nelle case di riposo così come nell’effettuazione di screening di massa e nei trasporti ad alto biocontenimento. Questo team sanitario ha partecipato a diverse missioni, anche all’estero.
Queste le dichiarazioni del Tenente Medico Silvio Pallone e del 1° Maresciallo Ludovico De Marco.
“Dalla esperienza fatta in Sardegna, in confronto a Tolentino, ci sono molte differenze, dal punto di vista logistico e dal punto di vista numerico. Differenti, in maniera positiva, anche per le capacità organizzative che abbiamo riscontrato qui alla Porcelli. Noi siamo chiamati, come medico e come infermieri, a collaborare con l’Usca e con il personale sanitario interno alla struttura, non solo per garantire una assistenza sanitaria primaria a questi pazienti che sono per la maggior parte molto anziani, ma anche per affrontare quella che è una malattia covid correlata, che ha le sue criticità.
A Tolentino abbiamo trovato una situazione nella quale la maggior parte dei pazienti aveva contratto il virus e quindi c’erano molti ospiti che avevano bisogno di terapie importanti, anche con ossigeno e antibiotici, oltre a una terapia di base che già era molto complessa. Come sappiamo, la struttura è anche centro alzheimer e quindi c’è una attenzione massima, h 24, per questi pazienti. Nel corso delle settimane abbiamo fatto il massimo, insieme al personale della residenza protetta, che ci tengo a ringraziare particolarmente perché senza soluzione di continuità, malgrado le esigue forze, ha dimostrato tutta la sua determinazione e capacità di assistenza. Grazie all’impegno e al lavoro di tutti, nel corso delle settimane, stiamo cominciando a vedere i primi risultati, tanto che abbiamo registrato i primi tamponi negativi, con pazienti che hanno sconfitto il virus e quindi, piano piano, nella struttura si sta ristabilendo una normalità”.
“Infatti – continuano i militari - con le prime persone negative si inizia a ristabilire l’assetto iniziale che gli ospiti avevano prima della pandemia, iniziano a ritornare nelle proprie camere e questo psicologicamente per loro è molto importante, è un fattore determinante per il ritorno alla normalità. Stiamo vedendo che questo li fa migliorare giorno dopo giorno. La difficoltà più grande che abbiamo incontrato, in questo periodo, è il contatto con i familiari. Non essendo possibile accedere nella struttura, con un’opera giornaliera, cerchiamo di effettuare video chiamate con le famiglie per far sentire la vicinanza degli affetti più cari agli ospiti dell’Asp che giovano molto di questa nostra azione perché rivedere una persona cara, seppur via video, sicuramente li aiuta a superare questo momento di difficoltà”.
Va detto che abbiamo trovato a Tolentino una grande organizzazione che è riuscita anche a garantire con esigue forze, l’assistenza sanitaria. Abbiamo riscontrato una grande umanità e una grande preparazione di tutto il personale e proprio questi fattori ci hanno permesso di integrarci con loro. Li vogliamo ancora ringraziare per il grandissimo lavoro che hanno fatto e per noi è stato semplice collaborare con loro.
Da quando siamo arrivati c’è stato anche un accesso giornaliero dei medici di medicina generale che conoscono meglio i pazienti e le loro terapie, con loro collaboriamo per adeguare i piani farmaceutici. Anche in questo caso dobbiamo evidenziare una costruttiva collaborazione. Sono sempre stati a disposizione per qualsiasi esigenze o emergenza. Grande professionalità da parte di tutti i medici di medicina generale che operano alla casa di riposo.
Siamo stati accolti, sin dalle prime ore, in maniera eccezionale, fin da subito abbiamo potuto fare un sopralluogo che ci ha consentito di avere conoscenza della situazione. Sia il Sindaco, il CdA e la Direzione ci sono stati vicini e continuano a supportarci per tutte le attività. L’Asp è attualmente una sorta di ospedale e ora pian piano sta tornando, come detto, alla normalità. Il nostro lavoro è stato abbastanza semplice perché abbiamo trovato una situazione ben organizzata a cui noi abbiamo portato alcuni piccoli correttivi. Il nostro lavoro è stato semplificato dalla capacità dimostrata da tutto il personale interno e in alcuni casi siamo rimasti anche sorpresi di una organizzazione del genere perché in queste emergenze si tende a perdere la visione complessiva della situazione, anche perché i pazienti cominciano ad avere sempre più criticità. Abbiamo messo a disposizione la nostra professionalità per migliorare il risultato.
Purtroppo alcuni ospiti non ce l’hanno fatta anche per patologie pregresse e per l’età, in alcuni casi molto avanzata ma dobbiamo sottolineare che abbiamo avuto un contatto con le famiglie che vengono aggiornate sulle condizioni cliniche dei pazienti quotidianamente e la maggior parte dei familiari ringraziano la struttura e noi per quanto si sta facendo e per quanto fatto. Molti sottolineano la cura giornaliera che il personale della casa di riposo ha riservato, insieme a noi, ai loro cari.
Ci siamo trovati bene qui a Tolentino una Città ricca di storia e di cultura, tanto che qualcuno di noi vorrebbe venirci a vivere con la famiglia. Resteremo in servizio all’Asp Porcelli per tutto il tempo necessario e fino a quando ce ne sarà bisogno. Ovviamente seguiremo le direttive della Difesa.
Ricordiamo che è importante, per evitare il contagio, continuare a utilizzare i dispositivi di prevenzione individuali, in particolare le mascherine, igienizzare frequentemente le mani e rispettare il distanziamento sociale. Queste disposizioni, come ci siamo resi conto, visto che ogni giorno siamo sul campo, a diretto contatto con il virus, consentono di evitare il diffondersi del covid.
