La Croce Rossa di Petriolo ha una nuova casa. Domani (domenica 8 giugno), alle 17, sarà inaugurata la nuova sede dell’unità locale di Petriolo (comitato di Macerata) in via Castelletta.
L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Matteo Santinelli, ha contribuito con 24mila euro a fondo perduto per i lavori di adeguamento dei locali (la struttura è privata). “Abbiamo voluto fortemente che il nostro gruppo, numeroso e compatto, formato da una ventina di volontari, restasse sul territorio – ha spiegato il primo cittadino -. Confermiamo la nostra attenzione all’aspetto sociosanitario per le fasce più deboli e vulnerabili. Si tratta di un servizio fondamentale per tutto il comprensorio. La Croce Rossa di Macerata, che ha assorbito l’unità locale, ha preso a cuore la nostra situazione. E questo per noi è motivo di orgoglio. Ringraziamo la presidente regionale della CRI Rosaria Del Balzo Ruiti e il presidente del comitato di Macerata Raffaele Belogi, che saranno presenti anche al taglio del nastro”.
La nuova sede si trova in un punto strategico tra Corridonia, Mogliano, Urbisaglia e i Comuni limitrofi; è dotata di deposito per i mezzi, di ampi spazi adatti alla sua funzione sociosanitaria e anche per ospitare corsi di formazione.
La vecchia sede della CRI, in via Regina Margherita, sarà oggetto di lavori di demolizione e ricostruzione. Quella di domani sarà una festa per la comunità con musica e dj set, dimostrazioni di intervento, panini con porchetta e buffet di dolci e bibite gratis per tutti. L’evento è stato possibile grazie anche alla generosità di Tecnofficina di Salvucci Gionata.
Intensificati i controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Macerata in occasione del lungo ponte festivo. Le pattuglie della Sezione Radiomobile della Compagnia di Macerata, insieme ai militari delle Stazioni di Serravalle di Chienti e Montecassiano, sono state impegnate in numerosi servizi di perlustrazione sulle principali strade della provincia. L’attività ha portato al deferimento di quattro persone per guida in stato di ebbrezza alcolica e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
In particolare, i Carabinieri della Sezione Radiomobile di Macerata sono intervenuti per i rilievi di un incidente stradale con feriti. A seguito degli accertamenti è stato denunciato uno dei conducenti coinvolti, un 30enne residente a Pollenza, trovato con un tasso alcolemico pari a 2,70 g/l. La sua patente è stata ritirata sul posto e l’autovettura sottoposta a sequestro amministrativo.
Sempre gli uomini della Sezione Radiomobile hanno controllato un 63enne residente nel capoluogo, già noto alle forze dell’ordine. Sottoposto a test etilometrico, è risultato avere un tasso alcolemico di 0,81 g/l. Anche in questo caso è scattato il ritiro della patente, mentre il veicolo è stato affidato a persona idonea alla guida.
A Serravalle di Chienti, i Carabinieri della locale Stazione hanno fermato un’autovettura con a bordo un 23enne di origine romena, residente a Camerino. Il giovane è stato trovato in possesso di 4,44 grammi di hashish e ha rifiutato di sottoporsi agli accertamenti tossicologici. Anche per lui è scattato il deferimento all’autorità giudiziaria.
Infine, a Montecassiano, i Carabinieri hanno denunciato un 22enne del posto coinvolto in un incidente autonomo. Dopo aver perso il controllo del veicolo, ha urtato un’auto parcheggiata a bordo strada. Il test alcolemico ha evidenziato un tasso di 1,23 g/l. Anche in questo caso sono stati adottati il ritiro della patente e il sequestro amministrativo dell’auto.
Dopo accurati accertamenti investigativi, i Carabinieri della Stazione di Civitanova Marche Alta hanno identificato e denunciato due giovani responsabili di un furto aggravato in concorso. Si tratta di un 27enne di Montegiorgio e un 23enne di Falerone, entrambi residenti nella provincia di Fermo.
Il fatto risale al pomeriggio del 31 maggio, quando i due sono entrati all’interno di un noto negozio di abbigliamento situato nel centro commerciale “Cuore Adriatico”. Dopo aver rimosso i dispositivi antitaccheggio, hanno sottratto vari capi per un valore complessivo di oltre 200 euro.
L’intervento dei militari ha permesso di risalire all’identità dei responsabili, che sono stati denunciati all’autorità giudiziaria. La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita al gestore del punto vendita.
Infermiera e pittrice autodidatta, Fiorella Meo ha trasformato il suo sguardo in un ponte tra due mondi apparentemente lontani: la medicina e l’arte. Il suo percorso creativo nasce da un’esperienza lontano da casa, in Lombardia, durante gli anni in cui lavorava a Cuasso al Monte, come infermiera ospedaliera.
