Surroga di due consiglieri provinciali, programmazione delle rete scolastica a variazioni di bilancio. Sono i temi trattati dal Consiglio provinciale: all’ordine del giorno della seduta guidata dal presidente Antonio Pettinari, la surroga di Francesco Acquaroli e Rosella Ruani che, in quanto non più consiglieri comunali, decadono dall’incarico e lasciano il posto a Cristina Arrà di Urbisaglia e Monia Prioretti di Tolentino. Pertanto si aggiungono ai consiglieri Tarcisio Antognozzi, Debora Brugnola, Fabrizio Ciarapica, Sonia Dignani, Andrea Marinelli, Anna Quercetti, Filippo Saltamartini, Stefania Settimi, Rosalba Ubaldi e Flavio Zura.
Il punto sulla programmazione della rete scolastica ha interessato sia il dimensionamento delle scuole comunali, sia di quelle provinciali. A tal proposito il Consiglio ha accolto l’istanza del Comune di Fiastra di aggregare i plessi della scuola per l’infanzia, la primaria e la secondaria al comprensivo “Paoletti” di Pieve Torina; stessa cosa per l’intesa tra Pioraco e Sefro. In questo caso è stata accolta la richiesta di accorpare le scuole dell’infanzia a Sefro e le primarie a Pioraco. Al CIPIA - Centro provinciale per l'Istruzione degli Adulti - di Macerata è stata concessa l’attivazione di un ulteriore punto di erogazione del servizio per un corso di primo livello di alfabetizzazione presso il plesso “Via Regina Elena” di Civitanova Marche; mentre alla scuola secondaria di primo livello “Marco Martello” di Petriolo, del comprensivo di Mogliano, è stata accolta l’istituzione dell’indirizzo musicale, stesso indirizzo autorizzato all’istituto comprensivo “Mestica” di Cingoli.
Per gli istituti superiori sono state accolte le seguenti istanze: l’avvio dell’indirizzo servizi culturali dello spettacolo presso l’istituto Bramante - Pannaggi di Macerata; l’istituzione della sezione musicale per completare l’indirizzo coreutico dell’ IIS “Filelfo” di Tolentino; l’indirizzo trasporti e logistica al “Mattei” di Recanati; il corso serale in sistemi informativi aziendali da parte dell’ITE Civitanova; l’indirizzo servizi culturali dello spettacolo presso l’IPSEOA “Varnelli” di Cingoli, l’indirizzo industria e artigianato per il made in italy con curvatura meccanica presso la sede principale dell’IPSIA “Corridoni” di Corridonia, nonché l’indirizzo quinquennale con curvatura in liuteria elettronica presso la sede di Macerata dello stesso istituto. Per quanto riguarda la richiesta di attivazione del Liceo Sperimentale Europeo, formulata dal Liceo Classico e Linguistico “Leopardi” e dal Convitto “Leopardi” di Macerata, il Consiglio provinciale esprime parere favorevole, ma sottolinea la necessità di ottenere l’autorizzazione della sperimentazione da parte del Ministero dell’Istruzione, previa domanda da effettuare con la Regione Marche e l’ufficio scolastico regionale.
Inerente il tema delle scuole, il Consiglio ha approvato all'unanimità un ordine del giorno che denuncia il grave rischio di smantellamento dei servizi scolastici, specie nei territori devastati dal sisma in cui essi costituiscono la primaria condizione di ricostituzione delle comunità locali e la concreta prospettiva di rinascita dei territori, che devono poter contare su una rete scolastica adeguata ai fabbisogni delle comunità e alle concrete potenzialità di sviluppo socio economico.
«Per questo motivo - ha affermato Pettinari - invitiamo la Regione Marche ad attivarsi presso le Autorità competenti affinché venga intrapresa ogni azione mirata al pieno conseguimento di tali obiettivi, attraverso specifiche direttive ai competenti uffici periferici del Ministero dell’Istruzione, che prevedano il mantenimento dell’attuale organizzazione della rete scolastica per quanto riguarda il dimensionamento delle autonomie, nonché l’istituzione della prima classe presso l’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Renzo Frau” di Tolentino, premessa assolutamente necessaria per il mantenimento di quest’ultimo».
Quindi è stato portato a ratifica l’atto del Presidente, assunto il primo settembre, che riguarda i finanziamenti Covid-19 di 550 mila euro, destinati ad affitti e noleggi moduli per le scuole e interventi vari negli istituti. Infine le variazioni di bilancio con l’applicazione dell’avanzo che sarà destinato per un importo di 150 mila euro all’edilizia scolastica e per 521 mila euro per le strade provinciali
Autorizzati dal Ministero dell’Istruzione e ammessi a finanziamento tutti i progetti presentati dalle scuole marchigiane in risposta all’avviso “Reti locali, cablate e wireless, nelle scuole” pubblicato il 20 luglio scorso dalla Direzione Generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale.
La misura, finanziata con fondi che fanno parte del programma europeo “REACT-EU” (complessivamente 446 milioni di euro, di cui oltre nove arriveranno nelle Marche) è stata decisa nell’ambito della riprogrammazione del PON “Per la scuola” 2014-2020 (Fondo europeo di sviluppo regionale) in sinergia con il Piano nazionale di ripresa e resilienza.
L’obiettivo è dotare gli edifici scolastici di un’infrastruttura di rete capace di coprire gli spazi didattici e amministrativi delle scuole, consentire la connessione alla rete da parte del personale scolastico, delle studentesse e degli studenti. Assicurando, oltre al cablaggio degli spazi, la sicurezza informatica dei dati, la gestione e l’autenticazione degli accessi, la distribuzione interna dei dati alla massima velocità disponibile. La misura prevede il ricorso a tecnologie sia wired (cablaggio) sia wireless (WiFi), LAN e WLAN.
I progetti autorizzati dovranno essere realizzati e chiusi dalle scuole beneficiarie entro il 31 ottobre 2022.
Il 30 e il 31 ottobre, a Roma, si terrà il G20, un vertice dei Capi di Stato e di Governo delle venti principali economie del mondo. Le tematiche su cui verterà questo importante incontro sono: persone, pianeta, prosperità.
