Confindustria Macerata ricerca per un'azienda metalmeccanica che realizza meccanismi per settore arredo un/a responsabile amministrativo (codice annuncio Conf 436). La risorsa si occuperà della gestione della contabilità ordinaria, ciclo attivo e passivo, delle liquidazioni e dichiarazioni Iva; della gestione della tesoreria; delle scritture di assestamento e redazione del bilancio di esercizio; dei rapporti con gli Istituti di credito, gli enti pubblici e privati ed altri soggetti esterni; della gestione della contrattualistica in genere; della riclassificazione, analisi di bilancio e redazione budget; delle risorse umane, dei rapporti con consulente esterno e dell’elaborazione/registrazione costo del lavoro.
Requisiti richiesti: diploma e/o laurea ad indirizzo economico; esperienza nel ruolo in contesti di piccola-media dimensione; padronanza della lingua inglese. Sede di lavoro in provincia di Macerata.
Gli interessati possono inviare il proprio curriculum vitae, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679), specificando il codice dell'annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Dopo quasi sei anni di permanenza al comando delle Fiamme Gialle di Porto Recanati, il luogotenente Diego Crovace lascia la guida della Tenenza per essere collocato in quiescenza per limiti di età.
Determinante l’apporto fornito dall’ispettore durante il periodo di servizio, nel quale ha condotto brillanti operazioni, concluse con ottimi risultati nella lotta all’evasione fiscale, al lavoro nero, all’immigrazione clandestina, alla contraffazione, al commercio abusivo e alla vendita di prodotti pericolosi per la salute.
Tra queste, per citare solo quelle più importanti, le operazioni "Domino Cinese" (che ha consentito di disvelare un articolato meccanismo di frode fiscale posto in essere da ditte gestite da imprenditori di etnia sinica), "Domus Hospitis" (la mappatura delle partite iva insistenti presso il complesso residenziale "Hotel House" ha permesso di scoprire un numero ingente di evasori totali e di richiedere la cancellazione di numerosissime partite iva, attivate al solo scopo di conseguire illegalmente il permesso di soggiorno) e "Enduro" (attraverso la quale è stata scoperta un’attività di commercio di moto da cross effettuata a mezzo internet, solo formalmente intestata ad un cittadino senegalese per schermare l’effettivo titolare dei redditi conseguiti, che aveva realizzato vendite per oltre 10 milioni di euro, in evasione d’imposta).
Al luogotenente Crovace subentra il sottotenente Fabrizio Cori Carlitto, 56 anni, di origine fermane, coniugato, due figli, laureato in Scienze dell’Amministrazione. Si è arruolato nel 1987 e ha ricoperto numerosi incarichi operativi di rilievo presso i reparti del Corpo, da ultimo nel nucleo di polizia economico-finanziaria di Macerata, dove si è occupato prevalentemente di verifiche fiscali e indagini di polizia giudiziaria.
Ha quindi frequentato il corso presso l’Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo, avendo vinto il concorso straordinario, per titoli ed esami, per sottotenenti, riservato ai luogotenenti del Corpo. Il comandante provinciale, il colonnello Ferdinando Falco, ha formulato al sottotenente Fabrizio Cori Carlitto, primo ufficiale ad assumere il comando della Tenenza, "fervidi auguri di buon lavoro per il nuovo e delicato incarico che si accinge a ricoprire" e nel contempo ha espresso parole di gratitudine per il "qualificato lavoro svolto dal luogotenente Diego Crovace nel corso della propria carriera professionale, con l’auspicio delle più belle soddisfazioni personali".
Le classi 4F del Liceo Economico Sociale e 4M del Tecnico Turismo dell’IIS "Matteo Ricci" di Macerata, guidato dalla dirigente scolastica Rita Emiliozzi, hanno preso parte al progetto "Guardami negli Occhi", proposto dal comune di Macerata con la collaborazione dell’Associazione Arena Sferisterio e volto alla sensibilizzazione degli studenti sul delicato tema della violenza di genere.
Dopo una prima formazione svolta all’interno delle classi, gli studenti hanno preso parte ad un incontro, insieme a circa altri 300 ragazzi provenienti da altre scuole del maceratese, nel corso del quale si sono avvicendati il vicesindaco e assessore alle pari opportunità e alle politiche sociali, Francesca D’Alessandro, il questore di Macerata Luigi Silipo, il maggiore Giulia Maggi, comandante della Compagnia dei carabinieri di Tolentino, che hanno esortato i ragazzi a non tacere quando si è a conoscenza di casi di violenza subiti da amiche e conoscenti, ribadendo la fondamentale importanza della collaborazione tra forze dell'ordine, territorio e cittadini.
Gli studenti dell’Iis "M.Ricci", insieme ai loro docenti Laura Carducci, Domitilla Micuccio e Giampaolo Vincenzi, realizzando il video "Buio e Luce. Silenzio e Voce (Violenza De Genere)", che sarà proposto nel corso della serata "In nome di Carmen" del 24 novembre che si terrà nell’affascinante spazio del Teatro Lauro Rossi, hanno scelto di leggere e affrontare il delicato tema della violenza da un punto di vista che non sia solamente quello della donna.
Uno dei momenti più toccanti del video è quello in cui la voce di una bimba sale con forza tra le pieghe di un filmato dai toni inizialmente sommessi, rompe gli argini, dà forma, colore e vita ad una farfalla che, fragile ma forte, tenta il volo di chi sceglie di vivere davvero, di essere quel che si vuole.
Ciò che le studentesse e gli studenti hanno voluto trasmettere, analizzando insieme le storie di Antigone, Giulia Tofana e Carmen, è che spesso la violenza non è legata soltanto al genere, ma rappresenta un vero e proprio male dell'uomo sull'uomo, della società sulla società.
La violenza, infatti, è anche quella subìta da Creonte che non trova altro modo di rassicurare il popolo se non attraverso leggi che poco hanno a che vedere con la giustizia, è anche quella subìta da tutta la società che pretende da sé stessa la vuota e inutile cristallizzazione dei ruoli e nei ruoli, è anche quella subìta da José che è stato immaginato a distanza di tempo dalla morte di Carmen, pronto a sposare un’altra donna, a ricostruire la sua persona secondo l’idea voluta dai più.
Il progetto si inserisce in un percorso più ampio ed articolato, fortemente voluto e sostenuto dalla dirigente dell’Iis Matteo Ricci, Rita Emiliozzi, che, alla luce delle emergenze sociali sempre più frequenti che coinvolgono i giovani, costituisce un vero e proprio sistema di prevenzione e sensibilizzazione in tema di bullismo, cyberbullismo e violenza, pensato unitamente alla professoressa Carducci, che ne è responsabile all’interno dell'Istituto, essendo la realtà scolastica uno dei luoghi ove i ragazzi trascorrono più tempo.
L'Azienda sanitaria territoriale di Macerata dal 2017, attraverso le sue strutture sanitarie, ospedaliere e territoriali, ha istituito percorsi di cura e presa in carico della persona vittima di violenza nel rispetto della normativa nazionale e regionale.
Il percorso, denominato "Codice Rosa", è rivolto a tutte le forme di violenza e maltrattamenti, comprese la violenza di genere e sui minori, quella perpetrata ai danni degli anziani e/o diversamente abili e il bullismo.