Immersa nella natura del Lago Maggiore e distante dalle sue amate montagne di San Ginesio, ha trovato nella pittura un modo per rimanere connessa ai suoi affetti e al paesaggio interiore. Con oltre 50 quadri realizzati, Fiorella racconta con i colori ciò che ha vissuto: il distacco, il ritorno, il terremoto, la pandemia. E con uno sguardo sempre attento – lo stesso che allena ogni giorno nel suo lavoro nel reparto oculistica dell’Ospedale di Macerata – propone oggi una visione che unisce arte e territorio, tradizione e futuro.
Fiorella, quando hai iniziato a dipingere e perché?
Ho iniziato a dipingere quando lavoravo in Lombardia in un ospedale a Cuasso al Monte. Ero lontana da casa, dai miei affetti, dal paesaggio che avevo nel cuore. Lì mi sono trovata immersa in un ambiente completamente diverso: il Lago Maggiore, il vento, la luce che cambiava colore in continuazione.Guardare quella natura mi ha spinta a prendere in mano carta e colori. Disegnavo quello che vedevo, prima in modo molto semplice. Era un modo per tenermi ancorata a qualcosa di bello. Sono partita da autodidatta, e pian piano la pittura è diventata una parte di me.
Quando sei tornata sei entrata in oculistica. C’è un legame con l’arte?
Sembra un passaggio strano, ma per me è stato molto naturale. La pittura mi ha allenato a osservare: luci, ombre, dettagli. È un esercizio continuo di attenzione visiva e sensibilità. Quando ho iniziato a lavorare in oculistica con il dottor Vincenzo Ramovecchi, ho ritrovato lo stesso sguardo, ma con un obiettivo diverso: non più creare, ma proteggere e curare la vista.Credo che il senso della vista sia uno dei più preziosi. È grazie agli occhi che possiamo vedere la bellezza. E curarli è come custodire il nostro modo di stare al mondo.
In un secondo momento hai deciso di affinare la tecnica: hai frequentato un corso con Giorgio Ciommei. Cosa ti ha lasciato questa esperienza?
Quel corso è stato fondamentale. Giorgio Ciommei, che purtroppo ora non c'è più, mi ha aiutato a comprendere come dare forma più precisa alle emozioni. Non si trattava solo di tecnica: era uno sguardo nuovo, più profondo, sul paesaggio.Ho imparato a dipingere in modo più consapevole. È lì che è nato il mio desiderio di raccontare anche i paesaggi interiori, non solo quelli reali.
Hai vissuto anche momenti complessi, come il terremoto e la pandemia. Come hanno influenzato la tua pittura?
Il terremoto mi ha lasciato un vuoto. Ho vissuto in pieno quei momenti durissimi. Mi sono dovuta allontanare di nuovo, andando a vivere al mare. È stato un altro distacco, anche emotivo, dalle montagne.Durante la pandemia, la pittura è diventata una vera e propria forma di terapia. È stata la mia medicina per l’anima. In quel periodo ho collaborato anche con una nota farmacia del territorio. Lì ho capito quanto la pittura potesse servire come antistress. Era un gesto semplice, ma profondo. Mi ha aiutata a rielaborare, a sentirmi ancora parte di qualcosa. I colori mi hanno fatto compagnia.
Hai un sogno o un progetto che vorresti realizzare per il futuro?
Sì, mi piacerebbe dare vita a una rassegna culturale nei borghi dei Monti Azzurri, dedicata agli artisti autodidatti del territorio. Ce ne sono tanti, silenziosi, nascosti, ma con tanto da dire.La rassegna potrebbe chiamarsi “La montagna si colora”: un’occasione per far vivere i borghi con mostre, ma anche con laboratori di pittura all’aperto, per permettere a chiunque di dipingere nei luoghi più belli delle nostre montagne.Con il supporto dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, sarebbe bello creare un’iniziativa che unisca arte, natura e comunità. Perché il paesaggio non è solo qualcosa da guardare: è qualcosa da sentire, da interpretare, da vivere con il cuore e con i colori.
L’edizione 2025 dei Campionati Nazionali Universitari, andata in scena ad Ancona, è stata assai lusinghiera per il Cus Macerata. La Polisportiva infatti ha festeggiato un primo ed un secondo posto, chiudendo appunto il medagliere della manifestazione con un oro e un argento.
A salire sul gradino più alto del podio è stato Valerio De Angelis nel salto triplo. Lo studente (frequenta Scienze della formazione primaria) è volato e atterrato a 15 metri e 85 centimetri, distanza di tutto rispetto e solo un centimetro in meno del suo personal best. Un super balzo che ha consentito al talento dell’Atletica Lucca di sbaragliare la concorrenza. Era dal 2023, CNU a Camerino, che il Cus Macerata non coglieva un oro, in quel caso grazie al ciclismo. E l’atletica l’aveva già regalato un oro a Cassino l’anno prima nella gara dei 3000 siepi.
In terra dorica c’è stato anche un argento, se lo è messo al collo Riccardo Verdecchia. Un habitué ormai. Per il judoka infatti è bis dell’exploit del 2023 e incredibile segno di continuità dopo il bronzo di un anno fa a Campobasso. Sempre nella sua categoria dei -60kg. L’atleta è iscritto a Giurisprudenza, si allena ed è tesserato con il Judo Club Sakura Osimo.
