Il Comune di Macerata e Apm hanno incontrato, lunedì 28 febbraio, i coordinamenti provinciali sindacali della Filt Cgil, Fit-Cisl e Faisa Cisal per affrontare le tematiche relative al servizio di trasporto urbano della città. Presenti alla riunione il presidente Apm Gianluca Micucci Cecchi e il vice Giorgio Piergiacomi, il direttore generale Stefano Cudini, il sindaco Sandro Parcaroli e gli assessori Laura Laviano e Oriana Piccioni.
Durante l’incontro, che si è svolto in un clima proficuo e di collaborazione, Comune, Apm e le parti sindacali hanno discusso delle difficoltà emerse in questi ultimi anni relative al trasporto pubblico locale di cui viene auspicata una revisione che coinvolga anche la Regione Marche dato che a Macerata, al momento, è riconosciuto il corrispettivo chilometrico più basso di tutto il territorio regionale.
"Le questioni derivanti dalla diminuzione dei ricavi da utenza e dall’aumento dei costi di esercizio, in particolare il carburante, entrambi non imputabili ad Apm, comportano l’esigenza di intraprendere, al momento, interventi di carattere emergenziale, da esperire peraltro di comune accordo e senz’altro d’intesa con il Comune e le parti sindacali – ha spiegato il presidente di Apm Micucci Cecchi -. La recente sostituzione delle corse con gli autobus a chiamata si è resa necessaria in ragione dell'esigenza di risolvere un problema contingente per poter salvaguardare il servizio".
"Nei prossimi giorni provvederemo come azienda ad avviare un percorso proteso alla formulazione di proposte continuando a rapportarci costantemente con il Comune, come è avvenuto sino a oggi, al quale naturalmente è demandato il compito di dialogare con la Regione – ha aggiunto Micucci Cecchi -. Auspichiamo ovviamente un dialogo reciproco anche per il futuro tra Comune, azienda e sindacati".
Apm e Comune hanno già avviato un importante lavoro di complessiva ricognizione, messa a norma e in sicurezza per la totalità delle fermate a servizio della rete di trasporto pubblico urbano che concorrerà certamente a una migliore verifica dell’intero servizio di trasporto pubblico locale.
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Romcaffé è consapevole che la composizione della miscela di caffe’ e la sua tostatura sono il fulcro assoluto di tutta la filiera: questa è la sua arte, la sua storia e la sua missione. La formazione del barista però è cruciale. Rappresenta il modo per conservare ed esaltare l’alto valore del “fatto in Italia” che da 100 anni Romcaffè esporta in tutto il mondo con miscele di caffè di altissima qualità.
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Infine, un’area tecnica sarà dedicata alle dimostrazioni pratiche con macchine per l’espresso e macinini di diversi brands italiani a disposizione di trainers e corsisti, per realizzare degustazioni e imparare personalmente l’arte della caffetteria tradizionale, della “latte art” e del “brewing”.
L’unicità del percorso formativo offerto da Romcaffé sta nella esclusiva possibilità di effettuare delle visite all’interno dello stabilimento produttivo dove i partners italiani ed esteri potranno seguire l’intero processo produttivo, dalla selezione del caffè verde, alla torrefazione fino al prodotto finito.
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Non aderirà alla Legione Internazionale di Difesa Territoriale dell'Ucraina, unità di volontari stranieri annunciata dal presidente ucraino Zelensky per combattere al fianco delle forze nazionali contro le milizie russe, il "combattente" Karim Franceschi. Il 33enne, attivista di Senigallia, nel 2015 e nel 2016 andò in Siria a sfidare l'autoproclamato Stato Islamico arruolandosi nell'Unità di Protezione Popolare (Ypg).
Franceschi, uno dei pochissimi italiani a recarsi in Siria contro l'Isis, ha detto all'Ansa che non prenderà parte ad alcuna azione militare in Ucraina. "La situazione è complessa - ha spiegato - perché tra queste brigate internazionali ci sono diversi miliziani volontari che si rifanno a ideologie di estrema destra, quando non dichiaratamente neonazisti. Lo stesso nome scelto, 'legione', mi preoccupa molto, anche perché in esso sono confluiti tanti militari che si rifanno alla supremazia bianca propagandata dal Battaglione Azov che era già operativo nel 2014 e da altre formazioni paramilitari".
"Tante persone, come me, che hanno preso parte ai combattimenti tra le file dell'Ypg - ha aggiunto - stanno prendendo le distanze da questi soldati che da tempo diffondono il loro messaggio anche attraverso delle piattaforme messe loro a disposizione. È ovvio che non tutte le milizie ucraine sono affini a queste personalità neonaziste, ma il non averle messe al bando in qualche modo le ha legittimate”.
