"La direzione dell’Inrca con un atto di imperio sposterà i nostri anziani in altre strutture del territorio (vedi Recanati, Loro Piceno, Penna San Giovanni, ecc.), quasi sempre uno per struttura, appropriandosi della “Villa Falconi” di Appignano dove sono al più disponibili 10 posti letto".
A denunciare la questione sono i familiari degli ospiti della Casa di Riposo di Appignano che si sono costituiti in un Comitato spontaneo e che intendono rendere nota ai concittadini di Appignano ciò che sta accadendo contando di raccogliere la solidarietà e il sostegno nei confronti di una battaglia che è, per prima cosa, di civiltà e umanità.
La decisione sconfessa le precise volontà della famiglia Falconi che, nel proprio lascito, aveva definito chiaramente le sue volontà: "La Fondazione Giuseppe e Giacinto Falconi è lieta di presentare alla cittadinanza il nuovo complesso assistenziale denominato “Villa Falconi”; la struttura nasce con l’intento di fornire un servizio assistenziale per anziani riservato in maniera prioritaria ai cittadini di Appignano e Treia".
“Questo trasferimento si sta concretizzando come una terribile sciagura che danneggia in primis dei soggetti fragili, grandi anziani e malati, che verranno privati di un luogo familiare nel quale stanno trascorrendo serenamente gli ultimi anni della loro vita con la compagnia di persone diventate amiche", spiegano i familiari molti dei quali avrebbero difficoltà per andare a trovare i congiunti se delocalizzati in altre strutture perché lontani da Appignano e con collegamenti pubblici saltuari e disagevoli.
Secondo il Comitato, l’edificio è stato risanato a spese della fondazione Falconi ed è tutto ciò che è rimasto dell’originario plesso Inrca demolito e mai ricostruito per ragioni mai chiarite. “I patti - spiegano dal Comitato - erano che, a ricostruzione avvenuta, 10 posti sarebbero stati destinati agli anziani del paese. Intendiamo perciò esternare tutta la nostra disapprovazione e il nostro sconcerto per una decisione che si sta abbattendo su ospiti indifesi e sui lavoratori della struttura”.
L’auspicio del Comitato dei familiari degli ospiti della Casa di Riposo di Appignano è di “sospendere tale decisione annunciata come un miglioramento dei servizi sociosanitari locali che condurrebbe allo smantellamento della struttura convocando subito un tavolo di discussione con tutte le autorità preposte nel quale potersi confrontare per giungere ad una decisione che sia rispettosa delle effettive necessità degli attuali ospiti e dei loro familiari”. “L’auspicio – concludono - è che tale questione resti fuori dalla campagna elettorale per il rinnovo della giunta comunale che nulla deve avere a che fare con la salute e i diritti di questi cittadini fragili”.
È stato un weekend di successi per la pallavolo biancorossa anche in Serie C: nella serata di sabato i ragazzi di coach Cacchiarelli hanno battuto Belvedere Ostrense anche nella gara di ritorno, con il risultato di 3-1, conquistando così l’accesso alle semifinali di Play Off. Il cammino della Axore Macerata prosegue e vedrà sabato 27 la squadra impegnata alla Palestra F.lli Cervi contro San Benedetto del Tronto, avversario temibile contro il quale i biancorossi si sono scontrati più volte in stagione.
Contro Belvedere Ostrense è stata una partita difficile, come da previsioni. Nel primo set le squadre hanno lottato ma sono stati gli ospiti a strappare il vantaggio 22-25, costringendo i biancorossi ad una gara in salita. Gli avversari sono partiti bene anche nel secondo set, avanti +4; ancora una volta però nel momento più difficile, quando Belvedere Ostrense stava esprimendo la sua migliore pallavolo, Macerata è riuscita a restare attaccata alla partita. I ragazzi non hanno perso la concentrazione, hanno lottato su ogni pallone e il rendimento è cresciuto: hanno quindi ribaltato il risultato nel secondo set, chiudendo 25-18. Da quel momento la Axore si è presa la partita, controllando il gioco e vincendo terzo e quarto set sempre con il risultato di 25-18.
Coach Cacchiarelli commenta la vittoria di sabato, “L’aspetto più positivo, oltre il risultato, è la capacità dei ragazzi di restare in partita nei momenti di difficoltà. Un paio di giocatori per noi fondamentali non avevano iniziato al meglio in attacco, ma anziché demoralizzarsi, hanno continuato a rimanere con la testa attaccati a ogni singolo punto. Crescendo la loro prestazione ne ha beneficiato tutta la squadra".
"Ora siamo nella posizione dove, all'inizio dell'anno, sinceramente speravo di riuscire a portare i ragazzi. Stiamo esprimendo una buona pallavolo e alzando l'asticella a ogni nuova sfida. Questo è l'atteggiamento che ci deve contraddistinguere da qui in avanti. Sin da sabato quando ospiteremo San Benedetto, che siamo riusciti a battere solo nell'andata di Coppa Marche quando a loro mancavano diversi giocatori. Sono molto fiducioso però e sicuro che i ragazzi saranno carichi e faranno del loro meglio per regalarsi un finale di stagione sorprendente”.
Questa volta non le ha fermate nessuno, al terzo tentativo le pallavoliste del Cus Macerata hanno fatto bingo, promosse in Prima Divisione.
