Nuova selezione pubblica indetta dal Cosmari. Oltre che per autisti (leggi qui) e operatori di impianto di trattamento rifiuti (leggi qui), verrà formata una graduatoria per l’assunzione di operatori di impianto da adibire alla selezione manuale e automatizzata dei rifiuti differenziati, con contratto a tempo determinato.
Per essere ammessi alla selezione i candidati dovranno essere in possesso, alla data di scadenza di presentazione delle domande, dei seguenti requisiti:
- età non inferiore ai 18 anni e non superiore ai 50 anni (anno di nascita maggiore o uguale al 1974);
- essere cittadino di un paese membro dell’Unione Europea o extracomunitario in regola con la normativa nazionale sull’immigrazione;
- godere dei diritti politici e civili;
- non avere riportato condanne penali né di essere sottoposto a provvedimenti di prevenzione o ad - altre misure cautelari per delitti contro la pubblica amministrazione e/o per altri delitti che comportano l’interdizione perpetua o temporanea dai pubblici uffici;
- essere di sana costituzione fisica ed in possesso dei requisiti psico-fisici previsti per la mansione da svolgere;
- essere in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado (tipo tecnico, elettrico, elettrotecnico, chimico o meccanico);
- essere in possesso dell’attestato di abilitazione alla conduzione di carrelli elevatori;
- essere in possesso della patente di guida di categoria B o superiori;
- essere in possesso di patente di guida con attribuiti punti in numero non inferiore a 18 anni e non sottoposta ad alcun provvedimento di sospensione e/o revoca.
La domanda di partecipazione alla selezione dovrà essere redatta, pena l’esclusione, in lingua italiana ed in carta semplice, seguendo lo schema del fac-simile allegato all’avviso e dovrà pervenire entro le ore 12:00 del 30 aprile 2024 (farà fede il timbro postale) all’indirizzo: Cosmari Srl, Loc. Piane di Chienti snc, 62029 Tolentino. Sul retro della busta dovrà essere indicata la dicitura "Bando Csa 2024".
L'elenco degli ammessi e le date di svolgimento delle prove verranno comunicate solo ed esclusivamente mediante pubblicazione sul sito web aziendale www.cosmarimc.it, alla pagina: Cosmari – Società Trasparente – Selezione del Personale – Bandi di Concorso, entro il termine massimo di 120 giorni successivi alla scadenza del presente avviso, salvo proroghe causate da cause di forza maggiore. Per qualsiasi informazione gli interessati possono rivolgersi a Cosmari Srl (tel. 0733/203504).
Per le prossime elezioni amministrative il segretario provinciale di Azione Massimiliano Fraticelli ha confermato l'orientamento del partito di Carlo Calenda di sostenere, nel comune di Potenza Picena, la candidatura della sindaca uscente Noemi Tartabini.
Il manager Guido Grandinetti, tesoriere regionale di Azione, ha infatti annunciato la sua candidatura e il supporto per un ulteriore mandato del sindaco Noemi Tartabini, evidenziando "l'ottima gestione e le realizzazioni dell'ultimo quinquennio".
"Nonostante le sfide poste dalla pandemia e dalla crisi dovuta al conflitto in Ucraina, l'amministrazione Tartabini è riuscita a garantire crescita e stabilità, con particolare attenzione al settore educativo con la ristrutturazione di istituzioni scolastiche chiave, quali la scuola media di Potenza Picena e la nuova scuola elementare a Porto Potenza", sottolinea Fraticelli.
"Ha inoltre valorizzato il patrimonio storico-culturale con i lavori sulla fonte storica e sulla Porta di Galiziano - aggiunge il segretario provinciale di Azione -, il rifacimento di arterie viarie fondamentali per la mobilità cittadina nei due centri abitati, l'investimento per la piazza Matteotti e della Torre civica e l'investimento in eventi, iniziative commerciali e progettazioni significative che hanno ravvivato l'attrattiva della città, stimolando l'interesse turistico".
"Il mio appoggio si basa non solo sui successi passati ma anche sull'importanza di progetti futuri che promettono di trasformare ulteriormente il tessuto urbano e la qualità della vita dei cittadini - puntualizza Grandinetti -: l'apertura del nuovo casello autostradale in corrispondenza della strada Regina, fondamentale per servire tutta la valle del Potenza, e la realizzazione della variante della statale SS16 a Porto Potenza Picena, eliminando la cesura che da sempre taglia a metà il centro urbano".
Sabato 20 aprile, a partire dalle ore 16:30, si svolgerà presso il teatro comunale di Urbisaglia un convegno dal titolo "Dall’omicidio Bonservizi al delitto Matteotti. Morte e propaganda all’origine del fascismo".
Organizzato dall'Anpi e l'Istituto Storico di Macerata in collaborazione con il comune di Urbisaglia, il convegno toccherà i temi della propaganda fascista legata al culto di coloro che venivano considerati martiri dal regime, fra i quali spicca Nicola Bonservizi.
Nato a Urbisaglia nel 1890, nel 1914 Bonservizi entrò a far parte della redazione de Il Popolo d'Italia, giornale fondato e diretto da Benito Mussolini. Nel 1920 Bonservizi venne inviato a Parigi con l'incarico di corrispondente del giornale, nel 1922 costituì il primo fascio di Parigi e nel 1923 fondò la rivista "L'Italie Nouvelle", nata con lo scopo di mostrare i successi dell’Italia fascista.
La sera del 20 febbraio 1924 Bonservizi subì un attentato da parte del giovane Ernesto Bonomini e morì il mese successivo per le conseguenze delle ferite riportate. La morte di Bonservizi giungeva in piena campagna elettorale per le elezioni politiche del 6 aprile 1924, le ultime prima dell’instaurazione della dittatura fascista, e i suoi funerali furono l’occasione per esaltare l’eroismo, le virtù e la forza del Fascismo.
Poche settimane dopo l'onorevole Giacomo Matteotti, che denunciò le violenze commesse durante la campagna elettorale e i brogli elettorali perpetrati dai fascisti, venne rapito e ucciso il 10 giugno da cinque sicari capeggiati da Amerigo Dumini.
Le uccisioni di Bonservizi e Matteotti si legarono entrambe alla storia di Amerigo Dumini. Uomo della Ceka fascista - la polizia segreta personale di Mussolini la cui istituzione serviva a colpire gli oppositori più ostinati del Fascismo -, Dumini svolse una delle sue prime operazioni proprio a Parigi perché secondo lui Nicola Bonservizi, organizzatore dei fasci italiani, non stava producendo i risultati sperati: nella sua relazione infatti descrisse il lavoro di Bonservizi come "il disastro più completo" (M. Canali, Il delitto Matteotti, Il Mulino, 2015, pp. 200-201).
Pochi giorni prima del processo all’uccisore di Bonservizi, inoltre, la "Voce Repubblicana" del 18 ottobre 1924 rivelò che Bonservizi aveva confidato ad alcuni giornalisti l’ostilità nei suoi confronti da parte di alcuni settori della stessa organizzazione fascista (G. Borgognone, Come nasce una dittatura, Laterza, 2013, cap. 3, par. 6).