Lunedì 28 febbraio Unicam si è riunita in una seduta straordinaria con Senato Accademico, Assemblea delle Rappresentanze e Consiglio degli Studenti per decidere la propria posizione in merito al conflitto russo-ucraino e per capire che azioni concrete mettere in campo (leggi qui).
Al momento l’Università degli Studi di Camerino sta lavorando per poter garantire 15 borse di studio alle studentesse e agli studenti ucraini e sostegno per Visiting Professor e attività di dottorato, per poter garantire ai docenti e ai ricercatori ucraini il proseguimento del loro lavoro.
"Un’azione da parte di Unicam e di altre Università italiane unica nella storia, a cui noi studenti non ci siamo voluti sottrarre, avviando una raccolta di beni di prima necessità per l'Ucraina". A sottolinearlo sono le rappresentanti delle associazioni Silvia Mancinelli (Lista Studentesca Comunichiamo), Dario Polverini (Esn Camerino), Gaia Pagliarulo (Elsa Camerino), Katy Caraffa (Atelier 1), Marco Belardinelli (Panta Rei) e Arianna Sgriccia (Etra).
"Ci troverete da mercoledì 2 marzo a venerdì 4 marzo a Camerino, nell’aula L di Matematica dalle ore 9 alle ore 18. Ad Ascoli Piceno dal 2 al 4 marzo e dal 7 al 10 marzo nell’aula studio al piano terra del Sant’Angelo Magno, orario 10/13, 15/18 - aggiungono le studentesse -. L’associazione a cui faremo riferimento è Save Tomorrow di Montecassiano, attiva da 20 anni per l’accoglienza dei bambini post Chernobyl, il cui referente ucraino è Olrna Motuzenko, Presidente di Associazione Nabat e docente presso l’Università di Kiev".
"La raccolta arriverà in Ucraina grazie alla Comunità Ucraina Marche, coordinata a Loreto che sarà la nostra sede di riferimento da Bodgan Onyshchack. Le città a cui saranno destinati i materiali sono Leopoli e Kiev, su cui già l’associazione Save Tomorrow opera e presso cui ci sono dei contatti della Comunità Ucraina Marche - spiegano le studentesse -. Non sarà possibile portare qualsiasi cosa, vi chiediamo soprattutto di non portare vestiti ma piuttosto portare medicinali, assorbenti e pannoloni e cibo a lunga conservazione".
(Credit foto: ANSA/AFP)
Il sindaco, Giuseppe Pezzanesi, la Giunta e tutta l’Amministrazione comunale si sono attivati per promuovere una raccolta fondi per aiutare i profughi ucraini. Il Comune ha deciso di mettere a disposizione il proprio iban per favorire una raccolta di denaro da destinare alle onlus impegnate a sostenere e fornire ausilio ai tanti profughi di guerra.
“La raccolta di fondi va a completare e rafforzare quelle già attivate pertanto si potrà utilizzare il seguente iban del Comune di Tolentino: IT89 Q030 6969 2001 0000 0046 009 presso Banca Intesa spa. È fondamentale indicare la causale del versamento: “Aiuti in favore della popolazione ucraina.
“Inoltre il sindaco Pezzanesi rivolge un appello a tutti coloro che hanno la possibilità di ospitare i profughi di “contattare l’Ufficio Servizi Sociali del Comune o comunque gli Amministratori per segnalare la disponibilità di nuclei abitativi per accogliere i profughi, eventualmente anche all’interno del proprio nucleo familiare”.
“Queste iniziative – aggiunge Pezzanesi - vanno ad affiancare quelle promosse dalla chiesa, dal mondo associazionistico della Città di Tolentino che ancora una volta, prontamente, ha dimostrato tutta la solidarietà dei propri cittadini e l’attenzione verso chi si trova in situazione di disagio”.
Nel 2020 le Marche hanno esportato in Russia merci per un valore di oltre 274 milioni di euro. In particolare, il comparto calzature esporta verso questa destinazione circa il 90% delle sue produzioni. Sono sufficienti questi due dati per capire quanto la guerra in atto in Ucraina e le conseguenti sanzioni alla Russia abbiano un forte impatto sull’economia marchigiana: la merce ordinata è pronta da spedire ma ferma; altri ordini sono già in produzione ma non potranno essere consegnati e i pagamenti sono bloccati.
Per fare fronte a questa nuova emergenza su mercati che già da anni soffrono a causa della pandemia, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli insieme all’assessore alle Attività produttive Mirco Carloni e al presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini, questa mattina ha incontrato in videoconferenza una delegazione di 50 imprenditori e i rappresentanti di tutte le associazioni di categoria.
