Gli esperti di fiscalità non hanno dubbi nell'affermarlo: la SRL, ovvero la Società a Responsabilità Limitata, è spesso il veicolo societario migliore per sviluppare un business in modo efficace e redditizio. E, come sottolineato a più riprese dai consulenti di Metatasse specializzati nella riduzione del carico fiscale delle imprese, la scelta del tipo di impresa da fondare ha ripercussioni molto forti sul suo futuro. Ma come pagare meno tasse in una SRL, e come amministrarla al meglio nel 2023?
SRL, la tipologia societaria più diffusaLa SRL è una società di capitali dotata di personalità giuridica, che risponde delle obbligazioni sociali esclusivamente con il proprio patrimonio: separazione patrimoniale, riduzione del rischio di credito, possibilità di scalare il business e flessibilità sono gli aspetti fondamentali che la rendono una scelta ideale per gli imprenditori italiani.
A contraddistinguere la SRL è la presenza di due principali organi sociali, ovvero l'amministrazione e l'assemblea dei soci. É possibile avere un amministratore unico oppure un consiglio di amministrazione, o eventualmente una pluralità di amministratori con poteri disgiunti o congiunti. Gli amministratori possono essere scelti tra i soci o eventualmente all’esterno di essi, se previsto nell'atto costitutivo della SRL. L'assemblea dei soci, che deve essere convocata almeno a cadenza annuale, ha la facoltà di nominare gli amministratori, di approvare il bilancio, di modificare l'atto costitutivo, di ridurre il capitale quando necessario e di mettere la SRL in liquidazione.
Esiste infine un terzo organo sociale, ovvero l'organo di controllo, obbligatorio per legge, il quale può essere composto da una sola persona.
Come amministrare una SRL nel 2023
Per capire come amministrare una SRL è fondamentale avere chiaro il funzionamento delle quote societarie, le quali attribuiscono il diritto di voto, il diritto di partecipare agli utili, il diritto di opzione e il diritto di liquidazione. I soci della SRL possono avere due tipologie di ricavo dalla società di capitali: nel caso degli amministratori, il relativo compenso (che può essere erogato a cadenza mensile, trimestrale e annuale); nel caso dei soci, la distribuzione degli utili, che prevede la suddivisione del reddito della società al netto delle imposte. Vista la natura della SRL, non è previsto alcun prelievo ingiustificato dal conto della SRL: esiste infatti una divisione netta tra il conto aziendale e quello personale degli amministratori e dei soci.
Ridurre le tasse di una SRLSul fatto che la SRL risulti essere nella maggior parte dei casi la migliore tipologia societaria per sviluppare un business in Italia, come visto, non ci sono dubbi. Ma non basta certo optare per una Società a Responsabilità Limitata per avere la certezza di un futuro fiorente: visto anche il periodo delicato (con l’Istat che nell'ultima nota mensile sull'andamento dell'economia italiana parla non a caso di un'economia in “rallentamento”) è fondamentale capire come ridurre il carico fiscale di una SRL sfruttando le sue peculiarità. Come spiegano gli esperti di Metatasse, grazie a strumenti come il Trattamento di fine mandato, il Compenso amministratore, le Royalties del Marchio e il Welfare aziendale è possibile abbassare in modo concreto il carico fiscale della società, a patto di introdurre un'attenta pianificazione fiscale.
Prima vittoria stagionale per la CBF Balducci HR che espugna Cremona al tie break nella seconda giornata di andata, dopo un’altra battaglia come nel match di esordio con Montecchio ma stavolta conclusa con il successo, in una gara con tanti alti e bassi. Nel primo set una CBF Balducci spenta subisce il gioco di Cremona che ha vita facile: l’attacco delle lombarde gira al doppio di quello arancionero (41% vs 23%) e fa la differenza in un parziale senza storia sin dai primi punti.
Situazione ribaltata nel secondo set, Macerata ritrova idee e gioco e guidata dai 6 punti di Fiesoli riporta la gara in parità: capitano arancionero in evidenza anche nel terzo set dove guida le sue compagne con 8 punti personali e il 58% in attacco. Nel quarto set le arancionere calano e Cremona ne approfitta, riuscendo con tanta grinta e maggiore lucidità in contrattacco a portare la sfida al tie break: 4 punti personali per la regista Turlà. Nel quinto set le arancionere restano avanti fino al 6-11, Cremona non molla fino all’ultimo ma il guizzo finale è della CBF Balducci HR. Fiesoli votata MVP e top scorer del match con 20 punti.
LA CRONACA
Tre errori consecutivi arancioneri favoriscono il break di 5-0 che lancia subito Cremona sul 7-3, Bolzonetti sfrutta a filo rete il servizio di Fiesoli (7-5) ma poi non trova il diagonale e le lombarde vanno a +5 (11-6). Le arancionere faticano in ogni fondamentale e Cremona ne approfitta con Ferrarini (13-6), Fiesoli ci prova col muro del 14-9 ma la ricezione CBF Balducci HR continua ad avere problemi (16-9). Entra Vittorini per Bolzonetti, le cremonesi non tolgono il piede dall’acceleratore e con una buona efficienza in contrattacco volano sul 19-10. Il parziale continua sulla stessa linea e si chiude 25-15.
Macerata prova a reagire nel secondo set (0-3) e guadagna il +5 con Mazzon in contrattacco e il muro di Fiesoli (1-6), poi il capitano inventa il mani out del 2-9. Entra Felappi per Taborelli per Cremona e trova subito due punti consecutivi (5-10) ma Bolzonetti fa buona guardia sotto rete e mura il 6-14. Cremona rimonta grazie ad una buona serie al servizio di Rossini risalendo fino all’11-15, Fiesoli mette a terra il 12-18 per il nuovo +6 e due errori cremonesi sanciscono il 12-20. Busolini firma l’ace del 12-22 e Mazzon chiude il set 14-25. L’attacco di Cremona cala al 19%, quello arancionero sale al 40%.