Il percorso Codice Rosa, in rete tra ospedale e territorio, con il coinvolgimento dove necessario delle forze dell’ordine, permette alla persona vittima di violenza di avere un’immediata risposta con presa in carico da parte dei servizi sanitari e/o sociosanitari competenti.
La Regione Marche con la Dgrm 1413 del 27 novembre 2017, che ha dato attuazione alla Legge numero 4 del 2016 "Interventi di prevenzione e contrasto della violenza di genere per il sostegno alle donne vittime di violenza ed ai loro figli" ha previsto, per quanto riguarda gli aspetti sanitari, l'esenzione dal ticket per le donne vittime di violenza, con validità di un anno dalla data del rilascio e rinnovabile, dove necessario.
Il medico del distretto, sulla base di documentazione specifica del pronto soccorso, del consultorio o di qualsiasi struttura pubblica esibita dalla donna attesterà l’esenzione, in modo che durante questo periodo la vittima di violenza potrà usufruire, gratuitamente, di tutte le cure sanitarie necessarie correlate con il danno subito.
Il fenomeno della violenza di genere, purtroppo, solo in Italia nel corso del 2023 ha registrato già oltre 100 casi di femminicidi. Nella giornata internazionale del 25 novembre per l’eliminazione della violenza contro le donne, la direzione dell'azienda sanitaria territoriale di Macerata insieme a tutti i dipendenti si unisce nel ricordo affettuoso di Concetta Marruocco, stimata infermiera in servizio presso il poliambulatorio di Matelica, vittima di femminicidio il 14 ottobre scorso per mano del suo ex marito, organizzando l’iniziativa "Per la nostra amata Titti".
Presso l'ospedale di Matelica, al secondo piano, sabato 25 novembre alle ore 10 si svolgerà un incontro, dove si avrà modo di condividere non solo il dolore del ricordo di una professionista sanitaria apprezzata per la sua professionalità e gentilezza verso utenti e colleghi, ma sarà occasione di confronto e riflessione per accorgersi, in futuro, di chi nel silenzio chiede aiuto.
"Quest’anno nelle Marche si sono già registrati 4 femminicidi - ricorda il vice presidente della regione Marche Filippo Saltamartini - l'anno scorso furono tre: dobbiamo supportare le donne vittime di violenza e maltrattamenti per accompagnarle in un percorso di recupero e di ritorno alla vita".
Il profumo del tartufo di Acqualagna avvolge piazza San Pietro. Il sindaco Luca Lisi ieri ha partecipato all'Udienza Generale del mercoledì del Santo Padre. "Una giornata memorabile" iniziata con le parole profonde e toccanti di Papa Francesco da piazza San Pietro, gremita di fedeli provenienti da tutti i continenti. Al termine dell’udienza, il sindaco ha consegnato a Papa Francesco degli splendidi e profumatissimi tartufi bianchi di Acqualagna.
Papa Francesco ha sorriso alla frase del sindaco: "Questo è uno dei preziosi talenti del nostro territorio", così il Santo Padre ha avvicinato il tartufo al naso ed è rimasto estasiato del profumo intenso e pervasivo, che ha inebriato piazza San Pietro. Con il sindaco erano presenti gli assessori Antonella Marchetti, Luca Pretelli, Alessandra Serafini. I tartufi in dono sono stati offerti dai commercianti di tartufo di Acqualagna: Ragni Tartufi, Acqualagna Tartufi, Marini Tartufi, Tartufi Tofani, T&C, Voglia di Tartufo, Le Trifole.
(Credit foto: Servizio Fotografico Città del Vaticano)
I montascale rappresentano una soluzione tecnologica fondamentale nell'ambito dell'accessibilità e dell'inclusione, con un impatto significativo sulla qualità di vita delle persone con mobilità ridotta. Questi dispositivi, progettati per superare le barriere architettoniche come scale e gradini, sono diventati strumenti indispensabili non solo in abitazioni private, ma anche in luoghi pubblici. La loro diffusione riflette un crescente impegno nella creazione di spazi accessibili a tutti, indipendentemente dalle limitazioni fisiche. In questo contesto, i montascale svolgono un ruolo cruciale, permettendo a molte persone di mantenere la loro indipendenza e autonomia.
Tipologie di montascale
I montascale si differenziano in base alla struttura, al design e alla funzionalità, per adattarsi a diverse esigenze e contesti. Ecco le principali tipologie:
Montascale a poltroncina
Tra i più comuni, questi montascale consistono in una seduta che scorre su una guida fissata alle scale. Sono la scelta ideale per chi può sedersi e alzarsi con relativa facilità. Versatili, possono essere installati in ambienti interni ed esterni, adattandosi a diverse configurazioni architettoniche.
Montascale per esterno
Specificamente progettati per resistere a condizioni climatiche variabili, i montascale per esterno offrono un trasporto sicuro su scale situate all'aperto. Sono essenziali per garantire accessibilità in ambienti esterni, come giardini o ingressi esterni di edifici.
Montascale a piattaforma
Ideali per chi utilizza una sedia a rotelle, questi montascale offrono una superficie stabile e sicura per il trasporto verticale. Consentono di superare le scale senza necessità di trasferimenti, migliorando significativamente l'accessibilità in vari contesti.
Montascale mobili
Flessibili e pratici, i montascale mobili sono soluzioni temporanee perfette per eventi, edifici storici o contesti in cui non è possibile installare strutture fisse.
Montascale curvilinei
Progettati per scale con curve o cambi di pendenza, richiedono una personalizzazione per adattarsi perfettamente alla forma delle scale, garantendo sicurezza e comfort durante l'uso.
Installazione e sicurezza
L'installazione di un montascale richiede un approccio accurato e professionale. Ogni fase, dalla valutazione iniziale alla messa in funzione, deve essere eseguita da esperti per assicurare la massima sicurezza. La conformità ai più rigorosi standard di sicurezza è fondamentale, con caratteristiche come cinture di sicurezza, sensori per rilevare ostacoli e sistemi di arresto di emergenza che devono essere standard in ogni dispositivo.
Innovazioni e tendenze
Il settore dei montascale è in costante evoluzione, con innovazioni tecnologiche che migliorano l'esperienza utente. Funzionalità avanzate come il comando vocale, telecomandi wireless, e sistemi di alimentazione di emergenza sono esempi di come la tecnologia stia migliorando la comodità e l'indipendenza degli utenti.
Otolift Montascale
Otolift Montascale è un esempio di eccellenza nel settore, offrendo una vasta gamma di soluzioni che si distinguono per design, personalizzazione e tecnologia avanzata. I loro prodotti sono un punto di riferimento per qualità e innovazione.
Benefici e impatto sociale
I montascale hanno un impatto profondo non solo sugli utenti diretti, ma sull'intera società. Forniscono autonomia e indipendenza, migliorando la qualità di vita e favorendo l'inclusione sociale. La loro presenza in edifici pubblici e privati è un passo importante verso la creazione di ambienti più accessibili e accoglienti per tutti.
Oltre agli aspetti tecnici e funzionali, è cruciale considerare l'impatto economico legato all'acquisto e installazione di un montascale. I costi variano in base a diversi fattori, ma esistono agevolazioni fiscali e programmi di assistenza finanziaria che possono agevolare l'acquisto. La scelta dovrebbe basarsi sulla qualità, affidabilità e sul servizio offerto dal produttore, oltre che sul prezzo. Un montascale rappresenta un investimento a lungo termine nella qualità della vita e nell'indipendenza degli individui.
