Notte movimentata a Macerata, dove gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti in seguito al tentativo di fuga di un veicolo rubato. L’episodio è avvenuto nelle prime ore del 14 aprile, nel corso di controlli ordinari sul territorio.
Una pattuglia ha intercettato una Fiat Panda sospetta in via Puccini, intimando l’alt al conducente. Alla vista della polizia, però, il conducente ha premuto sull’acceleratore, dando il via a un pericoloso inseguimento a folle velocità per le vie cittadine, percorrendo anche strade contromano.
La fuga si è conclusa all’altezza di via Niccolai, dove gli occupanti del mezzo hanno abbandonato il veicolo e sono fuggiti a piedi. Uno dei due, identificato poi come il conducente, è stato bloccato dagli agenti dopo un breve inseguimento a piedi.
Dagli accertamenti immediati è emerso che la Fiat Panda era stata rubata il giorno precedente a Recanati. All’interno del veicolo sono state trovate canne da pesca di sospetta provenienza furtiva, mentre nei pressi è stato recuperato uno zainetto abbandonato durante la fuga, contenente una torcia, un coltello, guanti da lavoro e una maschera di carnevale: oggetti che fanno ipotizzare l’intenzione di commettere reati predatori.
Il soggetto fermato è un italiano di 45 anni, pluripregiudicato, residente in un comune della provincia, privo di patente di guida in quanto revocata. È stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica per i reati di ricettazione e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere. Nei suoi confronti è stata inoltre disposta dal questore di Macerata la misura del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno in città per tre anni.
L'incantevole territorio di San Severino Marche, comune tra i più estesi dell’intera regione con i suoi quasi 194 chilometri quadrati, torna sotto i riflettori grazie a un affascinante reportage pubblicato sull'edizione online del periodico "Dove" del Corriere della Sera, tra le più autorevoli testate che si occupano del mondo dei viaggi.
A firmarlo è la giornalista Eleonora Lanzetti, che accompagna il lettore in un itinerario suggestivo alla scoperta del cosiddetto "Tibet delle Marche", un angolo sospeso tra cielo e terra che trova il suo cuore pulsante nel borgo di Elcito, a 821 metri di altitudine.
Il percorso, proposto nello speciale online del magazine, parte da San Severino Marche e si snoda lungo le strade che conducono verso Apiro, passando per la frazione di Castel San Pietro. È un invito rivolto a viaggiatori, appassionati di trekking e bike, ma anche a chi cerca un contatto autentico con la natura e con un'Italia ancora intatta.
"Elcito è un microcosmo fuori dal tempo, abitato da appena sei anime, che si articola in una manciata di case in pietra adagiate su un crinale ventoso, affacciato sull'altopiano di Canfaito, il Monte San Vicino e i resti dell’antica Abbazia di Valfucina. Il piccolo borgo silenzioso si raggiunge dalla vicina San Severino Marche...Gli amanti di bike e trekking scopriranno un posto magico - scrive Lanzetti - in un racconto che restituisce tutta l'emozione di un luogo dove la modernità si dissolve tra i sussurri del vento".
"Pochi ma essenziali i presidi di accoglienza: tra questi 'Il Cantuccio', ristoro semplice e genuino gestito da Roberta Cuomo e Nicola Gianfelice, che accolgono i viandanti con crescia, pecorino stagionato, primosale, prosciutto crudo e coppa di testa al finocchietto selvatico - si legge ancora nell'articolo -. E poi 'Il Rifugio dell'Asino', dove il vero lusso è dormire sotto le stelle, senza segnale telefonico, cullati dai suoni della natura. 'Il telefono non funziona, il wifi non prende, ma si può dormire sotto le stelle cullati dal canto delle cicale', raccontano i due gestori. Una scelta controcorrente, che fa di Elcito una destinazione d’anima, perfetta per chi cerca autenticità e silenzio".
Questo viaggio straordinario si svolge all'interno della Riserva naturale regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito, un'area protetta di rara bellezza, ancora poco conosciuta al grande pubblico, ma capace di regalare emozioni autentiche a ogni passo. L'articolo completo è disponibile sul sito 'Dove' al link: leggi qui.
La Lega Pallavolo Serie A Femminile ha ufficializzato oggi il calendario di gara 1 e gara 2 delle finali playoff Serie A2 Tigotà, che vedrà la CBF Balducci HR affrontare l’Akademia Sant’Anna Messina nelle sfide decisive per la seconda promozione in Serie A1. Le arancionere hanno infatti chiuso la pool promozione al secondo posto e avranno così il diritto di giocare gara 1 e l'eventuale gara 3 in casa.
La finale comincerà con gara 1 al palasport Fontescodella di Macerata domenica 20 aprile con inizio alle ore 18:00, gara 2 al PalaRescifina di Messina mercoledì 23 aprile alle ore 19:00, infine, eventuale match decisivo di Gara 3 di nuovo a Macerata sabato 26 aprile.
Questo il programma delle Finali Playoff Serie A2 Tigotà (Gara 1 e Gara 2)
GARA 1
Domenica 20 Aprile 2025, ore 18:00CBF Balducci Hr Macerata - Akademia Sant’Anna MessinaFontescodella - Macerata (MC)
GARA 2
Mercoledì 23 Aprile 2025, ore 19:00Akademia Sant’Anna Messina - CBF Balducci Hr MacerataPalaRescifina - Messina (ME)
Fine settimana di controlli sulle strade del Maceratese da parte dei carabinieri, impegnati in attività mirate al contrasto di comportamenti pericolosi per la sicurezza pubblica. Due i principali interventi condotti dai militari in distinte località dell’entroterra.