A rendere ancora più bella la partecipazione tricolore, il brillante cammino della rappresentativa della pallacanestro. Per la prima volta i cestisti hanno vinto 2 incontri nel loro girone, prima contro il Cus Insubria e poi contro il Cus Pisa. Manca la graduatoria finale, ma presumibilmente i cussini dovrebbero risultare settimi, miglior piazzamento di sempre. Va ricordato infine che l'Ente ha preso parte anche alle prove di scherma, arrampicata, equitazione e taekwondo.
"Siamo estremamente soddisfatti di quanto raccolto in questa edizione– dichiara il presidente del Cus Macerata, Antonio de Introna - ci siamo resi protagonisti in discipline sportive di vario tipo, proponendo atleti che già avevano disputato i CNU ma anche studenti alla prima esperienza. Torniamo a casa rinfrancati da due medaglie con la ciliegina sulla torta dell'oro nell'atletica. Ringrazio tutti per l'impegno nonché per l'entusiasmo avuto nell'indossare i nostri colori. A breve, magari assieme all'Università, mi piacerebbe organizzare qualcosa per celebrare questi risultati".
Il comune di Loro Piceno continua a distinguersi per la sua vocazione culturale e il costante impegno nel rafforzare i legami con realtà europee. Lo scorso 26 aprile, l’amministrazione ha accolto con grande calore la delegazione della scuola polacca "Szkoła Podstawowa nr 3 im" di Józefów, offrendo agli studenti un’esperienza intensa all’insegna della storia condivisa tra Italia e Polonia.
Cuore della visita è stato il Museo delle Due Guerre Mondiali, realtà locale curata dal collezionista Luca Cimarosa, che ha saputo trasmettere ai ragazzi l’importanza della memoria storica attraverso oggetti originali, testimonianze e, in particolare, una sezione dedicata al Secondo Corpo Polacco. «Il Museo non è solo un luogo di memoria, ma anche un ponte tra generazioni e tra popoli», ha affermato Cimarosa. Emozionante per i ragazzi anche la possibilità di vedere da vicino mezzi corazzati usati dai militari polacchi durante il conflitto.
Questo incontro ha generato un’importante ricaduta diplomatica e culturale: su invito della delegazione polacca, una rappresentanza di Loro Piceno — composta dal sindaco Robertino Paoloni, dalla consigliera Mara Timi e dallo stesso Cimarosa — si è recata in Polonia per partecipare alle celebrazioni del 15° anniversario del Museo del Secondo Corpo Polacco di Józefów, tenutesi il 30 e 31 maggio.
Accolti con calore dalla signora Agnieszka Tabisz e dalla traduttrice Anna Traczewska (associazione Polovers), i rappresentanti italiani hanno partecipato a numerosi eventi istituzionali e scolastici, culminati nella firma ufficiale di una Lettera d’Intenti tra il sindaco Paoloni e il vicesindaco di Józefów, Piotr G. Burszcz. Un documento simbolico e strategico per instaurare un rapporto di cooperazione stabile fondato su amicizia, rispetto e scambio culturale.
«La nostra missione è quella di promuovere la cultura e la storia di Loro Piceno oltre i confini nazionali», ha sottolineato Paoloni. «Con questa firma celebriamo un percorso di memoria condivisa e gettiamo le basi per future collaborazioni internazionali». Dello stesso parere la consigliera Timi: «La memoria storica ci unisce, e questo tipo di scambio è fondamentale per creare ponti tra le comunità e trasmettere valori duraturi».
L'azione dell'amministrazione comunale si sta dunque consolidando su un piano europeo. Dopo la visita in Polonia, il sindaco si è recato anche a Pont-Audemer, in Francia, per l’inaugurazione della mostra fotografica "Respirando… fotogrammi" del concittadino Giuseppe Dell’Orso. Un ulteriore tassello che rafforza il legame tra Loro Piceno e l’Europa, promuovendo il borgo marchigiano come esempio di cultura e dialogo internazionale.
«Abbiamo bisogno di far conoscere Loro Piceno all’estero», ha concluso Paoloni. «Crediamo nella forza della cultura come veicolo di sviluppo e siamo orgogliosi di rappresentare il nostro paese nel mondo».
Con queste iniziative, Loro Piceno dimostra che anche un piccolo centro può essere protagonista di un grande racconto europeo, dove la memoria diventa motore di futuro e la cooperazione tra popoli una risorsa per le nuove generazioni.
(Foto a cura di Andy Timi Studio)
Ancora una volta un brillante risultato per il giovane matelicese Lorenzo Silvi (classe 2010) ai campionati italiani in acque libere che si sono tenuti tra Piombino e Baratti. Silvi è riuscito a guadagnarsi una bella medaglia di bronzo con la staffetta 4 x 1250 metri disputata da una squadra costituita da 2 maschi e 2 femmine. Nello specifico il matelicese è stato autore di un'ottima prova risalendo diverse posizioni.