Un traguardo assolutamente meritato perché le universitarie hanno trasformato il campionato provinciale in una sorta di recita perfetta, in vetta sia nella prima fase del girone B che nella seconda quando si incrociano altri team.
Il 2 maggio ci sarà la festa vera e propria nella palestra dei Salesiani che ha ospitato tutte le loro partite interne, ma il gruppo allenato da Cinzia Destro ha fatto festa in pratica anche durante l’ultimo match. Sì perché le cussine sono scese in campo contro la Treiese Volley già sapendo della vittoria della stessa squadra di Treia ai danni dell’Ime 3M Volley Montecosaro, il risultato che ha reso matematico il salto di categoria con ben 3 turni di anticipo.
Poi il Cus ha comunque battuto 3-0 la Treiese, riuscendo a interpretare la partita col giusto equilibrio e tutte le ragazze hanno avuto spazio. Molti sono poi i meriti di Destro in questa cavalcata, perché in tre anni ha sempre saputo fare del Cus Macerata un protagonista costante del campionato, finalista nel 2022 e ad un passo dai playoff l’anno scorso. Inoltre è stata brava a ricreare ogni volta chimica e meccanismi di gioco in un organico composto unicamente da studentesse e quindi più soggetto di altri a cambiamenti da una stagione all’altra.
Questa la rosa del Cus Macerata 2023-2024 artefice dell'impresa: alzatrici Penelope Amici, Miriam Angeletti, Martina Di Battista, Marina Padre; opposte Eleonora Lucherini e Margherita Sabbatini; schiacciatrici Lisa Svizzero, Gioia Brambatti, Lisa Micomonaco, Silvia Picchio, Alexandra Bruschi; centrali Silvia Fratoni, Marica Disanto, Sabrina Fettah, Elena Cesca; liberi Michela Castellani, Andrea Teodori e Alice Nunzi. Coach Cinzia Destro, dirigenti Emanuela Corvatta (anche mental coach) e Ettore Amici; collaboratori Riccardo Lucherini e Luca Caraffi.
È stata inaugurata oggi pomeriggio all’Abbadia di Fiastra, presso l’ex ospizio dei pellegrini, la mostra fotografica “Va’ Sentiero | Uno sguardo lungo 8.000 km”, curata da Rica Cerbarano, Sara Furlanetto e Yuri Basilicò e promossa dalla Fondazione Cassa di risparmio della provincia di Macerata in collaborazione con la Fondazione Giustiniani Bandini e Meridiana Experience.
Forse non tutti sanno che il nostro Paese è percorso dal trekking più lungo del mondo: si tratta del Sentiero Italia, che per circa 8.000 chilometri cavalca ininterrottamente le dorsali montuose italiane dal Friuli Venezia Giulia alla Sardegna, come un lunghissimo balcone affacciato sulle Terre Alte italiane.
Un progetto pionieristico nato tra gli anni ‘80 e ‘90, ma rimasto dormiente fino a pochi anni fa. Nel 2017 un gruppo di ragazzi accomunati dalla passione per la montagna ne ha scoperto l’esistenza e ha deciso di progettare una spedizione a piedi per documentarlo e promuoverlo; nel 2019 il Club Alpino Italiano ha lanciato un progetto nazionale di ripristino del tracciato. Tra il 2019 e il 2021, grazie al sostegno di istituzioni e privati, il team di giovani volontari dell’Associazione Va’ Sentiero è riuscito nell’impresa titanica di completarlo e in tre tappe ha percorso a piedi 7.887 km. L’esperienza è stata condivisa in tempo reale sui canali social di Va’ Sentiero che, parallelamente, ha documentato lo stato di salute delle montagne italiane e ha raccontato la resilienza delle piccole comunità che le abitano.
La mostra, attraverso i suggestivi scatti della fotografa Sara Furlanetto, restituisce una porzione dell’incredibile esperienza vissuta dal team dell’associazione Va’ Sentiero, giunta alla ribalta della cronaca nazionale, approfondendo alcuni dei temi che sono emersi lungo il cammino, quali l’ambiente naturale, l’antropizzazione e l'identità di confine, lo stato di abbandono e l’impatto umano.
"C’è il paesaggio, dunque, con i suoi mutamenti di forma e colore – spiega Rica Cerbarano – ma soprattutto ci sono le persone, i volti e le storie di chi nei territori montani ci è nato e non li ha mai abbandonati, oppure di chi vi è tornato dopo anni di vita altrove e, ancora, quelli di giovani che intravedono nelle aree interne la possibilità di concepire un’umanità che interagisce con la natura, contribuendo a un arricchimento culturale e a un riassetto degli equilibri degli ecosistemi montani".
"La spedizione di Va’ Sentiero non è stata quindi solo un’avventura fatta di salite e discese, incontri e scoperte, momenti di difficoltà e grandi gioie, bensì l’occasione per parlare di una parte d’Italia rimasta fuori dai grandi circuiti, dove paesaggi di rara bellezza e luoghi che vantano una cultura popolare ricca di tradizioni convivono con l’isolamento, lo spopolamento e la decadenza".
"Quando nel 2019 Yuri Basilicò ha bussato alla porta della nostra Fondazione per presentarci il progetto che stava realizzando con i suoi compagni – dichiara il presidente Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi – abbiamo deciso di sostenerlo in un’ottica di attenzione nei confronti dell’entroterra maceratese, un territorio caratterizzato da un grande patrimonio naturalistico e culturale che purtroppo è afflitto da tante criticità, come spesso accade per le aree marginali del nostro Paese. Oggi inauguriamo la mostra che narra questa spedizione con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità locale sui temi della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile, che da qualche tempo sono al centro della nostra azione istituzionale".