Nel corso di un servizio di pattugliamento lungo la Strada Statale 77, nel territorio comunale di Corridonia, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Macerata hanno fermato un giovane operaio di 23 anni, incensurato, residente in un comune dell’entroterra.
Sottoposto ad accertamento etilometrico, il conducente è risultato positivo con un tasso alcolemico pari a 1,65 g/l, ben oltre il limite legale di 0,5 g/l. I militari hanno provveduto al ritiro immediato della patente di guida e all’affidamento dell’auto a una persona di fiducia. Il giovane è stato denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza.
A Cingoli, invece, durante un controllo del territorio, i carabinieri della locale Stazione hanno identificato e controllato un 27enne di origini marocchine, anche lui residente nell’entroterra, trovandolo in possesso di 0,2 grammi di hashish, contenuti in un involucro in cellophane.La sostanza stupefacente è stata sequestrata, mentre al giovane è stata contestata una violazione amministrativa ai sensi dell’art. 75 del D.P.R. 309/1990. È stata inoltre inoltrata segnalazione alla Prefettura di Macerata per uso personale di sostanze stupefacenti.
I controlli dei carabinieri proseguiranno anche nei prossimi giorni, in particolare durante i fine settimana, per garantire sicurezza sulle strade e contrastare l’uso di alcool e droga tra i più giovani.
Nel 2023 la provincia di Macerata conferma la tendenza al calo demografico, con una perdita netta di 835 residenti rispetto all’anno precedente, passando da 303.828 a 302.993 abitanti. Questo decremento, pari al -0,3%, rappresenta la flessione più marcata in valore assoluto tra tutte le province marchigiane.
La dinamica naturale rimane sfavorevole: 1.828 persone in meno è il saldo tra nascite e decessi. Tuttavia, Macerata registra il tasso di natalità più alto della regione con 6,2 nati per mille abitanti, in lieve aumento rispetto al 2022 (6,1). In parallelo, il tasso di mortalità scende in modo significativo da 13,9 a 12,3 per mille, segnando uno dei maggiori miglioramenti nelle Marche.
La provincia è interessata da una discreta mobilità: mentre il saldo migratorio interno è negativo (-138 persone; -0,5 per mille), quello con l'estero è fortemente positivo (+1.560 persone; +5,1 per mille). Questo dato evidenzia un’interessante attrattività verso i migranti internazionali.
L’età media della popolazione si attesta a 47,7 anni, in crescita rispetto ai 47,5 del 2022, allineata con la media regionale. L’indice di vecchiaia è pari a 224,3 (persone over 65 ogni 100 under 14), mentre l’indice di dipendenza degli anziani raggiunge 43,1, a conferma di una popolazione in progressivo invecchiamento.
Castelsantangelo sul Nera, sempre nella provincia di Macerata, si distingue come il comune più anziano delle Marche, con un’età media di 59,2 anni. In termini di popolazione il comune che registra le maggiori perdite nell'arco dei dodici mesi, confermando un triste trend accentuato con le scosse sismiche del 2016 è quello di Tolentino (-214). Male anche Camerino (-123) e Matelica (-106). Il maggiore incremento demografico, invece, è quello del comune di Porto Recanati (+74 abitanti).
POPOLAZIONE STRANIERA - Al 31 dicembre 2023, Macerata ospita 28.738 stranieri, pari al 9,5% della popolazione totale, in aumento dell’1,1% rispetto al 2022. La crescita è trainata da un saldo migratorio estero positivo (+1.998) che compensa le 1.497 acquisizioni di cittadinanza italiana e da un saldo naturale positivo (+224). Gli stranieri mostrano una struttura più giovane, con un indice di vecchiaia di 53,0 (contro 248,3 degli italiani) e una maggiore incidenza femminile (104,2 donne ogni 100 uomini).
FAMIGLIE - Nel censimento 2021 (ultimo disponibile), Macerata contava 130.449 famiglie, con una dimensione media di 2,33 componenti – la più alta nelle Marche insieme a Fermo. Le famiglie numerose (4 componenti e più) rappresentano il 20%, mentre le famiglie unipersonali il 34,8%. Interessante anche la struttura dei nuclei familiari: i nuclei monogenitoriali sono molto presenti (24,1%), superando la media regionale. Questo indica una certa prevalenza di modelli familiari flessibili, forse legati anche alla maggiore incidenza di popolazione anziana e all'instabilità dei legami familiari.
Continuano senza sosta i controlli e le attività investigative da parte dei carabinieri della provincia di Macerata, impegnati nel contrasto ai reati predatori. Nelle ultime ore, due distinti episodi di furto aggravato hanno portato al deferimento all’autorità giudiziaria di quattro persone, grazie al lavoro delle Stazioni di Porto Recanati e Civitanova Marche Alta.
A Porto Recanati, i militari dell’Arma hanno individuato e denunciato due giovani di origine spagnola, un uomo di 26 anni e una donna di 27, entrambi domiciliati a Milano. Le indagini, partite dalla denuncia di un 84enne del posto, hanno permesso di ricostruire l’accaduto: l’anziano, mentre passeggiava nel centro cittadino, era stato avvicinato da una donna straniera che aveva tentato un approccio di natura sessuale.
L’uomo aveva declinato le avances, ma solo in seguito si era accorto di non avere più al polso il suo orologio Rolex Daytona, del valore stimato in circa 25.000 euro. Grazie all'analisi dei sistemi di videosorveglianza, i carabinieri sono riusciti a identificare sia la donna, ritenuta l’autrice materiale del furto, sia il complice che la attendeva poco distante a bordo di un'auto. I due sono stati deferiti per furto aggravato in concorso.