Durante la fase istruttoria del processo per l’omicidio di Matteotti, invece, Dumini sostenne a sua difesa che Matteotti fosse stato l’ispiratore dell’uccisione di Nicola Bonservizi ed è per questo che Dumini, quel pomeriggio del 10 giugno "vedendolo comparire davanti a sé, si era sentito 'sconvolto' e d’impulso aveva deciso di approfittare dell’occasione per smascherarlo" (G. Borgognone, op. cit., cap. 3, par. 6).
Fin dai primissimi giorni dopo il rapimento, quindi, Mussolini e i suoi uomini fecero circolare sui quotidiani di regime l’insinuazione che Matteotti fosse stato l’ispiratore dell’uccisione di Nicola Bonservizi e Dumini dichiarò che lui stesso scrisse una lettera al suo «intimo amico» per metterlo in guardia dal complotto che si stava organizzando ai suoi danni.
Ovviamente questo piano difensivo, che doveva servire ad alleggerire la posizione del regime e quella degli imputati, fallì poiché non venne fornita alcuna prova documentale del coinvolgimento di Matteotti nel delitto e perché i familiari di Bonservizi si rifiutarono di esibire questa presunta lettera sia al processo a Bonomini sia al processo Dumini per la morte di Matteotti (G. Borgognone, op. cit., cap. 2, par. 3).
Il convegno di sabato 20 aprile ad Urbisaglia cercherà di far luce sulle vicende di cui quest’anno ricorre il centenario analizzando, in modo particolare, come il regime fascista approfittò, in modo propagandistico, della morte di alcuni personaggi come Nicola Bonservizi, i cui funerali furono celebrati in pompa magna a Milano dallo stesso Mussolini.
Oggi, invece, le ricerche del professor Mauro Canali, curatore della mostra romana sul centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti e autore del libro "Il delitto Matteotti" (Il Mulino, 2015), rivelano il coinvolgimento della stessa Ceka fascista (e quindi di Mussolini) nell’omicidio di Nicola Bonservivi.
Al convegno di Urbisaglia parteciperanno Andrea Ventura (Università Vita-Salute San Raffaele Milano) che proporrà una relazione dal titolo "1919-1922: Una guerra civile?" e Michelangelo Borri (Università di Udine e Trieste) che riferirà su "Il culto dei martiri fascisti".
Giovanni Cecchi, figlio di Dante Cecchi e Caterina Bonservizi, interverrà per fornire elementi che chiariscano le vicende riguardanti i membri della sua famiglia e di suo nonno Giovanni Bonservizi, fratello di Nicola.
Le biografie di Nicola Bonservizi e Giacomo Matteotti verranno tracciate, rispettivamente, da Giovanna Salvucci (presidente Anpi Urbisaglia) e Francesco Rocchetti (Presidente provinciale Anpi Macerata) che, in linea con quanto portato avanti dall'Anpi in questi anni, ritengono molto importante l’approfondimento storico. "Altra cosa però è la propaganda - sottolineano -: il ricordo privato non si nega ad alcun defunto, ma il ricordo pubblico e celebrativo di un fascista non può essere permesso dalle istituzioni della Repubblica Italiana nate dall’antifascismo e dalla Resistenza, come ribadito anche dal sindaco di Urbisaglia, Paolo Giubileo (leggi qui la nostra intervista)".
I carabinieri forestali rinvengono pacchi sospetti a Camerino: interviene il nucleo artificieri per farli brillare. È quanto avvenuto nella mattinata odierna, quando il nucleo forestale dei carabinieri camerti ha segnalato tre pacchi sospetti posizionati poco distanti dalla strada statale 77, in località Svolte di Fiungo.
Sul posto è stato, quindi, richiesto l’intervento degli artificieri dell’Arma giunti insieme ai vigili del fuoco del distaccamento camerte, ai sanitari della Croce Rossa e al personale del Comune. I pacchi sono stati fatti brillare, distruggendone il contenuto.
Le operazioni, svolte in sinergia con la Prefettura di Macerata e dopo aver informato la Procura della Repubblica di Macerata, si sono svolte in un'adeguata cornice di sicurezza con la chiusura della strada per il tempo necessario alle operazioni. Presente sul posto, a dirigere le attività, il comandante provinciale dei carabinieri Nicola Candido.
La coppia di imprenditori Zeffirino Perini e Virgilio Lattanzi, ha dato il via nelle Marche alle attività di ManagerNoProfit, per trasferire sul territorio marchigiano il modello dell’organizzazione di volontariato già diffuso in tutto il Nord Italia, con sede a Milano e sezioni a Bergamo, Bologna, Padova, Torino, Trento e Treviso.
ManagerNoProfit mette a disposizione l’ampio mix di competenze e professionalità dei suoi soci per far crescere o consolidare gli Enti del Terzo Settore che le chiedono aiuto, agendo nel rispetto dei loro valori e con integrità, trasparenza e solidarietà
L’organizzazione esiste dal 2016, conta oggi più di 120 soci distribuiti in sette sedi operative e nel corso della sua vita, ha assistito oltre 200 enti e associazioni operando su più di 250 progetti. Gli Enti del Terzo settore (ETS) con cui collabora ManagerNoProfit hanno le forme giuridiche più diverse e vanno dalle organizzazioni di volontariato, alle associazioni di promozione sociale, alle fondazioni di genitori con familiari disabili o colpiti da malattie genetiche o rare, alle cooperative sociali, alle associazioni di volontariato culturale.
Perini e Lattanzi sono fondatori un’azienda di successo, nata circa 20 anni fa, nel settore dell’informatica e delle telecomunicazioni, poi venduta ad un grande gruppo ed hanno deciso di dedicare gratuitamente una parte del proprio tempo e delle proprie competenze al mondo No Profit: "Le associazioni nate per aiutare il prossimo come gli Enti del Terzo Settore - dice Zeffirino Perini, responsabile della PL Consulenze - hanno bisogno di competenze manageriali, per crescere e continuare ad aiutare meglio gli altri".
"Ecco cosa ci ha spinto a muoverci sulla strada già imboccata da ManagerNoProfit, una realtà fortemente strutturata con esperienze significative. In questi primi mesi di contatti con il mondo degli Enti del Terzo Settore marchigiano - aggiunge Perini - abbiamo condiviso l’esigenza di affiancare le Associazioni, offrendo la nostra esperienza di imprenditori e manager per facilitare la realizzazione dei loro progetti".
Zeffirino Perini e Virgilio Lattanzi sono a disposizione di chi vuole unirsi a loro per condividere la visione e la missione di ManagerNoProfit, trasformando umanità, competenze ed esperienze in strumenti operativi al servizio del terzo settore.
Scoperta dalle Fiamme Gialle di Camerino un’officina meccanica sconosciuta al fisco: operava senza alcuna autorizzazione di legge. Il titolare dell’officina è risultato sprovvisto di partita Iva e non è stato in grado di esibire nessuna licenza: è stato segnalato dai finanzieri alla competente Camera di Commercio, per l’avvio del procedimento di irrogazione delle sanzioni amministrative, a al sindaco camerte.
I militari della tenenza camerte, inoltre, hanno sottoposto a sequestro i macchinari, le attrezzature e il materiale rinvenuto nei locali utilizzati per l’esercizio della professione. Sono in corso approfondimenti sulla posizione fiscale del contribuente, per ricostruire gli introiti incamerati dall'esercizio dell'attività abusiva.