Il programma Guzzini Circle, nato nel 2018, rappresenta appieno le priorità del prossimo G20 e per questo l’azienda ha avuto il privilegio di diventare partner dell’evento offrendo 1.000 borracce realizzate in Italia con materiale plastico riciclato 100% post consumo e personalizzate con il logo del G20.
“Da sempre dichiariamo che la sostenibilità passa attraverso il benessere delle persone, del pianeta e che deve essere fonte di prosperità per entrambe” ha dichiarato Domenico Guzzini Presidente dell’omonima azienda marchigiana “Trasformare in risorsa tutto ciò che fino a qualche anno fa era considerato solo rifiuto diventa un must per chi ha cuore la salute del nostro pianeta e Guzzini sta lavorando in questa direzione mettendo in campo tecnologie, conoscenze e ricerca”.
Attraverso l’offerta di questi prodotti, Guzzini può offrire al Made in Italy un palcoscenico davvero speciale dove sottolinearne ed enfatizzarne il valore. Le borracce saranno consegnate ai rappresentanti delle delegazioni straniere invitate.
“Si tratta per noi di un’occasione importante per raccontare il programma Circle, la forte competenza della nostra azienda in ambito di materiali riciclati e il modo in cui stiamo accompagnando l’Italia nella transizione verso l’Economia Circolare” conclude Domenico Guzzini.
Paolo Bianchi, professore ordinario di Diritto costituzionale presso la Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino, è stato ascoltato ieri giovedì 28 ottobre in audizione alla Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza del Senato della Repubblica, presieduta dalla senatrice Liliana Segre.
La Commissione ha deliberato lo svolgimento di un'indagine conoscitiva sulla natura, cause e sviluppi recenti del fenomeno dei discorsi d'odio, con particolare attenzione alle evoluzioni della normativa europea in materia.
È proprio a tal riguardo che è stato invitato ad intervenire anche il prof. Bianchi, che si occupa di diritto costituzionale e giustizia costituzionale, segno della sua competenza e preparazione anche su queste tematiche.
Proprio alla vigilia dell’anniversario della grande scossa del 2016, le Marche tornano a tremare: 4.3 a Montefelcino (PU), e rialza la guardia (Leggi qui l'articolo). E la memoria non può non tornare a quei giorni terribili di cinque anni fa. La memoria collettiva ci torna con un rito laico, è il pluripremiato spettacolo di Giorgio Felicetti La Terra Tremano, che torna nel borgo antico di Bolognola, per commemorare i cinque anni dalla grande scossa del 30 ottobre del 2016. E tra il pubblico è atteso il Commissario Straordinario alla ricostruzione Legnini.
“Se c’è una vera storia comune del nostro Paese è storia di terremotati, l’Italia, lo sappiamo è terra “in moto” da sempre, da sud a nord: Belìce, Friuli, Irpinia, Marche e Umbria, Molise, L’Aquila, Emilia Romagna. Ma è sul più forte e intenso terremoto della storia recente, quello del 2016, che la narrazione di questo spettacolo prende la sua forza dirompente. Per qualcuno magari quanto accaduto nel 2016 si è trattato solo di cronaca, ormai sbiadita, dimenticata, cancellata dall’emergenza della pandemia da Covid. Ma chi ha vissuto quel terremoto devastante, sa che è un trauma gigantesco, ancora da risolvere.
Ancora di più oggi, a distanza di cinque anni, quando ormai l’attenzione mediatica si è spenta, ma rimane fortissimo il disagio di queste popolazioni all’interno del cratere sismico.
In realtà, questo di Bolognola, tra i Sibillini, era ed è tuttora un paesaggio bellissimo, con i borghi tra i più belli al mondo. Ora paesi devastati è vero, ma nella gente che qui rimane nonostante tutto, si sente la disperata voglia di ricostruire, di ricominciare. Anche in mezzo a questo fortissimo disagio.
Ed io, da un palcoscenico improvvisato, in mezzo al paese di Bolognola da ricostruire, cerco di dar voce a tutta questa gente rimasta ammutolita: sono personaggi a testa in giù: un pastore di Amatrice che vive sotto le stelle, un giovane padre di Arquata che vive sopra la faglia, un vecchio montanaro costretto a vedere il mare da una roulotte, uomini donne in fuga dai loro paesi, i bambini di Pescara del Tronto, tutte voci strappate da questi luoghi bellissimi.
Ne viene fuori una specie di urlo potente, un’invocazione, una preghiera, una lettera aperta, scritta proprio con le lacrime e la forza di chi, nonostante tutto, resta ancora aggrappato alla sua terra.
Il progetto per lo spettacolo è nato subito dopo il sisma del 2016, sono venuto qui, nei luoghi della devastazione. Il primo lavoro è stato quello dell’ascolto di tante persone che hanno vissuto il terremoto. Ho incontrato i protagonisti della tragedia. Ho raccolto testimonianze e racconti in diretta dai luoghi dove vivevano gli “sfollati”, gli “spaesati” trasferiti a forza in hotel, camping, container.
È la storia di tante vite cambiate, per sempre. Così come il paesaggio, umano. Ho scritto un testo teatrale, quindi allestito lo spettacolo, che ha debuttato in anteprima a Milano, poi ha girato nei teatri, e poi nei luoghi del cratere sismico, compreso l’epicentro: Visso, Castelsantangelo, Ussita, Campi di Norcia, Montemonaco, Arquata, San Ginesio, Caldarola, e un ferragosto di due anni fa, un evento memorabile proprio quassù, a Pintura di Bolognola.
Abbiamo coinvolto le popolazioni residenti e resistenti, per cercare di elaborare insieme questo lutto enorme, collettivo, e per capire insieme com’è cambiato, e come cambierà ancora il paesaggio umano ed ambientale nel centro Italia, dopo il sisma. Per far questo, dovevamo entrare delle comunità rimaste.