Una rappresentanza di imprenditori di Confindustria Macerata ha incontrato il viceministro Economia e Finanze, Maurizio Leo, un momento di confronto sui temi dello sviluppo delle imprese e del nostro territorio, sia nell'ambito dell’attuazione della legge delega che dei provvedimenti di prossima emanazione, dalla legge di bilancio al decreto incentivi.
Il presidente di Confindustria Macerata, Sauro Grimaldi, nell'aprire i lavori, ha ripreso i preoccupanti dati di scenario già presentati in audizione parlamentare dal presidente di Confindustria, Carlo Bonomi: dal crollo degli investimenti (-1,7% nel secondo trimestre 2023) al calo della produzione industriale in quasi tutti i settori.
Ha quindi evidenziato, in un'ottica di confronto, che nella prossima legge di bilancio e nei primi provvedimenti attuativi della legge delega c’è bisogno di un sostegno agli investimenti industriali e una strategia finalizzata alla crescita e alla competitività. Dalla platea sono poi emersi diversi quesiti.
In particolare ci si è soffermati sui tempi di attuazione e sulle risorse dedicate a Industria 5.0, piano fondamentale per lo sviluppo degli investimenti, per l'incremento del Pil, per sostenere la competitività delle imprese e per affrontare le sfide globali legate alle transizioni digitali e green.
Il viceministro ha rassicurato gli imprenditori presenti dichiarando tuttavia che la manovra di bilancio e i primi provvedimenti della delega fiscale, purtroppo, hanno avuto una dotazione esigua. Si è puntato soprattutto a supportare i redditi più bassi e i lavoratori dipendenti. Il sostegno agli investimenti delle imprese arriverà presto, grazie ad un provvedimento del ministro Fitto con l'utilizzo delle risorse del RePowerEu.
Il direttore Gianni Niccolò, nel suo intervento, ha evidenziato la soluzione tecnica individuata dall’attuale governo nella misura agevolativa del credito d'imposta R&S, attraverso l’introduzione della certificazione dei crediti che consentirà alle aziende con progetti coerenti allo spirito della norma di mettersi al riparo dalle contestazioni dell'Agenzia delle Entrate e di difendersi in giudizio, qualora l’accertamento sia già intervenuto.
"Il Governo - afferma il viceministro - sta lavorando per rendere operativo velocemente l’albo e per emanare le istruzioni per i certificatori e, inoltre, sta interloquendo con l'Agenzia delle Entrate invitandola ad attendere il completamento del quadro normativo prima di formalizzare i pvc delle verifiche in corso".
Un rapporto più equo tra fisco e contribuente è tra gli obiettivi più importanti della delega fiscale. Il viceministro ha ricordato che l’istituto dell’adempimento collaborativo, obbligatorio per le imprese con volumi di affari molto rilevanti, potrà essere adottato volontariamente anche dalle Pmi di qualsiasi dimensione. Si tratta di un sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale (Tax control framework, in sigla Tcf) certificato da professionisti qualificati, che consentirà alle imprese un confronto preventivo con l'Agenzia delle Entrate.
Il direttore di Confindustria Macerata ha colto, altresì, l'occasione per segnalare il ripetersi di una situazione anomala. Periodicamente le imprese del territorio maceratese sono oggetto di fughe di notizie relative a indagini e procedimenti, di natura tributaria e non, in fasi che dovrebbero essere riservate, il cui esito sono articoli da titoli allarmanti che non sono aderenti alla realtà, ma danneggiano l’immagine dell’intero nostro territorio e la reputazione degli operatori economici.
Il viceministro si è soffermato poi sull’importanza della certezza delle regole e sul taglio alla burocrazia come obiettivi che il Governo perseguirà per rendere più attrattivi gli investimenti in Italia, per far sì che le aziende restino nel Paese e che quelle che hanno delocalizzato in passato rientrino. Per quest’ultime inoltre è prevista anche una fiscalità di favore in caso di reshoring.
Un passaggio è stato dedicato anche alla necessità di sostenere gli investimenti nei territori colpiti dal sisma del 2016. Dopo aver verificato il mancato recepimento della proposta di una Zes unica del Cratere Sisma Centro Italia, con caratteri derogatori eccezionali, rimane come ultima opzione l'estensione della Zes Unica Sud alle zone del Cratere.
Nel corso del dibattito è poi emersa la necessità di concentrarsi sulla proroga del credito d’imposta per gli investimenti nel Cratere, misura portata all’attenzione del Governo, sia dal Commissario Castelli che dal sottosegretario Lucia Albano, presente all’incontro.
La Cbf Balducci Hr infila l’ottava vittoria di fila e vola da sola in testa alla classifica al termine del girone di andata, garantendosi così la possibilità di giocare in casa quarti ed eventuale semifinale di Coppa Italia.
Le arancionere dominano la sfida con l’Hermaea Olbia in tre set, ottenendo così un altro successo pieno di fronte al proprio pubblico e confermando la vetta del Girone B con una prestazione di grande spessore da parte di tutte le atlete scese in campo: mvp di giornata la palleggiatrice Asia Bonelli che gestisce al meglio tutte le attaccanti, top scorer l’opposta finlandese Piia Korhonen con 17 punti. Da sottolineare anche gli 8 ace delle maceratesi (5 personali per Bolzonetti).
Coach Saja parte ancora con Bonelli-Korhonen, Mazzon-Civitico, Fiesoli-Bolzonetti, Bresciani libero. Per coach Guadalupi in campo Schmit-Adriano, Gannar-Anello, Imamura-Orlandi, Blasi libero.
Primo set a due fasi: inizio punto a punto, poi la CBF Balducci HR si scioglie e prende il largo grazie ad un servizio pungente e agli 8 punti dell’opposta finlandese Piia Korhonen. Le arancionere approcciano bene anche il secondo parziale e con la lucida regia di Bonelli respingono l’assalto sardo nel cuore del set con Adriano e Gannar (7 e 6 punti) e vanno sul 2-0. Da quel momento è una cavalcata tutta maceratese: il servizio CBF Balducci HR scava il solco con Bolzonetti e ne esce un set a senso unico che permette a Fiesoli e compagne di conquistare i preziosi tre punti che valgono la vetta solitaria.
LA CRONACA - Avvio di gara equilibrato con quattro errori punti delle arancionere che tengono lì Olbia (7-7), poi arriva il break di Korhonen per due volte consecutive (9-7 e 11-9), l’ace di Bolzonetti vale il 12-9. Imamura contrattacca il -1 (13-12) e Adriano aggancia (13-13), l’opposta finlandese risponde tre volte di fila per il nuovo +4 (17-13) e firma pure l’ace del 18-13. Le difese di Bresciani, Bolzonetti e l’errore di Adriano spingono la CBF Balducci HR sul 22-14, Korhonen picchia ancora e il set si chiude 25-16.