Le demenze sono in crescente aumento nella popolazione: si stima che siano la settima causa di morte nel mondo (dati Oms). La Malattia di Alzheimer è la più comune tra le demenze; si tratta di una patologia neurodegenerativa a decorso cronico e progressivo e colpisce il 5% di uomini e donne al di sopra dei 65 anni e il 20% degli ultra-85enni (dati Humanitas), distruggendo le cellule del cervello e inibendo le funzioni cognitive fino a compromettere l'autonomia delle persone.
Il Centro Sociale Acli S. Maria delle Vergini a.p.s. organizza l’evento dal titolo "L'Alzheimer non cancella la vita", patrocinato da Fap Acli e in collaborazione con "Città Amica della Persona" con Demenza e Afam Alzheimer Uniti Marche.
L’incontro si svolgerà presso i locali del Centro Sociale in Via Galasso da Carpi, 2 a Macerata, alle ore 21.15 di venerdì 12 aprile. Interverranno le esperte Susanna Cipollari, Neuropsicologa e Coordinatrice Afam Alzheimer Uniti Marche ODV, e Manuela Berardinelli, Presidente Alzheimer Uniti Italia.
L’obiettivo dell’evento è quello di sensibilizzare la cittadinanza e l’opinione pubblica sulla Malattia di Alzheimer e sui cambiamenti di vita quotidiana che coinvolgono i malati, le loro famiglie e i caregiver che li assistono.
Il Centro Sociale Acli S. Maria delle Vergini associazione di promozione sociale del quartiere S. Maria delle Vergini, da più di 70 anni si occupa di attività sociali e opera come centro di aggregazione per il quartiere di Macerata.
Dopo Ethan P.Flynn, Marta Del Grandi, al MountEchó domenica 14 aprile alle ore 21.30 arrivano i The Necks, una delle band cult dell'Australia, in esclusiva regionale, e saliranno sul palco del Teatro delle Logge di Montecosaro.
Chris Abrahams (piano), Tony Buck (batteria) e Lloyd Swanton (basso) creano insieme un'alchimia che sfida ogni descrizione in termini ortodossi. Caratterizzati da lunghi brani che si dipanano lentamente nel modo più affascinante, spesso sostenuti da un groove profondo e insistente, i diciotto album dei The Necks resistono ad essere riascoltati più e più volte. L'ingannevole semplicità della loro musica esercita un nuovo fascino su ogni ascolto. Non del tutto avant-garde, né minimalista, né ambient, né jazz, la musica dei The Necks è forse unica al mondo oggi.
La band presenterà l'ultimo lavoro "Travel". La ricca discografia, sviluppata in 35 anni di carriera trova una nuova veste in questo loro ultimo disco. Si tratterà della penultima data dell’ottava edizione di MountEchó, la rassegna d’ascolto nata dalla collaborazione tra il Comune di Montecosaro, le associazioni culturali Centofiorini ed Anime di Strada, che si pone come obiettivo quello di investigare il complesso universo della musica, dei suoni, delle sovrapposizioni e delle contaminazioni artistiche. Il quarto e ultimo appuntamento si svolgerà domenica 19 maggio alle ore 21:30 ospiterà un giovane gruppo di Leeds, con una formidabile energie live, i Dhrala.
Rissa in via Roma, i carabinieri identificano e denunciano altre nove persone. Dalla notte del 24 marzo scorso, infatti, quando in via Roma si sono affrontati, a colpi di spranghe, davanti al Bar Nino, circa una ventina di giovani stranieri, sono continuate, senza sosta, le indagini dei carabinieri della Compagnia di Macerata volte ad identificare tutti i partecipanti alla spedizione punitiva.
E così, ai sette cittadini egiziani denunciati nella prima fase dell’attività investigativa, si aggiungono ulteriori nove loro connazionali, tutti di età compresa fra i 20 ed i 33 anni, abitanti tra i comuni di Macerata e Tolentino. Secondo le indagini svolte dai militari anche loro sono ritenuti responsabili della rissa di via Roma e per tale motivo, nella giornata di mercoledì, sono stati denunciati all'autorità giudiziaria.
A loro i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Macerata sono giunti dopo un minuzioso lavoro di analisi dei video acquisiti a seguito della disputa. Tutti i denunciati, sia i primi sette che gli ultimi nove soggetti identificati, fanno parte di due distinti gruppi occupati, con altrettante distinte ditte, nel settore dell’edilizia. Proprio irrisolti motivi di lavoro tra i titolari delle due imprese sono alla base dello scontro: alla soluzione nelle competenti sedi giudiziarie si è preferito risolvere la questione a colpi di bastone.
La Procura di Macerata, condividendo le prime risultanze delle indagini svolte dai carabinieri, ha assunto la direzione delle stesse emettendo il decreto di perquisizione nei confronti dei primi 7 indagati così come richiesto dagli investigatori dell’Arma.
E così, alle prime luci dell'alba di lunedì scorso, i militari della Compagnia di Macerata, coadiuvati da quelli della Compagnia di Tolentino, hanno bussato alle porte delle abitazioni individuate nei comuni di Macerata e Tolentino, tutte occupate da cittadini egiziani, e hanno dato corso alle operazioni finalizzate sia alla ricerca degli indumenti indossati dai partecipanti alla rissa e sia alla ricerca degli strumenti utilizzati durante la zuffa.
Il rinvenimento e il sequestro di tutti gli abiti indossati ha definitivamente inchiodato alle loro responsabilità sia i primi sette soggetti deferiti che gli altri nove cittadini egiziani. Sono stati trovati, inoltre, bastoni, spranghe in ferro, spezzoni di catene, cutter, coltelli a serramanico e anche due pistole a salve, un revolver e una pistola semiautomatica, prive di tappo rosso.
Circostanza che ha alimentato la convinzione nei carabinieri che la contesa non si sia certamente esaurita quella notte del 24 marzo e che alla prima favorevole occasione i due gruppi si sarebbero nuovamente affrontati con chissà quali conseguenze.
"Anche nei confronti degli ultimi nove denunciati sarà proposta al Questore di Macerata l’adozione di misure preventive idonee a garantire la sicurezza (urbana) come il foglio di via obbligatorio o il Daspo Urbano", informa il comandante della Compagnia dei carabinieri di Macerata, Giorgio Picchiotti.
La Sala Cesanelli dell’Arena Sferisterio ha ospitato domenica 7 aprile la cerimonia di premiazione del Certamen Latinum indetto dal Liceo Classico “Giacomo Leopardi” di Macerata e giunto ormai alla VII edizione. Intitolato al professor Febo Allevi, illustre studioso di fama nazionale ed internazionale, docente di Storia della critica letteraria e di Storia delle tradizioni popolari nell’ateneo maceratese e preside del liceo cittadino, il progetto, curato dalle professoresse Maria Rita Pistelli e Patrizia Zega, ha visto la partecipazione di numerosi alunni delle scuole secondarie provenienti da numerose regioni italiane.
Salutando i partecipanti e rallegrandosi per la presenza di tutti gli istituti premiati, la dirigente scolastica Angela Fiorillo ha voluto dedicare un pensiero particolare alla professoressa Sara Ciccarelli, docente che ha avuto profondamente a cuore la sua professione e l’istituzione scolastica e grazie al cui generoso lascito testamentario il Liceo Leopardi dispone ancora oggi di fondi per premiare le eccellenze e può usufruire di un’aula multimediale con trenta postazioni pc e altre attrezzature informatiche. Alla professoressa Ciccarelli, in segno di grato ricordo, da quest’anno è stata intitolata la sezione seniores del Certamen.
