Tra le molte opportunità per gli enti locali e regionali che il Governo sta creando con bandi e misure del Pnrr, c’è anche una quella per il ’restauro e la valorizzazione di parchi e giardini storici’ con risorse complessive per 190 milioni di euro. Il Comune di Cingoli coglie l'occasione e presenta un progetto da 775.000 euro per valorizzare le proprie aree verdi e storiche. Questo in virtù del Bando del Ministero della Cultura, scaduto il 15 marzo scorso.
“Si tratta di una grande opportunità per restituire valore a parchi che sono già molto belli - ha dichiarato il sindaco Michele Vittori - luoghi che sono nel cuore non solo dei cittadini di Cingoli, ma di tutte le Marche. E per questo meriterebbero di entrare a far parte del Patrimonio dell’Unesco”.
Il progetto prevede interventi nel Giardino del Ragno d’Oro (il parco storico di piazzale Carducci), nel Parco delle Pietre Vive e lungo Viale Valentini che li collega. Ciascuno ha le sue peculiarità: il Giardino del Ragno D’Oro è infatti un elemento di separazione tra il sistema dei parchi e lo sviluppo urbano, mentre quello delle Pietre Vive - nato nel 2002 nel Parco della Portella situato a ridosso delle mura castellane - deve il suo nome alle sculture di pietra realizzate da artisti contemporanei.
Inoltre, l’obiettivo a breve termine del Comune è la manutenzione della vegetazione e la valorizzazione degli spazi, puntando poi ad ampliare l’offerta culturale. Nel lungotermine, invece, l'attenzione sarà rivolta alla promozione del patrimonio naturale e culturale anche a scopo turistico.
“La nostra amministrazione sfrutterà al meglio questa occasione – ha spiegato anche l’assessore Pamela Gigli – grazie a un progetto che contempla, in linea con quanto previsto dal bando, la riqualificazione funzionale ed architettonica dei siti indicati con le sue componenti vegetali, scultoree ed architettoniche. Nonché le opere impiantistiche e le azioni tese alla valorizzazione e promozione di tale patrimonio.
Per noi è anche la possibilità di rilanciare il decoro urbano e del tessuto socio-ambientale, oltre al rafforzare l'identità dei luoghi, i valori ambientali e il miglioramento della qualità paesaggistica del nostro territorio”.
Entro fine giugno si conoscerà il nome dei vincitori del bando.
Sono passati due anni dall'inizio dell'emergenza Covid 19, e il dato più rilevante di tutti rimane sicuramente il numero dei deceduti: ad oggi circa 157mila in tutta Italia. In occasione della seconda 'Giornata nazionale in memoria delle vittime della pandemia', il sindaco Sandro Parcaroli e il presidente del Consiglio Comunale Francesco Luciani sono scesi insieme alle forze dell'ordine in piazza della Libertà - nel centro storico di Macerata - per osservare a nome di tutta la cittadinanza un minuto di silenzio. Mentre dal Palazzo Comunale le bandiere venivano esposte a mezz'asta, come la cerimonia prevede.
«Commemoriamo la seconda giornata nazionale in ricordo delle vittime della pandemia e ci stringiamo intorno al dolore di tutte quelle persone che non hanno potuto salutare i propri cari, familiari, amici e conoscenti in maniera dignitosa, con un ultimo bacio e un ultimo abbraccio – hanno commentato Parcaroli e Luciani al termine della ricorrenza -. La sofferenza e il dolore rimarranno purtroppo indelebili negli occhi e nel cuore di ognuno di noi. Nonostante la campagna vaccinale abbia attutito gli effetti del virus, si è continuato a morire a causa del Covid-19. Questa giornata deve ricordarci, ancora oggi il rispetto e l’amore per gli altri, soprattutto per i più fragili».
“Si fa un gran parlare di una sanità che non funziona anche nelle Marche ed è giusto indignarsi quando ciò accade, tuttavia, è altrettanto doveroso riconoscere quando invece ci si trova davanti a strutture d'eccellenza, con alti livelli di professionalità e specializzazione” . La signora Barbara Foglia, affida a una lettera aperta la sua gratitudine a il personale dell’ospedale di Camerino
“Con queste poche righe e a seguito dell'esperienza che mi ha portato a effettuare ben tre interventi dall'ottobre scorso a oggi presso il reparto di Ortopedia e Traumatologia dell'Ospedale di Camerino, desidero esprime la mia sincera gratitudine al personale medico e paramedico diretto dal dottor Leonardo Pasotti”.
“È mio desiderio pertanto sottolineare l'esperienza personale che mi ha visto testimone del lavoro svolto da persone che si impegnano quotidianamente con passione, serietà e gentilezza, mostrando umanità e un'attenzione particolare al paziente, caratteristiche che possono essere colte grazie al clima di serenità che si vive in questo reparto”.
“Inoltre, la mia più sincera gratitudine è rivolta al dottor Stefano Sfascia che, con determinazione e non comune sensibilità, mi ha seguito in questi mesi di difficoltà. Invio queste mie considerazioni affinché possano contribuire a far riflettere sull'indiscussa professionalità di tutti gli operatori che ho potuto incontrare all'Ospedale di Camerino, ambiente in cui l'elemento umano è ben saldo a quello lavorativo; luogo dove, mi sento di ribadire, il comune agire è mosso dal più profondo rispetto del paziente”.
Riflettori puntati sulla Città dell’Infinito per un fine settimana tutto televisivo sulle principali reti nazionali. Si parte domani alle ore 22,30 su La 7 con la celebre e seguitissima trasmissione Eden - Un pianeta da salvare condotta da Licia Colò che ogni settimana va alla scoperta delle incanti paesaggistici del nostro Bel Paese.