La Cbf Balducci Hr prova a spingere subito sull’acceleratore nel secondo set con il lungolinea di Bolzonetti (7-4) e due ace consecutivi di Bonelli (10-5). Guadalupi inserisce Parise per Orlandi: Adriano, il muro di Schmit e l’errore di Korhonen riportano sotto Olbia (12-11): un altro muro di Gannar sancisce il 13-13. Le sarde trovano maggiore continuità in attacco e vanno sul +1 con Adriano (16-17), poi l’opposta non trova le mani del muro (18-17) e Fiesoli mette giù il 20-17 con due punti consecutivi. Un vantaggio che la CBF Balducci HR gestisce bene in fase di cambio palla e il colpo di Mazzon vale il 25-21.
La CBF Balducci HR tiene in mano l’inerzia del gioco anche nel terzo set: Civitico firma con due colpi consecutivi l’8-5, Korhonen mura il 9-5 e Bonelli mette un altro ace (10-5). Bolzonetti allunga ancora con ben tre ace di fila per il 15-7: le arancionere controllano la situazione (19-11) e si spingono pure sul +11 (22-11) con Bolzonetti e Korhonen. C’è spazio anche per Masciullo all’esordio stagionale in regia, le maceratesi chiudono 25-13.
Per il sesto anno consecutivo la Cucine Lube Civitanova onora con una vittoria l’esordio nella Fase a Gironi della CEV Champions League. La Pool E si apre all’Eurosuole Form con il successo casalingo dei biancorossi in tre set (25-17, 25-19, 25-23) contro la C.S. Arcada Galati. Positivo, quindi, il primo incrocio assoluto contro una formazione rumena in Europa grazie a un mix di concretezza a solidità.
Zaytsev e Anzani restano in panchina, Chicco Blengini fa girare la squadra e ottiene il massimo, seppur con qualche brivido nel terzo set e alcuni passaggi a vuoto colmati dalla qualità e dalla voglia di vincere.
Biancorossi trainati da Lagumdzija, mvp e top scorer anche in Champions League con 19 punti (67% di positività con 2 ace e 1 muro). Civitanova bene al servizio (4 ace a 1), indolore il bilancio negativo dei muri vincenti (4-9). Non a referto, ma nelle corde biancorosse, la personalità del team in una fase difficile del terzo set. In doppia cifra per l’Arcada Galati lo schiacciatore Bala (11).
Cucinieri in campo con De Cecco al palleggio e Lagumdzija opposto, Diamantini e Chinenyeze al centro, Nikolov e Yant laterali, Balaso libero. Rumeni schierati con Lescov a smistare palloni per l’opposto Lopez, Woch e Butnaru al centro, Bala e Hamacher di banda, Toman libero.
CRONACA - In avvio l’Arcada dimostra carattere e si disimpegna a muro, come in occasione del block di Butnaru (8-10). Civitanova alza il livello e trova il sorpasso con due attacchi di Lagumdzija (12-11). L’opposto sorprende a ricezione ospite dai nove metri, contribuendo anche con un ace all’allungo (17-12). Sul 18-14 tra i rivali entra al servizio Gergye per Hamacher. Il +6 arriva con il muro attento di Chinenyeze (22-16), che impone il time out a coach Stancu. Al rientro Lopes spara fuori e l’ex Benfica Nikula entra al suo posto. Nel finale Blengini inserisce Thelle che firma l’ace del 25-17. Sotto nel computo dei muri vincenti (2-3), i biancorossi si risollevano al servizio (2 ace a 0) e attaccano con il 63%, con mattatori Lagumdzija (71%) e Nikolov (62%), autori di 6 punti a testa.
Nel secondo set i cucinieri sono più sciolti fin dall’avvio, tanto che sul 9-5 Stancu chiama i suoi a rapporto. Il team marchigiano alterna la potenza alla qualità prendendo il largo tra gli applausi del pubblico per il pallonetto di Lagumdzija e il muro di Chinenyeze (13-7). Una flessione dei biancorossi rimette in corsa i rumeni (13-10). Diamantini firma la giocata del 17-13 e Blengini inserisce Bottolo per Nikolov. Civitanova trova un altro strappo (21-14). A chiudere i conti dai nove metri (25-19) uno scatenato Lagumdzija, autore di 7 punti nel parziale con l’83% di positività, 1 ace e block.
Nel terzo parziale Bottolo parte dall’inizio. L’Arcada dà l’anima in campo per riaprire la contesa (7-10) e si rivela provvidenziale il time out di Blengini. La Lube rientra con un’altra testa e impatta (10-10), per poi rimettere il naso avanti (13-12). Con il passare dei minuti gli uomini Stancu tornano pericolosi e dopo il muro del 18-21 Blengini inserisce Nikolov per Yant. La reazione è immediata (21-21) grazie anche alla buona serie di Motzo, entrato al servizio. Nel finale la Lube torna implacabile (24-22) e chiude 25-23 sulla battuta a rete di Galati.
(Credit foto: Maurizio Spalvieri)
Scontro semifrontale tra due auto: un ferito grave a Torrette. È quanto avvenuto, poco dopo le 19:15, lungo la strada statale 16 Adriatica, nel territorio comunale di Porto Recanati. Violento l’impatto.
La causa del sinistro è ancora al vaglio delle forze dell'ordine. Lanciato l'allarme, sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118. I sanitari, valutata la situazione, hanno trasferito il conducente di uno dei due veicoli all'ospedale di Civitanova, in codice giallo. Più gravi le condizioni del secondo automobilista, condotto d'urgenza all'ospedale Torrette di Ancona in ambulanza.
Il settore giovanile della Volley Academy Macerata ha accolto tante ragazze appassionate di pallavolo e ne sono espressione le due squadre under 16 che disputano il campionato di categoria nei gironi A e C. Le due formazioni, che prendono i nomi di Abet Tech – A e Abet Tech – B, sono seguite dalla coach Cinzia Destro e nei prossimi giorni saranno chiamate ad affrontare la terza gara stagionale.
La coach è alla prima esperienza alla Pallavolo Macerata: "Sono contenta di questa opportunità, devo ringraziare il dirigente Alessandro Caraceni che ha fatto il mio nome", racconta Cinzia Destro, "conoscevo già bene la Pallavolo Macerata, venivo sempre al palazzetto a vedere le gare della Serie A3, poi in estate mi sono offerta per entrare nello staff del Camp Estivo e ho visto come lavora la Volley Academy Macerata. Mi sono trovata molto bene".
Ti è stato affidato un gruppo di giocatrici numeroso: "Abbiamo a disposizione 30 ragazze che sono state divise in due gruppi: la squadra A ospita le giocatrici con maggiore esperienza mentre la B quelle che hanno cominciato da poco. Abbiamo inizialmente lavorato molto sull’aspetto mentale, per rassicurare le ragazze riguardo la divisione in due gruppi e posso dire che oggi le squadre si allenano contente. Abbiamo a disposizione tre allenamenti a settimana, inoltre alcune ragazze della squadra A si aggiungono a rotazione ad un allenamento e alle gare della Seconda Divisione; ugualmente alcune ragazze dell’under 14 si uniscono all’under 16 B. In questo modo diamo maggiori possibilità di fare esperienza alle giocatrici”.