“Lo scenario che abbiamo di fronte – ha detto Acquaroli - è drammaticamente preoccupante ed in continua evoluzione. Certamente non è rassicurante per le nostre imprese marchigiane che sui mercati dell’est europeo avevano costruito negli anni rapporti consolidati. Oggi è tutto diverso e su questa nuova configurazione stiamo lavorando: nell’immediato per dare risposte insieme al Governo Nazionale a quelle che sono le emergenze di carattere economico e in prospettiva per andare a conoscere nuovi mercati e cogliere nuove opportunità”.
“Senza dimenticare che il nostro primo pensiero va alle vittime e alla popolazione ucraina che sta subendo questa aggressione – ha proseguito Carloni -, abbiamo parlato dei riflessi di questa guerra sulla nostra economia regionale che purtroppo rischiano di essere drammatici. Alcune nostre imprese hanno una forte propensione per i mercati russi e anche per quello ucraino e, in generale, per l’area asiatica".
"Quanto sta accadendo rischia di creare un'incertezza molto pesante per molti produttori soprattutto del settore fashion, moda e scarpe - ha spiegato Carloni -. Per questo motivo oggi, insieme al presidente Acquaroli e al presidente della Camera di Commercio Sabatini abbiamo convocato questo tavolo per decidere insieme delle strategie. Abbiamo già in mente alcune idee che percorreremo rapidamente senza perdere tempo cercando di creare, se possibile, un sollievo a queste eventuali perdite di fatturato delle nostre aziende”.
"L’ascolto e il confronto con imprenditori e associazioni di categoria – ha detto Sabatini - ci rende chiaro che due sono le strade da percorrere in contemporanea: aprire nuovi mercati per le nostre esportazioni, perché i rischi per chi si muove sul mono mercato sono sempre più pesanti, e trovare velocemente risorse (non esclusa la cassa integrazione straordinaria) che siano sostegno concreto per gli imprenditori, e penso a quelli del distretto fermano-maceratese della calzatura, della pelletteria e della moda".
"Il prossimo appuntamento del Micam ci vedrà fare conto con uno scenario ancora una volta mutato - ha aggiunto Sabatini -. Nonostante gli sforzi e il successo ottenuto con la possibilità di accesso in Italia riconosciuta ai vaccinati con lo Sputnik, dobbiamo moltiplicare gli sforzi verso altre soluzioni da mettere a punto velocemente con la Regione Marche e il supporto di Ice. A Milano ancora una volta saremo presenti con i più alti vertici istituzionali per trovare risposte puntuali alle richieste che vengono direttamente dal mercato marchigiano, tra i più colpiti economicamente in Italia da questa nuova crisi".
Nel 2020 le Marche hanno esportato verso la Russia principalmente prodotti del settore Calzaturiero per un valore di oltre 91 milioni di euro che rappresentano una quota del 33,3% sul totale delle esportazioni delle Marche verso questo paese.
Queste esportazioni inoltre rappresentano il 27,2 % di quanto esportato dall’Italia in questo settore verso la Russia. Rispetto all’anno precedente le esportazioni del settore calzaturiero marchigiano verso la Russia si erano già contratte del 24,7% a causa della pandemia. Il settore apparecchi elettrici rappresenta il 14,8% del totale dell’export Marche verso la Russia, la meccanica il 13,5%, il mobile il 9,8%.
Non risponde alle chiamate: giovane trovato morto in casa. Tagica scoperta questa mattina in un appartamento del viale della Vittoria ad Ancona. Un ragazzo di 26 anni, originario della Guinea Bissau, è stato trovato morto nel suo letto. A dare l'allarme – secondo una prima ricostruzione - sono stati alcuni amici che non lo sentivano da più di una settimana.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e il 118 con l'automedica e la Croce Gialla, insieme ai carabinieri: una volta entrati, i soccorritori hanno trovato il giovane senza vita nel letto dell'appartamento in cui viveva da solo. Il medico accorso sul corso non ha potuto far altro che accertarne il decesso. Secondo una prima il 26enne sarebbe morto da giorni, a quanto pare a seguito di un infarto risultatogli fatale.
“Lo stesso spirito unitario e senso di responsabilità mostrati in Parlamento, ci auguriamo possano essere replicati nell’Aula consiliare della Regione Marche. Mettiamo a disposizione di tutti, la mozione presentata dal nostro Gruppo per ribadire il fermo “no” all’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina”. Queste le dichiarazioni dei consiglieri dal gruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche a seguito del deposito della mozione n. 225 in merito alla “Crisi in Ucraina”.
