"Occorre un provvedimento urgente che consenta anche per il 2022 la sospensione delle rate dei mutui bancari sugli immobili resi inagibili dal sisma del 2016 in Centro Italia". Lo ha detto il Commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, nel corso di un’audizione in Commissione Bilancio al Senato sul decreto milleproroghe, preannunciando un’iniziativa comune con l’Associazione Bancaria italiana.
“Proprio in questi giorni le banche stanno riattivando le procedure per la riscossione delle rate sui mutui concessi alle imprese e ai cittadini, che sono molto preoccupati, e i tempi di conversione del decreto milleproroghe rischiano di essere troppo lunghi” ha osservato Legnini, che ha aperto l’audizione con un ricordo delle vittime, a cinque anni dalla sciagura di Rigopiano.
“La legge di bilancio 2022 è stata molto positiva per la ricostruzione, ma alcune norme, non solo quella sui mutui dei privati, non sono state confermate e sono necessarie” ha aggiunto il Commissario, sollecitando anche la proroga della sospensione delle rate dei mutui dei comuni, il rinnovo delle compensazioni, sempre a favore dei comuni, per il mancato gettito della Tari, la conferma, per le scuole del cratere, delle deroghe al numero di studenti per la composizione delle classi e la possibilità di utilizzare anche per il 2022 il credito d’imposta sugli investimenti delle imprese.
Legnini ha chiesto al Parlamento anche una norma che consenta, con le risorse già stanziate, di raforzare la struttura organizzativa del Commissario, che deve gestire il Fondo complementare del Pnrr per le Aree Sisma da un miliardo e 780 milioni, assicurando il rispetto di un cronoprogramma strettissimo senza distrarre risorse essenziali all’attività della ricostruzione.
Un piccolo velivolo da turismo ha avuto un incidente durante la simulazione di un atterraggio d'emergenza in località Colle Onorato, nel territorio comunale di Jesi, forse a causa del fondo fangoso. Illesi i due passeggeri che si trovavano a bordo.
L'elicottero ultraleggero, partito dall'aeroporto di Falconara, dopo il tragitto fino a Jesi, secondo le prime informazioni, avrebbe avuto difficoltà durante la fase di atterraggio, inclinandosi di lato, in un terreno agricolo. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i vigili del fuoco, oltre agli uomini del Commissariato di Polizia di Jesi.
Nelle Marche nuovo record di contagi: sono 7.748 i casi positivi segnalati nelle ultime 24 ore, con il tasso di positività che sale al 40,5% su 19.138 tamponi testati (ieri era del 40,3%) mentre l'incidenza si attesta a 2.319,16 casi su 100mila abitanti (ieri 1.919,13). Questo quadro emerge dai dati rilasciati dall’Osservatorio Epidemiologico delle Marche. Si tratta anche dell'effetto dei nuovi criteri che sanciscono la diagnosi di positività anche con testa antigenici rapidi, effettuati in farmacie, laboratori e strutture convenzionate.
Non si arresta, dunque, la quarta ondata dominata dalla variante Omicron, che "si è già allargata a macchia d'olio nelle Marche, specie nella provincia di Ancona dove ha raggiunto la massima prevalenza". A dirlo è il virologo Stefano Menzo, direttore del Laboratorio di Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona. Nelle altre province delle Marche (Macerata, Pesaro Urbino e Ascoli Piceno) "la prevalenza è sopra il 90%", mentre "è più indietro" a Fermo.
La quota restante di infezioni "è ancora causata dalla variante Delta" presente in maniera residuale. Secondo il professor Menzo, questa differente distribuzione della prevalenza di Omicron potrebbe dipendere "dai maggiori rapporti commerciali che la provincia di Ancona detiene, rispetto alle altre, con la Lombardia, regione dove sappiamo che la variante è arrivata prima". "Nei prossimi giorni - aggiunge - mi aspetto una ulteriore risalita dei contagi per effetto della riapertura delle scuole".
Oggi è stata proprio la provincia di Ancona quella con più contagi (2.122), seguita da Pesaro Urbino (1.977), Macerata (1.392), Ascoli Piceno (1.097) e Fermo (859); sono 301 i contagi provenienti da fuori regione. Il contagio rimane più concentrato nelle fasce di età 25-44 anni con 2.100 casi, e 45-59 anni con 2.045 casi. Nelle fasce di età da zero a 18 anni si contano 2.109 casi, dei quali 704 tra i bambini 6-10 anni.