Il promettente atleta della Salus Nuoto Matelica, tesserato Vis Sauro Pesaro, ha confermato i prestigiosi risultati ottenuti nei mesi scorsi in varie competizioni nazionali, questo grazie anche al prezioso lavoro degli allenatori Giorgio Consolini e Diego Boldrini.
Risultati e lavoro che sono motivo di orgoglio per l’assessore allo sport della città di Matelica Filippo Maria Conti: "Mi complimento con Lorenzo e con i suoi allenatori per l'ennesimo grande risultato - commenta l'assessore Conti -, la medaglia di bronzo tricolore è un grandioso riconoscimento per un giovane nuotatore che si sta distinguendo sempre di più e soprattutto sta portando il nome di Matelica in giro per l'Italia. A lui auguro il meglio per le prossime gare che dovrà affrontare".
Un percorso artistico, un tributo alla natura e alle energie rinnovabili, un’opera corale di riqualificazione urbana che si snoda tra i comuni di Belforte del Chienti (3 cabine), Caldarola (2 cabine), Serrapetrona (1 cabina), Camporotondo (1 cabina) e Cessapalombo (2 cabine). Raccoglie molteplici significati in un unico omaggio alla bellezza, alla natura e al rispetto dell’ambiente, il progetto “Scatole di Luce”: riguarda le facciate di 9 cabine elettriche, dislocate nell’entroterra maceratese, che E-Distribuzione, società del Gruppo Enel, ha affidato all’estro artistico, alle doti tecniche e alla ricerca espressiva dei giovani studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Macerata guidati dalla professora Teresa Marasca.
Prendono vita in questo modo “Scatole di Luce”, un piccolo e delizioso museo a cielo aperto, che i visitatori possono già ammirare a partire proprio dalla cabina elettrica in via E. Fernanducci situata nel comune di Belforte del Chienti realizzata dallo studente Goliardo Sterlacchini. Con il taglio del nastro davanti l’opera denominata “Vento di Speranza” è stato inaugurato oggi il progetto artistico frutto della collaborazione tra E-Distribuzione, l’Accademia delle Belle Arti di Macerata, l’Associazione “l’Occhio nascosto dei Sibillini” e dell’Appenino Foto Festival in corso da oggi al 13 luglio proprio nei comuni coinvolti nel progetto.
Presenti al taglio del nastro il sindaco di Belforte del Chienti Alessio Vita che ha espresso soddisfazione per il progetto, una rappresentanza degli altri comuni coinvolti, la professoressa Teresa Marasca insieme agli studenti dell’Accademia, il Presidente dell’Associazione “l’Occhio nascosto dei Sibillini” Giuseppe Del Balzo Ruiti, il Presidente dell’Appennino foto festival Marco Gratani e per E- Distribuzione, Valeria Amelii, responsabile Unità Ambiente Abruzzo Marche e Molise insieme ai colleghi dell’Unità territoriale di Macerata.
“L’elettricità che genera luce, scatole di cemento che sembrano custodirla, la luce dei colori dei Sibillini: un progetto di valorizzazione di manufatti, destinati alla distribuzione di energia elettrica, diventati nel tempo parte integrante del territorio – ha dichiarato la prof. Teresa Marasca -. Un’ approfondita analisi cromatica e ambientale, poi la fatica della pittura, l’impegno degli studenti, la vicinanza delle istituzioni locali e di E- Distribuzione. Quando tutto sembra andare male e l’umano ritirarsi, il colore sul cemento appare un dono improvviso”.
“Abbiamo aderito con entusiasmo a questo progetto affidando le nostre cabine all’estro artistico dei giovani studenti dell’Accademia che hanno potuto realizzare le loro opere in un contesto di sicurezza e massima attenzione da parte della nostra azienda- ha dichiarato Valeria Amelii -. Attraverso la riqualificazione urbana delle nostre infrastrutture arricchiamo di bellezza il nostro Bel Paese, continuando a fornire un servizio primario, quale l’energia elettrica, nel segno della sostenibilità, dell’innovazione e della creatività”.
Le opere di street art ispirate ai temi della natura, della fauna e della flora, dell’energia rinnovabile e della luce sono state realizzate da Dora Cirioni, Linda Urriani, Sani Ajdini, Goliardo Sterlacchini, Alessandro Deda, Vincenzo Squadroni, Riccardo Lucarini, David Campana e dalla prof.ssa Teresa Marasca coordinati da Stefano Ciocchetti in rappresentanza delle associazioni coinvolte.
I Murales sono situati nei seguenti comuni:
Belforte del Chienti
“Vento di Speranza” – autore Goliardo Sterlacchini
“Gioco di Foglie e Farfalle” – autore Dora Cirioni
“Legature di Luce e Colori” – autore Sani Ajdini
Caldarola
“Wallscape” – autore Vincenzo Squadroni
“Dal Cuore dei Monti Sibillini” – autore Teresa Marasca
Cessapalombo
“Il Falco e il Palombo” – autore Riccardo Lucarini
“I Colori del Bosco” – autore Linda Urriani
Serrapetrona
“Lupi e Volpi Lunari” – autore Alessandro Deda
“Sibillini day ‘n night” – autore David Campana
La Cluentina ha scelto il suo nuovo condottiero: sarà il tolentinate Raffaele Gesuelli a guidare la squadra biancorossa nella prossima stagione. Classe 1966, Gesuelli ha appena firmato con la società, portando con sé un bagaglio di esperienza maturato in anni di gavetta nel calcio giovanile e nei quadri tecnici di importanti club regionali.