Mazzon spinge la CBF Balducci HR sul 2-5 nel terzo set, Fiesoli mette l’ace del 3-7 con l’aiuto del nastro e Mazzon ferma Taborelli (3-8). Korhonen mura Rossini e il fallo in palleggio di Turlà vale il 6-13, Bolzonetti e Busolini sbagliano in attacco e Cremona si ritrova a -4 (10-14): le arancionere tengono il +4, entra Vittorini per Bolzonetti e mette subito il mani out del 13-18. La situazione non cambia con Cremona che non sfrutta diverse occasioni in contrattacco tenendo sempre avanti le ragazze di Saja (18-23), poi i colpi di Vittorini chiudono il set 19-25.
Vittorini resta in campo nel quarto set, è l’avvio più equilibrato con le arancionere che vanno prima sul 3-5 ma vengono poi raggiunte dal muro di Taborelli (7-7): si va sempre punto a punto (10-10), Fiesoli non trova la riga in lungolinea (12-11), entra Civitico per Busolini, l’equilibrio continua complici anche errori che arrivano da entrambi i lati del campo (15-15). Arriva il break per Cremona (con Felappi in campo) con Rossini (18-16) e ancora con Piovesan (20-17): le lombarde giocano con grande agonismo mentre le arancionere sembrano non riuscire a trovare il guizzo giusto proprio in questa fase finale. Piovesan firma anche il 22-18, Vittorini risponde da posto quattro (22-20) ma non serve perché Cremona , 25-21.
Il tie break si apre con la difesa di Bresciani che Fiesoli trasforma nello 0-2 in pallonetto, Cremona non molla (3-3) ma la CBF Balducci HR piazza la zampata con il muro di Vittorini (4-7), si gira campo sul 5-8. Bonelli tiene il +3 a muro (6-9), Munarini e Felappi sbagliano (6-11) ma anche Vittorini (8-11). Arriva il contrattacco di Munarini (9-11) che poi mura Busolini (11-12): Korhonen sblocca (11-13), Mazzon trova il primo match ball (12-14) le arancionere tengono i nervi saldi e chiudono 12-15.
IL TABELLINO
CREMONAUFFICIO ESPERIA CREMONA: Rossini 13, Ferrarini 15, Turla' 6, Piovesan 11, Munarini 5, Taborelli 8, Gamba (L), Felappi 10, Balconati 1, Coveccia, Zorzetto. Non entrate: Landucci. All. Zanelli.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Bolzonetti 2, Mazzon 15, Korhonen 17, Fiesoli 20, Busolini 7, Bonelli 1, Bresciani (L), Vittorini 9, Civitico. Non entrate: Masciullo, Stroppa, Morandini (L). All. Saja.
Parziali: 25-15 (23’), 14-25 (27’), 19-25 (27’), 25-21 (28’), 12-15 (20’)
Note: Cremona 9 battute sbagliate, 2 ace, 9 muri vincenti, 29% in attacco, 49% in ricezione (23% perfette). Macerata 7 battute sbagliate, 2 ace, 9 muri, 32% in attacco, 58% in ricezione, 28% perfette).
Prestazione positiva dei biancorossi che per due set hanno comandato contro un avversario che però è stato poi capace di mettere in difficoltà i padroni di casa. Si è concluso tutto con una grande rimonta di Macerata al quarto set, che ha dimostrato grande carattere anche ai vantaggi, dove i ragazzi di coach Castellano hanno tenuto alta la concentrazione prendendosi la prima vittoria in campionato.
LA CRONACA – Coach Castellano sceglie Casaro, Lazzaretto e Zornetta, i centrali Fall e Orazi, il Capitano Marsili, Gabbanelli. Bari risponde con Paoletti, Bruno e Wojcik, al centro Pasquali e Persoglia, la regia affidata a Longo, il libero è Pirazzoli. Buona partenza dei biancorossi che bucano al centro prima con Fall e poi con Lazzaretto, Banca Macerata avanti 5-3. Si alzano i ritmi con Bari all’inseguimento: danno spettacolo le due squadre con un paio di lunghi scambi che esaltano i biancorossi, ancora efficaci al centro e a muro, 10-7.
Allunga la Volley Banca Macerata con la serie in battuta di Casaro, 16-11, costringendo coach Falabella a chiamare due time-out in pochi minuti. Macerata controlla bene e chiude in crescendo, 25-15. Reazione ospite ad inizio di secondo set, 1-4, la Volley Banca Macerata accorcia ma subisce la pressione di Bari e commette qualche errore di troppo al servizio: coach Castellano richiama i suoi col time-out sull’11-15.
Alzano il ritmo di gioco i biancorossi e con il diagonale di Casaro si portano sul 18-19, stavolta è Bari a rifugiarsi nel time-out; il pareggio arriva subito dopo, ancora con Casaro, bravo a vincere il duello a muro. Gli ospiti si scuotono e tornano avanti con una buona serie in battuta di Bruno e chiudono poi 22-25. Le squadre giocano punto a punto ad inizio di terzo set, poi Macerata ritrova efficacia al servizio: gli ace di Lazzaretto e Zornetta valgono il vantaggio quindi il muro di Fall permette ai biancorossi di allungare 10-6.
Spettacolo al Banca Macerata Forum: Gabbanelli salva l’impossibile in tuffo durante uno scambio infinito e ancora una volta il muro di casa è vincente, stavolta con Marsili, 15-10. Si rivede la Volley Banca Macerata dominante del primo set, i biancorossi allungano e giocano in scioltezza trascinati da Lazzaretto e Zornetta: set chiuso 25-13 e nuovo vantaggio. Bari non ci sta e riparte forte, Macerata costretta ad inseguire. Coach Castellano vede i suoi in difficoltà, chiama il time-out sul 6-11 e prova anche due cambi, dentro Penna e Sanfilippo; i biancorossi arrivano fino al 15-16, rientrano intanto Fall e Lazzaretto, ma Paoletti supera il muro di casa e riporta i suoi sul +3. Lazzaretto e Casaro scuotono Macerata, macinano punti ed è il numero 10 a firmare il 21-21; ci credono i biancorossi e una combinazione al centro premia Sanfilippo per il 22-21, finale tiratissimo. Squadre rispondo colpo su colpo, servono i vantaggi: le squadre giocano un’altra partita, rincorrendosi fino al 39-37, quando Zornetta mura Paoletti.