Nella puntata di domani Licia Colò offrirà ai telespettatori italiani un lungo reportage sulle bellezze artistiche e paesaggistiche di Recanati, città natale del Poeta Leopardi. Un viaggio alla scoperta di Giacomo Leopardi nei luoghi della sua infanzia, Palazzo Leopardi, ripercorso con gli storici e affascinanti racconti della contessa Olimpia Leopardi che farà scoprire ai tanti telespettatori e appassionati anche la vena ambientalista del Poeta.
Licia Colò accompagnata dal sindaco Antonio Bravi e dall’Assessora alla Cultura Rita Soccio ha girato per diversi giorni con la sua troupe le suggestive immagini nella Città dell’Infinito nel luglio dello scorso anno. Rimasta affascinata dal borgo recanatese immerso nella poesia di Giacomo Leopardi, l’amata conduttrice televisiva ha fatto riprendere dai suoi operatori con l’ausilio dei droni le principali bellezze artistiche ed architettoniche della città legate al mondo Leopardiano, tra cui l’Orto del Colle dell’Infinito, la celebre Piazza Giacomo Leopardi e la Torre del Passero Solitario.
Domenica 20 marzo invece l’appuntamento è su RAI 1 dalle 10.55 sarà trasmessa in diretta la Santa Messa dalla Chiesa di Sant'Agostino a Recanati. La funzione religiosa sarà celebrata dal Monsignor Vescovo Nazzareno Marconi con il Parroco don Roberto Zorzolo. In occasione della diretta della funzione religiosa verranno trasmesse le immagini girate nelle settimane scorse nella città di Recanati.
Simbolo universale di pace e di forza, la pianta secolare di ulivo messa a dimora nel parco Cecchetti della Città di Civitanova Marche rimarrà a perenne memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus. A due anni da quel 18 marzo in cui Bergamo e l’Italia intera si è inchinata di fronte allo straziante corteo di mezzi militari carichi di bare, il Comune di Civitanova Marche ha voluto commemorare chi ha perso la battaglia contro il virus, radicando però nella terra un segno vivo di rinascita e forza contro ogni avversità, che maestoso si erge in uno spazio pubblico luogo di aggregazione e vita, di speranza e memoria.
La cerimonia organizzata questa mattina dall’Amministrazione comunale e dall’Ufficio Presidenza del Consiglio comunale ha visto la partecipazione di numerose autorità. Il presidente Claudio Morresi e il sindaco Fabrizio Ciarapica, hanno aperto il programma celebrativo alla presenza del civico Gonfalone e dei rappresentanti di Polizia di Stato, Carabinieri, Capitaneria di Porto, Finanza, Anc, Polizia locale, Protezione civile, Caritas, alunni dell’associazione culturale “Il sostegno educativo”.
Il presidente del Consiglio Morresi, dopo i saluti, ha letto il testo della legge italiana che istituisce la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia e il ricordo di tutte le vittime e la vicinanza alle famiglie, raccontando poi con voce spezzata dal dolore: “Non c’è nessuno che non abbia avuto un conoscente o un familiare colpito dal virus, io stesso ho perso mio padre il 6 febbraio scorso, proprio a causa del Covid".
"Oggi la nostra speranza era di poter mettere la parola fine alla pandemia, ma così non è perché i contagi stanno risalendo e questo ci impone di essere ancora prudenti a lungo. Siamo qui a ricordare ed onorare quanti hanno lavorato per assistere i malati e hanno rischiato di morire per permettere ad altri di conservare la propria vita”.
Dopo l’intervento di Morresi ha preso la parola il primo cittadino Fabrizio Ciarapica. “Lo scorso anno abbiamo celebrato la giornata in piazza XX Settembre – ha detto il sindaco – ma quest’anno abbiamo deciso di scegliere il parco Cecchetti, un luogo particolarmente rappresentativo per la nostra comunità. L’albero che abbiamo messo a dimora è l’ulivo, che porta con sé significati molto intensi e che deve rappresentare la nostra memoria e insieme la speranza in un futuro migliore fuori dall’incubo che abbiamo vissuto.
A tutte le vittime, ai loro familiari, alcuni presenti oggi, ai tanti sanitari che per senso del dovere hanno anche loro perso la vita, ai volontari della Protezione civile e alle forze dell’ordine che instancabilmente ci sono state accanto, ai dipendenti comunali che hanno consentito di porre in atto tutte le misure necessarie all’emergenza, a tutti va il mio pensiero più commosso e che questo albero possa essere un vero simbolo di rinascita, ma anche di tenacia a non abbassare la guardia perché la pandemia non è ancora finita”.
Nel suo saluto, a nome di tutta la sanità, la dottoressa Daniela Corsi, direttrice dell’Area Vasta 3 ha apprezzato l’iniziativa del Comune di Civitanova e la scelta dell’ulivo, pianta della resistenza. “Parlo a nome di tutti gli operatori della sanità. Anche nella tragedia della morte – ha dichiarato la Corsi – non abbiamo perso la forza. Rimarranno ricordi indelebili, mai si potranno scordare le terribili immagini di dolore tatuate in noi, ma ci siamo uniti ed abbiamo avuto il coraggio di combattere per curare le persone.
Un ringraziamento a medici, infermieri, oss, ma anche ai benefattori, ai donatori, a tutta la cittadinanza che ci è stata vicina e ci ha aiutato nei gesti e nelle parole, nonostante la pesantezza dei momenti attraversati. Ringrazio il sindaco e tutto il Consiglio comunale per questa bellissima cerimonia di oggi e mi rivolgo commossa ai ragazzi presenti: avete una pagina di storia da tenere cara”.
