Rissa in via Roma, i carabinieri identificano e denunciano altre nove persone. Dalla notte del 24 marzo scorso, infatti, quando in via Roma si sono affrontati, a colpi di spranghe, davanti al Bar Nino, circa una ventina di giovani stranieri, sono continuate, senza sosta, le indagini dei carabinieri della Compagnia di Macerata volte ad identificare tutti i partecipanti alla spedizione punitiva.
E così, ai sette cittadini egiziani denunciati nella prima fase dell’attività investigativa, si aggiungono ulteriori nove loro connazionali, tutti di età compresa fra i 20 ed i 33 anni, abitanti tra i comuni di Macerata e Tolentino. Secondo le indagini svolte dai militari anche loro sono ritenuti responsabili della rissa di via Roma e per tale motivo, nella giornata di mercoledì, sono stati denunciati all'autorità giudiziaria.
A loro i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Macerata sono giunti dopo un minuzioso lavoro di analisi dei video acquisiti a seguito della disputa. Tutti i denunciati, sia i primi sette che gli ultimi nove soggetti identificati, fanno parte di due distinti gruppi occupati, con altrettante distinte ditte, nel settore dell’edilizia. Proprio irrisolti motivi di lavoro tra i titolari delle due imprese sono alla base dello scontro: alla soluzione nelle competenti sedi giudiziarie si è preferito risolvere la questione a colpi di bastone.
La Procura di Macerata, condividendo le prime risultanze delle indagini svolte dai carabinieri, ha assunto la direzione delle stesse emettendo il decreto di perquisizione nei confronti dei primi 7 indagati così come richiesto dagli investigatori dell’Arma.
E così, alle prime luci dell'alba di lunedì scorso, i militari della Compagnia di Macerata, coadiuvati da quelli della Compagnia di Tolentino, hanno bussato alle porte delle abitazioni individuate nei comuni di Macerata e Tolentino, tutte occupate da cittadini egiziani, e hanno dato corso alle operazioni finalizzate sia alla ricerca degli indumenti indossati dai partecipanti alla rissa e sia alla ricerca degli strumenti utilizzati durante la zuffa.
Il rinvenimento e il sequestro di tutti gli abiti indossati ha definitivamente inchiodato alle loro responsabilità sia i primi sette soggetti deferiti che gli altri nove cittadini egiziani. Sono stati trovati, inoltre, bastoni, spranghe in ferro, spezzoni di catene, cutter, coltelli a serramanico e anche due pistole a salve, un revolver e una pistola semiautomatica, prive di tappo rosso.
Circostanza che ha alimentato la convinzione nei carabinieri che la contesa non si sia certamente esaurita quella notte del 24 marzo e che alla prima favorevole occasione i due gruppi si sarebbero nuovamente affrontati con chissà quali conseguenze.
"Anche nei confronti degli ultimi nove denunciati sarà proposta al Questore di Macerata l’adozione di misure preventive idonee a garantire la sicurezza (urbana) come il foglio di via obbligatorio o il Daspo Urbano", informa il comandante della Compagnia dei carabinieri di Macerata, Giorgio Picchiotti.
La Sala Cesanelli dell’Arena Sferisterio ha ospitato domenica 7 aprile la cerimonia di premiazione del Certamen Latinum indetto dal Liceo Classico “Giacomo Leopardi” di Macerata e giunto ormai alla VII edizione. Intitolato al professor Febo Allevi, illustre studioso di fama nazionale ed internazionale, docente di Storia della critica letteraria e di Storia delle tradizioni popolari nell’ateneo maceratese e preside del liceo cittadino, il progetto, curato dalle professoresse Maria Rita Pistelli e Patrizia Zega, ha visto la partecipazione di numerosi alunni delle scuole secondarie provenienti da numerose regioni italiane.
Salutando i partecipanti e rallegrandosi per la presenza di tutti gli istituti premiati, la dirigente scolastica Angela Fiorillo ha voluto dedicare un pensiero particolare alla professoressa Sara Ciccarelli, docente che ha avuto profondamente a cuore la sua professione e l’istituzione scolastica e grazie al cui generoso lascito testamentario il Liceo Leopardi dispone ancora oggi di fondi per premiare le eccellenze e può usufruire di un’aula multimediale con trenta postazioni pc e altre attrezzature informatiche. Alla professoressa Ciccarelli, in segno di grato ricordo, da quest’anno è stata intitolata la sezione seniores del Certamen.
Ai saluti della dirigente si sono poi aggiunti quelli di Katiuscia Cassetta, assessore alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Macerata che ha patrocinato l’evento offrendo la splendida sala che lo ha ospitato. È seguita la presentazione della commissione giudicatrice, composta da Carla Domizioli, già professoressa di Latino e Greco del Liceo Leopardi, e dalle docenti dell’Università di Macerata Arianna Fermani (Storia della Filosofia Antica) e Maria Grazia Moroni (Letteratura cristiana antica) che si è fatta portavoce dei saluti del rettore John McCourt.
Doverosa, oltre a quella di Sara Ciccarelli, la memoria di altre due figure fondamentali che hanno ispirato la realizzazione del Certamen: il già citato professor Febo Allevi, commemorato dalle parole della professoressa Maria Rita Pistelli, e Maria Grazia Capulli, indimenticabile volto del giornalismo televisivo nazionale a cui è intitolato il premio della sezione juniores, raccontata dalle commosse parole di stima e di amicizia della professoressa Patrizia Zega.
Con vivo interesse la sala ha ascoltato la lectio magistralis “Il tempo del Bello: l’attualità dell’arte classica” tenuta dal professor Stefano Papetti, responsabile del Polo Museale di Ascoli Piceno, docente di Tecniche Artistiche e Restauro presso il Corso di Laurea in Tecnologia per la Conservazione dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Camerino, presidente della Fondazione Salimbeni per le arti figurative di San Severino Marche, docente di Storia dell’Arte presso l’IIS “L. Da Vinci” di Civitanova Marche e autore di numerosissimi studi e saggi critici, in particolare sull’arte marchigiana dal Gotico al Rinascimento e Barocco.
La cerimonia è entrata quindi nel vivo con le premiazioni dei vincitori. Gli alunni del II anno del biennio erano stati invitati a realizzare un elaborato in forma multimediale, concernente un aspetto particolare della civiltà e/o antichità romana, da cui emergesse una continuità con l’attualità nelle sue varie e possibili sfaccettature, ovvero un elaborato che valorizzasse il patrimonio storico, artistico-archeologico presente sul territorio italiano.
Ad aggiudicarsi il primo premio è stata la classe VB del Liceo Classico “G. Leopardi” di Macerata con un originale elaborato sul tema dell’ebbrezza. Al secondo posto si è classificata la classe 2^B del Liceo Scientifico “Amaldi” di Bari, con un apprezzato lavoro intitolato “Olea” e, infine, al terzo posto della sezione juniores si sono classificate le alunne Beatrice Cammertoni, Serena Giannandrea, Vera Paciaroni, Alessia Rosini, Matilde Sciarra e Elena Spalletti della 2^F del Liceo Linguistico “G. Leopardi” di Macerata con una accurata ricerca sulla “cosmesi”.
