Grande successo per l'iniziativa "Festa della Mamma" organizzata dal Centro per la Famiglia della Città di Civitanova Marche. Il servizio, gestito dall'Asp Paolo Ricci, e realizzato all'interno del percorso Civitanova Città con l’infanzia, offre costantemente numerosi appuntamenti ed iniziative sempre gratuite per genitori, bambini e famiglie; stavolta si è voluto celebrare le mamme, organizzando un pomeriggio di aggregazione dedicato alle Famiglie presso l’Oratorio Salesiano.
"Quando si lavora in rete tra istituzione comunale, terzo settore, oratorio e famiglie per una cosa bella come la festa della mamma è un giorno davvero felice: e in questa direzione continuiamo a lavorare per la nostra città - commenta l'assessore di pertinenza Barbara Capponi, presente alla iniziativa -. Proseguiamo costantemente nella costruzione di una comunità educante in cui l'amministrazione comunale, con servizi e presidi concreti come quello del centro per la famiglia, sostiene le famiglie sia nelle necessità con apposito sportelli che nel difficile ruolo di essere famiglia oggi, e vogliamo farlo insieme alle altre agenzie educative del territorio: siamo consapevoli che solo insieme si vada più lontani".
Hanno partecipato all’iniziativa più di cinquanta famiglie, le quali sono state coinvolte dai professionisti dell’Asp Paolo Ricci attraverso momenti di forte condivisione come letture di Albi illustrati, creazione di Album personalizzati all’interno dei quali è stato possibile disegnare il ritratto della mamma, con una breve descrizione di essa, scrivere le attività più piacevoli che vengono svolte insieme.
Uno spazio creativo è stato dedicato alla creazione di bellissimi e coloratissimi acchiappasogni. Una delle attività principale che ha coinvolto grandi e piccoli con grande entusiasmo è stata la piantumazione di basilico all’interno di vasetti personalizzati. Allestito anche un angolo psicomotorio. Attività racchiuse all’interno del titolo dell’incontro "Coltiviamo Sogni".
"Ringrazio la parrocchia San Marone per la sinergia costruttiva messa in campo e la pronta collaborazione e condivisione di sguardi sempre costante - conclude l'assessore -. Aspettiamo tutti la Mattina di domenica prossima, 19 maggio, stavolta a Civitanova Alta , per una passeggiata culturale, pensata per genitori e piccoli alla scoperta del nostro magnifico borgo". Le modalità di prenotazione sono quelle consuete, scrivendo una mail a centro.famiglia@paoloricci.org o chiamando 0733/78361.
"Che significa biologico? È solo una moda o è una scelta necessaria?". Queste sono solo alcune delle domande a cui cercheranno di rispondere gli ospiti dell’evento "Ricetta bio: la cura inizia a tavola", organizzato dalla Forneria Marchigiana sabato 18 maggio alle ore 17, nel laboratorio sito a Morrovalle.
La Forneria Marchigiana è un panificio vecchio stile, che produce e vende pane e dolci naturali con ingredienti marchigiani, senza preparati industriali né additivi, come fatti in casa una volta.
“Negli ultimi decenni le malattie legate alla cattiva alimentazione sono aumentate a dismisura, mentre diminuiva la superficie dei terreni coltivati e chiudevano numerose aziende agricole, anche nelle Marche” racconta Marco Salvucci, co-fondatore e responsabile tecnico della Forneria Marchigiana. "Per questi motivi abbiamo scelto di realizzare prodotti da forno nelle cui etichette non troverete mai ingredienti in polvere, industriali o dall’estero, né aromi o sigle strane, ma solo materie prime naturali e marchigiane".
Da qualche settimana, l’impegno della Forneria Marchigiana per la tutela dell’ambiente è stato ufficialmente riconosciuto: hanno ottenuto la certificazione biologica per i pani con lievito madre e farine marchigiane, biologiche e macinate a pietra e per alcuni snack, sia dolci che salati.
"Dopo esserci certificati bio, ci siamo resi conto che molte persone non hanno ben chiaro cosa sia il biologico e perché può essere importante - spiega Salvucci -. E dato che il nostro lavoro non è solo produrre cibo ma diffondere la cultura del cibo, abbiamo organizzato un evento per rispondere alle domande più comuni".
Per l’occasione, è stata invitata un’ospite d’eccezione, la dottoressa Renata Alleva, nutrizionista, dottore di ricerca in biochimica e specialista in scienze dell’alimentazione, che da anni si occupa del rapporto tra alimentazione biologica e salute.
Introdurranno l'incontro Emanuele Loiacono, presidente di Slow Food Condotta di Civitanova Marche e Simone Urbani, perito agrario e consulente del biologico AgritechITALIA. Seguirà una piccola degustazione di prodotti biologici.
"Abbiamo deciso di organizzare l’evento nel nostro laboratorio, per mostrare gli ingredienti e gli strumenti che usiamo, nella massima trasparenza. Purtroppo però, visti gli spazi e la popolarità della dottoressa Alleva, i posti sono limitati ed è possibile partecipare solo acquistando il biglietto su Eventbrite - annuncia Marco Salvucci -. Tuttavia, abbiamo deciso di premiare i nostri clienti, che continuano a sostenerci giorno dopo giorno: coloro che hanno l’app gratuita Forneria Marchigiana, infatti, possono acquistare il biglietto gratuitamente, inserendo il codice sconto che trovano tra le News nell’app. Un ulteriore vantaggio che si aggiunge alla possibilità di ricevere promo esclusive, ordinare comodamente i prodotti per ritirarli in negozio e accedere alla carta vantaggi con cui si vincono premi e ottengono sconti permanenti sempre crescenti sullo scontrino, dal 3 al 15%".
Per scaricare l’app Forneria Marchigiana questo è il link: clicca qui. Per acquistare i biglietti dell’evento: clicca qui.
"Siamo certi che ci sarà grande partecipazione perché sarà un’occasione utile a tutti coloro che vogliono conoscere il biologico e chiare i dubbi che hanno a riguardo con professionisti del settore", conclude Salvucci.
