Stamattina il teatro La Rondinella di Montefano gremito di bambini e ragazzi della scuola primaria “Olimpia” e della scuola secondaria “Falcone e Borsellino” per celebrare il Giorno della Memoria. “Ecco, oggi tutti insieme ricordiamo l’orrore del sacrificio di milioni di vittime innocenti – ebrei in maggior parte, ma anche rom e sinti, omosessuali, oppositori politici, disabili - è un doveroso gesto di umanità e di civiltà, soprattutto ora che i grandi testimoni di quel tempo ci stanno lasciando”, ha affermato la sindaca Angela Barbieri.
“Quando le truppe russe entrarono nel campo di Auschwitz – la più imponente e sciagurata macchina di morte mai costruita nella storia dell’umanità – si spalancarono di fronte ai loro occhi le porte dell’inferno. La Giornata della Memoria non impone soltanto di ricordare i milioni di morti, i lutti e le sofferenze di tante vittime innocenti. Ma ci invita a prevenire e combattere, oggi e nel futuro, ogni germe di razzismo, antisemitismo, discriminazione e intolleranza”.
“A partire dai banchi di scuola, ha proseguito Barbieri. Perché la conoscenza, l’informazione e l’educazione rivestono un ruolo fondamentale nel promuovere una società giusta e solidale, in cui il rispetto dell’altro è doveroso. Dobbiamo combattere affinché i valori di solidarietà, convivenza, tolleranza e perfino i più basilari sentimenti umani – la pietà e la compassione, così cari alla nostra civiltà e cultura europea - restino sempre vivi, a dispetto di ogni forma di crudeltà ed intolleranza”.
“Le Istituzioni – come ci insegna il presidente Sergio Mattarella – sono la guida di un popolo e fa parte del nostro ruolo e del nostro impegno ricordare a tutti, soprattutto con l’esempio, che solo con un libero ed aperto confronto si possono apprezzare le differenze fra gli uomini, lavorando su noi stessi per comprendere punti di vista diversi dal nostro, altri modi di vivere e di pensare”.
Subito dopo, gli alunni e le alunne della scuola secondaria hanno ricordato ai presenti cos’è la Shoah, cos’è accaduto e perché la ricordiamo il 27 gennaio: a seguire alcuni di loro hanno letto alcuni passi del “Diario” di Anne Frank, pensieri e parole toccanti, scelti da loro.
I bambini e le bambine della scuola primaria hanno letto alcuni pensieri formulati da loro per non dimenticare e perché questa tragedia non accada mai più. Per tutti loro, tanti applausi. La sindaca, emozionata, ha ringraziato tutti i presenti, le associazioni montefanesi, la Giunta presente al completo, la dirigente scolastica Greco, le insegnanti e insieme a loro tutte le alunne e gli alunni che hanno lavorato tanto per partecipare a questa celebrazione, portando la loro preziosa presenza e il loro importante contributo.
Una celebrazione nel segno del ricordo, della riflessione, della condanna delle persecuzioni e dello sterminio del popolo ebraico e di tutti i deportati nei campi nazisti è quella che l’Amministrazione Comunale ha voluto celebrare oggi insieme a una grande partecipazione degli studenti degli istituti di I e II livello della città.
L’iniziativa ha avuto inizio alle ore 8.30 nella città Alta, presso la lapide dell’ex Ghetto ebraico, dove è stata deposta una corona d’alloro alla presenza del prefetto Flavio Ferdani, del sindaco Fabrizio Ciarapica e del presidente del Consiglio, Fausto Troiani.
Presente una folta delegazione composta dalle massime autorità militari e civili locali, fra cui: il commissario capo di polizia di Civitanova, Fabio Mazza, il comandante del Norm, il comandante della Guardia di Finanza, Tiziano Padua, il capo della Protezione Civile, Aurelio Del Medico, Roberto Ciccola, presidente dell’Anc, il nuovo presidente dell’Anpi, Francesco Peroni, il vicesindaco Claudio Morresi e molti consiglieri sia di maggioranza che di opposizione
La Giornata di commemorazione è proseguita al cine-teatro Rossini alla presenza di oltre 300 alunni accompagnati dagli insegnanti e anche dal questore Vincenzo Trombadore, ed è stata visibile anche grazie alla diretta streaming al pubblico non presente in sala.
I lavori sono stati introdotti dal presidente del Consiglio, Troiani che dopo i saluti di rito ha ricordato come “la Giornata della Memoria non è e non deve essere solo una cerimonia, ma un momento di riflessione e approfondimento per capire uno dei momenti più tragici della nostra storia”.
“La ragione vera per cui è stato istituito il Giorno della Memoria – ha proseguito il presidente - è quella di fornire, alla società contemporanea e ancor più agli adulti di domani, gli strumenti per ripensare a quanto è successo affinché gli errori del passato non si ripetano mai più”.
“Per questo – ha concluso Troiani - rivolgo il mio appello a tutti, alle istituzioni, agli educatori e alle famiglie, perché favoriscano nelle nuove generazioni la consapevolezza che si può e si deve costruire un futuro dove la dignità umana non sia più calpestata. Conoscere, ci impedisce di dimenticare e di non commettere gli stessi errori del passato ma di incamminarci, uniti, verso un futuro di pace”.
Dopo l’intervento di Troiani, il prefetto Flavio Ferdani ha consegnato – in una breve cerimonia - le medaglie d’onore insignite dal presidente della Repubblica ai familiari di due cittadini civitanovesi, Giuseppe Amaolo e Gioacchino Bracalente, riservate a cittadini italiani, militari e civili che sono stati deportati o internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra nell’ultimo conflitto mondiale.
Al termine della lettura delle motivazioni, il prefetto è intervenuto congratulandosi per la presenza così numerosa degli studenti, ricordando il valore della memoria "che è un dovere e anche se il tempo può attenuare il dolore di ciascuno di noi deve continuare a produrre anticorpi contro il virus della violenza e dell’odio’, e poi rivolgendosi direttamente ai ragazzi ha fatto un appello “vi invito ad essere influencer reali per intercettare i veri problemi e riaffermare il valore della memoria e del rispetto non solo della persona fisica ma anche dei suoi diritti e dei suoi sentimenti”.
