Proseguono i controlli straordinari dei Carabinieri nel territorio provinciale di Macerata. In questi giorni, la Compagnia dell’Arma ha intensificato i servizi sul capoluogo e su Cingoli, con l’obiettivo di contrastare lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti e garantire maggiore sicurezza nei luoghi pubblici e nelle aree frequentate dai giovani.
Le operazioni, coordinate dalle Stazioni di Macerata e Mogliano, si sono svolte con il supporto del Nucleo Cinofili di Pesaro. A Macerata, durante una delle verifiche, i militari hanno arrestato un 36enne originario della Guinea, residente in città. L’uomo è stato trovato in possesso di 20 dosi di cocaina (circa 11 grammi) e di 75 euro in contanti, ritenuti provento di una cessione appena avvenuta. Il 36enne, apparso subito agitato al controllo, è stato sottoposto a perquisizione personale e domiciliare: è ora ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.
Durante lo stesso intervento, è stato controllato anche un coinquilino dell’arrestato, un 31enne originario del Mali. Grazie al fiuto del cane antidroga “Kevin”, è stato trovato in possesso di circa un grammo di hashish. Per lui è scattata la segnalazione alla Prefettura come assuntore.
Nei pressi di un bar in viale Trieste, invece, i militari hanno rinvenuto due involucri contenenti circa un grammo di marijuana, abbandonati in strada. Anche in questo caso la sostanza è stata sequestrata e messa a disposizione dell’autorità giiudiziaria.
Il servizio straordinario ha coinvolto 8 pattuglie, 20 militari e un’unità cinofila, che hanno controllato circa 100 persone e 40 veicoli, elevando 3 sanzioni amministrative per violazioni al Codice della Strada. Una donna di 39 anni, residente a Macerata, è stata denunciata per guida in stato di ebbrezza. Dopo aver perso il controllo della sua auto, è risultata positiva all’etilometro con un tasso alcolemico di 2,13 g/l. Le è stata ritirata la patente e il veicolo è stato sequestrato ai fini della confisca.
Anche a Cingoli, i Carabinieri hanno effettuato controlli nei principali snodi viari e nelle aree pubbliche più frequentate, compresi bar, giardini e luoghi di ritrovo per giovani.
Il Comando provinciale ha annunciato l’intensificazione dei controlli per tutto il periodo estivo, soprattutto nelle aree costiere, con servizi dedicati al contrasto dei reati predatori e allo spaccio di droga, per garantire tranquillità alla cittadinanza e il corretto svolgimento della movida.
Nella manifattura contemporanea, l’azienda meccanica di precisione svolge un ruolo indispensabile per la realizzazione di componenti ad altissima accuratezza geometrica, richiesti da settori industriali sempre più esigenti in termini di performance, affidabilità e innovazione. Che si tratti di aerospaziale, medicale, automotive o moda, la domanda di lavorazioni micrometriche è aumentata in maniera esponenziale con l’evoluzione delle tecnologie produttive, rendendo queste aziende veri e propri nodi strategici della filiera industriale.
Nel contesto di un mercato globale in rapida trasformazione, il valore di un’officina meccanica specializzata non si misura più solo nella capacità di tornire o fresare con precisione, ma nella sua abilità di offrire soluzioni ingegneristiche su misura, sviluppate in stretta collaborazione con il cliente finale. Un approccio che richiede competenze tecniche avanzate, impianti all’avanguardia, attenzione alla qualità e una profonda cultura del dettaglio.
Vediamo dunque cosa distingue davvero un’azienda meccanica di precisione, quali lavorazioni realizza e perché oggi è una componente irrinunciabile nel sistema produttivo italiano ed europeo.
Le lavorazioni di un’azienda meccanica di precisione: oltre la tornitura e la fresatura
Alla base dell’attività di un’azienda meccanica di precisione si trovano operazioni di asportazione di truciolo condotte con macchine utensili a controllo numerico (CNC), capaci di modellare con estrema esattezza metalli e leghe di diversa natura, ma anche materiali plastici e compositi. L’obiettivo è produrre pezzi meccanici che rispettino specifiche dimensionali nell’ordine dei centesimi o millesimi di millimetro, spesso con tolleranze molto ristrette.
