Dopo il Rigoletto e il Concerto di Capodanno, la quinta stagione lirica Civitanova all’Opera si conclude con un’altra amatissima opera: L’elisir d’amore. La rappresentazione è in programma sabato 27 gennaio, dalle ore 21.15 al teatro Rossini.
Si tratta di un’opera gioiosa, divertente, ma anche ricca di romanticismo come quello espresso nella celeberrima aria Una furtiva lagrima. Anche L’elisir d’amore è un nuovo allestimento realizzato da Civitanova all’Opera e vedrà sul palco ancora una volta le bellissime scene di Sauro Maurizi.
Nel cast figurano due artisti provenienti dalla scuola di Sesto Bruscantini: il soprano Paola Antonucci, nel ruolo di Adina, e Gianpiero Ruggeri, nel ruolo di Dulcamara. Nemorino sarà interpretato dal tenore venezuelano Reinaldo Droz, mentre Giannetta da Jessica Ricci, entrambi giovani talenti vincitori del concorso Internazionale Anita Cerquetti di Montecosaro ed entrambi in grande ascesa professionale.
A cantare il ruolo di Belcore ci sarà invece il baritono marchigiano Davide Bartolucci. La regia sarà curata dal talentoso regista messicano José Medina, mentre la parte musicale è affidata al Coro Ventidio Basso diretto da Giovanni Farina e all’Orchestra Sinfonica Puccini diretta dal maestro Alfredo Sorichetti.
La stagione lirica Civitanova all’Opera è promossa dal Comune di Civitanova Marche, col sostegno della Regione Marche, in collaborazione con l’Azienda Teatri di Civitanova e organizzata da Marche all’Opera. Banca Macerata è main sponsor dell’intera manifestazione.
Biglietti online su www.ciaotickets.com (qui), nei punti vendita del circuito e alla biglietteria dell’Azienda Teatri: questa sarà aperta giovedì 25 gennaio (17.30-19.30 al teatro Rossini), venerdì 26 gennaio (10-12 al teatro Annibal Caro e 17.30-19.30 al Rossini) e sabato 27 gennaio (10-12 e 18.30-21.30 al Rossini).
Nella 4ª di ritorno della Regular Season di SuperLega Credem Banca, di fronte agli oltre 2700 tifosi dell’Eurosuole Forum, la Cucine Lube Civitanova supera Milano al tie break (25-19, 27-25, 22-25, 15-25, 15-12), chiudendo in cassaforte una vittoria accompagnata da qualche rammarico per aver sprecato un vantaggio di due set a zero ma comunque importantissima per lanciarsi solitaria al quarto con una lunghezza di vantaggio sui meneghini.
Blengini schiera il consueto sestetto di campionato, con Zaytsev martello ricettore in coppia con Nikolov, premiato a inizio match come miglior giocatore di dicembre, e il francese Chinenyeze, nominato MVP della serata, al centro con Anzani. Nella metà campo ospite c’è il cubano Mergarejo in diagonale di posto 4 con Ishikawa, con Kaziyski inizialmente in panca.
Nel parziale d’apertura i vice campioni d’Italia fanno la voce grossa trascinati da Adis Lagumdzija (8 punti, 57% in attacco), che sfrutta un ottimo turno in battuta di Nikolov per firmare i due contrattacchi vincenti del momentaneo 16-12, consolidando successivamente il +4 con un altro contrattacco vincente, stavolta schiacciando di prima intenzione dopo l’ennesimo miracolo difensivo di Balaso. Tocca un gran numero di palloni a muro la Lube, che da metà set in poi (inizialmente in seconda linea) utilizza Yant per Nikolov, mentre nelle fila di Milano sul 21-17 Piazza, che aveva già cambiato Vitelli con Piano, gioca la carta Kaziyski in posto 4 al posto del cubano Mergarejo, nel tentativo di ritrovare efficacia in attacco (solo 21% di squadra, contro il 50% dei marchigiani). Senza successo. Civitanova chiude 25-19 con un mani out vincente di Yant.
Quella che scende in campo (tornando al sestetto titolare) nel secondo set è una Milano molto più ordinata. Più efficace in battuta come nella fase di muro-difesa, che consente a Porro di innescare i contrattacchi (specie sulle bande) che spingono Milano fino al +5 (13-18). Vantaggio cospicuo, ma non sufficiente agli ospiti per mettere al sicuro il parziale. La riscossa, nell’altra parte della rete, arriva con l’ingresso di Bottolo per Zaytsev: il giovane martello italiano è subito protagonista, prima contrattaccando per il 21-22 e poi murando Reggers per la parità a quota 23. Nel testa a testa finale Civitanova, che mette in vetrina un Chinenyeze infermabile sui primi tempi (5 punti, con un muro vincente) chiude al terzo set point, grazie al Video Check chiamato per rilevare il fallo a rete di Porro, che vale il 27-25 finale.
Blengini conferma la coppia di schiacciatori Bottolo-Yant nel terzo parziale, che sulla sponda Allianz vede a sua volta Kaziyski ancora in campo in diagonale con Ishikawa. C’è lo zampino dell’eterno bulgaro (5 punti) nella buona partenza di Milano (4-7), che domina non tanto nei fondamentali quanto costantemente nel punteggio (18-22), chiudendo poi 22-25 con un super Ishikawa (7 punti, 55% in attacco e 3 ace).
Quarto set con la Lube che ripropone in campo i titolari Zaytsev-Nikolov, l’inerzia della partita resta però dalla parte degli ospiti, subito avanti 2-8 con Ishikawa (6 punti) ancora protagonista. Blengini toglie Nikolov riproponendo Yant, ma le difficoltà in attacco rimangono, al cospetto di una Allianz che dal canto suo fa miracoli in difesa e mette costantemente per terra i suoi contrattacchi (6-14, con Reggers al 71% di efficacia sulle schiacciate). Blengini ritenta pure la carta Bottolo, ma stavolta anche lo schiacciatore prelevato la scorsa stagione da Padova sbatte contro il muro dei lombardi (4 vincenti), che chiudono sul 15-25 portando la sfida al tie break.
