Giorni di intenso lavoro per il polo natatorio in costruzione alle Casermette, nel comune di Macerata, sia in cantiere che negli uffici. La scorsa settimana sono state ultimate, con riscontri positivi, le prove di carico sulle due vasche e ora gli operai sono all'opera per completare i rivestimenti alle pareti.
Buone notizie anche nella risoluzione delle questioni tecniche emerse in corso d'opera che hanno richiesto un puntuale approfondimento su alcune lavorazioni. È stata così approvata una perizia di variante allo scopo di migliorare l’intervento sia sotto il profilo estetico che funzionale.
In particolare, saranno adottati accorgimenti per ridurre i consumi elettrici, per migliorare l'accessibilità e la gestione degli impianti a tetto, nonché per migliorare le sistemazioni sia interne che esterne.
La perizia di variante, accompagnata dall’atto di sottomissione, comporterà un incremento di spesa dell'1,69% (pari a 96.753,82 euro) a fronte di benefici per l'opera. Non sarà necessario modificare il quadro economico dell'appalto, dato che la spesa rientra nel ribasso d'asta.
"Superate le complessità, ora la costruzione proseguirà con speditezza in concomitanza con il completamento delle opere di urbanizzazione dell'area vasta delle Casermette - ha commentato l'assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. Un ringraziamento particolare agli uffici che con impegno e professionalità hanno condotto anche questa fase di esecuzione dell'appalto”.
Sulle note del bel canto del grande tenore Fabio Armiliato che si esibito con “Non ti scordar di me” e “Mamma” e del giovane talentuoso Samuele Lattanzi, accompagnati al pianoforte dal maestro Riccardo Serenelli è stato inaugurato il nuovo Museo Beniamino Gigli al Teatro Persiani di Recanati.
Con un percorso cronologico e tematico, il museo ripercorre la vita e la straordinaria e lunga carriera del grande tenore lirico. Il nuovo allestimento offre un percorso fortemente interattivo dei preziosi cimeli appartenuti a Gigli, dotato di postazioni e installazioni video, musicali e cinematografiche, arricchito dagli scenografici costumi di scena delle sue interpretazioni più famose.
Con l’apertura del Museo Gigli prende corpo un nuovo polo culturale, che vede come ulteriori elementi anche il MUM-Museo della Musica, inaugurato nel 2021 e dedicato alle principali aziende del distretto produttivo musicale di Recanati, e lo stesso Teatro Persiani, che diventerà visitabile in date prestabilite.
Nato nel 1961, in virtù della generosa donazione degli eredi di Gigli, e in particolare della figlia Rina, che hanno messo a disposizione numerosi costumi di scena, oggetti, cimeli, fotografie, lettere e documenti appartenuti al tenore, il Museo Gigli è stato completamente rinnovato grazie ad un finanziamento complessivo di 550 mila euro ottenuti dai bandi vinti dall’amministrazione comunale sui fondi PNRR per la somma di 500 mila euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche cognitive e sensoriali e di 50 mila euro dai fondi Foi ( Fondo Opere Indifferibili)
"Tra i numerosi finanziamenti che siamo riusciti a reperire per le opere della nostra città in questi cinque anni di amministrazione, non nascondo una particolare soddisfazione nell’inaugurare il nuovo museo dedicato a Beniamino Gigli che permetterà la massima fruibilità a tutti i visitatori - ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi - Un museo inclusivo, progettato per abbattere tutte le barriere architettoniche, cognitive e sensoriali che renderà godibile i nostri contenuti culturali al più ampio pubblico. Un ringraziamento particolare va al Museo Omero per il fondamentale contributo apportato nel campo dell’accessibilità ai beni culturali”.
Tratto distintivo del nuovo allestimento è infatti l’accessibilità, è un Museo che si rivolge a un pubblico eterogeneo, un museo per tutti. "Il nuovo allestimento del Museo 'Gigli' rappresenta la degna conclusione di un lungo lavoro di valorizzazione e promozione che abbiamo portato avanti con tenacia e determinazione in questi anni - ha affermato l’assessora alla Culture Rita Soccio - Dopo il riallestimento delle Sale Lottesche, il nuovo polo museale, formato dall'unione del Museo della Musica, del Museo 'Gigli' e del Teatro 'Persiani', sarà un'attrazione imperdibile non solo per i numerosi turisti, ma anche per i recanatesi di ogni età che desiderano conoscere o riscoprire le nostre eccellenze culturali".
"Siamo inoltre particolarmente orgogliosi della collaborazione con il Museo Omero - ha aggiunto -, con il quale abbiamo stipulato un protocollo d'intesa per la consulenza e la formazione del personale, al fine di offrire percorsi mirati alle persone non vedenti. Crediamo fermamente che la cultura debba essere accessibile a tutti, e non solo a pochi privilegiati. Infine, desidero ringraziare di cuore tutte le persone, dagli uffici ai professionisti, che hanno lavorato duramente in questi mesi per realizzare questo progetto, evidenziando la sinergia con il Presidente dell'Associazione 'B. Gigli', a riprova del fatto che in questi anni quando si è presentata l'occasione abbiamo sempre aperto alle collaborazioni con le opposizioni, poiché la cultura non deve avere connotazioni politiche”.
Un museo per i cittadini di Recanati che potranno così approfondire la conoscenza del loro concittadino, scoprendone, oltre agli indiscutibili meriti artistici, gli aspetti più umani e il fortissimo legame che, durante tutta la sua carriera e nonostante la sua frenetica attività, ha intrattenuto con i suoi luoghi d’origine e la sua gente, non mancando di elargire ai meno fortunati una parte cospicua della ricchezza che il successo gli aveva portato.
Un museo per i turisti, per gli appassionati della musica lirica, ma anche per i neofiti, che potranno rivivere la carriera di Gigli attraverso la storia della sua folgorante carriera, i costumi di scena delle opere che ha più amato, risentirne la voce nell’ampia selezione delle più celebri arie d’opera e delle canzoni popolari, rivederlo nelle apparizioni cinematografiche che contribuirono ad alleviare le sofferenze degli italiani negli anni di guerra e del dopoguerra ed avvicinarono al bel canto un pubblico che mai si sarebbe avvicinato ad un teatro.