Civitanova Marche Alta: furto in centro commerciale, denunciate due donne. A Civitanova Marche Alta, invece, i Carabinieri hanno denunciato due donne, una 47enne di origine bosniaca con precedenti penali e una coetanea albanese incensurata, entrambe residenti nella provincia di Fermo. Le due sono ritenute responsabili di un furto di capi d’abbigliamento avvenuto lo scorso 1° marzo in un noto centro commerciale della costa.
Anche in questo caso è stato fondamentale il contributo delle immagini di videosorveglianza, che hanno consentito ai militari di ricostruire la dinamica dei fatti e identificare le due responsabili. Entrambe sono state deferite per furto aggravato in concorso. Le due operazioni confermano l’efficacia della rete investigativa e la costante attenzione delle forze dell’ordine nei confronti della sicurezza del territorio.
Il Comune di Pollenza ha ospitato l'evento di lancio del progetto TRAMA (Tutela, Rete, Aiuto, Memoria, Anziani), un'iniziativa che si propone di trasformare il panorama dei servizi per gli anziani fragili e le persone con demenza nei Comuni di Pollenza, Treia e Appignano.
Il progetto, promosso da Afam Alzheimer Uniti Marche Odv e Cambiamenti Impresa Sociale in collaborazione con i tre Comuni, mira migliorare la qualità della vita degli anziani e delle loro famiglie, attraverso l'integrazione di servizi locali e l'attivazione di nuove iniziative sul territorio, si concentra su un aspetto fondamentale: accompagnare la presa in cura personalizzata e specifica per gli anziani fragili e le persone con demenza.
Persone particolarmente vulnerabili che spesso incontrano difficoltà nell'accesso a servizi adeguati.
Durante l’evento di lancio, i relatori hanno sottolineato l’importanza di un approccio multi-professionale e multi-disciplinare, in cui i medici, gli assistenti sociali, gli operatori delle strutture residenziali, le famiglie e i volontari possano interagire e collaborare, mettendo al centro le necessità specifiche delle persone fragili.
Il percorso personalizzato è fondamentale per garantire che ogni anziano riceva le cure adeguate alle proprie esigenze fisiche, cognitive, familiari e sociali.
Il termine memoria nel nome del progetto non è casuale.
Il progetto TRAMA non si limita a rispondere ai bisogni immediati, ma intende preservare e valorizzare anche la memoria storica e culturale degli anziani, un patrimonio immenso che spesso viene dimenticato o trascurato.
In questo senso, la costruzione della rete si articola anche attraverso attività che favoriscono il mantenimento delle capacità cognitive, l'inclusione sociale e la partecipazione alla vita comunitaria.
Le attività proposte nel progetto includono laboratori creativi, iniziative di socializzazione, ma anche percorsi di sensibilizzazione per la comunità, per costruire una cultura di accoglienza e di attenzione verso gli anziani e le persone con demenza.
L'evento di lancio ha visto la partecipazione di amministratori locali, professionisti del settore sanitario e sociale, famiglie e cittadini, tutti uniti dalla volontà di contribuire al successo di questo importante progetto.
La presenza del Sindaco di Pollenza, dei Sindaci e degli Assessori dei Comuni di Treia e Appignano, e delle realtà locali coinvolte, ha dato un forte segnale di impegno collettivo verso la costruzione di una comunità più inclusiva e solidale, in grado di rispondere in modo efficace alle sfide demografiche e sociali legate all'invecchiamento della popolazione.
Il progetto TRAMA rappresenta una vera e propria sfida di comunità, un'opportunità per tutti di agire concretamente nella costruzione di un sistema di welfare territoriale che metta al centro la persona, valorizzando le risorse locali e garantendo un supporto continuativo e qualificato.
Invitiamo tutti a partecipare ai prossimi appuntamenti:
LUNEDI’ 28 APRILE 2025 a POLLENZA alle ore 17.00 presso Sala Convegni P.zza della Libertà, 16
MARTEDÌ 29 APRILE 2025 alle ore 16.30 presso Oratorio Via dei Caduti, 14 Chiesanuova di Treia
GIOVEDI’ 8 MAGGIO 2025 alle ore 16.30 presso Oratorio Via D. Alighieri, 3 Appignano
Sono passati dieci anni esatti da quando Graziano Colotti è scomparso, e in questo arco temporale la sua figura è stata ricordata con diverse iniziative, soprattutto convegni.
Ora su idea di Paolo Morresi, responsabile tecnico del Settore Giovanile della Maceratese, nasce un Memorial a lui dedicato. Un torneo di calcio riservato ai ragazzi categoria Under16 e Under17. Probabilmente il modo migliore, quello che lui avrebbe più apprezzato, per omaggiarlo.
Sarà un appuntamento pre Pasquale perché il Memorial “Graziano Colotti” verrà disputato tra venerdì 18 aprile e sabato 19 aprile e come teatro delle partite è stato scelto lo Stadio della Vittoria di Macerata. L’impianto simbolo per il mondo del calcio giovanile.
A partecipare a questa prima edizione saranno la Maceratese, Cepagatti Pescara, Tolentino e Ducato Spoleto. Dunque due società del territorio (per quella cremisi Colotti collaborò a lungo) più un club abruzzese ed uno umbro. Presenze che danno lustro al memorial e ribadiscono quanto Colotti fosse stimato anche fuori regione.
Si comincerà venerdì alle 15 con Maceratese-Cepagatti Pescara, quindi alle 18 Tolentino-Ducato Spoleto. Sabato alle 14.30 la finalina di consolazione e alle 17.30 il match per vincere il trofeo.
“Ringrazio il presidente Crocioni e il direttore generale Serangeli – spiega Paolo Morresi-, per aver appoggiato appieno la mia idea. Tutti gli riconoscevano l’enorme spessore umano prima ancora che calcistico. Mi piaceva ricordarlo sul campo, con qualcosa legato al calcio, la sua passione. Graziano ha fatto crescere tanti adolescenti nonché formato chi adesso agisce come allenatore, compreso me”.