Ai saluti della dirigente si sono poi aggiunti quelli di Katiuscia Cassetta, assessore alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Macerata che ha patrocinato l’evento offrendo la splendida sala che lo ha ospitato. È seguita la presentazione della commissione giudicatrice, composta da Carla Domizioli, già professoressa di Latino e Greco del Liceo Leopardi, e dalle docenti dell’Università di Macerata Arianna Fermani (Storia della Filosofia Antica) e Maria Grazia Moroni (Letteratura cristiana antica) che si è fatta portavoce dei saluti del rettore John McCourt.
Doverosa, oltre a quella di Sara Ciccarelli, la memoria di altre due figure fondamentali che hanno ispirato la realizzazione del Certamen: il già citato professor Febo Allevi, commemorato dalle parole della professoressa Maria Rita Pistelli, e Maria Grazia Capulli, indimenticabile volto del giornalismo televisivo nazionale a cui è intitolato il premio della sezione juniores, raccontata dalle commosse parole di stima e di amicizia della professoressa Patrizia Zega.
Con vivo interesse la sala ha ascoltato la lectio magistralis “Il tempo del Bello: l’attualità dell’arte classica” tenuta dal professor Stefano Papetti, responsabile del Polo Museale di Ascoli Piceno, docente di Tecniche Artistiche e Restauro presso il Corso di Laurea in Tecnologia per la Conservazione dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Camerino, presidente della Fondazione Salimbeni per le arti figurative di San Severino Marche, docente di Storia dell’Arte presso l’IIS “L. Da Vinci” di Civitanova Marche e autore di numerosissimi studi e saggi critici, in particolare sull’arte marchigiana dal Gotico al Rinascimento e Barocco.
La cerimonia è entrata quindi nel vivo con le premiazioni dei vincitori. Gli alunni del II anno del biennio erano stati invitati a realizzare un elaborato in forma multimediale, concernente un aspetto particolare della civiltà e/o antichità romana, da cui emergesse una continuità con l’attualità nelle sue varie e possibili sfaccettature, ovvero un elaborato che valorizzasse il patrimonio storico, artistico-archeologico presente sul territorio italiano.
Ad aggiudicarsi il primo premio è stata la classe VB del Liceo Classico “G. Leopardi” di Macerata con un originale elaborato sul tema dell’ebbrezza. Al secondo posto si è classificata la classe 2^B del Liceo Scientifico “Amaldi” di Bari, con un apprezzato lavoro intitolato “Olea” e, infine, al terzo posto della sezione juniores si sono classificate le alunne Beatrice Cammertoni, Serena Giannandrea, Vera Paciaroni, Alessia Rosini, Matilde Sciarra e Elena Spalletti della 2^F del Liceo Linguistico “G. Leopardi” di Macerata con una accurata ricerca sulla “cosmesi”.
Per la sezione seniores il tema scelto quest'anno era “Declinazioni di felicità, ovvero la grammatica del bene vivere nella voce dei classici”: gli alunni del quarto anno hanno concorso con la traduzione di un passo delle Tusculanae disputationes di Cicerone, mentre quelli del quinto anno con un passo tratto dal De vita beata di Seneca. La commissione ha assegnato il primo premio ad Alice Pennesi della classe IIIC del Liceo Classico “G. Leopardi” di Macerata, il secondo premio a Giuseppe Antonio Manni dell’IIS “L. Da Vinci” di Civitanova Marche e il terzo premio a Ilaria Pavoni della IIID del Liceo Classico “G. Leopardi” di Macerata.
Le professoresse Pistelli e Zega, soddisfatte per la riuscita del Certamen, ringraziano i numerosi partecipanti, le alunne Veronica Giannandrea ed Eleonora Luchetti che, rispettivamente al clarinetto e alla tastiera, hanno regalato gradevoli e raffinati intermezzi musicali; la Regione Marche, la Provincia di Macerata, il Comune di Macerata, UniMc, l’Associazione Italiana di Cultura Classica e l’Associazione Amici del Liceo Classico che hanno offerto il patrocinio; gli sponsor Tacchi Rappresentanze Editoriali, Teach and Teach, Belloni Fabio, Carelli Leonardo e Zanichelli per i contributi economici e tutti coloro che, a vario titolo, hanno permesso questo momento di valorizzazione del patrimonio culturale della classicità, fondamento comune della civiltà occidentale, nonché strumento di aggregazione, di contatto, di collaborazione, di dibattito tra studenti, docenti e società civile.
Si è concluso nei giorni scorsi il ciclo di lezioni sull’autodifesa basato sull'innovativo metodo Mas (movimento, azione sorpresa), a cura della società Mastery, sotto la direzione dell'head master Remo Grassetti. Al corso, organizzato e finanziato in sinergia tra Commissione Pari opportunità della Regione Marche e l'Assessorato Pari opportunità del comune di Civitanova Marche, con lo sportello Informadonna, alla palestra dello stadio, hanno partecipato 54 donne, dai 14 ai 60 anni.
"Una sinergia di donne ha visto nascere un progetto a ricaduta concreta su molte altre. Come Assessorato e Sportello Informadonna abbiamo voluto sposare la bella intuizione della Commissione regionale, formando decine di persone ad una prevenzione delle emergenze legate a conflittualità di vario tipo. Ringrazio il direttore Grassetti con tutto il suo team, l'avvocato Tizzi e la presidente Vitturini, con l'intera Commissione regionale, per il lavoro di squadra che ha reso possibile una formazione fattiva a misura di tutte", dichiara l'assessore di pertinenza Barbara Capponi.
Alla cerimonia di consegna degli attestati, erano presenti il sindaco Fabrizio Ciarapica, l'assessore Barbara Capponi e il consigliere regionale Pierpaolo Borroni, i quali hanno espresso grande soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa, che ha permesso alle partecipanti di acquisire preziose conoscenze utili a prevenire i conflitti, gestire le situazioni critiche, rafforzare l'autostima e l'autocontrollo.
Si chiude in Gara 2 di semifinale l’avventura della CBF Balducci HR nei Playoff promozione di Serie A2 Tigotà: nel match del Banca Macerata Forum, di fronte ad un ottimo pubblico che alla fine saluta la stagione arancionera con tantissimi applausi, la Futura Giovani Busto Arsizio domina la partita in tre set con una grande prestazione in ogni fondamentale, guadagnando l’accesso alla finale dove sfiderà la vincente di Gara 3 tra Talmassons e Messina. Gara a senso unico sin dai primi punti per le bustocche con la mvp Zanette a quota 16 punti (doppia cifra anche per Cvetnic, 11), 5 ace e 8 muri vincenti messi a segno dalle lombarde mentre in casa arancionera non gira l’attacco (27% con il 5% di efficienza) e la pressione della Futura a rendere costantemente la vita difficile a Fiesoli e compagne.
Coach Carancini sceglie Bonelli-Stroppa, Mazzon-Broekstra, Fiesoli-Bolzonetti, Bresciani libero. Coach Beltrami riparte da Monza-Zanette, Tonello-Rebora, Cvetnic-Pomili, Bonvicini libero.