E, soprattutto, un museo aperto a tutti i visitatori. Un museo progettato per abbattere le barriere architettoniche, cognitive e sensoriali, in cui anche gli utenti con disabilità visive potranno effettuare la propria visita in autonomia grazie alla segnaletica tattile-plantare e ai sussidi permanenti, tra cui opere per l’esplorazione tattile, planimetrie e didascalie accessibili.
A raccontare il nuovo Museo è intervenuto il Presidente del Museo Omero il Prof Aldo Grassini, l’architetto Luca Schiavoni progettista dei lavori e a delineare l’arte e la figura di beniamino Gigli il professor Piero Mioli, docente di Storia della Musica presso il conservatorio di Bologna, tra i più apprezzati musicologi italiani.
Durante la cerimonia al Teatro Persiani è stata scoperta anche la targa in memoria del M° Luigi Vincenzoni, nipote del tenore Gigli, che tanto ha donato al Museo recanatese.
Emozioni e ricordi di quella che ha rappresentato un’anima e un motore economico di Civitanova, oltre che una fetta della storia e della vita di moltissimi civitanovesi e non solo. Stiamo parlando della fabbrica Cecchetti (ex Sgi), riportata al centro dal Rotary Club Civitanova in un partecipato convegno che si è tenuto sabato 6 aprile al cine-teatro Cecchetti.
L’occasione, i trent’anni dalla chiusura di una realtà industriale di primo piano, con l’intento di raccontare “cosa ha rappresentato la Cecchetti per tutta la cittadinanza e la lungimiranza del fondatore Adriano Cecchetti, pioniere sotto molto aspetti di welfare sociale”, come ha spiegato il presidente del Rotary Civitanova Pio Amabili, salutando i tanti ex dipendenti che hanno partecipato in platea alla ricorrenza.
Ha preso poi la parola Alvise Manni, presidente del Centro Studi civitanovesi, che ha sottolineato l’importanza di cercare di “tramandarne il ricordo a quelli che non l’hanno vista o ai giovanissimi che non conoscono questa storia. Questo evento ci auguriamo sia un punto di partenza virtuoso”.
Con Alvise Manni sul palco, i relatori Luca Vesprini e Cosimo Franco Manni. Il sindaco Fabrizio Ciarapica, assieme al suo vice Claudio Morresi, ha portato i saluti dell’Amministrazione dicendo come il convegno abbia rappresentato “non solo un momento di riflessione, ma anche di ricordo e gratitudine verso Adriano Cecchetti, che ha segnato la storia della comunità e il suo benessere. Mio nonno, come tanti, era un cecchettaro, e mi raccontava i tanti segni di vicinanza di Cecchetti ai dipendenti. Una fabbrica che non era solo un luogo di produzione, ma dove rispetto, solidarietà, dignità del lavoro, erano concetti irrinunciabili”.
Quindi, ci si è spostati al lido Cluana, dove è stata inaugurata alla palazzina sud la mostra sulla Cecchetti (aperta da lunedì a domenica, dalle 18 alle 20, fino al 21 aprile) e proseguendo con un momento di emozione con la consegna di attestati agli ex dipendenti della fabbrica.
Gli attestati che non sono stati ritirati sono a disposizione presso la mostra fino al 31 aprile, dalle 18 alle 20. Successivamente, saranno lasciati all’ufficio turistico del Comune.Tra i manufatti di maggior pregio, un significativo diorama della Cecchetti allo splendore, realizzato in 15 anni da Stefano Moschettoni.
La raccolta dei materiali esposti alla mostra ed il coordinamento dei relatori sono stati curati dal Centro studi civitanovesi nella persona di Alvise Manni. Hanno collaborato all’evento anche la Fototeca Comunale ed il Museo Magma.
Lorenzo Stefanini, studente del liceo scientifico Galileo Galilei di Ancona, è tra i cento alunni-scienziati di tutta Italia che parteciperanno all’ambita competizione dei campionati della fisica. Lo studente, che dovrà sostenere l’esame di maturità tra circa due mesi, frequenta la classe 5E (indirizzo scientifico) e si è qualificato alla finale nazionale.
A brevissimo, e cioè i prossimi 10 e 11 aprile, Lorenzo si giocherà l’accesso alle fasi internazionali con altri 99 talenti italiani della fisica. Intanto, per il Galilei, è già un successo essere arrivati alle fasi nazionali: è la prima volta che accade in 50 anni di vita dell'istituto.
"Lorenzo Stefanini, uno dei nostri scienziati in erba, ha raggiunto questo traguardo con tenacia e determinazione. E a lui, da parte di tutta la scuola - evidenzia la preside, professoressa Alessandra Rucci - vanno gli auguri più calorosi e un grosso in bocca al lupo. Lorenzo, tutta la comunità scolastica fa il tifo per te, forza!".
Il campionato di Promozione riparte dopo la sosta pasquale. Aurora Treia e Casette Verdini si affrontano, per lasciarsi definitivamente alle spalle, i risultati negativi maturati nel mese di marzo. Due squadre divise da dieci punti in classifica e focalizzate sulla corsa salvezza.
Il primo tempo è un monologo dei granata che iniziano ad attaccare sin dalle prime battute. Al minuto 8’ Ulivello scalda i guantoni di Frascarelli che blocca la punizione senza troppi problemi. Quattro minuti più tardi è sempre il bomber del Casette a farsi pericoloso con una gran conclusione che sfiora l’incrocio dei pali.
Il vantaggio ospite si concretizza al 22’: Russo batte magistralmente da calcio di punizione facendo terminare il pallone alle spalle dell’estremo difensore locale. Gli ospiti continuano a spingere alla ricerca del raddoppio mettendo alle corde un’Aurora in balia degli avversari.