È stato il pianto insistente del loro bambino a salvarli. Una giovane famiglia di Fabriano – padre, madre e un bimbo piccolo – è stata colpita da una principio di intossicazione da monossido di carbonio nella notte tra sabato e domenica, ma è riuscita a mettersi in salvo appena in tempo.
Intorno all’1.30, i genitori hanno contattato il 118 dell’ospedale di Fabriano preoccupati per i continui rigurgiti del figlio e per il suo pianto inconsolabile. Anche loro cominciavano ad accusare malesseri diffusi, senza riuscire a capirne l’origine.
All’arrivo del personale sanitario, la situazione è apparsa subito sospetta. I soccorritori hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco e dei carabinieri della compagnia locale. I pompieri, grazie alle strumentazioni in dotazione, hanno rilevato un’elevata concentrazione di monossido di carbonio all’interno dell’abitazione.
La famiglia è stata immediatamente trasferita all’ospedale di Jesi, dove è stata presa in carico per le cure necessarie. Fortunatamente, nessuno è in pericolo di vita. Nel frattempo, i vigili del fuoco hanno arieggiato l’appartamento e allertato i tecnici della società che gestisce la rete del gas. Gli addetti hanno interrotto l’erogazione e identificato il problema: un malfunzionamento della caldaia posizionata all’interno dell’abitazione, da cui si è originata la pericolosa fuoriuscita di gas.
Un episodio che si è concluso senza gravi conseguenze solo grazie alla prontezza d’animo dei genitori e alla segnalazione inconsapevole del piccolo, la cui reazione ha probabilmente evitato una tragedia.
Folta partecipazione ieri, domenica 13 aprile, in occasione della domenica delle Palme, in Piazza Enrico Mattei, per la messa congiunta di tutte le parrocchie della Città di Matelica. Le celebrazioni liturgiche si sono tenute dalle 10.30, a partire dalla Cattedrale di Santa Maria, con la tradizionale benedizione dei rami d’ulivo e la processione a cui era presente l’amministrazione comunale di Matelica. È cominciata così la Settimana Santa, un tempo dunque di riflessione ma anche di rinnovamento spirituale.
Per il secondo anno consecutivo il Comune di Macerata ha organizzato per i bambini dei nidi comunali Opera baby il progetto che prevede la messa in scena di uno spettacolo di canto, movimento e musica dal vivo, dedicato ai piccoli dai 6 ai 36 mesi, ispirato a un’opera lirica.
A ospitare i bambini, accompagnati dai loro genitori, venerdì e sabato scorsi è stato il Teatro Lauro Rossi, dove, tutti insieme, hanno assistito alla messa in scena di “Patatrac! Le burle di Falstaff,” liberamente ispirato a Falstaff di Giuseppe Verdi. Lo spazio antistante il teatro e il foyer del Lauro Rossi pieni di carrozzine e passeggini e la felicità dei genitori di vivere l’esperienza formativa insieme ai loro figli a dimostrazione di quanto l’iniziativa sia stata partecipata e ben accolta.
Per loro una prima esperienza artistico sensoriale grazie allo spettacolo con la drammaturgia musicale di Anna Pedrazzini e la regia di Beatrice Baruffini che ha visto in scena due performer i quali, come personaggi della fiaba musicale, hanno coinvolto il pubblico in accompagnamenti alla musica e al canto tramite l’uso della voce e la percussione del corpo. L’ideazione musicale è stata tratta dall’opera lirica verdiana di cui sono stati enfatizzati gli elementi chiave dello svolgimento e i motivi delle arie più celebri.
Opera baby si rivolge ai bambini in età prescolare, un’età in cui recenti studi neuro-cognitivi dimostrano che la musica può avere un ruolo fondamentale nella crescita del bambino, delle sue capacità motorie, dell’apprendimento e dello sviluppo cognitivo.
L’iniziativa, organizzata dall’ufficio Scuola del Comune di Macerata rientra tra le molteplici proposte promosse dall’Amministrazione per la prima infanzia e che trovano posto nel più ampio progetto della Città dei bambini e delle bambine, finalizzate al benessere dei piccoli e delle famiglie anche attraverso un’offerta culturale di qualità.
Civitanova continua a distinguersi come una delle città più vive e dinamiche della costa adriatica. In meno di quattro mesi sono già 25 le nuove aperture commerciali registrate, con una particolare concentrazione nel centro città, tra corso Umberto, corso Vittorio Emanuele, piazza XX Settembre e le vie limitrofe. Una vera e propria esplosione di energia imprenditoriale che conferma la vitalità e l’attrattività di Civitanova.
“Siamo orgogliosi di questa energia straordinaria che attraversa la nostra città – ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica –. Civitanova si conferma motore economico della costa marchigiana, una città viva, attrattiva e capace di rinnovarsi costantemente. Questo fermento imprenditoriale è un segnale forte che racconta una città che cresce, investe e crede nel proprio potenziale”.
Tra le aperture spicca la storica pasticceria Gazzani in Corso Umberto I, simbolo della tradizione e della qualità civitanovese. Sempre su corso Umberto, il negozio di abbigliamento Rosso Porpora ha inaugurato una nuova sede, più ampia e accogliente. Nuova eleganza nel cuore dello shopping cittadino con la nuova gioielleria Granarelli (piazza XX Settembre) e la Bottega Malatini. Il centro città continua ad arricchirsi anche con la presenza di marchi noti come Gutha, Golden Point, Ovs Kind, Stefanel, Ultra Milk.
