La zona Vaglie, situata nel versante sud-est della collina della Bura a Tolentino, è oggi più sicura grazie al completamento dei lavori di sistemazione idraulica iniziati nel 2021. Un intervento strategico e atteso, volto a risolvere le criticità emerse negli ultimi anni in occasione di eventi meteorologici sempre più intensi, che mettevano a dura prova la regimazione delle acque bianche in un'area dalla conformazione urbana complessa.
L'amministrazione comunale ha portato a termine un’opera di grande importanza per la messa in sicurezza del territorio, realizzando una nuova condotta fognaria dedicata esclusivamente alle acque piovane. La rete, lunga circa 950 metri, è in grado di raccogliere le acque provenienti da campi, strade e piazzali, per poi convogliarle fino al fiume Chienti, alleggerendo così la pressione sul vecchio sistema di drenaggio.
Oltre alla nuova fognatura, sono state realizzate opere accessorie fondamentali per migliorare la raccolta e il deflusso delle acque meteoriche: bocche di lupo, cordoli in cemento armato, zanelle e scoli stradali collegati a reti drenanti superficiali.
Il progetto, suddiviso in tre stralci, ha richiesto un investimento complessivo di oltre 2,4 milioni di euro, finanziato in parte con risorse del Ministero dell’Interno e del Ministero dell’Economia e delle Finanze, e in parte con fondi comunali.
Il primo stralcio, del valore complessivo di 927.000 euro, è stato finanziato per 753.214,70 euro con fondi statali e per 173.785,30 euro con risorse comunali. Il secondo stralcio ammonta a 702.000 euro, coperti per 570.228,36 euro con contributo ministeriale e per 131.771,64 euro dal Comune. Infine, il terzo stralcio, pari a 771.000 euro, ha ricevuto 626.556,94 euro dallo Stato e 144.443,06 euro dal bilancio comunale.
I lavori, ormai conclusi, sono stati eseguiti dalle ditte Edilscavi Cicconi, Costruzioni Nasoni srl e Mariotti Costruzioni srl, su progetto e direzione lavori a cura del Consorzio di Bonifica, con l’ingegner Andrea Soricetti.
Il sindaco Mauro Sclavi ha espresso grande soddisfazione per il risultato ottenuto, ringraziando l’Ufficio Lavori Pubblici del Comune di Tolentino e in particolare il RUP ingegner Katiuscia Faraoni, l’ingegner Nadia Marozzi, il geometra Marinella Tartabini e il geometri Stefano Staffolani
"Un intervento fondamentale - ha commentato il sindaco - che restituisce sicurezza ai residenti della zona Vaglie e rappresenta un esempio concreto di prevenzione del rischio idrogeologico. Ringraziamo tutte le professionalità coinvolte per l’impegno e la competenza dimostrati".
Con la nuova infrastruttura ora pienamente operativa, la zona Vaglie può finalmente contare su un sistema di drenaggio moderno ed efficiente, pronto a fronteggiare le sfide di un clima sempre più imprevedibile.
Presentata ufficialmente oggi, con una conferenza stampa presso la Sala Consiliare del Comune di Corridonia, la 2° edizione della "Rassegna Teatro a Villa Fermani - Premio Ennio Bevilacqua", organizzata da FederGat Marche e Aps Palcoscenico, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Corridonia.
Appuntamento tutti i mercoledì di luglio e agosto presso il Parco di Villa Fermani, alle ore 21.30, con nove serate dedicate al teatro popolare e dialettale che vedranno protagoniste le più importanti compagnie marchigiane. Non mancheranno incursioni nel mondo della giocoleria e dei burattini. Primo appuntamento mercoledì 2 luglio con "Li parendi de Roma" portata in scena dalla Compagnia La Nuova di Belmonte Piceno.
Il 27 agosto la serata finale dedicata a Tarantella e Canti del Sud Italia. In quest'occasione, sarà svelata anche la compagnia che avrà riscosso il maggior gradimento. Ogni sera, infatti, il pubblico sarà chiamato ad esprimere delle preferenze e al termine della rassegna i voti determineranno la compagnia vincitrice del Premio Ennio Bevilacqua. La rassegna teatrale è infatti anche un omaggio ad un personaggio, Ennio Bevilacqua appunto, autore e promotore di tante indimenticabili rappresentazioni teatrali cittadine.
Giuliana Giampaoli, sindaco di Corridonia, commenta: «Il teatro dialettale vanta in Italia una storia nobile e una tradizione che va oltre i secoli, da Goldoni a de Filippo, per citare due giganti. Prestigiosi gli autori e i nomi che lo hanno arricchito e che hanno spinto numerosi autori ad adottare questa forma espressiva per avvicinare il pubblico ai palcoscenici dei nostri meravigliosi teatri. Un linguaggio nutrito da decine di variopinti dialetti, emozioni immediate, freschezza e genuinità. Dopo l'apprezzata edizione dell'anno scorso, torna a Corridonia la rassegna intitolata a Ennio Bevilacqua. Tra conferme e novità, un programma godibile nella collocazione ideale di Villa Fermani, otto appuntamenti e una chiusura coinvolgente che siamo certi vi accompagneranno nelle prossime serate estive».
Pino Cipriani, Presidente di Aps Palcoscenico e direttore artistico della rassegna, presenta così gli appuntamenti: «Anche quest'anno il Teatro a Villa Fermani sarà all'insegna del Teatro Amatoriale nelle sue forme evidenziando quanto sono cresciute le compagnie e quanto amore mettono nella realizzazione dei loro spettacoli. Non mancherà il dialetto da considerare ormai una lingua, il teatro classico in lingua, il teatro per bambini con uno spettacolo di burattini e la partecipazione di artisti di strada e giocoleria "Allok". Un grosso grazie al pubblico che ci segue e soprattutto a questa Amministrazione che ha creduto in questa manifestazione dimostrando, di amare il teatro Amatoriale».