Il primo set è subito di marca Futura: le lombarde pungono al servizio e attaccano al 46% (5 punti per Cvetnic con l’80%, 4 per Zanette e Pomili) mentre la CBF Balducci HR fatica in questo fondamentale (25%) commettendo ben 6 errori: 16-25 il finale. Stessa trama nel secondo set: le percentuali di attacco arancionere migliorano (39%) ma arrivano 5 errori mentre Busto continua ad avere una buona efficienza, inoltre i 3 muri (2 Rebora) e i 2 ace lombardi fanno la differenza per il 18-25 finale. Monologo lombardo nel terzo set: 5 muri e 2 ace spingono la Futura, Carancini prova a rivoluzionare la squadra ma l’attacco arancionero si smarrisce ancora (18%) mentre Busto spinge fino in fondo per il 10-25 conclusivo.
LA CRONACA - La Futura parte lanciata con tanta difesa e un contrattacco che con Zanette e Pomili lancia le lombarde sul 2-7. Bolzonetti firma l’ace del 4-7 ma Pomili allunga di nuovo con due colpi morbidi consecutuvi (4-10). Broekstra non trova il campo (4-11), Fiesoli e Mazzon a filo rete sfruttano la battuta di Broekstra che mette in difficoltà la ricezione di Busto (7-11). Il contrattacco di Cvetnic è sulla riga (9-14), la battuta di Bosso entrata al servizio regala il 12-18, entra Civitico per Broekstra, anche Zanette fa faticare la seconda linea maceratese ed è 13-20. La CBF Balducci HR non riesce a chiudere lo strappo (15-23 Cvetnic), la Futura ha vita facile in cambio palla e la croata chiude 16-25.
Altra partenza lanciata per Busto nel secondo set (0-3) sul servizio di Rebora, Stroppa accorcia (2-3) ma la Futura torna al +3 sull’ace di Tonello con l’aiuto del nastro (4-7). Rebora ferma Mazzon (5-9) ma altri due errori in attacco CBF Balducci HR portano le lombarde sul 6-11, Monza non si intende con Rebora (8-11) ma poi la centrale mette l’ace dell’8-13. Broekstra firma il 10-14, Pomili mura l’11-16, Stroppa non trova la riga (11-17) poi Rebora allunga ancora sul 13-20. Coach Carancini prova Vittorini per Fiesoli, Cvetnic mette il mani out del 14-22, Stroppa ci prova (16-22), c’è il fallo di accompagnata sulla copertura Futura ed è 17-22. Tonello sbaglia (18-22), Zanette rilancia (18-24) e Cvetnic chiude 18-25.
Il terzo set (c’è Civitico in campo per Broekstra) si apre con due muri di Tonello (1-4), rientra Vittorini per Fiesoli, la Futura trova anche l’1-5 con Zanette. Bolzonetti e Vittorini ci provano (4-6), Tonello non passa (5-6) poi Rebora ferma Civitico (6-9), Vittorini sbaglia la pipe ed è 6-10. Rebora allunga in fast (6-11), poi Zanette al servizio fa 6-14 con un ace e una palla ricevuta a filo rete messa giù da Monza, c’è Dzakovic in campo per Stroppa. L’opposta della Futura mette giù anche il 6-15, Bolzonetti mette l’8-15 ma Rebora mura ancora (8-17), Monza di seconda fa 8-18. Cvetnic piazza l’8-20, rientra Fiesoli ma Busto non smette di spingere sull’acceleratore (9-23 e 10-25).
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA - FUTURA GIOVANI BUSTO ARSIZIO 0-3 (16-25 18-25 10-25)
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Fiesoli 5, Mazzon 6, Bonelli 3, Bolzonetti 7, Broekstra 2, Stroppa 4, Bresciani (L), Vittorini 3, Civitico 2, Dzakovic 1, Morandini. Non entrate: Quarchioni, Cappellacci (L), Masciullo. All. Carancini.
FUTURA GIOVANI BUSTO ARSIZIO: Rebora 7, Monza 4, Cvetnic 11, Tonello 8, Zanette 16, Pomili 6, Bonvicini (L), Bosso. Non entrate: Furlan, Osana, Del Core, Citterio (L), Bresciani. All. Beltrami.
ARBITRI: Selmi, Angelucci.
NOTE - Spettatori: 650, Durata set: 23', 25', 24';
Tot: 72'. MVP: Zanette
(foto Roberto Bartomeoli)
La parentesi di Romano Giannini da head coach della Cucine Lube Civitanova si apre con una doccia fredda. Nel terzo turno del Girone di Play Off 5° Posto Credem Banca la formazione biancorossa scivola all’Eurosuole Forum contro la Rana Verona in tre set (22-25, 23-25 17-25). Più complessa la situazione in classifica, con i vice campioni d’Italia al momento quinti e fuori dalle Semifinali. Domenica 14 aprile, nella sfida interna delle 18 contro Cisterna, servirà una vittoria per poi cercare il colpo mercoledì 17 aprile (ore 20.30) al PalaBancaSport di Piacenza contro la Gas Sales Bluenergy dei tanti ex.
Per i biancorossi l’unico in doppia cifra è Lagumdzija (14 punti con 2 ace e 2 muri). A condizionare il match sono le difficoltà in posto quattro dei cucinieri, con la difesa e il muro di Verona che, soprattutto nel finale, salgono in cattedra (13 i vincenti) grazie al contributo importante dei centrali (7 block in due) e di Keita (4 muri su 16 punti), ma il premio di MVP va al top scorer Amin (17) traino per un attacco di squadra che chiude con il 59%. Giannini fa girare gli schiacciatori. Civitanova prova a raddrizzarla con il servizio e nei primi due parziali non molla mai la rincorsa salvo poi sfaldarsi nel terzo.
Le formazioni - Cucinieri in campo con De Cecco al palleggio e Lagumdzija opposto, Anzani e Chinenyeze al centro, Nikolov e Bottolo in banda, i liberi Balaso e Bisotto ad alternarsi. Ospiti schierati con Spirito al palleggio e Amin terminale offensivo, Grozdanov e Cortesia al centro, Dzavoronok e Keita in posto 4, l’ex biancorosso D’Amico libero.
La gara - Nel primo set (22-25) i veneti sono più incisivi in attacco (62%), spinti dai 7 punti di Amin (83%), e lavorano bene con il muro-difesa. Nel cuore del parziale l’ace e il diagonale di Lagumdzija portano sul +2 la Lube (13-11), che si carica e allunga con l’ace di Bottolo (17-14). Gli scaligeri non mollano (17-16) spingendo Giannini al time out, Keita trova il tocco del pari (18-18). Un block di Amin segna il sorpasso (19-20). Yant rileva Nikolov, ma Keita sigla due punti chiave (20-23) seguiti dall’ace di Amin (20-24). Verona chiude con la firma di Cortesia.
Nel secondo set (23-25) gli 8 punti di Lagumdzija con il 100%, la crescita a muro (4 i vincenti) e al servizio (3 ace) consentono ai biancorossi di lottare fino alla fine dopo l'innesto di Zaytsev e Yant in un parziale viziato da una falsa partenza (3-8). Civitanova risale. Si procede a strappi (18-20). Amin sigla il colpo del 21-24. Yant risponde in attacco e dai nove metri con l’ace del 23-24, ma Verona chiude con un mani out che sfiora la linea certificando il 61% degli attaccanti con Keita (6 punti) e Amin (5) sugli scudi.