"Valorizzare il Sentiero Italia, infatti, significa accendere un faro sui territori che attraversa e promuovere montagne, valli e piccoli borghi, generando ricadute economiche che possono contribuire a rilanciarli, coniugandole con il rispetto per l’ambiente e per le popolazioni locali".
In tal senso è strategico il puntuale lavoro di documentazione realizzato dall’associazione Va’ Sentiero, confluito nel sito www.vasentiero.org e disponibile gratuitamente sia in italiano che in inglese; esso raccoglie, per ciascuna tappa del Sentiero Italia mappe, tracce gpx, informazioni culturali, tecniche e logistiche, oltre a centinaia di foto, video e articoli.
"Dopo aver ricevuto il supporto della Fondazione Carima durante la spedizione sul Sentiero Italia – concludono Sara Furlanetto e Yuri Basilicò, co-fondatori dell’Associazione Va’ Sentiero – siamo stati davvero felici dell'invito a portare la nostra mostra fotografica presso l'Abbadia di Fiastra, una location di grande bellezza e prestigio, di fermento culturale e turistico. Ci auguriamo che la nostra testimonianza possa stimolare il pubblico a scoprire con approccio lento e attento le Terre Alte, facendo lo zaino e mettendosi in cammino per toccare quella vastità e prenderne coscienza".
La spedizione ha dato vita anche al libro edito da Rizzoli “Va’ Sentiero - In cammino per le Terre Alte d’Italia”, una moderna guida a 25 itinerari tratti dal Sentiero Italia, e presto diventerà anche un film, grazie ad un premio economico che l’Associazione ha ottenuto dalla Fondazione Italia Patria della Bellezza.
Oltre alle circa 100 foto di Sara Furlanetto, il percorso espositivo è arricchito da un emozionante video realizzato da Andrea Buonopane, videomaker della spedizione Va’ Sentiero. La mostra sarà visitabile gratuitamente tutti i giorni fino al 16 giugno.
Gli scrittori Gionata Arpetti e David Miliozzi saranno presenti al Salone del libro di Torino 2024, con il loro ultimo romanzo, Neve, per Poderosa Edizioni, e saranno introdotti dal presidente di Fondazione Marche Cultura Andrea Agostini.
Dopo l’enorme successo del film di Simone Riccioni, il film marchigiano che è diventato un vero e proprio caso al botteghino, è arrivato nelle librerie questo commovente romanzo di formazione.
Neve è una ragazzina di 11 anni che attraversa un momento di profondo dolore e presa dallo smarrimento si chiude in sé stessa. Grazie all’amore di sua madre e delle persone che le stanno vicino riesce a superare le difficoltà della sua vita e a rinascere ancora più forte. Una storia ambientata nella provincia italiana con tanti protagonisti che restano nel cuore: Leonardo Morino, un attore in crisi in cerca del successo, Carlo, un uomo veramente originale e Marta, una mamma che mette l’amore della figlia al centro della sua sfortunata esistenza.
Neve è un romanzo fantastico: nella celebre saga di Harry Potter c’è il binario 9 e ¾, da dove partono i treni che ci portano nella scuola di Hogwarts; in questa emozionante storia scoprirete il capitolo 18,5, una porta misteriosa che farà magicamente entrare il lettore nel fantastico mondo della scrittura. Il libro è arricchito dalle splendide illustrazioni di Andrea Galanti.
Giornata importante per gli abitanti di Urbisaglia che nella mattina di martedì 23 aprile, si sono riappropriati di due simboli cittadini: la chiesa di San Giorgio e la Rocca medioevale.
Nel giorno della festa del Santo Patrono, nonostante il maltempo, alla presenza del vescovo di Macerata Nazzareno Marconi, dopo i lavori di riparazione dei danni provocati dal sisma del 2016, è stata riaperta la Chiesa di San Giorgio.
Di seguito alle 11,30 i cittadini insieme alle autorità civili, religiose e militari hanno raggiunto la Rocca, dove il sindaco Paolo Giubileo e il vescovo hanno tagliato il secondo nastro. Centinaia di persone sono tornate a salire le ripide scale del Mastio nel cui interno è stata allestita una mostra di quadri di pittori locali: Raparo, Cagliostro e Migliorelli.
Dopo i danni causati dagli eventi sismici 2016 al mastio della rocca medioevale, è stata avviata un'operazione di consolidamento e ripristino per garantire la sicurezza dell'edificio mediante interventi di restauro e risanamento conservativo, per un importo complessivo concesso dall’USR Marche al Comune di 311.000 euro.
La Rocca è il simbolo caratteristico del paese, legato alla storia urbisalviense ed è anche uno dei monumenti più rappresentativi del maceratese che ora può tornare fruibile anche per i turisti. La Rocca rimarrà aperta fino al mese di giugno tutti i sabati e i giorni festivi con visite guidate alle ore 15,00, alle ore 16,00 e alle 17,00, basterà recarsi all’ufficio turistico di Urbisaglia.