Le lavorazioni più comuni includono:
• Tornitura CNC, impiegata per componenti cilindrici come alberi, boccole, distanziali, con un’elevata ripetibilità;
• Fresatura CNC, adatta alla realizzazione di geometrie complesse su piani e superfici curve;
• Foratura e filettatura, manuali o automatizzate, per completare i pezzi con passaggi funzionali;
• Elettroerosione, sia a filo che a tuffo, per la produzione di profili intricati o stampi;
• Rettifica, per migliorare finitura e tolleranze su pezzi già lavorati.
Tuttavia, le imprese più evolute del settore si sono spinte ben oltre l’offerta tradizionale, integrando lavorazioni come la microlavorazione, la laser cutting, la sbavatura automatica, fino ad arrivare al trattamento superficiale, alla marcatura laser e al montaggio di gruppi meccanici finiti.
Questa verticalizzazione dei processi consente al cliente di affidarsi a un interlocutore unico per la realizzazione di componenti funzionali già pronti per l’assemblaggio. Inoltre, riduce tempi e costi di approvvigionamento, minimizza gli errori di comunicazione tra fornitori e garantisce un maggior controllo qualitativo.
Un ulteriore aspetto distintivo è la capacità di lavorare anche a partire da disegni complessi, modelli 3D o specifiche fornite da studi tecnici, garantendo un livello di personalizzazione molto elevato. Ciò consente di passare rapidamente dal prototipo alla produzione in serie, valorizzando la flessibilità produttiva e l’agilità progettuale.
La meccanica di precisione come infrastruttura della produzione industriale
Nel sistema industriale odierno, la meccanica di precisione funge da infrastruttura tecnica invisibile ma indispensabile. Ogni componente che richiede accoppiamenti precisi, movimenti controllati o trasmissioni meccaniche affidabili passa, in qualche forma, da un’officina di precisione. Senza questo know-how non sarebbe possibile produrre motori efficienti, dispositivi medicali sicuri, apparecchiature elettroniche miniaturizzate o linee automatiche performanti.
Se la grande industria progetta, assembla e distribuisce, è l’azienda meccanica specializzata a realizzare con precisione ogni singolo elemento funzionale, dal più semplice al più sofisticato. Questo vale tanto per il settore automotive quanto per la meccanica tessile, l’industria alimentare, l’aeronautica o la robotica collaborativa.
La spinta verso produzioni sempre più smart ha rafforzato questa funzione. L’adozione di logiche Industry 4.0 ha trasformato molte officine in ambienti produttivi digitalizzati, capaci di:
• Collegare macchine CNC in rete per monitorare in tempo reale l’avanzamento delle lavorazioni;
• Archiviare automaticamente i dati di processo, garantendo la tracciabilità completa del ciclo produttivo;
• Adottare strumenti di simulazione virtuale e prototipazione rapida;
• Ridurre scarti e tempi morti attraverso sistemi MES e manutenzione predittiva.
Il risultato è una filiera agile, dove l’azienda meccanica diventa partner tecnologico e non semplice esecutore di lavorazioni. Una sinergia fondamentale, ad esempio, nei settori ad alta regolamentazione come l’automotive, dove ogni fornitura deve essere certificata, tracciabile e conforme a specifici standard ISO, IATF o AS9100.
La spinta verso la miniaturizzazione ha inoltre accentuato la richiesta di aziende capaci di lavorare con precisione su scala micrometrica. In campo medicale, per esempio, la realizzazione di strumenti chirurgici, impianti protesici o componenti per diagnostica richiede tolleranze molto strette e superfici perfette. In questo scenario, l’accuratezza e la ripetibilità diventano elementi chiave per garantire funzionalità, sicurezza e durata del prodotto.
Innovazione tecnologica e formazione: le basi della competitività
Uno dei motivi per cui le aziende meccaniche di precisione sono così rilevanti oggi per il tessuto industriale risiede nella loro capacità di aggiornarsi costantemente dal punto di vista tecnologico e organizzativo. Investire in macchinari di ultima generazione, come torni multitasking, centri di lavoro a 5 assi o sistemi automatizzati con carico/scarico robotizzato, è una condizione essenziale per restare competitivi.
Tuttavia, la tecnologia da sola non basta. È il capitale umano a fare la differenza. Le competenze richieste per programmare una macchina CNC, interpretare correttamente un disegno tecnico complesso, scegliere i parametri di lavorazione e misurare con strumenti di metrologia avanzata sono frutto di formazione continua e specializzazione settoriale.