Il consigliere regionale Elena Leonardi, presidente della Commissione sanità, portando i saluti dell’assessore regionale Filippo Saltamartini impossibilitato a raggiungere Civitanova a causa di un imprevisto, ha espresso la vicinanza della Regione Marche e un plauso al Comune di Civitanova per la cerimonia. “Siamo qui per ricordare e per dire il nostro grazie a chi si è speso per gli altri – ha detto Leonardi.
Questo albero è un monumento vivo per le vittime del coronavirus, i suoi rami sono le braccia della speranza che vanno verso il cielo e guardano con ottimismo al futuro. Un particolare saluto ai bambini presenti oggi e a tutti i bambini del mondo che sopra le loro spalle fragili hanno dovuto portare un peso così grande e per così tanto tempo”.
Dopo il suono del Silenzio intonato alla tromba da Federico Perugini, il momento più toccante è stato quando sotto l’ulivo si sono avvicinate con le lacrime agli occhi le signore Marica Maccaroni e Maria Pia Straccia, che a causa del Covid hanno perso il padre Fernando e la mamma Rita. Con una partecipazione spontanea hanno deposto, insieme al presidente Morresi, un cesto bianco di fiori a ricordo dei genitori e di tutti coloro che come i loro cari si sono dovuti arrendere a questa malattia.
Don Piero Pigliacampo della parrocchia di san Gabriele ha recitato la preghiera alla Madonna del pianto e ha benedetto la maestosa pianta d’ulivo. Il sindaco Ciarapica ha poi scoperto la tarda che recita: “Questo albero sia memoria viva delle vittime della pantemia da Covid-19”.
Presenti alla cerimonia anche il dottor Domenico Sicolo, primario del pronto soccorso di Camerino, l’assessore al Verde pubblico e decoro Urbano Giuseppe Cognigni, l’assessore Roberta Belletti, il consigliere regionale Pierpaolo Borroni, il segretario comunale Sergio Morosi e il vice Roberta Bertolini, il dirigente Paola Recchi e il coordinatore della protezione civile Aurelio Del Medico. Il centenario fusto d’ulivo proviene dalla Calabria e la pianta è stata messa a dimora dalla ditta “New Green Space” di Montegranaro.
"Dati alla mano, con la proposta di legge sull’adeguamento dell’addizionale regionale Irpef alla nuova normativa nazionale che andrà in discussione in consiglio martedì prossimo, la giunta regionale ha ridotto di un punto la tassazione solo per i redditi più alti, quelli oltre i 75 mila euro, mentre ha lasciato inalterate le aliquote per le fasce fino a 50 mila euro, in cui rientrano la gran parte dei contribuenti e che comprendono anche le categorie con reddito più basso".
"Chi pagherà di più, invece, grazie all’aumento di due punti di tassazione, saranno le fasce di redditi tra i 50 e i 55 mila euro". A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico ed ex assessore regionale al Bilancio Fabrizio Cesetti che attacca l'attuale assesore al Bilancio regionale.
"Francamente - prosegue Cesetti - appare del tutto infondato il trionfalismo con cui l’assessore al Bilancio Guido Castelli, novello Robin Hood al contrario, ha annunciato la riduzione della pressione fiscale nella nostra regione. Tra l’altro, le decisioni assunte dalla giunta regionale sono in assoluta controtendenza, sia rispetto alle disposizioni del governo Draghi, sia rispetto alle scelte operate da altre regioni, comprese alcune amministrate dal centrodestra come l’Umbria”.
“È pur vero – continua Cesetti - che nelle Marche, grazie alla precedente Amministrazione, l’addizionale Irpef pro capite è ben al di sotto della media nazionale - 320 euro contro 410 - ma, alla luce delle ricadute negative sui bilanci di famiglie e imprese causati dalla pandemia da Covid-19, dalla crisi energetica e ora anche dalla guerra scoppiata in Ucraina, sarebbe stato necessario, contrariamente a quanto sta facendo il centrodestra marchigiano, proseguire in quella che è stata una virtuosa, giusta e possibile azione di progressiva riduzione della pressione fiscale, a partire dai redditi più bassi, lasciando invariati quelli più alti, cosicché da evitare squilibri di bilancio".
Lutto a Macerata. Si è spento ieri all’età di 76 anni l'ex deputato Luciano D’Ulizia, per anni alla guida dell'Unione nazionale cooperative italiane. Impegnato nella Gioventù Aclista, D’Ulizia ha partecipato attivamente alla rifondazione e alla crescita del Consorzio marchigiano delle cooperative agricole.
Nel 1971 aveva partecipato alla fondazione dell'Unci (Unione nazionale cooperative d’Italia), di cui nel 1983 fu eletto presidente nazionale. Nel 1980 fu eletto al consiglio comunale di Macerata, mentre la sua ultima avventura politica è risalente al 2006, quando è stato eletto alla Camera con Italia dei Valori. Lascia una moglie e due figli. Il funerale avrà luogo domani, alle 10.30, nella chiesa della Santa Madre di Dio.
«Con soddisfazione annunciamo che nel corso del prossimo Consiglio comunale del 28 marzo ci sarà l’audizione dell’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini che illustrerà la situazione burocratico-amministrativa attuale e le prospettive future relative alla costruzione del nuovo ospedale di Macerata». A dirlo sono il sindaco Sandro Parcaroli, il presidente del Consiglio Francesco Luciani, il consigliere comunale delegato alla Sanità Giordano Ripa e il consigliere Andrea Blarasin, membro della segreteria politica dell’assessore Saltamartini.