Il nuovo allenatore ha iniziato il suo percorso sulle panchine delle formazioni Juniores del Tolentino Calcio, per poi ricoprire il ruolo di vice allenatore in squadre di livello come Monturanese, Corridonia, Folgore Veregra e Sangiustese. Nella scorsa stagione ha guidato l’Elite Tolentino fino al mese di febbraio.
Gesuelli non nasconde il suo entusiasmo per la nuova avventura: "Conoscevo la Cluentina anche per la sua fama di società seria e corretta e per l'ambiente sano che ha saputo costruire negli anni. Ho sempre apprezzato la tenacia con cui la squadra ha cercato di giocare al calcio, mai praticando un gioco ‘barbaro’ o cercando la rissa in campo. Mi rispecchio in queste virtù, e iniziare questa avventura è per me un vero piacere".
Il tecnico sa bene che il cammino non sarà semplice, soprattutto dopo una retrocessione: "Quando si riparte da una retrocessione serve pazienza, oltre alla vicinanza della società. Sarà importante rafforzare il legame tra la prima squadra e il settore giovanile, cercando di far crescere nuovi talenti. So che ci saranno difficoltà iniziali, ma alla lunga i risultati arrivano".
Parole che trovano piena sintonia con quelle del presidente Marcolini, soddisfatto della scelta fatta: "Cercavamo un allenatore in piena sintonia con i valori della società, e Gesuelli rappresenta perfettamente questa filosofia. Ora stiamo lavorando per costruirgli una rosa competitiva con cui avviare il rilancio". Con un’identità chiara e valori condivisi, la Cluentina è pronta a ripartire. E lo farà con Gesuelli in panchina.
Scritte vandaliche in vernice spray viola sono comparse sui muri e sulle pareti della scalinata della Galleria Scipioni, uno degli snodi pedonali più frequentati e rappresentativi del centro storico di Macerata. Il gesto ha suscitato sdegno tra cittadini e commercianti, soprattutto per l'entità dell’imbrattamento che ha colpito un punto nevralgico della città, proprio ai piedi della rampa in discesa verso Corso Matteotti.
L'atto vandalico è evidente: diverse scritte sovrapposte e ripetute campeggiano sul muro laterale della scalinata. I tag, probabilmente realizzati con bombolette spray durante una di queste notti, hanno deturpato non solo la parete, ma anche parte delle zoccolature, danneggiando visivamente un luogo che dovrebbe accogliere turisti e cittadini in un contesto di decoro urbano.
Il Comune, attraverso l'assessore alla sicurezza e decoro Paolo Renna, ha fatto sapere che è già stata attivata la ditta incaricata della pulizia straordinaria e che sono in corso accertamenti per verificare se le telecamere di sorveglianza della zona abbiano ripreso qualcosa di utile. L'episodio rilancia il tema della tutela degli spazi urbani, del senso civico e della necessità di presidiare con maggiore efficacia i luoghi pubblici più esposti.
A causa del pericolo di crollo di un edificio danneggiato dal sisma, è stata disposta la chiusura al traffico veicolare e pedonale di Traversa della Croce, nella zona di Montecavallo, centro storico di Tolentino,
La decisione è stata presa a seguito della segnalazione di una situazione di rischio che ha richiesto un immediato intervento per la messa in sicurezza dell’area. Sul posto sono prontamente intervenuti i Vigili del Fuoco di Tolentino, insieme alla Polizia Locale e al servizio di reperibilità del Comune.
L’area resterà interdetta fino a nuova comunicazione, in attesa di ulteriori verifiche tecniche e della definizione degli interventi necessari per garantire la sicurezza pubblica.
La Maceratese si affida ancora al suo "cecchino di talenti". Matteo Siroti, già responsabile scouting della prima squadra, continuerà a ricoprire il suo ruolo e, a partire da questa stagione, assumerà anche l’incarico di direttore sportivo del settore giovanile. Una decisione che rafforza ulteriormente l’impegno della società nella valorizzazione dei talenti del territorio e nella costruzione di un progetto sportivo solido e duraturo.
Una figura chiave, quella di Siroti, il cui lavoro – spesso lontano dai riflettori – ha avuto un peso determinante nella recente promozione. «Quella di Matteo è una conferma importante – ha commentato il direttore generale Stefano Serangeli –. Il suo è un lavoro che spesso resta dietro le quinte, ma che risulta determinante per la costruzione della squadra. Quest’anno, vincere un campionato con una formazione composta da tanti giovani del territorio ha avuto un valore doppio. Matteo è un grande professionista e per noi è un orgoglio poter contare ancora sulla sua competenza e dedizione».