Nel quinto set, decisivo il break dei marchigiani conquistato sull’11-9 grazie a un ace di Lagumdzija, seguito da un attacco out di Kaziyski. Il finale, porta nuovamente sul palcoscenico Matia Bottolo (13 punti, 56% in attacco e 3 muri), gran protagonista insieme a Chinenyeze, autore di 4 punti nel parziale (80% in attacco), e ben 17 nell’arco dell’intera partita, col 72% di efficacia sui primi tempi, 2 muri e 2 ace.
La CBF Balducci HR espugna anche Olbia (1-3) e con altri tre punti chiude in vetta il Girone B a quota 44 punti al termine della Regular Season, in attesa del via alla Pool Promozione dove partirà dal terzo posto a -5 dalla leader Perugia. Una vittoria non scontata contro un’Hermaea coriacea nel primo set con Adriano sugli scudi ma sotto di un set le arancionere hanno iniziato a macinare gioco, trovando maggiore aggressività al servizio (4 ace) e incisività a muro (10 a fine gara). Sugli scudi la MVP Giada Civitico (15 punti personali con 5 muri a segno) e la top scorer Federica Stroppa (22 punti). In doppia cifra anche Vittorini (15).
Coach Carancini parte ancora con Bonelli-Stroppa, Mazzon-Civitico, Fiesoli-Vittorini, Bresciani libero. Per Olbia coach Guadalupi sceglie Schmit-Adriano, Gannar-Marku, Partenio-Orlandi, Blasi libero.
Nel primo set la CBF Balducci HR è fallosa al servizio e soffre la battuta di Olbia (3 ace subiti): le sarde scappano nel finale grazie ad una migliore efficienza in contrattacco (Adriano 10 punti nel set) e il tentativo di rimonta arancionero si ferma sul muro sardo. Reazione maceratese nel secondo set con Civitico e Stroppa a tenere alte le percentuali di attacco (entrambe sopra il 60% con 5 punti a testa): il set sembra segnato ma Olbia rimonta fino al -1 per poi cedere sul colpo di Mazzon (1-1). Terzo set tutto dii marca arancionera con il servizio maceratese a creare seri grattacapi alle sarde: 8 errori di Olbia e il 50% di Vittorini fanno il resto: 1-2. Stessa musica nel quarto set con Bolzonetti in campo per Fiesoli e incisiva al servizio: la CBF Balducci HR fa il vuoto nel cuore del set e chiude senza problemi portando a casa un’altra vittoria da 3 punti.
LA CRONACA
Primo break sardo sul servizio di Orlandi (ace del 5-3) ma Fiesoli recupera subito col lungolinea del 6-6, Adriano in contrattacco trova il mani out del nuovo +2 Olbia (8-6). Stroppa risponde (8-8) e il primo vantaggio arancionero arriva sul tocco errato di Partenio (11-12): continua l’equilibrio in campo, Adriano oltre che in attacco incide anche a muro (15-14), Fiesoli tira un gran diagonale ed è 15-16. La ricezione CBF Balducci HR traballa e Marku ne approfitta con l’ace che porta Olbia sul 19-17, Vittorini firma il 19-19 ma le sarde spingono ancora al servizio con un altro ace, stavolta di Adriano (21-19). Vittorini non trova poi il diagonale (23-20), Mazzon intercetta a filo rete una copertura a muro (23-22), Partenio guadagna la prima palla set (24-22), le maceratesi hanno la palla del pareggio ma il muro di Olbia dice no e chiude 25-23.
Il secondo set si apre nel segno di Civitico (attacco e muro per il 5-6), Fiesoli spinge il +2 (5-7), Bonelli inventa il 6-8 e ancora Civitico firma sia il 6-9 sia il 7-11. Il muro di Marku e un errore arancionero riportano lì Olbia (10-11), Mazzon risponde proprio a muro (10-13), Guadalupi inserisce Fontimaggi per Orlandi ma proprio la neo entrata sbaglia in attacco l’11-15. Fiesoli confeziona il 14-18, Bonelli l’ace del 14-19: Stroppa porta le arancionere sul 16-21, Fontemaggi sbaglia (16-22). Olbia risale fino al 21-23 con Gannar protagonista a muro e arriva anche al -1 (23-24) sull’ace di Fontemaggi prima della chiusura di Mazzon dopo un’azione spettacolare, 23-25.
Partenza sprint per la CBF Balducci HR sul turno al servizio di Civitico nel terzo set (1-5), sempre lei ferma Orlandi (5-10) e arriva anche il muro di Stroppa per il 5-11. Adriano e Gannar tentano la rimonta per Olbia grazie al muro (9-13), Adriano trova anche il 10-13, entra Bolzonetti per Fiesoli. Adriano sbaglia (10-15) e Mazzon firma il nuovo +6 in primo tempo (10-16). Vittorini si esalta in pipe (11-18), Bolzonetti piazza l’11-19, Guadalupi prova Civetta in regia per Schmit ma la CBF Balducci HR continua a spingere (14-23) e chiude Vittorini 15-25.
La CBF Balducci HR allunga subito anche nel quarto set con Bolzonetti rimasta in campo e incisiva al servizio (2-5 con Vittorini e 4-7 con Stroppa), Adriano e Partenio sbagliano ed è 4-9, un gran muro di Civitico vale il +6 (4-10) e sempre la centrale piazza l’ace del 7-14. Bolzonetti mura Adriano (9-16), Vittorini piazza il diagonale del 10-18 e anche la pipe del 13-21. Stroppa firma il gran muro del 13-22, Vittorini l’ace del 14-24: le arancionere non si distraggono e chiudono 16-25.