«È la prima volta nella storia dell’Amministrazione di Macerata che un assessore regionale interviene direttamente in Consiglio per portare a conoscenza la cittadinanza su un punto programmatico di grande rilevanza come la costruzione del nuovo ospedale contrariamente a quanto avveniva prima, quando tutto veniva deciso nei palazzi della Regione senza coinvolgere il territorio nella quasi totalità delle decisioni prese e senza interloquire con le autorità politiche e territoriali – proseguono Parcaroli, Luciani, Ripa e Blarasin -.
In questo caso l’assessore Saltamartini continua a mostrare sensibilità e disponibilità sulla questione del nuovo ospedale di Macerata e di questo non possiamo che essere profondamente soddisfatti». «Un momento come questo rappresenta la possibilità concreta di confrontarsi su un punto essenziale del programma amministrativo del centrodestra locale e regionale» concludono.
Si muove la macchina della solidarietà a Treia, dove sono diversi i cittadini che stanno mettendo a disposizione i propri alloggi per le famiglie in arrivo dall’Ucraina, ma non solo. L’ultimo gesto in ordine di tempo è stato di Gianluca Giganti, proprietario dell’Autocarrozzeria Giganti di Treia che ha donato un’auto alla famiglia di Irina Kounon così da consentire una maggiore libertà di spostamento.
La vettura è stata consegnata il giorno della festa del patrono San Patrizio (ieri 17 marzo) in piazza della Repubblica alla famiglia composta da quattro persone che così potranno trovare un minimo di normalità gestendo i propri movimenti in completa autonomia. Sono, infatti, in possesso della regolare patente riconosciuta anche in Italia, ma sono fuggiti dall’Ucraina in treno per poi arrivare a Treia con un lungo viaggio, cambiando tanti mezzi.
Presenti alla consegna dell’auto, oltre a Gianluca Giganti, anche il sindaco Franco Capponi, l’assessore ai servizi sociali Luana Moretti e l’assessore Tommaso Sileoni. “Da parte dell’Amministrazione un sentito grazie a Gianluca Giganti per questo gesto che risponde concretamente alla richiesta d’aiuto manifestata proprio dal Comune alla cittadinanza – ha detto il sindaco Franco Capponi –.
"Abbiamo sollecitato la comunità a dare una mano, ognuno come può, e lui si è subito reso disponibile a regalare un’auto a questa famiglia che, in questo momento, ha difficoltà anche nella più semplice logistica non essendo indipendente”.
Proprio in occasione della festa del Patrono, alcuni dei profughi ucraini che sono stati accolti da Treia, hanno preso parte alla cerimonia tanto sentita dalla comunità, celebrata dal vescovo Nazzareno Marconi e tradotta per l’occasione anche in ucraino.
Lunedì prossimo (21 marzo) per lavori di riparazione della rete del gas in via XX Settembre da parte della municipalizzata Assem Spa, la stessa via, a partire dalle ore 8 e presumibilmente fino alle ore 18, sarà interessata da un’ordinanza di chiusura al traffico nel tratto compreso tra via Giacomo Leopardi e via Raffaello Sanzio.
Lo rende noto l’amministrazione comunale di San Severino Marche la quale fa sapere, inoltre, che sullo stesso tratto sarà vietata la sosta con rimozione forzata dei veicoli negli spazi indicati da apposita segnaletica.
L’Università di Macerata si stringe alla comunità accademica ucraina con un pacchetto di azioni concrete a sostegno degli studenti, dei docenti e del personale accademico ucraini. “Condividiamo l'appello della Conferenza dei rettori delle Università italiane – sottolinea il rettore Francesco Adornato – esprimendo la nostra solidarietà alle popolazioni coinvolte nel conflitto, condannando l'uso della violenza e richiamando l'alto valore del dialogo e del confronto nella costruzione della pace".
"Insieme alla delegata alle relazioni internazionali Benedetta Giovanola, abbiamo contattato e incontrato tutti gli studenti ucraini presenti nel nostro Ateneo per offrire il nostro supporto attraverso un filo diretto costante presidiato dalla nostra area internazionalizzazione”.
Già all’indomani delle scoppio del conflitto, l'ateneo, che aderisce alla Rete delle Università per la pace, ha lavorato su un progetto che ha preso il nome di “Unimc for Ukraine”. A breve saranno attivati due bandi per borse di studio: cinque, da circa 9 mila euro annui, saranno destinate a studenti e studentesse ucraini, residenti nelle zone colpite dal conflitto, che intendono iscriversi a uno dei corsi di laurea dell’anno accademico corrente; altre dieci saranno destinate al sostegno economico di chi è già iscritto o in mobilità presso l’Ateneo maceratese. A ciò si aggiunge l'esonero totale delle tasse universitarie per tutti gli anni normali di durata dei corsi di studio.
Per quanto riguarda, invece, i ricercatori e professori ucraini, Unimc ha appena pubblicato il bando 2022/2023 per visiting professors, dove è stata prevista la possibilità di considerare, in modo prioritario, candidature di “scholars at risk” provenienti dal paese martoriato dalla guerra. Infine, i Dipartimenti si stanno attivando per ospitare studiosi ucraini in veste di visiting fellows.
Per informare le persone interessate delle opportunità offerte, l’Ateneo sta mettendosi in contatto con realtà già operative in ambito internazionale, che possano fungere da ponte e veicolo delle informazioni, prima tra tutte l'Associazione Ucraini Marche. Tutte le iniziative sono indicate nel sito web dell'Università di Macerata (www.unimc.it) per darne visibilità alla comunità accademica e a tutti i partner territoriali e internazionali dell'Università.