Per la sezione seniores il tema scelto quest'anno era “Declinazioni di felicità, ovvero la grammatica del bene vivere nella voce dei classici”: gli alunni del quarto anno hanno concorso con la traduzione di un passo delle Tusculanae disputationes di Cicerone, mentre quelli del quinto anno con un passo tratto dal De vita beata di Seneca. La commissione ha assegnato il primo premio ad Alice Pennesi della classe IIIC del Liceo Classico “G. Leopardi” di Macerata, il secondo premio a Giuseppe Antonio Manni dell’IIS “L. Da Vinci” di Civitanova Marche e il terzo premio a Ilaria Pavoni della IIID del Liceo Classico “G. Leopardi” di Macerata.
Le professoresse Pistelli e Zega, soddisfatte per la riuscita del Certamen, ringraziano i numerosi partecipanti, le alunne Veronica Giannandrea ed Eleonora Luchetti che, rispettivamente al clarinetto e alla tastiera, hanno regalato gradevoli e raffinati intermezzi musicali; la Regione Marche, la Provincia di Macerata, il Comune di Macerata, UniMc, l’Associazione Italiana di Cultura Classica e l’Associazione Amici del Liceo Classico che hanno offerto il patrocinio; gli sponsor Tacchi Rappresentanze Editoriali, Teach and Teach, Belloni Fabio, Carelli Leonardo e Zanichelli per i contributi economici e tutti coloro che, a vario titolo, hanno permesso questo momento di valorizzazione del patrimonio culturale della classicità, fondamento comune della civiltà occidentale, nonché strumento di aggregazione, di contatto, di collaborazione, di dibattito tra studenti, docenti e società civile.
Si è concluso nei giorni scorsi il ciclo di lezioni sull’autodifesa basato sull'innovativo metodo Mas (movimento, azione sorpresa), a cura della società Mastery, sotto la direzione dell'head master Remo Grassetti. Al corso, organizzato e finanziato in sinergia tra Commissione Pari opportunità della Regione Marche e l'Assessorato Pari opportunità del comune di Civitanova Marche, con lo sportello Informadonna, alla palestra dello stadio, hanno partecipato 54 donne, dai 14 ai 60 anni.
"Una sinergia di donne ha visto nascere un progetto a ricaduta concreta su molte altre. Come Assessorato e Sportello Informadonna abbiamo voluto sposare la bella intuizione della Commissione regionale, formando decine di persone ad una prevenzione delle emergenze legate a conflittualità di vario tipo. Ringrazio il direttore Grassetti con tutto il suo team, l'avvocato Tizzi e la presidente Vitturini, con l'intera Commissione regionale, per il lavoro di squadra che ha reso possibile una formazione fattiva a misura di tutte", dichiara l'assessore di pertinenza Barbara Capponi.
Alla cerimonia di consegna degli attestati, erano presenti il sindaco Fabrizio Ciarapica, l'assessore Barbara Capponi e il consigliere regionale Pierpaolo Borroni, i quali hanno espresso grande soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa, che ha permesso alle partecipanti di acquisire preziose conoscenze utili a prevenire i conflitti, gestire le situazioni critiche, rafforzare l'autostima e l'autocontrollo.
Si chiude in Gara 2 di semifinale l’avventura della CBF Balducci HR nei Playoff promozione di Serie A2 Tigotà: nel match del Banca Macerata Forum, di fronte ad un ottimo pubblico che alla fine saluta la stagione arancionera con tantissimi applausi, la Futura Giovani Busto Arsizio domina la partita in tre set con una grande prestazione in ogni fondamentale, guadagnando l’accesso alla finale dove sfiderà la vincente di Gara 3 tra Talmassons e Messina. Gara a senso unico sin dai primi punti per le bustocche con la mvp Zanette a quota 16 punti (doppia cifra anche per Cvetnic, 11), 5 ace e 8 muri vincenti messi a segno dalle lombarde mentre in casa arancionera non gira l’attacco (27% con il 5% di efficienza) e la pressione della Futura a rendere costantemente la vita difficile a Fiesoli e compagne.
Coach Carancini sceglie Bonelli-Stroppa, Mazzon-Broekstra, Fiesoli-Bolzonetti, Bresciani libero. Coach Beltrami riparte da Monza-Zanette, Tonello-Rebora, Cvetnic-Pomili, Bonvicini libero.
Il primo set è subito di marca Futura: le lombarde pungono al servizio e attaccano al 46% (5 punti per Cvetnic con l’80%, 4 per Zanette e Pomili) mentre la CBF Balducci HR fatica in questo fondamentale (25%) commettendo ben 6 errori: 16-25 il finale. Stessa trama nel secondo set: le percentuali di attacco arancionere migliorano (39%) ma arrivano 5 errori mentre Busto continua ad avere una buona efficienza, inoltre i 3 muri (2 Rebora) e i 2 ace lombardi fanno la differenza per il 18-25 finale. Monologo lombardo nel terzo set: 5 muri e 2 ace spingono la Futura, Carancini prova a rivoluzionare la squadra ma l’attacco arancionero si smarrisce ancora (18%) mentre Busto spinge fino in fondo per il 10-25 conclusivo.
LA CRONACA - La Futura parte lanciata con tanta difesa e un contrattacco che con Zanette e Pomili lancia le lombarde sul 2-7. Bolzonetti firma l’ace del 4-7 ma Pomili allunga di nuovo con due colpi morbidi consecutuvi (4-10). Broekstra non trova il campo (4-11), Fiesoli e Mazzon a filo rete sfruttano la battuta di Broekstra che mette in difficoltà la ricezione di Busto (7-11). Il contrattacco di Cvetnic è sulla riga (9-14), la battuta di Bosso entrata al servizio regala il 12-18, entra Civitico per Broekstra, anche Zanette fa faticare la seconda linea maceratese ed è 13-20. La CBF Balducci HR non riesce a chiudere lo strappo (15-23 Cvetnic), la Futura ha vita facile in cambio palla e la croata chiude 16-25.
Altra partenza lanciata per Busto nel secondo set (0-3) sul servizio di Rebora, Stroppa accorcia (2-3) ma la Futura torna al +3 sull’ace di Tonello con l’aiuto del nastro (4-7). Rebora ferma Mazzon (5-9) ma altri due errori in attacco CBF Balducci HR portano le lombarde sul 6-11, Monza non si intende con Rebora (8-11) ma poi la centrale mette l’ace dell’8-13. Broekstra firma il 10-14, Pomili mura l’11-16, Stroppa non trova la riga (11-17) poi Rebora allunga ancora sul 13-20. Coach Carancini prova Vittorini per Fiesoli, Cvetnic mette il mani out del 14-22, Stroppa ci prova (16-22), c’è il fallo di accompagnata sulla copertura Futura ed è 17-22. Tonello sbaglia (18-22), Zanette rilancia (18-24) e Cvetnic chiude 18-25.