«Con entusiasmo l’amministrazione continua a sostenere iniziative Teatrali in Città – dichiara Massimo Cesca, assessore alla cultura del Comune di Corridonia - Dopo una stagione invernale al teatro Velluti che ha visto protagonisti alcuni dei più grandi nomi a livello nazionale ed europeo, proseguiamo la felice collaborazione con la FederGat Marche e l’Aps Palcoscenico portando alla Villa Fermani alcune delle più apprezzate compagnie amatoriali. Una rassegna dove verranno proposte rappresentazioni molto popolari, proprio come sarebbe piaciuto ad Ennio Bevilacqua, un nostro concittadino che ha portato sul palcoscenico molte generazioni, nella convinzione che il teatro fosse un essenziale momento di socializzazione e di formazione delle persone. Idee che abbiamo fatto totalmente nostre e che vorremmo portare avanti convintamente nel tempo, certi che anche questo possa essere un prezioso strumento per avere una città migliore».
Presente anche Stefano Cardinali, Presidente di FederGat Marche: «Voglio ringraziare l’Amministrazione di Corridonia per aver presentato questa Rassegna in un luogo così importante come la sala Consiliare. Il Teatro amatoriale è un modo per raccontare i territori, una forma d’arte che mantiene vivo il senso di comunità. Svolge una funzione di intrattenimento ma anche di formazione e di informazione. Quest’anno, prima di ogni spettacolo, leggeremo un breve comunicato per sensibilizzare il pubblico sul nuovo progetto contro le truffe lanciato dal Ministero e a cui abbiamo aderito».
Donato e Agnese Bevilacqua, figli di Ennio, sottolineano che «All'orgoglio e alla riconoscenza per questa "intitolazione" a nostro padre, si unisce, quest'anno, la felicità per una numerosa e gioiosa partecipazione alla scorsa edizione. Animare i luoghi comuni, coinvolgere tutta la cittadinanza e creare spazi di convivialità ed incontro erano parte dello spirito che animava la passione di nostro padre per il teatro dialettale e siamo felici che, proprio nel suo ricordo, Corridonia abbia risposto positivamente. Tra l'emozione dei ricordi e un sano spirito di competizione tra le compagnie, aspettiamo curiosi le prossime rappresentazioni».
Si chiude un capitolo intenso e speciale per Federico Giaccaglia, che saluta il Casette Verdini dopo una stagione da incorniciare, culminata con la storica qualificazione ai playoff del campionato di Promozione. Un traguardo insperato a inizio stagione, reso possibile anche grazie al contributo decisivo del centrocampista, capace di illuminare il gioco con qualità, intelligenza tattica e assist pesanti nei momenti cruciali.
Giaccaglia ha affidato ai social un sentito messaggio per ringraziare il club e salutare compagni, tifosi e società: “Poche settimane fa condividevo parole di riconoscenza e ringraziamento, oggi invece di saluto. La bellezza del calcio ha assunto tanti ruoli in questa annata, partiti da zero, uno spogliatoio nuovo da unire composto da tanti singoli, mille difficoltà durante il percorso, ma finito con un grande gruppo umile e determinato, che ha raggiunto un obiettivo che nessuno si sarebbe mai immaginato, quello dei playoff. Il calcio, però, è anche imprevedibile. Il mio saluto è semplicemente riportando una frase che un mio vecchio allenatore mi diceva sempre: ‘L’importante è sudare sempre per lo stemma cucito sul petto, e non per il cognome scritto dietro’. Ecco, è proprio quello che ho fatto. Ho vestito per trenta volte questa maglietta dando tutto, consapevole di aver partecipato al raggiungimento di questo obiettivo, non con i numeri, i goal, gli assist, le statistiche, ma col cuore, col lavoro e col sorriso. Sono sicuro che questi miei valori rimarranno indelebili nella storia di questa società, quella che abbiamo scritto. È stato un piacere, Casette Verdini”.
Parole che testimoniano ancora una volta non solo l’attaccamento alla maglia e la serietà del giocatore, ma anche lo spessore umano di un ragazzo che ovunque è andato ha lasciato il segno dentro e fuori dal campo.
Cresciuto nella Recanatese — squadra della sua città con cui ha anche esordito in Serie D — e protagonista del trionfo della Maceratese nella stagione degli “inarrestabili” in Promozione, Giaccaglia si prepara ora a scrivere un nuovo capitolo della sua carriera. Su di lui hanno già posato gli occhi diversi club di Promozione, tra cui Vigor Montecosaro e Monturano Campiglione, ma anche società di Eccellenza, in particolare il Montefano.
Centrocampista completo, duttile e di grande qualità, Giaccaglia è riconosciuto ovunque come un valore aggiunto non solo sul rettangolo verde, ma anche nello spogliatoio. Doti tecniche e umane che fanno di lui un profilo ambitissimo in questa fase di mercato estivo.
Negli ultimi cinque anni le Marche hanno visto una progressiva riduzione della popolazione e un deciso invecchiamento demografico. È questa l’istantanea scattata dall’Osservatorio sull’economia dei Comuni, presentato dalla Federazione marchigiana Bcc - Credito Cooperativo insieme a Cna e Confartigianato Marche. Alla presentazione hanno preso parte figure istituzionali e rappresentanti delle categorie produttive, tra cui il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il presidente di Anci Marche Marco Fioravanti, e i vertici delle associazioni economiche regionali.
Nel 2024 i residenti marchigiani sono 1.482.746, ovvero 37.575 in meno rispetto al 2019. Una tendenza diffusa: 149 Comuni della regione registrano un calo demografico. A preoccupare è anche l’aumento dell’età media. Gli over 60 sono cresciuti di 20.692 unità, arrivando a quota 498.120, pari al 33,6% della popolazione. In parallelo, si assiste a un calo degli under 30, che oggi sono 402.008, il 27,1% dei residenti, con una perdita di 22.441 giovani in cinque anni.
Sul piano economico, lo scenario è complesso. Da un lato, il sistema produttivo marchigiano rimane fortemente basato su micro e piccole imprese, che costituiscono oltre il 99,4% del totale, con il 74,1% degli addetti. Le imprese attive sono 130.440. Negli ultimi dieci anni sono stati creati 57.515 nuovi posti di lavoro, portando il totale degli occupati a 510.601.