Nelle ultime 24 ore sono aumentati a 347 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (+4 rispetto a ieri), dei quali 59 in Terapia intensiva (-5 rispetto a ieri) e 288 in Area medica (+9); in particolare i pazienti in Semintensiva sono 72 (+9) e quelli in reparti non intensivi 216 (numero invariato rispetto a ieri) mentre 29 persone sono state dimesse nell'ultima giornata.
Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano otto decessi correlati al Covid: una 90enne e un 57enne (si tratta di Roberto Verdenelli, il cui decesso è stato notificato dalla Regione soltanto oggi) di Recanati, una 56enne di San Costanzo, un 82enne di Penna San Giovanni, una 72enne di Ascoli Piceno, una 80enne di Senigallia, una 66 di Monte Urano e un 69enne di Montegiorgio.
Barista senza green pass e numerose violazioni alla normativa riscontrate: i carabinieri di Caldarola hanno elevato sanzioni e disposto la chiusura per 5 giorni del 'Baretto', in via Nazionale, a Tolentino.
Nel locale sono stati riscontrati inadempimenti come la parziale compilazione del registro dell’igienizzazione periodica obbligatoria (fermo al 31 dicembre), l’assenza del registro della rilevazione della temperatura corporea dei dipendenti e la mancanza delle linee di distanziamento a terra presso il bancone per la mescita delle bevande.
Inoltre, mediante l’applicazione mobile “verifica c-19”, è emerso che la persona presente nell’esercizio e deputata a servire i clienti era presente sul luogo di lavoro priva del green pass. Oltre alla chiusura del locale sono pertanto state applicate sanzioni amministrative per complessivi 700 euro.
Domenica 23 gennaio, alle 17, quarto appuntamento con “A teatro con mamma e papà”, la stagione di teatro per ragazzi e famiglie promossa dal Comune di Civitanova Marche, da “Teatri di Civitanova” e da “Proscenio Teatro”, per la direzione artistica di Marco Renzi.
In scena, al teatro Annibal Caro di Civitanova Ata, la compagnia “Atto Due” di Firenze, che presenta la sua ultima produzione: “La rapa gigante” della regista Manola Nifosì, uno spettacolo molto poetico e divertente, giocato in scena da due bravissimi attori che sanno dimostrare mestiere, sensibilità nel parlare con i bambini e grande affiatamento.
Il direttore artistico Marco Renzi sottolinea ancora una volta l’importanza del teatro per i più piccoli. “Lo scorso inverno – ricorda Renzi - è stato all’insegna dell’isolamento più totale, con tutto chiuso intorno a noi. Adesso è il momento di ricucire quello strappo, di farlo con le dovute cautele, ma di non isolarsi. Il teatro è un presidio di socialità, un luogo di incontro, di divertimento e di sogno, va mantenuto aperto e fatto funzionare. Ringraziamo allora il Comune di Civitanova Marche e Teatri di Civitanova per aver condiviso questa scelta coraggiosa, contribuendo ad organizzare un cartellone di sei appuntamenti per i nostri piccoli e averla portata avanti”.
La stagione civitanovese sta procedendo regolarmente con il programma annunciato e la risposta del pubblico non è mai mancata. Affinché sia facilitata la scelta di scegliere di andare a teatro, l’organizzazione continua a lasciare in platea uno spazio vuoto tra una famiglia e l’altra e ad assegnare i palchetti in uso esclusivo ai nuclei familiari. Le prenotazioni sono aperte. Si ricorda che l’ingresso è possibile solo con super green pass a partire dai 12 anni e con mascherina ffp2 a partire dai sei anni.
Cinquanta anni di Gioventù Musicale a Camerino, celebrati nel libro in uscita in questi giorni: “50 Stagioni Concertistiche” scritto da Mario Mosciatti, Francesco Rosati e Corrado Zucconi G. Fonseca. Un lungo cammino raccontato per immagini e parole attraverso la testimonianza anche di grandi artisti che hanno calcato i diversi palcoscenici di Camerino: a partire dal Collegio Granelli, la vecchia aula magna dell’Università, la Sala della Muta, il teatro Filippo Marchetti, la Chiesa di San Filippo, il Convento di San Francesco, l’Auditorium Benedetto XIII.