In via Camillo Benso Cavour, a pochi passi dalla piazza, è stato inaugurato il G-Palace Residenze, mentre in via della Nave è arrivata La Cambusa di Lulù. In via Giacomo Matteotti nuovo inizio per Yalla Pitaburger, che porta un tocco etnico con specialità greche e pita burger dal sapore unico. In via della Vela ha aperto Tea Experience, un viaggio sensoriale tra tè, infusi e tisane pregiati, frutto della passione del suo titolare. Sempre in centro la Saletta Club del Caffè della Galleria, la birreria “Non Piglia”, e il nuovo Bistrot Bocasalina.
In piazza XX Settembre ha aperto Lago Store, mentre corso Vittorio Emanuele accoglie sia il centro estetico Diva Estetica & Benessere di Alina, sia il Royal Star Indian Restaurant. In via Fiume ha aperto Eleven, un altro centro dedicato al benessere, e in via Bengasi, Costamarina di Rino Malaisi si propone come nuovo punto di riferimento per gli amanti degli aperitivi e delle sfiziosità di pesce.
Anche le zone più periferiche mostrano un fermento positivo: in via Einaudi sono nati Wash Dog, Villa Verde Plus e Stiranova. La zona industriale si arricchisce di una nuova importante realtà: Tavolamica Noi, ristorante self-service e bar caffetteria del gruppo Camst, leader nazionale nella ristorazione collettiva.
“Rinnovo il mio benvenuto a tutte queste attività -conclude il sindaco Ciarapica - e invito tutti coloro che desiderano investire, creare impresa o sviluppare nuove idee a scegliere Civitanova: una città aperta, pronta a valorizzare il talento e l’iniziativa imprenditoriale”.
Si è conclusa con successo al Teatro di Monte San Martino la rassegna dialettale Dialetti a Confronto, promossa dalla FITA (Federazione Italiana Teatro Amatori) e sostenuta dall’Unione Montana Monti Azzurri. Un appuntamento molto atteso che ha saputo valorizzare non solo il teatro popolare e le espressioni dialettali del territorio, ma anche l’identità culturale dei borghi dell’entroterra maceratese.
Durante la serata finale si sono svolte le premiazioni, che hanno visto protagoniste numerose compagnie teatrali locali. Il riconoscimento per il miglior testo è andato a Fluido Marchigiano, scritto da Mirko Eleonori e portato in scena dalla Filodrammatica Sangiustese, mentre il premio per la miglior regia è stato assegnato a Fabio Campetella della compagnia CFD Caldarelli di Macerata. Nella categoria dei migliori interpreti, Daniela Calcinelli della compagnia “Dieci Donne Mamme Matte” di Camerino si è distinta come miglior caratterista, mentre Mauro De Luca, sempre della CFD Caldarelli, ha ricevuto il premio come miglior attore. Nella stessa compagnia femminile di Camerino, Carla Casadidio è stata premiata come miglior attrice.
Il premio più atteso, quello per il miglior spettacolo, è stato conferito alla compagnia “La Torre che Ride” di Civitanova Marche per "Scene de strada e de cantina" (e "Vranco de Matti"), che ha conquistato pubblico e giuria per la vivacità e la fedeltà alla tradizione.
Alla fine della serata, il presidente dell’Unione Montana Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti, ha espresso grande soddisfazione per l’esito della manifestazione, sottolineando come queste iniziative rappresentino un’opportunità preziosa per far vivere i teatri storici del territorio — ben otto nel comprensorio — e al tempo stesso per promuovere l’arte, le tradizioni locali e le eccellenze enogastronomiche che rendono unici i borghi dell'entroterra marchigiano.
La rassegna si chiude quindi con un bilancio decisamente positivo, lasciando spazio a nuove prospettive per la promozione culturale e turistica dell’area montana.
Domenica 13 aprile si è svolto a Potenza Picena il congresso provinciale di Europa Verde. Hanno aperto il congresso vari rappresentanti delle forze politiche della coalizione di centro sinistra a partire dagli alleati di Sinistra italiana i quali hanno ribadito quanto il lavoro di squadra stia portando a risultati più che soddisfacenti. Dopo i rappresentanti dei vari partiti sono intervenuti alcuni rappresentanti istituzionali.
Sono risultati eletti co-portavoce provinciali Sandro Bisonni (che fa parte anche dell'esecutivo regionale) e Caterina Cirioni eletti all'unanimità. Dopo il rinnovo delle cariche elettive provinciali si è proceduto all'elezione dei co-portavoce dell'associazione comunale di Potenza Picena, Richard Dernowski (che è anche consigliere provinciale di AVS) e Alessia Mele.
Il congresso ha visto una numerosa partecipazione.
Dopo un periodo di intensa attività dedicata ai preparativi per il Giubileo 2025, che ha visto la realizzazione di interventi significativi come le nuove fioriere in Via della Conciliazione e le due fontane in Piazza Pia a Roma, prende il via un nuovo progetto in un contesto del tutto diverso: il centro del design internazionale, la rinomata Via della Spiga a Milano.
In occasione del Fuorisalone, nasce Prismatique, un’installazione firmata dall’architetto Nick Maltese. Il progetto propone una rilettura dello spazio urbano come palcoscenico in cui luce, materia e design si fondono per dare vita a una scenografia inedita. L’obiettivo è trasformare l’ambiente cittadino in una nuova esperienza estetica, dove il design non si limita a decorare, ma ridisegna le geometrie dello spazio pubblico.
Elemento centrale dell’installazione è il Bianco Sibillino, un pregiato travertino bianco apprezzato per la sua eleganza e versatilità. Materiale d’eccezione, si presta a molteplici lavorazioni e risulta ideale per progetti unici e senza tempo.
La realizzazione dell’opera è stata possibile grazie all’impegno del team di Eurobuilding Spa e alla collaborazione con i partner coinvolti: Nick Maltese Studio, Fede Pagetti, Via Spiga 15, Emmeventi e Aut Studio.