Nel dettaglio, il terziario è il settore in maggiore espansione, con 10.577 imprese in più e 53.785 nuovi addetti. In difficoltà, invece, il commercio, che ha perso 7.225 imprese e 3.475 posti di lavoro, e il manifatturiero, che ha visto la chiusura di 3.932 imprese, pur con un leggero aumento degli addetti (+5.493). Particolarmente colpito il settore calzaturiero, simbolo del Made in Marche, con 1.292 imprese e 6.811 addetti in meno in dieci anni.
Anche il sistema bancario risente delle trasformazioni in corso. Nel 2024 si è registrata una flessione dei prestiti del 9,2% e la chiusura di 22 sportelli bancari, che oggi sono 610. I Comuni senza alcun presidio bancario sono saliti a 79, con otto località – tra cui Agugliano, Folignano, e Pollenza – che hanno perso l’unico sportello presente solo nell’ultimo anno. Tuttavia, le Bcc hanno aperto tre nuove filiali nel 2024, rafforzando la loro presenza in 24 Comuni dove rappresentano l’unico punto di riferimento bancario.
Il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, ha voluto sottolineare i segnali positivi: “Da regione in transizione, oggi le Marche hanno lo stesso Pil percentuale dell’Emilia-Romagna”, ha detto, attribuendo il merito alla crescita del settore edilizio, alla tenuta del manifatturiero e allo sviluppo del terziario avanzato. Acquaroli ha ricordato anche il primato nell’utilizzo dei fondi europei FSE e il terzo posto per quelli del FESR, ribadendo la strategia regionale orientata a innovazione, start-up, internazionalizzazione e formazione.
Dalla parte delle imprese, il messaggio è chiaro: servono investimenti mirati per il rilancio, in particolare nelle aree interne. Lo hanno ribadito Moira Amaranti (Confartigianato) e Maurizio Paradisi (Cna), chiedendo interventi su infrastrutture, servizi di prossimità e una fiscalità agevolata, oltre a incentivi dedicati al tessuto delle piccole imprese.
Ieri sera il Pattinodromo comunale di Civitanova Marche, restituito alla città dopo la recente riqualificazione da parte dell’amministrazione, ha fatto da cornice a una serata di festa, sport e applausi. Società, atleti, famiglie e amici hanno gremito l’impianto per partecipare alla cerimonia di consegna degli attestati agli atleti della Roller Civitanova, protagonisti di una stagione straordinaria che li ha visti salire sul podio in entrambi i Campionati Regionali pista e strada. A premiare i ragazzi il Sindaco Fabrizio Ciarapica, l’Assessore allo Sport Claudio Morresi e il Consigliere Comunale Gianluca Crocetti, che hanno voluto omaggiare il grande lavoro della società e l’impegno degli atleti, esempio di talento e passione per lo sport.
Nove i giovani premiati “per aver portato in alto i colori di Civitanova e della Roller”: Sophia Martufi, Samuel Valentino Polverini, Elia Scolà, Cecilia Altobelli, Elettra Scolà, Amelia De Florio, Chiara Massaro, Diego Pepa Salierno, Michele Onofri. Un attestato di riconoscimento è stato inoltre consegnato dal Sindaco alla Presidente della Roller Civitanova, Cristiana Pacini, per “aver dato anima e cuore a una realtà sportiva che oggi è orgoglio di tutta la città e simbolo vero di sport e di vita”.
“Siamo davvero orgogliosi di questi ragazzi che con passione raggiungono risultati importanti e tengono alto il nome della nostra città - ha dichiarato il Sindaco Fabrizio Ciarapica - Questa serata è il segno concreto di quanto Civitanova creda nello sport e nei suoi giovani. Il pattinodromo riqualificato è un impegno mantenuto e continuerà ad essere uno spazio vivo, aperto e moderno. Grazie alle famiglie, agli atleti e a tutta la grande famiglia della Roller per l’entusiasmo, la dedizione e per il valore umano che portano ogni giorno in pista e nella nostra comunità”.
Di “esempio virtuoso di società che investe sui giovani e sui valori dello sport” ha parlato l’Assessore allo Sport Claudio Morresi: “La Roller è una bella famiglia sportiva che trasmette valori importanti e riesce a coinvolgere i giovani in un percorso sano e di crescita. Serate come questa fanno bene alla città”.
Emozionata e soddisfatta la Presidente Cristiana Pacini, che ha ringraziato l’Amministrazione per la vicinanza dimostrata: “È una gioia ricevere questo riconoscimento. Il mio grazie al Sindaco e a tutta l’Amministrazione, anche per il nuovo pattinodromo restituito alla città, uno spazio importante dove i nostri ragazzi possono allenarsi in sicurezza, crescere e vivere momenti come quello di questa sera, che rendono speciale il nostro lavoro e il nostro impegno quotidiano”.
L’incontro si è concluso con una foto di gruppo e un momento conviviale che ha sancito ancora una volta il valore dello sport come elemento di aggregazione, crescita e identità cittadina.
Si è tenuta mercoledì 25 giugno l’Assemblea dei Comuni soci del Cosmari, convocata dal presidente Paolo Gattafoni per discutere e deliberare su importanti tematiche aziendali. All'ordine del giorno: approvazione del bilancio consuntivo 2024, bilancio previsionale 2025, piano industriale 2025–2044 e regolamenti aziendali. Presenti i rappresentanti dei Comuni soci per una quota complessiva pari al 62,60%.
Bilancio consuntivo 2024: produzione in crescita, utile oltre i 78 mila euro
Il presidente Gattafoni, affiancato dal direttore generale Brigitte Pellei, ha illustrato il bilancio consuntivo 2024, approvato all’unanimità. Il valore della produzione ha superato i 63 milioni di euro, in aumento rispetto ai 57 milioni del 2023, con un utile d’esercizio superiore a 78 mila euro e uno scostamento minimo dal preventivo (+0,06%).
Anche nel 2024 sono aumentati i servizi affidati a Cosmari nell’ambito della gestione integrata dei rifiuti urbani regolata da ARERA. L’azienda ha confermato solidità finanziaria e continuità gestionale, senza segnali di crisi, come confermato anche dal Collegio dei Revisori dei Conti.