Al 29’ Ulivello impegna Frascarelli con un tiro potente che viene deviato sul palo. L’Aurora conclude per la prima volta verso lo specchio della porta al 39’: Pucci batte una punizione dalla distanza ravvicinata senza però riuscire a centrare il bersaglio. La conclusione termina di poco alta sopra la traversa.
Il primo tempo si conclude tra le proteste dei locali che reclamano un penalty a seguito dell’atterramento di Petruzzelli nell’area ospite. La ripresa si apre a ritmi lenti con il Casette che gestisce il vantaggio senza correre rischi concreti.
Al 50’ Ulivello mette sul secondo palo per Romanski che manca di pochissimo la sfera. Il Casette si difende con ordine e non deve faticare troppo per arginare la sterile manovra dei locali.
Il momentaneo pari dell’Aurora arriva come un fulmine a ciel sereno, al minuto 79’: Filacaro trova la deviazione vincente di testa ribadendo in rete un cross partito dalla sinistra. La gioia dei biancorossi dura pochi minuti, il Casette conquista un calcio di rigore con Telloni che viene steso in area dopo un contatto con Acciarresi.
Russo trasforma dagli undici metri, a cinque dalla fine, centrando una doppietta che ha tutto il sapore della salvezza diretta. L’incontro termina dopo cinque minuti di recupero. Il Casette vola a quota 36 punti in classifica e ritrova il successo che mancava dallo scorso 17 febbraio in casa della Cluentina. L’Aurora scivola rovinosamente al penultimo posto e prosegue una lunga crisi di risultati che sembra non avere fine.
AURORA TREIA: Frascarelli E, Massini (70’ Cela), Marchetti (55’ Acciarresi), Petruzzelli (90’ Capradossi), Armellini, Filacaro, Cervigni, Ghannaoui, Andreucci, Pucci, Capponi (35’ Ferreyra). A disposizione: Cartechini, Prenna F, Vicomandi, Romanzetti, Frascarelli M. Allenatore: Marco Moretti
CASETTE VERDINI: Ripani, Bordi, Ciurlanti, Tidiane, Menchi, Donnari, Kakuli, Russo V, Ulivello, Gentilucci (82’ Lami), Romanski (66’ Telloni). A disposizione: Grifi, Verdicchio, Moschetta, Mallaccari, Lattanzi, Russo E, Mandolesi. Allenatore: Roberto Lattanzi
MARCATORI: Russo V 22’, 85’, Filacaro 79’. ARBITRO: Mattia Gasparoni – Sezione di Jesi
ASSISTENTI: Simone Giacomucci – Sezione di Pesaro; Francesco Giorgio Bianchi – Sezione di Macerata.
NOTE: Ammoniti Massini, Pucci, Cela, Ripani, Tidiane, Ulivello, Telloni; Corner 0-8; Recuperi 1’-5’; presenti oltre 150 spettatori al “Capponi” di Treia.
(Articolo a firma di Cristiano Lambertucci)
Un incidente si è registrato nella serata di sabato, intorno alle 20:30, lungo la Strada provinciale Regina, all'altezza dell'incrocio di Santa Maria in Potenza, nel territorio comunale di Potenza Picena. A seguito dell'impatto, un motociclista 50enne, anconetano, è stato trasferito all'ospedale Torrette di Ancona.
Ancora da chiarire l'esatta dinamica di quanto accaduto fatto sta che una moto, Bmw modello Gs 1200 e un'auto, una Fiat 600, sono entrate in collisione mentre percorrevano l'arteria provinciale.
Immediati sono scattati i soccorsi e i sanitari della Croce Rossa di Potenza Picena, giunti prontamente sul posto insieme all'automedica di Recanati, hanno deciso di trasferire il centauro all'ospedale dorico. Non si trova in pericolo di vita e al momento delle cure è sempre stato cosciente.
Il conducente dell'auto, un 53enne di San Severino Marche, è stato invece trasportato per accertamenti all'ospedale di Civitanova Marche. Ai rilievi procedono i carabinieri della Compagnia di Civitanova.
La Macagi Cingoli sbanca Rubiera e inizia con il piede giusto il rush finale a caccia della salvezza in Serie A Gold di pallamano. I ragazzi di Palazzi, infatti, hanno vinto 34-41 contro il Secchia, trascinati da 50 tifosi provenienti dal Balcone delle Marche a incitare la squadra, nella partita della 22^ giornata del girone unico massima serie.
Con la spinta dei propri sostenitori, inoltre, capitan Strappini si è reso protagonista di una prestazione con la P maiuscola, mettendo a referto 10 reti.
LA CRONACA - Nei primi 25 minuti la sfida è equilibrata, con capovolgimenti del parziale da una parte e dall’altra. Il testa a testa iniziale si conclude sul 7-7, quando, dopo il momentaneo +1 di Strappini, De La Santa e Casa portano i padroni di casa sul 9-7 al 14’. Codina e Shehab mantengono a -1 la Macagi (10-8), ma ancora Kasa e De La Santa ribadiscono il +2, parziale sul 13-11 al 19’.
Sarà l’ultima volta che i rubieresi mantengono l’inerzia della gara a proprio favore. Cingoli, infatti, piazza un break di 0-3 firmato D’Benedetto, Somogyi e Shehab vale il 13-14 al 22’. Il Secchia chiama time-out e pareggia con Roberto Bartoli, però dall’altra parte i cingolani trovano un altro 0-3 con i gol di Strappini, Somogyi e Shehab, portandosi sul 14-17 al 24’. Davide e Roberto Bartoli tentano di tenere a galla i locali, tuttavia Shehab e Rossetti chiudono il primo tempo sul 16-20.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa la Macagi Cingoli inizia subito con il piede giusto, gestisce il tentativo di rimonta locale e finisce in gloria, con il tanto agognato successo. I cingolani, infatti, si presentano nei secondi 30’ di gioco con un break di 1-4, grazie ai gol di Ciattaglia (2), Mangoni e Strappini: parziale sul 17-24 al 36’. Dopo il 19-26 di Ciattaglia, Rubiera risponde con un controbreak di 5-1 (in rete De La Santa, Strada, Kasa e Oleari), riportandosi sul 24-27 al 43’.