Oltre 700 partecipanti tra i 10 ed 14 anni provenienti da tutta l'Italia hanno partecipato all'atteso confronto nazionale. Macerata è stata rappresentata da quattro giovani schermidori: Chiara Bracalente e Alice Pieroni nella categoria Bambine, Valerio La Porta nella categoria Maschietti, Agata Parenti nella categoria Giovanissime.
Agata Parenti è stata protagonista di una gara di alto livello tecnico nella giornata del 13 aprile. Ottima nel girone iniziale con 5 vittorie su 5 incontri, ha affrontato poi nella fase ad eliminazione diretta la jesina Chiara Rocchetti nel derby regionale, vincendo per 10 a 7, è stata poi la volta la volta della possente frascatana Matilde Prodosmo, superata per 10 a 3, quindi ha superato per 10 a 4 la bresciana Olivia Di Pino conquistando l'accesso alla fase finale.
Nei quarti ha trovato di fronte la veneziana Margherita Piccoli, numero 1 del torneo, che è stata battuta per 7 a 6 nel minuto supplementare al termine di un incontro emozionante. In semifinale Agata è stata opposta alla forte senese Sofia Picchierri, dotata sia di tecnica che di capacità fisico atletiche. In un incontro al cardiopalmo condotto con grande intelligenza ha vinto per 10 a 9 accedendo alla finale per i l'oro contro l'altra senese Lilia Grassi. Le energie profuse negli incontri precedenti hanno penalizzato l'atleta treiese che si è dovuta arrendere alla maggior freschezza dell'avversaria, chiudendo con un eccellente secondo posto, miglior risultato di sempre della Macerata Scherma in una gara nazionale. Complimenti e applausi sono giunti dai tecnici e dal pubblico presente per la grande tecnica e maturità di Agata Parenti, supportata in modo superbo dalla maestra Carola Cicconetti a fondo pedana, con consigli tecnico-tattici di alto livello, degni di un commissario tecnico.
Sabato 12 aprile sono scesi in pedana Valerio La Porta che dopo un ottimo girone di qualificazione con 5 vittorie su 6 incontri ha superato il padovano Calcedonio Tropea per 9 a 6 e si è poi dovuto arrendere al siracusano Joele Toro, numero 6 del ranking nazionale. Chiara Bracalente ed Alice Pieroni sono state anch'esse autrici di una bella gara mostrando significativi progressi in considerazione della limitata esperienza agonistica. Dopo i gironi iniziali, Chiara ha superato la bresciana Alba Berruti per 10 a 7, Alice ha ceduto nel secondo turno di eliminazione diretta alla ternana Sofia Passamonte.
Prossimo appuntamento a Riccione dal 30 aprile al 5 maggio per i campionati italiani Under 14. La scherma maceratese è pronta a far valere le sue qualità a discapito dello svantaggio derivante da una sede di allenamento non ottimale, che ci auguriamo possa migliorare il prossimo anno.
In occasione della Giornata Nazionale per la Donazione e il Trapianto di Organi e Tessuti, il gruppo comunale Aido Montelupone “Lorenzo Moretti”, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, ha aderito alla campagna nazionale con un gesto simbolico e di forte impatto visivo: l’illuminazione in rosso del palazzetto del podestà e l’esposizione di uno striscione sotto le logge storiche del paese.
L’iniziativa, dal titolo “Illuminiamo i nostri monumenti per sensibilizzare alla Donazione degli Organi”, ha voluto coinvolgere la cittadinanza con un segnale tangibile, per richiamare l’attenzione su un tema tanto delicato quanto essenziale: la donazione degli organi come atto di solidarietà e responsabilità civile.
Il colore rosso, scelto per l’illuminazione, è simbolo di vita e di amore, e diventa in questo contesto un richiamo visivo forte e immediato al valore di un semplice gesto che può salvare esistenze.
«Il gruppo Aido di Montelupone esprime gratitudine all’Amministrazione Comunale per il sostegno e rivolge un appello a tutti i cittadini affinché si informino, riflettano e prendano posizione. Registrare la propria volontà alla donazione è possibile presso l’anagrafe comunale o online: un “sì” può davvero fare la differenza».
Cerimonia per la consegna dei diplomi dell’anno scolastico 2023-24 all’Ipsia Pocognoni sabato mattina,12 aprile. Presente il sindaco della Città di Matelica Denis Cingolani, l’assessore Barbara Cacciolari, il consigliere regionale Renzo Marinelli, il vicesindaco Vanna Bianconi di San Severino Marche, la preside dell’istituto comprensivo di Matelica Roberta Carboni, il preside dell’Ipsia Sandro Luciani, Giancarlo Mariani in rappresentanza dell’ufficio scolastico regionali, il capitano dei carabinieri Angelo Faraca, Matteo Parrini per la Fondazione Il Vallato ed altri imprenditori locali.
Il sindaco della città di Matelica Denis Cingolani ha sottolineato l’importanza di questo prestigioso istituto: “L’Istituto Professionale ‘Don Enrico Pocognoni’ di Matelica è di fondamentale importanza per tutto il territorio poiché tra l’altro ha anche due sedi staccate, una a Camerino ed una a San Severino Marche. L’obiettivo di tutti pertanto, unendo le forze, è quello di potenziare ancora di più questo istituto che è una grande eccellenza e risorsa per tutto l’entroterra”.
Negli ultimi mesi, l’Inghilterra è tornata a occupare un posto di rilievo nelle scelte di molti studenti italiani interessati a proseguire la propria formazione all’estero. Nonostante l’incertezza legata al contesto post-Brexit, la qualità degli atenei britannici, la struttura dei corsi e le opportunità legate alla carriera accademica e lavorativa continuano ad attrarre nuove candidature. Secondo l'agenzia Lae Educazione Internazionale, specializzata nell’orientamento agli studi internazionali, il Regno Unito si conferma tra le mete più valutate dai diplomandi e laureandi italiani nel 2025.