Bilancio previsionale 2025 e Piano industriale: investimenti da 35 milioni nei prossimi tre anni
L’approvazione del bilancio di previsione 2025 è stata rinviata per mancanza del quorum necessario, nonostante la maggioranza dei presenti abbia votato a favore. Parere contrario è stato espresso dai Comuni di Treia e Monte San Giusto, mentre si sono astenuti Cingoli, Porto Recanati, San Severino Marche e Montecosaro.
Il bilancio prevede un valore della produzione pari a circa 71 milioni di euro, con una significativa attività d’investimento stimata in 35 milioni di euro nel triennio 2025-2027, concentrata soprattutto negli anni 2026 e 2027. Tra gli interventi prioritari figurano: la terza vasca di Cingoli, la ristrutturazione dell’impianto TMB e il revamping dell’impianto di compostaggio.
Il Piano industriale 2025–2044 è stato presentato come strumento strategico per aggiornare il Piano d’Ambito e supportare il rinnovo dell’affidamento in house, attualmente in scadenza nel 2029.
Approvati all’unanimità i regolamenti per l’acquisizione di lavori, servizi e forniture sotto soglia comunitaria, oltre al regolamento degli incentivi per le funzioni tecniche aziendali.
Nel corso dell’assemblea, il presidente Gattafoni ha ricordato i dati emersi dall’aggiornamento annuale dell’Osservatorio Prezzi & Tariffe di Cittadinanzattiva:“È bene ricordare – ha sottolineato il Presidente Paolo Gattafoni nel corso dell’Assemblea – che a novembre 2024, l’aggiornamento annuale di ‘Cittadinanzattiva – Osservatorio Prezzi&Tariffe’ ha confermato totalmente l’economicità delle tariffe applicate da Cosmari: pur con il significativo aumento dell’anno 2024, Macerata è il sedicesimo capoluogo di provincia più economico, su 111 in tutta Italia, ed il terzo del Centro-Sud”.
Nel territorio servito da Cosmari, la TARI per una famiglia tipo (3 persone, abitazione di 100 mq) si attesta a 239 euro, contro una media nazionale di 329 euro.
Nella tarda mattinata di ieri, i carabinieri della stazione di Tolentino hanno rintracciato e tratto in arresto una donna di 65 anni residente a Visso, già nota alle forze dell’ordine, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Macerata.
La misura è stata disposta il 23 giugno: la donna dovrà scontare una pena definitiva di sei mesi di reclusione per reati di minacce aggravate commessi nell’arco di tempo compreso tra il 2015 e il 2018.
Una volta individuata, i militari hanno proceduto all’arresto. Dopo le formalità di rito, la 65enne è stata condotta presso il carcere di Pesaro, dove sconterà la pena stabilita dall'autorità giudiziaria.
Una donna su tre, tra i 15 e i 70 anni, ha subito violenza sul lavoro. È quanto emerge dai dati Istat, che rivelano un fenomeno diffuso e preoccupante. Le forme più frequenti, secondo l’INAIL, sono: violenza verbale (56%), mobbing (53%), abuso di potere (37%), violenza fisica (10%), stalking (6%) e cyber violenza (2%).
La violenza sulle donne – che sia fisica, sessuale, psicologica o economica – è un crimine che annienta, sottrae certezze, mina la dignità e distrugge l’autostima.
A Veronica, Angelica, Francesca, Lisa e Ines – nomi di fantasia – ha voluto dare voce Elisabetta Pieragostini, attraverso il suo secondo saggio “Oltre il silenzio. [Ri]conoscere la violenza”. Un’opera che racconta, in modo vivido e autentico, le ferite invisibili e visibili ricevute nei luoghi di lavoro.
Attivista e Ceo del suolificio Dami – nel cuore del distretto calzaturiero fermano – Pieragostini interpreta la leadership in chiave umanocentrica, fondata su inclusione, empatia, sensibilità e collaborazione.
Con “Oltre il silenzio”, pubblicato a maggio 2025 da Fall in Lov (progetto editoriale dedicato a imprese e persone impegnate in cause giuste), l’autrice esplora il fenomeno delle molestie di genere e le sue molteplici manifestazioni nei contesti professionali. Racconta esperienze vere di violenza fisica e psicologica e, nella seconda parte, propone strumenti concreti per riconoscere, contrastare e disinnescare i comportamenti abusanti, promuovendo consapevolezza e azione senza paura.
Il quadro globale conferma la gravità del problema: secondo il Global Gender Gap Report Index del World Economic Forum (giugno 2025), serviranno 123 anni per colmare il divario di genere. L’Italia è all’85° posto su 142 Paesi. In Europa, solo Repubblica Ceca, Ungheria e Turchia fanno peggio, con il nostro Paese al 27° posto su 30. A parità di istruzione, le donne guadagnano fino al 33% in meno degli uomini. Più alto è il ruolo, più ampio è il divario.
Dal saggio emerge una convinzione forte e limpida: la radice della violenza è nel divario sociale tra uomini e donne. Un divario antico, intatto e ancora profondamente attuale, che continua ad alimentare squilibri e abusi, anche nei luoghi di lavoro.
Proteggere il mare, tutelare la biodiversità, promuovere la consapevolezza. Con questi obiettivi torna anche nel 2025 nelle Marche "Sentinelle del Mare", il progetto nazionale ideato dall’Università di Bologna e sostenuto da Confcommercio, che coinvolge cittadini e turisti nel monitoraggio partecipato della fauna marina.
L’iniziativa, che affronta con urgenza il tema dell’inquinamento marino in costante crescita, è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Porto San Giorgio, nella sede dell’ANMI – Associazione Nazionale Marinai d’Italia, alla presenza di rappresentanti istituzionali locali, esperti e partner del progetto.
Fulcro dell’edizione 2025 sarà la presenza di una biologa marina dell’Università di Bologna, impegnata in una serie di incontri direttamente in spiaggia, con l’obiettivo di sensibilizzare grandi e piccoli sulla salute del mare e sulle buone pratiche per salvaguardare l’ecosistema marino.