“Veneri, fisiche, chimiche e materiali" è il progetto di sperimentazioni analogiche del triennio di fotografia dell’Accademia di Belle Arti di Macerata a cura del professor Vincenzo Izzo. Si configura come un'opera collettiva, con i giovani autori che hanno lavorato singolarmente e a gruppi come ritenevano più opportuno. In questi gruppi, spesso interscambiabili, hanno svolto differenti ruoli e mansioni sperimentando le differenti tecniche analogiche della fotografia: lo sviluppo e la stampa della pellicola bianco e nero, di quella a colori, la cianotipia, la carta salata, la gomma bicromatata, la Polaroid.
La mostra è stata accompagnata dalla seguente descrizione: "Viviamo in un'epoca di inflazioni di immagini senza precedenti, i valori di materialità e di qualità della fotografia sono stati sostituiti da quelli di immaterialità, velocità e quantità. In questa furia iconica c'è chi non rinuncia a mantenere un rapporto sostanziale con le antiche tecniche, quelle per intenderci più fisiche e chimiche e che rappresentano la storia della fotografia e le sue origini. Cianotipia, Carta Salata, Gomma Bicromatata, Polaroid, sviluppo e stampa di pellicole bianco e nero e colori sono stati tutte sperimentate durante il corso per fini squisitamente poetici. Questi usi se presi singolarmente possono sembrare la molteplicità delle pratiche artistiche, ma se invece li consideriamo nel loro complesso evidenziano una tendenza, un credo, un'utopia: lo sforzo di ri-materializzare la fotografia, di farla tornare oggetto, di credere nel carattere espressivo della loro forma materiale, di sottrarle a quelle miriadi di scatti computerizzati e impalpabili che nascono e muoiono in una frazione di secondo".
Gli autori: Adiaconitei Anca, Cerolini Elisa, Cimini Francesco, Concetti Andrea, Ferretti Dania, Mehmet Lorenzo, Ottaviani Alessandro, Paolorossi Nicole, Principi Giorgia, Remidi Marilisa, Spurio Lucia, Tartari Francesco, Vallorani Andrea, Vitali Rebecca, Biagiola Alessandra, Scalera Laura, Berghii Ludmila, Bucchicchio Mariachiara, Concetti Alex, Eugeni Riccardo. Galicenco Andrea, Gobbi Lorenzo, Pietrella Asya, Valle Giulia, Castelli Alessandro Francesco, Feizi Pour Fatemeh, Nico Zagaglia, Amy Vaquero, Sara Fernandez.
Arriva questa sera, alle ore 21, al Cinema Italia di Macerata, per la rassegna cinema in lingua originale, Back to Black, l'ultimo film di Sam Taylot-Johnson sulla vita di Amy Winehouse.
Il film racconta l'ascesa della stella britannica, andando a toccare aspetti della sua vita privata: il dolore per la separazione dei genitori, l'amata nonna Cynthia, la bulimia, i suoi eccessi, l'incontro con il suo amore malato Blake. A far da colonna sonora i più grandi successi di una voce straordinaria e forte ma che nascondeva dietro di sé una donna fragilissima.
"Back to Black" è uscito nelle sale italiane lo scorso 18 aprile e puntualmente arriva anche al Cinema Italia nella versione originale sottotitolata in italiano. Gli studenti dell’Università di Macerata e quelli delle classi quarte e quinte delle scuole superiori potranno acquistare il proprio biglietto al costo ridotto di 3 euro.
L’amministratore di sostegno falsifica due testamenti del cugino defunto e intasca un'eredità da 1,8 milioni di euro, ma viene scoperto dalla guardia di finanza e denunciato.
Le indagini sono partite dalla denuncia di un erede legittimo e hanno consentito ai finanzieri di Fermo di accertare la falsità dei testamenti pubblicati un mese dopo la morte dell'assistito, sottoposto ad amministrazione di sostegno per il suo stato vegetativo e incapacità di intendere e di volere.
A pubblicarli l'amministratore di sostegno, cugino del defunto: in base ai due testamenti risultava che, con il primo, l'assistito aveva nominato il suo amministratore di sostegno erede universale e con il secondo la moglie dell'amministratore beneficiaria di una polizza vita.
Mediante consulenza grafologica-calligrafica è stata appurata la falsità dei testamenti, che sarebbero stati scritti dall'amministratore di sostegno di proprio pugno. Una volta acquisito il patrimonio di 1,8 milioni di euro, l'erede illegittimo e la sua famiglia hanno posto in essere una serie di operazioni finanziarie diversificate, investendo in titoli una parte della somma. Il denaro presente sui conti e i valori mobiliari acquistati sono stati sequestrati.
L'amministratore è stato denunciato per falsità in testamento olografo, cambiale o titoli di credito, falsità materiale commessa dal privato e falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.
Sarà Simona Molinari la prima ospite della due giorni di presentazione dei finalisti di Musicultura 2024 che si esibiranno in concerti live, in anteprima nazionale, il 25 e il 26 aprile al Teatro Persiani di Recanati, in diretta su Rai Radio 1, condotti da John Vignola, Marcella Sullo e Duccio Pasqua.