E sabato, saremo a ravvivare la memoria proprio in uno dei borghi più colpiti: a Bolognola. Nello spettacolo io cerco di rappresentare tutti i sentimenti, le emozioni, gli stati d’animo di chi ha vissuto il terremoto: sconcerto, rabbia, disillusione, speranza, paura, gioia, spaesamento, smarrimento, realismo, voglia di andare comunque avanti.
Qui torniamo veramente al senso più antico del teatro, a quel rito primordiale, a quel senso vero di una comunità che si ritrova per ascoltare la propria storia, il proprio destino, per l’elaborazione del lutto e del proprio dolore; è una vera catarsi collettiva.
Alla fine, come ogni volta, si scioglierà tutto in un grande abbraccio liberatorio, sarà per tutti, come un viaggio alla casa bella della vita di prima.
C’è forte adesso, la voglia di andare avanti, oltre le macerie. Oltre la rabbia. In questi luoghi dell’Appennino, nel centro dell’Italia, in mezzo e sopra la natura, si può vivere, perché è bellissimo. Ma è urgente e necessario scegliere come farlo. Allora noi diciamo che è il tempo di raccontare questa storia. Perché riguarda tutti noi. Nessuno escluso. Questo bisognerebbe ricordarlo bene: i terremoti in Italia non riguardano solo chi li ha già vissuti.
Il Servizio Sanità delle Marche ha comunicato come, nel corso delle ultime 24 ore, siano stati testati 2153 tamponi: nel percorso nuove diagnosi (di cui 1.443 nello screening con percorso antigenico, con 22 positivi rilevati) e 1363 nel percorso guariti (un rapporto positivi/testati del 5,7%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 44,09 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 43,70).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 122, di cui 11 nella provincia di Macerata, 26 nella provincia di Ancona, 52 nella provincia di Pesaro-Urbino, 9 in provincia di Fermo, 9 in provincia di Ascoli Piceno e 15 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (23 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (31 casi rilevati), contatti in ambito domestico (39 casi rilevati), contatti extra regione (2), casi in attesa di approfondimento epidemiologico (21), ambito scolastico-formativo (2), contatti in ambito assistenziale (2) e contatti in ambito sanitario (1).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra una sostanziale stabilità rispetto alla giornata precedente: incidenza al 5,7% oggi, contro il 7,8% registrato ieri.
Nelle ultime 24 ore si registra anche un incremento del numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 65 (+4 rispetto a ieri), tra i quali 18 in Terapia intensiva (+1 rispetto alla giornata di ieri), 32 in reparti non intensivi e 15 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Presso l'ospedale di Fermo, a causa delle complicazioni dovute al Covid, ha perso la vita un' 85enne di Serra de Conti.
Vi sono, infine, 46 pazienti Covid positivi ospitati nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone) e 5 pazienti nei pronto soccorso degli ospedali regionali: uno a Macerata, due al "Murri" di Fermo, uno a Jesi e uno a Senigallia.
La ricostruzione in Centro Italia dopo i terremoti di cinque anni fa conferma il cambio di passo, ed il Governo aggiunge nuovi fondi per la riparazione e la ricostruzione delle abitazioni e degli immobili produttivi, che dopo la fortissima crescita dei contributi approvati nell’ultimo anno erano in via di esaurimento.
La Legge di Bilancio 2022 approvata ieri dal Consiglio dei Ministri stanzia infatti 6 miliardi aggiuntivi per la ricostruzione privata, oltre a disporre la proroga a tutto il 2022 dello stato di emergenza in Centro Italia, con 200 milioni per l’assistenza alla popolazione, e della gestione commissariale.
Con le oltre 21 mila richieste di contributo presentate a tutt’oggi, per un valore di 6,1 miliardi di euro, e con 11 mila domande già approvate con la concessione di 3,1 miliardi, la somma stanziata in bilancio nel 2017 per la ricostruzione privata, 6 miliardi, era di fatto quasi tutta impegnata.
“Ringrazio il Governo per l’attenzione costante rivolta alla ricostruzione post sisma, che finalmente marcia ad un ritmo sostenuto, e alla messa in sicurezza di un territorio fragile. Le scosse di questi giorni nelle Marche ci ricordano che dobbiamo mantenere alto l’impegno sulla prevenzione” sottolinea il Commissario Straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini. “Solo quest’anno in Centro Italia abbiamo autorizzato un miliardo e mezzo di contributi per l’apertura di oltre 4 mila cantieri, anche se nel terzo trimestre c’è stata una minor crescita dovuta alle difficoltà del mercato edilizio. I nuovi fondi ci consentono di affrontare con lo stesso impegno profuso fin qui il grandissimo lavoro che resta da fare. Dobbiamo ricostruire ancora almeno 40/50 mila edifici. In quest’ottica la proroga del Superbonus edilizio al 2023 per alcune tipologie di edifici decisa dal Governo è molto positiva. Il mio auspicio è che ora il Parlamento possa migliorare queste norme, per far sì che i bonus siano confermati per le aree colpite dalle catastrofi naturali, così da garantire una ricostruzione sicura e sostenibile” sottolinea il Commissario, che proprio oggi ha diffuso i dati sull’andamento della ricostruzione al 30 settembre scorso.
I numeri del 2021 confermano e consolidano l’accelerazione della ricostruzione privata, mentre si registrano progressi consistenti anche sul fronte delle opere pubbliche.
Nei primi nove mesi dell’anno, come si legge nel Rapporto pubblicato oggi sul sito internet della Struttura commissariale (http://www.sisma2016.gov.it), le richieste di contributo presentate sono state 1.581, mentre quelle approvate, con l’autorizzazione ad aprire i cantieri e la concessione di 1,5 miliardi di contributi, la metà di quelli autorizzati dall’avvio della ricostruzione, sono state ben 4.082.
Nello stesso periodo i cantieri ultimati, con la consegna degli immobili ai proprietari, sono stati 1.691. Gli importi effettivamente erogati nei primi nove mesi del 2021, sulla base dello stato di avanzamento dei lavori, ammontano a 542 milioni di euro, cifra sensibilmente superiore a quella registrata nell’intero anno 2020, pari a 381 milioni di euro.
Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica, la spesa erogata a fine settembre era salita a 468 milioni di euro, rispetto ai 253 di fine 2020: nei primi nove mesi del 2021 sono stati ultimati quasi 100 cantieri.
Il rapporto sulla ricostruzione al 30 settembre, insieme alle iniziative per la chiusura del censimento dei danni al patrimonio immobiliare privato e pubblico, saranno illustrate dal Commissario Legnini domani mattina nel corso di una conferenza stampa a Norcia alle ore 9,15 presso il Centro di Valorizzazione di via Solferino.
Un'altra partita di cartello per Juan Luca Sacchi. Il fischietto maceratese domenica alle 12:30 arbitrerà Inter-Udinese, nel match valido per la 11ª giornata di andata del Campionato di Serie A 2021/22.
Dopo l'ottima direzione di gara di mercoledì scorso allo Juventus Stadium, per la partita tra i bianconeri e il Sassuolo (vittoria 2-1 per gli emiliani n.d.r.), l'arbitro originario di Appignano è atteso alla prova San Siro.
Sacchi sarà coadiuvato dagli assistenti Vivenzi e Rocca. Il quarto uomo sarà Paterna, mentre al Var siederà Di Paolo.
L’Orchestra Filarmonica Marchigiana suona finalmente a teatro con il pubblico in presenza. Si riparte esattamente da dove si era arrestata la stagione sinfonica precedente a causa dell’inizio della pandemia, a marzo 2020.
Un nuovo inizio con un concerto da non perdere: l’esibizione di Stefan Milenkovich con lo straordinario programma dedicato a Ludwig van Beethoven. Acclamatissimo dal pubblico internazionale e “adottato” da quello marchigiano, torna ad esibirsi a Macerata il grande violinista di Belgrado.
Appuntamento al Teatro Lauro Rossi sabato 30 ottobre alle ore 21 con l’esecuzione del Concerto per violino e orchestra in re magg., op.61 di Beethoven, un capolavoro che rappresenta l’archetipo dei grandi concerti romantici per violino, il modello al quale avrebbero fatto riferimento in seguito Mendelssohn, Schumann, Brahms e Čajkovskij. Nessuno prima di Beethoven, neanche Mozart, aveva investito il violino di un ruolo così importante. Il Concerto per violino e orchestra in re magg. è una composizione del tutto originale, dove il linguaggio ereditato dalla tradizione classica è trasfigurato da tensioni espressive e accenti nuovi ed ogni idea scaturisce direttamente dalle caratteristiche peculiari dello strumento solista, per poi svilupparsi attraverso il medium orchestrale nella dimensione e nello spirito della sinfonia.
Il capolavoro del genio tedesco viene introdotto dalla Simple Symphony, op. 4 per orchestra d’archi di Benjamin Britten, con il Primo violino concertatore Alessandro Cervo. Quest’opera giovanile contribuì in modo determinante all’affermazione del talento inglese. Il musicista, appena ventenne, impiegò in questa sinfonia gli elementi lessicali più svariati – dal formulario della suite di danza barocca, agli schemi formali del sonatismo classico, dalle danze tradizionali del folklore britannico ai malinconici languori del tardo romanticismo fino alle ardite combinazioni ritmiche novecentesche – fondendoli perfettamente tra loro e restituendoli in modo “simple”, con un accattivante senso di freschezza, di naturalezza e di giovanile entusiasmo, quasi fossero stati da lui scoperti per la prima volta.
L’appuntamento di sabato 30 ottobre apre a Macerata la stagione dei Concerti d’autunno della FORM, “colonna sonora delle Marche”: serate musicali per riabbracciare il pubblico, anticipando la stagione sinfonica invernale che partirà con il tradizionale Concerto per il Nuovo Anno 2022.
Il Papa ha nominato Mons. Gianpiero Palmieri come nuovo vescovo di Ascoli Piceno. Nominato il 19 settembre 2020 vicegerente di Roma, dal 2018 già vescovo di Idrassa in Algeria, ha ricevuto il 24 giungno dello stesso anno l'ordinazione episcopale presso la Basilica di San Giovanni in Laterano.
Nato a Taranto nel 1966 Palmieri ha frequentato il Pontificio Seminario Romano Minore e successivamente l'Almo Collegio Capranica. Dopo aver ottenuto la licenza il Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana è stato ordinato presbitero il 19 settembre 1992 per la Diocesi di Roma. Numerosi gli incarichi attualmente ricoperti, Palmieri è infatti delegato per il Diaconato Permanente, presidente della commissione regionale per le migrazioni della Conferenza Episcopale laziale e membro della Commissione Cei per il servizio della carità e della salute.
Tanta la gioia per la nomina a Camerino, città natale della mamma del neo vescovo. Palmieri ha infatti trascorso gran parte delle sue vacanze estive nella città ducale per incontrare cugini e parenti.
Dopo le scosse di terremoto registrate questa mattina nelle Marche, con epicentro nel Pesarese, arriva lo stop per alcuni treni
"La circolazione ferroviaria è stata sospesa tra Rimini e Ancona, tra Falconara Marittima e Fabriano e tra Civitanova e Fabriano", fa sapere Trenitalia. I treni in questione sono: FR 9805 e FB 8816 fermi nella stazione di Fano, FB 8818 fermo a Loreto, due merci fermi a Cattolica e uno regionale 3819 fermo a Montemarciano; il 3911 è fermo a Pesaro, 23849 a Macerata. Nessun treno fermo, invece, sulla linea".
Sono in corso i controlli da parte del personale di Trenitalia lungo la linea ferroviaria, per valutare che non si siano verificati guasti.
AGGIORNAMENTO delle 17:35
È ripartita regolarmente la circolazione ferroviaria lungo la linea Adriatica, dopo lo svolgimento dei vari controlli. Molti treni hanno accumulato ritardi sino a 4 ore.
Dal 2 novembre sarà aperto al pubblico il nuovo Centro Vaccinale sito in via Gobetti n. 80 presso l’ex sede delle Farmacie Comunali nella zona Industriale A (Santa Maria Apparente).