I COMMENTI – Casaro e Fall raccontano la partita, per lo schiacciatore“E stata una grande sofferenza questa partita, con un quarto set infinito ma penso che abbiamo meritato la vittoria. Dobbiamo ripartire dai set giocati meglio, nell’ultimo siamo riusciti a restare in partita”. Fall aggiunge che, “Ringraziamo il pubblico che è venuto numeroso, noi dobbiamo mantenere sempre alto il ritmo di gioco per non andare in difficoltà”. Per entrambi è stata la prima al Banca Macerata Forum, “Dobbiamo avvicinare il pubblico più possibile, coinvolgerlo, invogliarlo a tornare”, spiega Fall e per Casaro, “Abbiamo vinto la partita anche grazie a loro, il pubblico ci ha sostenuti fino alla fine”.
Il tabellino:
VOLLEY BANCA MACERATA 3 JUST BRITISH BARI 1
PARZIALI: 25-15, 22-25, 25-13, 39-37.
Durata set: 24’, 30’, 24’, 56’. Totale: 134’.
VOLLEY BANCA MACERATA: Ravellino, Marsili 8, Orazi 9, Pahor, Fall 14, Penna 1, Casaro 21, Sanfilippo 2, Gabbanelli, Zornetta 18, Lazzaretto 16. NE: Scrollavezza, Owusu, D’Amato. Alle-natore: Castellano.
JUST BRITISH BARI: Pasquali 6, Cengia 1, Sportelli 1, Longo 2, Bruno 12, Pisoni, Persoglia 7, Galliani 1, Wojcik 12, Paoletti 18, Pirzzoli. NE: Barretta, Mossa. Allenatore: Falabella.
ARBITRI: Morgillo e Lanza.
Si è svolta, sabato 14 ottobre nella storica cornice del teatro Filarmonica di Macerata e alla presenza di autorità politiche, istituzionali e militari, la cerimonia di passaggio della campana tra presidenti ed ilpPassaggio delle consegne tra luogotenenti governatori del KIWANIS club di Macerata.
Il presidente uscente, Giorgio Agostinelli, prima di procedere alla consegna del collare e del distintivo alla nuova presidente, Patrizia Papetti, ha riassunto brevemente la sua esperienza e le iniziative dell’anno sociale concluso, tra cui la fitta collaborazione con le scuole del territorio per la prevenzione degli abusi e l’uso di alcol e droghe, incontri su temi come il bullismo e ricordando l’impegno principale del KIWANIS, “Save the Children of the World”.
Ha inoltre ringraziato i rappresentanti di altri club Soroptimist, Rotary Club Macerata, Club Kiwanis di Modena, Foligno, Fermo, Ancona Nord e San Marino e d il Kiwanis Club di Charleroy del Belgio per essere intervenuti con un ampia delegazione all’evento. La neo presidente Patrizia Papetti ha illustrato le sue linee programmatiche ringraziando i soci per la stima dimostrata chiedendo l’aiuto e l’impegno di tutti per i progetti futuri rivolti all’assistenza dell’infanzia e dei minori in difficoltà, tra cui la collaborazione con la fondazione Piombini Sensini.
La serata è proseguita secondo la scaletta prevista con la nomina del maceratese Renato Galeotti in qualità di luogotenente governatore della divisione Marche-San Marino-Emilia Romagna, succeduto a Mihaela Anghel del club di San Marino, il quale ha illustrato il progetto in collaborazione con l’UNICEF che il KIWANIS sta portando avanti a livello nazionale, al fine di riuscire a garantire i vaccini ai bambini dell’Africa. Grazie alla generosità dei numerosi presenti sono stati raccolti fondi per la vaccinazione totale di ben otto bambini.
Grave incidente a Corridonia: donna riporta ustioni su tutto il corpo e viene trasportata d’urgenza a Torrette con l'elisoccorso. Il fatto si è verificato intorno alle 17 di oggi, in contrada Cremone a Corridonia, poco prima della segnalazione arrivata alle forze dell’ordine.
Secondo dinamiche ancora in fase di accertamento, la donna sarebbe rimasta coinvolta in un ritorno di fiamma esploso mentre utilizzava dell’alcol, rimanendo ustionata sull’addome, sulle braccia e sulle gambe. Tempestivo l’intervento dei soccorritori del 118, i quali hanno immediatamente disposto il trasporto ad Ancona in eliambulanza.
Il Chiesanuova fa un’altra vittima illustre. Dopo il roboante blitz di Urbania i biancorossi concedono il bis, mettendo al tappeto l’unica formazione d’Eccellenza che era ancora imbattuta. Contro il Castelfidardo finisce 1-0 ed è vittoria che pesa tanto, perché dopo le prime uscite un po’ sfortunate versante episodi, stavolta il team di Mobili l’ha spuntata soffrendo, con gli ospiti che hanno colto due traverse. A decidere la sfida –giocata a Villa San Filippo va ricordato, non propriamente in casa- un siluro di Pasqui nel primo tempo. La vittoria permette al Chiesanuova di raggiungere al 7° posto a quota 9 punti proprio i rivali biancoverdi. I fidardensi di Giuliodori hanno confermato la solidità difensiva e giocato un buonissimo calcio, ma sono saliti a 3 gare senza successo e gol.
L'ex Mobili ri-presenta lo stesso undici di Urbania, in panchina si rivede Farroni. Modulo 4-2-3-1 con Crescenzi alle spalle di Sbarbati e Mongiello stavolta a destra; ospiti con il 4-3-3 e numeri di maglia quasi illeggibili. Primo sussulto al 5' quando Mongiello, a caccia del primo gol, conclude da fuori e la sfera, deviata, lambisce il palo. Subito dopo un'altra deviazione, di Canavessio su cross insidioso di Piazze, chiama Fatone alla gran risposta d'istinto per evitare il peggio. Al 18' il 2001 Nanapere aziona il DRS e si beve Iommi, cross e sul secondo palo E.Nacciarriti non trova la porta. Le squadre si sfidano a viso aperto e 2' dopo Pasqui, già in gol a Urbania, si ripete con una perla. Parte dalla sinistra, resiste alla trattenuta del 2004 Fossi e da 25 metri spara un missile sotto il sette: 1-0 da cineteca. Per un quarto d'ora non accade nulla, ma al 34' grande brivido, su punizione dal limite Fabbri sfodera il suo mancino e la traversa salva Chiesanuova. I rimpianti per il Castelfidardo aumentano al 41' quando Braconi viene messo in verticale davanti a Fatone, lo salta ma manda sull'esterno della rete.