Sulla stessa linea anche il presidente Alberto Crocioni: «La Maceratese prosegue così nel proprio percorso di crescita, investendo su figure professionali di qualità e rafforzando il legame con il territorio».
La conferma di Siroti rappresenta dunque un ulteriore passo nella direzione tracciata dal club: costruire il futuro partendo dal vivaio e dalla valorizzazione delle risorse locali, guidati dalla competenza di professionisti che credono nel progetto biancorosso. Siroti porta con sé una solida esperienza nel lavoro con i talenti, maturata nei cinque anni trascorsi al Perugia Calcio, storica società professionistica in cui ha contribuito alla valorizzazione di diversi giovani marchigiani. Tra questi, Matteo Viti, recentemente acquistato dal Monza, e Matteo Polizi, Giovanni Giunti e Alessandro Seghetti, attualmente protagonisti nelle fila del Grifo in Serie C.
(Foto S.S. Maceratese)
Nel corso di una conferenza stampa, alla presenza del sindaco Mauro Sclavi, è stata ufficializzata la nascita dell’associazione di promozione storico-culturale “Memoria della Resistenza”. La nuova realtà nasce con l’obiettivo di promuovere finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, ponendosi come istituzione permanente al servizio della società, con una missione centrata sulla ricerca storica e la valorizzazione della memoria collettiva.
Soci fondatori dell’associazione sono Luigi Bontempi, Marina Benadduci, Mario Carassai, Alessandro Cimarelli, Massimo D’Este, Stefania Francioni, Giorgio Leggi, Luca Lisei, Luigino Luconi, Luciano Pascucci, Emanuele Porfiri, Sandro Ruggeri e Claudia Santoni. Il Consiglio direttivo ha attribuito le cariche previste dallo statuto: Luigi Bontempi è stato nominato presidente, Stefania Francioni vicepresidente, Emanuele Porfiri segretario, Sandro Ruggeri tesoriere e Massimo D’Este consigliere.
L’associazione si propone di testimoniare i valori di libertà, democrazia, giustizia sociale, solidarietà e pace, che hanno ispirato la Resistenza e che sono alla base della Costituzione della Repubblica Italiana. Tra gli obiettivi principali vi è quello di favorire l’arricchimento culturale e storico delle giovani generazioni e mantenere viva la memoria della partecipazione di partigiani, staffette, patrioti e comitati di liberazione locali alla lotta per la Liberazione.
Un elemento centrale della sua attività sarà la realizzazione e gestione di un Museo della Resistenza e della Liberazione, con particolare riferimento al territorio di Tolentino e della provincia maceratese. L’associazione intende affermare una cultura democratica e antifascista, contribuendo a stimolare la partecipazione dei cittadini e soprattutto dei più giovani, in un’ottica di progresso civile e sociale ispirato ai valori della Resistenza.
La nuova realtà lavorerà per mantenere vive e promuovere azioni educative sui principi costituzionali, sulla libertà, sull’inclusione e sul rispetto delle diversità, intese come risorse, promuovendo un approccio di genere e la lotta alle discriminazioni e alla violenza. L’associazione si avvarrà della collaborazione con l’ANPI a livello provinciale, regionale e locale, nonché con enti e istituzioni tra cui Comuni, Provincia, Regione, Università e Istituti di storia contemporanea.
Tra le attività previste ci sono la realizzazione di uno spazio museale dedicato alla Resistenza, attività di ricerca e conservazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, organizzazione di incontri e conferenze, promozione della raccolta di testimonianze e documenti, valorizzazione del ruolo delle donne nella lotta antifascista e nella Resistenza. L’associazione potrà operare anche a livello nazionale e promuovere percorsi didattici in collaborazione con scuole, università e istituzioni culturali. Obiettivo sarà anche ottenere il riconoscimento ufficiale da parte delle istituzioni e avviare progetti e collaborazioni per l’organizzazione di mostre e manifestazioni tematiche.
Grande emozione e orgoglio hanno caratterizzato la mattinata del 5 giugno a Civitanova Alta in occasione dell'inaugurazione della targa in memoria del piccolo Pasquale Postacchini che trovò la morte all'età di 9 anni a causa dello scoppio di un ordigno bellico inesploso, nel verde attrezzato adiacente la sede della Società Operaia Garibaldi.
La cerimonia ha visto la partecipazione del sindaco Fabrizio Ciarapica, di autorità locali, di numerosi cittadini e della classe quinta dell'Istituto Comprensivo Sant’Agostino accompagnata dalla vicepreside Caterina Marziali, riuniti per celebrare un momento significativo per la comunità.
A margine dell'evento, il sindaco ha accettato con piacere l'invito da parte del presidente Emilio Bartolini a visitare la storica sede della Società Operaia di Civitanova Alta, fondata nel lontano 1867 e da sempre pilastro fondamentale nel tessuto sociale della città. Durante la visita, il presidente della Società ha riservato una sorprendente rivelazione al primo cittadino: una lettera autografa di Giuseppe Garibaldi, indirizzata proprio alla benemerita associazione civitanovese.