Michele Carancini (allenatore CBF Balducci HR Macerata): “Non era per niente scontato vincere ad Olbia, per diversi motivi, a partire dall'impegno comunque per arrivare qua. Sapevamo che non era semplice, abbiamo iniziato un po’ contratte, non siamo riusciti a fare quello che avevamo detto di fare ma dopo abbiamo sistemato qualcosina e fortunatamente la partita è andata com'è andata. Ovviamente sono tre punti molto importanti per la classifica e quindi da domani pensiamo alla Pool Promozione perché stasera ci godiamo la vittoria.”.
Giada Civitico (centrale CBF Balducci HR Macerata): “Sono molto contenta del lavoro fatto in squadra, perché comunque Olbia non è mai una trasferta facile, è difficile giocare qua. Loro sono partite bene, hanno difeso tanto, noi siamo partite un po’ col freno a mano tirato. Siamo stati bravi a cambiare regime e sono contenta per noi perché arriviamo da un periodo di cambiamenti dove comunque era importante lavorare come una squadra, quindi tutto doveva ruotare eh alla perfezione e una vittoria ci serviva in vista della pool promozione per affrontare al meglio con più serenità possibile il prossimo le prossime partite”.
Arianna Vittorini (schiacciatrice CBF Balducci HR Macerata): “Sicuramente nel primo set ci hanno aggredito loro con la battuta e noi siamo state un po’ troppo permissive, quindi abbiamo dato loro modo di entrare subito in partita. Poi dal secondo set abbiamo iniziato a difendere molto, a murare e a cambiare anche i colpi d'attacco e quindi siamo state molto più agevolate nel gioco. Sono contenta, non era semplice venire qui e fare punteggio pieno, però ce l'abbiamo fatta e torniamo a casa felici”.
Prestazione convincente dei biancorossi contro un avversario tra i più in forma del Girone Blu, ne è nata una partita spettacolare arricchita dal duello a distanza tra Casaro e Wawrzynczyk.
San Giustino è partita bene prendendosi il primo set, nonostante Macerata si sia resa protagonista di una grande rimonta: i biancorossi hanno però mancato un set ball finale e gli ospiti hanno avuto la meglio ai vantaggi. Macerata si è riscattata dominando il secondo e terzo set, poi ha chiuso l’incontro nel quarto: molto equilibrato, ma dopo la fuga dei biancorossi non c’è quasi stata più partita. La Volley Banca Macerata si è quindi rifatta della sconfitta dell’andata e domenica prossima avrà l’occasione di riscattarsi anche contro Palmi, dopo la sfida di Coppa Italia.
LA CRONACA – Coach Castellano conferma il sestetto composto da Casaro, Zornetta e Lazzaretto, i centrali Fall e Sanfilippo, il Capitano Marsili, il libero Gabbanelli. San Giustino risponde con Cappelletti, Skuodis e l’ex-biancorosso Wawrzynczyk, al centro Bragatto e Quarta, regia affidata a Biffi, il libero è Marra.
È proprio Wawrzynczyk subito protagonista con un ace che apre l’incontro, quindi San Giustino prova la fuga con il muro di Quarta su Sanfilippo, 3-6. Buona partenza della squadra ospite certificata dal 5-10 firmato ancora da Wawrzynczyk, che convince coach Castellano a chiamare il primo time-out della partita. Macerata accorcia con Casaro, ace e poi diagonale preciso, due punti che valgono l’11-13 e il time-out stavolta è per San Giustino. La buona serie in battuta di Skuodis rilancia gli ospiti che con il muro-out di Wawrzynczyk scappano 12-18; non si arrendono i biancorossi caricati dal Banca Macerata Forum e con Marsili al servizio macinano punti e riaprono la partita, 19-20. Il muro di Fall vale il pareggio, poi l’ace di Zornetta porta i biancorossi avanti 22-21: è una lotta su ogni pallone e le squadre vanno ai vantaggi. Macerata annulla due set ball ma poi commette un paio di errori fatali, San Giustino chiude 25-27.
La gara riparte con le squadre che giocano punto a punto: alla fine di un lungo scambio la spunta Lazzaretto che buca il muro ospite dopo una buona difesa di Casaro, 5-4. Guida Macerata ma è una battaglia colpo su colpo: al diagonale di Casaro risponde ancora Wawrzynczyk, bravo ad aggirare il muro di casa, 14-13; tengono il vantaggio i biancorossi e allungano 18-15, time-out per San Giustino. Casaro trascina Macerata sul 20-15, gli ospiti accorciano ma l’ace di Scrollavezza manda i suoi sul 24-18; i padroni di casa chiudono 25-19 e pareggiano i set.
Nuovo inizio combattuto, i biancorossi vanno ancora avanti e provano ad allungare con il solito Casaro, che non sbaglia il diagonale del 6-4; Macerata trova il break del 9-6, ma San Giustino prova a restare in scia. Crescono i biancorossi, sempre trascinati dal pubblico di casa: Fall trova il buco nella difesa ospite dopo uno scambio rapido e spettacolare con Marsili, Macerata scappa 18-10. San Giustino risponde e accorcia 18-14, i ragazzi di coach Castellano si scuotono subito e allungano 20-14 col il muro di Marsili. È ancora Wawrzynczyk a caricarsi San Giustino sulle spalle e gli ospiti si avvicinano di nuovo, 23-20: è una battaglia ma Macerata riesce a conquistarsi il vantaggio nei set, 25-21.
Gli ospiti tornano in campo decisi a rifarsi, i ritmi sono sempre alti e San Giustino va avanti ma i biancorossi rispondono e trovano il 5-5 col il muro di Fall. Fase combattuta, le squadre si inseguono, ci pensa Casaro a spezzare l’equilibrio di con due ace consecutivi, 14-12 e time-out chiesto da coach Bartolini; provano a scappare i biancorossi, letali ancora a servizio stavolta con Lazzaretto, 17-13. Macerata allunga fino al +5, Skuodis accorcia per San Giustino che prova la rimonta nel finale, 22-18: gestiscono i biancorossi e Lazzaretto chiude il set con un elegante pallonetto, 25-20.