Oltre 20 luoghi in cui sono stati ospitati concerti di musica classica, spettacoli di teatro da camera, musica jazz con i maggiori esponenti del panorama italiano e internazionale, intelligenti contaminazioni con le arti visive e l’architettura, balletti. Mezzo secolo, portato bene, vissuto col costante impegno di avvicinare i giovani alla musica classica e al jazz, ma non solo, attraverso grandiosi musicisti e ballerini. L’attività svolta con e nelle scuole, poi, ha dato anche un contributo didattico in città, oltre che culturale.
Fondata ufficialmente nel 1957, dopo un paio di stagioni concertistiche, che videro tra gli altri il famosissimo chitarrista spagnolo Narciso Yepes, la sezione camerte della Gioventù Musicale si fermò per riprendere definitivamente nel 1969, tenuta a battesimo dall’Università di Camerino. Il primo concerto della GMI fu organizzato da Corrado Zucconi e Giuseppe Nobili su richiesta del Rettore di allora, Pietro Perlingieri.
Uno straordinario successo scandito da oltre 700 eventi (considerando anche quelli del Camerino Festival che per tante edizioni è stato organizzato proprio dalla Gioventù Musicale), con artisti tra i più famosi al mondo: Alirio Diaz, Severino Gazzelloni, Giorgio Gaslini, Angela Hewitt, Michele Campanella, Uto Ughi, Fresu, Chet Baker, Bollani, il ballerino Raffaele Paganini, l’etoile Monica Perego, Mario Brunello, per citarne solo alcuni, sempre nella consapevolezza del lavoro portato avanti con competenza e passione nella città ducale.
Concerti dei quali è possibile quasi avvertire e rivivere l’intensità del momento attraverso la ricca galleria fotografica contenuta nel libro. Testimonianze riportate da Corrado Zucconi e Francesco Rosati, presidenti della GMI rispettivamente dal 1969 al 1990 e dal 1991 ad oggi. I primi articoli pubblicati dall’Appennino Camerte riportano il lettore alle origini della storica rassegna concertistica che allora, come ora, vuole andare avanti dando un sempre più forte segnale di speranza e rinascita affinché la musica non sia un privilegio di pochi, ma un patrimonio di tutti (come riporta anche il libro).
L’opera è stata stampata da Arte Lito, che è anche sponsor, e gode del contributo di Regione Marche, Università di Camerino e Comune di Camerino. La presentazione ufficiale del libro avverrà sabato 19 febbraio 2022 ore 11 presso l’auditorium dell’Accademia della Musica “Andrea Bocelli” alla presenza del Rettore Unicam Claudio Pettinari, il sindaco Sandro Sborgia, la Presidente nazionale della GMI Rita Virgili, l’assessore alla Cultura del Comune di Camerino Giovanna Sartori.
Guardia di finanza: pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il bando di concorso per l’arruolamento di 66 allievi ufficiali all’Accademia del corpo, per l’anno accademico 2022/2023.
I posti disponibili per allievo Ufficiale della Guardia di Finanza sono così ripartiti: 58 posti sono destinati al comparto ordinario; 8 posti sono destinati al comparto aeronavale. Possono partecipare al concorso i cittadini italiani che abbiano, alla data del 1° gennaio 2022, compiuto il diciassettesimo anno di età e non superato il giorno del compimento del ventiduesimo anno di età, vale a dire siano nati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 1° gennaio 2005, estremi inclusi.
Tutti i candidati devono possedere, inoltre, un diploma di istruzione secondaria di secondo grado che consenta l’iscrizione a corsi di laurea previsti dalle Università statali o legalmente riconosciute. Possono partecipare anche coloro che, pur non essendo in possesso del previsto diploma alla data di scadenza per la presentazione delle domande, lo conseguano nell’anno scolastico 2021/2022.
La domanda di partecipazione al concorso deve essere compilata esclusivamente mediante la procedura telematica disponibile sul portale attivo all’indirizzo «concorsi.gdf.gov.it», seguendo le istruzioni del sistema automatizzato, entro il termine perentorio del 14 febbraio 2022. Sul sito internet della Guardia di Finanza “gdf.gov.it” è possibile acquisire ulteriori e più complete informazioni di dettaglio sui concorsi.
L’Università di Macerata è nel team di Uni4Justice, il progetto coordinato dall’Università di Bologna per uffici giudiziari più efficienti e vicini ai cittadini finanziato per quasi nove milioni di euro dal Ministero della Giustizia nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Governance e Capacità Istituzionale.