Dieci minuti e da corner svetta Imbriola quasi nell'area piccola, colpo di testa a botta sicura e clamorosa traversa. I biancoverdi, già piacevoli nel fraseggio, prendono campo e fanno molto possesso collezionando angoli. Il Chiesanuova non riesce a ripartire o salire ed è costretto a difendersi. Per la zona Cesarini allora Mobili decide di proteggersi passando a 5 dietro ed in effetti i suoi non rischiano davvero più nulla fino al triplice fischio.
La Civitanovese continua a stupire e conquista una vittoria importantissima contro l’Urbania, raggiungendo la vetta con 15 punti, a pari merito con l’Urbino. I rossoblù dominano fin dai primi minuti e, dopo un primo tempo terminato a reti bianche, il gol di Becker concretizza gli sforzi compiuti regalando tre punti d’oro.
Al Comunale di Civitanova, la prima e la seconda in classifica si incontrano in un match ricco di emozioni fin dalle prime battute: è il 2’ quando l’Urbania si vede un gol annullato dal guardalinee. La Civitanovese riparte alla carica ricompattando i reparti e da lì conduce fino al termine. Il gioco però si congela a centrocampo e il risultato rimane fisso sullo 0-0 fino al duplice fischio.
Nella ripresa i ritmi non cambiano. I locali continuano a farla da padrone ma faticano a sbloccare. Il tanto atteso gol arriva poco dopo la mezz’ora del secondo tempo, in seguito ad un’azione confusa che vede Becker finalizzare in rete per l’1-0. La tifoseria rossoblù accompagna i propri beniamini fino al termine ed esplode in un boato di gioia quando il direttore di gara sancisce la vittoria definitiva della Civitanovese.
(FONTE FOTO: gruppo FB "Civitanovese Speakers' Corner")
Il primo Tolentino post-Buratti non ingrana. La promozione di Ettore Ionni a capo allenatore porta a un cambio di modulo (dal 4-2-3-1 al 4-3-3), ma non agli effetti sperati nella trasferta di Montefano.
Trasferta che i cremisi hanno vissuto senza il sostegno del proprio pubblico, come disposto dalla Prefettura, che ha vietato la vendita dei tagliandi ai residenti nel comune, per via degli scontri avvenuti al termine del match di domenica scorsa giocato al "Della Vittoria" di Tolentino contro la Jesina.
Ad andare in rete nel 2-0 finale dei "viola" sono capitan Bonacci e Palmucci, con un gol per tempo. Tre punti che consolidano la posizione playoff del Montefano, mentre il Tolentino resta tristemente penultimo.
LA CRONACA - Nell'undici iniziale ospite, Ionni lancia il 2004 Cisternino in difesa e Verdesi nel tridente con Petrucci e Santirocco. Nel Montefano a guidare l'attacco è Papa, supportato dal trio composto da capitan Bonacci, Palmucci e Di Matteo.
Al 10' arriva, immediato, il vantaggio dei padroni di casa con Bonacci che deposita in rete un comodo tap-in su assist di Palmucci. Una doccia gelata per gli ospiti, che arrivano da una settimana tutt'altro che facile.
A gestire i ritmi della partita sono i "viola" padroni di casa, con il Tolentino in evidente difficoltà sotto il punto di vista mentale. Sempre Bonacci si rende pericoloso al 36', ma stavolta Orsini risponde presente sulla sua conclusione a botta sicura.
Il primo squillo cremisi arriva al 38' con un tiro debole di Petrucci, ben controllato da David. Velenoso tentativo di Alla al 41', ma la sfera termina a lato. Al riposo è uno a zero per il Montefano.
SECONDO TEMPO - Al rientro dagli spogliatoi il Tolentino parte forte alla ricerca del pareggio ma il forcing dei primi cinque minuti non porta i frutti sperati. Il Montefano replica in ripartenza e sfiora il raddoppio con Papa, fermato a tu per tu da Orsini (54').
L'appuntamento con il gol è solo rimandato e arriva cinque minuti più tardi (59') con il numero 10 Palmucci che fa partire dal suo piede una parabola che scavalca il numero uno cremisi e firma il 2-0. Una rete che affossa definitivamente le speranze di rimonta ospiti.
Solo un tentativo telefonato di Borrelli al 70' e un paio di conclusioni del subentrato Moscati da annotare nel taccuino per la reazione cremisi. La partita si trascina senza sussulti sino al triplice fischio che porta all'esplosione di gioia del pubblico di casa.
Doveva essere una vittoria facile per raggiungere la tanto agognata continuità ma la Maceratese non riesce a prendere il volo e impatta 0-0 contro l’ultima della classe, regalando all’Azzurra Colli il secondo punto stagionale. I biancorossi di Lattanzi, dati per favoriti all’alba del campionato, escono nuovamente scorati dal campo dopo l’ennesima prestazione sottotono per la delusione dei quasi 600 spettatori presenti.
L’inizio della partita tradisce un ritmo di gioco ben più alto di quello riscontrato nella prima frazione, povera di azioni e ancor più di emozioni: il gioco ristagna a centrocampo fra falli e cartellini gialli. Il primo tempo si chiude accompagnato dai fischi dei tifosi, delusi da una Maceratese che, contro l’Azzura Colli ultima in graduatoria (1 punto in cinque giornate), conta solo due opportunità dalla distanza ad opera di Minnozzi e Ruani.
La ripresa si riapre come nel primo tempo: un traversone velenoso attraversa tutta l’area di Gagliardini ma non trova la sponda decisiva e il risultato non cambia. La Maceratese incalza e strappa il pallino del gioco, continuando a spingere in cerca del sorpasso. Poco da segnalare fino all’assedio finale: occasione nitida solo negli ultimi minuti per i locali, con la punizione dal limite dell’area non centrata da Napolano. Imprecisione e sfortuna inchiodano i biancorossi nell’assedio finale e il risultato non si scosta dallo 0-0 al rintocco del triplice fischio.