La Forneria Marchigiana si trova a Trodica in Via Pertini, 9 (nuova piazza) e Borgo Pintura di Morrovalle, in Via Toscana, 7 (vicino il distributore di benzina Galtor) ed è aperta dal lunedì al sabato, dalle 7:30 alle 13:30 e dalle 16:30 alle 20.
Il mercato dei prodotti per fumatori adulti è radicalmente cambiato negli ultimi anni, complice soprattutto la comparsa e la diffusione di dispositivi di nuova generazione. Ad inizio millennio furono le sigarette elettroniche (e-cig) a proporsi come alternativa allle sigarette e agli altri lavorati affini. Una decina d’anni fa è stata poi la volta dei riscaldatori di tabacco, diversi dalla e-cig tanto per il principio di base quanto per il funzionamento complessivo del device.
Cosa vuol dire ‘tabacco scaldato’
In commercio già da alcuni anni, i dispositivi a tabacco scaldato rappresentano oggi una delle principali alternative alle tradizionali sigarette. Ma cosa vuol dire, in effetti, “tabacco scaldato”? Questa dicitura fa riferimento al particolare processo al quale il tabacco o le erbe, confezionate in stick monouso, vengono sottoposte all’interno dei device di riscaldamento. Il dispositivo genera infatti calore (fino a temperature che sfiorano i 300°) e scalda la miscela di tabacco o di erbe, così da produrre un vapore contenente nicotina ma privo dei residui tipici delle sigarette tradizionali. A differenza di quanto accade nelle comuni sigarette, quindi, non viene innescato il processo di combustione, ragion per cui, è giusto parlare genericamente di ‘HP’ (Heated Products ossia, letteralmente, prodotti scaldati).
Come funziona un riscaldatore di tabacco
I vari prodotti sviluppati e commercializzati nel corso degli ultimi anni si differenziano per le scelte estetiche e tecnologiche ma condividono il medesimo funzionamento di base.
Ogni dispositivo, infatti, è dotato di un sistema di riscaldamento interno, che sviluppa temperature elevate ma lontane dalla soglia di completa combustione del tabacco. il consumatore maggiorenne può scegliere tra varie tipologie di miscela (come, ad esempio, quelle aromatizzate con fragranze mentolate o fruttate) e, in alcuni casi, anche l’intensità della sessione di riscaldamento.
I sistemi adoperati per scaldare il tabacco sono principalmente due:
- resistivo. L’elemento riscaldante è costituito da una resistenza elettrica, ovvero una componente fatta di materiale dotato di proprietà conduttive. Quando attraversato dalla corrente elettrica, oppone parziale resistenza, innescando una sorta di attrito che provoca il surriscaldamento della parte. Il calore così generato si propaga attraverso la camera di riscaldamento e scalda la miscela di tabacco;
- induttivo. In tal caso, viene sfruttato il principio del riscaldamento per induzione. La corrente elettrica passa attraverso una bobina, avvolta attorno allo slot contenente la miscela di tabacco, così da generare un leggero campo elettromagnetico. Questo processo consente al dispositivo di produrre il calore necessario per scaldare il tabacco, dall’esterno verso l’interno, senza bruciarlo. Tra i marchi che fanno ricorso alla Induction Heating Technology vi è BAT, con la propria gamma di prodotti a marchio glo™, in grado di scaldare sia stick di tabacco sia stick alle erbe a base di Rooibos contenenti nicotina.
Per evitare che il tabacco bruci, i riscaldatori sono inoltre dotati di sensori e software di controllo, i quali garantiscano che la temperatura non superi i limiti prestabiliti. L’alimentazione, invece, è garantita da una piccola batteria interna, solitamente agli ioni di litio.
Differenze tra sigarette e HP
In base a quanto sottolineato fin qui, è facile comprendere quali siano le differenze che separano una sigaretta tradizionale da un prodotto scaldato. Quella più significativa è certamente l’assenza di combustione negli HP che, a sua volta, si traduce nella mancata produzione di cenere e nell’assenza dell’odore acre e pungente che caratterizza il fumo sprigionato dalle comuni sigarette. I dispositivi scalda stick forniscono anch’essi nicotina e non sono privi di rischi, seppur alcuni studi scientifici recentemente condotti sembrano suggerire una possibile riduzione del rischio rispetto a quello correlato al consumo abituale di sigarette tradizionali.
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Autocarro va a fuoco nei pressi dell'area rimessaggio dell'officina Gimacar, in località Taccoli, nel territorio comunale di San Severino Marche: l'incendio è divampato per motivi ancora ignoti.
I vigili del fuoco sono immediatamente intervenuti sul posto una volta scattato l'allarme, poco dopo le ore 21. Il mezzo, secondo una prima ricostruzione, era posteggiato nel piazzale esterno da un paio di giorni.
Nel brevissimo lasso di tempo in cui i soccorsi sono arrivati, le fiamme avevano già interessato altri veicoli, parcheggiati nelle vicinanze del furgone frigo.
Sul posto sono intervenute le squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale di Macerata e del distaccamento Tolentino. Non si registrano feriti o intossicati, indagini in corso su cosa abbia generato il rogo. Presenti i carabinieri del nucleo radiomobile di Tolentino.
Gli Alpini di Recanati e Castelfidardo hanno partecipato alla novantacinquesima adunata nazionale che si è svolta a Vicenza. Le penne nere hanno raggiunto il cuore del veneto sfilando nella tradizionale parata che si è snodata tra le vie del centro e tenendo alto il gagliardetto del gruppo intitolato alla memoria del Maggiore e Medaglia d'oro al valor militare Mario Alessandro Ceccaroni.
A marciare tra le due ali di folla, stimate quasi cinquecentomila presenze, sono stati il capogruppo Samuele Galassi, Sestilio Nardi, Francesco Conti, Fabio Semplici, Carlo Cipolloni, Giuseppe Pioppi, Simone Baiocco e Gianluca Grufi. Presente alla trasferta anche Patrizia Frusto, figlia dell'alpino Mario Frusto che fu protagonista della drammatica ritirata dal fronte russo nella seconda guerra mondiale.