Il terzo set (c’è Civitico in campo per Broekstra) si apre con due muri di Tonello (1-4), rientra Vittorini per Fiesoli, la Futura trova anche l’1-5 con Zanette. Bolzonetti e Vittorini ci provano (4-6), Tonello non passa (5-6) poi Rebora ferma Civitico (6-9), Vittorini sbaglia la pipe ed è 6-10. Rebora allunga in fast (6-11), poi Zanette al servizio fa 6-14 con un ace e una palla ricevuta a filo rete messa giù da Monza, c’è Dzakovic in campo per Stroppa. L’opposta della Futura mette giù anche il 6-15, Bolzonetti mette l’8-15 ma Rebora mura ancora (8-17), Monza di seconda fa 8-18. Cvetnic piazza l’8-20, rientra Fiesoli ma Busto non smette di spingere sull’acceleratore (9-23 e 10-25).
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA - FUTURA GIOVANI BUSTO ARSIZIO 0-3 (16-25 18-25 10-25)
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Fiesoli 5, Mazzon 6, Bonelli 3, Bolzonetti 7, Broekstra 2, Stroppa 4, Bresciani (L), Vittorini 3, Civitico 2, Dzakovic 1, Morandini. Non entrate: Quarchioni, Cappellacci (L), Masciullo. All. Carancini.
FUTURA GIOVANI BUSTO ARSIZIO: Rebora 7, Monza 4, Cvetnic 11, Tonello 8, Zanette 16, Pomili 6, Bonvicini (L), Bosso. Non entrate: Furlan, Osana, Del Core, Citterio (L), Bresciani. All. Beltrami.
ARBITRI: Selmi, Angelucci.
NOTE - Spettatori: 650, Durata set: 23', 25', 24';
Tot: 72'. MVP: Zanette
(foto Roberto Bartomeoli)
La parentesi di Romano Giannini da head coach della Cucine Lube Civitanova si apre con una doccia fredda. Nel terzo turno del Girone di Play Off 5° Posto Credem Banca la formazione biancorossa scivola all’Eurosuole Forum contro la Rana Verona in tre set (22-25, 23-25 17-25). Più complessa la situazione in classifica, con i vice campioni d’Italia al momento quinti e fuori dalle Semifinali. Domenica 14 aprile, nella sfida interna delle 18 contro Cisterna, servirà una vittoria per poi cercare il colpo mercoledì 17 aprile (ore 20.30) al PalaBancaSport di Piacenza contro la Gas Sales Bluenergy dei tanti ex.
Per i biancorossi l’unico in doppia cifra è Lagumdzija (14 punti con 2 ace e 2 muri). A condizionare il match sono le difficoltà in posto quattro dei cucinieri, con la difesa e il muro di Verona che, soprattutto nel finale, salgono in cattedra (13 i vincenti) grazie al contributo importante dei centrali (7 block in due) e di Keita (4 muri su 16 punti), ma il premio di MVP va al top scorer Amin (17) traino per un attacco di squadra che chiude con il 59%. Giannini fa girare gli schiacciatori. Civitanova prova a raddrizzarla con il servizio e nei primi due parziali non molla mai la rincorsa salvo poi sfaldarsi nel terzo.
Le formazioni - Cucinieri in campo con De Cecco al palleggio e Lagumdzija opposto, Anzani e Chinenyeze al centro, Nikolov e Bottolo in banda, i liberi Balaso e Bisotto ad alternarsi. Ospiti schierati con Spirito al palleggio e Amin terminale offensivo, Grozdanov e Cortesia al centro, Dzavoronok e Keita in posto 4, l’ex biancorosso D’Amico libero.
La gara - Nel primo set (22-25) i veneti sono più incisivi in attacco (62%), spinti dai 7 punti di Amin (83%), e lavorano bene con il muro-difesa. Nel cuore del parziale l’ace e il diagonale di Lagumdzija portano sul +2 la Lube (13-11), che si carica e allunga con l’ace di Bottolo (17-14). Gli scaligeri non mollano (17-16) spingendo Giannini al time out, Keita trova il tocco del pari (18-18). Un block di Amin segna il sorpasso (19-20). Yant rileva Nikolov, ma Keita sigla due punti chiave (20-23) seguiti dall’ace di Amin (20-24). Verona chiude con la firma di Cortesia.
Nel secondo set (23-25) gli 8 punti di Lagumdzija con il 100%, la crescita a muro (4 i vincenti) e al servizio (3 ace) consentono ai biancorossi di lottare fino alla fine dopo l'innesto di Zaytsev e Yant in un parziale viziato da una falsa partenza (3-8). Civitanova risale. Si procede a strappi (18-20). Amin sigla il colpo del 21-24. Yant risponde in attacco e dai nove metri con l’ace del 23-24, ma Verona chiude con un mani out che sfiora la linea certificando il 61% degli attaccanti con Keita (6 punti) e Amin (5) sugli scudi.
Nel terzo set (17-25) La Lube rientra con la stessa formazione messa in campo nella seconda parte del terzo set, ma la costanza in attacco e gli 8 block dei veneti sono una sentenza. Proprio il muro-difesa rimette in gioco gli attaccanti (7-14). Giannini inserisce Nikolov per Yant, ma la formazione di Stoytchev gioca a briglie sciolte (8-15). Giannini fa girare la squadra, i cambi non sortiscono l’effetto voluto tra i biancorossi (13-21), che non riescono a sorprendere gli ospiti (15-23). Verona chiude su un attacco out dei biancorossi.
Tabellino
Cucine Lube Civitanova – Rana Verona 0-3 (22-25, 23-25, 17-25)
Cucine Lube Civitanova: Bottolo 4, Anzani 3, Lagumdzija 14, Nikolov 8, Chinenyeze 2, De Cecco 2, Thelle, Motzo, Bisotto (L) ne, Balaso (L), Zaytsev 3, Diamantini 2, Yant 6. All. Giannini.
Rana Verona: Zingel, Cortesia 8, Dzavoronok 8, D’Amico (L), Jovovic ne, Keita 16, Amin 17, Grozdanov 8, Spirito1, Bonisoli (L) ne, Sani, Mosca ne, Mozic ne, Zanotti ne. All. Stoytchev
ARBITRI: Carcione (RM) e Brancati (PG)
Durata: 28’, 30’, 26’. Totale: 1h 24’.
NOTE: Civitanova: battute sbagliate 14, ace 5, muri 6, attacco 45%, ricezione 35% (17% perfette). Verona: battute sbagliate 14, ace 4, muri 13, attacco 59%, ricezione 47% (18% perfette). Spettatori: 1.317. MVP: Amin.
(Credit foto: Spalvieri)
Tamponamento tra moto e furgone: un diciottenne finisce in ospedale. È quanto avvenuto nel pomeriggio, intorno alle 19, in via Giacomo Matteotti, nella frazione di Passo di Treia. Ancora da ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto, al vaglio dei carabinieri che procedono ai rilievi di rito.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 che hanno prestato soccorso al giovane motociclista. A causa dei traumi riportati dopo essere stato sbalzato dalla sella, per il ragazzo è stato disposto il trasferimento all'ospedale di Macerata con un codice di media gravità.