Gli ospiti, però, stroncano sul nascere il tentativo di rimonta locale. Siamo sul 25-28 quando Strappini e Somogyi piazzano il +5 (25-30 al 46’); ancora il terzino ungherese e il capitano cingolano doc a portano la Macagi a +6 sul 27-33. Dal 50’, poi, l’apoteosi: Cingoli trova un grande break di 1-5 in inferiorità numerica con ben tre reti del grande ex Piero D’Benedetto, il risultato è di 29-38 a 5 minuti dalla fine. Rubiera, nel finale, riuscirà a recuperare solamente due reti, nel definitivo 34-41.
Tabellino
Secchia Rubiera 34-41 Macagi Cingoli (16-20)
Secchia Rubiera: Rivi, Voliuvach, Bartoli D. 1, Benci, Bortolotti 3, Oleari 3, Kasa 4, Bartoli R. 3, Meletti, Giovanardi, De La Santa 12, Strada 5, Bonassi, Canelli, Boni 3, Ceccarini. All. Ferroni-Morelli
Macagi Cingoli: Albanesi, Sanatamarianova, Mihail, D’Agostino, Ciattaglia 5, Shehab 9, Mangoni 3, Somogyi 3, Bordoni, Latini, Strappini 10, D’Benedetto 6, Rossetti 1, Compagnucci, Codina 4. All. Palazzi
La Cbf Balducci Hr lotta fino all’ultimo sul campo finora inviolato della Futura Giovani Busto Arsizio ma cede al tie break nella battaglia di Gara 1 di semifinale Playoff Serie A2 Tigotà dopo aver piazzato una grande rimonta dal 2-0 al 2-2, cambiando completamente marcia con due set di altissimo livello e sfiorando l’impresa al PalaBorsani di Castellanza contro la corazzata bustocca.
Top scorer del match Bolzonetti con 25 punti, segue Zanette per la Futura a quota 24, nominata mvp a fine match. Non sono sufficienti i 9 ace arancioneri, che indicano la grande prestazione in battuta di Fiesoli e compagne. Ora Gara 2 al Banca Macerata Forum mercoledì 10 alle ore 20.30, quando le arancionere proveranno a portare la serie a Gara 3 di nuovo in Lombardia.
Coach Carancini riparte con Bonelli-Stroppa, Mazzon-Civitico, Fiesoli-Bolzonetti, Bresciani libero. Coach Beltrami (senza Conceicao fermata da un infortunio alla caviglia) schiera Monza-Zanette, Tonello-Rebora, Cvetnic-Pomili, Bonvicini libero.
Nel primo set Busto parte con un servizio molto aggressivo (2 ace) che mette in difficoltà la ricezione arancionera, mentre l’attacco lombardo, assistito da una ricezione con l’87% di positività, viaggia al 52% con Zanette e Cvetnic protagoniste con 9 punti in totale: il parziale si incanala sin dall’inizio nelle mani Futura che chiude 25-16.
Più equilibrio nel secondo set: gli ingressi di Dzakovic e Broekstra danno un aiuto alle arancionere che rimontano due volte Busto (13-13 e addirittura avanti 20-22 dopo un parziale di 0-7): il finale però è ancora una volta firmato da Zanette (9 punti) e Cvetnic (7) che con un contro-parziale di 5-0 che chiude il set 25-22, non bastano i 5 punti di Bolzonetti.
La reazione arriva nel terzo set: il servizio arancionero stavolta manda in crisi la ricezione della Futura e sin dai primi punti la CBF Balducci HR costruisce un vantaggio incolmabile (10-22) per le bustocche nonostante coach Beltrami abbia provato a stravolgere la situazione, 17-25 il risultato finale con ben 11 errori punto di Busto (8 in attacco), 75% in attacco per Mazzon, 2 ace e 5 punti per Bolzonetti.
Stessa storia nel quarto set: la CBF Balducci HR vola grazie ad un servizio pungente (3 ace) e Busto Arsizio, costretta a forzare il gioco, continua a faticare tantissimo in attacco e a commettere errori mentre muro e attacco arancioneri imperversano (6-16): sugli scudi Bolzonetti (7), Mazzon (5) e Broekstra (5 punti con il 100% in attacco) per il 14-25 finale. Nel tie break è guerra di nervi, Busto trova subito il +3 e lo tiene stretto fino in fondo con una CBF Balducci HR rimasta sempre in gara (nonostante i 6 errori punti nel tie break), grazie alla ritrovata Zanette (5 punti) che prende per mano la squadra per il 15-12 finale.
LA CRONACA - Primo break di Cvetnic in pipe (4-2), Rebora tiene il +2 in primo tempo (6-4), poi l’errore di Stroppa, il contrattacco di Pomili e l’ace di Zanette regalano il 9-4 alle lombarde. Mazzon ci prova in fast (11-7), Civitico sbaglia e Busto va a +6 (13-7), il muro di Zanette vale il +7 per la Futura (15-8). Cvetnic continua il suo turno al servizio con l’ace del 17-8, Bolzonetti risponde dai nove metri (17-10) ma non basta contro una Busto scatenata in attacco (19-11, Cvetnic). Fiesoli trova il contrattacco del 19-13, Mazzon quello del 19-14: è solo un lampo, Pomili mette in difficoltà la ricezione arancionera e Rebora ne approfitta (22-14) così come Tonello (24-15), Monza chiude con un tocco di seconda per il 25-16 Busto.
Nel secondo set Bonelli apre il break arancionero con l’ace del 2-4 ma Cvetnic trova subito due contrattacchi per il 5-4 Busto, Carancini inserisce Dzakovic per Stroppa e Broekstra per Civitico, un errore in ricezione in campo CBF Balducci HR spinge le lombarde al +2 (7-5). Mazzon non trova il campo (9-6), Bolzonetti trova invece le mani del muro per il 10-9, risponde Cvetnic in contrattacco (12-9) primo di essere fermata a muro da Dzakovic (13-12).