I 18 finalisti di Musicultura, tutti autori dei loro brani, sono stati selezionati a partire da 1.187 artisti iscritti al Concorso, li ricordiamo con le loro città di origine e canzoni: Alec Temple, Cremona - Cenere; Anna Castiglia, Catania - Ghali ; Bianca Frau, Sassari - Va tutto bene; DELVENTO, Messina -Inferno rosa; Dena Barrett, Viareggio - Halloween; De.Stradis, Bologna - Quadri d’autore; Eda Marì, San Lucido - Tossic; Eugenio Sournia, Livorno - Il Cielo; FALCE, Cumiana - In debito; Helle, Bologna -Lisou; Nico Arezzo, Modica - Nicareddu; Nyco Ferrari, Milano - Sono fatto così; Ormai, Cantù - Vivere è ok; PORCE, Carugate - La fine della festa; Sandro Barosi, Cremona - Venezia di sera; The Snookers, Morbegno - Guai; Tommi Scerd, Genova -Mela 5; Velia, Roma – Scogli.
Simona Molinari si esibirà il 25 aprile nel primo dei due concerti con un omaggio in acustico dedicato a Mercedes Sosa, con lei saliranno sul palcoscenico i primi nove finalisti del Festival: Nyco Ferrari, Bianca Frau, Ormai, Alec Temple, Eda Marì, DELVENTO, Dena Barrett, The Snookers e Tommi Scerd.
“Che Simona Molinari sia nata per cantare è un fatto conclamato, ma la naturalezza e la preparazione della sua vocalità sono solo una parte del suo essere artista. – Ha commentato Ezio Nannipieri direttore artistico di Musicultura - La curiosità, il desiderio di misurarsi su terreni espressivi sempre nuovi, la passione, la perseveranza, la sensibilità sociale sono tutti elementi che le appartengono e la distinguono. Ringrazio Simona per avere accettato amichevolmente il nostro invito, sono certo che la genuinità del suo stare in scena cantando toccherà il cuore del pubblico del Persiani”.
Il 26 aprile sarà lo scrittore e poeta torinese Guido Catalano a regalare al pubblico una delle sue originali performance; si esibiranno inoltre gli altri nove giovani artisti: Nico Arezzo, De.Stradis, Sandro Barosi, Anna Castiglia, Falce, Helle, PORCE, Eugenio Sournia e Velia.
“Siamo stati fra i primi, ormai anni fa, ad ammirare l’originalità di Guido Catalano, poeta, scrittore e performer dotato di un’immaginazione potente, di un’ironia imprevedibile, di una gentilezza che profuma di buono. – Ha aggiunto Nannipieri - Personalmente trovo che quello che lui scrive, e come lo trasferisce nelle esibizioni live, sia un toccasana che cura l’indurimento dei sentimenti e il conformismo del pensiero. Sono contento che la strada di questo grande “poeta professionista vivente” torni di tanto in tanto a intersecarsi direttamente con quella di Musicultura e del suo pubblico”.
Recanati per due giorni sarà al centro delle trasmissioni di Rai Radio 1, la radio ufficiale di Musicultura, che sarà presente nella città dell’Infinito anche col Vicedirettore Ivano Liberati, da anni fulcro della collaborazione editoriale dell’emittente con il Festival. Alle dirette dei due concerti del 25 e 26 aprile (con inizio alle 21) sono da sommare le dirette pomeridiane de La nota del giorno, il noto programma di John Vignola, e quelle di Rai Stereonotte, lo storico viaggio musicale notturno condotto da Duccio Pasqua, che per l’occasione andranno in onda da Recanati.
Il 25 aprile si collegherà inoltre con Recanati Il pomeriggio di Radio 1, mentre il giorno Radio 1Streaming dedicherà un’intera puntata (11.05 – 11.30) a Musicultura.
I due concerti saranno trasmessi anche in diretta televisiva da èTV Marche e in live streaming su Rainews.it nell’ambito della partnership con la Rai che coinvolge anche Rai Italia, TgR e Rainews24 con collegamenti e servizi di approfondimento, oltreché nella pagina Facebook di Musicultura.
Nel mese di maggio le canzoni finaliste di Musicultura 2024 entreranno nella playlist giornaliera di Rai Radio1, oltre agli approfondimenti curati da John Vignola nel programma “La nota del giorno”.
I brani finalisti entreranno a far parte del CD compilation della XXXV edizione. Sarà il vaglio del prestigioso Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura a designare tra i finalisti gli otto vincitori. In questa edizione il Comitato è formato da Francesco Amato, Francesca Archibugi, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Maria Grazia Calandrone, Luca Carboni, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Dardust, Teresa De Sio, Giorgia, Mariangela Gualtieri, La Rappresentante di Lista, Dacia Maraini, Ermal Meta, Mariella Nava, Piero Pelù, Vasco Rossi, Ron, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni e Sandro Veronesi.
Gli otto vincitori di Musicultura 2024 si esibiranno, con prestigiosi ospiti italiani ed internazionali, nelle serate finali del Festival il 21 e 22 giugno allo Sferisterio di Macerata. Lì sarà il voto del pubblico ad eleggere il vincitore assoluto del Concorso, al quale andrà il Premio Banca Macerata di 20.000 euro.
"Quanto il centrodestra sta avviando in termini di cantieri negli ultimi tre anni per colmare quel gap infrastrutturale frutto di 30 anni di miopia politica e di immobilismo, non ha eguali. Eppure, si preferisce infarcire la propria azione politica in Consiglio regionale con interrogazioni strumentali per suscitare allarmismo ingiustificato. È il caso della consigliera regionale pentastellata, Marta Ruggeri, che ha preferito non informarsi prima di depositare la sua interrogazione". Questa la dichiarazione del capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Simone Livi, in risposta all’interrogazione sull’argomento discussa nella seduta di questa mattina del Consiglio regionale.