La biologa sarà presente venerdì 27 giugno a Porto San Giorgio presso lo stabilimento balneare Windsurf e a Lido di Fermo presso lo Chalet Ondina. Il giorno seguente, sabato 28 giugno, sarà a Civitanova Marche, presso lo Chalet Raphael Beach e lo Chalet La Bussola. Infine, domenica 29 giugno sarà a Porto Sant’Elpidio, presso l’Holiday Family Village. Ogni appuntamento sarà arricchito da attività dimostrative e momenti divulgativi, con particolare attenzione ai giovani e alle famiglie.
«È per noi un grande piacere collaborare anche per l’edizione 2025 al progetto Sentinelle del Mare e portarlo ancora una volta nella nostra regione – ha dichiarato Massimiliano Polacco, Direttore Generale di Confcommercio Marche Centrali –. Nelle scorse edizioni il riscontro è stato ottimo: l’interazione in spiaggia tra il biologo, i turisti e i cittadini ha generato una vera e propria azione educativa e partecipativa. Le nostre imprese sono entusiaste di ospitare questi momenti, che saranno accompagnati anche da animazioni dedicate».
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche Andrea Putzu, Presidente della II Commissione Consiliare Permanente della Regione Marche, il Tenente di Vascello Angelo Picone, Comandante del porto di Porto San Giorgio, l’assessora Alessandra Petracci per il Comune di Porto San Giorgio, Annalisa Cerretani per il Comune di Fermo, Maria Laura Bracalente per il Comune di Porto Sant’Elpidio, Mariana Machado Toffolo, ricercatrice del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali, e Flavia Maria Coccia, esperta di sistemi turistici territoriali.
Il progetto “Sentinelle del Mare” si conferma un’opportunità concreta per vivere il mare in modo attivo, diventando custodi consapevoli della sua bellezza e della sua fragilità. Una chiamata all’azione che parte dalle spiagge marchigiane ma parla a tutta l’Italia, nella convinzione che solo con l’impegno collettivo sarà possibile invertire la rotta e salvare i nostri mari.
Un brutto incidente si è verificato oggi, intorno alle 14, lungo la strada che collega Recanati a Castelfidardo, in contrada Ricciola. A scontrarsi, all'altezza dell'incrocio con la strada per Bagnolo, sono stati uno scooter guidato da un ragazzo di 17 anni residente a Castelfidardo e una Kia Picanto condotta da una donna.
La dinamica dell’impatto è ancora in fase di accertamento e sul posto sono intervenuti i carabinieri per i rilievi del caso. Nell’urto, il giovane è stato sbalzato a terra riportando diversi politraumi.
Vista la gravità delle ferite, si è reso necessario l’intervento dell’eliambulanza, che ha trasportato il ragazzo in codice rosso all’ospedale regionale di Torrette di Ancona. Nonostante la serietà dell'incidente, le sue condizioni non sarebbero tali da far temere il peggio. Sul luogo del sinistro è intervenuta anche un’ambulanza del 118 per prestare i primi soccorsi.
I Carabinieri della Stazione di Macerata hanno denunciato un giovane tunisino di 25 anni, domiciliato in città, per tentato furto su autovettura e per falsità ideologica commessa da privato.
Il caso è emerso dopo che una donna di 79 anni si è recata ieri pomeriggio presso la caserma dei Carabinieri per denunciare un tentato furto subito nella notte. La sua vettura, parcheggiata sotto casa, era stata oggetto di effrazione: all’interno era stato messo tutto a soqquadro, ma nulla risultava asportato. La donna ha però consegnato ai militari un telefono cellulare rinvenuto nell’abitacolo, presumibilmente appartenente all’autore del gesto.
Le indagini avviate immediatamente dai Carabinieri hanno permesso, attraverso la verifica dei dati anagrafici della SIM inserita nello smartphone, di risalire al presunto responsabile: un 25enne tunisino, che poche ore prima si era presentato presso lo stesso comando per denunciare lo smarrimento del proprio telefono.
La singolare coincidenza ha portato i militari a ricostruire rapidamente i fatti e a denunciare l’uomo per tentato furto e per aver falsamente attestato al Pubblico Ufficiale il presunto smarrimento del cellulare. Lo smartphone e la SIM sono stati sottoposti a sequestro e messi a disposizione dell’atorità giudiziaria.
Presentato ufficialmente il city brand di Macerata, il nuovo sistema di identità visiva ideato dallo Studio di Leonardo Sonnoli, eccellenza internazionale del graphic design, che da oggi rappresenterà Macerata, promuovendo la sua identità, la sua cultura, la sua storia e il suo potenziale turistico.
All’evento di presentazione, dopo i saluti istituzionali da parte della vicesindaco Francesca D’Alessandro, del Rettore Unimc John McCourt, del direttore dell’Accademia di Belle Arti Piergiorgio Capparucci e della direttrice dell’Atim Marina Santucci, a prendere la parola è stato l’assessore al Turismo e agli Eventi Riccardo Sacchi: “L’Amministrazione comunale, in coerenza con il programma elettorale, ha avviato e portato a termine, grazie ai fondi europei del programma ITI, un'importante iniziativa di city branding per valorizzare l'identità di Macerata e promuovere la città – ha detto -. Si è trattato di una strategia che ha portato alla creazione di un'immagine distintiva della città grazie alla figura centrale di questo percorso - fatto di un ampio lavoro di ricerca scientifica, artistica, sociale e culturale e di analisi - che è stata quella dell'esperto incaricato di sviluppare la brand identity, Leonardo Sonnoli, professionista di riconosciuto valore internazionale nel campo dell’identità visiva e della comunicazione. Si tratta di una nuova identità pensata per parlare a tutti”.
Alla presentazione hanno portato il loro contributo Emilio Macchia docente nell'ambito del design per la comunicazione visiva dell’Accademia di belle Arti di Macerata e la docente di Graphic design dell’Accademia di Belle Arti di Macerata Simona Castellani che ha posto l’accento sul fatto che le città sono in dialogo continuo con la cittadinanza, con i turisti, con gli studenti universitari e che questo avviene anche attraverso strategie di comunicazione che aiutano i luoghi, i servizi e la cultura a rendersi visibili, da qui la necessità delle città di munirsi di un city brand.