Come detto la buona notizia è quella relativa all’effettuazione dei tamponi di controllo che attestano che molti pazienti si stanno negativizzando, speriamo di arrivare presto all’intera comunità guarita. Non è possibile ipotizzare quando questo verrà, perché lo stato dei pazienti, età e la loro situazione sanitaria, allungano i canonici 21 giorni necessari per sconfiggere il virus. Continua comunque il monitoraggio e speriamo presto di vedere buoni risultati. Anche nei prossimi giorni verranno fatti altri tamponi.
Intanto, seguendo anche le indicazioni dell’Asur, tempestivamente abbiamo provveduto a dividere i pazienti e abbiamo ristabilito un reparto covid free, nel quale abbiamo alloggiato tutti i pazienti negativizzati, dall’altro invece continua il reparto covid nel quale c’è massima attenzione”.
“In conclusione chiediamo a tutta la Comunità e ai familiari di continuare a sostenere oltre ai proprio cari, queste persone che stanno facendo un lavoro straordinario”.
Via libera allo sci dal 15 febbraio ma solo in zona gialla, impianti chiusi nelle regioni arancioni e rosse. E' quanto avrebbe deciso il Comitato tecnico scientifico, secondo quando si apprende, al termine della riunione in cui è stato esaminato il protocollo messo a punto dalle Regioni lo scorso 28 gennaio.
Gli esperti hanno dunque bocciato la proposta delle regioni in base alla quale gli impianti avrebbero potuto riaprire anche in zona arancione, con una capienza ridotta al 50% su funivie, cabinovie e seggiovie e l'utilizzo obbligatorio di mascherine Ffp2.
(Foto: ANSA)
Passerella d’onore in Municipio per una rappresentanza della Lube Civitanova. Alle 12 di oggi l’amministrazione comunale di Civitanova Marche ha voluto rendere omaggio alla squadra per la vittoria della Del Monte Coppa Italia 2021, la seconda di fila, la settima nella storia del Club.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica e il presidente del Consiglio Comunale Claudio Morresi hanno accolto in sala consiliare l’amministratore e vice presidente Albino Massaccesi, il ds Beppe Cormio, il team manager Matteo Carancini, il tecnico Ferdinando De Giorgi e il capitano Osmany Juantorena.
Di fronte ai rappresentanti schierati, in bella vista, c’era il trofeo vinto domenica a Bologna nella finalissima contro la Sir Safety Conad Perugia.
“Ci tenevamo a questo incontro – ha dichiarato il sindaco Ciarapica – per testimoniare l’orgoglio e il vanto della comunità civitanovese per i vostri successi che permettono a Civitanova Marche di veicolare il proprio nome in tutto il mondo. Ringrazio voi presenti, il patron Fabio Giulianelli, il presidente Simona Sileoni e gli atleti, e mi congratulo con voi per la capacità di saper sempre alzare l’asticella, indispensabile per il conseguimento di nuove vittorie e nuovi successi. Merito vostro e soprattutto del Mister quello di mantenere la sana determinazione e trovare le giuste motivazioni. Siamo orgogliosi di questo binomio vincente e indissolubile tra la Lube e la città di Civitanova. Grazie per averci portato la Coppa Italia, con l’augurio che questo trofeo non costituisca un punto di arrivo ma l’ennesimo punto di partenza per nuovi ambiziosi traguardi”.
Dopo l’apertura e le belle parole del primo cittadino sul felice connubio tra Cucine Lube e Civitanova Marche, lo schiacciatore Osmany Juantorena è intervenuto per portare un affettuoso saluto: “A nome di squadra e società ringrazio tutti per l’invito – ha dichiarato il capitano -. Per noi è ormai una tradizione fortunata celebrare le coppe qui in Municipio. Siamo orgogliosi di portare in alto il nome di questa città e della nostra squadra”.
L’amministratore delegato biancorosso Albino Massaccesi ha salutato i presenti con un commento: “Avremmo dovuto portare due Coppe Italia perché quella del 2020 non l’abbiamo potuta festeggiare qui per via del lockdown!”.
Il sindaco Ciarapica, a suggello dell’incontro, ha consegnato una targa ricordo nelle mani del vicepresidente Massaccesi.
Il momento celebrativo si è concluso con le foto di rito, naturalmente con la Coppa Italia posta in primo piano.
Sarà Juan Luca Sacchi ad arbitrare la partita tra Sassuolo e Spezia, valevole per la ventunesima giornata del campionato di serie A in programma sabato 7 febbraio.
Il match si disputerà al 'Mapei Stadium' di Reggio Emilia alle ore 15:00. Per il fischietto appignanese, residente da anni a Macerata, si tratta dell'ottava partita arbitrata in questa stagione nel massimo campionato di calcio e in questa occasione arbitrerà per la prima volta in carriera il club neroverde. Sono 8 invece i precedenti di Sacchi con lo Spezia, tutti in B: 3 vittorie, 4 pareggi e una sola sconfitta ai playoff del 2020 contro il Frosinone nel match di ritorno.
A coadiuvarlo ci saranno il Sig. Francesco Fiore, della sezione di Barletta, e il Sig. Filippo Bercigli, della sezione di Valdarno. Il IV uomo sarà il Sig. Luca Massimi, della sezione di Termoli. Al VAR ci sarà il Sig. Luigi Nasca, della sezione di Bari, coadiuvato dal Sig. Stefano Del Giovane, della sezione di Albano Laziale..