"Passando alla concretezza che ci caratterizza, l’intervalliva San Severino-Tolentino, opera attesa da almeno 3 decenni, rappresenta l’ennesimo cantiere sul quale la Giunta di centrodestra, guidata dal presidente Francesco Acquaroli, e l’assessore di FdI, Francesco Baldelli, hanno acceso uno dei tanti riflettori prosegue Livi -. Il 21 marzo scorso, l'intervento su richiesta della regione Marche, è stato inserito nel nuovo Contratto di programma tra il Ministero delle Infrastrutture e i Trasporti e Anas, con la conferma delle risorse già disponibili pari a 88.317.925 euro e con la previsione, a opera cantierabile, di un finanziamento fino a 206.718.750 euro. In questo modo, la società Quadrilatero potrà quindi bandire la gara e far partire il cantiere".
"Si tratta di lavori molto attesi per garantire, una volta realizzati, una viabilità sicura, veloce, moderna, efficiente, in favore di territori del maceratese che sono stati trascurati dalla sinistra. Un’opera strategica inserita nel Piano regionale delle infrastrutture Marche 2023, fin dal 2021 e per la quale abbiamo lavorato fin da subito, senza tanti proclami, ma con la forza dei fatti che smentiscono le vuote parole di chi continua a guardare ai propri interessi e non ai marchigiani", conclude Livi.
Il “25 aprile tutto l’anno”, progetto inaugurato nel 2023, prosegue con nuovi “pannelli della memoria” dedicati a episodi della Resistenza accaduti nell’area di Pieve Torina e dintorni. «Oggi, come ieri, rinnoviamo il nostro ringraziamento a coloro che combatterono per difendere l’unità della Patria e preservare la sua libertà» sottolinea il sindaco, Alessandro Gentilucci.
«È importante non dimenticare il sacrificio di tanti giovani che persero la vita in quei mesi terribili del ’44 perché noi potessimo godere delle libertà democratiche che caratterizzano la nostra quotidianità. Ecco perché apporremo, come sempre, una corona al monumento ai caduti, accompagnati dalle associazioni e dal suono della banda musicale, e riflettendo insieme sul valore di quei sacrifici”.
"Le Marche saranno ottimamente rappresentate nella lista del Movimento 5 Stelle per la circoscrizione centro Italia. Dopo il secondo turno delle elezioni interne, i candidati marchigiani più votati dagli iscritti sono risultati Sergio Romagnoli e Mirella Emiliozzi che, quindi, andranno a comporre la lista del M5S". A darne notizia è l’onorevole Giorgio Fede, coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle.
"Siamo molto felici per questo risultato - commenta Fede - perché ancora una volta ci confermiamo l’unico partito che offre ai propri iscritti la possibilità di autocandidarsi e di scegliere in autonomia i propri candidati. Così si innesca un circolo virtuoso di competenze e professionalità al servizio dell’azione politica comune. Mirella Emiliozzi e Sergio Romagnoli hanno una pregressa esperienza parlamentare nella scorsa legislatura, lavorando con impegno, passione e soprattutto trasparenza. La loro volontà di mettersi ancora al servizio degli italiani per portare in Europa i nostri principi e per un’Europa che lavori alla pace, merita tutta la nostra stima e gratitudine".
Tolentino può, da oggi, avvalersi di un nucleo cinofilo da soccorso mantrailing (cani molecolari). I binomi (conduttore/cane) hanno conseguito il certificato internazionale a seguito del corso di formazione per unità cinofile da soccorso operative organizzato dall'associazione cinofila "Love your Dog" patrocinata dal comune di Tolentino, dalla protezione civile e dalla sezione tolentinate dell'assoziazione nazionale carabinieri.
Il formatore delle unità cinofile è stato l'istruttore internazionale Luca Summa che, con la sua elevata professionalità ed esperienza operativa nelle ricerche, attraverso sessioni di lezioni teoriche e addestrative pratiche ha insegnato ai binomi ad affrontare con professionalità le operazioni di ricerca di una persona scomparsa.
Attraverso le molteplici ore addestrative pratiche incentrate sulle tecniche e le fasi operative di ricerca si è riusciti a raggiungere lo scopo di formare il conduttore e il cane: da un campione di odore della persona scomparsa, l'animale ha seguito la scia di odore rilasciata sino al punto di ritrovo della persona scomparsa. La finalità di tale formazione è di contare anche sulla pronta disponibilità di cani addestrati per le emergenze di ricerca di persone scomparse.
"La grande sensibilità verso le emergenze - ricorda l’assessore Flavia Giombetti - è motivata dalla consapevolezza dell'importanza di rispondere prontamente ed efficacemente in situazioni di pericolo o di persone scomparse. Siamo fieri di aver avvallato questo tipo di iniziativa che dimostra una profonda preoccupazione per il benessere e la sicurezza della comunità e riflette un impegno concreto nell'assicurare risorse e strumenti per affrontare emergenze in modo efficiente".
Ecco il primo fondamentale tassello per la Cbf Balducci Hr 2024/25: la schiacciatrice Alessia Fiesoli vestirà la maglia arancionera anche nella prossima stagione. Il club maceratese e la giocatrice fiorentina (classe 1994 per 185 cm di altezza) hanno infatti rinnovato l’accordo per un altro anno, esercitando l’opzione prevista dal contratto.