Sono stati presentati questo pomeriggio, in conferenza stampa, i lavori di riqualificazione e rigenerazione degli ex Capannoni Rossini che, a seguito dello schema di convenzione della durata di tre anni tra Comune e Accademia di Belle Arti, saranno gestiti dall’Abamc grazie al progetto Owl_Open Working Lab che prevede lo sviluppo di un laboratorio accademico di alta formazione. I lavori di riqualificazione sociale e culturale, per un importo di circa 2 milioni di euro, sono stati ultimati nei giorni scorsi.
"Riportare l’area al suo ruolo di asse-chiave per lo sviluppo urbano della città di Macerata era uno degli obiettivi della rigenerazione degli ex Capannoni Rossini e abbiamo quindi pensato a un intervento che potesse stimolare la potenzialità e l’appetibilità dell’area non solo da un punto di vista di offerta dei servizi ma anche come residenzialità attirando, al contempo, nuovi investimenti privati - ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Presentiamo un’operazione in linea con gli obiettivi dell'amministrazione: procedere alla riqualificazione del tessuto urbano dando un impulso di rivitalizzazione con la creazione di spazi di condivisione, lavoro e aggregazione, in particolare per i giovani".
"Vogliamo stimolare la loro creatività e supportarli anche a livello professionale con spazi ad hoc dove trovare punti di riferimento e di orientamento formativo ma anche luoghi di confronto e di supporto per eventuali difficoltà e disagi personali. Il tutto in un’ottica di vera inclusione dato che all’interno degli ex Capannoni Rossini svilupperemo progetti che vedono protagoniste persone con disabilità", ha concluso Parcaroli.
"Oggi è un giorno speciale perché restituiamo alla città un'opera pubblica di rigenerazione urbana; uno dei tanti giorni speciali vissuti in questi tre anni di governo - ha aggiunto l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. L'intervento, iniziato e concluso dall’Amministrazione Parcaroli, è completo sia nella parte strutturale-architettonica che negli allestimenti degli spazi. Siamo particolarmente orgogliosi del risultato, frutto di un lavoro professionale dell’Ufficio Tecnico. Al tempo stesso siamo particolarmente soddisfatti della scelta di cambio di indirizzo che la maggioranza di centrodestra ha impresso alla destinazione dell'immobile, in piena sintonia con il programma di governo: non un centro sociale per immigrati ma un laboratorio accademico di alta formazione”.
Fondamentale la sinergia con l’Accademia di Belle Arti che, in base alla convenzione, si impegna a sviluppare gli obiettivi del progetto Owl_Open Working Lab volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale. L’ABAMC si occuperà, nello specifico, della promozione di servizi di formazione per i giovani artisti, anche a fini didattici, con l’avvio di programmi di ricerca specifici; dell’istituzione di Borse di Alta Formazione a beneficio dei giovani artisti; di collaborazioni con istituzioni scientifiche, pubbliche e private, per la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo e della costituzione di laboratori per la realizzazione di workshop, seminari, conferenze, simposi e convegni finalizzati a particolari progetti di sviluppo. In base alla convenzione, l’Amministrazione, d’intesa con l’Accademia, potrà utilizzare gli spazi anche per attività in giornate dedicate.
"Trovo questa progettualità che si sta avviando tanto auspicabile quanto avventurosa; dotare Macerata di un luogo dove incrociare competenze per fornire servizi alla comunità, non solo degli studenti e non solo nostri, è una sfida che affrontiamo con sereno entusiasmo – ha detto il presidente dell’ABAMc Gianni Dessì -. Sapremo costruire un luogo aperto, civile, dove spazi per la didattica avranno contiguità con servizi a quanti lo vorranno alternandosi con mostre, incontri, conferenze e stage per far sì che l’arte formi il suo humus e permetta la maturazione di una coscienza volta a formare cittadinanze attive capaci di dibattere, confrontarsi e progettare futuro. Ringrazio le autorità comunali, il sindaco Sandro Parcaroli e l’assessore alla cultura Katiuscia Cassetta per aver creduto nelle nostre capacità di ‘disegno’; da parte nostra sappiamo che soli non possiamo realizzare il quadro e ci aspettiamo partecipazione e non solo di natura economica".
"Mi associo ai ringraziamenti e ritengo che il nuovo accordo tra il Comune e l’Accademia si configura come particolarmente strategico, per agire secondo la precipua volontà di creare nuove proposte congiunte, orientate all’inclusività della città i cui protagonisti sono 'le persone', verso una visione artistica e propedeutica – ha proseguito la direttrice dell’Abamc Rossella Ghezzi -. Progetti di ricerca, laboratori aperti, iniziative artistiche, didattica e terzo settore sono di interesse comune per dare sempre più voce a una rete di connessioni e interazioni, ormai indispensabili, per un polo culturale concreto che possa fare la differenza sul territorio. La fiducia che l’intera amministrazione comunale ha manifestato all’Accademia con l'Owl, continua a essere un segnale di profonda stima, certamente reciproca, e desiderio di condivisione".
Gli spazi interni agli ex Capannoni Rossini, con l’intervento di rigenerazione, sono stati suddivisi in sei aree. Nella prima area (A) è stata realizzata la zona coworking dotata di un open space per postazioni lavorative mentre a cavallo tra questa e l’area 3 sono stati realizzati dei box vetrati che permetteranno il collocamento di tutte le attività connesse (accettazione, sala stampa, tre sale riunioni e due aree internet lounge oltre a postazioni riservate).
Si tratta di box illuminati e areati naturalmente grazie a due patii ricavati in aderenza tra i due capannoni. Nel secondo capannone (B) è stato realizzato uno spazio di aggregazione interno dedicato al relax e a eventi informali mentre verso il fondo del piano terra sono stati collocati i servizi (cucina per eventi, deposito e servizi igienici). Una scala conduce al piano superiore dove si trovano, invece, gli uffici amministrativi-direzionali e dove si è proceduto all’eliminazione di una parte del soppalco preesistente e alla realizzazione di un ballatoio che costituisce il corridoio distributivo di vari uffici. Nell’edificio 4 è stato collocato un laboratorio di coworking.
Nelle aree 1 e 2 è stato collocato uno spazio multifunzionale destinato a conferenze, attività formative e mostre temporanee. Il corpo 1 ospita anche un’area bar e ristoro e uno spazio informale che, all’occasione, può fungere anche da area eventi. A completare l’utilizzo dell’area ci sono un deposito e i servizi igienici.