Nel terzo set (17-25) La Lube rientra con la stessa formazione messa in campo nella seconda parte del terzo set, ma la costanza in attacco e gli 8 block dei veneti sono una sentenza. Proprio il muro-difesa rimette in gioco gli attaccanti (7-14). Giannini inserisce Nikolov per Yant, ma la formazione di Stoytchev gioca a briglie sciolte (8-15). Giannini fa girare la squadra, i cambi non sortiscono l’effetto voluto tra i biancorossi (13-21), che non riescono a sorprendere gli ospiti (15-23). Verona chiude su un attacco out dei biancorossi.
Tabellino
Cucine Lube Civitanova – Rana Verona 0-3 (22-25, 23-25, 17-25)
Cucine Lube Civitanova: Bottolo 4, Anzani 3, Lagumdzija 14, Nikolov 8, Chinenyeze 2, De Cecco 2, Thelle, Motzo, Bisotto (L) ne, Balaso (L), Zaytsev 3, Diamantini 2, Yant 6. All. Giannini.
Rana Verona: Zingel, Cortesia 8, Dzavoronok 8, D’Amico (L), Jovovic ne, Keita 16, Amin 17, Grozdanov 8, Spirito1, Bonisoli (L) ne, Sani, Mosca ne, Mozic ne, Zanotti ne. All. Stoytchev
ARBITRI: Carcione (RM) e Brancati (PG)
Durata: 28’, 30’, 26’. Totale: 1h 24’.
NOTE: Civitanova: battute sbagliate 14, ace 5, muri 6, attacco 45%, ricezione 35% (17% perfette). Verona: battute sbagliate 14, ace 4, muri 13, attacco 59%, ricezione 47% (18% perfette). Spettatori: 1.317. MVP: Amin.
(Credit foto: Spalvieri)
Tamponamento tra moto e furgone: un diciottenne finisce in ospedale. È quanto avvenuto nel pomeriggio, intorno alle 19, in via Giacomo Matteotti, nella frazione di Passo di Treia. Ancora da ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto, al vaglio dei carabinieri che procedono ai rilievi di rito.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 che hanno prestato soccorso al giovane motociclista. A causa dei traumi riportati dopo essere stato sbalzato dalla sella, per il ragazzo è stato disposto il trasferimento all'ospedale di Macerata con un codice di media gravità.
Sono stati presentati questo pomeriggio, in conferenza stampa, i lavori di riqualificazione e rigenerazione degli ex Capannoni Rossini che, a seguito dello schema di convenzione della durata di tre anni tra Comune e Accademia di Belle Arti, saranno gestiti dall’Abamc grazie al progetto Owl_Open Working Lab che prevede lo sviluppo di un laboratorio accademico di alta formazione. I lavori di riqualificazione sociale e culturale, per un importo di circa 2 milioni di euro, sono stati ultimati nei giorni scorsi.
"Riportare l’area al suo ruolo di asse-chiave per lo sviluppo urbano della città di Macerata era uno degli obiettivi della rigenerazione degli ex Capannoni Rossini e abbiamo quindi pensato a un intervento che potesse stimolare la potenzialità e l’appetibilità dell’area non solo da un punto di vista di offerta dei servizi ma anche come residenzialità attirando, al contempo, nuovi investimenti privati - ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Presentiamo un’operazione in linea con gli obiettivi dell'amministrazione: procedere alla riqualificazione del tessuto urbano dando un impulso di rivitalizzazione con la creazione di spazi di condivisione, lavoro e aggregazione, in particolare per i giovani".
"Vogliamo stimolare la loro creatività e supportarli anche a livello professionale con spazi ad hoc dove trovare punti di riferimento e di orientamento formativo ma anche luoghi di confronto e di supporto per eventuali difficoltà e disagi personali. Il tutto in un’ottica di vera inclusione dato che all’interno degli ex Capannoni Rossini svilupperemo progetti che vedono protagoniste persone con disabilità", ha concluso Parcaroli.
"Oggi è un giorno speciale perché restituiamo alla città un'opera pubblica di rigenerazione urbana; uno dei tanti giorni speciali vissuti in questi tre anni di governo - ha aggiunto l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. L'intervento, iniziato e concluso dall’Amministrazione Parcaroli, è completo sia nella parte strutturale-architettonica che negli allestimenti degli spazi. Siamo particolarmente orgogliosi del risultato, frutto di un lavoro professionale dell’Ufficio Tecnico. Al tempo stesso siamo particolarmente soddisfatti della scelta di cambio di indirizzo che la maggioranza di centrodestra ha impresso alla destinazione dell'immobile, in piena sintonia con il programma di governo: non un centro sociale per immigrati ma un laboratorio accademico di alta formazione”.
Fondamentale la sinergia con l’Accademia di Belle Arti che, in base alla convenzione, si impegna a sviluppare gli obiettivi del progetto Owl_Open Working Lab volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale. L’ABAMC si occuperà, nello specifico, della promozione di servizi di formazione per i giovani artisti, anche a fini didattici, con l’avvio di programmi di ricerca specifici; dell’istituzione di Borse di Alta Formazione a beneficio dei giovani artisti; di collaborazioni con istituzioni scientifiche, pubbliche e private, per la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo e della costituzione di laboratori per la realizzazione di workshop, seminari, conferenze, simposi e convegni finalizzati a particolari progetti di sviluppo. In base alla convenzione, l’Amministrazione, d’intesa con l’Accademia, potrà utilizzare gli spazi anche per attività in giornate dedicate.
"Trovo questa progettualità che si sta avviando tanto auspicabile quanto avventurosa; dotare Macerata di un luogo dove incrociare competenze per fornire servizi alla comunità, non solo degli studenti e non solo nostri, è una sfida che affrontiamo con sereno entusiasmo – ha detto il presidente dell’ABAMc Gianni Dessì -. Sapremo costruire un luogo aperto, civile, dove spazi per la didattica avranno contiguità con servizi a quanti lo vorranno alternandosi con mostre, incontri, conferenze e stage per far sì che l’arte formi il suo humus e permetta la maturazione di una coscienza volta a formare cittadinanze attive capaci di dibattere, confrontarsi e progettare futuro. Ringrazio le autorità comunali, il sindaco Sandro Parcaroli e l’assessore alla cultura Katiuscia Cassetta per aver creduto nelle nostre capacità di ‘disegno’; da parte nostra sappiamo che soli non possiamo realizzare il quadro e ci aspettiamo partecipazione e non solo di natura economica".
"Mi associo ai ringraziamenti e ritengo che il nuovo accordo tra il Comune e l’Accademia si configura come particolarmente strategico, per agire secondo la precipua volontà di creare nuove proposte congiunte, orientate all’inclusività della città i cui protagonisti sono 'le persone', verso una visione artistica e propedeutica – ha proseguito la direttrice dell’Abamc Rossella Ghezzi -. Progetti di ricerca, laboratori aperti, iniziative artistiche, didattica e terzo settore sono di interesse comune per dare sempre più voce a una rete di connessioni e interazioni, ormai indispensabili, per un polo culturale concreto che possa fare la differenza sul territorio. La fiducia che l’intera amministrazione comunale ha manifestato all’Accademia con l'Owl, continua a essere un segnale di profonda stima, certamente reciproca, e desiderio di condivisione".