Negli ultimi anni, molte imprese del comparto hanno stretto collaborazioni con ITS, scuole tecniche e università, sia per formare figure specializzate, sia per promuovere percorsi di inserimento lavorativo altamente qualificati. Il fabbisogno di operatori CNC, programmatori CAD-CAM, tecnici per il controllo qualità e project manager è in costante crescita.
Parallelamente, la digitalizzazione ha aperto nuovi scenari: software di simulazione, realtà aumentata per il training, controllo qualità con visione artificiale e digital twin sono strumenti sempre più integrati nei processi produttivi. Le aziende che sanno interpretare questi strumenti in chiave strategica sono quelle che riescono a offrire un servizio di maggiore valore aggiunto, più veloce, affidabile e scalabile.
L’attenzione alla sostenibilità è un ulteriore fattore competitivo. Ottimizzare i cicli di lavorazione, ridurre i consumi energetici, riutilizzare gli sfridi metallici e scegliere emulsioni ecologiche per il raffreddamento sono pratiche che si stanno progressivamente consolidando, anche per rispondere alle normative europee e alle esigenze delle committenze internazionali.
Oggi un’azienda meccanica di precisione è molto più di un fornitore di componenti: è un partner strategico che accompagna le imprese lungo l’intero ciclo di sviluppo, dal concept alla produzione in serie. La sua importanza non deriva soltanto dalla qualità delle lavorazioni, ma dalla capacità di interpretare l’evoluzione dei settori industriali, di integrare tecnologie digitali e di formare costantemente figure tecniche altamente qualificate. Per questo, la meccanica di precisione non è un comparto secondario ma un vero asse portante del made in Italy tecnologico.
Una cerimonia sentita e partecipata ha segnato oggi pomeriggio la conclusione del percorso d’eccellenza della Scuola di studi superiori “Giacomo Leopardi” dell’Università di Macerata.
Sei studentesse e studenti del XII ciclo – Elisa Borghetti, Lucia Copparoni, Maria Elena Milantoni, Valentina Parabella, Benedetta Rucci e Salvador Spadaro – hanno ricevuto il diploma che attesta il completamento di un percorso formativo parallelo e integrato al corso di laurea, riconosciuto come equivalente a un master di secondo livello. Inoltre hanno ritirato il diploma anche le alunne e gli alunni dell’VIII ciclo: Nicolò Maria Ingarra, Chiara Comberiati, Elisa Baiocco, Francesca De Simone.
"La Scuola Superiore Giacomo Leopardi è un’esperienza unica e di grande valore. – Afferma il Rettore John McCourt – All’interno della scuola abbiamo una bella rappresentanza delle diverse Regioni d’Italia. Il mondo del lavoro è in continuo cambiamento e ha bisogno di persone come voi, preparate ad affrontare le difficoltà e i cambiamenti che emergono con senso critico".
La Scuola Leopardi, parte delle reti nazionali e internazionali Assi (Alleanza delle Scuole di Studi Superiori Universitarie Interne agli Atenei) ed EFC – Educating Future Citizens, seleziona ogni anno giovani capaci e motivati tramite concorso pubblico per esami. A distinguerla è la proposta di un’esperienza universitaria arricchita da seminari interdisciplinari, corsi di lingua, attività di ricerca e progetti di mobilità internazionale, con il supporto costante di tutor dedicati e il confronto con le altre scuole di eccellenza italiane ed europee.
"Dopo cinque anni di fatiche, sudori e anche un po' di stress dato dal percorso di laurea e al tempo stesso quello della scuola, che è un percorso esigente, le allieve e gli allievi acquisiscono il Diploma, che vale anche come master di II livello. – Dichiara la Direttrice della Scuola Leopardi Carla Danani – Il percorso di studi offre la possibilità di arricchire la propria formazione disciplinare con una interdisciplinare e anche internazionale. In un tempo segnato sempre di più dalla complessità in cui servono persone con sensibilità poliedrica e formata in modo virtuoso, abbiamo bisogno di persone capaci di abitare il mondo con empatia".