Bonelli firma l’ace della parità (13-13), i muri di Tonello e Zanette riportano però Busto al +3 (16-13), Cvetnic trova la riga in contrattacco per il 17-13. La Futura tiene il +4 fino al 20-16, Bolzonetti non ci sta (20-18) e Mazzon ferma il colpo di Monza (20-19), Zanette non trova il campo ed è 20-20. La striscia arancionere continua con l’ace di Fiesoli (20-21) e l’errore di chiamata di video check di Busto (20-22): parziale di 0-7 per la CBF Balducci HR. Zanette pareggia in contrattacco (22-22) e firma anche il nuovo vantaggio (23-22), Cventic trova il set point (24-22), Bolzonetti annulla il primo (24-23) ma Zanette chiude in pipe 25-23.
Il terzo set si apre con il tocco a filo rete di Broekstra per il 2-4 CBF Balducci HR poi la tedesca non trova il campo (4-4), Bolzonetti ci riprova con l’ace del 4-6, Fiesoli piazza il lungolinea del +3 (4-7) e ancora Bolzonetti l’ace del 4-8. Mazzon sbaglia (7-9), Zanette pure (7-11) e la centrale veneta si rifà col contrattacco del 7-12, Fiesoli allunga col colpo del 7-13.
La ricezione di Busto continua con le difficoltà e Mazzon ne approfitta (7-14), Beltrami inserisce Bosso per Cvetnic ma la situazione non cambia: le arancionere continuano a spingere al servizio e volano sull’8-17 con l’errore proprio di Bosso. Dentro anche Bresciani in regia per Monza (8-18), la battuta CBF Balducci HR imperversa (9-21 con Bolzonetti sul servizio di Mazzon e l’errore di Tonello, dentro Furlan), sbaglia anche Zanette (10-22). Bosso trova un bel turno al servizio (ace del 13-22, contrattacco Zanette 14-22), altri due errori arancionere portano Busto al -6 (17-23) ma ormai i giochi sono fatti, l’errore di Zanette fa 17-25.
Nel quarto set la CBF Balducci HR fa subito la voce grossa (0-3), Bonelli spinge al servizio e Broekstra mette giù l’1-5, Bolzonetti firma l’ace del 2-7. Rebora contrattacca il 4-7 poi sbaglia (4-9), Cvetnic pure (4-10), Mazzon sentenzia il 4-11 a filo rete. Broekstra mette l’ace del 4-12 e Fiesoli mura Tonello (5-14, entra Furlan per lei), Mazzon mura il 6-16 per un altro maxi break arancionero. Beltrami riprova la carta Bosso, la Futura prova a reagire col muro di Pomili (11-18) ma Bolzonetti trova due attacchi consecutivi per l’11-20 e ancora per il 13-21, poi anche l’ace del 13-22. Broekstra arrotonda a +10 (13-23), l’errore di Rebora fa 14-25.
Nel tie break il primo strappo è di Busto sull’errore di Broekstra in attacco (3-1), Bolzonetti inchioda a terra il 4-3. Busto tiene il +2 (6-4), Fiesoli non trova le mani del muro (7-5) e Bolzonetti non riesce a sfruttare il possibile contrattacco della parità (8-6). Zanette chiude uno scambio intensissimo (9-6), Bonelli mura Cvetnic (9-8), Bolzonetti tiene lì le arancionere (10-9) ma poi viene fermata da Cvetnic (12-9). Zanette tiene il +3 (13-10) e trova anche il match ball (14-11), Mazzon annulla il primo (14-12) però ancora Zanette chiude 15-12.
IL TABELLINO
FUTURA GIOVANI BUSTO ARSIZIO - CBF BALDUCCI HR MACERATA 3-2 (25-16 25-23 17-25 14-25 15-12)
FUTURA GIOVANI BUSTO ARSIZIO: Pomili 10, Rebora 7, Monza 1, Cvetnic 15, Tonello 9, Zanette 24, Bonvicini (L), Bosso 4, Furlan 3, Bresciani. Non entrate: Del Core, Citterio (L), Osana. All. Beltrami.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Fiesoli 14, Mazzon 16, Bonelli 4, Bolzonetti 25, Civitico, Stroppa 1, Bresciani (L), Broekstra 7, Dzakovic 4. Non entrate: Masciullo, Vittorini, Quarchioni, Morandini (L). All. Carancini.
ARBITRI: Pristera', Pasin.
NOTE - Durata set: 21', 29', 24', 23', 17'; Tot: 114'. MVP: Zanette.
(credit foto: Lvf)
Questo pomeriggio, a San Severino, intorno alle 15.30, lungo la strada provinciale in direzione di Castelraimondo, è avvenuto un incidente che ha visto un motociclista 24enne perdere il controllo della sua moto, nel tentativo di evitare un’improvvisa collisione con un’auto.
Nonostante fosse cosciente, le condizioni del giovane hanno richiesto l’intervento immediato dell’eliambulanza, che lo ha trasportato d’urgenza all’ospedale di Torrette.
La dinamica dell’incidente è al vaglio degli agenti della Polizia Locale di San Severino, che si sono prontamente recati sul luogo per le necessarie indagini.
«Una giornata straordinaria per Treia che va anche oltre la gioia della sua comunità». È il commento del consigliere provinciale e comunale di Treia Andrea Mozzoni dopo la posa della prima pietra del cantiere del convento del Santuario del Santissimo Crocifisso a Treia. «Aver accompagnato il presidente Acquaroli e il commissario straordinario Castelli in questa visita riempie d'orgoglio da treiese per l'importanza che vanta come riferimento per i fedeli e anche storicamente tutto il complesso - ha aggiunto Mozzoni -, l'attenzione posta dalla Regione Marche e dalla struttura commissariale segna da tempo il cambio di passo nella ricostruzione e, come in questo caso, c'è grande gioia e attesa grazie all'avvio dei lavori».