Auto finisce contro muretto: muore Francesca Bellabarba, 78enne. Il tragico incidente si è verificato, intorno alle 13 della mattinata odierna, in via Roma a Macerata, all'altezza del ristorante "Nino Caffè". Per cause da accertare, la vettura - che proveniva da via Lori - è andata dritta terminando la propria corsa contro un muretto.
Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto gli operatori sanitari del 118 (con quattro ambulanze) e dei vigili del fuoco. Nonostante il tempestivo arrivo dei soccorsi, a nulla sono valse le operazioni di rianimazione per una dei tre occupanti del veicolo. Nell'abitacolo erano presenti due donne e un uomo: fratello, sorella e moglie dell'uomo. Secondo una prima ricostruzione, erano appena usciti da una funzione religiosa (una cresima, ndr) celebrata alla chiesa di San Francesco.
A perdere la vita proprio una delle due donne (Francesca Bellabarba, la moglie dell'uomo, 78 anni), mentre la seconda è stata trasferita d'urgenza all'ospedale Torrette di Ancona. L'uomo è stato, invece, condotto all'ospedale di Macerata. Presenti sul luogo del sinistro anche gli agenti della polizia di Stato e gli agenti della polizia locale: saranno proprio questi ultimi a ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto.
Il traffico verso il centro del capoluogo ha subito rallentamenti, per consentire il completamento delle operazioni di soccorso e la messa in sicurezza del tratto.
Serata memorabile quella andata in scena giovedì fino a tarda notte all’Area City Park in via Madonna delle Carceri. L’evento "Tutti a ballare gli anni ’80 e ‘90", voluto dall’amministrazione comunale e organizzato da Event, ha letteralmente infuocato Camerino: oltre 1000 persone hanno riempito per tutta la sera l’Area City Park che si è trasformata in una vera e propria discoteca a cielo aperto.
Un successo senza precedenti, grazie anche alla partecipazione delle attività commerciali della città, coinvolte dall’amministrazione e che hanno dato vita ad un evento dall’organizzazione perfetta, consentendo alle migliaia di presenti di divertirsi e scatenarsi per tutta la sera.
Camerino ha mostrato così la sua grande vitalità e ancora una volta di essere la città dei giovani, anche se la serata ha visto la partecipazione non solo di ragazzi ma di persone di tutte le età che si sono lasciate coinvolgere e travolgere dal ritmo e dal sound di 89 Discoteca.
"È stata una bellissima serata, voluta dall'amministrazione comunale e che ha avuto un successo veramente eccezionale dopo anni dal sisma - commenta il sindaco Roberto Lucarelli - Un evento che ha visto più grandi e più giovani ballare insieme in una piazza fantastica, quindi una serata di quelle belle, da ricordare, realizzata nella più totale partecipazione di tutta la comunità".
"Serata veramente da ripetere perché Camerino ha bisogno di eventi che facciano comunità e facciano vivere una città che è sia per giovani sia per tutti, visto appunto la partecipazione dei ragazzi, degli studenti e delle famiglie" conclude Lucarelli.
Grandissima partecipazione sabato a Corridonia per l'inaugurazione della mostra antologica di Silvio Craia ,"Così", e lo scoprimento della scultura in perspex alta tre metri donata dal Maestro alla comunità. "Corridonia diventa il centro di un nuovo capitolo della storia dell'arte contemporanea", hanno affermato i curatori David Miliozzi e Mario Montalboddi.
Taglio del nastro con il sindaco Giuliana Giampaoli e l'assessore alla cultura Massimo Cesca. "Un giorno storico per la nostra comunità. L'opera donata dal Maestro Silvio Craia straordinaria, così come l'allestimento della mostra. Oggi è formalmente iniziato un percorso che darà una forte identità alla nostra città, rendendola più bella ed attrattiva", hanno dichiarato sindaco e assessore.
Presente anche il fondatore dell'accademia di belle arti di Macerata Giorgio Cegna: "Io e Silvio, insieme a tanti amici, Dante Ferretti, Sante Monachesi, Valeriano Trubbiani, Emilio Villa, abbiamo lasciato un segno importante, Agra', le idrologie, la poesia visiva, i recuperi formidabili, un'eredità oggi più viva che mai". Tanti gli interventi per omaggiare il Maestro: Lucio Del Gobbo, Loredana Finicelli, Alvaro Valentini, Giuliana Pascucci, Daniele Taddei, Paola Ballesi, Michele Gentili e Giorgio Cegna.
Finisce con un rocambolesco 3-3 la partita inaugurale tra il Kappabi Futsal Potenza Picena e la Real Fabrica di Roma. Esordio dolceamaro dunque per i “giallorossi” che con questo punto conquistato muovono la classifica ma visto l'andamento della gara, con la prima frazione di gara in pugno per la squadra potentina, c'è un pizzico di rammarico in una stagione comunque agli inizi.
Pubblico delle grandi occasioni al Pala Principi con l'esordio del campionato di A2 per la neo promossa Kappabi Futsal Potenza Picena. Inizio da protagonisti per i ragazzi del duo Moro-Nikinha che con un pressing alto schiaccia gli avversari e si porta al tramonto della prima frazione sul parziale di 3-0 grazie ad uno Sgolastra protagonista, con una doppietta, e Pizzo.
La gara si riapre con il gol ospite siglato da Bielousov per una disattenzione difensiva e si va al riposo lungo sul 3-1. Inizio di ripresa equilibrato con gli ospiti che si rifanno sotto nel corso del match grazie al penalty messo a segno da Martinozzi. La squadra romana dimezza così lo svantaggio ma quando Nikinha e compagni pensano di portare a casa la prima vittoria stagionale, arriva il pareggio beffa a pochi secondi dal termine con Sgolastra che anticipa tutti e insacca nella porta sbagliata per il più classico degli autogol.