Per Alessia Fiesoli, capitano in carica e già protagonista in maglia Cbf Balducci Hr oltre che dell’ultima annata in A2 anche della promozione in A1 e della prima storica esperienza arancionera nella massima serie, sarà la quarta stagione consecutiva nelle Marche.
Si tratta di un vero e proprio record nella sua carriera e garanzia di esperienza e carisma per la nuova formazione arancionera che sta nascendo, per affrontare ancora da protagonisti il campionato di Serie A2 femminile.
"Sarà il mio quarto anno a Macerata – queste le prime parole di Alessia Fiesoli dopo il rinnovo dell'accordo in arancionero – mi trovo bene in questa società e in questa città che sta diventando la mia seconda famiglia, quindi non ho mai avuto dubbi sulla volontà di prolungare l’accordo. Nonostante le molte difficoltà della stagione appena conclusa, siamo riusciti ad entrare nei playoff e credo che sia stato un bell’obiettivo centrato".
"Ora sta già nascendo la nuova Cbf Balducci HRr2024/25, una squadra che punterà a fare ancora meglio e ad arrivare più in alto possibile, in un campionato lungo e complicato come la Serie A2. Sono felice di far parte ancora una volta del progetto arancionero, anzi do già appuntamento a tutti i nostri tifosi al Banca Macerata Forum: sarà ancora con voi e vi aspetto numerosi per divertirci e vincere insieme”.
In occasione del 79° Anniversario della Liberazione, giovedì 25 Aprile sono in programma le celebrazioni organizzate dall’Amministrazione comunale, dalla Presidenza del Consiglio e dall’Anpi locale.
Il programma istituzionale aperto alla cittadinanza prevede alle ore 9.00 il ritrovo delle autorità e dei partecipanti in Piazza XX Settembre sotto il loggiato di Palazzo Sforza dove il sindaco, Fabrizio Ciarapica e il presidente del consiglio, Fausto Troiani – accompagnati dalla banda cittadina - deporranno una corona d’alloro presso la lapide dedicata ai caduti. Alle 9.30 ci si trasferirà poi in autobus a Civitanova Alta per la seconda deposizione presso la lapide dei caduti di tutte le guerre a V.le della Rimembranza. Alle ore 10, in Piazzale Italia, ci sarà l’alzabandiera e la deposizione di un’altra corona d’alloro presso il monumento ai caduti. Seguirà, alle ore 10.30, un altro alzabandiera e la deposizione dell’ultima corona d’alloro presso il monumento ai caduti dei Giardini Gramsci.
La giornata celebrativa si concluderà intorno alle ore 11, con un momento di approfondimento in aula consiliare dove sono previsti gli interventi del presidente del consiglio Troiani, del sindaco Ciarapica e del professor Giuseppe Parlato, storico, scrittore e docente universitario di fama nazionale.
Civitanova riceve la sua seconda Bandiera Lilla. Lo scorso 17 aprile presso il Padiglione 16 Horus, stand B2 di Exposanità a Bologna l'amministrazione comunale di Civitanova Marche è stata presente, su invito, al seminario di formazione sul Peba. In quell'occasione è stata tra i protagonisti della consegna nazionale delle Bandiere Lilla ai comuni Lilla attualmente attivi.
A darne notizia il sindaco Fabrizio Ciarapica e l’assessore al Welfare e alle politiche sociali Barbara Capponi che insieme alla funzionaria dottoressa Laura Tittarelli hanno ufficialmente ritirato la bandiera a Bologna.
Un vessillo ricevuto per la prima volta dalla città di Civitanova sotto l'amministrazione Ciarapica e che certifica l'attenzione alla crescita dell'accessibilità anche turistica della città costiera. Il percorso che ha portato alla conquista della bandiera Lilla è iniziato nel 2022 con la verifica del livello di accessibilità della città, attraverso una recensione delle strutture ricettive realizzata in collaborazione con l’Anmic Macerata. Da lì, il comune di Civitanova si è messo in moto intervenendo su più fronti, dai luoghi pubblici a quelli della cultura fino alla spiaggia.
Tra i parametri che hanno portato alla riconferma del bollino Lilla il lavoro portato avanti per abbattere le barriere architettoniche e sensoriali, strumenti per ipovedenti in biblioteca, nei musei e alla pinacoteca, mappatura dei parcheggi riservati ai diversamente abili in centro e sul lungomare, un trasporto pubblico locale accessibile al 98%, un punto informativo turistico accessibile a tutti, così come alcuni impianti sportivi, tratti di spiaggia libera e la dotazione degli stabilimenti balneari delle sedie Job. Civitanova in Lilla anche per l’accessibilità digitale con riferimento al sito redatto in base a dei precisi parametri.
Mercoledì primo maggio la città di San Severino Marche torna a celebrare la Festa del Lavoro con un’iniziativa organizzata dall'associazione Pro Cesolo, presieduta dal cavaliere Mattia Ferrara, in collaborazione con l'amministrazione comunale.
Il programma prevede il ritrovo dei mezzi agricoli in località Bivio Colmone, alle ore 10:30. Da qui i mezzi sfileranno in corteo fino al piazzale della chiesa di Santa Maria Assunta dove, alle ore 11, verrà celebrata una santa messa al termine della quale si assisterà alla deposizione di una corona d’alloro al monumento in ricordo di tutti i caduti sul lavoro e al saluto delle autorità rappresentate dal sindaco, Rosa Piermattei. In programma anche la benedizione delle croci di canna e dei trattori.