“L’escalation della guerra in Ucraina scatenata dalla Russia sta destando grande apprensione e angoscia nella Comunità internazionale e rappresenta uno degli eventi più drammatici della storia recente dell'Europa; l’invasione dell’Ucraina avviene in spregio ai valori fondamentali della nostra Costituzione che ripudia ogni guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionale; non diversamente l’atto unilaterale di aggressione della Russia ai danni della Ucraina avviene in spregio al diritto internazionale, quale strumento di risoluzione giuridica dei conflitti. Siamo soddisfatti che in Parlamento si sia riusciti a trovare una linea comune fra maggioranza edopposizione. Lo stesso ci aspettiamo nelle Marche, ponendo l’accento sui rischi concreti e diretti di questa crisi internazionale per la nostra Regione".
"In tal senso, nella mozione impegniamo la Giunta regionale a far leva sul Governo italiano affinché provveda, oltre alla doverosa e necessaria condanna con ogni misura ed in ogni sede internazionale l’unilaterale aggressione militare perpetuata ai danni dell’Ucraina, anche a richiedere che l’Europa e gli Stati membri coordinino un intervento umanitario per l’accoglienza dei profughi ucraini a seguito della guerra che sta flagellando la popolazione, garantendo tempestivamente lo stato di rifugiati ai cittadini ucraini che ne facciano richiesta; a richiedere un intervento europeo volto alla creazione di un fondo per introdurre meccanismi economici di compensazione per riequilibrare i danni che le singole nazioni europee subiranno per vie delle sanzioni imposte alla Russia e delle conseguenti contro-sanzioni.
Infine, a nostro avviso è necessario riflettere anche sui risvolti economici per il nostro tessuto imprenditoriale. Per questo – concludono - sarebbe opportuno che il Governo Draghi crei una cabina di regia nella quale coinvolgere una rappresentanza delle aziende energivore e le governance dei colossi energetici (ENI – ENEL) per valutare soluzioni e proposte utili ad arginare i catastrofici effetti economici che si determineranno per via della crisi di approvvigionamento energetico da parte della Russia”.
Nell'ultima giornata 1.092 casi di positività (1.020 emersi da test antigenici) al Coronavirus nelle Marche e prosegue il calo dell'incidenza che si attesta a 631,67 (ieri 664,64). Lo fa sapere l'Osservatorio epidemiologico delle Marche. Dati che, dunque, tornano a scendere dopo il balzo registrato ieri con l'incidenza totale del virus che era tornata a salire.
Sono 259 le persone con sintomi; i casi comprendono 300 contatti stretti di positivi, 303 contatti domestici, 18 in setting scolastico/formativo, 3 in ambito lavorativo, 4 in ambiente di vita/socialità, uno in setting assistenziale e uno in setting sanitario.
Resta alta la percentuale di positivi tra i tamponi del percorso diagnostico (40,5% su 2.697). In tutti eseguiti 3.015 tamponi che comprendono anche quelli nel percorso guariti (318). A livello provinciale solo Ancona supera i 300 casi giornalieri (319); seguono Macerata (236), Pesaro Urbino (165), Fermo (160), Ascoli Piceno (153); 59) i positivi provenienti da fuori regione. Due fasce d'età superano i 200 casi: 25-44 anni (260) e 45-59 anni (226); poi 19-24 anni (104) e 6-10 anni (103).
Ricoveri legati al covid in caduta libera nelle Marche: sono 196, -25 su ieri, dei quali 20 in terapia intensiva (-3), 46 in semi intensiva (-1), 130 in reparti non intensivi (-21), secondo i dati della Regione Marche, che danno conto anche di 26 dimessi. L'occupazione dei posti letto è al 7,8% per le intensive, al 17,1% per l'area medica (176 posti occupati).
Quattro i decessi nelle ultime 24 ore, che fanno salire il totale a 3.606: sono morti 2 donne e 2 uomini, di età compresa tra 85 e 95 anni, tutti con patologie pregresse. Ci sono 14 persone nei pronto soccorso (non ricomprese tra i ricoverati), 160 gli ospiti di strutture territoriali. I dimessi/guariti salgono a 308.764.
Una volta all'anno chiudeva la ditta e ne apriva una nuova affidandola a un prestanome. Tutto questo allo scopo di eludere il fisco. Un imprenditore di origine cinese, operante nel settore del confezionamento di abbigliamento, ha gestito cinque diverse ditte in cinque anni, formalmente intestate ad altrettanti prestanome, procedendo alla loro sistematica chiusura quale stratagemma per eludere i controlli dell'Erario per gli omessi versamenti dei debiti fiscali, accumulando un debito fiscale pari a oltre 1,7 milioni di euro.