"Questa è una scuola superiore che offre molte opportunità trasversali, io ne sono testimone. – Sottolinea l’Assessore Katiuscia Cassetta - Ci sono tante azioni fatte, aperte a tutta la comunutà, grazie alla vostra collaborazione, che hanno molto arricchito la città"
È già aperto il bando di ammissione per l’anno accademico 2025/2026, con scadenza fissata al 7 settembre. Le prove di selezione si svolgeranno il 9, 10 e 11 settembre. Possono candidarsi al bando triennale i diplomati del 2025 o dell’anno precedente, con età massima di 21 anni al 31 dicembre. Per il bando magistrale, l’età massima è di 24 anni. Oltre alla qualità dell’offerta formativa, la Scuola garantisce importanti benefici economici: esonero dalle tasse universitarie, copertura totale dei costi di vitto e alloggio, contributi per esperienze all’estero, accesso gratuito a certificazioni linguistiche e informatiche. Un’opportunità che ogni anno apre le porte a un’università ancora più stimolante, internazionale e inclusiva.
In occasione della Giornata Internazionale di riflessione e commemorazione del genocidio di Srebrenica del 1995, la Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi” dell’Università di Macerata, insieme alla rete ASSI (Alleanza delle Scuole di Studi Superiori d'Ateneo), rinnova il proprio impegno nel tenere viva la memoria dei tragici eventi del luglio 1995, all’insegna della consapevolezza storica e della promozione attiva del ricordo.
Un impegno condiviso con protagonisti e personaggi della cultura che hanno approfondito il tema e che legano il proprio nome all’Ateneo maceratese e alla Scuola Leopardi.
Al primo posto nella classifica dei podcast più ascoltati su Spotify Italia, tra i “Trending Podcast”, si trova infatti "Srebrenica. Il silenzio dell’Europa", realizzato da Roberta Biagiarelli, artista e documentarista da anni impegnata sulla memoria dei Balcani, e da Paolo Rumiz per Chora Media. Biagiarelli ha accompagnato gli studenti della Scuola dell’Università di Macerata nel viaggio-studio in Bosnia del 2024, dove con loro tornerà tra poche settimane per un nuovo Laboratorio Balcanico. L’artista ha inoltre collaborato con la Scuola Leopardi alla realizzazione del corso di formazione per insegnanti “Novecento Balcanico”. Già protagonista lo scorso anno dell’apertura del Macerata Humanities Festival con il suo spettacolo “A come Srebrenica”, Biagiarelli aprirà anche l’edizione 2025 (15-17 ottobre) con una pièce teatrale dedicata all’assemblea delle donne per la pace all’Aia nel 1915 dal titolo “Figlie dell’epoca. Donne di pace in tempo di guerra”.
In occasione del Laboratorio Balcanico 2025, il giovane regista Ado Hasanovic, che l’Ateneo e la Scuola hanno già ospitato a Macerata per la proiezione del suo film My Father's Diaries e per un incontro pubblico sul potere del cinema nella ricostruzione della memoria, guiderà i partecipanti del prossimo viaggio-studio in Bosnia, alla fine di luglio, nella realizzazione, proprio a Srebrenica, di un cortometraggio, che vedrà allieve e allievi delle Scuole di Studi Superiori di Ateneo collaborare fianco a fianco con i giovani di un’associazione locale.
«La memoria non può essere solo esercizio del passato, ma deve diventare occasione di consapevolezza presente e responsabilità futura» – sottolinea la professoressa Carla Danani, direttrice della Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi” e coordinatrice del progetto. «Attraverso la voce di testimoni, artisti e intellettuali come Biagiarelli e Hasanovic, vogliamo dare ai giovani strumenti critici per leggere la storia europea e comprendere le radici profonde dei conflitti, ma anche le possibilità di dialogo e riconciliazione».
Nel trentennale della tragedia di Srebrenica, l’Università di Macerata e la Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi” rinnovano dunque il proprio impegno nella costruzione di una memoria attiva, condivisa e plurale, a partire dalla formazione delle nuove generazioni.
Una mattinata di sport, entusiasmo e incontri speciali quella vissuta allo Stadio della Vittoria, dove la Maceratese ha celebrato con successo l’Open Day del proprio settore giovanile, accogliendo molti bambini nati tra il 2013 e il 2019, provenienti da Macerata e da tutta la provincia. Un’occasione per i più piccoli di vivere l’emozione del campo dei Pini e per le famiglie di conoscere da vicino i valori, lo staff e il progetto educativo biancorosso.
Ma oltre all’ottima riuscita dell’iniziativa, a rendere davvero speciale la giornata è stata la presenza della delegazione cinese di Via Soccer, realtà internazionale che promuove il calcio come strumento di dialogo culturale tra Cina, Italia e Stati Uniti.