Storie di vita, storie di sport, di vittorie e fallimenti, di successi e sacrifici saranno raccontate dalle voci di alcuni dei protagonisti venerdì 12 aprile, dalle ore 21.15 al teatro Annibal Caro di Civitanova Alta, nel corso di una speciale serata. Primavera di vita è alla sua seconda edizione, grazie all’organizzazione corale di Assessorato allo Sport del Comune di Civitanova, Azienda Teatri e rete sociale. Oltre, con il sostegno dell’Associazione Sentinelle del Mattino Aps, della Caritas Diocesana di Fermo, del movimento di promozione sociale e culturale Veder Crescere con il Dialogo e dal Palco Laboratorio Musicale.
Al centro di un format avvincente e partecipativo, ci saranno i racconti e le vicende di atleti e sportivi, per sottolineare come le attività motorie possano supportare e potenziare le life skills.
Le interviste saranno moderate da Andrea Foglia, ideatore di Oltre e curatore del festival Io Desidero, che si relazionerà assieme a Sammy Marcantognini (psicologo dello sport, psicoterapeuta, consulente di società, federazioni e atleti di livello) sul palco con gli ospiti. In questa seconda edizione saranno presenti: Cristina Abrami, tennista civitanovese, giocatrice di padel ed esperta di sport con la racchetta; Claudio Zimaglia, fisioterapista del campione Novak Djokovic; Luciano Sabbatini, mental coach dell’olimpionico Gianmarco Tamberi. L’evento verrà intramezzato dalle note di Gloria Foresi e Marco Martellini.
Questa mattina, in sala Giunta, si è svolta la presentazione alla stampa. Insieme ad Andrea Foglia, sono intervenuti per l’Amministrazione comunale il vicesindaco e assessore allo Sport Claudio Morresi e per l’Azienda Teatri il presidente Maria Luce Centioni, il direttore Paola Recchi e i consiglieri Giuseppe Baioni e Agnese Biritognolo. Presente anche il consigliere comunale Paola Fontana, parte attiva nell’organizzazione.
"Useremo, anche in questa seconda edizione, una formula narrativa inedita e gradevole per condividere con il pubblico le testimonianze di protagonisti dello sport - ha spiegato Foglia -. È innanzitutto doveroso ribadire un fatto: non esistono atleti supereroi, ma semplici uomini o donne con le loro fragilità, dubbi, paure, con momenti di sofferenza e crisi ma anche con la loro forza interiore, accompagnati da una rete 'di protezione' all’interno del team. Le emozioni, le preoccupazioni, le fatiche vissute nella vita quotidiana, dalle meno importanti alle più significative, sicuramente possono impattare sul benessere mentale dello sportivo e incidere sul suo percepirsi pronto ad affrontare la gara, ad allenarsi e a trovare le forze per andare avanti al meglio. Per tutto questo è necessaria una buona preparazione mentale, vale a dire l’acquisizione di strumenti e strategie che possano aiutare l’atleta ad affrontare questi vissuti, regolare le energie e le risorse a disposizione, incanalandole in pensieri e comportamenti propositivi e funzionali alla performance. Da qui il valore di figure di prim’ordine, di rilievo, di valide relazioni umane a sostegno della persona, al servizio del campione, a vantaggio dei giovani sportivi in erba. È facile comprendere quindi il valore sociale dello sport".
Il vicesindaco Claudio Morresi ha sottolineato il ruolo dell’Assessorato allo Sport del Comune di Civitanova Marche. "Organizziamo questo evento in collaborazione con i Teatri e le associazioni del territorio - ha detto Morresi - per veicolare il valore formativo dello sport, ascoltando direttamente le voci di chi è o è stato protagonista di vittorie o di sconfitte, di gloria e sacrifici. Lo sport è per tutti e le istituzioni debbono essere in prima linea nel tutelare questa partecipazione a 360° e attivarsi per fornire le strumentazioni necessarie affinché chiunque possa praticare le discipline che ama. Per questo abbiamo fortemente voluto la seconda edizione di Primavera di Vita, una serata esperienziale, che arricchirà chi deciderà, come lo scorso anno, di viverla con noi e speriamo di essere ancora una volta in tanti. Da queste occasioni di incontro e confronto nascono prima di tutto emozioni e poi idee, collaborazioni e progettualità tra istituzioni, aziende, associazioni. Ringrazio Andrea Foglia e tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita di questo bellissimo progetto".
Il presidente dell’Azienda Teatri Maria Luce Centioni ha evidenziato la particolarità di una serata di sport portata a teatro: "Quando uno spettacolo viene ripetuto vuol dire che è riuscito bene ed è senz’altro così per questo evento legato allo sport nella sua valenza educativa e sociale, che l’Azienda è ben lieta di ospitare per il secondo anno al teatro Annibal Caro. Al di là del contenuto già notevole, la bellezza è anche far dialogare la parte culturale con quella sportiva. Lo sport aiuta a sentirsi liberi, impegnati, realizzati e soddisfatti di se stessi ed ha anche una grande valenza riabilitativa per quei ragazzi a cui capita di finire ai margini e che possono invece trovare una seconda vita proprio grazie allo sport. E anche di questo parleremo venerdì, riservando una bella sorpresa al pubblico".
"Sono messaggi importanti che vogliamo diffondere e promuovere in queste serate - ha detto la consigliera comunale Paola Fontana -. Sono orgogliosa di poter lavorare per mettere in rete le forze migliori della società e in questo caso degli ambienti sportivi, per realizzare eventi pieni di significato soprattutto per i giovani. Primavera di vita è un progetto molto bello, in cui ho messo volentieri tutto il mio impegno ed entusiasmo".
Il 92% dell’energia utilizzata nello stabilimento produttivo de La Pasta di Camerino a Torre del Parco proviene da fonti rinnovabili. L’azienda della famiglia Maccari è sempre più sostenibile e, grazie all’ampliamento dell’impianto fotovoltaico che è stato messo in funzione nelle scorse ore con un investimento complessivo di oltre 700 mila euro per una produzione di 0,5 MWp, la produzione di pasta all’uovo secca e fresca, di semola e di grano antico Hammurabi avviene praticamente ad impatto zero.
“Il nostro impegno e la disponibilità ad investire senza tuttavia aver potuto beneficiare di alcuni finanziamento pubblico viene da lontano – dice il Ceo Federico Maccari – e, anche rispetto alla tensione dei prezzi dell’energia che ha caratterizzato gli anni 2021 e 2022, siamo riusciti in parte a mitigarne gli effetti grazie ai lungimiranti investimenti fatti nell’ultimo decennio e rallentati nello sviluppo dall’allungamento dei tempi per i lavori”.
Oggi l’azienda è autosufficiente al 92% considerando anche l’impianto di cogenerazione in funzione mentre quella restante proviene da fonti rinnovabili. “L’obiettivo – aggiunge Maccari – è da sempre quello di mettere in atto azioni concrete in grado di ridurre l’impatto della nostra attività e di rispettare l’ambiente in cui viviamo. Il packaging che utilizziamo per la nostra pasta proviene da materiali riciclabili e tutte le nostre confezioni possono essere riciclate in ogni sua componente a conferma di un’impronta green ed ecologica che nasce perché abbiamo a cuore la questione ambientale e combattiamo l’inquinamento da plastica che affligge la Terra.