Gli spazi interni agli ex Capannoni Rossini, con l’intervento di rigenerazione, sono stati suddivisi in sei aree. Nella prima area (A) è stata realizzata la zona coworking dotata di un open space per postazioni lavorative mentre a cavallo tra questa e l’area 3 sono stati realizzati dei box vetrati che permetteranno il collocamento di tutte le attività connesse (accettazione, sala stampa, tre sale riunioni e due aree internet lounge oltre a postazioni riservate).
Si tratta di box illuminati e areati naturalmente grazie a due patii ricavati in aderenza tra i due capannoni. Nel secondo capannone (B) è stato realizzato uno spazio di aggregazione interno dedicato al relax e a eventi informali mentre verso il fondo del piano terra sono stati collocati i servizi (cucina per eventi, deposito e servizi igienici). Una scala conduce al piano superiore dove si trovano, invece, gli uffici amministrativi-direzionali e dove si è proceduto all’eliminazione di una parte del soppalco preesistente e alla realizzazione di un ballatoio che costituisce il corridoio distributivo di vari uffici. Nell’edificio 4 è stato collocato un laboratorio di coworking.
Nelle aree 1 e 2 è stato collocato uno spazio multifunzionale destinato a conferenze, attività formative e mostre temporanee. Il corpo 1 ospita anche un’area bar e ristoro e uno spazio informale che, all’occasione, può fungere anche da area eventi. A completare l’utilizzo dell’area ci sono un deposito e i servizi igienici.
Storie di vita, storie di sport, di vittorie e fallimenti, di successi e sacrifici saranno raccontate dalle voci di alcuni dei protagonisti venerdì 12 aprile, dalle ore 21.15 al teatro Annibal Caro di Civitanova Alta, nel corso di una speciale serata. Primavera di vita è alla sua seconda edizione, grazie all’organizzazione corale di Assessorato allo Sport del Comune di Civitanova, Azienda Teatri e rete sociale. Oltre, con il sostegno dell’Associazione Sentinelle del Mattino Aps, della Caritas Diocesana di Fermo, del movimento di promozione sociale e culturale Veder Crescere con il Dialogo e dal Palco Laboratorio Musicale.
Al centro di un format avvincente e partecipativo, ci saranno i racconti e le vicende di atleti e sportivi, per sottolineare come le attività motorie possano supportare e potenziare le life skills.
Le interviste saranno moderate da Andrea Foglia, ideatore di Oltre e curatore del festival Io Desidero, che si relazionerà assieme a Sammy Marcantognini (psicologo dello sport, psicoterapeuta, consulente di società, federazioni e atleti di livello) sul palco con gli ospiti. In questa seconda edizione saranno presenti: Cristina Abrami, tennista civitanovese, giocatrice di padel ed esperta di sport con la racchetta; Claudio Zimaglia, fisioterapista del campione Novak Djokovic; Luciano Sabbatini, mental coach dell’olimpionico Gianmarco Tamberi. L’evento verrà intramezzato dalle note di Gloria Foresi e Marco Martellini.
Questa mattina, in sala Giunta, si è svolta la presentazione alla stampa. Insieme ad Andrea Foglia, sono intervenuti per l’Amministrazione comunale il vicesindaco e assessore allo Sport Claudio Morresi e per l’Azienda Teatri il presidente Maria Luce Centioni, il direttore Paola Recchi e i consiglieri Giuseppe Baioni e Agnese Biritognolo. Presente anche il consigliere comunale Paola Fontana, parte attiva nell’organizzazione.
"Useremo, anche in questa seconda edizione, una formula narrativa inedita e gradevole per condividere con il pubblico le testimonianze di protagonisti dello sport - ha spiegato Foglia -. È innanzitutto doveroso ribadire un fatto: non esistono atleti supereroi, ma semplici uomini o donne con le loro fragilità, dubbi, paure, con momenti di sofferenza e crisi ma anche con la loro forza interiore, accompagnati da una rete 'di protezione' all’interno del team. Le emozioni, le preoccupazioni, le fatiche vissute nella vita quotidiana, dalle meno importanti alle più significative, sicuramente possono impattare sul benessere mentale dello sportivo e incidere sul suo percepirsi pronto ad affrontare la gara, ad allenarsi e a trovare le forze per andare avanti al meglio. Per tutto questo è necessaria una buona preparazione mentale, vale a dire l’acquisizione di strumenti e strategie che possano aiutare l’atleta ad affrontare questi vissuti, regolare le energie e le risorse a disposizione, incanalandole in pensieri e comportamenti propositivi e funzionali alla performance. Da qui il valore di figure di prim’ordine, di rilievo, di valide relazioni umane a sostegno della persona, al servizio del campione, a vantaggio dei giovani sportivi in erba. È facile comprendere quindi il valore sociale dello sport".
Il vicesindaco Claudio Morresi ha sottolineato il ruolo dell’Assessorato allo Sport del Comune di Civitanova Marche. "Organizziamo questo evento in collaborazione con i Teatri e le associazioni del territorio - ha detto Morresi - per veicolare il valore formativo dello sport, ascoltando direttamente le voci di chi è o è stato protagonista di vittorie o di sconfitte, di gloria e sacrifici. Lo sport è per tutti e le istituzioni debbono essere in prima linea nel tutelare questa partecipazione a 360° e attivarsi per fornire le strumentazioni necessarie affinché chiunque possa praticare le discipline che ama. Per questo abbiamo fortemente voluto la seconda edizione di Primavera di Vita, una serata esperienziale, che arricchirà chi deciderà, come lo scorso anno, di viverla con noi e speriamo di essere ancora una volta in tanti. Da queste occasioni di incontro e confronto nascono prima di tutto emozioni e poi idee, collaborazioni e progettualità tra istituzioni, aziende, associazioni. Ringrazio Andrea Foglia e tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita di questo bellissimo progetto".
Il presidente dell’Azienda Teatri Maria Luce Centioni ha evidenziato la particolarità di una serata di sport portata a teatro: "Quando uno spettacolo viene ripetuto vuol dire che è riuscito bene ed è senz’altro così per questo evento legato allo sport nella sua valenza educativa e sociale, che l’Azienda è ben lieta di ospitare per il secondo anno al teatro Annibal Caro. Al di là del contenuto già notevole, la bellezza è anche far dialogare la parte culturale con quella sportiva. Lo sport aiuta a sentirsi liberi, impegnati, realizzati e soddisfatti di se stessi ed ha anche una grande valenza riabilitativa per quei ragazzi a cui capita di finire ai margini e che possono invece trovare una seconda vita proprio grazie allo sport. E anche di questo parleremo venerdì, riservando una bella sorpresa al pubblico".
"Sono messaggi importanti che vogliamo diffondere e promuovere in queste serate - ha detto la consigliera comunale Paola Fontana -. Sono orgogliosa di poter lavorare per mettere in rete le forze migliori della società e in questo caso degli ambienti sportivi, per realizzare eventi pieni di significato soprattutto per i giovani. Primavera di vita è un progetto molto bello, in cui ho messo volentieri tutto il mio impegno ed entusiasmo".
Il 92% dell’energia utilizzata nello stabilimento produttivo de La Pasta di Camerino a Torre del Parco proviene da fonti rinnovabili. L’azienda della famiglia Maccari è sempre più sostenibile e, grazie all’ampliamento dell’impianto fotovoltaico che è stato messo in funzione nelle scorse ore con un investimento complessivo di oltre 700 mila euro per una produzione di 0,5 MWp, la produzione di pasta all’uovo secca e fresca, di semola e di grano antico Hammurabi avviene praticamente ad impatto zero.