Alla Civitanovese basta una rete per conquistare il primo posto in solitaria, ai danni di un Chiesanuova mai domo che non riesce a recuperare lo svantaggio iniziale e viene sconfitto al Polisportivo di Villa San Filippo. Il rimpasto della formazione biancorossa non ha dato i frutti sperati e i rossoblù conquistano tre punti importantissimi grazie alla rete di Bagnolo.
Dopo un avvio di marca Chiesanuova, la Civitanovese riesce progressivamente a guadagnare metri fino a costringere i locali nella propria metà campo. Il gol arriva poco dopo il rintocco della mezz’ora, con Bagnolo (33’) che ribadisce in rete un assist e manda in visibilio il pubblico delle grandi occasioni oggi presente allo stadio. I ritmi si calmano nelle fasi finali del primo tempo che vede il parziale sullo 0-1.
Nella ripresa il Chiesanuova scende in campo determinato a pareggiare e prova in tutti i modi a sfondare la difesa avversaria: a fare da baluardo per i rivieraschi è il portiere Andrea Testa, appena rientrato dopo due giornate di assenza, che spegne ogni velleità di rimonta e congela il risultato. Nei minuti di recupero finali, la Civitanovese fa buona guardia e regge l’assedio del Chiesanuova, conquistando i tre punti al triplice fischio.
Teatro Cecchetti sold out, nel pomeriggio di sabato, per la presentazione del libro "Coppie" di Giuseppe Cruciani, giornalista e conduttore radiofonico, conosciuto al grande pubblico grazie alla trasmissione "La Zanzara".
E sono state davvero tante le persone rimaste fuori dal teatro che avrebbero voluto partecipare all’evento patrocinato dal comune di Civitanova Marche ed organizzato da Gianluca Crocetti, presidente della Commissione Cultura e Turismo del comune.
"La partecipazione di così tanta gente - ha detto il sindaco di Civtanova Marche Fabrizio Ciarapica - è un segnale di entusiasmo e grande attenzione nei confronti dei temi trattati da Cruciani. Ci ha fatto divertire e soprattutto ci ha dato molti spunti di riflessione su alcuni aspetti della nostra vita quotidiana. Lo ringrazio per essere stato con noi, come ringrazio il pubblico presente e l’organizzatore Gianluca Crocetti".
Cruciani, spalleggiato da Crocetti e intervistato dal giornalista professionista Luigi Brecciaroli, ha raccontato senza pregiudizi, con ironia e molta curiosità, quegli oggetti instabili che sono le coppie: i loro capricci, le sorprese quotidiane, il sesso e l’amore, gli eccessi e le abitudini.
"Sono molto contento della riuscita dell’evento che rappresenta una tappa del percorso culturale 'Filosofarte' da me ideato insieme a Diego Fusaro e ai tanti sponsor privati che credono e sostengono questa rassegna - dichiara il presidente Gianluca Crocetti - Vedere un teatro così pieno è stata una grande soddisfazione come lo è ogni volta che Filosofarte riempie locali e ristoranti. Ringrazio Cruciani per la sua grande disponibilità, il Sindaco Ciarapica sempre sensibile e vicino a questi eventi, la Regione Marche, l’Azienda Teatri ed il main sponsor Dima Cosmetic".
Il prossimo appuntamento della rassegna è il 3 febbraio nella sala consiliare con Alberto Contri, presidente della Fondazione Pubblicità e progresso, già dirigente Ericson ed ex direttore Rai. Con lui ci sarà anche il filosofo Diego Fusaro.
Accusa un malore improvviso e si accascia a terra in una zona impervia: cacciatore recuperato dai vigili del fuoco. L'allarme è stato lanciato questa mattina, intorno alle 10:30, in contrada Messieri, nel territorio comunale di Ripatransone.
L'uomo si è sentito male durante una battuta di caccia. Una volta giunti sul posto gli operatori dei vigili del fuoco di San Benedetto del Tronto sono scesi nel canalone in cui si trovava il cacciatore e, con l'ausilio di una barella, lo hanno riportato in superficie per consegnarlo alle cure dei sanitari. L'uomo, 79 anni, è stato trasferito per accertamenti al pronto soccorso dell'ospedale di San Benedetto del Tronto.
Civitanova Marche si prepara già a una nuova festa: il Carnevale di Cupido alla Serra Laboratorio di Cucina Musica. Dall'8 al 14 febbraio, l'affascinante location rivierasca diventerà il palcoscenico di un'esperienza unica e indimenticabile.
Ogni sera, vista la concomitanza del San Valentino, gli ospiti potranno immergersi in un'atmosfera romantica e coinvolgente, con feste a tema che celebrano l'amore in tutte le sue sfumature.
Durante la settimana, la Serra Laboratorio di Cucina Musica si trasformerà in un vero e proprio paradiso per gli amanti del cibo, dell'intrattenimento, delle maschere e della musica. Sarà un'occasione unica per gustare prelibatezze culinarie, ballare al ritmo di note incalzanti e divertirsi in compagnia di persone speciali.
A fuoco un negozio di fiori, paura nella notte. L'allarme è scattato in via Alighieri, a Grottammare, quando - intorno all'una - è andato in fiamme il magazzino dell'attività commerciale. A lanciare l'sos sono stati i residenti.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di San Benedetto del Tronto con nove uomini e l'ausilio di tre mezzi: un'autopompa, un'autobotte e una campagnola. Le operazioni di spegnimento si sono protratte per diverse ore.
L'incendio è stato estinto soltanto verso le quattro. I vigili del fuoco hanno, in seguito, provveduto alla verifica della struttura e a disporre l'accessibilità ai locali fino al ripristino delle normali condizioni di igienicità e sicurezza. Non è stato possibile salvare la merce presente all'interno del locale, andata distrutta con le fiamme.