L’intervento, che ha un importo di 6,9 milioni, punta a riparare i gravi danni riportati dopo il terremoto del 2016/2017, che ha prodotto una totale inagibilità del complesso. Tra le azioni in programma, oltre al restauro pittorico e degli elementi decorativi, ci sono la demolizione dell’edificio mono-piano realizzato nella seconda metà del ‘900 nella zona est, la rimodulazione delle quote di calpestio di piano terra, la conservazione ed il restauro dei pavimenti del porticato e del chiostro interno, la razionalizzazione degli spazi interni ed il superamento barriere architettoniche con implementazione del tessuto connettivo orizzontale e verticale.
L’intero fabbricato sorge sulle rovine dell’antico insediamento pre-romano di Treia. A testimonianza dell’antichità dell’impianto originario risulta tuttora visibile la pianta di un anfiteatro nell’area adiacente al santuario, oltre ai frammenti ritrovati di epoca romana, alcuni dei quali inseriti nei muri del convento, a due pavimentazioni musive e a due preziose statue egizie, Iside e Serapide, rinvenute nel settecento.
Dopo quelle posizionate con la collaborazione della CRI matelicese, a Matelica è stata inaugurata una nuova panchina rossa grazie al locale gruppo dell’AIDO (Associazione italiana per la donazione di organi).
Nel pomeriggio di ieri (venerdì 5 aprile) è stata scoperta questa nuova panchina davanti al Palazzo Acquacotta che invita la popolazione a riflettere sull’importanza della donazione di organi, un gesto significativo che viene promosso anche attraverso lo slogan “Io dono! Non so a chi, ma so perché”.
All’inaugurazione erano presenti i vertici dell’AIDO provinciale, guidati dal dott. Elio Giacomelli, l’amministrazione comunale matelicese con il vicesindaco Denis Cingolani, gli assessori Rosanna Procaccini, Graziano Falzetti e Maria Boccaccini e i consiglieri Sauro Falzetti e Corinna Rotili.
"II Comune di Matelica, tramite il sindaco Baldini, aveva accolto subito l’istanza dell’AIDO – ha detto Cingolani -. Abbiamo qui fra noi il presidente provinciale dott. Giacomelli, che saluto cordialmente ed alcuni esponenti ed iscritti all’AIDO matelicese. Anche Matelica ha una bella storia in quanto il gruppo locale è stato fondato ben 44 anni fa ha rappresentato per molti anni un importante stimolo e sensibilizzazione alla cultura della donazione".
"Poi- prosegue Cingolani- come purtroppo succede a molte associazioni non c’è stato ricambio generazionale ed il gruppo non avendo potuto eleggere un direttivo era stato sciolto. Proprio su iniziativa del dott. Giacomelli, che ha sensibilizzato soprattutto alcune persone della consorella Avis, lo stesso è stato ricostituito. È proprio grazie all’AIDO che alcuni anni fa il parlamento ha emanato una legge che prevede che, all’atto della richiesta o del rinnovo della carta dì identità in Comune, si possa esprimere il consenso ad essere inseriti nel database del centro nazionale trapianti per concedere l’autorizzazione ad un’eventuale donazione.
Matelica ha recepito tale obbligo istallando la relativa procedura nel 2016 e questo ha dato notevoli risultati positivi se si pensa che ad oggi hanno dato il consenso 1’82,3% di persone. Questo impegno sia dell’AIDO alla sensibilizzazione che del Comune alla concretezza deve senz’altro continuare. Per quanto ci riguarda l’ufficio Anagrafe, diretto da Valeria Pavoni e l’impiegata allo sportello Bruna Chierici (che ha sostituito Maria Grazia Gigliucci che anche su questo argomento ringraziamo per il prezioso lavoro svolto) sono a disposizione per ricordare all’atto della richiesta della carta di identità questa particolare scelta da effettuare. C'è infatti un estremo bisogno di organi in quanto pur essendo aumentata di molto la disponibilità in seguito a tale scelta sono però altrettanto lunghe le attese per le persone che hanno necessità di procedere ad un trapianto».
Dall’8 al 14 aprile torna la Paper Week promossa da Comieco, in collaborazione con Federazione Carta e Grafica e Unirima e con il patrocinio di ANCI, del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e di Utilitalia.
Anche quest’anno Cosmari aderisce aprendo le porte dei propri impianti di Tolentino. Infatti sarà possibile fare il percorso che, ogni giorno, tonnellate di carta, cartone e cartoni per bevande percorrono all’interno dell’impianto di selezione fino al recupero e alla trasformazione in materie prime-seconde per il riciclo.
Saranno sette giorni di grandi eventi che in tutta Italia coinvolgeranno istituti scolastici, associazioni di categoria, realtà culturali e sociali del territorio.
L’obiettivo è coinvolgere pubblici diversi e raccontare con linguaggi differenti, come la raccolta differenziata di carta e cartone che facciamo nelle nostre case inneschi un ciclo virtuoso dando il via ad un processo industriale efficace ed efficiente che produce grandi risultati per l’ambiente, la comunità e la nostra economia.
Tra gli appuntamenti di punta c’è RicicloAperto che da oltre 20 anni porta gli studenti di tutta Italia a visitare gli impianti della filiera del riciclo di carta e cartone e per mostrare ad adulti e bambini la realtà del riciclo di carta e cartone facendo vedere da vicino gli aspetti più importanti e meno conosciuti, sfatando falsi miti come “buttano tutto insieme” e dando valore all’impegno quotidiano di ciascuno nel fare la raccolta differenziata che dà impulso all’economia circolare.
Alla sede di Tolentino, in località Piane di Chienti, sono attesi gli studenti dell’Ipsia “R. Frau” di Sarnano.
Tutti i cittadini potranno visitare liberamente il nuovo e moderno impianto di selezione dei rifiuti nelle giornate di giovedì 11 e venerdì 12 aprile, dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 17.
Civitanova è uno dei sei comuni italiani Bandiera blu e l’unico in tutte le Marche che ha ricevuto l’invito a partecipare, il 10 aprile a Gaeta, all’Educational Bandiera Blu, un appuntamento organizzato nell’ambito del terzo summit nazionale sull’Economia del Mare Blue Forum.