Dopo il prefetto è stata la volta dell’intervento del sindaco, Fabrizio Ciarapica che ha ricordato come il Giorno della Memoria serva a tenere vivo il ricordo su una tragedia collettiva da condannare.
“La data del 27 gennaio è stata fissata nel calendario universale per non dimenticare gli orrori compiuti dal regime nazista e da quello fascista nel corso della seconda guerra mondiale nei confronti del popolo ebraico, colpevole solo per appartenere a una religione diversa, ma anche nei confronti di tanti italiani civili e militari che furono deportati in Germania, sfruttati, massacrati, abbandonati a se stessi per essere impiegati nelle fabbriche belliche".
"Le due medaglie assegnate ai due civitanovesi testimoniano il dramma anche di chi non è riuscito a tornare fra i propri affetti. Abbiamo il dovere di ricordare insieme ai nostri giovani, affinché cresca nei cittadini di domani lo spirito critico di porsi dalla parte giusta e di saper scegliere fra il bene e il male”.
Poi rivolgendosi agli studenti ha detto loro che questa giornata “non sia solo di approfondimento della storia ma anche di sensibilizzazione di temi sui quali non va mai abbassata la guardia perché atteggiamenti errati e spesso violenti vengono compiuti anche oggi così come vengono compiute da parte di tanti stati, ancora, gravi violazioni di diritti umani fondamentali che nel 2023 non vorremmo più che si perpetuassero”.
Infine, ha citato il “Binario 21” esortando i ragazzi ad andare a fare una visita alla stazione centrale di Milano con la sua scritta in maiuscolo “indifferenza” divenuto oggi Memoriale della Shoah, da cui partì anche una bambina di nome Liliana Segre, una delle poche, fra 6 milioni di ebrei, che fecero ritorno dal lager di Auschwitz.
“Liliana Segre - ha proseguito il sindaco - qualche giorno fa ha dichiarato di avere paura che dopo di lei, la memoria dell’olocausto finisca e fra qualche anno i libri di storia riporteranno una riga di ciò che accadde e poi nei libri non ci sarà più neanche quella. Alla senatrice Segre – ha concluso il Ciarapica - vorrei ribadire che il nostro impegno di amministratori, a Civitanova Marche, sarà attivo e vigile contro la dimenticanza e l’indifferenza”.
Il quarto intervento è stato quello dell’assessore ai servizi educativi, Barbara Capponi, che in questi giorni ha lavorato in stretto contatto con gli istituti scolastici e ha seguito la realizzazione del “visual” del manifesto del Giorno della Memoria realizzato da Erica Fanti dell’istituto grafico Bonifazi intervenuta a spiegare le motivazioni che l’hanno spinta a realizzare l’immagine che è stata scelta fra tante proposte degli studenti.
La parola su cui si è soffermata l’assessore Capponi è “paura”. “Vorrei focalizzarmi – ha dichiarato Capponi - su una parola, “la paura”: di cosa avete paura voi giovani? La paura è un’emozione naturale che dà luogo a pensieri che divengono azioni”.
“Non c’è male ad avere paura – ha proseguito Capponi – o anche nei pensieri irrazionali che ne possono scaturire, il peccato mortale nasce quando la paura si trasforma in azioni che fanno il male degli altri. Il male si ricrea e propone nuove forme di opportunità di seguire la paura danneggiando gli altri: il mio augurio ai ragazzi è, come fece il papà di Carla Martella qui presente , di seguire la parte buona della paura. E poi, rivolgendosi agli studenti ha concluso: “scegliete di fare azioni che non rechino vergogna alla vostra paura e solo allora renderete memoria a queste vittime”.
Appassionato e a tratti commosso è stato l’intervento di Carla Martella, ripercorrendo la vita del padre Mario, scomparso nel 2014 a Civitanova, e l’episodio che lo spinse con “un gesto di normalità” a salvare un’intera famiglia ebrea dalla furia nazista, mettendo a repentaglio la sua vita e quella dei suoi familiari, nascondendola per ben due anni in un casale di campagna a Frattocchie. “Papà Mario lo fece senza esitazione come fosse una cosa normale e tutti avrebbero dovuto farlo, non si poteva non fare”. Gesto eroico che gli consentì di essere insignito del titolo di ‘Giusto fra le Nazioni’.
L’onorificenza gli fu conferita dal Memoriale ufficiale di Israele, ed è dedicata a chi ha agito in modo eroico a rischio della propria vita e senza interesse personale per salvare la vita anche a un solo ebreo. Carla Martella ha ricordato come il padre non fece menzione di quanto fatto nel periodo delle deportazioni, ma la famiglia lo apprese da uno dei figli della famiglia ebrea salvata quando gli fu conferita l’onorificenza e per riceverla furono invitati ad andare proprio in Israele.
Dopo l’intervento della Martella è stato il turno degli studenti che hanno presentato i loro elaborati. Il primo è stato quello dei ragazzi della scuola media Pirandello che ha ripercorso la tragedia ebraica attraverso immagini tratte dal film ‘Il Pianista’ di Roman Polansky.
La scuola media Mestica ha messo in immagini dei brani tratti dal libro di Matteo Corradini “Luci nella Shoah” mescolandole con foto e video dell’epoca. La scuola media Ungaretti ha ripercorso i significati di Olocausto, Shoah e Soluzione finale, partendo da opere d’arte molto conosciute. Infine è intervenuta la scuola Annibal Caro proponendo dei filmati rigurdanti la Shoah.
L’ultimo intervento, non in scaletta, è stato quello del vice sindaco Claudio Morresi che ha letto il racconto del nipote del sopravvissuto deportato Bracalente. Un ricordo fissato in un foglio scritto nel febbraio del 1990.