Un corpo ridotto allo stato scheletrico è stato rinvenuto nel pomeriggio di sabato in un casolare nel territorio di Castelplanio, in provincia di Ancona.
Il cadavere potrebbe essere verosimilmente quello di Andreea Rabciuc, la 27enne scomparsa nella zona di Montecarotto, a circa un chilometro dal luogo dove è stato rinvenuto il corpo. A consolidare l'ipotesi che si tratti di Andreea sono i resti dell'abbigliamento: un giubbotto e le scarpe.
Per l'identificazione ufficiale ci vorrà però l'esame del Dna. La ragazza si era allontanata a piedi all'alba del 12 marzo del 2022, dopo una serata trascorsa con amici e il fidanzato Simone Gresti, con cui aveva litigato, in una roulotte.
Ma di lei si erano perse completamente le tracce: inutili gli appelli della madre e degli amici, sui social o su 'Chi l'ha visto?', vari gli avvistamenti a Milano o Roma, finiti però nel nulla.
Sul posto i carabinieri, i vigili del fuoco, la pm della Procura di Ancona Irene Bilotta e l'avvocato Emanuele Giuliani, legale di Simone Gresti che è l'unico indagato per sequestro di persona e spaccio di stupefacenti.
Per quasi due anni la zona circostante è stata battuta da carabinieri e soccorritori, ma il corpo è stato trovato a meno di un chilometro di distanza, in un fabbricato fatiscente che si trova sullo stesso lato della strada Montecarottese lungo la quale la ragazza, secondo il racconto degli amici e del fidanzato Simone Gresti, si era allontanata a piedi.
Pochi giorni dopo la scomparsa le ricerche si sarebbero svolte anche nel casolare, dove però nessuno aveva visto il corpo. Che peraltro forse si trovava in una parte dell'immobile inagibile e quindi non controllata. Trra le ipotesi, tutte ancora da verificare, è che il cadavere sia stato portato lì in un secondo momento.
È uno dei tanti interrogativi della vicenda di Andreea: resta l'interrogativo principale, cioè le cause del decesso. Ma anche in questo caso saranno necessari ulteriori accertamenti e l'autopsia, anche se il cadavere è ridotto quasi allo stato scheletrico.
Il fidanzato Simone Gresti "è distrutto", ha detto la scorsa notte il suo legale, l'avvocato Emanuele Giuliani che ha assistito agli accertamenti di polizia scientifica nel fabbricato.
Una profonda e salutare boccata d’ossigeno. Non sono certo svaniti di colpo i problemi, ma dopo tre sconfitte consecutive la Halley Matelica aveva bisogno prima di tutto di una vittoria. Non è stata certo agevole sul campo di una combattiva Cab Stamura Ancona, ma i biancorossi se la sono presa d’autorità, rischiando il minimo sindacale contro una squadra che veniva da tre vittorie nelle ultime cinque giornate.
La Stamura parte senza alcun timore reverenziale e trascinata da un caldissimo Zanotto (9 punti in una manciata di minuti) si mette subito alla testa del match. Pian piano Matelica si scioglie dal gelo del PalaPrometeo Estra e inizia trovare il suo ritmo in attacco, salendo fino al +7 (10-17 al 5’), ma i dorici sono sul pezzo e, nonostante qualche palla persa di troppo, restano in scia per tutto il primo tempo, andando all’intervallo lungo sotto solo di 2 (39-41).
La Halley cambia marcia al rientro dagli spogliatoi, piazzando un parziale di 0-12 che fa decollare i biancorossi a +14 (39-53 al 24’), ma non è ancora giunta l’ora della fuga per gli ospiti. Perché la Stamura ha gran cuore, alza l’intensità in difesa e recupera punto su punto fino ad affacciarsi sul -3 (52-55) nella parte finale del terzo quarto.
Riccio caccia indietro i biancoverdi, ma la Vigor rivede i fantasmi di Civitanova quando Piccionne da metà campo sulla sirena di fine terzo periodo, come aveva fatto Bazani mercoledì sera, sigla il 55-60 con cui si entra negli ultimi 10’. Stavolta, però, il finale per la Halley è diverso.
I matelicesi, pur con la spia della riserva evidentemente accesa, riportano il vantaggio intorno alla doppia cifra e tengono a bada gli esuberanti ragazzi di coach Petitto, che rientrano fino al -7 (67-74 a 2’ dalla fine) ma non mettono mai davvero paura alla Vigor.
Un successo che riporta la Halley per 24 ore solitaria in testa alla classifica, visto il contemporaneo ko del Bramante contro la Amatori Pescara e la sfida di domani tra Senigallia e Loreto. Ma soprattutto che dà modo alla squadra di affrontare con maggiore serenità la settimana che porta al match di domenica prossima a domicilio contro la lanciatissima Attila Junior Porto Recanati.
CAB STAMURA ANCONA-HALLEY MATELICA 69-79
ANCONA: Bora 4, Monaco ne, Gallo 11, Filippetti 2, Piccionne 17, D’Agnano 8, Kumer 7, Tamboura 2, Barletta 2, Zanotto 11, Paoletti 5, Balducci. All.: Petitto.
MATELICA: Provvidenza, Mentonelli ne, Ferretti ne, Carone, Mazzotti 11, Ciampaglia 2, Riccio 20, Mariani 22, Sulina 2, Musci 15. All.: Trullo.
ARBITRI: Sperandini, Ciaralli.
PARZIALI: 22-24, 17-17, 16-19, 14-19.
La Kappabi Futsal Potenza Picena cede per 4-5 dopo una battaglia contro la Dozzese. I potentini sfoderano una prestazione di sostanza e qualità ma non basta contro la seconda forza del torneo, più cinica e un pizzico più fortunata nel riuscire a conquistare tre punti pesanti. Una prova comunque da cui ripartire per il duo Nikinha – Moro in vista dei prossimi appuntamenti.