La partecipazione all'adunata di Vicenza è il primo dei due grandi appuntamenti che attendono gli Alpini di Recanati e Castelfidardo in questo 2024. Il 27, 28 e 29 settembre saranno infatti in prima linea nell'organizzazione del primo pellegrinaggio degli Alpini alla Santa Casa di Loreto in concomitanza con l'annuale raduno del quarto raggruppamento Ana. ù
Un evento per il quale è previsto l'arrivo di 17.000 penne nere e la presenza di fanfare e cori provenienti da tutt'Italia per celebrare una giornata all'insegna dell'amicizia, della famiglia e della pace.
Si è conclusa dopo tredici stagioni la permanenza dell’Aurora Treia nel campionato di Promozione. La retrocessione è stata sancita dopo la sconfitta per 1-0, contro l’Appignanese, nella sfida playout disputata lo scorso sabato (leggi qui).
Dal sogno della salita in Eccellenza, sfumato un anno fa nella finale playoff persa contro il Monturano Campiglione, si è passati ad una dolorosa discesa in Prima Categoria.
Per l’Aurora è stata una stagione difficile sotto molteplici punti di vista. Sono arrivate solamente sette vittorie, sei pareggi e venti sconfitte (tra Campionato, Coppa Italia e playout), ventisette reti segnate e quarantanove subite, tre cambi di allenatore sulla panchina, una rosa rivoluzionata in estate e modificata nuovamente, in maniera radicale, a dicembre che non ha trovato continuità di gioco e prestazione.
Ad aggiungersi alla mancanza di risultati ci sono stati anche tanti infortuni che hanno condizionato l’andamento delle partite. I prossimi giorni saranno cruciali per comprendere quali saranno le mosse della società per la stagione 2024/2025.
Il presidente dell’Aurora, Stefano Cegna, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "È stata una stagione difficilissima culminata con una amara retrocessione. Sapevamo di questo rischio viste le tante modifiche effettuate ma abbiamo la consapevolezza che l’Aurora ha comunque basi solide per poter ripartire con un progetto importante. Nonostante la discesa di categoria ci sono tanti giovani del nostro vivaio che hanno avuto l’opportunità di mettersi in mostra e maturare tantissimo durante il campionato".
"L’attuale dirigenza è pronta a fare un passo indietro qualora ci fossero persone che hanno a cuore l’Aurora - aggiunge Cegna -. Garantiremo la nostra piena collaborazione a tutti coloro che vorranno farsi avanti per il bene della società. Vorrei ringraziare i giocatori per l’attaccamento alla maglia e le doti umane, l’allenatore con tutto lo staff tecnico per l’impegno profuso nel cercare di raggiungere la salvezza, i collaboratori presenti ad ogni partita ed allenamento".
"Un grazie sentito anche agli sponsor e ai nostri meravigliosi tifosi che ci hanno sempre sostenuto e sono sicuro che continueranno a farlo. Il futuro dovrà essere stimolante e ricco di ambizioni per chi ama l’Aurora, anche in virtù della possibilità di ritornare a giocare nello Stadio “Giovanni Compagnoni” che da sempre rappresenta la nostra casa. Nei prossimi giorni verrà indetta una Assemblea Pubblica aperta a tutti i cittadini. Auspichiamo nella presenza di tanti amanti dei nostri colori per aiutarci a programmare il futuro. Con l’unità e la compattezza riusciremo a lasciarci alle spalle questi giorni difficili", conclude il presidente.
Alle parole del presidente si sogno aggiunte anche quelle del direttore sportivo, Diego Fraticelli, che ha fatto un sunto dell’annata: "È stata una stagione difficile, iniziata in salita e culminata con una amara retrocessione. Siamo passati dall’euforia di un playoff che è quasi valso l’Eccellenza alla caduta in Prima Categoria. Dopo i tanti addii della scorsa estate siamo stati costretti a rifondare la squadra quasi interamente. Eravamo consapevoli dei rischi a cui andavamo incontro e purtroppo non è arrivata la svolta dal mercato di riparazione che in molti auspicavano. Il mio augurio è quello che nel futuro dell'Aurora ci siano persone motivate che dimostrino l’amore per la nostra realtà”.
(Articolo a firma di Cristiano Lambertucci)
Un grande striscione con la scritta "Leo siamo con te" accompagnata da un cuore rosso e un cuore giallo, i colori della squadra. Così i cadetti dell'Osimana hanno salutato in maniera toccante Leonardo Tortolani con un "arrivederci", a seguito della prematura scomparsa a soli 14 anni. Fatale una malattia inguaribile che lo ha strappato alla vita oggi all'ospedale Torrette di Ancona dopo una lotta che andava avanti da quasi un anno. Un dolore straziante, alla notizia, ha avvolto l'intera comunità di Osimo.
"Ci piace ricordarti sorridente, correre dietro al pallone e gioire con i tuoi compagni. Non dimenticheremo mai uno dei nostri. Ai familiari il più grande abbraccio da tutta la famiglia giallorossa", scrive l'Osimana, club nel quale Leonardo si allenava, in una nota di cordoglio.
A salutarlo sono stati anche i piccoli compagni di squadra che, in un commovente reel pubblicato su Instagram, hanno voluto ricordare Leonardo con immagini che si riferiscono al saluto fatto all'amico prima della partita giocata sabato scorso, quando era filtrato che le sue condizioni si stessero aggravando.
"A volte sembra impossibile che la vita possa essere così ingiusta ed è difficile trovare le parole per esprimere certi sentimenti - il messaggio postato dai giovani calciatori -. I tuoi compagni di squadra non ti dimenticheranno mai, caro Leo, perché nulla potrà colmare il vuoto lasciato da una vita spezzata in così giovane età. Questo è il nostro arrivederci".
Anche il sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni ha espresso la sua commozione: "A nome mio personale e di tutta la città mi stringo attorno al dolore della famiglia Tortolani. Alla famiglia, a Sara che conosco da sempre , rivolgo le più sentite condoglianze. Perdere un figlio così giovane è un duro colpo - dichiara il primo cittadino -. Una malattia che Leonardo ha provato a sconfiggere, e non ci è riuscito. Dall'alto dei cieli , Leonardo può stare certo che il nostro calore avvolgerà i suoi genitori, i suoi fratelli del nostro amore. Osimo e gli osimani ti porteranno sempre nel cuore".