Leonardo Sonnoli ha invece ripercorso i passaggi del percorso identitario, spiegando la visione alla base del branding di Macerata e la formula che ne è scaturita: “Il logotipo che firma le attività del Comune di Macerata è innanzitutto un sistema di scrittura che contiene la parola Macerata in neretto e una seconda dicitura, che precede o segue, che ne definisce l’ambito. L’uso del tutto minuscolo rende informale e amichevole la “conversazione” con il pubblico. A questo sistema di scrittura si affianca un marchio composto da tre forme astratte che altro non sono che il disegno dei perimetri del comune, del centro abitato e del centro storico; tre aree che possono cambiare il loro rapporto di dimensione e relazione, seguendo il dinamismo della società maceratese. Il punto di partenza di questa scelta è stato la riflessione sul paesaggio di questo territorio, un elemento di forte valenza storica e naturalistica. Questa scelta ha portato a considerare come un importante artista maceratese, Wladimiro Tulli, avesse espresso questi concetti nei suoi paesaggi astratti che avevano sempre un riferimento alle sue radici. Nella scelta cromatica - che deve molto alla tavolozza di Tulli - l’azzurro corrisponde alla visione prepotente del cielo che domina sul rosso dei coppi e sul bianco caldo e rosato degli intonaci e delle pietre che caratterizzano i palazzi nobiliari e lo Sferisterio”.
“Un city brand è prima di tutto un simbolo: la sua forza sta nella capacità di evocare un immaginario condiviso, coerente e riconoscibile – ha affermato Alessia Bertolazzi docente Unimc delegata del Rettore per la Comunicazione -. Non è una mera azione promozionale, ma un processo partecipativo che coinvolge istituzioni, cittadini e saperi accademici. Macerata oggi si racconta come città aperta e dinamica e il brand deve riflettere questa identità. L’Università di Macerata, sempre più proiettata verso l’Europa e il mondo, è partner attivo in questo percorso, anche grazie ad iniziative di co-branding con la Città. Il futuro del brand dipenderà dalla nostra capacità di costruirlo insieme, con visione e corresponsabilità”.
Le conclusioni della giornata di presentazione sono state a cura dell’assessore alle Politiche giovanili Marco Caldarelli: “Cittadinanza attiva e sussidarietà sono due tematiche importanti per il nostro Comune - ha affermato Caldarelli - che si intrecciano profondamente con l’identità e il brand della nostra città. Nel corso degli ultimi anni, abbiamo assistito a una crescente consapevolezza collettiva riguardo all'importanza del nostro ruolo come cittadini attivi e responsabili e questo significa impegnarci, partecipare, contribuire al bene comune. È un impegno che va oltre i culmini delle istituzioni e si radica nelle nostre comunità, nei nostri quartieri, nei nostri gruppi e associazioni. Quando parliamo di city brand, ci riferiamo a ciò che ci rende unici, alla nostra storia, ai nostri valori e alle relazioni che costruiamo tra noi. Queste relazioni sono fortificate dalla nostra capacità di collaborare, condividere e mettere in pratica la sussidarietà, principio fondamentale del nostro agire quotidiano, ci invita a riconoscere e valorizzare le risorse e le competenze di ciascun individuo e della comunità. Questo approccio non solo arricchisce la nostra vita sociale, ma alimenta anche il brand della nostra città, rendendolo simbolo di un luogo dove le persone si prendono cura l'una dell'altra. Insieme, possiamo far crescere un city brand che non sia solo un marchio, ma un vero e proprio simbolo di orgoglio e appartenenza”.
Un nuovo “marchio” dunque per Macerata che diventa un veicolo di promozione turistica e culturale grazie anche alle attività di propaganda e comunicazione che si stanno avviando.
La Maceratese mantiene la parola data e annuncia la riconferma di Armin Nasic, centrocampista classe 2000, che lo scorso anno aveva subito un grave infortunio al ginocchio (LEGGI QUI). Un colpo durissimo, arrivato proprio in un momento decisivo della stagione, che ha costretto il giocatore a fermarsi ai box per mesi. Il club, dal canto suo, aveva scelto fin da subito da che parte stare: nessun dubbio, nessuna esitazione. Alla base, una promessa chiara: “Ti aspetteremo”. E oggi, quella promessa è diventata realtà.
«L’infortunio non ha mai fermato la sua voglia di tornare», fanno sapere dalla società. «Ha sopportato il dolore, ha lavorato in silenzio, trasformando ogni giorno in un passo verso il ritorno”.
L’infortunio di Nasic è stato sicuramente un duro colpo per la Maceratese, che è però subito corsa ai ripari rinforzando il reparto e chiudendo la stagione da protagonista, conquistando la promozione in Serie D. Un traguardo che ora si arricchisce di un nuovo inizio: quello di Nasic, pronto a rimettersi in gioco, con la stessa maglia, gli stessi colori e una motivazione ancora più forte, in una categoria superiore.
Il club ha voluto sottolineare la riconferma anche sui social, con un messaggio diretto e carico di significato: “Oggi possiamo dirlo: Armin resta con noi. Sta tornando, e lo sta facendo con lo sguardo di chi non si è mai arreso. Non vediamo l’ora di rivederlo lottare in campo per questi colori".
Dopo le riconferme di Lucero, Mastrippolito, Vanzan e Ciattaglia in difesa e quella di Marras in attacco, con Nasic la Maceratese mette un primo tassello anche a centrocampo. Sul fronte entrate, la società è ai dettagli per l’ingaggio del difensore classe 2007 Federico Perini, proveniente dal Chiesanuova. Diversi anche i sondaggi in corso per il ruolo di punta centrale, con Braconi del Castelfidardo tra i profili più apprezzati. La dirigenza è attualmente al lavoro per garantire a mister Matteo Possanzini una squadra competitiva in un campionato che si preannuncia di altissimo livello. L’inizio della stagione è previsto per domenica 7 settembre 2025, con chiusura il 3 maggio 2026, come stabilito dal Consiglio Federale FIGC.
(Foto di Francesco Tartari)
Intorno all'ora di pranzo, un uomo di circa 60 anni ha accusato un malore mentre si trovava in piazza Leopardi, a Recanati, probabilmente a causa del forte caldo. Dopo un improvviso mancamento, la situazione è apparsa sin da subito grave.