“Il nostro ateneo può fornire un contributo scientifico rilevante, grazie all’autorevole tradizione di studi in ambito giuridico, che negli ultimi anni si stanno confrontando con la rapida evoluzione dei sistemi digitali”, sottolinea la coordinatrice delle attività per Unimc Claudia Cesari, docente di diritto processuale penale presso il Dipartimento di Giurisprudenza.
L’obiettivo perseguito è considerato di importanza strategica primaria nel Piano nazionale di ripresa e resilienza: un’organizzazione degli uffici giudiziari, civili e penali, più efficiente, più efficace e più vicina ai cittadini. Il progetto si fonda su di un partenariato di altri 13 atenei italiani e coinvolge 5 distretti di Corte d’Appello (Ancona, Bologna, Trento, Trieste, Venezia), con le quali il rapporto di collaborazione sarà stretto e costante. Uni4Justice nasce infatti dall’idea di instaurare una relazione sinergica fra mondo accademico e sistema della giustizia.
L’obiettivo finale è ambizioso: costruire competenze rispondenti ai bisogni e valorizzare le risorse umane, tecnologiche e infrastrutturali in una prospettiva di sostenibilità, resilienza, efficienza. Le azioni previste consistono nell’individuazione di soluzioni organizzative, nell’elaborazione di modelli per l’Ufficio del Processo, nella diffusione delle forme virtuose, nella costruzione di strumenti e metodi di potenziamento della digitalizzazione dei flussi documentali, nella definizione di modelli di intelligenza artificiale e analisi dei dati legali capaci di ottimizzare i processi decisionali, nella creazione di strategie di comunicazione e interazione con il cittadino per favorire l’accesso e la fiducia nella giustizia.
"Un nuovo volto per Montelupone, con nuovi servizi, nuove strutture e una serie di progetti in cantiere che consentiranno al borgo di essere sempre più vivibile, anche per le nuove generazioni". Così il sindaco Rolando Pecora ha illustrato il piano delle opere pubbliche in programma per il 2022: un piano da quasi 15 milioni di euro, già disponibili, possibile grazie a una serie di finanziamenti ottenuti dall’Amministrazione comunale con, sottolinea il primo cittadino, "un lungo e anche lungimirante lavoro senza sosta, insieme al fondamentale supporto degli uffici comunali".
“Si può parlare di sogni nel cassetto o futuro ideale: in questo caso, però, parliamo di fatti e di progetti per i quali sono stati ottenuti i fondi necessari per la loro realizzazione – spiega Pecora – Accedere ai diversi bandi ed essere ammessi per reperire i finanziamenti è tutt’altro che semplice, soprattutto portando avanti quest’azione insieme all’ordinaria amministrazione e, in alcuni casi come in questi due anni di emergenza per la pandemia, anche a quella straordinaria”.
I lavori previsti riguardano in particolare: la nuova Scuola dell’infanzia che sarà antisismica ed energeticamente moderna per l’importo di un milione e 500 mila euro. Il miglioramento sismico del Palazzo comunale, in parte danneggiato dal sisma, nel cuore della comunità insieme allo splendido Teatro “Nicola degli Angeli” per la cifra di 2 milioni e 600 mila euro. Progetti anche sul fronte dello sport: sarà realizzato un nuovo campo da calcio e un nuovo edificio tecnico per ospitare spogliatoi, uffici, mini palestra con un intervento da 950mila euro; un nuovo campo da calcio a 7, a fianco al campo già esistente, per una spesa di 150 mila euro; un percorso ginnico nel Parco Eleuteri realizzabile con 25 mila euro; una pista ciclopedonale per 93 mila euro.
Non mancheranno interventi sulle strade. È stata programmata la messa in sicurezza della strada Maffeo, Fontescodella con un progetto da 168 mila euro. Inoltre, è previsto il consolidamento del versante nord ovest per il quale sarà necessario un intervento straordinario da 2 milioni e 600 mila euro e un ulteriore consolidamento sulla frana avvenuta sempre su quel versante per la cifra di 320mila euro.
Programmata poi: la riqualificazione dell’ex palazzo Marchi-Tomassini, ex palazzo Corona, con un progetto di rigenerazione e ammodernamento urbano da 2 milioni e 300 mila euro attraverso il quale saranno realizzate abitazioni per giovani coppie. Ci sarà per la prima volta a Montelupone anche un asilo nido nel cui progetto da 780 mila euro saranno disponibili 20 posti, così come sorgerà per la prima volta una “Casa di comunità - alloggi per anziani” per un importo da 3 milioni e 300 mila euro.