Disco verde della Giunta al preliminare del Biciplan Civitanova Marche. Nella seduta di ieri mattina, l’Amministrazione comunale ha espresso parere favorevole all’adozione dello strumento di pianificazione per le due ruote, redatto dai progettisti incaricati architetti Ruben Baiocco, Paolo Caracini con la collaborazione di Bruno Valeriani e Francesca Vizzi, in modo da avviare la ricerca di finanziamenti per la definizione della progettazione esecutiva e la relativa realizzazione dei tracciati ciclopedonali in esso inseriti.
La prima bozza di progetto, redatta ad integrazione del Piano Urbano del Traffico 2016, è stata al centro di diverse presentazioni pubbliche e si è andata arricchendo di ulteriori proposte da parte delle associazioni di settore con l’obiettivo di ottimizzare le connessioni ciclo-pedonali di collegamento intercomunale con i comuni lungo il fiume Chienti. Con l’adozione di ieri, in Giunta si chiude l’iter amministrativo propedeutico all’avvio delle opere.
Il Biciplan si basa su differenti itinerari urbani ciclabili (linea litoranea, linea del Castellaro, linea del Chienti), ognuno dei quali si estende da una parte all’altra della città, longitudinalmente e perpendicolarmente a quella già esistente sulla costa. Altre linee dovrebbero raccordare trasversalmente gli itinerari principali, anche utilizzando tratti della provinciale e della statale.
“Il Biciplan è uno strumento fondamentale per mappare i percorsi ciclabili esistenti e delineare i tracciati futuri di interconnessione – spiega il sindaco Fabrizio Ciarapica. Non si è trattato di un lavoro semplice, la sua elaborazione ha richiesto un lungo studio a causa del tessuto fortemente urbanizzato della città.
Siamo molto soddisfatti del progetto finale dei tecnici, che hanno realizzato un bel piano e ieri abbiamo espresso parere favorevole, dopo aver chiesto in questi mesi di affinare ulteriormente il sistema delle ciclovie dal punto di vista strategico-territoriale.
Civitanova punta molto sulla promozione della mobilità sostenibile, per questo l’Amministrazione Comunale si è dotata di uno strumento idoneo per potenziare la rete ciclabile in modo da incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto alternativo.
Il recente ottenimento della Bandiera gialla ci spinge a implementare ancor più il settore, forti anche della collaborazione le associazioni di settore e con “Noi Marche” che ha predisposto pacchetti promozionali per un efficace promozione turistica e territoriale sulle due ruote.
Fondamentale per il territorio sarà la “Ciclovia Adriatica: Ponte ciclopedonale sul fiume Chienti”, che porterà un incremento del turismo sostenibile con l’attrazione di nuovi fruitori sul nostro territorio, promuovendo la coesione territoriale intercomunale tra Civitanova Marche e Porto sant’Elpidio”.
Dal 14 al 16 marzo 2022 Il CUS Venezia ha organizzato i Campionati Nazionali Universitari invernali a Civetta in Val di Zoldo. Terza edizione consecutiva nell’affascinante scenario montano bellunese, il primo appuntamento agonistico nazionale ufficiale dell’anno: in palio il titolo di campione universitario per gli atleti e per i Centri Universitari Sportivi che gareggeranno nello sci alpino.
Nel comprensorio dolomitico si sono disputate gare di altissimo livello essendo le gare aperte anche ad atleti provenienti da tutto il mondo. Nell’ottico della condivisione e dello sport come volano dello spirito sportivo, la gara amatoriale di sci alpino è stata aperta a studenti universitari non tesserati FIS, al personale universitario ed a tutti i dirigenti dei CUS, che hanno partecipato con la casacca del proprio Centro Universitario di appartenenza.
Non poteva mancare il CUS Camerino con l’atleta e studentessa Unicam Erica Biaggi che dal 2016 ha conquistato tutte le medaglie nello sci alpino (oro nel 2016 a Bardonecchia, argento e bronzo nel 2021 a Civetta). Quest’anno Erica ha chiuso la gara con un ottimo piazzamento, ma a breve l’attende un’altra sfida altrettanto importante; la laurea presso la facoltà di Farmacia di Unicam. Erica incarna pienamente lo spirito dello studente-sportivo, anche grazie alla dual career Unicam, che le ha permesso di allenarsi e raggiungere importanti traguardi sportivi e accademici.
“Quest’anno la gara è stata molto competitiva” ha detto Erica Biaggi, “nonostante sia stato un anno più complicato degli altri, sono molto felice di aver partecipato per il Cus Camerino e per l’Università di Camerino che mi ha sempre dato tanto, è stata una seconda casa per me. Il mio percorso è quasi arrivato al termine ma è stata un’esperienza fantastica poter frequentare questa università. Ringrazio il Presente del Cus Camerino Stefano Belardinelli che mi ha sempre supportata e il Magnifico Rettore che ha sempre una particolare attenzione verso lo sport”.
Grande soddisfazione espressa anche dal Magnifico Rettore Unicam professor Claudio Pettinari per i traguardi sportivi di Erica. “Mens sana in corpore sano” ha dichiarato il Rettore “tendiamo a ripeterlo spesso, ma è la realtà. I nostri impianti sportivi, un Cus sempre attento alle esigenze degli studenti e un’offerta sportiva ampia e diversificata fanno sì che gli studenti che si iscrivono all’Università di Camerino possono trovare l’ambiente ideale per fare sport e nel frattempo studiare senza alcun tipo di problema. Ringrazio il Cus per l’impegno che mette nella cura degli impianti sportivi e in tutto ciò che fa per far sì che i nostri studenti possono praticare sport ad alti livelli senza mai dover diminuire le prestazioni di studio”.