Potentini che recuperano alcuni acciaccati ma sono privi dello squalificato Gomez. Primo tempo equilibrato con le due squadre che giocano a viso aperto, senza risparmiarsi. Occasioni da ambo le parti ma a sbloccare il match è Nikinha al 7’, con un gol da due passi su assist di Pizzo.
La Dozzese risponde con tre montanti e trova il gol da corner con l’appoggio di Martella al 13. Ancora equilibrio in campo con i potentini che provano il quinto di movimento nel finale ma si rimane sull’1-1.
Secondo tempo altrettanto scoppiettante con i potentini che provano due volte la fuga in avanti, con Di Iorio e Belleggia, ma gli ospiti rispondono con Arellano, gran slalom il suo, e Kakà. Il brasiliano si accende e regala il 3-4 ai suoi, seguito dalla botta sotto misura di Badahi. Sembra finita ma Sgolastra riapre i giochi al 18, 4-5. Finale arrembante per i potentini ma il risultato non cambia.
"E’ un periodo che ci gira un po' male – afferma mister Giuseppe Moro – Abbiamo fatto una bella prova contro un’ottima squadra ma dovremo lavorare maggiormente sull’aspetto mentale perché abbiamo subito alcuni gol evitabili. Sicuramente possiamo trarre alcune indicazioni positive da cui ripartire".
KAPPABI FUTSAL POTENZA PICENA – DOZZESE 4-5 (1-1 pt)
KAPPABI FUTSAL POTENZA PICENA: Luciani, Di Iorio, Nunzi, Giacomelli, Pizzo, Nikinha, Carnevali, Babucci, Rossi, Sbacco, Belleggia, Sgolastra. All. Moro-Nikinha
DOZZESE: Sangiorgi, Fanile, Martella, Lefons, Drago, Badahi, Conti, Fuentese, Kakà, De Lollis, Golinelli, Younes. All. Vanni
Arbitri: Turano di Roma 2, Di Donato di Merano
Reti: 1-0 7' Nikinha, 1-1 13' Martella // 2-1 3' st Di Iorio, 2-2 5' st Fuentes, 3-2 10' st Belleggia, 3-3 12' st Kakà, 3-4 14' st Kakà, 3-5 17' st Badahi, 4-5 18' st Sgolastra
Note: Ammonito Kakà
Mezz’ora di perfetto equilibrio tra le due squadre con una buona occasione per parte: al 10’ è pericolosa la Cluentina con un cross perfetto di Giaconi che Ribichini, di testa, spedisce di pochissimo a lato mentre al 20’ risponde la Sangiorgese con una conclusione di Frascella, anch’essa di poco sul fondo.
L’inerzia della gara viene spezzata al 30’ quando il portiere biancorosso Rocchi esce a valanga su Frinconi e lo manda al tappeto: rigore ineccepibile che Trombetta infila alla sinistra dello stesso Rocchi il quale intuisce ma non arriva a deviare.
Nella ripresa la Sangiorgese sfrutta una dormita della difesa avversaria grazie a Murazzo che si infila come un coltello nel burro tra le maglie biancorosse e trafigge ancora Rocchi (51’). Tutto facile a questo punto per i neroazzurri che gestiscono la gara grazia anche la grande esperienza dei loro senatori mentre la Cluentina smette di giocare di squadra e, di fatto, si consegna all’avversario: solo un acuto di Mongiello (palo al 66’ in spettacolare semirovesciata) dà l’illusione di una reazione dei ragazzi di Canesin vanificata, tuttavia, dalla magistrale punizione calciata da Trombetta (67’) che si spegne in fondo al sacco alla sinistra del portiere biancorosso.
I minuti finali e l’estenuante (nonché inutile) recupero concesso dal direttore di gara fanno registrare un altro calcio piazzato di Trombetta (83’) bloccato da Rocchi poi si attende solo il fischio finale, liberatorio più per la Cluentina che per la Sangiorgese.
Amareggiato mister Canesin: “sconfitta meritata perché abbiamo reagito al gol con l’atteggiamento sbagliato cercando giocate individuali e disunendoci; peccato perché, se fosse entrata quella conclusione di testa di Ribichini dopo dieci minuti, avremmo assistito ad una partita diversa. Dobbiamo reagire immediatamente anche se la prossima trasferta è, sulla carta, proibitiva”.
Sulla stessa linea il presidente biancorosso Massimiliano Marcolini: “dopo il rigore non abbiamo reagito e, al contrario, ci siamo pian piano spenti sempre di più. I pochi sprazzi e le poche occasioni che abbiamo avuto, per ironia della sorte, sono stati sempre una sorta di preludio ai gol dell’avversario. Mi auguro che questa seconda sconfitta casalinga consecutiva ci insegni a capire cosa abbiamo sbagliato e a preparare una reazione immediata, già sabato prossimo a Matelica quando incontreremo una squadra fortissima: non avremo nulla da perdere e, se l’atteggiamento, il cuore, il lavoro saranno quelli giusti, ce la giocheremo”.
Andrea Mengoni, allenatore della Sangiorgese, si complimenta dapprima con Canesin (“la Cluentina è una squadra organizzata e, a dispetto del risultato, si vede l’impronta di un allenatore capace”) poi con i suoi ragazzi (“tanto equilibrio fino al gol del vantaggio poi siamo stati bravi a gestire il risultato, quindi a chiuderla”) ma non vuol sentir parlare di obiettivi: “tutte le volte che abbiamo provato a guardare sopra di noi ci è andata male quindi continuiamo a guardarci le spalle: sabato prossimo avremo una partita importante in casa contro il Trodica, proviamo a prepararla bene e a vincerla poi vedremo cosa fare di questa stagione”.