Il progetto di transizione energetica dell’azienda è stato curato in prima persona dall’ing. Lorenzo Maccari, secondogenito dei fondatori Gaetano Maccari e Mara Mogliani e direttore di produzione dell’azienda. “Finalmente abbiamo completato un altro step del percorso che sta portando la nostra azienda ad essere sempre più green – ha detto – e rispettosa del territorio nel quale siamo nati, viviamo e lavoriamo. Quella sostenibilità di cui ormai si parla diffusamente noi la stiamo concretizzando investendo per far sì che il ciclo di produzione sia a impatto più vicino possibile allo zero”.
Dopo il suo esordio a Sanremo, Rose Villain torna in tour col suo nuovo album “Radio Sakura” facendo tappa a Camerino il 7 luglio per l’ormai affermatissimo Phoenix Festival, giunto alla sua sesta edizione.
Rose Villain sta vivendo un momento d’oro (o meglio, turchese) iniziato con la partecipazione a Sanremo col brano "CLICK BOOM!" e proseguito con la pubblicazione del suo secondo album, che si è piazzato al terzo posto della classifica Fimi sui dischi più venduti in Italia. Al suo interno, particolare successo è stato registrato dal singolo “Come un Tuono”, realizzato insieme al rapper Guè. Il duo è stato protagonista anche del reality Netflix “Nuova Scena”, con Rose Villain nel ruolo di giudice alla ricerca dei migliori talenti della nuova generazione della scena rap italiana.
“CLICK BOOM!”, “Come un Tuono” e tutti gli altri brani di Rose Villain saranno dunque proposti al pubblico del Phoneix Festival il prossimo 7 luglio.
Un po’ di saltarello e di tradizioni marchigiane ci stanno bene nella città Mariana. Da lunedì a Loreto sono cominciati i nuovi corsi tenuti dalla nota associazione culturale Li Matti de Montecò. Da sempre attivo in regione ma anche nei tanti inviti in giro per l’Italia, operoso per la salvaguardia e la valorizzazione delle tradizioni contadine, specialmente musicali, il gruppo folk è tornato a Loreto dopo l’ottimo esito dei corsi fatti lo scorso autunno.
Stavolta però l’offerta è stata raddoppiata e se lunedì sono iniziate le lezioni di saltarello rivolte agli adulti, dal 6 maggio scatteranno pure quelle pensate per bambini e ragazzi.
L’iniziativa è resa possibile grazie al gruppo Ricreativo Arcobaleno, realtà lauretana con cui Li Matti de Montecò collabora da anni. L’Arcobaleno ha messo a disposizione i locali della sua sede in via San Francesco e i corsi per adulti si tengono ogni lunedì dalle 17.30 alle 18.30.
Il melograno è uno dei frutti più consumati globalmente per le sue proprietà nutrizionali e salutari, che sono state ampiamente riportate in diversi lavori scientifici, dal momento che il succo ottenuto dai suoi semi, infatti, è riconosciuto per le sue proprietà antiossidante e antiinfiammatoria, largamente superiori rispetto ad altri succhi, come quello di mela.
La coltivazione e produzione di melograno è stata stimata in progressivo aumento negli anni avvenire, specialmente nell’ambito di un'agricoltura sostenibile che utilizzi alberi meno esigenti in termini di acqua o in grado di tollerare stress climatici con un impatto minimo sulla resa e sulle proprietà dei frutti.
Grazie ad uno studio condotto dal gruppo di ricerca del professor Filippo Maggi della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute dell’Università di Camerino, è stato dimostrato che attraverso l’utilizzo di una metodologia di spremitura innovativa, è possibile ottenere un prodotto di più alta qualità e con una resa maggiore.
Il lavoro condotto dal gruppo di ricerca del professor Maggi presso il Chemistry Interdisciplinary Project (ChIP) di Unicam, ha infatti avuto come obiettivo quello di utilizzare per la prima volta l'estrazione per idrodiffusione e gravità assistita da microonde per produrre un succo di melograno alternativo a quello ottenuto per spremitura convenzionale e utilizzabile come materia prima per la produzione di nutraceutici.
Il lavoro di ricerca, dal titolo "Microwave-assisted hydrodiffusion and gravity extraction: an efficient method to produce pomegranate juice" che, ha visto il coinvolgimento dell'Azienda Melograno Vita Bio di Montedinove che ha messo a disposizione melograni della varietà ‘Wonderful’ ed è stato pubblicato nella prestigiosa rivista internazionale Food Chemistry.
"La procedura ottimizzata - ha sottolineato il professor Filippo Maggi - ha dimostrato di poter produrre succhi con una resa maggiore e con un contenuto di ellagitannini e antociani superiore a quello ottenuto per spremitura mantenendo inalterate le proprietà chimico-fisiche. Ed è proprio la presenza di ellagitannini che è correlata alle promettenti proprietà biologiche del succo ottenuto dai semi di melograno, quali quelli antiossidante e antiinfiammatoria, largamente superiori rispetto ad altri succhi, come quello di mela, cui si aggiungono la diminuzione del rischio di malattie croniche e degenerative, come tumori, diabete, aterosclerosi e malattie cardiovascolari ed anche proprietà antibatteriche e antivirali".
Gli estratti ottenuti dai succhi, inoltre, sono stati in grado di inibire l’azione dell’enzima α-glucosidasi e di prevenire la formazione di prodotti finali di glicazione avanzata, ritenuti responsabili dello stato pro-infiammatorio implicato nello sviluppo di patologie degenerative come diabete, aterosclerosi, e patologie croniche renali.
"Questo studio - conclude il professor Maggi - ha quindi messo in evidenza che l’estrazione per idrodiffusione e gravità assistita da microonde è una tecnica alternativa per la produzione di succo di melograno di alta qualità. La ricerca condotta ha inoltre anche dimostrato la possibilità di ottenere prodotti utilizzabili nella strategia per la prevenzione e il trattamento di patologie correlate ad una sindrome metabolica, come il diabete di tipo 2".
Profondo cordoglio a Mogliano. Si è spento dopo una malattia, all'età di 65 anni, il geometra Franco Paolucci. Professionista stimato. era ben voluto non solo nel suo paese ma in tutto il territorio maceratese.
Lascia nel dolore la moglie Maurizia, le figlie Adriana e Stefania, le sorelle, il nipote Saverio, tutti i parenti e conoscenti. Il rito funebre si svolgerà domani, giovedì 11 alle ore 15:00, nella chiesa di San Gregorio Magno, a Mogliano, muovendo dalla casa funeraria del locale cimitero.
La cabina di coordinamento sisma, presieduta dal commissario alla riparazione e ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli, ha raggiunto l’intesa sull'ordinanza 171 che, tra gli altri, aumenta il contributo per la caserma dei vigili del fuoco di Macerata. Viene aumentato l'importo di 8,7 milioni di euro, per un contributo complessivo di 12,7 milioni di euro.