Si chiude quindi questo ciclo importante del Cus Camerino nello sci femminile, ma se ne riapre immediatamente un altro; lo studente Unicam Riccardo Allegrini non ha potuto partecipare a questa manifestazione a causa di un leggero infortunio. Il Cus Camerino e Unicam, però, sono già a lavoro per il futuro.
Inaugurato a Milano (in via Moscova, 39) il primo monomarca del brand di abbigliamento Feleppa, il marchio creato dalle stiliste di Morrovalle Francesca e Veronica Feleppa con l’altra sorella Federica. Talento, determinazione, coraggio e sacrificio sono parte integrante del successo di Feleppa, un esempio vincente per tanti giovani.
Milano, città deputata alla moda, ha accolto le Feleppa con entusiasmo, il design del negozio è pensato per creare una experience immersiva per il cliente, ad esempio i colori delle pareti sono quelli che caratterizzano la nuova collezione Spring Summer Feleppa.
Ciascuna collezione è diversa ed i colori saranno differenti per cui ad ogni stagione il negozio sarà completamente rinnovato, consentendo così al cliente di vivere un’emozione particolare ed unica. Non è un semplice negozio, è anche un punto di incontro, dove avere un momento per se stesse nel salottino, magari sorseggiando un caffè parlando con un’amica.
A completare il tutto le Feleppa, fedeli al loro motto “La nostra vera passione è il futuro", hanno pensato ad un totem touchscreen, ben in vista nel negozio, dal quale il cliente può anche acquistare il capo e riceverlo direttamente a casa.
L’Italia è pronta a tornare definitivamente alla normalità attraverso una serie di misure previste dalla road map tracciata dal nuovo decreto del Governo, con diverse tappe fino alla fine di questo 2022. Si entra dunque in un'altra fase, per lasciare alle spalle tutte le restrizioni dovute alla pandemia, con due obiettivi principali: "riaprire l'economia" e "limitare l'esperienza della didattica a distanza", come ha spiegato il premier Mario Draghi nella conferenza stampa di ieri, il quale ha anche ringraziato "tutti gli italiani per l'altruismo, la pazienza dimostrata in questi anni.
Nell'arco dei prossimi tre mesi sono previsti i cambiamenti più significativi, come la fine dell'obbligo del 'pass' quasi ovunque. Ma vediamo nel dettaglio tutti i passi che porteranno gli Italiani fuori dai provvedimenti anti-Covid:
1 APRILE - L'Italia non sarà più in stato di emergenza Covid e di conseguenza decadono il Comitato tecnico scientifico e la struttura del Commissario straordinario Francesco Figliuolo: al loro posto dovrebbe essere creata una unità operativa ad hoc (fino al 31 dicembre) per accompagnare il periodo transitorio e completare la campagna vaccinale.
Anche il sistema dei colori viene definitivamente abrogato, ma il monitoraggio proseguirà. Termina l'obbligo di Super Green pass sui luoghi di lavoro per gli over 50 (la sospensione di coloro che ne saranno sprovvisti non avverrà più, ma resta la multa): a chi ha superato questa soglia d'età sui luoghi di lavoro dovrebbe essere richiesto solo il pass base.
Stop al certificato verde sui bus ed in generale sui mezzi di trasporto pubblico locale, dove proseguirà l'obbligo di indossare le mascherine fino al 30 aprile. Non sarà più necessario avere almeno il Green pass base per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio. Anche nei ristoranti all'aperto non sarà più prevista l'esibizione di alcun certificato. Solo per i turisti stranieri cadrà anticipatamente - già da questa data - l'obbligo del pass rafforzato nei ristoranti.
Dal primo aprile decade ovunque il limite alle capienze nelle strutture e dunque anche negli stadi - dove per accedervi sarà richiesto il lasciapassare base - sarà possibile occupare il 100% dei posti. Stop anche alle quarantene da contatto con un caso positivo al Covid, anche per i non vaccinati: dovrà restare in autoisolamento solo chi ha contratto il virus mentre chiunque abbia avuto un contatto dovrà applicare il regime dell' autosorveglianza, indossando la mascherina Ffp2. Non ci sarà più quindi distinzione tra vaccinati e non vaccinati come ora.
1 MAGGIO - Termina l'obbligo del Green pass quasi ovunque. Fino al 30 aprile per alcune attività come mense, concorsi pubblici e colloqui in carcere, oltre ai trasporti a lunga percorrenza, sarà infatti ancora obbligatorio in versione base. Quello rafforzato resterà in vigore fino al 30 aprile per la ristorazione al chiuso (per i turisti stranieri cade già dal primo aprile), centri benessere, sale gioco, discoteche, congressi ed eventi sportivi al chiuso. Sempre dal primo maggio via l'obbligo delle mascherine in tutti i luoghi al chiuso, anche a scuola.
15 GIUGNO - Decadono tutti gli obblighi vaccinali come per il personale scolastico, militari, agenti di polizia e soccorso pubblico, polizia locale, dipendenti dell'amministrazione penitenziaria e in generale lavoratori all'interno degli istituti penitenziari per adulti e minori, personale dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Resterà in vigore oltre questa data soltanto l'obbligo del vaccino per il personale sanitario e Rsa.