"Al nuovo Centro Vaccinale (che opererà in sostituzione di quello precedente sito in via Silvio Pellico) si potrà accedere, con prenotazione, nei giorni dal lunedì al sabato, ad eccezione del venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 14.00", spiega il Comune in una nota. Nei giorni di venerdì il Centro sarà aperto dalle ore 14.00 alle ore 20.00, eccetto venerdì 5 novembre in cui l’ingresso è previsto dalle ore 8.00 alle ore 14.00. Nei giorni di sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.30 è consentito l’accesso anche ai non prenotati.
Il personale dell’Asur territoriale sta provvedendo ad informare le persone già in possesso della prenotazione di recarsi presso il nuovo Polo.
Presso il precedente Centro Vaccini sarà collocato un avviso che informerà i cittadini del trasferimento sede.
Nelle giornata di domani, sabato 30 ottobre, dalle ore 15.00 alle ore 19.30 sarà presente l’Unità mobile dell’Asur per le vaccinazioni presso Largo Donatori di Sangue, nelle vicinanze della Capitaneria di Porto. Non è necessaria la prenotazione, si potrà usufruire della somministrazione sia della prima che della seconda dose, ed anche della terza per chi avesse già completato la prima profilassi.
In vista dei festeggiamenti di Halloween la Polizia Locale del Comune di San Severino Marche ricorda le Ordinanze permanenti emesse dal sindaco che vietano l’accensione di petardi e artifici pirotecnici negli spazi pubblici e aperti del territorio settempedano.
La vendita negli esercizi commerciali abilitati è consentita esclusivamente nel rigoroso rispetto dei limiti e delle modalità stabilite dalla legge con particolare riguardo al quantitativo massimo che può essere detenuto, all’etichettatura e alle norme poste a tutela dei minori. È tassativamente vietato il commercio in forma itinerante ed è tassativamente vietato far esplodere botti e petardi di qualsiasi tipo in piazza Del Popolo, davanti alle chieste e ai santuari, in tutti gli altri luoghi, coperti o scoperti, pubblici e privati in cui si svolgono manifestazioni pubbliche o aperte al pubblico, all’interno delle scuole nonché entro un raggio di 50 metri da tali strutture, in tutte le vie, piazze ed aree pubbliche, ove vi sia la presenza di persone.
L’inosservanza dell’Ordinanza comporterà una sanzione fino a 500 euro. Se il fatto verrà commesso da un minore della sanzione pecuniaria risponderà l’esercente la potestà genitoriale.
Si ricorda, inoltre, che su tutto il territorio comunale è vietato l’utilizzo di bombolette schiumogene a spray e di altri prodotti similari.
Torna a tremare la terra nelle Marche.
Una scossa di terremoto magnitudo 4.3 è stata registrata alle 12.53 di questa mattina dall'Ingv a una profondità di 38 km nella zona di Montefelcino, in provincia di Pesaro e Urbino.
Il movimento tellurico è stato avvertito in maniera distinta anche nel Maceratese, in particolare lungo la costa.
Pochi minuti dopo, alle 12:56, è stata registrata un'altra scossa questa volta di magnitudo 2.7 della scala Richter con epicentro a Serrungarina (sempre nel Pesarese) a una profondità di 37 km. A questa ne ha fatto seguito un'altra di magnitudo 2.3 con lo stesso epicentro.
Centinaia le telefonate ai vigili del fuoco, sono in corso le verifiche su edifici, soprattutto pubblici, per determinare danni.
Quella delle 12.53 è stata la scossa più forte registrata quest'anno nelle Marche (in precedenza, il 18 ottobre la magnitudo era stata del 3.7 a Visso) ed è seconda per entità a quella del 10 aprile 2018, quando la terra tremò a Muccia e la magnitudo fu di 4.6.
Grande paura tra la popolazione per le scosse odierne arrivate in concomitanza con il quinto anniversario dallo sciame sismico che ha raso al suolo interi comuni marchigiani, tra il 26 e il 30 ottobre 2016.
Stop ai treni: sospesi tra Rimini e Ancona e tra Falconara e Fabriano: LEGGI QUI LA NOTIZIA
L’Amministrazione comunale ha avviato un piano di interventi pluriennale per restituire decoro e sicurezza al complesso del Civico Cimitero di Macerata approvando il primo intervento di completamento e ampliamento che consentirà di sistemare l’area a ridosso della ferrovia con un investimento di 300mila euro.
Sono inoltre stati stanziati 100mila euro per un primo intervento che consiste nella manutenzione straordinaria delle strutture più vecchie ed è in fase di ultimazione la progettazione dell’ampliamento generale con un importante investimento di due milioni di euro. A questi interventi si aggiunge anche la richiesta di indennizzo per danni sisma per un importo complessivo di due milioni e 300mila euro.
Questa mattina l’assessore Andrea Marchiori e il dirigente del Servizio Cimiteriale, il comandante Danilo Doria, hanno consegnato al personale di servizio il nuovo vestiario. Nei giorni scorsi sono state eseguite opere di manutenzione ordinaria ai campi e viali, con il lavoro degli operai del cimitero, e sono stati avviati controlli sulla sicurezza e di contrasto al fenomeno di accattonaggio in prossimità dei cancelli d’ingresso.
«Come annunciato a inizio mandato, abbiamo investito consistenti risorse economiche sulla manutenzione del cimitero come mai prima d’ora era stato fatto – ha commentato l’assessore Marchiori -. Accanto agli investimenti abbiamo avviato buone pratiche per rendere decoroso il luogo di culto e di rispetto che per noi rappresenta lo specchio di una città che cambia mantenendo viva la tradizione. Si tratta del primo step della programmazione pluriennale a cui seguiranno altre importanti iniziative perché sappiamo quanto i maceratesi hanno a cuore il luogo in cui riposano i propri cari. Al personale in servizio sia presso gli Uffici che al cimitero va il mio personale ringraziamento per la dedizione che quotidianamente mettono a servizio dei cittadini».