La caserma dei vigili del fuoco di Macerata rappresenta un punto nevralgico per la gestione delle emergenze in tutto il territorio provinciale. L'aumento del contributo consentirà la piena realizzazione del progetto di ricostruzione e ammodernamento della struttura, garantendo così ai vigili del fuoco di operare nelle migliori condizioni possibili.
"Diamo una grande importanza alla sicurezza dei cittadini e alle migliori condizioni operative per i nostri vigili del fuoco - dichiara il commissario Castelli -. Ringrazio il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli per il suo impegno a favore di questa causa, il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e l'Ufficio Speciale per la Ricostruzione delle Marche perché grazie al continuo coordinamento operativo stiamo davvero riuscendo a mettere a terra risorse attese da anni da tutto il territorio".
"Oltre 40 incidenti sul lavoro al giorno. I più penalizzati sono giovani e precari in un mercato del lavoro che vede meno del 10% dei contratti attivati nell’ultimo anno a tempo indeterminato". Queste le motivazioni che hanno portato Cgil e Uil a dichiarare quattro ore di sciopero generale.
Nelle Marche sono previste 5 manifestazioni nei capoluoghi di provincia in occasione dello sciopero generale dell’11 aprile, promosso da Cgil e Uil, esteso a 8 ore per tutti i settori privati in seguito ai gravi fatti accaduti sul bacino del lago di Suviana.
Le manifestazioni saranno: ad Ancona, dalle 10, con corteo da piazza della Repubblica a piazza del Plebiscito, dove si svolgerà un flash mob in ricordo dei morti sul lavoro nelle Marche nel 2023; a Pesaro, dalle 10.30, in piazza del Popolo; a Macerata, dalle 9.30, in piazza della Libertà; a Fermo, dalle 9, in corso Cavour e ad Ascoli Piceno, dalle 10, in piazza Arringo.
Lo sciopero generale è per chiedere maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro, salari e pensioni dignitosi e una riforma fiscale all’insegna dell’equità e della giustizia. Giuseppe Santarelli, segretario generale Cgil Marche, sottolinea che "si sciopera perché, ancora oggi, non c’è un tavolo di confronto a livello nazionale e regionale. Le proposte del ministro Calderone, oltre al fatto che non state condivise dai sindacati, non vanno nella direzione da noi auspicata. È tempo di agire con investimenti, a partire dalle assunzioni di migliaia di ispettori".
"Da oltre due anni - spiega la segretaria generale della Uil Marche Claudia Mazzucchelli - abbiamo lanciato la campagna Zero Morti sul Lavoro per denunciare gli inaccettabili bollettini di guerra che siamo costretti a subire ogni giorno. Lo scorso anno nella nostra regione si sono verificati quasi 17mila infortuni, quasi 2 ogni ora. Sono morte 28 persone. Non è degno di un paese civile l’andare al lavoro e non sapere se si riuscirà a tornare a casa ed è per questo che chiediamo leggi più rigorose, lotta alla precarietà, formazione continua per tutti e controlli intensificati sulle norme di sicurezza".
Dopo l'approvazione in consiglio comunale dello scorso anno, con l'ordine del giorno presentato dal consigliere dem Perticarari, l'Helvia Recina si prepara a diventare anche "il Pino Brizi".
Lo stadio di Macerata verrà infatti intitolato alla storica bandiera biancorossa Giuseppe "Pino" Brizi, con la cerimonia di intitolazione programmata per giovedì 18 aprile alle 15:30. L'evento, promosso dal Comune di Macerata, vedrà anche la disputa del triangolare categoria Giovanissimi a cui prenderanno parte Maceratese, Robur e Porto Recanati.
Brizi iniziò la sua carriera nella Maceratese nel 1959, dopo aver giocato nelle giovanili della Robur. Nel 1962 si trasferì alla Fiorentina, con cui disputò 374 presenze e vinse da capitano un campionato di Serie A, due coppe nazionali e una Coppa Mitropa. Nel 1976 poi il ritorno nella sua Macerata, dove chiuse la sua prestigiosa e vincente carriera.
Il 9 giugno 2022 la morte, pochi giorni prima della vittoria del campionato di Promozione della Rata con Sauro Trillini allenatore. Ricordato come il più grande calciatore della storia biancorossa, lo stadio della città porterà il suo nome.
Internet ha aperto le porte del gioco d’azzardo a tutti grazie ai casinò online. In questi siti di gioco è possibile registrarsi in pochi minuti e cominciare a giocare. Tuttavia è importante conoscere bene i meccanismi di gioco prima di utilizzare soldi veri.
Per maturare una certa esperienza casinò per misurarsi con i giochi internazionali è necessario assimilare alcune tra le tecniche di gioco di base. Sui siti specializzati ci sono numerose guide in proposito, ma è importante rimanere anche nell’ambito del gioco responsabile.
In questo articolo spiegheremo come evitare la dipendenza dal gioco d’azzardo e quali sono gli strumenti a disposizione all’interno dei casinò online per bloccare sul nascere i comportamenti pericolosi.
Registrazione e limiti di deposito
Uno dei primi strumenti di controllo a tua disposizione per regolare le spese in un casinò online è quello dell’autolimitazione dei depositi settimanali. Si tratta di un parametro di solito richiesto obbligatoriamente in fase di registrazione.
Per quanto possa sembrare secondaria, questa indicazione, se scelta in modo realistico e razionale, consente di bloccare la tentazione di effettuare depositi troppo grandi. Si tratta infatti di un limite che non può essere modificato autonomamente.
Deve essere fatta richiesta via email al servizio assistenza clienti del casinò. I responsabili del sito di gioco valuteranno la richiesta e decideranno se concedere la modifica. Quindi, è possibile partire subito con il piede giusto ponendo un freno efficace al desiderio di spendere più del ragionevole.
Il budget a disposizione e la scelta dei giochi giusti
Una volta stabilito un budget realistico dedicato al gioco, c’è da scegliere i giochi e i livelli di puntata giusti per il denaro a disposizione. Nei casinò online ci sono giochi con limiti minimi di puntata anche molto bassi, parliamo anche di 0,01€.
Ovviamente in questo caso le probabilità di vincita sono molto basse, ma con già 20 o 25 centesimi ci si allinea a chi gioca cifre molto più alte. L’obiettivo è quello di rendere le sessioni di gioco lunghe abbastanza per avere un’esperienza ludica gratificante.
Spendere il denaro settimanale a disposizione in pochi minuti dimostra un comportamento non compatibile con il gioco responsabile. Per questo è fondamentale essere razionali con le singole puntate per rendere il divertimento il più lungo possibile.
Ciò non toglie che sia accettabile ogni tanto prendere un rischio in più, soprattutto se la somma a disposizione è compatibile con l’importo della scommessa. L’importante è sapere che queste sono eccezioni che è possibile fare, ma che non rientrano nella condotta generale del gioco.
La gestione delle vincite
Nell’ambito delle sessioni di gioco è sempre possibile ottenere una vincita più o meno consistente. In fondo i giochi del casinò anche programmate anche per concedere premi molto importanti, anche di diverse migliaia di euro.