“A questi finanziamenti pari a 15 milioni di euro circa, speriamo di aggiungerne altri che potrebbero arrivare con i fondi europei del PNRR – ha aggiunto il sindaco Rolando Pecora - È un canale ancor più complesso degli altri, ma ci stiamo mettendo tutto il nostro impegno. Per accedere ai finanziamenti, sia a quelli che abbiamo ottenuto, che agli altri, infatti, occorre una chiara scaletta delle priorità su cosa si ritiene importante e urgente. È necessario un lavoro quotidiano di studio e ricerca delle opportunità, dei “rubinetti” che lo Stato, la Regione e altri Enti mettono a disposizione nella loro programmazione, ed essere pronti ad accedervi nei tempi ed entro le scadenze da loro indicati. Intanto queste opere pubbliche cambieranno il volto della nostra Comunità”.
Nelle prime ore del mattino è venuto a mancare Giuseppe Straffi, padre di Iginio, fondatore della Rainbow S.p.A. di Loreto e dell'architetto Elisabetta. Giuseppe, per tutti da sempre "Peppino", aveva da poco compiuto 93 anni.
Persona molto conosciuta in città e nell’entroterra maceratese per aver svolto a lungo con profondo senso del dovere e umanità il proprio lavoro di autista di autobus per diverse aziende e in ultimo per il servizio urbano del comune di Macerata.
Era originario di Gualdo di Macerata, cittadina cui è rimasto sempre molto legato e dove si recava abitualmente con sua moglie Marianna per frequentare parenti ed amici, fare acquisti presso i negozi del luogo, anche per supportare l’economia locale duramente provata dopo il terremoto del 2016, nonché per curare un terreno di cui era proprietario in località Santa Maria Maddalena.
In questo bel contesto ambientale sorge una pregevole pieve del XVII secolo, dedicata per l’appunto alla Santa, che viene ricordata il 22 luglio; in tale giorno, per moltissimi anni, Peppino e Marianna con grande generosità, spirito di accoglienza e di condivisione, organizzavano una messa, celebrata quasi sempre dai frati cappuccini della parrocchia del SS. Sacramento di Macerata, cui seguiva un piacevole momento conviviale, durante il quale tutti gli intervenuti mettevano in comune cibi e bevande e trascorrevano la serata estiva tra allegre chiacchierate e giochi dei bambini.
Non è retorica ricordare Peppino Straffi come un uomo veramente buono, gentile, generoso, sempre pronto ad aiutare gli altri, rispettoso di tutti. Lascia la moglie Marianna, i figli Elisabetta ed Iginio, le sorelle Fenizia e Gina, la nuora Joanne, il genero Sergio, le adorate nipoti Sara, Isotta, Isabella e Isadora, i parenti, gli amici e tutte le persone che lo hanno sempre stimato e gli hanno voluto bene. Anche la redazione di Picchio News si stringe attorno al dolore della famiglia Straffi per la perdita subita.
Un'altra partita di cartello per Juan Luca Sacchi. Il fischietto maceratese dimostra di essere sempre più apprezzato dai vertici arbitrali. Sarà lui a dirigere la sfida da dentro o fuori, valevole per gli ottavi di finale di Coppa Italia, tra Inter ed Empoli. La partita è in programma per mercoledì 19 gennaio, alle ore 21.
Dopo aver vissuto come quarto uomo il big match che ha visto contrapposti proprio i nerazzurri e l'Atalanta nell'ultimo turno di campionato, Sacchi ritrova l'Inter, formazione già arbitrata nel corso di questa stagione di Serie A, ad ottobre, quando sfidò l'Udinese al Meazza (partita vinta dall'Inter 2-0). Il direttore di gara originario di Appignano torna così a San Siro, tre mesi dopo l'ultima volta. Si tratta della seconda direzione nell'edizione attuale della Coppa Italia, sette invece le partite arbitrate in Serie A quest'anno.
Sacchi sarà coadiuvato dagli assistenti Matteo Bottegoni di Terni e Damiano Margani di Latina. Il quarto uomo sarà Andrea Colombo di Como, mentre al Var siederà Antonio Giua di Olbia. Avar sarà Mauro Vivenzi di Brescia.
Slitta ancora il ritorno in campo per il calcio dilettantistico nelle Marche, i campionati riprenderanno nel weekend del 5 e 6 febbraio. La comunicazione ufficiale è arrivata nel pomeriggio, a seguito della riunione del Consiglio Direttivo del Comitato Regionale.