Lo ha scoperto la Tenenza della Guardia di Finanza di Senigallia che nelle scorse settimane, su ordine del gip chiesto dalla Procura di Ancona, ha proceduto ad arrestare (arresti domiciliari) l'imprenditore per reati di natura fiscale. I finanzieri hanno anche eseguito un decreto di sequestro preventivo, esteso ai cinque prestanome, "per equivalente", fino a concorrenza 1.712.000 euro pari al profitto del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
I sequestri sono stati in seguito confermati dal Tribunale del Riesame: bloccate disponibilità sui conti correnti riconducibili all'indagato, crediti presso terzi per euro 485mila euro, un appartamento nel centro di Bologna, due auto, due furgoni e 133 macchinari per cucire fino a concorrenza del provvedimento magistratuale. L'attività costituisce l'ultima tranche della più ampia operazione "Domino" (68 denunciati) nei confronti di aziende del Senigalliese responsabili di frodi all'Erario nel settore del confezionamento di abbigliamento.
In questo caso le Fiamme gialle avevano ricostruito flussi finanziari per oltre 5,2 milioni di euro, che provenivano da società italiane che commissionavano le lavorazioni, ed eseguito numerose perquisizioni durante gli orari notturni, proprio mentre venivano confezionati i capi di abbigliamento.
Sequestrati vetture, furgoni, copiosa documentazione extra-contabile e macchinari da cucire lasciati in giudiziale custodia presso l'opificio. Rilevata la presenza di sette lavoratori in nero, che ha determinato, a carico dell'imprenditore anche l'applicazione della maxi-sanzione (l'importo massimo applicabile è 75.600). Dopo il sequestro, l'imprenditore aveva costituito una nuova ditta intestata ad altro prestanome, trasferendo la sede in di Pesaro-Urbino, con stessi dipendenti, clienti e fornitori.
Via Argilofi, via Ori e Fratelli Rosselli saranno oggetto di un intervento di riqualificazione che prevede il rifacimento dell’asfalto e in via degli Argilofi anche dei marciapiedi. L’Amministrazione comunale ha ultimato nei giorni scorsi le procedure per la gara, dopo l’approvazione del progetto definitivo (Delibera di Giunta comunale n. 569 del 10/12/2021).
Ad effettuare i lavori sarà la ditta Edil Europa s.r.l. di Macerata, risultata miglior offerente con il ribasso del 8,05% sull'importo a base d'asta, su un totale di spesa a carico del Comune di 125.000 euro ricavato da fondi proventi dall’Avanzo di Amministrazione 2020.
La sistemazione degli assi viari di via Argilofi e piazzale stazione è stata ritenuta di primaria importanza in quanto ad elevato transito veicolare e pedonale. I manti stradali, che nel tempo hanno subito un notevole peggioramento, presentano una pavimentazione vetusta realizzata anni or sono e mai oggetto di rifacimento.
Ampi tratti risultano in condizioni di dissesto, con importanti fessurazioni, buche e avvallamenti tali da richiedere interventi di risagomatura e rifacimento del manto di usura al fine di assicurare la funzionalità delle stesse e quindi garantire le necessarie condizioni di sicurezza della circolazione veicolare.
In particolare, via Argilofi presenta dei tratti di marciapiedi mancanti tali da pregiudicare la sicurezza pedonale, per cui viene prevista la prosecuzione del marciapiede esistente sul lato nord sino al collegamento dello stesso con il marciapiede di via Colombo, in sostituzione del percorso pedonale attualmente segnalato con paletti dissuasori infissi sulla sede stradale.
Inoltre, considerato il forte afflusso di persone che tale strada riceve nel periodo estivo, vista la presenza nelle vicinanze di parcheggi e del sottopasso per accedere al mare, sarà realizzato un marciapiede speculare sul lato sud, consentendo ai pedoni di percorrere tale via in sicurezza. Via Leopoldo Ori presenta un elevato stato di deterioramento del materiale e del tappeto di usura realizzato da diversi decenni e in diversi punti la via è impraticabile.
“L'Amministrazione comunale - spiega l’assessore ai lavori Pubblici Ermanno Carassai – sta procedendo con importanti interventi di manutenzione della viabilità comunale in diverse zone della città, attraverso una serie di opere che sono inquadrate nel programma di attuazione.
Lo scopo è quello di garantire un adeguato standard di sicurezza per chi percorre le strade e quindi un miglior servizio alla collettività, limitando gli interventi di manutenzione futura e riducendo i costi sociali derivanti dai ripetuti interventi manutentivi puntuali”.
“Allo stato attuale, le tre vie presentano un avanzato stato di degrado del piano viabile, dovuto principalmente ai ripristini effettuati nel corso degli anni per la realizzazione dei sottoservizi ed al fisiologico deterioramento del conglomerato bituminoso realizzato da decenni, nonché numerosi avvallamenti che necessitano di una risagomatura del sottofondo e ripristino segnaletica orizzontale e verticale”.