Bracalente non aveva mai fatto menzione di ciò che aveva patito in quella deportazione e solo su ripetuto stimolo della famiglia ha deciso di raccontare la sua tragica storia fatta di stenti, dolore, maltrattamenti ma con il lieto fine di essere riuscito a tornare fra i suoi cari.
"Ogni nostro giorno è vissuto nella storia, il nostro quotidiano già da domani sarà storia. E farà parte della storia anche la nostra vita e tutto quello che verrà deciso, sia nei ristretti confini del nostro Paese o a livello internazionale, finirà per riflettersi su quest’ultima. Anche il non scegliere alla fine rappresenterà una scelta".
Con queste riflessioni, rivolte agli alunni delle ultime classi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo "P. Tacchi Venturi", la presidente della sezione Anpi "Cap. Salvatore Valerio", Donella Bellabarba, ha introdotto, a San Severino Marche, le celebrazioni del 27 gennaio in occasione della Giornata della Memoria alle quali ha preso parte il vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi.
Le iniziative sono state promosse dal Comune e dall'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia con la collaborazione della direzione scolastica del Comprensivo. Dopo il discorso introduttivo è stata data lettura di alcuni articoli delle leggi razziali riguardanti la scuola poi sono stati letti passi di brani di poesie scritte dai ragazzi che si trovarono a vivere nel ghetto, brani di Liliana Segre e sono state intonate canzoni in ricordo proprio della Giornata del 27 gennaio, giornata scelta dalla risoluzione 60/7 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1 novembre 2005 durante la 42ª riunione plenaria proprio per commemorare le vittime dell'Olocausto.
Commoventi i passi tratti da "Se questo è un uomo" di Primo Levi. I brani e le poesie selezionate in occasione della cerimonia sono stati tutti letti e interpretati dai volontari dell’associazione "Sognalibro".
Il tema scelto quest’anno è stato quello dell’esclusione. "Anche voi - ha detto rivolta ai ragazzi la presidente dell’Anpi settempedana, Donella Bellabarba - potreste rimanere indifferenti all’esclusione degli altri, accettando le situazioni, oppure potreste ribellarvi, esprimendo solidarietà nei confronti di chi si trova ad essere escluso. Questo è uno degli insegnamenti che ci viene dalla Giornata della memoria, dalla storia della Shoah che oggi ricordiamo".
Nel suo intervento è stata ricordata anche la storia degli ebrei a San Severino Marche: "Molti nostri concittadini si sono ritrovati, dopo l'8 settembre del 1943, di fronte a una scelta: come comportarsi con i prigionieri dei campi di concentramento riusciti a scappare o al confino già nel Comune. E che cosa fecero, in particolare con gli ebrei? Gli ebrei – ha ricostruito la storia la presidente Anpi - non solo furono accolti e protetti ma il segreto riferito alla loro ospitalità si custodì così gelosamente che ancora oggi è assai difficile sapere quali e quante famiglie aprirono loro le porte delle proprie case".
Scelte, quelle prese dalla popolazione settempedana durante e dopo il secondo conflitto mondiale, che il 24 aprile 2022 hanno visto insignire il Gonfalone della Medaglia d’oro al Merito civile.
Si intitola "La notte è nostra" il nuovo singolo del giovane artista recanatese Street Delta Voice (all'anagrafe Leonardo Bersacchia), fuori a mezzanotte su tutte le piattaforme digitali. "La notte è nostra", un urban trap dalle venature pop, pulsante di batterie che variano tra strofe e ritornello, ospita al suo interno una vasta gamma di sonorità, frutto di accurata ricerca e sperimentazione, valorizzate da un mood ad un tempo ballabile e introspettivo.
"Ho cominciato a lavorare a questo brano all’incirca un anno fa. Mi trovo di frequente a spostarmi tra Recanati, la mia città d’origine, e Milano, e come molto spesso accade proprio in viaggio ho scritto 'La notte è nostra'. È un pezzo sentimentale e accattivante, con al centro una bella storia d’amore e sullo sfondo la notte e le sue atmosfere magnetiche" racconta Street Delta Voice. Il brano, prodotto da J2L e mixato e masterizzato presso il Sound Puzzle Studio, anticipa il nuovo progetto discografico di prossima uscita.
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A Tolentino la Giornata della Memoria è stata celebrata con diverse iniziative. Nella mattinata, alla Galleria Sangallo, in piazza della Libertà, è stata inaugurata la mostra "Shoah. L’infanzia rubata" a cura dell’Associazione "Figli della Shoah" di Milano.
L’esposizione, a cura dell'Anpi, sezione di Tolentino, è stata presentata da Marina Benadduci e da Juri Meda, presidente dell'Istituto Storico per la Resistenza di Macerata e resterà aperta al pubblico, tutti i giorni, dal 27 gennaio al 15 febbraio, dalle ore 17:30 alle ore 19:30, ingresso libero. Hanno partecipato una rappresentanza degli studenti dell’istituto "Filelfo" e dell'Ipsia Frau, oltre a molte autorità e rappresentanti delle associazioni d’arma e combattentistiche.
Alle ore 11:30, come tutti gli anni, al Parco Vittime della Shoah, in piazza Peramezza, è stata deposta una corona di alloro. Subito dopo i saluti e interventi del sindaco Mauro Sclavi, del presidente del consiglio comunale Alessandro Massi Gentiloni Silverj e del sindaco, del vicesindaco e del presidente del consiglio comunale dei ragazzi.
Il consigliere comunale Alba Mosca ha letto un messaggio inviato da Galliano Nabissi, già presidente regionale dell’associazione Marche-Israele e referente dell’associazione Amici di Israele. Tra le autorità presenti, oltre al Gonfalone della città, il maggiore Giulia Maggi, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Tolentino, il luogotenente Gaetano Barracane, comandante della Stazione dei Carabinieri di Tolentino, una rappresentanza del distaccamento dei vigili del fuoco di Tolentino, il presidente dell'Anpi Lanfranco Minnozzi. Diversi anche i cittadini che hanno voluto partecipare alle commemorazioni dedicate alle vittime della Shoah.