Le motivazioni che spingono a guardare verso l’Inghilterra sono diverse. In primo luogo, la reputazione consolidata del sistema universitario britannico, che annovera tra i suoi atenei alcune delle università più rinomate al mondo. Ma al di là del prestigio, molti studenti scelgono questa destinazione per l’approccio didattico: corsi più brevi rispetto al modello italiano, forte orientamento alla pratica e alla ricerca, ampia scelta di specializzazioni e una maggiore attenzione all’autonomia dello studente. È un sistema che premia la motivazione personale e la capacità di gestione, aspetti particolarmente apprezzati da chi cerca un’esperienza formativa immersiva.
Un altro elemento che continua a esercitare fascino è l’internazionalità dell’ambiente accademico. Nonostante il nuovo quadro normativo, le università britanniche restano altamente internazionali, sia per numero di studenti provenienti da altri Paesi, sia per la rete globale di contatti accademici e professionali che offrono. Frequentare un corso in Inghilterra significa entrare in contatto con culture diverse, stili di apprendimento alternativi e prospettive che superano i confini nazionali.
I dati raccolti da LAE indicano un ritorno di interesse anche tra coloro che negli ultimi anni avevano escluso il Regno Unito per motivi legati ai costi e alle nuove regole sull’immigrazione. Se è vero che la Brexit ha introdotto cambiamenti importanti – primo fra tutti la necessità di ottenere un visto studentesco – è altrettanto vero che molte università hanno attivato nuovi programmi di sostegno economico rivolti proprio agli studenti europei. In alcuni casi si tratta di borse di studio parziali, in altri di agevolazioni specifiche per coprire le spese sanitarie o l’alloggio.
La questione economica, infatti, resta uno dei temi centrali. Le rette universitarie per studenti internazionali variano ampiamente, ma in media si attestano tra le 11.000 e le 20.000 sterline annue. A queste vanno aggiunti i costi della vita, che possono variare sensibilmente da città a città. Londra, per esempio, richiede un budget più elevato rispetto a centri universitari come York, Leicester o Portsmouth. Nonostante questo, la percezione diffusa tra gli studenti è che l’investimento possa risultare vantaggioso nel medio-lungo periodo, soprattutto in termini di preparazione professionale e opportunità lavorative.
Molti ragazzi si avvicinano a questa scelta non solo per il desiderio di acquisire competenze linguistiche o titoli accademici, ma per vivere un’esperienza formativa completa, in grado di rafforzare la propria autonomia e aprire nuove prospettive. Le testimonianze raccolte tra chi ha già intrapreso il percorso evidenziano proprio questo: la possibilità di misurarsi in un contesto esigente ma stimolante, dove ogni studente è chiamato a costruire attivamente il proprio percorso.
A confermare la solidità del sistema universitario britannico contribuiscono anche i dati sull’inserimento lavorativo post-laurea. Molti corsi includono periodi di stage o placement obbligatori, e gli atenei offrono supporto nella ricerca del primo impiego anche dopo la fine del percorso accademico. Inoltre, il Graduate Route – il permesso che consente agli studenti internazionali di restare nel Paese fino a due anni dopo la laurea per lavorare – rappresenta un ulteriore incentivo per chi desidera esplorare il mercato del lavoro inglese prima di decidere se rientrare o proseguire la propria esperienza all’estero.
LAE sottolinea anche un altro aspetto: la crescente consapevolezza da parte delle famiglie. Negli ultimi anni, genitori e studenti si informano in modo più accurato e iniziano a valutare l’ipotesi di studio all’estero già durante il penultimo anno delle superiori. Questo consente di organizzare con maggiore calma tutti i passaggi: dall’esame di lingua ai documenti per la domanda, fino alla ricerca dell’alloggio.
Nel complesso, lo scenario 2025 evidenzia una ripresa decisa dell’interesse verso l’Inghilterra, non più solo come scelta “prestigiosa”, ma come esperienza concreta e strutturata. Per chi desidera costruire un percorso formativo internazionale, il Regno Unito continua a rappresentare una delle opzioni più solide e riconoscibili, a patto di affrontare la candidatura con metodo, consapevolezza e il giusto livello di preparazione.
(Foto di Aleks Marinkovic su Unsplash)
La CBF Balducci HR vola in finale playoff battendo 3-1 l’Itas Trentino nella decisiva Gara 3 di Semifinale Playoff: affronterà l’Akademia Sant’Anna Messina, Gara 1 domenica 20 aprile (ore 18) al Fontescodella, Gara 2 in Sicilia mercoledì 23, l’eventuale Gara 3 di nuovo a Macerata sabato 26.
Trascinata dai 30 punti di una Decortes anche oggi clamorosa (ed mvp), le arancionere perdono il primo set sul filo di lana con una Itas in palla, poi cambiano decisamente marcia con una super prestazione in attacco dal secondo set in poi (sempre sopra al 50%) e un gioco corale che ha entusiasmato gli oltre 1000 spettatori del Fontescodella. In doppia cifra anche Bulaich (19) e Battista (15). Per Trento 16 punti di Weske, 12 per Zojzi e 10 per Pizzolato, entrata a gara in corso.
Nel primo set è battaglia punto a punto, entrambe le squadre attaccano quasi al 50% ed è sfida tra gli opposti Decortes (10) e Weske (8): si decide tutto nel finale con il servizio trentino più incisivo a regalare il break decisivo del 23-25. Veemente la reazione CBF Balducci HR nel secondo set: l’attacco resta al 45% mentre quello di Trento crolla al 20% grazie ad un grande lavoro in muro-difesa delle arancionere che prendono subito il largo (8-3 e 15-5) tenendo fino in fondo nonostante i cambi di coach Parusso: 25-14 il finale (Bulaich 6 punti).