In occasione della Giornata nazionale del trekking urbano domenica prossima (31 ottobre) la Pro Loco e il Comune di San Severino Marche organizzano una “Caccia al tesoro ai tesori custoditi nella città”. Il ritrovo è previsto per le ore 15 in piazza Del Popolo sotto al palazzo Comunale. Per info e prenotazioni tel. 0733638414
Si racconta che nel XVII secolo una persona del posto vagabondò per il borgo alla ricerca di tesori nascosti anche con l’ausilio delle arti magiche. Il suo nome era Severino Bergamini. L’iniziativa consentirà di ripercorrere con lui la sua incredibile storia e partecipare a una vera e propria caccia ai tesori custoditi nel centro storico che stupiscono, da sempre, per la bellezza e la varietà delle epoche che abbracciano.
Sarà un vero e proprio tuffo nella storia che permetterà di assaporare tradizioni e segreti di una terra davvero unica.
L’itinerario partirà dall’incantevole piazza Del Popolo per poi proseguire lungo le pittoresche vie del centro e fino a raggiungere il suggestivo borgo medievale del Castello al Monte.
Tempo di percorrenza circa 3 ore, lunghezza del percorso di circa 2 chilometri. La difficoltà sarà medio bassa.
La Giornata nazionale del trekking urbano è una manifestazione ideata nel 2002 in collaborazione con l’associazione nazionale guide turistiche. Quest’anno toccherà 76 Comuni. Giunto alla sua diciottesima edizione, l’evento risponderà al tema: “Una sana follia. Alla scoperta del territorio attraverso i suoi bizzarri personaggi”.
Una città bella, accogliente e tenace, visti i tanti cantieri che testimoniano la voglia di rilancio del capoluogo. È Macerata vista dalla giudice Silvana Sciarra, prima donna eletta dal Parlamento nella Corte Costituzionale, ospite nei giorni scorsi dell’Università per le Alberico Gentili Lectures, il prestigioso ciclo di conferenze che ogni anno porta gli studenti a colloquiare con accademici illustri, giudici e dirigenti su temi di diritto costituzionale.
Un appuntamento interrotto dalla pandemia. “Aver ripreso le lezioni dedicate ad Alberico Gentili ha un grande significato per noi, perché contribuisce a qualificare culturalmente e scientificamente la nostra offerta formativa”, ha sottolineato il rettore Francesco Adornato. A dare il benvenuto alla giudice, anche il prefetto Flavio Ferdani e il direttore generale di UniMc Mauro Giustozzi.
“Alberico Gentili – ha ricordato l’ideatrice delle Agl Benedetta Barbisan, docente di diritto comparato dell’Università di Macerata -, che ha avuto i natali a San Ginesio, fu perseguitato per la sua confessione religiosa e trovò rifugio nell’Università di Oxford, che lo nominò professore di diritto civile e continua a ricordarlo nella Gray’s Inn, il gruppo di avvocati di cui fece parte alla fine del Sedicesimo secolo. Abbiamo deciso di dedicare questo ciclo di lezioni magistrali ad Alberico Gentili, perché ci sembrava il nume tutelare, dai natali locali, ideale per raccontare all’esterno il pensiero che innerva questo programma, cioè il valore fertilizzante, generatore della diversità. Le lezioni della professoressa Sciarra sono un saggio di questo tipo di approccio proprio nella resa dell’intreccio tra le giurisprudenze di corti diverse, che però si trovano, direttamente o indirettamente, ad agire sugli stessi territori tematici”.
Le lezioni della giudice si sono focalizzate sul confronto tra Corte costituzionale e Corte di giustizia. “È stato un piacere ritornare nelle mie vesti originarie di docente e avere un pubblico di studenti così attento”, ha detto. La tradizionale conversazione introduttiva condotta dalla professoressa Barbisan ha permesso anche di far comprendere ai ragazzi presenti che dietro a una firma, dietro a una carriera prestigiosa c’è l’esperienza umana e professionale dell’ospite.
“Il messaggio più semplice e più importante è non perdere mai la curiosità, farsi guidare dalla voglia di conoscere sempre qualcosa di nuovo, anche se oggi non è facile”. Questo il messaggio lanciato alla giovane platea da Silvana Sciarra -. Non perdere mai il coraggio, il coraggio che poi viene dalla curiosità. La persona curiosa deve avere coraggio. Chi ha paura non fa neanche un passo per il timore di cadere. Invece no! Bisogna andare, guardarsi intorno. Bisogna anche saper cercare dovunque siano le occasioni. Perché poi cresciamo e cambiamo un po’ e, tendenzialmente, cambiamo in meglio”.
In occasione della festività di Ognissanti il museo Palazzo Ricci rimarrà eccezionalmente aperto al pubblico anche lunedì 1° novembre con orario 10.00 – 13.00 e 15.30 – 18.30.
Come di consueto sarà possibile visitare gratuitamente la collezione permanente di arte italiana del Novecento della Fondazione Carima, che comprende opere pittoriche e scultoree dei maggiori artisti del XX secolo senza preclusioni di stile.
Dai grandi nomi del primo e secondo Futurismo quali Boccioni, Severini e Balla ma anche Depero, Prampolini e Pannaggi alla Metafisica di De Chirico. Dagli orientamenti del gruppo Novecento alla Scuola Romana con artisti della levatura di Scipione, Mafai e Raphaël. Dagli esponenti del gruppo Corrente alle ricerche astratte. Dall’universo informale di Burri e Fontana alle evoluzioni della Pop Art con Schifano, Festa e Ceroli.
Un consistente nucleo di sculture, inoltre, documenta le ricerche plastiche del secolo scorso: da Rosso, figura di congiunzione tra Ottocento e Novecento, a Martini, Fazzini e Basaldella. Dai grandi del dopoguerra, quali Cascella, Mannucci, i fratelli Pomodoro e Messina a Greco, Vangi e Manzù.
Fino al 9 gennaio, inoltre, negli spazi espositivi al piano terra è allestita la mostra temporanea “Fare Libero” di Maurizio Prenna, promossa dalla Fondazione Carima con il patrocinio della Regione Marche e del Comune di Macerata, che sta riscuotendo grande apprezzamento da parte dei numerosi visitatori.