Le principali lavorazioni previste sono le seguenti: fresatura della sede stradale in asfalto; sistemazione in quota dei chiusini stradali relativi ai sottoservizi esistenti; ripristino avvallamenti e risagomatura del manto stradale mediante strato di base tipo "binder chiuso", formazione strato di usura finale con conglomerato bituminoso tipo "tappetino".
Solo per l’intervento su via Argilofi è prevista la realizzazione di circa 60,00 m di marciapiede ambo i lati per il collegamento con via Colombo, in sostituzione del percorso pedonale attualmente segnalato su sede stradale. Per l'esecuzione dei lavori si stima due mesi consecutivi dalla consegna.
Le strade risultano di proprietà comunale, ad eccezione di via Fratelli Rosselli e del piazzale della Stazione per le quali vige una convenzione, stipulata in data 19 dicembre 1922, tra le Ferrovie dello Stato, proprietaria del bene, ed il Comune di Civitanova Marche dove è prevista la concessione in uso dell’area a Palazzo Sforza con obbligo di provvedere alla manutenzione dello stesso.
Una domenica in maschera per Castelraimondo che ha festeggiato il Carnevale in piazza Dante con un partecipatissimo evento organizzato da Immaginarea e patrocinato dal Comune di Castelraimondo. A partire dalle ore 14 e 30, in tanti si sono ritrovati all’aperto e in sicurezza per passare qualche ora insieme di divertimento con i bambini protagonisti del festoso pomeriggio.
Animazione, spettacoli, truccabimbi e musica hanno intrattenuto i presenti tra simpatiche maschere e costumi più elaborati. Lo spirito di festa non ha comunque impedito ai presenti di dedicare un pensiero al conflitto in Ucraina, con una grossa bandiera giallo azzurra stampata su un pannello che ha fatto da sfondo alla manifestazione. Su di essa i partecipanti all’evento hanno impresso con un pennarello la loro idea di pace, condannando fermamente qualsiasi forma di guerra e violenza.
«Avete rotto con questa guerra», «Basta tante persone stanno soffrendo»: decine di messaggi come questi sono comparsi sul cartellone, interamente ricoperto di pensieri di pace a dimostrazione che anche tra i più piccoli fanno molta impressione le immagini che arrivano dalla tv e dal web. Alla manifestazione era presente anche il sindaco Patrizio Leonelli, accompagnato dall’assessore alle Politiche Giovanili Ilenia Cittadini.
«Il Comune di Castelraimondo ha ospitato e collaborato con gioia all’iniziativa dell’associazione Immaginarea sposando l’idea che i volontari hanno avuto per ricordare, riflettere e sensibilizzare i presenti sul valore della pace tra popoli – spiega Cittadini – è attraverso gesti come questo, simbolici se vogliamo, che avviciniamo anche i più piccoli a temi così grandi e importanti. La guerra va sempre condannata, in ogni sua forma ed espressione».
Nel centenario della nascita, l’associazione maceratese Lutes rende omaggio a Pier Paolo Pasolini e organizza, in collaborazione con il cine-teatro Italia, la proiezione di “Pasolini prossimo nostro” di Giuseppe Bertolucci.
Appuntamento al cinema Italia, luogo di fermento creativo, giovedì 3 e lunedì 7 marzo per questo toccante documentario che vede Pasolini (nato il 5 marzo 1922), sul set di quello che sarà il suo ultimo film "Salò o le 120 giornate di Sodoma”.
Pasolini si lascia seguire sul set da una piccola troupe capeggiata dal giornalista Gideon Bachmann che lo coinvolge in una lunga, straordinaria intervista/conversazione. Inizialmente perplesso, Pasolini trasforma l’intervista in un lungo, quanto lucido e violento attacco alla società che si accompagna alle foto del set in una sorprendente sovrapposizione tra film e realtà a svelare la metaforica messa in scena pasoliniana della modernità.
Filmati d'archivio, foto di scena e un’inedita intervista di Bertolucci per un documentario di circa sessanta minuti su uno dei film più contestati, amati e discussi del secolo scorso, che passa in rassegna le idee anticipatrici di un nuovo mondo, ancora oggi lucidamente attuale. Inizio dello spettacolo ore 21, biglietto intero 6.5 euro, ridotto 5 euro.
Iryna Tsvila, giovane e apprezzata artigiana ucraina, è stata uccisa assieme a suo marito durante un conflitto a fuoco. La donna, mamma di cinque figli ora orfani, era una riservista ed è stata chiamata alle armi per rispondere all’offensiva voluta da Vladimir Putin contro il suo Paese.