Come è iniziata la stagione e su quali aspetti vi state concentrando? "Ci diamo obiettivi a breve termine, a partite dall’aiutare le ragazze ad esprimere il proprio gioco. Sappiamo di dover affrontare diverse squadre più rodate quindi stiamo facendo particolare attenzione nel migliorare la gestione degli errori e dei momenti di difficoltà all’interno delle partite, sono tutti aspetti che cresceranno nel corso della stagione, giocando ed accumulando esperienza. La squadra A ha cominciato bene, giocando alla pari nella gara contro Camerino e la sconfitta al tie-break ci lascia qualche rammarico perché potevamo anche strappare la vittoria; mentre nella seconda di campionato le ragazze non hanno avuto l’approccio giusto ma ci stiamo lavorando. Nella squadra B ho visto miglioramenti già alla seconda uscita, sono riuscite ad esprimere le loro capacità e nonostante non sia arrivata la vittoria, le ragazze sono uscite dal campo contente ed lo spirito che vogliamo vedere".
I prossimi appuntamenti vedono quindi la Abet Tech – A ospitare alla Palestra F.lli Cervi San Severino, lunedì 27 alle 17.30, mentre la Abet Tech – B è attesa questo venerdì alla trasferta di Matelica, alle 19.
In centinaia, almeno 400, nell'atmosfera raccolta di piazza della Libertà, hanno partecipato alla fiaccolata voluta dalla comunità dell'università di Macerata per esprimere la propria vicinanza alla famiglia di Giulia Cecchettin e alla comunità dell’Università di Padova. Il ticchettio della pioggia sui tessuti degli ombrelli aperti di questo piovoso pomeriggio di novembre ha accompagnato i venti minuti di intenso raccoglimento collettivo che ragazzi, ragazze, uomini e donne - uno al fianco dell'altra - hanno mantenuto nel cuore della città.
Un silenzio intervallato soltanto dagli interventi degli studenti, preceduti dalle parole del rettore Unimc, John McCourt, affiancato dai rappresentanti delle istituzioni della città, a cominciare dal sindaco Sandro Parcaroli e della vicesindaco Francesca D’Alessandro. Confuso tra la folla anche il vescovo di Macerata, Nazzareno Marconi. Un'occasione, colta, di grande civismo. Un momento per riaffermare valori condivisi e dire definitivamente 'basta' alla scia di sangue che i tanti, troppi, femminicidi stanno lasciando dietro di sé in Italia.
Che la luce e il calore delle fiaccole che hanno illuminato piazza della Libertà possano essere viatico per una "rivoluzione gentile", di cui libertà e parità di genere siano gli imprescindibili pilastri. Rivoluzione partita proprio dal minuto di rumore in ricordo di Giulia, che ha concluso la manifestazione.
"Ho voluto questo momento di testimonianza, di comunità - ha detto il rettore John McCourt - per mandare un segnale forte e unico contro le violenze di tutti i tipi ma soprattutto le violenze contro le donne, la violenza di genere, che continua ad essere una piaga della nostra società. Bisogna reiterare il valore della genitorialità, della famiglia, dell’amicizia, della comunità, dell’ascolto, del rispetto reciproco, della diversità, dei confini, dell’accettare la forza della parola no!".
A dare voce, con commozione e forza, al messaggio del Consiglio degli studenti sono stati la vicepresidente Lucrezia Cinella e il presidente Dario D’Urso. "Le terribili parole che si continuano a sentire, soprattutto da parte di uomini, che mirano all’assoluzione di se stessi è tribuna politica, assenza di spirito critico, immaturità, violenza. La responsabilità dei singoli è responsabilità collettiva e chiunque cerchi di smorzare la portata rivoluzionaria della lotta di Elena Cecchettin e di tutte noi, che urliamo 'se domani sono io voglio essere l’ultima', è nostro nemico, nemico del mondo nuovo, ma soprattutto nemico di se stesso. La lotta di Elena è la lotta di tutti noi, è lotta di civiltà", ha ribadito Lucrezia.
"La violenza fisica e il femminicidio sono solo la punta dell'iceberg, e parte finale di un sistema radicato nella società, di una cultura che non ha più ormai alcun limite, dominata dal potere dell’uomo sulla donna riscontrabile nella quotidianità. Una cultura che ci dà un apparente senso di libertà totale sulle cose e soprattutto sulle donne, basata ancora oggi sull’oggettificazione della figura femminile. Io che sto leggendo questo comunicato, in quanto uomo, sono corresponsabile e beneficiario del sistema patriarcale, e non devo pensare a dire 'Io non sono come lui', ma anzi dovrei fermarmi a riflettere su cosa c’è di Filippo Turetta in me?", sono state, invece, le parole di Dario D’Urso.
E sul potere delle parole si è soffermata anche Natascia Mattucci, delegata al welfare e presidente del Comitato Unico di Garanzia di Ateneo, esperta di pensiero femminista e questioni di genere.
"Oggi Giulia sarebbe una laureata in ingegneria, le si sarebbero aperte tante vie che non potrà percorrere - ha detto -. La violenza è la chiusura di una via e può avere forme anche più subdole di quelle che portano alla morte fisica, perché si può vivere pur morendo socialmente e culturalmente. Grazie anche all’uso politico che la sorella Elena ha fatto delle nuove parole diffuse negli ultimi anni è stato possibile trasformare quelle che erano vuote liturgie, come la giornata del 25 novembre, spingendo i nostri corpi qui, a scendere in strada e a interrogarci sulle responsabilità che ognuno ha, su quello che si può fare e che si può smettere di fare. Le parole possono aprire nuove strade di autonomia e liberazione, ma possono anche ferire. Come le armi”.
Appignano in prima linea nella sensibilizzazione pubblica sui temi della non violenza sulle donne, sabato 25 novembre, al teatro Gasparrini di Appignano, nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
"La violenza di genere è un fenomeno grave, diffuso e trasversale tra i diversi status sociali. Uno dei maggiori rischi è che si possa divenire socializzati alla normalità della violenza, e questo non è ammissibile - ha dichiarato il sindaco Mariano Calamita -. È necessario creare occasioni di confronto per permettere alle donne di capire ciò che significa violenza di genere, come si insinua nella coppia e come si sviluppa. Con gli eventi in programma vogliamo accendere i riflettori sul tema per aumentare la consapevolezza, il senso di solidarietà e di rete all’interno della comunità e per far conoscere i canali preposti di sostegno e di aiuto".
Una giornata di eventi, aperti al pubblico nel teatro cittadino, patrocinati dalla Commissione per le pari opportunità tra uomo e donna della regione, organizzata dall'amministrazione comunale in collaborazione con le Associazioni e i maestri artigiani locali, in particolare con l'Associazione Culturale Prometeo, l'Associazione App Creativa, lo Studio Design Taruschio, l’artista scultore e maestro ceramista Sandro Messi e Il Cif Comitato italiano femminile di Appignano.
"Non è il momento della rabbia, è il momento della consapevolezza, da parte di tutti - ha affermato l’assessore alle Politiche Sociali, Silvia Persichini - Le recenti vicende, che hanno straziato il cuore di tutti noi, hanno alimentato in molti la volontà di capire, di comprendere, di aprire gli occhi su quelli che sono gli stereotipi legati alla violenza di genere. Ma non solo, ha sollevato la necessità di un cambiamento culturale, forte, immediato, che abbracci tutte le generazioni, tutte le classi sociali, tutta la comunità.