L’artista, nato a San Severino Marche ma residente a Roma da diverso tempo, ha fatto ritorno nella propria terra d’origine per raccontare vent’anni di carriera attraverso la propria produzione artistica.
Le sezioni in cui è articolata la mostra, curata dal Direttore di Rai 1 Stefano Coletta, restituiscono la poliedricità di Maurizio Prenna, che ama sperimentare tecniche diverse, utilizzare una pluralità di materiali e ricorrere a più codici espressivi. I lavori esposti, infatti, sono per la maggior parte composizioni a tecnica mista frutto di un’intensa e continua ricerca che ha sempre caratterizzato il suo percorso artistico, il cui minimo comun denominatore è appunto il fare. Un fare che è competenza, esperienza, libertà, materializzazione del pensiero creativo ed espressione di sé.
I quadri, le sculture e le opere grafiche in esposizione consentiranno ai visitatori di compiere un viaggio alla scoperta della poetica eclettica dell’artista, ma anche dentro loro stessi poiché offrono numerosi spunti di riflessione e attraversano l’intero spettro dei sentimenti umani. Come sottolinea lo stesso Maurizio Prenna “Se c’è la voglia di entrare in relazione con le emozioni profonde che ci appartengono, ciascuno può ritrovare qualcosa di sé stesso e andare a casa cambiato”.
In particolare, in questi giorni di fine ottobre in cui vengono ricordati i tragici eventi sismici che cinque anni fa hanno colpito il territorio maceratese, una sezione della mostra è dedicata proprio a quel terremoto, che l’artista ha vissuto in prima persona perché si trovava a Tolentino in visita ai familiari. Queste opere sono in grado di fissare la drammaticità di quei momenti narrando un aspetto particolarmente doloroso del sisma, vale a dire la perdita della casa. Si tratta, come spiega Maurizio Prenna, di “Quadri che sono porzioni di pareti, sfregiate, su cui sono appesi oggetti della quotidianità che il terremoto ha strappato alla loro collocazione naturale. Simboli di una vita fermata che raccontano la tragedia del presente ma ricordano anche la storia di ambienti e persone”.
Una delegazione composta da studenti e insegnanti dell’Istituto d’Istruzione Superiore Da Vinci e di tre paesi europei che partecipano al progetto Erasmus “Save Water, Save Life”, è stata ricevuta ieri mattina dal presidente del Consiglio comunale Claudio Morresi e dal Segretario Generale Sergio Morosi nella Sala consiliare. La visita rientra nell’ambito delle iniziative organizzate dalla scuola per far conoscere agli alunni le istituzioni e il territorio civitanovese.
Gli studenti stranieri (15 alunni e 6 docenti) provenienti da Grecia (Patrasso), Portogallo (Lisbona), Spagna (Tarragona), sono in città da lunedì 25 presso le famiglie degli studenti della classe 5L Scienze Applicate e partecipano ad una settimana di attività didattico-laboratoriali e ricreative volte a proseguire le azioni del progetto Erasmus, a favorire le relazioni tra i giovani cittadini europei, a promuovere la conoscenza della cultura e del territorio Civitanovese e regionale.
“Accogliervi qui oggi tutti insieme è un bellissimo segnale che abbiamo tanto aspettato – ha detto il presidente Morresi, salutando i ragazzi prima di procedere ad illustrare le principali attività istituzionali e le funzioni del Consiglio comunale. In questa Aula, dove si riunisce l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, si prendono decisioni fondamentali per la città e quindi anche per il futuro di voi giovani, che ci auguriamo possa essere migliore una volta usciti da questa crisi drammatica causata dall’emergenza sanitaria. A nome mio, del Sindaco Fabrizio Ciarapica e dell’Amministrazione comunale tutta vi auguro un felice e proficuo soggiorno ricco di esperienze didattiche, ma anche pieno di ritrovati momenti di socializzazione a cui avete dovuto rinunciare così a lungo a causa della pandemia”.
Il progetto, nato nel 2019-20, è coordinato dalle professoresse Nadia Campanari e Patrizia Giacconi e tratta tematiche riguardanti gli ambienti marino e fluviale, le problematiche legate agli inquinamenti, in particolar modo l'inquinamento da plastiche, le possibili soluzioni per un futuro più sostenibile e responsabile nella gestione delle risorse legate agli ecosistemi acquatici. Tutta l’attività scientifica si avvale dell’esperienza dei docenti UNICAM, che da anni collaborano con il Dipartimento di Scienze del liceo.
Al termine della visita, a tutti i componenti della delegazione è stata consegnata una busta contenente gadget con il logo di Civitanova Marche a ricordo del soggiorno.
Dopo lo stop di un decennio della campagna nazionale di Legambiente, il circolo “Il Grillo” ha proseguito autonomamente, negli anni, a organizzare degli appuntamenti locali fino al 2015, raggiungendo in tutto tredici edizioni: solo il terremoto del 2016 ha interrotto completamente gli eventi settempedani.
Ora, nel 2021, torna “Salvalarte” a San Severino Marche, nell’anno in cui la storica kermesse sui Beni Culturali è di nuovo una campagna nazionale di Legambiente. La manifestazione locale è organizzata da “Il Grillo”, con il patrocinio di Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche, Città di San Severino Marche e Accademia di Belle Arti Macerata, in collaborazione con CAI San Severino, MASCI San Severino e C2C, cammino “Coast to Coast” Portonovo – Orbetello.
È intervenuto per primo Paolo Gobbi, presidente de “Il Grillo”, ringraziando i presenti, le associazioni e gli enti che patrocinano e collaborano all'evento: «Sono state molte le edizioni di Salvalarte da noi realizzate, e ci siamo occupati di svariati beni del territorio: gli organi delle chiese, le edicole votive, le sculture del Bigioli e molto altro. Ricordo che la prima edizione la dedicammo alla Valle dei Grilli e all'abbazia di Sant'Eustachio, ora ritorniamo ad occuparci di questi luoghi, perché richiedono attenzione e recupero, affinché ritornino fruibili ad ogni persona. Il motto di questa campagna è “l'arte che ci salva”, e io voglio aggiungere che dobbiamo essere noi a salvare l'arte: cittadini e istituzioni devono interessarsi delle proprie produzioni artistiche, perché dall'interesse nasce il fondamentale stimolo per la cura del nostro patrimonio».