Un ordine del giorno per intitolare un luogo pubblico di Macerata a Sergio Ramelli, una delle vittime degli Anni di Piombo nel periodo compreso tra gli anni Sessanta e Ottanta. Lo ha presentato, in nome di una "riconciliazione collettiva che accomuni in un’unica pietà tutte le vittime innocenti e come monito alle generazioni future" il consigliere di Fratelli d'Italia Andrea Blarasin.
L'ordine del giorno sarà discusso nella seduta del Consiglio comunale del prossimo 29 aprile, esattamente nel giorno del 49° anniversario della morte di Sergio Ramelli, un diciottenne che il 13 marzo del 1975 fu aggredito a colpi di chiavi inglese (hazet 36) da un commando di Avanguardia Operaia, gruppo di estrema sinistra.
"Sergio Ramelli - si legge nel documento sottoscritto anche da tutto il gruppo Fratelli d’Italia e da altri consiglieri di maggioranza - era un ragazzo come tanti altri, che viveva i suoi 18 anni diviso tra lo studio, la passione per il calcio (giocava nelle squadre del suo quartiere), la fidanzata e la militanza politica nel Fronte della Gioventù. Frequentava l’Istituto tecnico Molinari di Milano, quando fu bollato con il marchio di 'fascista' solo per aver scritto un tema in classe in cui biasimava gli omicidi delle Brigate Rosse".
"Fu così che Sergio dovette subire un 'processo popolare' nella sua scuola, indifeso dai professori, dal preside, dai suoi stessi compagni - si legge ancora nel documento -. Fu così che venne aggredito più volte ed espulso dall’Istituto senza che le autorità scolastiche e la stampa si opponessero a questa che era ormai solo una delle tante, troppe violenze perpetrate dall’estremismo politico".
"Sergio Ramelli fu costretto a cambiare scuola, ma non volle tradire i suoi amici e le sue idee continuando a frequentare il Fronte della Gioventù, l’organizzazione giovanile del MSI. Identificato, minacciato, inseguito, poi aggredito in un bar, insieme al fratello e, infine, atteso sotto casa, il 13 marzo 1975. Per colpirlo si era mosso un commando di 8 persone che neppure lo conoscevano e che utilizzarono una foto 'segnaletica' scattata da un suo compagno di classe. Lo aggredirono mentre legava il motorino e gli sfondarono il cranio a colpi di chiave inglese", conclude la nota condivisa dal gruppo maceratese di Fratelli d'Italia.
"Fu solo per caso che, dieci anni dopo, nel corso di un processo a Prima Linea, saltò fuori un gruppo di pentiti che accusarono il servizio d’ordine di Avanguardia Operaia - dichiara il consigliere comunale Andrea Blarasin nel ricordare la vicenda giudiziaria - di aver assassinato Sergio Ramelli. Solo così, uno dopo l’altro, saltarono fuori i nomi dei responsabili e, tra essi, anche quelli di esponenti politici 'di spicco' di Democrazia proletaria".
"Tutti furono arrestati e confessarono - aggiunge Blarasin -. Poco per volta l’opinione pubblica riuscì, però, a comprendere che quelli non erano stati anni 'formidabili', come li aveva descritti Capanna, ma un’autentica tragedia nazionale il cui terribile bilancio (in termini di morti e di degrado sociale) ha pesato sulle generazioni successive e ancora gravemente incide sulla vita di noi tutti".
A distanza di tanti anni da quell’omicidio 34 città italiane hanno ufficialmente incluso nella loro toponomastica il nome di Sergio Ramelli, Ascoli e Civitanova tra le più recenti nelle Marche. Andrea Blarasin e il gruppo comunale di Fratelli d'Italia, vista la ricorrenza prossima del cinquantesimo anniversario della morte di Sergio Ramelli, invita l’amministrazione comunale "ad avviare l’iter per l’intitolazione di una via o strada o largo, o piazza o piazzale o parco o giardino della città di Macerata alla memoria di Sergio Ramelli".
Si svolgerà martedì 30 aprile, in piazza Garibaldi, con inizio alle ore 10:00, la cerimonia ufficiale per commemorare il 175° anniversario della Vittoria di Porta San Pancrazio ottenuta a Roma dalla Grande Legione garibaldina nella battaglia del 30 aprile 1849. Una vittoria che Garibaldi volle dedicare con animo riconoscente ai maceratesi in quanto egli aveva ampliato i quadri della Legione proprio qui in città.
Il programma del 30 aprile prevede, a partire dalle 10:15, lo schieramento dei labari e del gonfalone del comune di Macerata in piazza Garibaldi e, a seguire, l’avvio della cerimonia con l’esecuzione degli inni nazionale e di Garibaldi e la deposizione di una corona ai piedi del monumento dedicato all’eroe dei due mondi.
Interverranno, per commemorare la storica vittoria, il sindaco Sandro Parcaroli, il presidente del Comitato d’intesa fra le associazioni d’arma di Macerata e dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano - Comitato di Macerata Carmelo Capuano, il consigliere dell'Isri - Comitato di Macerata Roberto Lorenzini e il giornalista e scrittore Pietro Pistelli.