"Una prova che ci dà fiducia nonostante il risultato ma siamo solo all'inizio - esordisce così Nico Sgolastra - non abbiamo concretizzato quando avremmo potuto ma abbiamo trovato comunque di fronte una squadra che non ha mai mollato soprattutto nell'aspetto fisico. Ora testa alla prossima trasferta difficile contro la Dozzese, in un match tirato ma daremo come sempre il massimo".
KAPPABI FUTSAL POTENZA PICENA – REAL FABRICA ROMA 3-3 (3-1 pt)
KAPPABI FUTSAL POTENZA PICENA: Luciani, Rossi, Nunzi, Di Iorio, Carnevali, Pizzo, Nikinha, Belleggia, Giacomelli, Sgolastra, Gomez, Tinteanu All. Nikinha - Moro
REAL FABRICA ROMA: Bardoscia, Sciarrini, D’Agostino, Russo, Martinozzi, Sbarra, Masini, Bielousov, Stentella, Relandini, Emer, De Camillis All. De Lucia
Arbitri: Marco Terzini e Paolo Lorenzo Galanti di Pescara
Sequenza Reti: 1-0 Sgolastra, 2-0 Sgolastra, 3-0 Pizzo, 3-1 Bielousov // 3-2 Martinozzi (rig.), 3-3 aut. Sgolastra
La Macagi Cingoli mette paura al Brixen, ma non riesce ad evitare la sconfitta. I ragazzi di Palazzi, infatti, hanno perso 34-36 contro la corazzata alto-atesina, nella gara della sesta giornata della Serie A Gold di pallamano. In svantaggio di 6 reti a inizio ripresa, Strappini e compagni sono riusciti a risalire, riaprendo la contesa a pochi secondi dal termine.
LA CRONACA - Nel primo tempo la partita è piacevole, giocata ad alta intensità da entrambe le squadre. Cañete apre le marcature, Strappini pareggia ma Korbel segna l’1-2. Codina Vivanco fa 2-2, ma dall’altra parte Cañete ed Arcieri piazzano il +2 sul 2-4, dopo la traversa di Sonnerer e la parata di Volarevic su Codina. Shehab accorcia, Sontacchi riallunga e Codina dai 7 metri trova il 4-5. Brixen tenta ancora la fuga e si porta a +3 grazie ai gol di Cañete e Arcieri, ma dall’altra parte Strappini e Mangoni trovano nuovamente il -1 (6-7).
Korbel fa 6-8 e Cingoli risponde con i colpi di Strappini e Rossetti, dopo due parate di Mihail su Cañete. Qui Brixen piazza un break di 0-4 grazie alle doppiette di Endrit Iballi e Korbel per l’8-12, con Volarevic attento sulle conclusioni di Shehab e Codina. Paulo Vinicius e Sonnerer mantengono il +4 sul 10-14, ma la Macagi non molla: Somogyi, Ciattaglia e Shehab riportano a -1 la formazione di casa sul 13-14. In questo frangente, Mihail para un sette metri a Sonnerer e fa due belle parate su Paulo Vinicius e Cañete, mentre Volarevic fa gli straordinari su D’Agostino.
Gli ospiti tornano a +3 grazie ai colpi di Paulo Vinicius ed Endrit Iballi (13-16), con Volarevic fortunato sulla traversa di Shehab e decisivo sul 7 metri di Codina. Due gol consecutivi di D’Benedetto valgono il 15-16. Nel finale dei primi 30’ di gioco, i botta-risposta Endrit Iballi-Somogyi, Cañete -Codina e Ardian Iballi-Somogyi fissano il parziale sul 18-19 che chiude il primo tempo.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa, risulterà decisivo il break iniziale del Brixen, che permetterà agli ospiti di conquistare la vittoria nonostante la reazione di cattiveria e personalità dei locali. Nei primi 10 minuti del tempo, infatti, gli ospiti piazzano un passivo di 1-6 firmato doppio Korbel, Sontacchi, Paulo Vinicius, Sonnerer e Azzolin, portandosi sul +6 del 19-25. In questo periodo Volarevic ipnotizza Somogyi, D’Benedetto dai 7 metri, Ciattaglia, Shehab per due volte e ancora Somogyi dai 7 metri.
Shehab e D’Benedetto accorciano a -4 sul 22-26, mentre la conclusione di Cañete dai 7 metri colpisce prima il palo e poi la traversa. Mihail salva su Korbel e Paulo Vinicius, così D’Benedetto ne approfitta per segnare il 23-26. Brixen torna a +5 grazie a Paulo Vinicius e Cañete (23-28). Cingoli non fa scappare gli avversari e resta attaccata al punteggio: Bordoni, D’Benedetto e Strappini mantengono le 4 reti di svantaggio (27-31), mentre Palazzi inserisce in porta Albanesi al posto di Mihail.
Sul 29-34, i direttori di gara decidono di espellere l’ospite Endrit Iballi per un fallo sulla linea dei 9 metri. A questo punto, sfruttando anche la momentanea superiorità numerica, la Macagi riesce a mettere pressione al Brixen: Somogyi e Strappini strappano il -3 sul 31-34 e Albanesi neutralizza un 7 metri ad Ardian Iballi. Arcieri fa +4 dopo il palo di Krobel, ma dall’altra parte Ciattaglia, Strappini e D’Benedetto riportano a -1 i padroni di casa al 59° minuto sul 34-35, con Albanesi autore di tre parate strepitose su Cañete dai 7 metri, Arcieri e ancora su Cañete.
Il portiere cingolano fa il miracolo anche su Arcieri negli istanti finali, ma nulla può sull’incursione di Cañete che vale la vittoria ospite, tra gli applausi di un PalaQuaresima che aveva sognato un clamoroso pareggio.