Marco Ciarulli, direttore, e ora presidente pro tempore, di Legambiente Marche, ha sottolineato questa necessità di tutelare il nostro patrimonio artistico: «L'arte ci racconta ciò che eravamo e ciò che potremmo essere. Perciò, le attività come Salvalarte, il continuo lavoro negli anni del Grillo, sono fondamentali. Sin da quando sono nell'associazione, dal 2016, ho compreso quanto sia fondamentale il mondo del volontariato per la messa in sicurezza dei beni culturali: dal volontariato, dal basso, parte la necessaria ottica di prevenzione per i nostri beni e per il nostro territorio». Successivamente, Francesco Ranciaro, del direttivo “Il Grillo”, ha illustrato il programma delle due giornate di sabato 30 e domenica 31 ottobre: «Le giornate di Salvalarte che si prospettano serviranno a riscoprire questi due luoghi, la Valle dei Grilli e la chiesa di Sant'Antonio in Cesalonga. Il primo, un luogo ricco di natura e storia, ma tristemente dimenticato e inaccessibile; il secondo, un piccolo tesoro inaspettato, una chiesa all'apparenza “semplice” che, nella realtà, contiene degli interessanti affreschi ignoti fino a poco tempo fa».
Sempre del direttivo del Grillo, ha preso la parola Luca Maria Cristini: «Salvalarte ha lo scopo di far conoscere i beni affinché vengano tutelati: quando si conosce un bene, ci si attrezza affinché venga valorizzato. Più si fa conoscere, più c'è speranza che nasca questa sensibilità per il patrimonio. Abbiamo sempre tenuto alla Valle dei Grilli, più volte sede di “Puliamo il Mondo”: anni fa facemmo realizzare lì un centro di educazione ambientale, e ci attrezzammo affinché la Chiesa di Sant'Eustachio fosse presa in comodato d'uso dal Comune, nella speranza di un suo recupero. La Valle è un punto di incontro per escursionisti di ogni genere, ed è ricca di storia: lì passa il “cammino dei Cappuccini” che unisce il convento di Renacavata e il convento di Colpersito; è luogo che unisce natura e cultura in maniera pregevole, e non può continuare ad essere così precluso al pubblico. Chiediamo che il sito ritorni al centro dell'attenzione, che venga messo in sicurezza affinché ci si possa tornare tranquillamente, dato che ora non si può per via dell'ordinanza comunale 123 del 10/07/19».
Marino Scattolini, presidente del CAI settempedano, ha ribadito la centralità della Valle: «Noi salviamo l'arte della natura. Come associazione, organizziamo escursioni, ci muoviamo nei luoghi non solo per il piacere della camminata in sé, ma anche per far conoscere l'ambiente, le caratteristiche, le sue ricchezze e sorprese. Dispiace vedere l'incuria di questi ambienti, tanto da parte dei singoli cittadini quanto dalle istituzioni, e crediamo fortemente che queste manifestazioni siano necessarie, affinché luoghi come la Valle dei Grilli non vengano dimenticati e ritornino al centro delle nostre attività».
Egidio Pacella, del gruppo scout MASCI, ha definito la Valle «una palestra a cielo aperto per gli studenti, utile per portare i ragazzi a studiare le piante, l'ambiente: un luogo da attraversare, dove si può scoprire la natura ed apprendere le sue sfaccettature. Mettere in sicurezza questi luoghi è fondamentale per i giovani, per farli entrare in contatto con il loro territorio».
Dopodiché, Cristini ha illustrato in maniera più dettagliata gli affreschi che si vedranno nella giornata di domenica nella chiesa di Sant'Antonio in Cesalonga.
L'incontro si è concluso con la calorosa videochiamata di Simone Frignani, ideatore del cammino “Coast to Coast”, amante dei nostri luoghi e pieno sostenitore dell'attività organizzata per Salvalarte e, infine, Paolo Severini, ristoratore del locale ospitante, ha dimostrato il suo sostegno nei confronti di questa iniziativa, perché capace di dare il giusto risalto alle nostre meraviglie territoriali e di attivare un sano turismo.
Le attività previste per questa edizione:
Sabato 30 ottobre ci sarà alle ore 15.00 il flash mob “Riprendiamoci la Valle dei Grilli e l'Abbazia di Sant'Eustachio”, nella Valle dei Grilli, con la collaborazione del Masci, del Cai e altre associazioni cittadine, per segnalare la necessità di riaprire al transito pedonale e ciclabile la valle. Questa era percorsa dalla medievale “Via dritta” tra San Severino e Camerino, segmento di quel tracciato di collegamento tra Roma e il principale porto adriatico di riferimento, ovvero Ancona; oggi per la Valle dei Grilli si transiterebbe per entrambi i cammini: il “Coast to Coast” e la “Via Lauretana antica”, ma la valle è chiusa da molto tempo e non se ne conosce una prospettiva di riapertura.
Domenica 31 ottobre si andrà invece alla scoperta di una delle chiese meno note della città e del suo apparato di affreschi devozionali coperti da secoli di scialbature e riaffiorati di recente grazie ad alcuni saggi stratigrafici. Si tratta della chiesa confraternale di Sant’Antonio in Cesalonga, vicina all’omonimo ponte medievale, utilizzata, come vuole la tradizione, per molti secoli anche come lazzaretto e per questo motivo molte volte imbiancata con calce a fini sanitari. Come spesso succedeva per questi luoghi di culto, l’edificio era completamente tappezzato di dipinti per lo più ex voto, talvolta realizzati anche in più strati. È tra le poche chiese agibili dopo il sisma del 2017: in più turni nell’arco della giornata (ore 10.30 – 11.30 - 15.30 - 16.30), chi lo vorrà sarà accompagnato alla scoperta di questi tesori ancora da scoprire completamente.