"Un cambiamento che educhi al rispetto, alla dignità, all’uguaglianza dei diritti, alle pari opportunità - ha aggiunto Persichini -. E’ il momento in cui la comunità intera deve stringersi in una riflessione collettiva e guardare avanti, guardare alle future generazioni, guardare oltre e desiderare insieme un futuro migliore. Invitiamo tutta la comunità a partecipare alle iniziative della giornata del 25 Novembre, per riflettere e agire insieme".
Si parte alle ore 17 con l’apertura della esposizione artistica, dedicata al delicato tema, nel foyer del Teatro Gasparrini, in mostra le scarpette rosse in ceramica create dall’ associazione tutta al femminile App Creativa per l’iniziativa dell'Aicc (Associazione Italiana Città della Ceramica).
Per sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica, quest’anno le artigiane dell’App Creativa, oltre alle numerose ed originali scarpette rosse, hanno creato anche dei bassorilievi artistici di donne con scarpette rosse dedicati alle 'vittime' di amori malati nazionali e internazionali esposti nella mostra dal titolo "Inganni d'amore".
Una esposizione arricchita dalle foto di un'istallazione artistica realizzata presso il Monumento ai Caduti del Passetto di Ancona, imponente e rappresentativo luogo che permette di rafforzare il concetto del sacrificio di tante, troppe donne uccise solamente perché volevano migliorare la propria vita.
Per questo, come nei Sacrari di guerra, ogni immagine o rappresentazione è dedicata ad una vittima con nome e cognome e il modo crudele di come è avvenuto l'omicidio. Il Monumento ai Caduti di Ancona esprime con tutta la sua potenza la tragedia della morte violenta, ma anche l’infinito della speranza, quando il mare va a toccare il cielo e diventa un tutt'uno.
Il maestro scultore Sandro Messi dello Studio Design Taruschio presenterà al pubblico un’installazione dal titolo 'Bianco Grigio Rosso': il bianco candido di una figura femminile, il grigio di un mondo che conosce l’orrore della violenza e il rosso simbolo dell’amore e della passione. Un'esile figura femminile il cui colore è nelle scarpette che emergono da un mondo di violenza buio e oscuro.
Alle ore 21:15 si aprirà il palcoscenico del Teatro Gasparrini per la rappresentazione "Monarcas" a cura della Strana Compagnia El Duende, scritto e diretto da Lucia De Luca. Un'opera teatrale che punta a mettere in luce tutti gli stereotipi di genere di cui spesso la quotidianità è pervasa, luoghi comuni che non raramente sfociano in violenza domestica, psicologica ed economica, tante sfaccettature della violenza di genere, di cui le donne sono vittima nella vita di tutti i giorni e che minano la loro dignità e il loro essere umano.
A seguire si terrà un confronto e dibattito sul tema, coordinato dalla dottoressa Daniela Zepponi, presidente di Cna Impresa Donna Macerata, che vedrà i saluti della dottoressa Maria Lina Vitturini Presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Marche e gli interventi della dottoressa Antonella Ciccarelli, criminologa, psicologa, esperta in mediazione, formatrice dei centri antiviolenza della Regione, della dottoressa Elisa Giusti, Coordinatrice servizi Antiviolenza della cooperativa sociale "Il Faro", gestore del Centro Antiviolenza di Macerata e della dottoressa Elisa Capozucca, psicologa e psicoterapeuta presso il Centro Antiviolenza e Casa rifugio per donne vittime di violenza.
A tutti i presenti verranno donati delle piccole opere artigianali simboliche, delle bambole stilizzate con elementi in rosso, realizzati dal Comitato Italiano Femminile di Appignano in collaborazione con gli alunni della Scuola Primaria. Opere simboliche che verranno allestite anche negli esercizi commerciali del borgo di Appignano.
Il teatro La Rondinella di Montefano inaugura sabato 25 novembre la rassegna "Si fa per ridere - Stand Up Comedy a Teatro", un'occasione unica per condividere momenti di intelligente allegria e distrazione dai tanti affanni quotidiani.
La rassegna propone una serie di serate all'insegna della comicità, con la partecipazione di rinomati artisti della Stand Up Comedy, già noti per le loro performance in programmi televisivi come Colorado, Comedy Central e Zelig.
La serata inaugurale di sabato 25 novembre vedrà la presenza di Daniele Fabbri con il suo spettacolo “Verità comode”. Sceneggiatore e fumettista di fama, comico dalla grande abilità mimica e performativa sulla scena, dall’umorismo poliedrico, Fabbri spazia senza distinzione tra black humor, comicità pop e satira demenziale. La sua presenza sul palco del teatro promette uno spettacolo avvincente, caratterizzato da battute raffinate e da un'innata espressività giullaresca.
È un graditissimo ritorno quello di Calici d'Arte, la manifestazione giunta alla sua ottava edizione, organizzata dalla Pro Loco di Montecosaro e dal Centro d'Arte e Cultura Verum, con il patrocinio della regione Marche, della provincia di Macerata e del comune di Montecosaro che sabato 25 e domenica 26 novembre si terrà al convento agostiniano del 1200, oggi sede del comune di Montecosaro.
Ed è qui che si apre il regno del vino che traccia un fil rouge d'eccellenza tra le cantine delle province marchigiane, le tante opere d’arte di artisti internazionali e la cucina di qualità. A partire dalle 17:30 il convento agostiniano, infatti, aprirà i battenti per un viaggio nel mondo del vino 'made in Marche' alla scoperta di etichette uniche e vini da assaggiare e acquistare. I visitatori infatti potranno, muniti di calice, aggirarsi per le postazioni delle varie cantine aderenti e degustare tantissimi vini.
Preziosa collaborazione quella con i sommelier dell'Ais Marche che sabato e domenica alle ore 18:30, apriranno uno spazio gratuito dedicato alla degustazione guidata di tre vini tra quelli proposti con la sommelier Roberta Smorlesi. A precedere l'appuntamento, alle ore 18, un incontro sul prodotto locale "Re Vusco" tenuto dall’azienda produttrice, il Salumificio "Tre Torri".
Tra degustazioni di vini e piccole stuzzicherie, si potrà poi decidere di fermarsi per un aperitivo presso lo spazio riservato a piano terra dove, seduti comodamente al tavolo, sarà possibile gustare taglieri di salumi e formaggi e altre piccole leccornie, tutte rigorosamente innaffiate da un buon calice di vino.
Spazio riservato a parte è poi quello dedicato alla cena a cura di Michele Biagiola. Sabato e domenica alle 20:30, solo su prenotazione, sarà possibile partecipare alla cena per la riapertura straordinaria del "Signore te ne ringrazi". Un'occasione per gustare cinque piatti storici dello chef tra i quali anche la "mezza pizza" di Leonardo Grillo. La manifestazione anche quest’anno viene realizzata in collaborazione con sponsor e partner, su tutti fondamentale il contributo di Teknowool, Grafiche Fioroni e tanti altri.
Con una partecipata ed emozionante cerimonia tenutasi nella mattinata di oggi, la Sala lettura della biblioteca Giuridica dell’Università di Camerino è stata intitolata alla memoria della professoressa Serafina Larocca, docente della Scuola di Giurisprudenza scomparsa nel 2019.