Saranno presenti tutti gli utenti del mare, la politica nazionale ed europea con l’obiettivo di condividere una programmazione italiana sull’Economia del Mare.
“Ricevere questo invito è per noi motivo di grande orgoglio - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica con delega al Turismo – siamo stati ritenuti uno dei comuni più qualificati in tutta Italia a partecipare a questo confronto dedicato all’importanza che l ’educazione ambientale riveste per un settore strategico quale il mare. Ciò significa che le azioni da noi intraprese, insieme alle tante attività e ai tanti progetti che negli anni le nostre scuole hanno presentato e portato avanti, stanno dando i giusti risultati”.
Civitanova, infatti, riceve da ormai 18 anni consecutivi la bandiera verde, la prima nel 2004/2005, che contribuisce anche all’ottenimento della Bandiera Blu Fee, in quanto i progetti ambientali che la città mette in atto rivestono un ruolo di fondamentale importanza anche ai fini della conferma del bollino blu.
“Eco-Schools – dice Ciarapica - è un progetto internazionale che si basa su azioni concrete volte ad educare gli studenti alla sostenibilità ed i risultati, visibili e misurabili, producono un vero e proprio cambiamento culturale. Porteremo la nostra esperienza ed il nostro modello di gestione e visione ecologica degli istituti scolastici a questo tavolo nazionale, consapevoli che tutto ciò è frutto della sensibilità ed attenzione di dirigenti scolastici ed insegnanti che da anni educano, coinvolgono ed ispirano i nostri studenti, ma anche di famiglie e associazioni che sono soggetti fondamentali di questo percorso condiviso e partecipato. I comportamenti ecologicamente corretti di ognuno - conclude il sindaco - portano a un sensibile miglioramento del livello della qualità della vita dell’intera comunità”.
Molte famiglie hanno accettato l’invito dell’amministrazione comunale di Tolentino, Ufficio Servizi Sociali e Ufficio Ambiente, per partecipare all’evento di questa mattina che prevedeva la piantumazione di alcuni alberi dedicati ai bambini e alle bambine nuovi nati nell’anno 2023, nell’area verde di recente costituzione posta all’incrocio tra via E. Mattei e viale A. Cassarà.
Protagonisti assoluti della mattinata, resa ancor più piacevole dalle alte temperature, sono stati tanti papà e mamme che hanno piantato alberi di specie autoctone che cresceranno insieme ai loro figli.
“Un gesto simbolico – come hanno sottolineato l’assessore alle Politiche sociale Elena Lucaroni e i consiglieri delegati Fabio Montemarani e Antonio Trombetta - ma significativo: la piantumazione di alberi che cresceranno insieme ai nostri nuovi cittadini”.
“L'albero, simbolo di vita, crescita e rinascita – hanno detto - diventa oggi il legame tangibile tra le generazioni presenti e quelle future. È un'impronta verde che lasciamo nella nostra città, un segno tangibile del nostro impegno verso la sostenibilità ambientale e la cura del nostro territorio”. A dimora solo piante autoctone.
Finisce fuori strada con l’auto e si schianta contro un albero: un uomo a Torrette. È il bilancio di un incidente avvenuto, intorno alle 10,00 di oggi, in località Nidastore di Arcevia, nell’Anconetano.
Una volta lanciato l’allarme sono giunti sul posto i sanitari del 118 e i vigili del fuoco. La squadra dei pompieri di Arcevia ha estratto il conducente dall'abitacolo con attrezzature idonee. Il ferito, successivamente, è stato preso in consegna dai sanitari per il trasporto in eliambulanza all'ospedale dorico di Torrette. L’Intervento si è chiuso con la messa in sicurezza del mezzo.
I rilievi del caso spettano ai carabinieri, non vi sarebbero altre mezzi coinvolti nel sinistro. Le condizioni del conducente sono gravi.
A seguito dei disagi riscontrati a causa dell’elevato numero di pazienti presi in carico dall’ambulatorio temporaneo della dottoressa Cristina Medei, chiamata a sopperire al pensionamento di uno dei medici di base di Castelraimondo, l’amministrazione comunale aveva richiesto e ottenuto un colloquio con i vertici dell’Ast Macerata.
Il sindaco Patrizio Leonelli, il presidente del consiglio comunale Luigi Bonifazi e il consigliere Renzo Marinelli hanno quindi incontrato il dottor Ricci e il dottor Cordani, presentando la problematica di Castelraimondo in cerca di una soluzione. Dall’incontro è emerso che la questione della carenza dei medici è ovviamente nazionale, ma si acutizza nelle aree interne e montane. Sempre meno medici scelgono di insediarsi nelle zone dell’entroterra.
L’Ast Macerata ha già presentato questa problematica ai vertici regionali e nazionali, contestualmente l’amministrazione comunale ha suggerito di proporre delle indennità speciali ai medici che sceglieranno di accettare incarichi in zone montane particolari.
L’amministrazione si augura che a questa problematica venga trovata presto una soluzione; tuttavia, al momento si ricorda alla cittadinanza che l’ambulatorio temporaneo curato dalla dottoressa Cristina Medei resterà operativo anche per tutto il mese di aprile in via Strada Camerte, 1 con i seguenti orari: il lunedì dalle ore 16 alle ore 19, il mercoledì dalle ore 9 alle ore 12 e il venerdì dalle ore 16 alle ore 19.
Nicoletta Pascucci è il nuovo capo dell’Ufficio di gabinetto della Questura di Macerata, Patrizia Peroni diventa primo dirigente dell'Ufficio anticrimine, mentre dal Milanese arriva il nuovo medico della polizia Alessandra Taddeo.