Attraverso una nota di cordoglio l’ha voluta ricordare la Cna di Ancona con la quale aveva collaborato. “Sostegno e vicinanza" della Cna di Ancona alla Camera dell'Artigianato dell'Ucraina di Kiev e "vive condoglianze" per la morte dell'artigiana Iryna Tsvila, titolare di Verba Workshop, un laboratorio di gioielli a Kiev, nonché componente della Guardai Nazionale morta 3 giorni fa, "cosa che testimonia la follia della guerra che spezza giovani vite che lottano per costruirsi un futuro" scrive l'organizzazione artigiana in una nota.
"In queste ore - dice Lucia Trenta, responsabile internazionalizzazione Cna Ancona - sono in contatto con Elisabeth Miroshnichenko, giovane direttrice della Camera dell'Artigianato Ucraina, che ho avuto modo di conoscere e di apprezzare nel periodo tra il 2015 e il 2017, quando abbiamo lavorato insieme al progetto East Invest, che promuoveva lo sviluppo di piccole imprese nei Paesi della Eastern Partnership tra cui l'Ucraina, la Bielorussia e la Georgia, anche con corsi di formazione".
Anche Miroshnichenko ha parlato della morte di Iryna su facebook, ricordando di averla conosciuta alla Crafting Business Maker School, organizzata con finanziamenti Ue. "So che Elisabeth non è riuscita a fuggire da Kiev - aggiunge Trenta - ed è rinchiusa in casa con la madre e la sorella, senza possibilità di facile accesso ad un bunker durante i bombardamenti e con cibo e medicinali ormai scarsi. Ora lei, i suoi colleghi e gli artigiani ucraini hanno bisogno di tutta la nostra vicinanza".
(Foto Ansa)
Lo scorso lunedì, l’Amministrazione ha presentato la documentazione richiesta dal bando emanato dal Miur per accedere ai fondi necessari a realizzare un asilo nido comunale a Porto Recanati. La manifestazione di interesse e in particolar modo lo studio di fattibilità richiesti sono stati il frutto di un lavoro di squadra svolto dal tavolo intersettoriale interno al comune di recente costituzione.
"La fattiva collaborazione tra l’Ufficio Lavori Pubblici, nella persona del geometra Daniele Re, l’Ufficio Urbanistica, nella persona dell’architetto Patrizia Iaulè, l’Ufficio dei Servizi demografici, nella persona della dottoressa Catiuscia Gasparroni, sotto il coordinamento della dottoressa Simonetta Bianchini, funzionario responsabile del settore dei Servizi Finanziari, ha permesso di rispettare i termini di scadenza del bando e predisporne gli atti", si legge in una nota del sindaco Andrea Michelini.
"Abbiamo ritenuto di fondamentale importanza partecipare, nonostante i rigidi requisiti previsti, perché è obiettivo dell’Amministrazione rispondere a una rilevante necessità della città. I dettagli tecnici del progetto dell’asilo, che sarà ad emissioni zero, verranno condivisi qualora, come auspichiamo, otterremo il finanziamento e si potrà portare a compimento l’opera".
"Ad oggi abbiamo il Covid Hotel di Porto Sant'Elpidio quasi vuoto e la struttura potrebbe, in via ipotetica e in caso di necessità, essere utilizzata per l'accoglienza dei profughi provenienti dall'Ucraina". Lo ha riferito, ieri, l'assessore regionale alla Protezione Civile Stefano Aguzzi ai margini di una conferenza stampa.
L'emergenza umanitaria che si è aperta in seguito al conflitto Russia-Ucraina, potrebbe vedere anche nelle Marche l'arrivo di ucraini in fuga dal loro paese. La struttura di Porto Sant'Elpidio, con una quarantina di posti a disposizione, in modo da accogliere le persone che devono osservare un periodo di isolamento per Covid e non possono farlo nella loro abitazione, "è convenzionata fino al 31 marzo, per cui si potrebbe pensare di proseguire anche nei prossimi mesi, in caso di necessità".
L'assessore ha fatto sapere, inoltre, che "dalla Regione c'è la massima collaborazione ed attenzione" all'emergenza umanitaria ucraina,"e con questo proposito ci siamo lasciati anche oggi nel corso dell'ultimo confronto con il Dipartimento di Protezione civile nazionale". Quella di Porto Sant'Elpidio "è una ipotesi, ma ce ne potrebbero essere anche altre. Ad oggi però non ci sono richieste di accoglienza di profughi da parte delle Prefetture o del Ministero dell'Interno. Il quadro della situazione però evolve di giorno in giorno
(Foto di copertina Ansa)
Travolto da un furgone mentre attraversa sulle strisce: 58enne trasportato a Torrette, L'investimento si è verificato, intorno alle 18, a Civitanova in via IV Marine. Per cause in fase di accertamento un furgone - condotto da un 43enne- ha investito un 58enne che stava attraversando sul passaggio pedonale.
Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorsi del 118. I sanitari, valutate le condizioni del 58enne, hanno richiesto il supporto logistico dell'eliambulanza che lo ha trasportato a Torrette.
L'uomo, al momento dell'atterraggio del velivolo, appariva cosciente, ma in stato confusionale. Sul luogo è intervenuta anche la Polizia Locale per la gestione del traffico e per i rilievi di rito.
"Vediamo gli scenari che si apriranno nelle prossime ore con l'auspicio che cessi il fuoco e si torni a discutere a una soluzione che comunque non comporti conseguenze ai civili, ai bambini, all'incolumità delle persone". Così il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli rispondendo ai giornalisti a margine della conferenza stampa relativa all’attivazione di uno sportello per il microcredito imprenditoriale (Leggi qui).
"È uno scenario inaspettato per come noi vivevamo la situazione pandemica con tutte le conseguenze già difficili - ammette il presidente -. In una situazione di crisi sanitaria mondiale, tutto potevo immaginare tranne che, neanche fuori da questa crisi ne iniziasse un'altra in ordine alla sicurezza, addirittura con la guerra".
"Spero - è l'auspicio di Acquaroli - che alla fine tutto possa essere condotto, tramite le diplomazie, a una crisi che possa essere superata". La protezione civile delle Marche si è attivata soprattutto per aiuti in ambito sanitario. "Credo - conclude il presidente - che il supporto alle popolazioni colpite e soprattutto alle categorie più deboli sia un atto dovuto".
Nel pomeriggio, presso la Sala Consiliare del Comune, si è costituito il Tavolo Istituzionale di Coordinamento, promosso dall’Amministrazione Comunale nel quale sono stati coinvolti la Protezione Civile, la Caritas diocesana, la Croce Verde e SVAU.
Il Tavolo, che resta aperto a tutte le realtà del territorio che vorranno prestare il proprio contributo, è stato costituito per organizzare la regia finalizzata ad ottimizzare il convoglio delle tantissime proposte di aiuto che tanti cittadini civitanovesi, con grande generosità, hanno manifestato di voler offrire al popolo ucraino.
È stata quindi messa in moto dal Comune la macchina organizzativa della solidarietà con cui saranno coordinati, a livello istituzionale, aiuti e donazioni, nel pieno rispetto di quanto ad ora indicato dalle Autorità competenti. All’incontro hanno partecipato il sindaco Fabrizio Ciarapica, il vicesindaco Fausto Troiani, l’Assessore ai Servizi Sociali Barbara Capponi, il Consigliere Regionale Pierpaolo Borroni, i rappresentanti delle Associazioni coinvolte.
In attesa di indicazioni più precise sulle modalità di veicolo degli aiuti, domani il Comune renderà noti i canali di contatto attraverso i quali i cittadini potranno comunicare la loro disponibilità a sostegno di chi sta subendo gli orrori della guerra.“Dall’Ucraina arrivano immagini terribili di devastazione, fuga, pianti e dolore che coinvolgono anche donne e bambini – ha dichiarato il sindaco Ciarapica -.
Per questo la nostra Amministrazione ha voluto costituire un Tavolo Istituzionale di coordinamento che vede il coinvolgimento delle Associazioni del territorio. A loro ed ai tanti cittadini che si sono resi disponibili ad offrire il proprio contributo va il mio più sentito ringraziamento”.
La Ragioneria dello Stato ha approvato il DlL Energia che decreta, all'art.41, la sospensione del pagamento dei mutui concessi agli enti locali dei territori colpiti dal sisma 2016. "Si tratta di una decisione fondamentale - afferma Valeria Mancinelli, presidente di Anci Marche - che va incontro alle esigenze dei Comuni del cratere di 4 regioni, a partire ovviamente da quelli marchigiani.
Il provvedimento era particolarmente atteso e proroga la sospensione del pagamento dei mutui fino al 31 dicembre 2022". "Il risultato è stato ottenuto grazie ad un grande lavoro di sensibilizzazione nei confronti del Governo e del Parlamento che ha coinvolto tutti gli attori istituzionali - aggiunge Mancinelli, che è coordinatrice delle Anci regionali coinvolte nel sisma 2016 - a partire dal presidente dell'Anci Decaro, la segretaria generale Nicotra e tutta la struttura di Anci, il Commissario alla Ricostruzione Legnini, le Regioni, le Anci regionali e i Comuni".
La mancata proroga della sospensione dei mutui nelle aree del cratere avrebbe rischiato di inficiare tutti gli investimenti su cui si basa la ricostruzione a partire da quelli del Cis e del Pnrr e costituito una forte criticità per il sistema socio-economico del cratere di 4 regioni. "Per i comuni del cratere è un giorno molto importante che consente di guardare al futuro di questi enti locali con maggiore serenità" - conclude la presidente Mancinelli.