La decisione di "differire la ripresa dei campionati di Eccellenza, Promozione, Prima Categoria, Seconda Categoria, Terza Categoria" è stata presa in virtù "dell’attuale situazione epidemiologica". Il calendario, quindi, scivola di quattro giornate: "Tutte le gare di recupero verranno disputate prima della ripresa prevista dei campionati - si legge in una nota -, mantenendo la sequenza cronologica delle gare in calendario".
Recanati in lutto per la scomparsa di Roberto Verdenelli. L’uomo, 57 anni, era ricoverato al reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale di Civitanova, dove si è spento per complicanze dovute al Covid. Roberto Verdenelli, agente di commercio, era molto conosciuto in città anche per la sua militanza politica nel Movimento 5 Stelle. Si era candidato per le comunali del 2014 a sostegno di Susanna Ortolani, che concorreva per la carica di sindaco, e l’anno dopo aveva partecipato anche alla selezione per la lista delle regionali sempre dell’M5s.
Verdenelli circa tre settimane fa aveva contratto il Covid-19, poi le sue condizioni sono subito peggiorate sino al ricovero al reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale civitanovese dove è deceduto. Lascia la compagna Cristina, il padre Vito, la mamma Vera e la sorella Manuela. La camera ardente è stata allestita all’obitorio di Civitanova Marche, dove chi vorrà potrà porgergli l'ultimo saluto.
"La scomparsa prematura di Roberto Verdenelli lascia in tutti noi un senso di profonda tristezza e amarezza”. Così in una nota il Movimento 5 Stelle Marche nell’apprendere della dipartita di Roberto Verdenelli: “Questa notizia ci ha scosso tutti, è stata un fulmine a ciel sereno. Verdenelli era un amico, un collega, un attivista che si è sempre speso con passione nell’impegno politico. Ma era anche una persona molto aperta, di grande compagnia ed estremamente collaborativa."
"Verdenelli amava la vita ed ha partecipato alle attività del Movimento per tanti anni con convinzione e caparbietà non facendo mai mancare quella giusta dose di spensieratezza e di allegria che erano tipiche della sua personalità - si legge ancora nella nota di cordoglio -. Nel periodo della sua candidatura a sostegno di Susanna Ortolani per le comunali di Recanati e della corsa alle regionali hanno messo in luce un uomo fermamente convinto nelle idee e nei valori del Movimento e nella possibilità di cambiare l’Italia. Ci stringiamo in un abbraccio ai suoi familiari, alla compagna Cristina, ai genitori Vera e Vito e alla sorella Manuela esprimendo loro le nostre più sentite condoglianze”.
“Durante il secondo mandato Pezzanesi ho visto moltiplicarsi decisioni veramente incomprensibili. Un modo di amministrare la città che non mi sembra più accettabile e, insieme ad un gruppo di amici e professionisti, lontani dal mondo della politica, riteniamo che sia giunto il momento di proporre un cambiamento e di riportare un clima collaborativo e di interlocuzione con i cittadini".
Così Mauro Sclavi, ex presidente del Consiglio comunale di Tolentino, annuncia la costituzione della lista 'Tolentino Civica e Solidale'. "L'aggettivo solidale", spiega Sclavi, va inteso come "la locuzione latina, in solido, 'insieme', saldamente legato all’altro". "Siamo aperti al dialogo con tutti coloro che non si riconoscono con l’attuale modo di amministrare la città - ribadisce -. Mi auguro che le numerose realtà fiorite in questi ultimi giorni riescano a colloquiare per giungere insieme a una sintesi e affrontare uniti la futura sfida elettorale".
"Auspichiamo una rinascita culturale delle istituzioni storiche della città a partire dalle molte figure tolentinati che vengono applaudite all’estero ma non a casa loro; auspichiamo inoltre un progetto sanitario che non si limiti agli appalti per la realizzazione delle opere murarie ma sia indirizzato a implementare il personale medico e infermieristico supportato da un’adeguata rete tecnologica - annuncia l'ex presidente del Consiglio comunale -. Altro tema fondamentale l’edilizia scolastica, per la quale sono state compiute dall’attuale amministrazione delle scelte che, purtroppo, segneranno la città per sempre”.