Il sindaco si è dichiarato visibilmente stupito e commosso di fronte a un tale cimelio storico. Questa lettera è la testimonianza tangibile del valore e dell'impegno che la Società Operaia ha profuso nel corso dei decenni, mantenendo vivo lo spirito di solidarietà e mutuo aiuto che la contraddistingue sin dalla sua fondazione. Un patrimonio di valori che dobbiamo continuare a custodire e valorizzare.
Il presidente della Società Operaia ha espresso la sua soddisfazione per l'interesse dimostrato dal sindaco. La giornata si è conclusa con un rinnovato spirito di collaborazione tra l'amministrazione comunale e la Società Operaia, entrambe impegnate a promuovere e valorizzare il ricco patrimonio storico e sociale di Civitanova Marche.
Celebrate, oggi in Comune, altre due eccellenze dello sport civitanovese: il giovane 21enne Francesco De Pasquale, che ha conquistato il titolo di campione italiano ed europeo dilettantistico nella disciplina K1, e il suo Maestro, Sandro Brasca, ex campione italiano e allenatore da tanti anni alla palestra Exe. Ad entrambi il Sindaco Fabrizio Ciarapica ha consegnato un attestato di riconoscimento: a De Pasquale “per aver reso onore alla nostra città” e al Maestro Brasca “per l’esempio, la passione e la straordinaria capacità di far crescere i giovani”.
"È bello vedere come Francesco e Sandro incarnino i valori più veri dello sport quali la determinazione, l’umiltà e la forza di non mollare mai - ha detto il Sindaco Ciarapica - .La loro storia è un messaggio di ispirazione per tutta la nostra comunità, specialmente per i giovani che sognano in grande. A loro va il nostro grazie più sincero, perché aver reso orgogliosa un’intera città”.
Francesco ha raccontato il perché di questa passione per il K1: “Inizialmente giocavo a calcio, poi ho provato questo sport con il maestro Brasca e me ne sono innamorato. Per raggiungere questi livelli devi fare tanti incontri, ma con la passione e il lavoro si può arrivare lontano. Mi alleno quattro volte al giorno con il Maestro, mentre negli altri momenti faccio palestra. È dura, ma quando ami quello che fai ogni sacrificio ha un senso. Ringrazio il Sindaco per questo riconoscimento che mi dà ancora più motivazione”.
In segno di gratitudine e amicizia, il Maestro Brasca ha inoltre donato al Sindaco una maglia ufficiale del Team Brasca. "È un onore ricevere questo attestato dal primo cittadino - ha detto il Maestro - e sapere che il lavoro fatto ogni giorno in palestra con i ragazzi viene apprezzato dalla città. Grazie al Sindaco Ciarapica per la sensibilità e per il sostegno che dimostra verso lo sport e i giovani”.
A Treia, in pieno centro storico, si stanno moltiplicando gli episodi di vandalismo ai danni delle autovetture di alcuni volontari della Croce Rossa, che prestano servizio presso il nosocomio situato in via Giacomo Leopardi. Da diverse settimane, infatti, i mezzi parcheggiati dai volontari durante i turni notturni vengono trovati al mattino con specchietti rotti, finestrini e vetri infranti, carrozzeria rigata.
Una situazione sempre più preoccupante, che ha spinto i diretti interessati a sporgere una segnalazione alle forze dell’ordine contro ignoti, nella speranza che possano essere intensificati i controlli e le misure di sicurezza nell’area. Gli episodi, ripetuti e apparentemente mirati, hanno scosso profondamente chi, con spirito di servizio e senso civico, si mette quotidianamente a disposizione della comunità.
Il gesto vandalico infatti, oltre a rappresentare un reato, colpisce moralmente persone che ogni giorno garantiscono un servizio prezioso, soprattutto in ambito sanitario e assistenziale. La speranza ora è che le indagini possano portare all’individuazione dei responsabili e che si intervenga per rendere più sicura una zona centrale e nevralgica del paese.
Questa mattina è stato inaugurato a Montecassiano, presso la sede del Distretto sanitario locale, il nuovo ambulatorio IFeC Punto Salute. Alla cerimonia hanno partecipato il vicepresidente e assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata Alessandro Marini e il sindaco di Montecassiano Leonardo Catena.
Il Punto Salute di Montecassiano prevede la presenza di un’infermiera del servizio domiciliare e sarà aperto il lunedì e il mercoledì mattina, dalle 7.45 alle 12.15, andando a integrare l’attività dell’ambulatorio infermieristico già operativo presso il Distretto.
L’iniziativa fa parte di un più ampio progetto regionale che conta già 27 punti salute, concepiti per compensare la carenza di medici di medicina generale. Nelle Marche, infatti, su un fabbisogno di circa 1.250 medici, mancano attualmente circa 200 professionisti. Il modello Punto Salute offre prestazioni quali elettrocardiogrammi, holter pressori e cardiaci, saturimetrie e altre analisi preliminari, spesso con il supporto della telemedicina.
