Appignano, via gli anziani dalla casa di riposo. I familiari: “Decisione disumana che disattende gli accordi"
"La direzione dell’Inrca con un atto di imperio sposterà i nostri anziani in altre strutture del territorio (vedi Recanati, Loro Piceno, Penna San Giovanni, ecc.), quasi sempre uno per struttura, appropriandosi della “Villa Falconi” di Appignano dove sono al più disponibili 10 posti letto".
A denunciare la questione sono i familiari degli ospiti della Casa di Riposo di Appignano che si sono costituiti in un Comitato spontaneo e che intendono rendere nota ai concittadini di Appignano ciò che sta accadendo contando di raccogliere la solidarietà e il sostegno nei confronti di una battaglia che è, per prima cosa, di civiltà e umanità.
La decisione sconfessa le precise volontà della famiglia Falconi che, nel proprio lascito, aveva definito chiaramente le sue volontà: "La Fondazione Giuseppe e Giacinto Falconi è lieta di presentare alla cittadinanza il nuovo complesso assistenziale denominato “Villa Falconi”; la struttura nasce con l’intento di fornire un servizio assistenziale per anziani riservato in maniera prioritaria ai cittadini di Appignano e Treia".
“Questo trasferimento si sta concretizzando come una terribile sciagura che danneggia in primis dei soggetti fragili, grandi anziani e malati, che verranno privati di un luogo familiare nel quale stanno trascorrendo serenamente gli ultimi anni della loro vita con la compagnia di persone diventate amiche", spiegano i familiari molti dei quali avrebbero difficoltà per andare a trovare i congiunti se delocalizzati in altre strutture perché lontani da Appignano e con collegamenti pubblici saltuari e disagevoli.
Secondo il Comitato, l’edificio è stato risanato a spese della fondazione Falconi ed è tutto ciò che è rimasto dell’originario plesso Inrca demolito e mai ricostruito per ragioni mai chiarite. “I patti - spiegano dal Comitato - erano che, a ricostruzione avvenuta, 10 posti sarebbero stati destinati agli anziani del paese. Intendiamo perciò esternare tutta la nostra disapprovazione e il nostro sconcerto per una decisione che si sta abbattendo su ospiti indifesi e sui lavoratori della struttura”.
L’auspicio del Comitato dei familiari degli ospiti della Casa di Riposo di Appignano è di “sospendere tale decisione annunciata come un miglioramento dei servizi sociosanitari locali che condurrebbe allo smantellamento della struttura convocando subito un tavolo di discussione con tutte le autorità preposte nel quale potersi confrontare per giungere ad una decisione che sia rispettosa delle effettive necessità degli attuali ospiti e dei loro familiari”. “L’auspicio – concludono - è che tale questione resti fuori dalla campagna elettorale per il rinnovo della giunta comunale che nulla deve avere a che fare con la salute e i diritti di questi cittadini fragili”.
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