Rovinosa caduta con la bici: settantenne trasportato a Torrette. L'incidente si è verificato poco prima delle 16 del pomeriggio, nei pressi dell'ex discoteca Green Leaves, in via Salvo D'Acquisto, a Porto Recanati. Per cause da chiarire, l'uomo ha perso il controllo della bicicletta ed è caduto a terra. Nell’impatto il ciclista ha riportato diversi traumi.
Lanciato l'allarme sono prontamente accorsi sul posto gli operatori sanitari del 118, i quali, valutata la situazione, hanno deciso di allertare l’eliambulanza. L’elicottero del soccorso ha poi trasferito il paziente all’ospedale regionale di Torrette in codice rosso (da prassi in questi casi). Ai rilievi procedono gli agenti della polizia locale di Porto Recanati. Ancora da stabilire se nel sinistro siano stati coinvolti anche altri mezzi.
Si è rinnovato la scorsa settimana il gemellaggio tra le scuole di Civitanova Marche e Esine, con l’arrivo in città dei ragazzi e delle ragazze del comune lombardo. Le classi sono state ricevute martedì nella sala del Consiglio comunale dal sindaco Fabrizio Ciarapica e dall’assessore all’Istruzione Barbara Capponi, che hanno salutato a nome della città gli alunni della scuola secondaria di I grado di Esine, ospiti per tre giorni dei colleghi della "Ungaretti" dell’Istituto comprensivo Sant’Agostino di Civitanova Alta nell’ambito del progetto di gemellaggio che da tanti anni unisce le città di Civitanova Marche e di Esine, oltre che le Avis e il gruppo ambulanze.
Un’esperienza molto intensa e formativa, che ha visto gli studenti coinvolti in un fitto programma di iniziative didattiche e ricreative: hanno visitato le grotte di Frasassi incontrando Maurizio Bolognini, il primo a calarsi nella grotta il 25 settembre del 1971, l'abbazia di San Vittore Le Chiuse e il museo paleontologico e hanno girato per le vie della nostra città accompagnati dalle famiglie ospitanti.
Nella sala consiliare ad attendere alunni e docenti c’erano il sindaco Fabrizio Ciarapica e l'assessore all’Istruzione Barbara Capponi, presenti anche il dirigente scolastico Gloria Gradassi, la referente Avis Gabriella Catini, le insegnanti di Esine: Giulia Apollonio, Daniela Gheza e Renata Mensi e le referenti della scuola Ungaretti: professoressa Licia Marsili, Lorena Giacobbi, Michela Baiocco e Ombretta Aymonod.
“Sono veramente felice di potervi accogliere in quest'aula - ha detto nel suo saluto il sindaco Fabrizio Ciarapica -. Il gemellaggio con Esine dura da tanti anni e solo i legami più veri e profondi ci riescono perché si basano su valori profondi come l’amicizia e il rispetto reciproco. I nostri territori sono legati da principi condivisi come solidarietà e volontariato e mi auguro che in questo vostro soggiorno a Civitanova possiate approfondire le conoscenze scolastica ma fare anche una piacevole esperienze di vita che porterete con voi negli anni. Ringrazio anche i dirigenti e gli insegnanti che hanno voluto unirsi al Comune per far crescere questo bel legame”.
Il gemellaggio ufficiale tra i due comuni è stato siglato nel luglio del 1989, ma è nato prima grazie alle Avis, un aspetto questo sottolineato dall’assessore Capponi nel suo intervento.
“Questo legame tra le due comunità è prezioso, sono pochi gli enti che possono vantare un legame così speciale - ha spiegato l'assessore Capponi -. Nasce dalle associazioni di volontari del sangue, dono di vita che non si può comprare, ha un valore senza pari. Siate orgogliosi di questo. Ci fa molto piacere che la vostra trasferta a Civitanova inizi proprio da Palazzo Sforza e vi auguriamo di riportare a casa un bagaglio di belle esperienze”.
Incidente con un cinghiale mentre è alla guida del camion, il Giudice di Pace condanna la regione Marche al risarcimento dei danni. È quanto stabilito da una sentenza, pubblicata oggi, del giudice Alessandra Capecci. Nello specifico, il Giudice di Pace di Jesi ha condannato la regione Marche a risarcire i danni subiti dall'autoveicolo di proprietà di S.G., residente a Jesi, e a pagarne le spese legali.
IL FATTO - Cruciale ai fini della sentenza è stata la testimonianza di un conducente che seguiva l'autocarro guidato dall'uomo. Il fatto è avvenuto quando il veicolo percorreva la strada provinciale 502, nel tratto che conduce da Jesi di Staffolo, con direzione Jesi-Staffolo
Il signor S.G. era giunto al Km 7+900, tratto della strada provinciale 502 situato nel comune di Staffolo, quando la carreggiata stradale è stata improvvisamente e repentinamente invasa da un cinghiale, proveniente dalla destra, rispetto al suo senso di marcia. L'animale selvatico ha urtato la parte anteriore dell'autocarro.
L'incidente ha provocato al mezzo danni liquidati in 3.449,86 euro. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia provinciale di Ancona, che hanno redatto il verbale ed effettuato i rilievi di rito.
Nella causa civile davanti al Giudice di Pace di Jesi, l'uomo era difeso dall'avvocato Marco Belli del foro di Macerata. L'avvocato ha provato come la regione Marche sapesse che il luogo del sinistro fosse stato teatro di precedenti incidenti con animali selvatici. Nonostante ciò, non è stata prevista alcuna precauzione.
Nella sentenza è stata ribadita la legittimazione passiva della regione, la cui responsabilità va individuata nell'articolo 2052 del codice civile. Inoltre, è stato affermato il principio secondo il quale "spetta alla regione fornire la prova liberatoria del caso fortuito, dimostrando che la condotta dell’animale si è posta del tutto al di fuori della propria sfera di controllo, come causa autonoma, eccezionale, imprevedibile o, comunque, non evitabile neanche mediante l’adozione delle più adeguate e diligenti misure", ha ribadito l'avvocato Belli.