“Il nostro impegno e la disponibilità ad investire senza tuttavia aver potuto beneficiare di alcuni finanziamento pubblico viene da lontano – dice il Ceo Federico Maccari – e, anche rispetto alla tensione dei prezzi dell’energia che ha caratterizzato gli anni 2021 e 2022, siamo riusciti in parte a mitigarne gli effetti grazie ai lungimiranti investimenti fatti nell’ultimo decennio e rallentati nello sviluppo dall’allungamento dei tempi per i lavori”.
Oggi l’azienda è autosufficiente al 92% considerando anche l’impianto di cogenerazione in funzione mentre quella restante proviene da fonti rinnovabili. “L’obiettivo – aggiunge Maccari – è da sempre quello di mettere in atto azioni concrete in grado di ridurre l’impatto della nostra attività e di rispettare l’ambiente in cui viviamo. Il packaging che utilizziamo per la nostra pasta proviene da materiali riciclabili e tutte le nostre confezioni possono essere riciclate in ogni sua componente a conferma di un’impronta green ed ecologica che nasce perché abbiamo a cuore la questione ambientale e combattiamo l’inquinamento da plastica che affligge la Terra.
Il progetto di transizione energetica dell’azienda è stato curato in prima persona dall’ing. Lorenzo Maccari, secondogenito dei fondatori Gaetano Maccari e Mara Mogliani e direttore di produzione dell’azienda. “Finalmente abbiamo completato un altro step del percorso che sta portando la nostra azienda ad essere sempre più green – ha detto – e rispettosa del territorio nel quale siamo nati, viviamo e lavoriamo. Quella sostenibilità di cui ormai si parla diffusamente noi la stiamo concretizzando investendo per far sì che il ciclo di produzione sia a impatto più vicino possibile allo zero”.
Dopo il suo esordio a Sanremo, Rose Villain torna in tour col suo nuovo album “Radio Sakura” facendo tappa a Camerino il 7 luglio per l’ormai affermatissimo Phoenix Festival, giunto alla sua sesta edizione.
Rose Villain sta vivendo un momento d’oro (o meglio, turchese) iniziato con la partecipazione a Sanremo col brano "CLICK BOOM!" e proseguito con la pubblicazione del suo secondo album, che si è piazzato al terzo posto della classifica Fimi sui dischi più venduti in Italia. Al suo interno, particolare successo è stato registrato dal singolo “Come un Tuono”, realizzato insieme al rapper Guè. Il duo è stato protagonista anche del reality Netflix “Nuova Scena”, con Rose Villain nel ruolo di giudice alla ricerca dei migliori talenti della nuova generazione della scena rap italiana.
“CLICK BOOM!”, “Come un Tuono” e tutti gli altri brani di Rose Villain saranno dunque proposti al pubblico del Phoneix Festival il prossimo 7 luglio.
Un po’ di saltarello e di tradizioni marchigiane ci stanno bene nella città Mariana. Da lunedì a Loreto sono cominciati i nuovi corsi tenuti dalla nota associazione culturale Li Matti de Montecò. Da sempre attivo in regione ma anche nei tanti inviti in giro per l’Italia, operoso per la salvaguardia e la valorizzazione delle tradizioni contadine, specialmente musicali, il gruppo folk è tornato a Loreto dopo l’ottimo esito dei corsi fatti lo scorso autunno.
Stavolta però l’offerta è stata raddoppiata e se lunedì sono iniziate le lezioni di saltarello rivolte agli adulti, dal 6 maggio scatteranno pure quelle pensate per bambini e ragazzi.
L’iniziativa è resa possibile grazie al gruppo Ricreativo Arcobaleno, realtà lauretana con cui Li Matti de Montecò collabora da anni. L’Arcobaleno ha messo a disposizione i locali della sua sede in via San Francesco e i corsi per adulti si tengono ogni lunedì dalle 17.30 alle 18.30.
Il melograno è uno dei frutti più consumati globalmente per le sue proprietà nutrizionali e salutari, che sono state ampiamente riportate in diversi lavori scientifici, dal momento che il succo ottenuto dai suoi semi, infatti, è riconosciuto per le sue proprietà antiossidante e antiinfiammatoria, largamente superiori rispetto ad altri succhi, come quello di mela.
La coltivazione e produzione di melograno è stata stimata in progressivo aumento negli anni avvenire, specialmente nell’ambito di un'agricoltura sostenibile che utilizzi alberi meno esigenti in termini di acqua o in grado di tollerare stress climatici con un impatto minimo sulla resa e sulle proprietà dei frutti.
Grazie ad uno studio condotto dal gruppo di ricerca del professor Filippo Maggi della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute dell’Università di Camerino, è stato dimostrato che attraverso l’utilizzo di una metodologia di spremitura innovativa, è possibile ottenere un prodotto di più alta qualità e con una resa maggiore.
Il lavoro condotto dal gruppo di ricerca del professor Maggi presso il Chemistry Interdisciplinary Project (ChIP) di Unicam, ha infatti avuto come obiettivo quello di utilizzare per la prima volta l'estrazione per idrodiffusione e gravità assistita da microonde per produrre un succo di melograno alternativo a quello ottenuto per spremitura convenzionale e utilizzabile come materia prima per la produzione di nutraceutici.
Il lavoro di ricerca, dal titolo "Microwave-assisted hydrodiffusion and gravity extraction: an efficient method to produce pomegranate juice" che, ha visto il coinvolgimento dell'Azienda Melograno Vita Bio di Montedinove che ha messo a disposizione melograni della varietà ‘Wonderful’ ed è stato pubblicato nella prestigiosa rivista internazionale Food Chemistry.
"La procedura ottimizzata - ha sottolineato il professor Filippo Maggi - ha dimostrato di poter produrre succhi con una resa maggiore e con un contenuto di ellagitannini e antociani superiore a quello ottenuto per spremitura mantenendo inalterate le proprietà chimico-fisiche. Ed è proprio la presenza di ellagitannini che è correlata alle promettenti proprietà biologiche del succo ottenuto dai semi di melograno, quali quelli antiossidante e antiinfiammatoria, largamente superiori rispetto ad altri succhi, come quello di mela, cui si aggiungono la diminuzione del rischio di malattie croniche e degenerative, come tumori, diabete, aterosclerosi e malattie cardiovascolari ed anche proprietà antibatteriche e antivirali".
Gli estratti ottenuti dai succhi, inoltre, sono stati in grado di inibire l’azione dell’enzima α-glucosidasi e di prevenire la formazione di prodotti finali di glicazione avanzata, ritenuti responsabili dello stato pro-infiammatorio implicato nello sviluppo di patologie degenerative come diabete, aterosclerosi, e patologie croniche renali.
"Questo studio - conclude il professor Maggi - ha quindi messo in evidenza che l’estrazione per idrodiffusione e gravità assistita da microonde è una tecnica alternativa per la produzione di succo di melograno di alta qualità. La ricerca condotta ha inoltre anche dimostrato la possibilità di ottenere prodotti utilizzabili nella strategia per la prevenzione e il trattamento di patologie correlate ad una sindrome metabolica, come il diabete di tipo 2".