Sclavi ricorda anche il suo passato nella politica cittadina: "Mi dimisi dal ruolo di Presidente del Consiglio rinunciando allo stipendio e alla poltrona quando ritenni che le scelte fatte dall’amministrazione Pezzanesi non fossero nel migliore interesse dei cittadini. Il coraggio di quella mia scelta solitaria nacque dalle mie convinzioni, e dagli occhi dei miei figli; la forza invece l’ho tratta dalla piazza gremita di cittadini che esprimevano il loro libero dissenso. Da quel momento, fino al termine del mandato, mi sono opposto ad un modo di amministrare che credevo troppo personalistico, autoritario e divisivo – conclude Sclavi -. Sono passati più di 6 anni dalla mia scelta della quale ancora ne vado fiero”.
Più di cento iscritti hanno preso parte, domenica scorsa, al Memorial Massimo Diamantini, prima gara del nuovo anno e ottava sfida del campionato invernale Fitast Aics della Federazione Italiana Tiro Arco Storico e Tradizionale.
L’iniziativa è stata ospitata presso il crossodromo comunale di San Pacifico, a San Severino Marche, e promossa dal gruppo arcieri del Palio dei Castelli coordinato da Gianpaolo Palmucci e Flavia Pisello. Alle premiazioni finali hanno preso parte anche la presidente dell’associazione Palio dei Castelli, Graziella Sparvoli, e l’assessore allo Sport della città di San Severino Marche, Paolo Paoloni.
Il Memorial del gruppo arcieri del Palio dei Castelli è stato intitolato a Massimo Diamantini, il “Generale”, storica guida degli arcieri settempedani, scomparso nel 2018 all’età di 63 anni dopo aver lottato contro un terribile male.
A partire da mercoledì 19 gennaio sarà operativo un nuovo punto tamponi a Macerata, nei locali adiacenti la Farmacia Comunale 3, in via Pace 5/A. Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra Apm, Icrc e Comune di Macerata. Questa mattina, il sindaco Sandro Parcaroli, ha effettuato un sopralluogo in loco prima dell’apertura del nuovo punto tamponi. Presenti anche gli assessori Francesca D’Alessandro, Oriana Piccioni, Laura Laviano e Paolo Renna, il presidente Apm Gianluca Micucci Cecchi e il consigliere Claudio Gigli, il presidente dell’Ircr Giuliano Centioni e il direttore Francesco Prioglio e il consigliere comunale delegato alla Sanità del Comune, il dottor Giordano Ripa.
«Ringraziamo Apm e Ircr per aver collaborato in maniera concreta; anche in questo caso, come Amministrazione, dimostriamo di dare risposte fattive alla cittadinanza – ha commentato il sindaco Parcaroli -. Nel locale di via Pace l’utenza avrà a disposizione spazi molto ampi e spaziosi dove effettuare i tamponi antigenici. Nonostante sia già attiva la convenzione con l’Avis di Macerata, siamo a lavoro per implementare il servizio anche in altre farmacie comunali tenuto conto della sempre maggiore richiesta di effettuare tamponi rapidi antigenici da parte della comunità».
Il nuovo punto tamponi di via Pace sarà operativo a partire da mercoledì 19 gennaio dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 12:30 e dalle 16 fino alle 20 mentre il sabato dalle 8:30 alle 12:30. Non è necessaria la prenotazione. Per gli adulti il prezzo del tampone è di 15 euro mentre per i minori di 7 euro. Tampone gratuito invece per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado con ricetta elettronica.
Cordoglio e dolore a Treia per la morte dell’imprenditore Pietro Pandolfi. L’uomo, 70 anni, malato da tempo, è venuto a mancare nella serata di domenica 16 dicembre. Una vita dedita alla famiglia e al lavoro quella di Pandolfi, spesa tra Pollenza, dove era ubicata la sua azienda, e Passo di Treia, dove abitava ed era conosciuto e apprezzato per la sua attività.
Sul piano lavorativo, infatti, alla fine degli anni Settanta, Pandolfi si specializza nella raccolta e nel recupero di materiali ferrosi e metallici, per poi passare con successo allo stoccaggio e alla commercializzazioni degli stessi prodotti. Un’attività che nel 2011 è proseguita grazie all’ingresso in società dei figli Diego e Massimo, con i quali fonda la Pandolfi Rottami e continua la sua affermazione nel settore. Oltre ai due figli, Pandolfi lascia la moglie Maria, le nuore Rachela e Michela, la nipote Ginevra, la mamma Angela e i fratelli Ennio e Gabriele.