(Foto di repertorio)
Sorpreso a spacciare davanti ai carabinieri: in manette 31enne di nazionalità albanese, disoccupato e pregiudicato. L'uomo, domiciliato nella provincia di Fermo, è stato arrestato nel primo pomeriggio di ieri e poi trattenuto in custodia presso la camera di sicurezza in attesa del rito per direttissima svoltosi nella mattinata odierna.
A condurre l'operazione è stata la sezione operativa dei carabinieri della Compagnia di Corridonia. I militari hanno individuato, infatti, durante uno specifico servizio finalizzato al contrasto dello spaccio, l'auto del 31enne, già noto per i suoi trascorsi precedenti penali. Lo hanno, quindi, controllato e pedinato fino alla zona industriale di Corridonia.
Qui l'uomo si è incontrato con altre persone sopraggiunte a bordo di un’altra auto e - in un baleno - ha fatto una mossa che agli investigatori è apparsa subito come una vera e propria azione di spaccio di droga.
Il 31enne, in effetti, è stato trovato in possesso di 60 euro in contanti, somma nascosta nel pugno chiuso della mano sinistra, mentre l'acquirente è stato trovato in possesso di un involucro contenente una dose di cocaina del peso di 0,655 grammi.
Nell'auto in uso allo spacciatore sono state rinvenute altre due dosi di cocaina celate all'interno dell'abitacolo per un peso complessivo di 1,152 grammi, nonché la somma in contanti di 155 euro verosimilmente provento di altre cessioni di stupefacente.
La perquisizione è stata estesa anche all'abitazione del fermato, dove non è stato trovato altro. Quanto rinvenuto è stato sequestrato penalmente. Stamattina, alle 11, si è tenuta l'udienza davanti al Giudice del Tribunale di Macerata che ha convalidato l'arresto e, a seguito di richiesta di patteggiamento, ha altresì condannato l’imputato alla pena di un anno e 4 mesi di reclusione e al pagamento della multa di 2 mila euro. La pena è stata sostituita con lavori di pubblica utilità e la persona è stata rimessa in libertà.
La lista civico-politica “Comunità, Ecologia, Progresso”, coordinata da Richard Dernowski, è una delle tre liste che si presenta alle elezioni amministrative 2024 del Comune di Potenza Picena a sostegno di Mario Morgoni insieme al PD, coordinato da Stefano Dall’Aglio e “Sentire Comune”, coordinato da Alessandra Perticarà.
"La lettura della realtà territoriale ha fatto emergere la consapevolezza che i cittadini tendono a rigettare i partiti e rubricarli come qualcosa di lontano da loro; questa lista è nata dall’idea che l’azione politica organizzata non deve essere rigettata, ma valorizzata e che sia necessario un dialogo a più voci, arricchito dalla società civile", si legge in una nota. Ecco, quindi, che la lista dei candidati è composta da cittadini che provengono da esperienze politiche differenti e da cittadini senza alcuna esperienza partitica, ma forti dell’impegno civico del mondo del volontariato e dell’associazionismo".
La presenza di alcuni partiti è testimoniata anche dal logo nel simbolo: Europa Verde, del cui direttivo provinciale Dernowski fa parte, Movimento Cinque Stelle e Partito Socialista Italiano: "Altri ci sostengono e sono stati presenti nel percorso di formazione", afferma Dernowski.
“Come avete fatto?” è la domanda che è stata posta più di frequente al coordinatore Richard Dernowski, il quale risponde: “Con il confronto chiaro e pulito e partendo da un obiettivo comune: il bene della nostra comunità e del nostro territorio”.
I candidati che compongono la lista sono:
Richard Dernowski, 46 anni chimico di laboratorio; Stefano Mezzasoma, 73 anni ex agente di commercio pensionato; Arianna Ciciani, 49 anni insegnante e architetto; Sergio Ceccotti, 72 anni pensionato ex fotografo presso azienda privata Bontempi; Caterina Cirioni, 42 anni operatrice socio sanitaria; Giuseppe de Rosa, 35 anni laureato in tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali; Camilla del Prete, 54 anni operatrice socio sanitaria; Paolo Perogio, 51 anni educatore coordinatore di servizi area inclusiva sociale; Laura Gaita, 50 anni operaia; Emanuele Sagripanti, 43 anni, elettricista e tecnico fotovoltaico; Lorena Giusti, 64 anni ex impiegata e istruttrice di fitness; Florencia Carla Fioretti, 52 anni commessa; Elisa Latini, 49 anni impiegata presso CISL: Laura Sampaolo, 58 anni, ex insegnante di chimica; Gohar Nida, 39 anni autista; Matilde Sbrollini, 20 anni studentessa in lettere.
Caldarola ha inaugurato sabato mattina una nuova area camper inserita immediatamente circuito Comune amico del Turismo Itinerante, progetto ideato e promosso da Unione Club Amici, grazie all'interesse del Camping Club Civitanova Marche.
L’area di sosta comunale si trova in via Martiri di Montalto, a 500 metri dal centro, in una zona strategica perché vicinissima all’uscita della superstrada, proprio nei pressi del percorso dove a breve verrà realizzata la Pedemontana, e in un’area dove sono presenti diversi punti di aggregazione e socializzazione come bar e attività commerciali. Inoltre, aver dotato Caldarola di un’area camper permette di ampliare la promozione e conoscenza del territorio anche nei normali circuiti di promozione frequentati dai numerosissimi camperisti italiani e stranieri.
È un’area recintata, illuminata, dotata di 14 stalli, di camper service con carico e scarico, colonnine per l’allaccio della corrente elettrica. Con Caldarola, i Comuni marchigiani che hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento di "Comune amico del turismo itinerante" arrivano a 58,164 in tutta Italia.
Erano presenti all’inaugurazione, oltre a sindaco Luca Giuseppetti e alcuni dipendenti comunali, anche Gabriele Gattafoni, responsabile nazionale del progetto “Comune amico del turismo itinerante", Maria Pepi, presidente dell’area centro est dell’Unione Club Amici di Marche, Umbria, Repubblica di San Marino e parte dell’Emilia Romagna e Piero Campanelli dell’Unione italiana Camperisti.