Sono queste le novità annunciate questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, dal questore di Macerata Luigi Silipo: “Sono contento sia stata gratificata con questo incarico – ha detto il questore in riferimento al nuovo capo Ufficio di gabinetto Nicoletta Pascucci – . Ha diretto dal 2011 un ufficio fondamentale che è la Digos e lo ha fatto in modo esemplare tanto che è stimatissima dal nostro servizio centrale di Roma”,
“Sono onorata di questo incarico – ha dichiarato la stessa Pascucci – è un ufficio che mi è sempre piaciuto come la Digos. Sono due uffici che camminano in tandem, la Digos è quello operativo l’Ufficio di gabinetto quello organizzativo. Settore che conosco ma dovrò ancora imparare tanto. Sono molto contenta, certo lasciare quello che si è abituati a fare per tanti anni è un cambiamento forte, ma un cambiamento positivo”.
“Importante incarico anche per la marchigiana Patrizia Peroni che viene promossa a primo dirigente dell'Ufficio anticrimine. “Con il suo ruolo – ha spiegato Silipo - si occuperà dei provvedimenti che vanno dal Dacur a quello sulle violenze di genere, quindi gli ammonimenti del questore. Importante che sia a Macerata perché è referente per tutte le Marche del fenomeno delle violenze di genere”.
Gli agenti del commissariato di pubblica sicurezza di Fabriano hanno denunciato una donna del posto per minaccia, ingiuria e lesioni. Dopo un'approfondita istruttoria, il questore di Ancona, Cesare Capocasa, ha emesso un provvedimento di prevenzione, notificando all'aggressore un avviso orale. Tale avviso, una misura cautelare della Pubblica Sicurezza, avverte la destinataria che è sotto osservazione speciale e che comportamenti futuri potrebbero portare a misure più severe, come la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.
I rapporti di vicinato non erano più accettabili da tempo tra due famiglie, quando una mattina di metà marzo la situazione ha iniziato a farsi insopportabile per il nucleo familiare occupante il piano sottostante. Alla musica ad alto volume da ore si è aggiunto il rumoroso trascinamento di sedie e tavolo nonché forti colpi da oggetti verosimilmente lasciati cadere dall’alto sul pavimento: tutto al probabile fine di molestare e rendere insopportabile la condizione della famiglia vicina.
La presenza di un anziano con gravi problemi di salute nel nucleo familiare ha spinto una donna di 38 anni a salire al piano superiore per tentare di mediare la situazione. Tuttavia, il confronto si è rapidamente trasformato in un climax di ingiurie e minacce da parte della vicina, una donna di 51 anni. Nonostante i tentativi di dialogo, la discussione è degenerata in una violenta aggressione fisica, con la 51enne che ha prima spinto e poi afferrato per il collo la vicina, costringendo gli altri condomini a intervenire per separarle.
L'aggressione ha lasciato segni fisici e emotivi sulla vittima, che ha riportato dolore al collo e alle braccia, oltre a un forte stato di agitazione. Dopo essere stata medicata in ospedale e ricevere una prognosi di 10 giorni, la donna ha deciso di denunciare l'accaduto presso il commissariato di polizia cittadino. Le autorità hanno preso seri provvedimenti nei confronti della aggressore, denunciandola per ingiuria, minaccia e lesioni volontarie
La Conferenza regionale ha approvato il progetto definitivo per il restauro del muro di cinta di via Maestro Armanno, nel comune maceratese di Pioraco. L’importo previsto per i lavori, ricompresi nell’ordinanza commissariale numero 137, è di 160.000 euro.
In seguito al sisma, infatti, la porzione muraria in oggetto è stata danneggiata riportando lesioni, soprattutto nella parte alta; lungo le fessure che si sono create, l’infestazione della vegetazione spontanea ha avuto grande incidenza. Inoltre, la parte sommitale del muro ha subìto uno “spanciamento” verso l’esterno.
«Anche attraverso quelli che sembrano interventi di minore entità si può restituire tanto alle comunità del sisma - spiega il commissario straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli -. Al termine dei lavori, infatti, via Maestro Armanno sarà riaperta al pubblico dato che ora il passaggio è interdetto per motivi di sicurezza. Proseguiamo il nostro lavoro a testa bassa e con determinazione, consapevoli che c’è ancora molto da fare. Fondamentale, come sempre, la sinergia con la Regione guidata dal presidente Acquaroli, con l’Ufficio Speciale Ricostruzione e con il sindaco di Pioraco Matteo Cicconi».
Il muro di cinta di via Maestro Armanno è situato a margine del centro storico ed è ciò che rimane delle vecchie mura cittadine. Di una lunghezza di circa 40 metri, faceva parte della “cinta inferiore”, ossia la parte delle mura verso oriente che congiungeva le due sponde del fiume. Le sue origini potrebbero risalire all’epoca medievale.
L’intervento mira a ripristinare la funzionalità statica e al restauro, passando in primis dalla pulizia del paramento murario per liberarlo dalle piante infestanti. La parte centrale, caratterizzata dalle lesioni più gravi, verrà consolidata mediante uno scuci-cuci finalizzato a eliminare lo spanciamento.
Sulla sommità del muro si prevede la ricostruzione del parapetto. L’opera sarà completata con il ripristino della pavimentazione della via, nella fascia adiacente il parapetto, dove si riscontrano le maggiori fessurazioni ed il piano di calpestio risulta sconnesso.
Siamo al centro di un interesse turistico nazionale, in cui s’inseriscono perfettamente i nostri “percorsi di storia”, con richieste di partecipazione che provengono da varie regioni d’Italia. Segno che la formula che abbiamo proposto funziona”. È il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, a commentare il successo dell’iniziativa delle passeggiate nella storia, percorsi guidati nella natura in cui si raccontano fatti, eventi e personaggi del territorio, organizzati dal Comune in collaborazione con il “Girastorie” di Matteo Petracci.
“La gente ha bisogno di sperimentare la bellezza dei contesti naturali e conoscere la storia di questi luoghi meravigliosi. Noi offriamo gratuitamente questa possibilità. La prossima tappa, domani, domenica 7 aprile, avrà per tema l’economia agropastorale, i luoghi della transumanza, le lavorazioni casearie e dei prodotti della terra: una storia che ci rende orgogliosi delle nostre tradizioni. Questa è la formula di turismo che proponiamo e riteniamo vincente per il territorio: mettere insieme natura e cultura. E i risultati ci stanno dando ragione”