In attesa dell’arrivo dell’ambulanza del 118, una coppia presente sul posto è intervenuta tempestivamente. Lei, una dottoressa di Trieste in vacanza nelle Marche, ha preso il defibrillatore presente per le emergenze e ha iniziato le manovre di rianimazione. All’arrivo dei soccorsi, l’intervento è proseguito. Dopo quasi 15 minuti, l’uomo ha ripreso conoscenza ed è stato trasportato in ospedale per ulteriori accertamenti.
Anche quest'anno, il Comune di Ripe San Ginesio si prepara ad accogliere un evento musicale di risonanza, inaugurando la rassegna "Cava Spettacolare" con una serata indimenticabile. Venerdì 27 giugno 2025, alle ore 21:15, l'Arena La Cava sarà il palcoscenico per i Macapea band feat. Tony Esposito, pronti a trascinare il pubblico in un emozionante viaggio attraverso la magnifica musica di Pino Daniele.
La Macapea Acoustic Band, già premiata a Napoli per la sua eccezionale interpretazione dei brani del celebre cantautore partenopeo, si unirà a una vera leggenda delle percussioni Tony Esposito, per una serata dal sapore autenticamente mediterraneo. Sarà un'occasione unica per rivivere le atmosfere e le emozioni delle canzoni di Pino Daniele, rese vibranti dalle sonorità uniche di questi straordinari artisti.
Massimo Di Matteo, chitarrista e voce del gruppo, ha ottenuto un riconoscimento significativo, vincendo un contest dedicato a Pino Daniele con una giuria composta da figure di spicco come Adriano Pennino, Marco Zurzolo e Nello Daniele. La loro bravura è stata ulteriormente confermata dalla scelta di Fabiola Sciarrabbasi, moglie di Pino Daniele, che ha affidato alla Macapea Band l'esecuzione live della colonna sonora per la presentazione del suo libro, un gesto che ne sottolinea l'autenticità e la sensibilità interpretativa.
La collaborazione tra la Macapea Band e Tony Esposito è profonda e consolidata. Il maestro Esposito ha impreziosito i loro brani con le sue inconfondibili percussioni e ha concesso in esclusiva la riproduzione di un suo dipinto per la copertina del vinile dei Macapea. Il loro sound è un vero e proprio viaggio attraverso melodie mediterranee, dove le voci di Tony Esposito e Massimo Di Matteo si intrecciano in un dialogo musicale ricco di sfumature, garantendo un'esperienza sonora avvolgente e coinvolgente.
I biglietti sono disponibili online sui circuiti Ciaotickets e TicketOne, oltre che nei punti vendita autorizzati. Per maggiori informazioni, è possibile chiamare il numero 0733 865994. L'evento è realizzato con il patrocinio del Comune di Ripe San Ginesio e dell'Unione Montana Monti Azzurri.
L'azienda saniaria territoriale di Macerata vuole ricordare la dottoressa Daniela Del Bello, ex medico del 118 recentemente scomparsa all'età di 71 anni. "Era andata in pensione dall’agosto del 2022 - ha affermato l’amico e collega Ermanno Zamponi, direttore del Servizio di Emergenza Territoriale 118 dell’Ast di Macerata -. Daniela è stata insieme al sottoscritto, una delle fondatrici del 118, dove ha svolto servizio attivo presso la Centrale Operativa di Macerata e la PoTES di Tolentino ininterrottamente sin dal primo giorno di attivazione del servizio, nel lontano 1 luglio 1996, e dove ha ricoperto il ruolo di Vicedirettore e responsabile della Centrale Coordinamento Trasporti".
"Durante questo lungo periodo ha messo a servizio degli assistiti tutta la propria professionalità in un quotidiano contesto di sofferenza altrui, mostrando sempre competenza, cortesia, rispetto e gentilezza verso chi si trovava in difficoltà. Non si è mai risparmiata e per questo è stata di esempio per i colleghi e tutto il personale, pur mantenendo sempre il suo carattere gioviale e sereno", ha aggiunto Zamponi.
Come volontaria in ambito sanitario, era iscritta all’Associazione Regionale Emergenza Sanitaria (Ares), con la quale ha partecipato a varie missioni operative in occasione di calamità sia all’estero, in Pakistan nel 2004, che in Italia. Era presente a Roma per i Funerali di Papa Giovanni Paolo II° nel 2005 e a L’Aquila nell’ospedale da campo, in occasione del terremoto del 2009.
Sempre come volontaria si è dedicata alle attività dell'Avis di Tolentino per molti anni e attraverso l’associazione tolentinate SERMIT, fondata da Don Rino Ramaccioni, ha dato aiuto ai bambini poveri, orfani o malati accolti in istituti gestiti da religiosi.
Al funerale la Chiesa di San Catervo era gremita di parenti, amici e numerosi colleghi che hanno voluto stringersi in un ultimo abbraccio a Daniela per ricordare la collega, amica e professionista che ha saputo aiutare tutti, senza tenere conto di orari e festività, ponendo sempre al primo posto la salute del paziente.
"Esempi di vita come quello della Dr.ssa Daniela Del Bello sono testimonianze preziose per ognuno di noi e dimostrano come la professione del medico, quando è frutto di autentica vocazione, permea l’intera vita della persona, che diventa capace di mettersi al servizio degli altri, sempre e ovunque", ha dichiarato il direttore generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini.
Una grande festa si è tenuta oggi, giovedì 26 giugno, per i 102 anni della cittadina di Matelica Ida Montanari, alla presenza dei figli Luciano e Giuliana. Il sindaco della città di Matelica Denis Cingolani ha portato i migliori auguri da parte dell’amministrazione comunale e ha consegnato un mazzo di fiori alla centenaria: "Tantissimi auguri ad Ida per questo brillante traguardo raggiunto. È una signora ancora molto attiva, in salute, le auguriamo quindi tanti altri compleanni da festeggiare insieme".
Appignano si prepara a vivere un appuntamento culturale di grande valore questa sera, giovedì 26 giugno, alle ore 21:00, presso i giardini “Palmina Mazzarini”. L’Associazione culturale ricreativa anziani presenta un evento dedicato alla riscoperta e valorizzazione di un importante patrimonio storico-artistico del territorio: “Il convento di Forano e un patrimonio da ricordare: i dipinti della Chiesa di San Francesco”.