Si sono svolte stamattina alla biblioteca di Palazzo Lazzarini le premiazioni della 18° edizione del “Premio Menghini-Molini”, con il quale i Comuni di Morrovalle e Potenza Picena, con la collaborazione degli istituti comprensivi Via Piave di Morrovalle e Leopardi e Sanzio di Potenza Picena, assegnano dei riconoscimenti agli studenti più valenti residenti nelle due città, relativamente all’anno scolastico 2022/2023.
Il premio nasce dalla volontà della famiglia di ricordare Bruno Menghini, medico potentino, e sua moglie Mila Molini, insegnante morrovallese, scomparsi nel 2002. Da allora i familiari hanno indetto questa iniziativa in loro memoria, per ricordare due persone che hanno sempre fatto dell'importanza della cultura e dell'istruzione nella crescita dei ragazzi un principio imprescindibile.
Alla premiazione erano presenti il figlio della coppia, Italo Menghini, e il cugino Franco Menghini, affiancati da Franco Forti, ex dirigente dell’istituto comprensivo Sanzio di Potenza Picena, dalla dirigente del comprensivo Via Piave di Morrovalle Arianna Simonetti e dai sindaci dei due Comuni coinvolti, Andrea Staffolani per Morrovalle e Noemi Tartabini per Potenza Picena, oltre ai dirigenti dei rispettivi uffici cultura Roberta Emiliani e Domenico Pescetti.
Otto i premiati tra le 46 domande arrivate, 25 da Morrovalle e 21 da Potenza Picena: nella categoria terza media i vincitori sono stati Cesare Spernanzoni per Morrovalle e Cristian Barboni per Potenza Picena; nella categoria scuole superiori Davide Faleburle ed Edoardo Pulcini per Morrovalle e Riccardo Amicuzzi e Matteo Baldoncini per Potenza Picena; nella categoria università, Giulia Scocco per Morrovalle e Laura Galassi per Potenza Picena. Ad ognuno di loro, oltre a una pergamena un assegno da 333 euro per le categorie scuola media e superiore, da 500 euro per l’università.
«Ringrazio i ragazzi per l’impegno, la passione e la dedizione che hanno messo nello studio, ma soprattutto ringrazio coloro che vi sono stati vicini in questi anni per aiutarvi a raggiungere questo risultato, ovvero i genitori e i docenti – ha rimarcato il sindaco Staffolani – avete fatto un percorso importante, di formazione culturale ma anche sociale e di crescita personale. È bello che ogni anno la famiglia Menghini-Molini metta a disposizione ogni anno risorse per un premio di questo tipo, che valorizza i ragazzi che ci hanno lavorato a fondo. Gli obiettivi non si raggiungono per caso, ma perché ognuno di noi se ne dà uno da raggiungere».
In una ormai consolidata logica di alternanza, l’edizione 2025 del premio si terrà a Potenza Picena e il sindaco Tartabini ha già dato appuntamento per il prossimo anno. «Ringrazio fortemente la famiglia Menghini-Molini, ho avuto il piacere di conoscerla da vicino in questi anni oltre che per questa lodevole iniziativa anche per il fatto che ci hanno donato un immobile con una destinazione specifica: quella di polo culturale, che poi intitoleremo alle due famiglie – ha sottolineato Tartabini – come Comune, l’abbiamo candidato ai bandi per la Rigenerazione urbana, abbiamo ottenuto le risorse necessarie e lo adegueremo con tutto il necessario per donare un nuovo spazio alla comunità cittadina. Oltre ai complimenti a tutti, rinnovo l’invito al prossimo anno nella nostra città».
La struttura commissariale sisma 2016 ha destinato un contributo di 270 mila euro per gli interventi di riparazione dei danni strutturali e di rafforzamento antisismico della chiesa di Sant'Ubaldo, situata nel comune di Treia .
I lavori presso l'istituto di culto sono stati avviati proprio con la fine dell'anno e la somma erogata risponde alla necessità di ovviare all'aumento del costo delle materie prima. Alla chiesa di Sant'Ubaldo era già stato riconosciuto un primo finanziamento di 450 mila euro ai quali tramite l'ordinanza n.105 e ora se ne aggiungono ulteriori 270 che saranno trasferiti alla diocesi Diocesi di Macerata – Tolentino – Recanati – Cingoli - Treia in qualità di soggetto attuatore. La fine dei lavori è prevista per il mese di dicembre 2024.
Il commissario al sisma 2016 Guido Castelli ha dichiarato: "All'interno della vasta opera di ricostruzione nell'Appennino centrale, il più grande cantiere d'Europa, proseguono gli interventi di restauro e recupero degli edifici di culto. Si tratta di luoghi estremamente importanti non solo dal punto di vista storico e artistico ma anche, e soprattutto, per il fatto che rappresentano imprescindibili punti di riferimento per le comunità dei fedeli che vivono nei nostri borghi.
Le chiese sono luoghi sacri e al contempo custodiscono le nostre radici. Nel caso della chiesa di Sant'Ubaldo, così come per molti casi relativi alla ricostruzione pubblica e di edifici di culto, siamo dovuti intervenire in corso d'opera allo scopo di ovviare a quell'aumento nel costo dei materiali. Si tratta di una criticità intervenuta quando il percorso della ricostruzione era già stato avviato alla quale stiamo rispondendo in modo adeguato al fine di scongiurare il rallentamento dei lavori. Il cambio che stiamo imprimendo prosegue".
Il silenzio per partecipare al dolore delle famiglie delle vittime degli ultimi due tragici infortuni sul lavoro nelle Marche, ma subito dopo l'azione per dire che la prevenzione e la sicurezza sul lavoro sono priorità". Così i sindacati Cgil, Cisl e Uil Marche in un comunicato unitario.