“Questi presidi – ha spiegato Saltamartini – rappresentano un’alternativa concreta per garantire servizi sanitari vicini ai cittadini e prevenire accessi impropri ai pronto soccorso. A Montecassiano operano quattro medici di base e un pediatra, e il nuovo Punto Salute favorirà l’accesso alle prestazioni”.
Il direttore Marini ha sottolineato il valore della telemedicina integrata nel servizio, che consente di gestire casi con il supporto a distanza di specialisti, offrendo un aiuto concreto ai medici di famiglia. “Stiamo progressivamente trasformando il sistema sanitario regionale da un modello centrato sull’ospedale a uno basato sulla presa in carico territoriale, più adeguato alla gestione delle cronicità e dei bisogni della popolazione anziana”.
L’infermiere di famiglia e di comunità (IFeC) rappresenta un ruolo chiave: agisce in autonomia, collaborando con medici e servizi territoriali, per garantire assistenza infermieristica a medio-bassa complessità, promuovere la salute e supportare l’autogestione dei pazienti.
Tra le prestazioni disponibili nel Punto Salute di Montecassiano figurano elettrocardiogrammi, holter, spirometrie, densitometrie ossee, misurazioni dei parametri vitali, somministrazione di terapie iniettive, gestione di cateteri e medicazioni di vario tipo.
L’accesso è libero nei giorni e orari indicati, con prenotazioni gestite dall’infermiera tramite Cup, su prescrizione del medico di medicina generale.
I carabinieri della stazione di Cingoli hanno denunciato un albergatore 54enne del posto per aver omesso la registrazione obbligatoria del soggiorno di un proprio cliente, in violazione delle normative vigenti in materia di sicurezza pubblica.
Nel corso di un’indagine legata a un provvedimento cautelare nei confronti di un cittadino marocchino ospite della struttura, i militari hanno riscontrato gravi irregolarità nella gestione delle procedure amministrative. Secondo quanto previsto dalla legge (articolo 109, comma 3, Tulps), ogni ospite deve essere registrato sul portale "Alloggiati Web" del Ministero dell’Interno entro le 24 ore dall’arrivo.
Il titolare dell’albergo, pur essendo tenuto per legge all’invio telematico tempestivo delle generalità dei propri clienti, non ha adempiuto all’obbligo di registrazione dell'ospite marocchino. Un’infrazione che si configura come omessa segnalazione, punita dalla legge come strumento di tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza nazionale.
La denuncia, formalizzata dai carabinieri di Cingoli, si basa sul mancato rispetto dell'articolo 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Se riconosciuto colpevole, l’albergatore rischia sanzioni amministrative che possono arrivare fino a 1.032 euro, con la possibilità di requisire documenti o procedere a chiusure temporanee dell’esercizio in caso di recidiva.
Dopo le conferme di mister Passarini in panchina e di Paolo Tortelli a centrocampo, arriva un'altra bella notizia in casa cremisi: anche nella prossima stagione Anthony Tomassetti vestirà la maglia del Tolentino. A comunicarlo ufficialmente è la stessa società, che conferma il difensore per il terzo anno consecutivo.
Una scelta fortemente voluta dal club, come sottolineato dal direttore sportivo Crocetti: “La conferma di Anthony era per noi una priorità. Un ragazzo e un giocatore che rispecchia esattamente i valori del Tolentino Calcio. Siamo contenti di poterlo riabbracciare per un altro anno”.
Grande soddisfazione anche da parte del diretto interessato, che si prepara a dare continuità al progetto intrapreso: “È un grande onore essere qui per il terzo anno consecutivo e poter dare continuità al percorso già intrapreso. Ringrazio la società e il mister per la fiducia riposta nei miei confronti. Indossare questa maglia è motivo di orgoglio, e sentire il calore di un tifo così appassionato è uno stimolo in più ogni volta che scendiamo in campo. Con il loro sostegno e quello della città, sono certo che potremo toglierci belle soddisfazioni”.
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Camerino, in collaborazione con il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata, hanno effettuato un’ispezione in un cantiere edile attivo nel comune di Pieve Torina, nell’ambito della ricostruzione post-sisma.
L’intervento rientra in una più ampia attività di controllo volta a garantire il rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e la tutela ambientale, con un’attenzione particolare alla prevenzione dei rischi per i lavoratori.
Durante i controlli, i militari hanno riscontrato gravi irregolarità nella gestione delle misure di sicurezza, tra cui la mancata adozione di sistemi di protezione contro le cadute dall’alto. A seguito delle violazioni accertate, i legali rappresentanti delle due ditte esecutrici dei lavori sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per inosservanza delle disposizioni previste dal Decreto Legislativo 81/2008, che regola la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Oltre alla sospensione dell’attività cantieristica, sono state elevate sanzioni per un totale di 6.000 euro. L’operazione conferma l’impegno delle forze dell’ordine nel garantire condizioni di lavoro sicure e nel contrastare le irregolarità nel settore dell’edilizia, in particolare nell’ambito della ricostruzione post-terremoto.