30 GIUGNO - Terminano le modalità di smart working nell'ambito privato così come sono al momento concepite. In particolare, fino alla fine del mese ci sarà la possibilità di ricorrere al cosiddetto 'lavoro agile' nel settore privato senza l'accordo individuale tra datore e lavoratore. Viene prorogato anche lo svolgimento del lavoro agile per i lavoratori fragili.
31 DICEMBRE - L'obbligo vaccinale resta in vigore fino a fine anno per il personale sanitario e Rsa. Le visite da parte di familiari e visitatori alle persone ricoverate all'interno di ospedali e residenze socio assistenziali saranno consentite solo con il Super Green Pass fino al 31 dicembre.
SCUOLA - Dal primo aprile decade la quarantena da contatto (l'obbligo di isolamento resta solo per i contagiati) e pertanto a scuola la Dad resterebbe solo per coloro che hanno contratto l'infezione. In tutte le scuole (compresi nidi e infanzia) anche con almeno quattro casi di positività tra gli alunni di una classe, l'attività didattica prosegue per tutti in presenza con l'utilizzo di mascherine (alle materne solo i prof). Riparte la possibilità di svolgere gite e manifestazioni sportive.
Fino a quando resta l’obbligo di mascherina al chiuso? L'obbligo di mascherine al chiuso viene prolungato fino al 30 aprile. E fino a quella data resterà in vigore l'attuale “regime”. Perciò su tutti i mezzi di trasporto pubblico (aerei, treni, autobus, tram, metropolitane), così come in cinema, teatri, sale da concerto, stadi, palazzetti dello sport, discoteche (ad eccezione del momento del ballo) continuerà a essere obbligatoria la Ffp2.
In tutti i luoghi al chiuso diversi da quelli citati sopra (ossia anche a scuola e al lavoro), con esclusione delle abitazioni private, è obbligatoria la mascherina chirurgica o equivalente. Non ci sono automatismi, ma se non ci sarà un aggravamento della situazione epidemiologica ed ospedaliera, dal 1° maggio l’obbligo di mascherina al chiuso sarà abolito.
Sono 2862 i nuovi casi Covid nelle Marche (ieri erano stati 2.889), con un tasso di positività del 46,6% (dal 45,5%) sui 6.146 tamponi analizzati (6.350). Continua la risalita dell'incidenza, arrivata oggi a 1063,21 casi settimanali ogni 100mila abitanti (ieri era 974,35). Questo quanto emerge dai diffusi dall’Osservatorio epidemiologico delle Marche dove, ormai, la subvariante Omicron-2 è dominante nella ripresa della quarta ondata Covid.
Numeri in risalita in tutte le province marchigiane, si conferma Ancona quella più colpita con 881 casi, seguita da Macerata (539), Pesaro Urbino (454), Ascoli Piceno (447) e Fermo (417); sono 124 i contagiati provenienti da fuori regione.
Anche oggi quasi la metà dei positivi giornalieri si concentra nelle due fasce intermedie d'età: 719 casi tra i 25-44enni e 677 tra i 45-59enni. Aumentano i postivi (367) nelle persone tra 60 e 69 anni. Tra i più giovani la fascia più colpita, con 222 casi, è quella dei ragazzi delle scuole superiori tra 14 e 18 anni.
Impennata dei ricoveri legati al covid negli ospedali nelle Marche: 16 nelle ultime 24 ore, che fanno arrivare il numero complessivo a 191, dei quali 10 in terapia intensiva (+2), 51 in semi intensiva (+3) e 130 in reparti non intensivi (+11), oltre 28 dimessi, secondo i dati della Regione Marche.
L'occupazione delle terapie intensive da parte di malati covid è al 4%, quella dell'area medica al 17,7%. Ci sono stati 7 decessi, che fanno salire il totale a 3.658: sono morti 4 uomini e 3 donne, di età compresa tra 69 e 97 anni, sei con patologie pregresse, mentre un 69enne di Macerata non risulta ne avesse.
Ci sono 38 persone in osservazione nei pronto soccorso, 138 ospiti nelle strutture territoriali. I positivi alla data di oggi sono 15.192, tra ricoverati e isolamenti, le persone in quarantena o isolamento domiciliare 24.396, di cui 917 sintomatici. I guariti dall'inizio della pandemia salgono a 341.166
Sono "una sessantina" nelle Marche le Sae, le casette per i terremotati liberate dai precedenti occupanti e che potranno essere messe a disposizione di famiglie di profughi ucraini. Lo ha dichiarato l'assessore alla Ricostruzione Guido Castelli, specificando che le Soluzioni abitative di emergenza libere sono "soprattutto tra i Comuni di Camerino, Visso, Arquata del Tronto e Amandola e proprio qui una casetta è stata già consegnata a una famiglia ucraina".
"Sentita la Protezione civile nazionale nella persona del capo dipartimento, Fabrizio Curcio, dopo che alcuni sindaci avevano manifestato la volontà di dare un contributo di accoglienza - spiega Castelli - abbiamo inviato una circolare ai Comuni che hanno delle Sae vuote. È importante e significativo che dalle zone del cratere sismico arrivi questa attenzione a chi oggi sta fuggendo dalla guerra, una solidarietà di ritorno che apre il cuore", conclude Castelli.
Responsabilità anche per associazione a delinquere per la banda dello spray (imputati 6 giovani del Modenese) in relazione alla strage nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo nella quale, la notte tra il 7 e l'8 dicembre 2018, morirono nella calca cinque minorenni e una madre 39enne dopo spruzzi di spray al peperoncino finalizzati a rapinare giovanissimi.