L’iniziativa nasce da una ricerca sul campo volta a far emergere e valorizzare i tesori nascosti della tradizione locale, con particolare attenzione ai dipinti custoditi nella Chiesa di San Francesco, un luogo ricco di storia e fascino.
Durante la serata si susseguiranno gli interventi dei due relatori: lo storico appignanese Roberto Bronzi, che illustrerà gli aspetti storici legati al convento di Forano e al contesto culturale di Appignano, e la dottoressa Francesca Maggiori, storica dell’arte, che offrirà un’analisi approfondita delle opere pittoriche e del loro valore artistico.
L’evento è organizzato dall’associazione “I ragazzi del muretto” in collaborazione con il Circolo Anziani di Appignano, realtà da sempre impegnate nella promozione e tutela della cultura locale.
Un’occasione preziosa per gli appassionati di storia e arte, ma anche per tutta la comunità, che potrà riscoprire un pezzo importante della propria identità culturale nella suggestiva atmosfera dei giardini “Palmina Mazzarini”.
Educazione come responsabilità personale e condivisa, questo il tema del confronto pubblico dal titolo: “C'è ancora speranza per i nostri figli? E per noi?" organizzato per il primo luglio, alle 18,00, dall’Assessorato alle Politiche sociali ed educative del Comune di Civitanova, in Sala Consiliare nell’ambito del progetto “Dialoghi educativi”, un percorso di incontri iniziato nel 2024 su temi di interesse educativo e sociale, che vede il coordinamento scientifico del dott. Agostino Basile. Il progetto rientra all’interno della progettualità “Civitanova Città con l’Infanzia”.
Ospiti della serata di riflessione sul dialogo tra adulti ed adolescenti, saranno don Simone Riva e don Alessandro Cerrutti, entrambi insegnanti che conoscono e sperimentano quotidianamente l'incontro con i ragazzi. I relatori saranno intervistati dalla dottoressa Patrizia Brunellini, presidente di "Arca Centro Culturale", moderatrice della serata, in merito alle problematiche del disagio adolescenziale nel contesto attuale in cui genitori ed insegnanti si trovano sempre più spesso in difficoltà nel porsi in relazione con i bambini e gli adolescenti e viceversa. La conferenza vuole mettere in luce il ruolo dell’educazione come sguardo che non chiude la realtà, ma apre verso l'altro e verso il significato dell'esistenza; educazione appunto come speranza.
"L'Assessorato riafferma il suo impegno a costruire un presente e un futuro per i nostri giovani, ascoltando le loro voci e valorizzando le loro potenzialità – ha detto l’assessore di riferimento Barbara Capponi. Ringraziamo i relatori per la loro testimonianza preziosa e per il contributo al dibattito che sarà costruttivo e profondo. Stiamo lavorando per creare spazi di ascolto e di crescita, dove gli adolescenti possano esprimersi e sviluppare le loro abilità, grazie a progetti come ad esempio gli sportelli adolescenza, il corso di fotografia, il teatro e il percorso sul bullismo. Insieme ai giovani, e per loro, stiamo cercando di costruire una città, dove ogni ragazzo e ragazza possa realizzarsi e contribuire col proprio valore aggiunto a fare crescere la nostra comunità. Questo incontro rappresenta un passo ulteriore nella prospettiva di una città a misura di tutti, in continuo movimento per un cambio di passo culturale".
“Il centro culturale Arca da più di 30 anni è presente a Civitanova con proposte culturali sempre attente all'educazione ed allo sviluppo dell'esperienza umana. Come presidente ho accolto con entusiasmo la proposta di collaborazione a questo evento in sinergia con l'Assessorato ai Servizi sociali per la completa consonanza con i temi proposti – ha affermato la dott.ssa Patrizia Brunellini.
Si è tenuto ieri, nella Sala Consiliare del comune di Civitanova Marche, l’incontro di presentazione degli indirizzi operativi per il prosieguo della bonifica del Basso Bacino del Fiume Chienti, un passo fondamentale per affrontare con determinazione una delle questioni ambientali più complesse del territorio.
All’incontro erano presenti rappresentanti della Regione Marche, l’assessore Stefano Aguzzi ed il dirigente Stefano Sbriscia, che ha illustrato il Piano, ARPAM, AST, le Province coinvolte e i Comuni interessati. Un confronto concreto e costruttivo, finalizzato a definire tempi, modalità operative e responsabilità per procedere, con una regia condivisa, alle azioni di caratterizzazione, monitoraggio e bonifica delle aree contaminate.
L’assessore Aguzzi ha sottolineato “la volontà e l’impegno della Regione a voler affrontare questa situazione delicata con azioni concrete”, il dirigente Sbriscia ha parlato di una vicenda “annosa e complessa nei confronti della quale tutti i soggetti coinvolti si stanno muovendo portando avanti azioni per trovare soluzioni”, il Sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica ha definito il Piano Operativo “la dimostrazione che le istituzioni non sono ferme, ma stanno lavorando con serietà e determinazione per risolvere un problema che da troppo tempo rappresenta una ferita ambientale per il nostro territorio. È un percorso complesso, ma abbiamo finalmente un piano concreto, tempi definiti e ruoli chiari, che entro il 2026 vedrà completata una prima importante fase di bonifica e messa in sicurezza”.
Il piano operativo illustrato prevede, per l’anno in corso, la verifica da parte dei Comuni delle disponibilità dei proprietari dei siti contaminati ad attivare interventi, l’avvio delle indagini da parte delle Province per individuare eventuali responsabili dell’inquinamento, la trasmissione, da parte di Arpam, del Piano Operativo, contenente gli interventi da effettuarsi con il relativo cronoprogramma, la stima dei costi e il Piano Operativo di Dettaglio, la programmazione da parte della Regione Marche dei finanziamenti necessari, sia per le indagini tecniche sia per i successivi interventi, con una prima tranche di risorse già prevista entro dicembre 2025. Sono inoltre fissati tempi certi per le successive programmazioni economico-finanziarie della Regione Marche, l’esecuzione delle indagini di Arpam e la perimetrazione delle aree prioritarie di intervento.