Detto questo, uno dei cardini del gioco responsabile riguarda appunto la corretta gestione delle vincite. Bisogna a questo punto fare delle considerazioni generali sul valore relativo dei premi ottenuti.
Per una persona che può destinare diverse migliaia di euro settimanali al gioco, una vincita di 500 euro è poca cosa, per chi ne versa qualche decina ogni 7 giorni il discorso è diverso. Partiamo dalla gestione di una vincita non troppo grande relativamente al budget settimanale. In questo caso ci sono 2 strade che sono entrambe ragionevoli e percorribili.
La prima è di prelevare comunque la vincita nella misura in cui rimane intatto il budget della settimana destinato al gioco. In questo modo il denaro sarà a disposizione del giocatore per farne quello che desidera fuori dal casinò online.
C’è poi la possibilità di fare qualche puntata più alta del solito, oppure di fare sessioni di gioco più lunghe giocando ai livelli di puntata usuali. Questo tipo di comportamento non rientra tra i potenziali indizi di dipendenza patologica.
Nel caso di una grossa vincita relativamente al budget disponibile, l’unico ragionamento sensato è quello di prelevare la somma. Altri comportamenti volta a spendere l’intera vincita al gioco indica una predisposizione alla dipendenza patologica.
Gli strumenti di autoesclusione
Nel caso che la gestione delle sessioni di gioco e delle somme spese diventino davvero problematiche, ci sono gli strumenti di autoesclusione. Sono 2 le opzioni che permettono al giocatore di impedire a se stesso di proseguire nel gioco d’azzardo.
La prima è l’autoesclusione temporanea. In questo caso il giocatore può impostare il blocco dell’account per un periodo che di solito va da una settimana fino a 3 mesi. Si tratta di una procedura che non può essere interrotta se non attraverso una richiesta scritta motivata. Il servizio assistenza clienti valuterà se accettare la richiesta.
C’è poi l'autoesclusione permanente. Si tratta di una procedura molto più stringente, perché l’autoesclusione viene comunicata all’ADM (l’ente pubblico che gestisce, tra l’altro, le licenze dei casinò online nel nostro paese) e impedisce di iscriversi a qualunque casinò online italiano.
Questo periodo di blocco dura un periodo minimo di 6 mesi e non può essere interrotta in nessun modo. Superati i 6 mesi deve essere inviata richiesta di riammissione al casinò dove è stata attivata l’autoesclusione permanente e all’ADM. Solo dopo il benestare ottenuto il giocatore potrà tornare a iscriversi e a giocare.
Conclusioni
Il gioco d’azzardo online è una forma di divertimento nel quale si utilizzano soldi veri, quindi va gestito con raziocinio e buon senso. Seguendo le semplici regole descritte il giocatore può gestire in modo responsabile il denaro a propria disposizione e vivere un’esperienza di gioco piacevole e con un po’ di fortuna anche emozionante.
Ultimati i lavori di riqualificazione e asfaltatura delle vie Colucci, Spadolini e del parcheggio pubblico di fronte al Supermercato Le Guglie di Treia.
A tale intervento costato circa 80 mila euro seguirà la riqualificazione delle vie Farabollini e Bellamore che ricomprenderà il collegamento stradale alle nuove case popolari in corso di realizzazione, la realizzazione del COC (edificio ad alta resistenza sismica per la Protezione civile e i servizi alla popolazione in caso di calamità) e la realizzazione del muro di sostegno del verde relativo ai condomini (denominate comunemente “Case degli infermieri”). Il progetto è in avanzata fase di studio e presumibilmente si realizzeranno i lavori dopo l’estate prossima.
«Un ringraziamento – ha detto il sindaco Franco Capponi - alla ditta SGF di Treia, esecutrice in quanto aggiudicataria dei lavori, al nostro ufficio tecnico per la progettazione e direzione dei lavori e ai nostri vigili urbani per il progetto e la direzione dei lavori relativi alla segnaletica orizzontale e verticale».
Il Partito Noi Moderati è al lavoro sul territorio provinciale e regionale. Dopo la presenza a Macerata di Pino Bicchielli, vicepresidente del Partito alla Camera e la nomina di Paolo Perini come segretario della provincia di Macerata, Noi Moderati passa all’azione, organizzandosi sul territorio per la realizzazione del Coordinamento provinciale.
Il Partito di Maurizio Lupi, che nelle Marche ha come segretario regionale Tablino Campanelli, sta procedendo già su più fronti: in primis la campagna tesseramenti per stimolare la partecipazione, leale e trasparente, di tutti coloro che intendano, con passione, competenza e voglia di fare, mettersi a disposizione per lavorare insieme alla definizione delle migliori soluzioni per la comunità, senza urlare slogan che non si traducono in azioni concrete per i cittadini.
Al tempo stesso, essendo il 2024 un anno elettorale importante, dal fronte europeo a quello comunale, Noi Moderati sta operando sul territorio per la costruzione delle prossime liste, con uno sguardo anche al 2025; anno importante con le elezioni nel capoluogo - Macerata- e in Regione, senza dimenticare le provinciali. Nei prossimi giorni sarà annunciato il Coordinamento provinciale che strutturerà il Partito su base territoriale.
Inizia una nuova avventura per l’azienda agricola il Mulino di Monte Cavallo. Questa mattina è stato infatti inaugurato, alla presenza del sindaco Sandro Parcaroli, il nuovo punto vendita di Macerata in piazza Annessione. In quella che è stata per anni la storica macelleria “Da Daniele”, uno punto di riferimento per tutti i cittadini maceratesi, si potrà dunque ora acquistare presso la nuova agri-macelleria carne allevata a Montecavallo e tanti altri prodotti di assoluta qualità.
“Da anni volevamo aprire un punto vendita. Abbiamo saputo che Daniele stava chiudendo la sua storica macelleria, così ci siamo messi d’accordo e abbiamo iniziato questo nuovo percorso qui in centro a Macerata”. Ci spiega Francesca.
Le zone dell’entroterra maceratese, fra cui Monte Cavallo, sono state fortemente colpite dal terremoto del 2016, costringendole a ricostruire il loro tessuto economico e, in alcuni casi, ha visto diverse attività spostarsi altrove, come testimoniato da Francesca.
“Purtroppo, il terremoto ci ha colpito fortemente e questo è stato uno dei motivi che ci ha spinto a spostarci verso Macerata. Da noi la ricostruzione procede ancora un po’ a rilento; quindi, non c’era la possibilità di aprire un punto vendita, che però è di prossima costruzione anche a Monte Cavallo”.
Il personale dell’agri-macelleria invita tutti i cittadini maceratesi ad assaporare le prelibatezze del nuovo negozio di piazza Annessione, dove qualità e professionalità sono le armi principali.
“Quello che ci contraddistingue è la qualità della carne e la professionalità del personale. I nostri bovini sono cresciuti per la maggior parte dell’anno al pascolo, questo è quello che fa riscontrare la qualità del nostro negozio”.