Tabellino
Macagi Cingoli 34-36 Brixen (18-19)
Macagi Cingoli: Mihail, Albanesi, Tapuc, D’Agostino 1, Ciattaglia 2, Shehab 5, Ottobri, Mangoni 1, Somogyi 4, Bordoni 1, Latini, Strappini 7, D’Benedetto 7, Rossetti 1, Compagnucci, Albanesi, Codina Vivanco 5. All. Palazzi
Brixen: Volarevic, Lubinati, Azzolin 1, Paulo Vinicius 5, Vanoli, Arcieri 3, Canete 8, Iballi E. 5, Iballi A. 2, Korbel 6, Sontacchi 2, Sonnerer 4, Muehlogger, Puntaier, Rufinatscha, Oberhollenzer. All. Cutura
Arbitri: Dionisi – Rinaldi
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all’avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa al matrimonio e alla possibilità del riconoscimento della sentenza canonica di nullità del matrimonio concordatario nello Stato italiano. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da un lettore di Macerata che chiede: "È possibile riconoscere la nullità del matrimonio ecclesiastico dopo 3 anni dalle nozze?"
Il caso di specie ci offre l’occasione di far chiarezza su una questione estremamente delicata, sulla quale ha avuto modo recentemente di pronunciarsi la Corte di Cassazione, affermando espressamente quanto segue: "Se il matrimonio non è nato con i giusti presupposti e se la convivenza coniugale, durata quasi quattro anni, è stata caratterizzata da grosse difficoltà nel rapporto di coppia, caratterizzato da contrasti e incomprensioni, è comunque impossibile riconoscere il pronunciamento con cui i giudici ecclesiastici hanno accolto l'istanza dell'uomo e annullato le nozze".
A tal proposito, infatti, i Giudici d'appello, avevano negano «la dichiarazione di efficacia nel territorio della Repubblica Italiana della sentenza canonica di nullità del matrimonio concordatario» fra lui e la moglie, nullità derivante, secondo i giudici ecclesiastici, dal «non essere il matrimonio nato con i giusti presupposti a causa delle mancanze di lui, che non ha effettuato una libera scelta né è mai riuscito ad assumersi gli oneri coniugali».
Per i giudici d'appello è decisivo un dettaglio: «la convivenza fra i coniugi è durata dal matrimonio nel 1994 sino ad oltre la nascita del figlio, potendosi ritenere i loro rapporti interrotti solo dal 1998», quindi «oltre il triennio dalla celebrazione del vincolo». Logico, di conseguenza, secondo i giudici, non riconoscere la nullità matrimoniale sancita dai giudici ecclesiastici.
A porre fine a ogni discussione provvedono i magistrati di Cassazione, respingendo le obiezioni sollevate dall'uomo e sancendo in via definitiva che non può essere riconosciuta in Italia la nullità, sancita dai giudici ecclesiastici, del matrimonio.
Fondamentale il richiamo al principio secondo cui «la convivenza come coniugi, ove protrattasi per almeno tre anni dalla celebrazione del matrimonio concordatario, integra una situazione giuridica di ordine pubblico italiano ostativa alla dichiarazione di efficacia della sentenza di nullità pronunciata dal Tribunale ecclesiastico per vizio genetico del matrimonio».
La Cassazione osserva che «sulla base degli atti del processo canonico e delle deposizioni ivi raccolte» si è accertato che «il matrimonio è stato dichiarato nullo solo perché non nato con i giusti presupposti a causa delle mancanze dell'uomo che non ha effettuato una libera scelta né è mai riuscito ad assumersi gli oneri coniugali» mentre «la convivenza dei coniugi è cessata solo nel 1998», è durata, dunque, più di tre anni ed è stata anche impreziosita dalla nascita di un figlio.
Privo di valore, quindi, il riferimento fatto dal ricorrente alle difficoltà emerse nel rapporto di coppia già prima dei tre anni di convivenza. Su questo fronte, difatti, i magistrati chiariscono che «la convivenza come coniugi non presuppone certo un rapporto matrimoniale sempre e comunque privo di screzi e contrasti, in quanto la convivenza tra coniugi non è necessariamente collegata ad un matrimonio fondato sempre su solidarietà ed affetti, ma ad un matrimonio comunque celebrato», salvo che i coniugi si trovino in «una condizione di totale estraneità, pur coabitando, senza alcun rapporto personale».
Ecco perché «l'esistenza di contrasti ed incomprensioni» nel rapporto tra i coniugi è, concludono i giudici, «irrilevante» (Cass. Sez. Unite n. 16379/2014).
Pertanto in risposta alla domanda del nostro lettore ed in linea con la più autorevole giurisprudenza di legittimità in materia di responsabilità colposa del conducente, si può affermare che: "La convivenza come coniugi ove protrattasi per almeno tre anni dalla celebrazione del matrimonio concordatario integra una situazione giuridica di ordine pubblico ostativa alla dichiarazione di efficacia della sentenza di nullità dal tribunale ecclesiale per vizio generico di matrimonio” (Cass. Civ., Sez. I, Ordinanza n. 28308/2023).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Renzo Mercorelli non ce l'ha fatta. Per l'uomo, tolentinate di 83 anni, si sono rivelate fatali le ustioni riportate nell'incidente avvenuto venerdì nella sua casa di campagna, in località Calcavenaccio.
Stava bruciando delle sterpaglie quando il fuoco è velocemente divampato e le fiamme lo hanno avvolto. Sul posto si sono precipitati vigili del fuoco, sanitari del 118 e carabinieri ma le sue condizioni - già al momento del trasporto d'urgenza in eliambulanza all'ospedale regionale Torrette di Ancona - sono apparse gravissime.
Nella giornata di lunedì verrà eseguito un riscontro diagnostico, al quale seguirà il nulla osta per la celebrazione dei funerali.
Sorprese dall'oscurità smarriscono il sentiero e chiamano i soccorsi. I vigili del fuoco del distaccamento di Cagli e gli uomini del soccorso alpino sono intervenuti intorno alle 19:30 di sabato, in località Furlo, nel comune di Fermignano, per soccorrere due ragazze rimaste bloccate in una zona impervia.
La richiesta è pervenuta direttamente dalle interessate in quanto, durante l'itinerario di rientro, a causa dell'oscurità, hanno smarrito la traccia del sentiero rimanendo disorientate all'interno della boscaglia.
I soccorritori, tramite coordinate Gps, hanno raggiunto le due ragazze e, viste le buone condizioni fisiche, hanno provveduto a riaccompagnarle al punto di partenza dell'escursione, dove era parcheggiata la loro autovettura.