Per tutta la giornata, nelle scuole secondarie si sono tenute conferenze con: Maurizio Pincherle, neuropsichiatra infantile e socio onorario del centro studi di Ascoli Piceno che ha parlato de "Le leggi e persecuzioni razziali in Italia" a cura di Anpi Tolentino; Franco Maiolati, presidente del circolo culturale Colsalvatico che ha illustrato il tema "Ma lui non vuole che se ne parli. Tullio Colsalvatico Giusto tra le Nazioni".
Scontro in A14, tre feriti: grave una donna. È il bilancio di un incidente che si è verificato, poco prima delle 13.30, in autostrada, direzione sud, nelle vicinanze del casello di Civitanova Marche.
Per cause in fase di accertamento, due automobili, una Kia e una Volkswagen Touran, si sono scontrate. In seguito all’impatto le due vetture hanno sfondato il guardrail, finendo fuori strada su un campo che costeggia la corsia.
Una volta lanciato l’allarme sono accorsi sul posto personale e mezzi del 118 e dei vigili del fuoco. Tre i feriti, due lievi, la più grave una donna trasportata all'ospedale di Civitanova. Spetta ora alla polizia autostradale ricostruire l’esatta dinamica di quanto avvenuto.
Montecosaro piange Ida Giustozzi, storica fondatrice del ristorante Due Cigni. Si è spenta, ieri, all’età di 93 anni una vera istituzione nel campo della cucina. Negli anni ‘70 aveva dato vita al noto ristorante, pionieristico nel servizio catering per matrimoni e banchetti.
In giovane età aveva cominciato a farsi conoscere e ammirare come “cuoca di campagna” chiamata ovunque si tenesse un matrimonio o una celebrazione importante. Ed è proprio allora che è nata la sua fama nella preparazione dei piatti della tradizione, sempre rispettosa dei prodotti del territorio che sapeva esaltare in mille ricette. La sua attività non si limitava a Montecosaro perché veniva chiamata a Civitanova Alta come nel Fermano arrivando la sua notorietà fino a Grottammare e oltre.
La popolarità che aveva conquistato con pieno merito la spinse a dedicarsi alla ristorazione a tempo pieno e nel 1969 cominciò la creazione del ristorante “Due Cigni” che aprì ufficialmente i battenti nel 1970 a Montecosaro Scalo non lontano dalla basilica della Santissima Annunziata (più nota come basilica di Santa Maria a Piè di Chienti).
Nel frattempo aveva avuto una figlia, Rosaria, che inizialmente si era dedicata agli studi frequentando anche qualche anno di Università. Ma poi nel 1969, lasciati gli studi, si pose al fianco della madre in cucina, dove l’aveva preceduta il nipote Sandro.
Il ristorante divenne ben presto meta di appassionati della tradizione e amanti della buona tavola, ospitando molto spesso matrimoni ed eventi di grosso richiamo gastronomico. Ma erano anche gli anni in cui cominciava a sbocciare il turismo della neve, e la cuoca Giustozzi fu tentata di aprire un ristorante anche in montagna. Aveva il nome “Lo sciatore” e si trovava nella bellissima località di Frontignano di Ussita.
Fu una bella esperienza ma ben presto “mamma Ida”, come la chiamava Rosaria, preferì dedicarsi interamente al “Due Cigni”, ristorante che diventava sempre più impegnativo perché era tanto famoso da richiamare comitive anche dalle località più lontane.
E poi la cuoca Giustozzi era sempre presente nelle ricorrenze celebrative della Santissimo Annunziata, soprattutto il 25 marzo, o quando c’erano le esibizioni della banda di Montecosaro. Né gli anni l’hanno mai stancata perché era sempre attiva in cucina, spesso per preparare le basi di molte ricette, anche quando Rosaria ha preso le redini del ristorante. Persino negli ultimi tempi si recava in cucina e, rimanendo seduta, era sempre pronta a controllare e consigliare.
La sua scomparsa ha destato vivo cordoglio a Montecosaro e non solo perché molti ancora ricordano le sue preparazioni di piatti della tradizione che venivano esaltati da grande sensibilità e buongusto. Ida Giustozzi, oltre a Rosaria, lascia l’altra figlia Leopoldina, il genero Luigi e i nipoti Ludovica e Luca. I funerali si svolgeranno domani (sabato 28 gennaio), alle ore 10, nella chiesa dell’Annunziata a Montecosaro scalo.
Da oggi all'Università di Macerata, nella sede in corso Cavour del Dipartimento di Studi Umanistici, c’è un'aula che porterà il nome di Edith Bruck, la scrittrice e poetessa ungherese naturalizzata italiana, testimone instancabile sopravvissuta ad Auschwitz.
"Siamo obbligati a ricordare e non dimenticare l’inumanità che ha portato alla Shoah. Edith Bruck ci fa immaginare un futuro migliore senza dimenticare le atrocità vissute", ha commentato il rettore John McCourt oggi al momento dell’intitolazione in occasione del Giorno della Memoria. "Una ricorrenza che è occasione di risveglio della nostra coscienza, in cui i saperi che coltiviamo diventano operativi nella realtà, perché hanno una radice etica" ha sottolineato il direttore del Dipartimento Roberto Mancini.
"Sono molto contenta di questa aula mia – ha detto l’artista in collegamento dalla sua casa romana, appena rientrata da una cerimonia al Quirinale – perché in futuro c’è chi chiederà 'chi è?' e gli verranno spiegati la mia vita, i miei versi, il lavoro di testimonianza che ho condotto in oltre sessant’anni. In qualche modo, in qualche forma sopravvivrà quello che sono e quello che ho fatto".
Tanti studenti delle superiori hanno partecipato all’incontro che ha preceduto lo svelamento della targa, con le docenti Adele Valeria Messina, che ha ricostruito il percorso storico della Shoah, e Michela Meschini, che ha introdotto la figura della Bruck attraverso le sue poesie.