Si conferma l’amicizia tra le infiorate di Castelraimondo e Mogliano. Anche quest’anno le due manifestazioni hanno celebrato questo legame, a qualche settimana di distanza l’una dall’altra, con la trasferta degli infioratori di Castelraimondo che hanno realizzato uno stupendo quadro fiorito lungo le vie di Mogliano per la celebre Infiorata dell’Ascensione. A realizzare il quadro ci hanno pensato Elisabetta Torregiani, Ilenia Cittadini, Simone Mosciatti e Donatella Antognozzi.
"Una grande soddisfazione per noi in quanto gli organizzatori di Mogliano ci hanno chiesto di partecipare perché volevano fossimo presenti con un nostro quadro alla loro Infiorata – spiega l’assessore Torregiani – nonostante gli impegni siamo riusciti a essere presenti e a realizzare una bella opera che è servita anche per pubblicizzare la nostra città e la nostra Infiorata che si terrà dal 31 maggio al 2 giugno. Abbiamo ricevuto molti complimenti e questo ci fa molto piacere".
L'Infiorata Corpus Domini di Castelraimondo sarà contornata da una serie di eventi che si terranno in città a partire da domenica 26 maggio. Quest’anno la manifestazione avrà come tema il "Laudato Sì". Il taglio dei fiori si terrà giovedì 30 maggio, a seguire venerdì 31 maggio saranno realizzati i quadri, con l’evento che si concluderà domenica (2 giugno) con la Solenne Processione del Corpus Domini.
ARES Safety Macerata e le campionesse d’Italia dell’Italposa Forlì vincono una partita a testa (1-0; 0-9) nel match giocato sul diamante di via Cioci per l’ultima giornata del girone di andata della Serie A1 di Softball.
È il terzo pareggio consecutivo delle maceratesi, questa volta quanto mai prezioso perché conquistato con una certa sorpresa contro le forti romagnole, ma anche per la tenace prestazione in gara 1 che ha portato al successo.
Di fronte si sono trovate le sorelle maceratesi Giorgia e Ilaria Cacciamani, la prima con la squadra di casa, la seconda perno di Forlì. A seguirle con emozione papà Franco (dirigente di Macerata Softball), mamma Loretta e Zoe, la golden retriever di famiglia. Giorgia si è tolta la soddisfazione di rifilare un doppio alla più titolata sorella, Ilaria in gara 1 ha fatto il suo in pedana e nella seconda partita è stata determinante in attacco, da campionessa quale è, per il largo risultato della sua squadra.
Gara 1 vede il predominio delle difese, generato soprattutto in pedana dallo straordinario pitching duel tra Ilaria Cacciamani e Luana Luconi. ARES Macerata controlla bene, non commette errori particolari e regge il confronto con le tricolori. Si decide solamente per un dettaglio nel sesto inning, una palla non trattenuta dal catcher su cui Elisa Grifagno, in precedenza autrice di un doppio, va a punto per l’1-0 Macerata che sarà anche risultato finale. Forlì ha avuto, specialmente nelle prime riprese, le migliori occasioni per portarsi in vantaggio. Ma l’attenta difesa maceratese alle spalle di Luana Luconi è sempre riuscita a scardinare le situazioni più pericolose per regalare a Macerata una vittoria importantissima.
In gara 2 la storia è diversa, per via del dominio che sta imponendo in questi ultimi turni di campionato Kelly Barnhill in pedana per Forlì. Proveniente dalla Florida University, sul diamante di via Cioci mette insieme 12 strikeout in cinque riprese con sole due valide e nessun punto concesso. Altrettanto dominante l’attacco di Forlì, che sblocca immediatamente il punteggio con il doppio di Carlotta Onofri, per poi dilagare dal terzo inning in poi. Un fuoricampo di Ilaria Cacciamani porta le romagnole sul 4-0, mentre successivamente sale in cattedra Alice Spiotta con un doppio e un triplo. Da aggiungere poi una volata di sacrificio di Noemi Cortesi e un altro RBI di Ilaria Cacciamani. A fissare il punteggio sul 9-0 finale in cinque riprese ci pensa Ilaria Rubanu con la prima valida, e primo punto portato a casa, della sua carriera.
La conclusione del girone d'andata in A1 Softball vede MKF Bollate sempre più al comando, seguita da Inox Team Saronno e tre squadre appaiate al terzo posto. Posizione tranquilla di ARES Safety, con le ragazze di Marta Gambella al sesto posto. Il giro di boa del campionato determina anche la griglia della Final Four di Coppa Italia che si giocherà a Forlì il 22 giugno.
Il regolamento prevede che per la qualifica alla Coppa Italia si tiene conto delle sole partite con le lanciatrici AFI (Atleti di Formazione Italiana) in pedana, nel solo girone di andata. ARES Macerata rimane fuori per pochissimo. Le semifinali saranno tra MKF Bollate, Inox Team Saronno, Rheavendors Caronno e Italposa Forlì.
Una tre giorni di sport e solidarietà per sensibilizzare sulla fibrosi cistica. È quella che si è conclusa domenica, 12 maggio, a Numana, e che ha avuto come protagonista il triatleta Fabio Guiotto, papà di Davide, un bambino affetto dalla malattia genetica rara.
Obiettivo dell'evento raccogliere fondi per acquistare attrezzature sportive destinate ai pazienti del Centro di Riferimento Regionale per la Fibrosi Cistica dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, diretto dalla dottoressa Benedetta Fabrizzi.
L'iniziativa rientra nell'ambito del progetto 'Sport per la Fibrosi Cistica 2024' promosso dalla Lega Italiana Fibrosi Cistica (Lifc) Marche Odv guidata da Silvia Piazzini, moglie di Guiotto e mamma di Davide. Il triatleta, partito dal suo paese di origine, Valdagno (comune della provincia di Vicenza in Veneto), ha percorso 400 km tra corsa, bici e nuoto, per arrivare a Numana, dove vive con la sua famiglia.
Ad accogliere il papà-atleta, al suo arrivo a nuoto a Numana, c’erano la dottoressa Cinzia Cocco, direttore amministrativo dell'Aou delle Marche e presidente della Fondazione Ospedale Salesi Onlus, il consigliere regionale Mirko Bilò in rappresentanza della regione Marche e il sindaco di Numana Gianluigi Tombolini. Presente anche la direttrice del centro di riferimento regionale per la fibrosi cistica dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, Benedetta Fabrizzi.