Grave incidente a Treia: un centauro è rimasto ferito in seguito ad un sinistro con un furgone ed è stato trasportato d’urgenza a Torrette con l’elisoccorso. Il fatto si è verificato sabato sera lungo contrada Chiaravalle, la strada che collega Santa Maria in Selva a Passo di Treia.
Lanciato l’allarme, sono prontamente accorsi gli operatori sanitari del 118 che, verificate le condizioni del motociclista, hanno disposto il trasporto in codice rosso ad Ancona in eliambulanza. Ancora in corso le ricostruzioni sulla dinamica dell’accaduto da parte delle forze dell’ordine intervenute.
“E’ stato per me un onore partecipare e prendere la parola (fra 53 amministratori selezionati ad intervenire compresi ministri, deputati, senatori e presidenti di regione), all’Assemblea nazionale degli enti locali del mio partito politico Forza Italia - racconta in nota il primo cittadino di Civitanova, Fabrizio Ciarapica - che si è tenuta presso l’Autodromo di Monza di fronte ad una platea di oltre mille amministratori azzurri, dai membri del governo ai sindaci, ai presidenti di regione e a tutti gli assessori dei territori".
"Un’importante occasione di confronto quello di oggi, uno spazio importante dove tutti gli amministratori, in primis i sindaci, hanno potuto far sentire la propria voce per portare all’attenzione nazionale le istanze e i bisogni dei cittadini cui dare risposte concrete e garantire servizi - prosegue - Una filiera politica necessaria quella del centro destra salda e pronta a lavorare in modo coeso tutti nella stessa direzione per il bene comune: dallo stato centrale ai territori di provincia".
"Tante le personalità azzurre incontrate oggi: da quello con Letizia Moratti, appena rientrata nel partito d’origine, a quello con l’onorevole Paolo Barelli, Capogruppo di F.I. alla Camera dei deputati, a quello con il Senatore Maurizio Gasparri, vice presidente del Senato e coordinatore nazionale degli enti locali di F.I., a quello con il Ministro per le riforme istituzionali, Maria Elisabetta Alberti Casellati, fino all’amico Antonio Tajani, Presidente del partito, vicepremier e Ministro degli Esteri".
"Insieme a me tanti colleghi, fra cui: Gianluigi Tombolini, sindaco di Numana, Daniele Silvetti, neo sindaco di Ancona e tutto il gruppo di Forza Italia Civitanova Marche. Un ringraziamento particolare a Francesco Battistoni, nostro coordinatore regionale che ha costruito una bella squadra, compatta e competente nelle Marche".
"Monza è un luogo particolarmente emblematico per tutti noi, seggio storico del Presidente e fondatore di F.I., Silvio Berlusconi che ci ha da poco lasciati e dove il 22 e il 23 ottobre prossimi si terranno le elezioni suppletive al Senato per ricoprire proprio quel seggio con il candidato Adriano Galliani a cui ho fatto i miei auguri personalmente, amico storico del Presidente, già A.D. per un trentennio del Milan e attualmente Vicepresidente vicario e A.D. dell’A.C. Monza, l’uomo giusto per proseguire il lavoro iniziato dal nostro indimenticabile Presidente Silvio Berlusconi”.
Sabato 7 e domenica 8 ottobre si sono svolti a Caorle allo Stadio Chiggiato, i Campionati Italiani Individuali e per Regioni Cadetti, la manifestazione nazionale di maggior prestigio per gli atleti e le atlete di 14 e 15 anni. Oltre 1000 atleti si sono affrontati nelle varie discipline in due giornate di gare, aperte con la sfilata del venerdì e con la partecipazione come testimonial d’onore del Campione Olimpico di salto in alto, Gianmarco Tamberi.
Sono stati 4 gli atleti dell’Avis Macerata a vestire la maglia verde/bianca delle Marche. Un risultato di assoluto valore lo ha raggiunto Beatrice Stagnaro, la matricola del gruppo. Al suo primo anno di categoria e con ancora i suoi 13 anni (14 li compirà a fine dicembre) Beatrice si è messa al collo la medaglia di bronzo nel lancio del disco, piazzandosi al 3° posto con la misura di m 35.10 e portando così a casa 20 punti per la classifica per Regioni.
Seconda dal 3° al 5° lancio, Beatrice ha dovuto lasciare l’argento solo all’ultimo turno di lanci, dove una atleta veneta l’ha scavalcata ottenendo il suo personale. Per Beatrice è comunque un’ottima prestazione, a solo 45 cm dal proprio personale di 35.55 ottenuto a Macerata a settembre, risultato che rappresenta anche il nuovo Record Sociale Cadette.
Nel mezzofondo sfiora la medaglia Irene Ippoliti nella gara dei m 1000. In una domenica mattina molto umida e con qualche incertezza in partenza, Irene non riesce ad esprimersi al meglio nella batteria delle più forti. La gara la vede ottava con il tempo di 3:06.26 ma è superata dalla vincitrice della prima batteria e quindi scende al non posto, appena fuori dal podio (ai Campionati Cadetti vengono premiati i primi 8 classificati).
Peccato perché Irene puntava a migliorare il suo personale di 3:01.84 che l’avrebbe portata direttamente a medaglia. Bella gara dei m 2000 quella disputata da Marsel Provenziani che ha corso la prima batteria. Con una gara attenta, sempre incollato al gruppo di testa, Marsel ha corso i 2000 metri in 5:56.50, chiudendo al 4° posto (24°complessivo dopo le 3 batterie) ma felice di aver finalmente scritto il suo nome nella pagina dei Records Sociali Cadetti.
Infatti il suo tempo va a cancellare uno dei record più storici della Società che resisteva dal 1977, quando Roberto Moretti corse la distanza in 5:59.1. La quarta avisina del gruppo è stata Vittoria Quattrini, anche lei matricola. Alla prima gara in un Campionato Italiano, Vittoria ha portato punti nel lancio del peso, scagliando l’attrezzo da 3 kg a metri 8.25 e chiudendo in diciannovesima posizione. La classifica finale per regioni ha visto le Marche all’8° posto con le Cadette, al 15° posto con i Cadetti e al 9° posto della classifica complessiva.