Presenti anche il prefetto Flavio Ferdani, la vicesindaco Francesca D’Alessandro, il comandante provinciale dei carabinieri di Macerata Nicola Candido, il questore Vincenzo Trombadore, il procuratore Giovanni Narbone, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Ferdinando Falco, il portavoce della comunità islamica maceratese Abdul Tarakji.
La Comunità ebraica di Ancona ha mandato un saluto di ringraziamento letto dalla delegata del rettore per i rapporti con gli enti culturali Lina Caraceni. "Per noi ebrei, cittadini di questo Paese da sempre, è importantissimo ricordare che la Shoah è stato l’epilogo di una dittatura. Non è avvenuta in un vuoto sociale. È un tutto che va compreso come male per l’Italia intera e gli Italiani tutti" era scritto nel messaggio.
Bruck ha ricordato l’incontro con Papa Francesco nella sua casa. "Appena l’ho visto sono scoppiata a piangere, per me significa tantissimo". Ha parlato di carità e rispetto per gli altri. "Non c’è nessuno che vale più di me. Ogni essere umano va rispettato per quello che è, se non nuoce. Io non ho mai sentito un briciolo di odio, neanche per le persone più abiette che ho incontrato già nel mio villaggio".
E di quei punti di luce che l’hanno aiutata a mantenere la speranza anche nei campi di concentramento. "C’era sempre una luce, anche se fioca. La coglievo in uno sguardo, in una domanda come quando un cuoco mi chiese come mi chiamavo. Cosa vuol dire un nome nei campi di concentramento? In quel momento mi sono sentita un essere umano, che esiste". O il soldato che miracolosamente le risparmia la vita dopo che la sorella lo aveva spinto per terra per difenderla dalle botte.
"Ho iniziato a scrivere nel 1946. La carta sopporta tutto mentre l’orecchio umano non vuole sentire niente", ha ricordato questa donna che, a 91 anni, continua a sentire forte il dovere di raccontare, come le chiesero chi da quell’inferno non è mai uscito.
"Per ieri, per oggi e per domani – ha rimarcato – perché riguarda l’Europa stessa, il mondo, non solo noi che abbiamo pagato il male. Queste lotte di oggi, in Iran, in Afghanistan, tutto quanto ci riguarda. Non si può dire che sono lontane in un mondo globalizzato, ma dobbiamo denunciare, protestare, perché a chiunque può toccare il male. Bisogna alimentare il bene e lasciar morire di fame il male".
Per consentire i lavori di riqualificazione di viale Labastide Murat, il comando di polizia locale di Tolentino ha emesso un’ordinanza con la quale dal 30 gennaio fino al 26 giugno vengono istituiti lungo il viale il senso unico di marcia con direzione Piazza Guglielmo Marconi-Viale della Repubblica e il divieto di sosta con rimozione forzata dei veicoli in entrambi i lati secondo lo stato di avanzamento dei lavori.
In via Arsiero è istituito il divieto di transito veicolare. Inoltre, quando i lavori interesseranno il tratto che ricomprende le intersezioni di viale Labastide Murat con via Indipendenza e via Damiano Chiesa il traffico in queste due vie sarà consentito solo ai residenti e frontisti di entrambe le vie che potranno circolarvi nei due sensi di marcia con ingresso e uscita in Viale della Repubblica.
La ditta esecutrice dei lavori provvederà all’installazione della relativa segnaletica stradale prevista dal vigente codice della strada e all'apposizione di adeguata segnaletica di indicazione di percorsi alternativi per il raggiungimento della stazione ferroviaria.
L'affare nell'aria da ore diventa ufficiale. Federico Melchiorri, il Cigno di Treia, torna a giocare nelle Marche e lo fa con la maglia dell'Ancona. La società dorica ha annunciato il suo acquisto a titolo definitivo dal Perugia nella mattina odierna. L'attaccante maceratese ha sottoscritto un contratto fino al 30 giugno 2023.
Per Melchiorri si tratta di un ritorno a casa, nella regione che lo ha visto sbocciare per due volte con la maglia del Tolentino e poi iniziare a prendere il volo con quella della Maceratese. In questa stagione, in Serie B con il Perugia di Castori, Melchiorri ha collezionato 18 presenze mettendo a segno tre reti (tra cui una doppietta alla Reggina). Ad Ancona tenterà di dare il suo contributo per far centrare alla piazza dorica i play-off, sognando un ritorno in cadetteria.
Sabato 28 gennaio, alle ore 17:30, al cinema teatro Italia di San Severino Marche si terrà un incontro pubblico con gli esperti del Cosmari incentrato sulle "buone pratiche" della raccolta differenziata.
Sarà una utile occasione per scoprire le ultime novità inerenti la differenziazione dei rifiuti e per correggere i propri comportamenti sbagliati nel conferimento dei propri sacchetti con il sistema "Porta a Porta".
L’intento è quello di educare tutti i cittadini utenti invitando a rispettare il regolamento comunale ed evitando abbandoni e azioni poco civili e non rispettose del decoro urbano. All’incontro parteciperanno anche il sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei e i rappresentanti della Giunta.
Gli esperti del Cosmari illustreranno, anche con l’ausilio di slide, le giuste modalità per effettuare una corretta raccolta differenziata per avviare sempre più imballaggi al riciclo e risponderanno ai dubbi dei partecipanti. Si replica con un altro incontro pubblico che si terrà venerdì 10 febbraio, alle ore 21:15, sempre al cinema teatro Italia.
Il Comitato di Croce Rossa di Cingoli offre l’occasione di partecipare al Servizio Civile Universale, promuovendo due progetti volti alla prevenzione, alla salute e al trasporto sanitario nel territorio marchigiano.
A seguito della pubblicazione del bando 2022, il comitato è pronto ad accogliere sei giovani, aventi tra i 18 e i 28 anni di età. Il servizio dura 12 mesi, con rimborso mensile per 25 ore settimanali.