Presenti alla cerimonia il rettore Graziano Leoni, il direttore della Scuola di Giurisprudenza Rocco Favale, i familiari e molte studentesse e studenti, colleghe e colleghi di Unicam, che hanno avuto modo di conoscere il suo valore ed hanno voluto testimoniare con la loro partecipazione il grande affetto nei confronti della professoressa Larocca. Hanno ricordato la professoressa anche i professori Vito Rizzo, Lucia Ruggeri e Francesco Rizzo nonché la studentessa Serena Cancellieri e lo studente Giovanni Bova, in rappresentanza della comunità studentesca della Scuola di Giurisprudenza.
“Unicam ha perso una persona straordinaria – ha dichiarato il rettore Graziano Leoni – una valente docente della nostra Scuola di Giurisprudenza, una persona sorridente e gentile, sempre pronta a collaborare per il suo Ateneo, con il suo modo garbato di rapportarsi con tutti, con l’affetto che nutriva per tutte le sue studentesse ed i suoi studenti. Quello di oggi è un momento importante affinché il suo ricordo rimanga indelebile nel nostro ateneo”.
“Ha riversato tutta la sua energia oltre al suo fervore scientifico – ha sottolineato Serena Cancellieri nel suo intervento – a disposizione di noi studenti che Lei stessa considerava come parte integrante della sua grande famiglia accademica e perciò a Lei va il nostro pensiero. Il Suo esempio di professionalità e umanità accademica continuerà a vivere nella nostra memoria. Ci sono persone che vedi ogni giorno e persone che ti basta una volta per capire che, queste, hanno compreso la loro missione nella vita. Non tutti i maestri sono magister, ma tutti i magister non lasciano nessuno indietro, perché guardano la persona nella sua unità, senza pregiudizi e cercano di elevarla attraverso la sapienza. Questa visione era insita nella professoressa Larocca”.
Dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università di Camerino, la professoressa Larocca ha proseguito la sua carriera universitaria sempre presso il nostro ateneo. Stimata ed apprezzata sia dai colleghi che dagli studenti per la sua competenza, professionalità, gentilezza e cordialità, la professoressa Larocca era costantemente impegnata anche nell’attività didattica presso la Scuola di Specializzazione in Diritto civile così come nelle attività di orientamento della Scuola di Giurisprudenza.
Per settant’anni ha vissuto tra le mura del monastero cistercense di Santa Caterina, a San Severino Marche, pregando e servendo Cristo nell'umiltà, nella povertà e nella carità della vita prima di spegnersi a 90 anni di età lasciando una ricca testimonianza di fede che lei volle raccogliere in alcune agende.
Da quegli scritti ha preso corpo un piccolo libro dal titolo: "Libera di servire il Signore", a cura di Anna Maria Vissani. Si tratta di pagine che raccontano la storia di suor Assunta, al secolo Rita Angeletti, nata nel 1930 nella piccola frazione di Sant’Angelo di Tolentino e della sua grande devozione al "Signore" iniziata già dalla prima infanzia. Entrò nel 1951 nel monastero delle cistercensi dove formulò la prima professione religiosa nel 1952 e i voti perpetui nel 1956. Morì l’11 ottobre del 2020.
La pubblicazione dedicata a suor Assunta è stata presentata nei giorni scorsi durante un incontro organizzato dalla famiglia Angeletti di Città di Castello e dalla stessa autrice in collaborazione con Luca Editore di Macerata.
All’iniziativa hanno preso parte monsignor Francesco Massara, arcivescovo dell’arcidiocesi di Camerino - San Severino Marche, il reverendo padre Stefano Zanolini, abate dell’abbazia di Chiaravalle di Milano, madre Pietra, priora del monastero di Santa Caterina, e il vice sindaco e assessore alla cultura della città di San Severino Marche, Vanna Bianconi. L’incontro è stato introdotto da Anna Maria Vissani, suora cistercense anche lei, e coordinato dal professor Marziano Angeletti e dal giornalista Luca D’Innocenzo.
"Suor Assunta è stata una piccola donna ma una grande donna di Dio", è intervenuto l’arcivescovo Massara alle cui parole sono seguite quelle di padre Zanolini, che ha voluto sottolineare: “Lei ha incarnato proprio lo spirito del cistercense e ha vissuto con semplicità. È stata una donna che ha accettato tutta la sua umanità”.
È stata quindi la volta di madre Pietra, priora del monastero di Santa Caterina, che ha portato la sua testimonianza sulla vita monastica di suor Assunta che all'interno del luogo di fede che la accolse imparò anche a leggere e a scrivere e che visse senza possedere niente, nemmeno un comodino o un armadio per le sue cose.
Il libro racconta le origini, l'infanzia poi le sorprese degli anni giovanili, la vocazione, il tempo delle scelte, gli episodi salienti, la malattia e gli alti momenti di una vita straordinaria vissuta in monastero.
L'istituto "G. Garibaldi" di Macerata ha organizzato un ciclo di incontri culturali, ambiente, cittadinanza, identità per la prima volta aperti al pubblico, che si svolgeranno nella biblioteca della scuola. Il filo conduttore è il legame tra ambiente e cittadinanza, visto in una prospettiva storica e nella dimensione attuale.
Dal versante storico si rifletterà sulla figura dell'insigne giurista Piero Calamandrei che ha sviluppato originali posizioni sull’argomento, anche attraverso il suo "diario verde": Inventario della casa di campagna. Del volume se ne discuterà il 27 novembre, alle ore 16:30, con interventi della dirigente scolastica Maria Antonella Angerilli, di Silvia Calamandrei e dei professori Luigi Lacchè e Monica Stronati dell'università di Macerata.
Il risvolto della contemporaneità sarà espresso, nell’incontro successivo del 6 dicembre, sempre alle ore 16:30, attraverso l'analisi del fenomeno migratorio, con la presentazione del volume Il secolo mobile. Storia dell’immigrazione illegale in Europa. Interverranno il rettore dell’Università di Macerata John McCourt, l'autore Gabriele Del Grande, la professoressa Lina Caraceni (Unimc) e Vito Fiorino, il soccorritore dei naufraghi a Lampedusa. Focus anche sull’emergenza climatica che induce ogni anno milioni di persone ad abbandonare i rispettivi Paesi d’origine.
A febbraio 2024 ci sarà la presentazione del libro "Attraverso i tuoi occhi. Cronache dalle migrazioni" di Angela Caponnetto, con interventi dell’autrice e delle professoresse dell’Istituto Agrario, Grazia Di Petta e Paola De Laurentiis.
Ulteriori aspetti letterari saranno approfonditi il 12 marzo 2024, con il professor dell’IIS "Garibaldi", Mirko Grasso, attraverso la conoscenza del fondo librario e documentario "Leopardi", custodito dal 2019 presso la biblioteca scolastica.
Per questa occasione sarà programmata una visita al giardino didattico sperimentale "Carlotta Parisani Strampelli" alle ore 15 e, a seguire, l’incontro con il presidente del Centro Nazionale di Studi Leopardiani Fabio Corvatta, il presidente regionale del Fai Marche Alessandra Stipa Alesiani, i professori Laura Melosi e Carlo Pongetti (Unimc).