La Corte d'assise d'appello ha riconosciuto l'accusa associativa oltre ai reati di omicidio preterintenzionale, lesioni, furto e rapina. Rispetto al primo grado, aumenti di pena variabili da 1 mese a 4 mesi: inflitte condanne tra i 10 anni e 9 mesi e i 12 anni e 6 mesi e 20 giorni.
In primo grado i sei ragazzi del Modenese, al tempo dei fatti poco più che ventenni, sono stati riconosciuti responsabili, in concorso, di omicidio preterintenzionale, lesioni personali, furto e rapina. La pena più alta era stata inflitta a Ugo Di Puorto e Raffaele Mormone (12 anni e 4 mesi); poi Andrea Cavallari (11 anni e 6 mesi), Moez Akari (11 anni e 2 mesi), Souhaib Haddada (10 anni e 11 mesi) e Badr Amouiyah (10 anni e 5 mesi. All'udienza di oggi gli imputati erano collegati in videoconferenza dalle varie carceri in cui sono detenuti dal loro arresto avvenuto nell'agosto del 2019.
La pubblica accusa, rappresentata dal sostituto Procuratore generale, Ernesto Napolillo, ha chiesto il riconoscimento anche dell'accusa di associazione per delinquere, non concesso in primo grado, e un aggravamento di pena di sei mesi per ogni imputato.
Cresce il settore dei giochi online. Un comparto che in tempi di pandemia ha vissuto un trend estremamente positivo e non sembra destinato a perdere quota velocemente. Sì, perché se nel 2020 il mondo dei videogiochi è riuscito per la prima volta a superare i 2 miliardi di euro, con una crescita del 21,9% rispetto all’anno precedente, nel 2021 si è verificato un vero e proprio boom di vendite.
Lo scorso anno il mercato delle console ha raggiunto, al livello mondiale, i 60 miliardi di dollari. A rilevarlo è la società britannica Ampere Analysis, specializzata in ricerche di mercato, che ha considerato la spesa dei consumatori per consolle, videogiochi e servizi in abbonamento.
Gli eccezionali risultati ottenuti nel biennio 2020-2021 sono frutto anche dell’impatto positivo delle consolle di ultima generazione. PS5 e le altre next gen hanno portato ad un turnover che è valso 395 milioni di euro solo nel 2020.
Ma dati interessanti arrivano anche da un altro segmento del settore dei giochi online, ovvero quello dedicato ai casinò virtuali. Stando ai dati resi noti dal Ministero dell’Economia, nel 2021 le entrate erariali in Italia per lotterie e giochi sono state di 15,5 miliardi di euro.
Sempre più gettonate dal pubblico italiano, le case da gioco virtuali sono state regolamentate nel 2011 e vengono vigilate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. La concessione della licenza è subordinata alla soddisfazione di una serie di requisiti di sicurezza e al rispetto delle leggi italiane. Condizioni essenziali anche per il mantenimento dell’autorizzazione.
Un aspetto, quello della regolamentazione da parte dello Stato italiano, che ha nettamente favorito l’avvicinarsi al gioco online da parte di nuove fasce di pubblico. Lo stesso vale per la possibilità, offerta dalla maggior parte dei siti con licenza ADM, di giocare con denaro virtuale. Del resto, oggigiorno le persone sono più consapevoli dei rischi che il gioco può comportare, quindi spesso preferiscono affidarsi ad una piattaforma dove provare a giocare alle slot in sicurezza prima di cimentarsi in un’esperienza con soldi veri.
Non stupisce quindi che nel corso del 2022 sia previsto il lancio di diversi nuovi portali per il gioco online. Impossibile prevedere quanti di questi riusciranno effettivamente a ritagliarsi una fetta di mercato, dato che tra le piattaforme autorizzate dall’ADM ci sono realtà che combinano eccezionali bonus di benvenuto (anche senza deposito) ad una ricca proposta di lotterie, slot, roulette, blackjack, scommesse sportive e altri giochi da casinò. Tutto ciò accessibile nella massima sicurezza, anche senza bisogno di scaricare alcun software.
Come per l’intero settore del gioco online, anche nel segmento dei casinò virtuali, il trend positivo non si limita all’Italia, ma riguarda l’intero panorama europeo. Stando agli ultimi report, nel Vecchio Continente il mercato del gambling ha ottenuto una crescita del 7,5% rispetto al 2020. Un incremento delle entrate che corrisponderebbe a 87,2 miliardi di euro.
E poiché a livello europeo la presenza dei casinò virtuali è ancora piuttosto contenuta all’interno del mercato dei giochi online, ci sono margini di sviluppo estremamente interessanti. In particolare, l’ultima analisi pubblicata dall’associazione di categoria European Gaming and Betting Association evidenzia una crescita annua stimata al 9% fino al 2026.
Giovane di 31 anni investito da un'auto mentre attraversa: finisce al pronto soccorso. È quanto accaduto, intorno alle 20 della serata di oggi, in via Spalato a Macerata. In base a una prima ricostruzione, il giovane stava attraversando sulle strisce pedonali, quando - per cause in corso di accertamento - è stato travolto da una Mini che sopraggiungeva.
Immediato l'arrivo sul posto dei sanitari del 118 che hanno prestato al ragazzo investito le prime cure del caso, per poi trasferirlo all'ospedale Torrette di Ancona per accertamenti.
Il giovane non versa in gravi condizioni, ma a seguito dell'impatto con il veicolo ha riportato dei traumi sulla cui entità si è ritenuto necessario fare approfondimenti medici. Sul posto la Polizia Locale per ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto.
(Foto di Giammario Scodanibbio)