Grande apprezzamento per l'iniziativa è stato espresso dalla presidente della Fondazione Ospedale Salesi Onlus, Cocco: "La solidarietà e il volontariato sono fondamentali nel contribuire a supportare il livello di eccellenza delle nostre strutture ospedaliere" ha detto, ricordando il ruolo strategico della Fondazione Salesi nel qualificare ulteriormente il Dipartimento Materno Infantile dell'Aou delle Marche".
"C’è grande attenzione da parte dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche e della Regione alla cura di questa grave patologia" ha proseguito Cocco, ringraziando a nome della direzione generale dell'Aou delle Marche e della Fondazione Ospedale Salesi Onlus, "i validissimi professionisti per l’impegno profuso nel reparto" che è punto di riferimento nel panorama nazionale per la fibrosi cistica.
Un ringraziamento, la presidente della Fondazione Salesi, lo ha rivolto anche alla Lega Italiana Fibrosi Cistica (Lifc) Marche. Le attrezzature donate saranno impiegate per lo svolgimento di test e allenamenti mirati, sotto la supervisione degli operatori del Centro.
Serviva un’impresa per allungare almeno la stagione fino a mercoledì e impresa è stata. Una Halley Matelica più forte della sconfitta subita una settimana fa e più forte dei problemi fisici (con Mentonelli out e acciacchi sparsi qua e là all’interno del roster) sbanca il PalaPonte Grande con una prova maiuscola e pareggia la serie dei quarti di finale con la Fmc Ferentino.
I biancorossi giocano una partita di grandissima attenzione soprattutto nel pitturato, il resto lo fanno una ritrovata verve offensiva ma soprattutto una forza mentale da grande squadra. Ferentino accoglie Matelica servendo sorprendentemente poco Bisconti in post basso, una delle chiavi tattiche di gara 1, ma cercando ripetutamente il tiro da fuori. Gerlero, Ciarpella e Rullo ne trovano tre in 5’, ma la Halley prende le misure e poi produce lo strappo nella seconda parte del primo quarto (12-19 all’9’ con jumper di Musci). La Fmc tiene botta, ma Matelica accelera poco prima dell’intervallo lungo, quando due triple e un gioco da tre punti di Morgillo e sei punti di un preziosissimo Carone mettono il turbo ai biancorossi, che schizzano a +12 (32-44 poco prima dell’intervallo lungo).
La difesa biancorossa, pressoché perfetta nel primo tempo, mostra qualche crepa in avvio di terzo quarto, ma la Halley trova buona continuità a livello offensivo e riesce così a tenere a distanza i padroni di casa. Pian piano, però, la retroguardia torna a ringhiare e la Fmc si disunisce scivolando progressivamente indietro. E quando Mazzotti e Provvidenza aprono il quarto periodo rispettivamente con tripla e tap-in vincente il vantaggio matelicese ha toccato addirittura le 19 lunghezze (45-64 a 9’ dalla sirena). Ferentino accusa il colpo, la Halley controlla senza strafare e l’ultimo quarto scorre via fino alla sirena, che regala una gioia anche alla cinquantina di tifosi arrivati dalle Marche.
Ora la serie torna a Castelraimondo per il suo atto conclusivo: mercoledì 15 maggio alle 21 servirà anche la spinta che il pubblico vigorino sa sempre dare per prendersi il pass per la semifinale, Semifinale dove ad attendere c’è già una Italservice Pesaro che si è sbarazzata in due partite della Goldengas Senigallia.
Così coach Trullo ha commentato la partita: «Abbiamo giocato una grande partita e ne sono contento perché la squadra non si meritava di finire così dopo la stagione che abbiamo fatto. Abbiamo fatto alcuni aggiustamenti tattici rispetto a gara 1, ma soprattutto abbiamo giocato con grande intensità in difesa, riuscendo così anche a correre di più, cosa che non eravamo riusciti a fare domenica scorsa. Ciò che mi preoccupa di più però ora al di là di tutto è che con l’infortunio di Mentonelli siamo oggettivamente pochi, è difficile anche allenarsi visto che poi ci sono anche altre acciaccati. Sono contento per la reazione che abbiamo avuto oggi, ma sono felice anche per i tifosi che nonostante tutto ci hanno seguito in tanti anche oggi: ora resettiamo e focalizziamoci su mercoledì».
L'Associazione Tennis Tolentino è trai i top 20 tennis club italiani, prima realtà marchigiana in classifica, al diciassettesimo posto. Fondata nel 1966 ha a disposizione 7 campi più 2 da padel con 817 tesserati. Un vero vivaio per giovani talenti, e un luogo ideale per allenarsi, scelto non a caso anche da Elisabetta Cocciaretto, giovane tennista vincitrice di diversi tornei internazionali e con il best ranking di numero 29 del mondo.
La classifica dei Top 20 Tennis Club italiani è stata stilata da una giuria qualificata composta da esperti del settore e tecnici sportivi impegnati nelle attività nazionali e internazionali, per la parte che riguarda gli eventi sportivi e i titoli ottenuti, e dalla redazione di Gentleman e di Milano Finanza.
I criteri usati hanno tenuto conto dei dati Fitp (Federazione Italiana Tennis e Padel) e la relativa classifica delle Top School 2023, riguardo al numero di tessere, il numero di campi, il riconoscimento, i risultati ottenuti e i campioni espressi poi nell'arco degli anni.
I parametri utilizzati per stilare la classifica tengono conto, ad esempio, della presenza sul territorio di ciascun circolo e il suo coinvolgimento nel tessuto sociale, l’impegno nel coltivare i talenti anche nelle competizioni meno conosciute e il lavoro fatto giorno dopo giorno sui camp fino alla formazione di nuovi talenti.
Anche due tenniste cinesi del circuito Wta hanno scelto questa struttura per allenarsi in previsione dei tornei internazionali: Xinyu Wang, campionessa di doppio al Roland Garros. Con lei anche Sai Sai Zheng, best ranking di numero 34 nel singolo. Inoltre ospita abitualmente tornei, soprattutto giovanili, anche di livello internazionale e corsi di formazione e perfezionamento per maestri e tecnici.