"Certamente il giorno dopo le ennesime tragedie sul lavoro serve soltanto unirsi al dolore di quanti hanno perso i propri cari - si legge nella nota -. Poi, però ci deve essere il tempo della riflessione e della condivisione di principi e di regole. Il principio è che il lavoro è un diritto e uno strumento per realizzare i propri sogni e partecipare alla crescita di una intera società - sottolineano i sindacati - la regola è che non si può morire per il lavoro, sicuramente quasi sempre basterebbe rispettare le norme esistenti. Ci stiamo abituando a quello che è invece un bollettino di guerra, morti e feriti sul lavoro non possono essere considerati una normalità, non ci deve essere assuefazione".
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"Nel 2023 ci sono stati nelle Marche 15.714 infortuni e 21 morti . scrivono Cgil, Cisl, Uil Marche -. I numeri servono per la statistica, ma dietro i numeri ci sono cittadini marchigiani che sono morti o hanno subito gravi infortuni. Continuiamo a chiedere alla Regione di investire in prevenzione, di potenziare i controlli, di avviare una campagna di sensibilizzazione nelle scuole e di condizionare alla realizzazione di investimenti in sicurezza la concessione di risorse alle imprese". "Alle imprese . aggiungono - chiediamo di fare piani reali, e non di facciata, sulla sicurezza veri, chiediamo loro di investire in formazione.
Il silenzio per partecipare al dolore delle famiglie private dei loro affetti, poi l'azione e per questo chiediamo alla Regione di convocare urgentemente le parti sociali per decidere insieme azioni concrete. Azioni per mettere fine a un bollettino di guerra indegno del nostro Paese e del vivere civile" è la conclusione.
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È stata celebrata questa mattina, sabato 20 gennaio, la festa di San Sebastiano, compatrono della città di Matelica e Santo protettore dei vigili urbani. La ricorrenza è stata onorata con una Santa Messa presso la cattedrale di Santa Maria a cui ha preso parte il corpo della polizia locale cittadino insieme ai membri del corpo dell’Unione Montana, entrambi guidati dal comandante Giuseppe Corfeo.
Al loro fianco il vicesindaco e assessore alla sicurezza e polizia urbana Denis Cingolani. «Una mattinata che è servita non solo per celebrate il nostro compatrono San Sebastiano, ma anche per ringraziare e rendere omaggio al corpo di polizia locale che è impegnato quotidianamente tutto l’anno per il bene della nostra città e del territorio» ha fatto sapere Cingolani.
I vigili del fuoco del distaccamento di San Benedetto del Tronto sono intervenuti, intorno alle 12, alla fine del raccordo autostradale 11 per lo scontro tra due vetture.
Una volta sul posto, i pompieri hanno soccorso due persone rimaste bloccate all’interno di una delle vetture. Pe estrarle, e metterle a disposizione dei sanitari, si è reso necessario l’uso di specifiche attrezzature in dotazione. I tre occupanti dell’altra macchina erano usciti all’esterno autonomamente. Successivamente è stata messa in sicurezza l’intera zona incidentale.
In vista del Giorno della Memoria 2024, l’Università di Macerata ha organizzato due iniziative aperte al pubblico, per riflettere e approfondire una delle pagine più nere della storia Umana attraverso testimonianze, letture e approfondimenti multidisciplinari, così da trasformare la memoria del passato in chiave per costruire un futuro di pace.
Il primo appuntamento è per lunedì 22 gennaio, alle ore 11:30 a Palazzo Ugolini in corso Cavour 2, nell'aula che dallo scorso anno l'Ateneo ha voluto intitolare a Edith Bruck, la scrittrice e poetessa sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti. Dopo il saluto del rettore John McCourt, introdotto dal direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Roberto Mancini, interverrà Emanuele Fiano, direttore scientifico della Fondazione Fossoli di Carpi e membro della Comunità ebraica di Milano.
La seconda iniziativa è una tavola rotonda organizzata in collaborazione con il Comune di Macerata, la Prefettura e l'Istituto per la resistenza e l'età contemporanea sul tema "Dopo Auschwitz. La lezione genocidaria nel XXI secolo": per giovedì 25 gennaio, alle ore 17:00 alla biblioteca di Ateneo nel Palazzo del Mutilato, piazza Oberdan 4.
Sarà un approfondimento multidisciplinare che vedrà confrontarsi docenti di varie discipline, introdotti dal rettore John McCourt, dal prefetto Isabella Fusiello, dall'assessore alla cultura Katiuscia Cassetta e dal presidente dell'Istituto storico Juri Meda. Interverranno, quindi, i docenti di diritto romano Pierangelo Buongiorno, di diritto internazionale Andrea Caligiuri, di storia contemporanea Annalisa Cegna, di filosofia politica Natascia Mattucci, di critica letteraria e letterature comparate Michela Meschini e di lingue e letterature anglo-americane Tatiana Petrovich Njegosh.
Nelle stazioni di Fabriano e San Severino Marche sono state controllate complessivamente 140 persone, di cui 58 minori, 38 extracomunitari. 5 le pattuglie impiegate con 11 uomini
Si è conclusa il 19 gennaio scorso l’operazione “Alto Impatto”, che ha visto impegnati nei controlli straordinari gli uomini della polizia ferroviaria di Fabriano, in collaborazione con le unità cinofile della polizia di Stato e il personale di FS Security.
Svolti ormai periodicamente, i controlli straordinari hanno come obiettivo anche quello di incrementare la percezione di sicurezza in ambito ferroviario e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni grazie alla maggiore visibilità sul territorio delle forze dell’ordine.
In questi giorni, muniti anche di smartphone e metal detector, gli agenti del compartimento polizia ferroviaria sono stati particolarmente impegnati nelle varie stazioni delle tre regioni di competenza territoriale, allo scopo contrastare le fenomenologie delittuose in ambito ferroviario, in particolare, al contrasto dell’illegale presenza sul territorio nazionale di cittadini extracomunitari e di minori non accompagnati, nonché alla prevenzione degli imbrattamenti con graffiti perpetrati in danno dei convogli lasciati in sosta negli scali.