Ciascun aspirante in possesso dei requisiti di partecipazione presenta la domanda per un unico progetto, partecipa alla selezione e, se supera l’iter selettivo, viene contattato dal comitato e invitato a presentarsi il primo giorno di servizio. I volontari del Comitato di Cingoli rispondono allo 0733/604330, per il supporto alla compilazione e alla presentazione della domanda, con scadenza alle ore 14:00 del 10 febbraio.
"Scegliere il Servizio Civile significa rispondere attivamente alle crescenti richieste di assistenza dei cittadini, essere di sostegno alle tante fragilità della popolazione, prendere una posizione responsabile nei confronti degli altri – sottolinea il presidente della CRI di Cingoli Maurizio Massaccesi -. Durante l’anno di Servizio Civile i giovani hanno l’opportunità di formarsi, di confrontarsi con il mondo del lavoro, di crescere umanamente e di acquisire competenze trasversali utili al loro futuro". Per ogni approfondimento è possibile visitare il sito del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale.
Oltre 400mila euro per la riqualificazione di tre impianti sportivi a servizio delle scuole di Macerata e Recanati. Il Ministero dell’Istruzione, infatti, ha ammesso a finanziamento tre progetti presentati dalla Provincia per la sistemazione di altrettanti impianti sportivi.
Si tratta dei lavori di riqualificazione architettonica e funzionale della palestra del liceo classico "Leopardi" di Macerata, per un importo di 260mila euro; della riqualificazione delle aree all’aperto destinate ad attività sportive al liceo artistico "Cantalamessa" di Macerata per 53.400 euro e della riqualificazione delle aree all’aperto destinate ad attività sportive al liceo "Leopardi" di Recanati, per 112.500 euro.
"Questi nuovi finanziamenti ci permetteranno di sistemare tre strutture a servizio delle scuole per dare ai nostri ragazzi spazi adeguati in cui poter svolgere l’attività sportiva - spiega il presidente Sandro Parcaroli -. L’ufficio Tecnico della Provincia è sempre al lavoro per cercare di intercettare i nuovi stanziamenti previsti del Pnrr, fonte di finanziamento molto importante che si è aperta in questi anni. Adesso si dovrà partire con le progettazioni".
Come previsto dal bando del Ministero dell’Istruzione, infatti, entro il 15 settembre di quest’anno dovrà essere firmata la determina per l’aggiudicazione dei lavori, che dovranno partire entro il successivo 30 novembre.
Anche quest’anno, la Questura di Macerata, nell'ambito dell’iniziativa "Scuole Sicure" volta alla prevenzione del consumo di sostanze stupefacenti pianificata nell'ambito del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, ha voluto promuovere incontri con i giovani studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado della provincia maceratese tenuti da poliziotti specializzati in materia.
Contestualmente, attraverso i propri rappresentanti, la polizia di Stato vuole essere vicina agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado della provincia di Macerata con incontri effettuati in materia di educazione alla legalità tenuti da personale qualificato.
Numerose sono, infatti, le scuole che hanno aderito alla 6^ edizione del concorso/progetto "PretenDiamo" Legalità per l’anno scolastico 2022/2023, elaborato dalla Polizia di Stato in collaborazione con il ministero dell'istruzione, finalizzato alla promozione della cultura della legalità.
L’obiettivo è stimolare una riflessione sull'importanza della legalità nel più ampio senso del termine, del rispetto dei diritti delle persone e delle norme che regolano la civile convivenza tra i cittadini, sui valori della Costituzione innalzando nel contempo l’attenzione sui fenomeni del bullismo, del cyberbullismo e della violenza di genere, della dipendenza da internet, l’abuso di alcool e sostanze stupefacenti, nonché sull’importanza della lotta al terrorismo e ad ogni forma di criminalità, anche organizzata.
Prendendo spunto dagli incontri, gli studenti produrranno dei lavori (scritti, disegni, cortometraggi) che saranno che saranno oggetto di un concorso provinciale e nazionale.
Gli incontri, che hanno suscitato interesse nella platea di giovani studenti, ma anche negli insegnanti, hanno avuto anche lo scopo di sviluppare nei ragazzi una capacità critica sulle conseguenze del consumo delle sostanze stupefacenti. Obiettivo primario della Polizia è infatti quello di offrire agli studenti e ai loro insegnanti un’informazione corretta e autorevole sulla pericolosità delle sostanze stupefacenti e sulle conseguenze riconducibili al loro utilizzo.
I primi incontri, che hanno interessato una platea di circa 285 studenti, si sono tenuti nella giornata del 24 gennaio presso la scuola primaria Leopardi di Serravalle di Chienti con la dirigente dell’Ufficio Immigrazione, il commissario Anna Moffa e presso la scuola Secondaria di Primo grado "Federici" di Serravalle di Chienti con il dirigente della Squadra Mobile, il vice questore aggiunto Matteo Luconi e il vice sovrintendente Giuseppina Pinna.
Mercoledì 25 gennaio la Polizia di Stato ha fatto visita agli studenti dell'Istituto Agrario "G.Garibaldi" di Macerata con il vice questore aggiunto Matteo Luconi e il responsabile della sezione operativa della sicurezza cibernetica di Macerata, l'ispettore Claudio Tarulli. Tappa anche presso la scuola secondaria di primo grado dell’Istituto San Giuseppe di Macerata con il vice questore Maria Nicoletta Pascucci.
Pallavolo Macerata presenta la Borsa di studio “Paolo Mercuri”. La società sportiva biancorossa, in collaborazione con Banca Macerata, da il via alla prima edizione del progetto Borsa di studio sport e scuola "Paolo Mercuri", che prende il nome di un amico della Pallavolo Macerata, scout man e allenatore biancorosso, tragicamente scomparso due anni fa a soli 44 anni a causa di un incidente stradale.
Il progetto prevede l'assegnazione di due borse di studio, ciascuna del valore di 500 euro, destinate a studenti impegnati nello sport, che si sono distinti per i risultati ottenuti a scuola e nello sport nell’anno scolastico 2022/2023.