L’iniziativa Ambiente, cittadinanza, identità è organizzata dalla Biblioteca scolastica e vanta numerosi patrocini: Università di Macerata, Comitato 3 Ottobre, Macerata Racconta, Università della Terza Età di Macerata, Associazione Culturale “Le Casette”, FAI di Macerata. La partecipazione è libera, info su https://www.iisgaribaldimacerata.edu.it.
Questi i due eventi promossi dall'assessorato alle politiche sociali di Tolentino in occasione della "Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne" e programmati per il 25 e 26 novembre 2023.
"Amore e rispetto: non ci sarebbe nemmeno bisogno di chiederlo, ma finché ce ne sarà bisogno noi lo chiederemo – sottolinea l’assessore alle politiche sociali Elena Lucaroni - Ci troviamo di nuovo a celebrare una giornata che ogni anno ci auguriamo non debba più essere celebrata; ma mai come in questo momento dobbiamo far sentire la voce di tutte quelle donne che si sono fidate e affidate alle persone sbagliate".
"Non smetteremo mai di dire che l'educazione al rispetto e all'amore comincia fin da ragazzi, quando siamo ancora in grado di acquisire la consapevolezza di cosa significhi amare. I due eventi ci faranno vivere il tema della violenza in due modi completamente differenti. Sabato vivremo un momento celebrativo e di sensibilizzazione; domenica approcceremo il tema anche con tutte le ripercussioni morali e giuridiche che deve subire la donna che 'sopravvive' fisicamente all'atto di violenza, ma che può – per tali ripercussioni – non sopravvivere psichicamente".
Si inizia il mattino di sabato 25 novembre, alle ore 10.30, al parco Isola d'Istria nei pressi della panchina rossa inaugurata lo scorso anno, dove si terrà una iniziativa caratterizzata da coreografie a cura del Cantiere DanzArte e musiche dal vivo del quartetto tutto al femminile di flauto traverso "Fata".
Previste, inoltre, letture a tema degli attori Giovanni Moschella e Gabriela Eleonori, nonché interventi istituzionali da parte del sindaco Mauro Sclavi, dell’assessore alle politiche sociali Elena Lucaroni, del maggiore Giulia Maggi comandante della compagnia dei carabinieri di Tolentino del maresciallo maggiore Lorenzo Ceglie comandante del Norm dei carabinieri di Tolentino, del presidente Auser regionale e provinciale Antonio Marcucci e della presidente Auser di Tolentino Isa Vitaliani De Bellis. Va sottolineato che l'evento è nato da una collaborazione tra l'Auser e l'assessorato alle politiche sociali del comune di Tolentino. Modera la manifestazione Barbara Olmai. Tutti i partecipanti sono invitati a essere presenti indossando un indumento rosso.
Il pomeriggio di domenica 26 novembre, al Politeama, alle ore 17.30, andrà in scena lo spettacolo social-musical-giuridico ideato e curato dall'ex magistrato Mario Paciaroni dal titolo "La violenza sessuale sulle donne". Lo spettacolo, partendo da un'analisi socio-giuridica della violenza sessuale sulle donne, sarà arricchito da brani musicali, canzoni, balli, coreografie e monologhi riportanti - tra l'altro - anche storiche arringhe difensive di un processo penale intentato su vittima di stupro. L’intento è quello di provocare spunti di riflessione e momenti di comune emozione su una piaga sociale, che non conosce confini geografici ed etnici, a danno dell’universo femminile. Prevista la partecipazione dell'accademia del tango della Filarmonica di Macerata e del liceo Coreutico dell'istituto di istruzione superiore "F. Filelfo".
Nel corso della conferenza stampa l’assessore Lucaroni ha annunciato che nelle prossime settimane le ultime classi della scuola secondaria di primo e secondo grado di Tolentino, grazie ad un accordo con le dirigenze scolastiche dei vari istituti e a Giometti, saranno chiamati ad assistere alla proiezione dell’ultimo film diretto e interpretato da Paola Cortellesi “C’è ancora domani”. Inoltre è stato ricordato che lo sportello del Cav, Centro Anti Violenza, continua ad assistere diverse donne purtroppo vittime di violenza di genere. I numeri sono in aumento e le operatrici offrono supporto e servizi quali ad esempio ascolto, valutazione del rischio, sostegno psicologico, reinserimento sociale e lavorativo oltre che economico.
Il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, è intervenuta in merito alla violenta rissa scoppiata ieri fra due stranieri nella centralissima piazza del Popolo, finita nel sangue, e sedata dagli agenti della polizia locale (leggi qui).
“L’intervento dei vigili ha evitato il peggio, sia ai due protagonisti del gravissimo episodio che ad altre persone che hanno assistito allo stesso – spiega il primo cittadino, sottolineando – La polizia locale, allertata dai cittadini, è subito intervenuta sul posto, prima con un’autopattuglia e poi con il supporto di una seconda pattuglia di cui faceva parte anche il comandante, il sostituto commissario Adriano Bizzarri".
"Sprezzanti del pericolo - continua - gli agenti hanno cercato di calmare gli animi poi, alla vista dei coltelli, hanno ammanettato le due persone per poi consegnarle ai carabinieri. Si tratta di un’azione che esula dalla quotidianità e che dà grande merito ai nostri agenti".
"Come rappresentante di una comunità - prosegue il primo cittadino - vorrei poi sottolineare l'importanza di rispettare le regole di una sana convivenza civile. È fermamente da condannare la circostanza che ci siano persone che vadano in giro armate con i coltelli, pronte a usarli al primo diverbio. È sicuramente importante diffondere fra tutta la popolazione una cultura dell'accettazione delle regole della vita in società, che impone educazione e rispetto verso tutti, indistintamente”.
A complimentarsi con il comandante della polizia locale e gli agenti in servizio anche l’assessore comunale alla Sicurezza, Jacopo Orlandani: “Avere operatori sempre più preparati per affrontare ogni tipo di situazione si rileva ogni giorno sempre più importante. Mettendo a repentaglio sé stessi, gli agenti, anche questa volta, hanno affrontato una situazione davvero pericolosa”.
Nella colluttazione un ispettore della polizia locale è anche rimasto ferito a una mano mentre tentava di riportare la calma tra le due persone che si sono affrontate sul marciapiede all’altezza dell’incrocio con via Ercole Rosa. Medicato all’ospedale “Bartolomeo Eustachio” è stato giudicato guaribile con una prognosi di dieci giorni, ma questa mattina era regolarmente al lavoro.
I fatti sono avvenuti intorno alle 16,45 di ieri pomeriggio. Per futili motivi, sembra per uno scherzo non gradito, due stranieri di origini marocchine di 30 e 39 anni, sono prima venuti alle mani e se le sono date di santa ragione. Poi, durante la lite fattasi sempre più accesa, sono saltati fuori anche due coltelli. Le lame hanno ferito il più grande dei due al viso e al capo e l’altro in diverse parti del corpo, ma fortunatamente non in maniera grave. I due protagonisti dell’acceso diverbio, infatti, soccorsi dal personale di due ambulanze sono stati trasferiti all’ospedale di Camerino dove gli sono state riscontrate prognosi per una trentina di giorni ciascuno.
Allertati dalla polizia locale sul posto sono intervenuti anche i militari della locale stazione dei carabinieri e quelli del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Tolentino che hanno poi preso in consegna i protagonisti dell’episodio.