"L’amministrazione comunale si complimenta con il direttivo dell’Associazione Tennis Tolentino ed in particolare con il presidente e direttore della scuola tennis Marco Sposetti per l’ottimo lavoro svolto in questi anni nella nuova struttura di zona Pace. Il Circolo Tennis - si legge in una nota - si è perfettamente integrato nel tessuto sportivo e sociale della comunità tolentinate divenendo un perfetto punto di incontro dove praticare sport e dove socializzare, seguendo anche i tanti eventi che vengono ospitati e organizzati in un complesso funzionale e perfettamente vivibile".
"Una accorta e intelligente gestione ha valorizzato tutta l'impiantistica fino ad essere il punto di riferimento ideale del tennis per tutto il centro Italia e non solo. L'inserimento in questa recente classifica tra i primi venti circoli italiani ne è la più fulgida testimonianza", conclude la nota.
Tante persone hanno preso parte al pellegrinaggio a piedi dalla chiesa di Santa Maria della Pieve al vicino santuario del Glorioso di San Severino Marche dove si è rinnovata, anche quest’anno, la solennità dell’Ascensione, una grande tradizione per tantissimi settempedani che, in passato quando le campagne erano ancora molto popolate, arrivavano fino al santuario provenienti da tutte le frazioni e le parrocchie della città con stendardi, bandiere e crocifissi.
Il momento di fede, animato da tutte le confraternite con i loro vessilli e le caratteristiche divise, è culminato nella santa messa solenne delle ore 11 che è stata officiata da monsignor Francesco Massara, arcivescovo di Camerino - San Severino Marche e vescovo di Fabriano Matelica, alla presenza del sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, del presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, dell’assessore comunale Sara Clorinda Bianchi alla presenza del Gonfalone. Per la funzione i fedeli sono stati accolti sotto la tensostruttura montata dai volontari del locale comitato della Croce Rossa Italiana.
Il presule, durante l’omelia, ha commentato il Vangelo e ha auspicato che il santuario, lesionato dalle scosse di terremoto del 2016, possa tornare presto agibile. Al programma religioso si è poi aggiunto quello civile con la Sagra della limoncella e gli stand che sono stati animati per tutta la giornata di festa.
Ultimo atto del campionato regionale di Eccellenza femminile. Sul neutro del “Pelloni” di Porto San Giorgio, si è disputato lo spareggio valido per la promozione in Serie C. Sambenedettese e Recanatese hanno giocato un incontro ad altissima intensità e senza esclusione di colpi.
Le due compagini arrivano alla sfida cruciale dopo aver chiuso la stagione regolamentare a pari merito con 31 punti. Per decretare la vincitrice non sono bastati i 120’ minuti, il match si è deciso ai calci di rigore.
La partita inizia subito con un buon ritmo, dopo un solo giro di lancette Ponzini impegna Borghiani dopo aver colpito in girata. La Samb fa la partita e la Recanatese attende difendendosi con ordine. Le giallorosse si fanno pericolose al 22’ su punizione, Tomassoni calcia benissimo ma Sbranchella risponde bloccando la sfera. Le rivierasche imbastiscono una buona trama di gioco e sfiorano il vantaggio alla mezz’ora: Langiotti viene servita al limite dell’area e mette un cross morbido che attraversa l’area piccola senza venire ribadito in rete. La Recanatese prova a rispondere al 33’ ma la conclusione di Freddo è debole e viene facilmente controllata da Sbranchella. Il primo tempo si conclude senza particolari pericoli per entrambe le difese.
La ripresa inizia con una Recanatese più vivace e dinamica. Le leopardiane si riversano subito nell’area avversaria con Campanella che non riesce a siglare il vantaggio dopo aver saltato Sbranchella. Al 51’, la Samb perde per un grave infortunio Ferretti che viene trasportata in barella fuori dal rettangolo di gioco. Tanti gli applausi di incoraggiamento per la sfortunata giocatrice rossoblu. La Recanatese continua a spingere e sfiora nuovamente lo 0-1 con Campanella che piazza all’angolino ma sulla sua strada c’è Sbranchella che devia in corner. Nel miglior momento delle giallorosse arriva il vantaggio della Samb: Pontini colpisce di prima intenzione ribadendo in rete un cross perfetto partito dalla destra. La reazione della Recanatese è rabbiosa, Baldassarrini colleziona due occasioni pericolose nel giro di pochi minuti ma la retroguardia avversaria non si lascia scalfire. L’episodio che cambia le sorti dell’incontro viene registrato al minuto 78’: Cecchini scappa in velocità, serve Piccioni in area che viene stesa. Il direttore di gara assegna la massima punizione senza pensarci troppo. La Samb protesta con veemenza e a farne le spese sono Lelli e Poli che vengono mandate in anticipo negli spogliatoi dall’arbitro. Baldassarrini trasforma dagli undici metri riportando la contesa in parità. La Recanatese staziona fino alla fine all’interno dell’area sambenedettese senza però riuscire a colpire in maniera incisiva. In pieno recupero c’è tempo anche per assistere all’espulsione di Bianchini che condanna le proprie compagne a chiudere in otto. La seconda frazione di gara conclude al termine di dieci lunghissimi minuti di recupero.
Nei due tempi supplementari non ci sono particolari occasioni. Le rossoblu si arroccano in difesa e la Recanatese non finalizza al netto dei tanti tiri verso la porta. Lo spareggio viene deciso alla lotteria dei calci di rigore. Per la Recanatese vanno a segno Tomassoni, Elia e Prisciandaro. Mentre per la Samb sono stati fatali gli errori di Langiotti, Angelini e Campanelli.
Le porte della Serie C vengono aperte alle leopardiane che segnano un traguardo storico per la società. Il miglior epilogo di una stagione fantastica per un gruppo di ragazze cresciute tantissimo sia sul piano del gioco che del carattere. Mastica amaro la Samb che proprio un anno fa aveva salutato la Serie C, un campionato comunque molto positivo per le ragazze di Mister Pompei uscite ugualmente tra gli applausi dei tanti tifosi accorsi oggi a Porto San Giorgio.
(Articolo di Cristiano Lambertucci)