Super Macerata in attacco nel terzo set: 60% di squadra con 7 punti per Decortes (70%) e 6 a testa per Bulaich (70%) e Battista (55%), l’Itas fatica invece nel fondamentale e nel cuore del set le arancionere volano dal 12-12 al 25-17 esaltando il pubblico del Fontescodella. Il quarto set è sulla stessa la linea: dal 9-9 la CBF Balducci HR inizia a giocare ad altissimi livelli con la solita super Decortes (9 nel parziale) e un altro 50% in attacco che scrive la parola fine alla contesa: 25-15.
LA PARTITA - Coach Lionetti inizia con Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Battista-Bulaich, Bresciani libero. Coach Parusso riparte con Prandi-Weske, Molinaro-Marconato, Zojzi-Ristori, Fiori libero.
Primo break di Trento con Weske in contrattacco e il muro di Marconato (2-5), Bulaich va a segno (3-5) poi mura (4-5), Ristori allunga da posto quattro (4-7). Decortes stringe il diagonale (6-8), Trento tiene il +3 (7-10), Decortes va in pipe (8-10) e contrattacca il 10-11, Molinaro ferma Mazzon (11-14), c’è ancora Decortes (12-14). Battista va a segno (13-14), Bulaich anche (14-15), Mazzon mette la fast (15-15), Battista firma il 16-16.
Pizzolato entra per Molinaro al servizio e fa ace (16-18), Caruso appoggia il 17-18, Decortes sfonda il muro (18-19) poi ferma Zojzi (19-19), mette anche il 20-20. Entra Morandini al servizio, Bulaich contrattacca (21-20), ancora Decortes a segno (22-21), Weske ribalta in contrattacco (22-23), Bulaich vincente (23-23), Pizzolato guadagna il set point (23-24), Zojzi chiude il parziale 23-25.
Gli errori di Trento lanciano la CBF Balducci HR sul 3-1 nel secondo set, poi Weske non trova il tocco del muro (6-3) e Bulaich la mura (7-3), anche Mazzon si fa sentire a muro (8-3). Bulaich va a segno (9-4), Molinaro non passa (11-5), c'è il doppio errore di Ristori (13-5), entra Pizzolato al centro così come Bassi e Batte in diagonale, Battista contrattacca (14-5) e Bonelli inventa il 15-5.
Mazzon non passa (15-7) e Pizzolato contrattacca (15-8) e ferma Decortes (15-9). Zojzi sbaglia (16-9), Decortes mette il lungolinea (17-10) e il 18-11, Battista non trova il campo, 18-13. Il colpo di Bulaich è toccato dal muro (20-13), anche quello di Decortes (21-13), l’opposta firma anche il 22-13, Mazzon contrattacca (23-13), Bulaich mani out (24-14), chiude Mazzon 25-14.
Battista firma il 4-3 in pipe nel terzo set, Trento resta lì (6-6), Decortes non passa stavolta (6-7), Prandi ferma Battista (6-8). Bulaich c’è (7-8), Battista passa (8-9), Caruso mura Weske (9-9), ancora Battista a segno (10-10), Decortes va in pallonetto, 11-11. Bulaich spinge il 12-12, Decortes contrattacca (13-12) e mette il 14-13 e sfonda il muro per il 15-13, Bulaich contrattacca (16-13), entrano Batte e Bassi nell’Itas.
Ancora Bulaich gioca sul muro (17-13) e firma pure il 18-13, suo il 19-14 sulla riga, non riesce la difesa Trento ed è 20-14. Battista firma il 21-15, rientrano Prandi e Weske, la tedesca sbaglia (22-15), arriva l’ace di Mazzon (23-15), Decortes chiude con un gran colpo (25-17).
Weske non passa nel quarto set (3-3), c’è l’ace di Bonelli (4-3), Decortes prima sbaglia (4-5) poi mette giù il 5-5. Battista firma la pipe (6-5), Weske l’ace del 6-7 poi non trova il campo (7-7), Decortes va in lungolinea (8-8), Mazzon ferma Zojzi (9-9). Battista contrattacca (10-9), Decortes pure (11-9), Mazzon va a segno (12-10), Battista firma il pallonetto (13-10), Caruso mura Weske (14-10). Weske sbaglia (15-11), Decortes mette il 16-12, Ristori non trova il tocco del muro (17-12), Bulaich inventa il 18-12.
Battista contrattacca (19-12), entrano Batte e Bassi nell’Itas, Decortes va a segno (20-13), entra Morandini in battuta, Mazzon primo tempo (21-13), Decortes mani out (22-13) e anche il 23-13, Bulaich contrattacca (24-13), chiude Mazzon 25-15.
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA - ITAS TRENTINO 3-1 (23-25 25-14 25-17 25-15)
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Mazzon 9, Bonelli 1, Battista 15, Caruso 4, Decortes 30, Bulaich Simian 19, Bresciani (L), Morandini. Non entrate: Sanguigni, Fiesoli, Allaoui, Busolini, Fabbroni (L), Orlandi. All. Lionetti.
ITAS TRENTINO: Ristori 7, Molinaro 2, Prandi 1, Zojzi 12, Marconato 3, Weske 16, Fiori (L), Pizzolato 10, Bassi 2, Batte 1, Giuliani. Non entrate: Iob, Zeni (L). All. Parusso.
ARBITRI: Pasin, Cruccolini.
NOTE - Durata set: 27', 24', 24', 23'; Tot: 98'. MVP: Decortes
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(Galleria fotografica di Guido Picchio)