I premi saranno costituiti da buoni regalo o gift card da utilizzare presso tutti gli esercizi commerciali del Centro Commerciale Val di Chienti di Piediripa di Macerata. Il progetto presentato dalla società sportiva in collaborazione con Banca Macerata si prefigge l’obiettivo di promuovere e potenziare la cultura e la pratica sportiva, fondamentale occasione di socialità per i giovani, che deve ben conciliarsi con l’attività di studio a scuola e a casa.
Possono avere accesso alla Borsa di studio sport e scuola “Paolo Mercuri”, tutti gli studenti iscritti alle Scuole Secondarie di Primo e Secondo Grado del Comune di Macerata che siano atleti, dilettanti o professionisti, di qualsiasi categoria di uno o più sport, regolarmente iscritti ad una società o associazione sportiva riconosciuta dal Coni, e devono aver partecipato alle attività sportive almeno negli anni scolastici 2021/2022 e 2022/2023.
Il criterio di assegnazione terrà conto del rendimento scolastico relativo all’anno 2022/2023, dei risultati sportivi e della condotta sia a scuola che durante la pratica sportiva. "È un’iniziativa strutturata, che guarda al futuro", commenta il presidente della Pallavolo Macerata Gianluca Tittarelli, "È significativa la scelta di guardare alle ragazze e ai ragazzi che fanno sport, vogliamo premiare il sacrificio di tanti giovani che portano avanti la proprio passione per lo sport parallelamente alle attività scolastiche. Inoltre ci permette di mantenere vivo il ricordo di Paolo Mercuri, un amico della Pallavolo Macerata, col quale abbiamo vissuto tanti anni di sport e non solo, e di far conoscere il suo nome ai giovani".
"Già da diverso tempo Banca Macerata aveva espresso il desiderio di indire una borsa di studio per gli studenti più meritevoli", dichiara il presidente di Banca Macerata Ferdinando Cavallini, "Riuscire ad abbinarla non solo ai risultati scolastici, ma anche a quelli sportivi, ci riempie di orgoglio. Questa iniziativa rappresenta un segno tangibile di quanto la Banca sia attenta alla formazione dei giovani, impegnata a diffondere valori quali la cultura e l’impegno personale, con lo scopo di sostenere la passione e la determinazione dei ragazzi più meritevoli".
Per partecipare all’assegnazione delle borse di studio sport e scuola "Paolo Mercuri", gli studenti dovranno presentare la domanda utilizzando il modulo presente sul sito "www.pallavolomacerata.it" oppure "www.bancamacerata.it", integrato dalla documentazione richiesta. Le domande devono essere inviate con e-mail con conferma di lettura all’indirizzo "borsastudio.mercuri@pallavolomacerata.it" entro il 30 giugno 2023. La Pallavolo Macerata invierà quindi una email a conferma di avvenuta ricezione della domanda.
Dopo il brusco stop del 2020 (quando il saldo si fermò a solo + 19mila imprese) e il rimbalzo del 2021 (+87mila), con il 2022 il bilancio tra aperture e chiusure in Italia torna su valori medi degli ultimi quindici anni, attestandosi a 48mila attività in più tra gennaio e dicembre.
A questo saldo corrisponde una crescita dello 0,8% che, al netto del +1,42% del 2021, rappresenta il dato migliore dell’ultimo decennio. Il contributo più rilevante al risultato annuale è venuto dal settore delle Costruzioni, cui si deve oltre il 40% del saldo nazionale.
Nessuna regione supera la performance del 2021 (+1,42%) e nelle Marche il segno del saldo è meno facendo registrare rispettivamente un -929, reali - 629: il passaggio dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio in Romagna, nella provincia di Rimini, ha determinato la perdita di 300 imprese che risultano nel novero delle cessate.
"Relativa consolazione in uno scenario che non vede ancora stabilizzata la tendenza anagrafica pur in presenza di segnali positivi - commenta il Presidente di Camera Marche Gino Sabatini - le Marche risentono ancora pesantemente dei fattori che conosciamo: oltre alle criticità di portata nazionale (crisi finanziaria, pandemica ed energetica) che comunque hanno morso di più in una regione manifatturiera come le Marche, da noi hanno pesato colpi quali la dissoluzione di una grande banca territoriale, il sisma, il dissesto idrogeologico, il conflitto in Ucraina e le sanzioni che hanno afflitto soprattutto imprese del made in Italy da sempre legate al mercato orientale".
"Il risultato è un generale scoramento di imprenditori e aspiranti tali. Rallenta la nascita di nuove imprese - constata Sabatini -. Ed è, anche, su questo che le istituzioni in filiera devono lavorare. Dare fiducia, e dare strumenti concreti che la alimentino. Se non brilliamo per nuova vitalità imprenditoriale poi accade che in quanto a esportazioni facciamo meglio dell'Italia, anche al netto della performance del farmaceutico che pure è un comparto che genera lavoro e valore. Moda, agroalimentare, mobile e meccanica contribuiscono in modo importante alla crescita del nostro export".
"Molto bene il calzaturiero nonostante la perdita di quote di mercato russo - puntualizza Sabatini -: il Pitti è andato bene, è alle porte la sfida del Micam; alla vigilia della scorsa edizione abbiamo affrontato un'alluvione. Archiviamo il 22 con tutte le sue difficoltà e i suoi aggiustamenti di rotta, il 23 è appena iniziato e con esso la collaborazione con Atim. Rinsalderemo la collaborazione con Svem e con le Università. Con la Regione ovviamente. Insieme abbiamo appena presentato il nuovo bando fiere, ora stiamo completando le nuove convenzioni che prevedono maggiori risorse per l'innovazione".
"Innovare è la chiave, con tutte le difficoltà del caso Ascoli Piceno, dall'ultima rilevazione, è la quinta provincia in Italia per incidenza del numero di start up sul totale, a Smau le marchigiane brillano e spesso coniugano i temi delle sfide digitali a quelli della sostenibilità. Innovare vuol dire anche trovare nuovi modi di stare ai tavoli regionali e nazionali con l'obbiettivo di accelerare e semplificare i processi decisionali e la messa a punto di soluzioni. E il mondo sarà qui a giugno: dal 16 al 19 organizziamo ad Ascoli gli Stati Generali dell'Internazionalizzazione. Un segnale di attenzione e un'opportunità di relazione istituzionale e b2b d'impresa da non perdere" conclude Sabatini.