Al dolore dei familiari per la morte di Pietro Pandolfi si sono uniti anche i dirigenti, la squadra e tifosi dell’Aurora Treia con un messaggio di vicinanza diffuso anche sui social: sia Diego che Massimo, i due figli, sono stati per anni punto di riferimento della squadra di calcio biancorossa. La salma rimarrà esposta presso la Casa del Commiato Pelagalli, a Casette Verdini, prima dei funerali che avranno luogo martedì 18 gennaio, alle ore 15, nella chiesa della Natività della Beata Vergine Maria di Passo di Treia e la sepoltura presso il cimitero di Pollenza.
Non mancherà neanche quest’anno la tradizionale fiera di Sant’Antonio a Camerino. L'appuntamento è per martedì 18 gennaio, dalle 8 alle 14, in via Madonna delle Carceri (zona Sottocorte Village), nell’area in cui era stato allestito il City Park. Saranno presenti circa 35 bancarelle di dolciumi, generi alimentai e non solo. È obbligatorio l’uso della mascherina e sarà richiesto il green pass rafforzato. Resta confermato il mercato del sabato che si svolgerà, come sempre, nel quartiere Vallicelle dalle 7 alle 14.
In occasione della festività di Sant’Antonio, presso la Chiesa di San Paolo Apostolo, nella parte Alta della città, si è svolto in mattinata un momento celebrativo per il ritorno, dopo il restauro, della statua lignea di Sant’Antonio Abate in Chiesa, a cui hanno partecipato il sindaco Fabrizio Ciarapica, l’assessore ai Lavori Pubblici Ermanno Carassai, il vicepresidente della Fondazione Carima Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi, il presidente del centro studi Civitanovesi e Cariani Alvise Manni, la presidentessa dell’Archeoclub di Civitanova Anna Vecchiarelli, il Consigliere Regionale dell’Archeoclub Roberto Giannoni e Don Alberto Spito che ha benedetto la scultura.
La statua lignea raffigurante Sant’Antonio Abate, risalente alla seconda metà del 1300, è stata restaurata dalla dottoressa Maria Laura Passarini a cui erano stati affidati i lavori nell’aprile scorso. La spesa di 15.000 euro per l’opera di restauro è stata finanziata dalla Fondazione Carima. Sulla scultura di due metri e 5 centimetri di altezza, cm 95 di larghezza e cm 80 di profondità, di proprietà comunale, si è proceduto, come restauro, in primis alla rimozione di tutti i depositi incoerenti ed al trattamento contro gli insetti xilofagi, quindi sono stati effettuati interventi per il recupero delle dita spezzate della mano benedicente del santo, per il risanamento e consolidamento delle fenditure nel legno mediante inserimento di innesti lignei, e per la protezione della superficie decorata mediante applicazione di cera.
“Seppur in forma ristretta per motivi legati alla pandemia, abbiamo voluto celebrare la festività onorando Sant’Antonio Abate, protettore degli animali domestici, con il ritorno della statua lignea in Chiesa dopo i lavori di restauro – ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica - Per il secondo anno consecutivo siamo costretti a non poter organizzare i tradizionali festeggiamenti in piazza con la consueta benedizione riservata agli amici a quattro zampe, in presenza soprattutto dei bambini a cui auguro “di cuore” che questo triste periodo legato alla pandemia termini al più presto per consentire loro di vivere ogni occasione di festa con gioia e spensieratezza”.
Da quest'anno il Servizio Civile diventa anche Digitale: un nuovo progetto per favorire l’uso dei servizi pubblici online. Saranno 1000 gli operatori volontari che verranno formati e opereranno con il ruolo di “facilitatori digitali”. Tra le sedi che è possibile scegliere per il Servizi Civile Digitale c’è anche l’Università di Macerata con il progetto Costruire linguaggi digitali comuni". I posti disponibili sono due e possono concorrere giovani con età tra i 18 e i 28 anni.
L’Ateneo è anche sede del Servizio Civile più tradizionale, che si potrà svolgere all’interno delle biblioteche Unimc come supporto agli utenti. In questo caso il progetto si intitola “Studiare e vivere a Macerata” e i posti disponibili sono 13. Entrambi i bandi scadono il 26 gennaio e sono disponibili sul sito dell’Arci Sevizio Civile di Jesi.
Gli operatori volontari percepiranno un indennizzo di oltre 400 euro al mese per un anno. Per poter presentare domanda è necessario munirsi dello Spid, l’identità digitale, che si può richiedere gratuitamente a Poste Italiane. Per maggiori informazioni, è possibile consultare anche il sito unimc.it.