"La memoria come azione da compiere per trasmettere alle nuove generazioni, che saranno i costruttori della comunità del domani, i principi di libertà, giustizia, rispetto, fratellanza e convivenza civile, che sono il nostro bene più importante": è il messaggio del presidente della regione Marche Francesco Acquaroli per la Giornata della Memoria, ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio per commemorare le vittime dell’Olocausto.
Intervenuto in Consiglio regionale per la seduta aperta dedicata alla commemorazione, Acquaroli ha insistito sulla necessità di riaffermare il significato profondo del valore della memoria: "L’importanza di non dimenticare mai i tragici e inaccettabili fatti del passato, affinché nessun crimine contro l'umanità si perpetui mai più. Oggi, con un conflitto alle porte dell’Europa, sentiamo quanto mai vicino il sentimento di fratellanza nei confronti di cittadini innocenti che subiscono intollerabili violenze".
"Dobbiamo porre la memoria a garanzia della nostra identità - aggiunge Acquaroli -, basare su di essa la consapevolezza degli accadimenti passati, la conoscenza dei momenti più bui e orrendi, come è stato il dramma della Shoah, ferita inguaribile della nostra storia. Abbiamo l’occasione di concorrere alla costruzione di una memoria condivisa, di ascoltare le testimonianze di chi ha vissuto sulla propria pelle il peggiore crimine, di ripetere la netta e ferma condanna verso ogni barbarie e ogni dittatura e verso chi se ne è reso colpevole".
La Giornata della Memoria dunque come momento di condivisione e presa d’atto, continua il presidente "di quanto l'uomo sia stato capace di fare per evitare che gli errori del passato si possano ripetere, e per affermare inequivocabilmente che essa è patrimonio di tutti, che nessuna ragione politica, religiosa, ideologica possa mai giustificare alcuna forma di violenza, intolleranza o discriminazione nei confronti di altre persone o di intere popolazioni".
Ribadisce poi che è necessario parlare con i giovani dei momenti bui che "hanno caratterizzato la storia del nostro passato per rinnovare con forza il comune impegno quotidiano, e scorgere negli occhi brillanti dei ragazzi la ragione per la quale continuare ad impegnarci a tenere viva la memoria. La memoria dunque è prima di tutto una azione. Una azione da compiere insieme, ogni giorno. Occorre ricordare per costruire un futuro migliore", conclude Acquaroli.
Ladri in azione, la scorsa notte, nei depositi della municipalizzata Assem Spa, in località Colotto, a San Severino Marche. Intorno alle 2 è scattato l’allarme che ha richiamato subito l’intervento degli addetti al servizio di vigilanza, delle forze dell’ordine e della squadra della reperibilità. Giunti sul posto dei malviventi non c’era nessuna traccia.
Accertati alcuni danni alla struttura: gli autori del tentato colpo, infatti, dopo aver forzato una porta probabilmente con l’uso di un piccone, hanno tagliato anche alcuni fili del sistema di controllo ma non sono riusciti nel loro intento perché qualcosa deve essere andato storto.
Con ogni probabilità i ladri erano interessati al rame, sono in corso accertamenti per verificare si siano stati portati via utensili e attrezzi. Sull’accaduto indagano i carabinieri.
Il prossimo 5 febbraio al Teatro Politeama di Tolentino, alle ore 17:30, avrà luogo l’evento "Oltre le opportunità dispari. A 25 anni dalla morte di Joice Lussu". Come illustra l'ideatore del soggetto teatrale, Sandro Polci, vi è un doppio significato nello spettacolo.
Innanzitutto ribadire il ruolo femminile e la necessità di una attenta azione nel perseguimento delle pari opportunità di genere e quindi rendere omaggio, a 25 anni dalla sua morte, a Joyce Lussu, volgendo lo sguardo alla sua profonda coscienza storica, traendo ispirazione dal nuovo libro della scrittrice Silvia Ballestra - "La Sibilla. Vita di Joyce Lussu", Editori Laterza.
Perché Joyce Lussu? Per la sua rilevanza culturale - saggista, poetessa, traduttrice - e l’intensa attività per i diritti delle donne. Ma anche per la sua storia, intensamente intrecciata con la terra picena.
Joyce scriveva: "Essere donna l’ho sempre considerato un fatto positivo, una sfida gioiosa e aggressiva. Qualcuno dice che le donne sono inferiori agli uomini, che non possono fare questo e quello? Ah sì? Vi faccio vedere io! Che cosa c’è da invidiare agli uomini? Tutto quello che fanno lo posso fare anch'io. E in più so fare anche un figlio".
L’organizzazione è dell’Unione Montana "Monti Azzurri", presieduta da Giampiero Feliciotti che dichiara: "Oltre le opportunità dispari ci sono le pari opportunità, iniziando dai rapporti di genere. E rispetto alla condizione femminile, si ricordi quanto affermato dalla senatrice Liliana Segre per la vita familiare e professionale: 'se oltre a rivendicare spazi e riconoscimenti riuscirete a imporre una diversa visione, sensibilità ed empatia avrete contribuito a curare il mondo'”.
L'evento è in naturale continuità con la seconda edizione del Festival dei Monti Azzurri: “Storia e Bellezza al Femminile” dell’estate 2021 e con la “Notte bianca” dell’Accademia di Francia a Villa Medici, a Roma nel 2022, dove l'artista ospite, Dorothée Dupuis, ha reso omaggio al progetto artistico di Monica Mayer "Lo stendino".
L'evento vedrà in scena un duo femminile di qualità con l’attrice Meri Bracalente quale voce recitante e Serena Abrami con azioni di "canto e tessuto sonoro". L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.