Fondata dalla cittadina americana Sue Su, da anni vicina alla comunità maceratese, e dal maceratese Dario Marcolini, Via Soccer ha già intrecciato più volte il proprio percorso con quello della Maceratese. Storico, ad esempio, il coinvolgimento della squadra giovanile della città cinese di Taicang, che aveva partecipato in passato al Torneo Nando Cleti, manifestazione organizzata dal club biancorosso. Un legame che si è rafforzato lo scorso anno con la partecipazione di Alessandro Porro, oggi tecnico del vivaio maceratese, a un’esperienza formativa a Suzhou in qualità di docente FIGC proprio su invito di Via Soccer.
La visita a Macerata è stata un’occasione preziosa per condividere idee, progetti e visioni sul calcio giovanile, rafforzando un ponte culturale costruito su stima e passione condivisa. Dopo aver assistito all’Open Day, la delegazione ha incontrato i vertici del vivaio biancorosso per discutere di future collaborazioni in ambito sportivo ed educativo.
A suggellare l’incontro, un sentito scambio di doni tra la Maceratese e i rappresentanti cinesi, con gadget ufficiali biancorossi e oggetti tipici della tradizione cinese, simboli concreti di un’amicizia che guarda lontano.
L’estate della Maceratese proseguirà con il Summer Camp (in corso fino al 18 luglio) e con la tradizionale leva di agosto, che darà il via alla nuova stagione sportiva. Nel frattempo, l’entusiasmo e le relazioni nate in questa giornata lasciano il segno e testimoniano la volontà del club di costruire un futuro fatto di formazione, inclusione e respiro internazionale.
È stata prorogata l’ordinanza emessa nei giorni scorsi dal Comando della Polizia Locale relativa alla regolamentazione temporanea della circolazione per consentire l’esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria al sottovia situato in via Mattei (linea ferroviaria Civitanova Marche – Albacina, km 29+430) della Rete Ferroviaria Italiana.
Il provvedimento sarà in vigore nei giorni 14 e 15 luglio, nella fascia oraria compresa tra le 8 e le 18. In base allo stato di avanzamento dei lavori, la ditta incaricata provvederà alla chiusura alternata di una corsia per volta del tratto interessato.
Nel dettaglio, nel tratto di via Mattei compreso tra via Roma e via Tucci, è prevista la chiusura della carreggiata in direzione via Tucci con divieto di transito, eccetto che per i residenti di via Mattei e contrada Fontescodella (dal civico 42 al 44) e per i veicoli della ditta incaricata dei lavori. La circolazione sarà consentita esclusivamente ai soggetti autorizzati per raggiungere le rispettive proprietà private. Sarà comunque in vigore un divieto di transito con sbarramento fisico nell’area interessata dal cantiere.
In via Roma, sarà obbligatorio proseguire dritto, con la conseguente chiusura della corsia di canalizzazione per tutti i veicoli provenienti da Collevario con direzione Macerata.
Sempre nel tratto di via Mattei tra via Roma e via Tucci, è prevista anche la chiusura della carreggiata in direzione via Roma, con divieto di transito eccetto per i veicoli della ditta incaricata dei lavori e per i proprietari dei terreni situati prima del sottovia. Anche in questo caso, sarà consentito l’accesso solo agli autorizzati per il raggiungimento delle proprietà private, con divieto di transito e sbarramento fisico nell’area di cantiere.
Come percorso alternativo in caso di chiusura di via Mattei in direzione via Roma, si potrà utilizzare via Tucci, la galleria delle Fonti, contrada Fontezucca (esclusi gli autocarri) e via dei Velini, oppure via Tucci, galleria delle Fonti, via Martiri delle Foibe e via dei Velini.
Un traguardo importante, una passione nata quasi per caso e diventata parte della vita. È la storia di Martina Divisi, giovane atleta di 23 anni della ASD Iron Dojo, che ha recentemente conquistato il titolo di vice campionessa italiana di pugilato Light Contact. Per celebrare questo straordinario risultato, il sindaco le ha conferito un attestato di riconoscimento ufficiale a nome dell’intera comunità.
“Siamo felici di consegnare questo attestato a Martina – ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica – È bello vedere giovani della nostra comunità raggiungere risultati importanti, ma ciò che ci sta ancora più a cuore è l’aspetto sociale dello sport. Lo sport insegna il rispetto, il sacrificio, le regole e la convivenza. È una vera scuola di vita, e il percorso di Martina, come quello di tanti giovani della nostra città, ne è un bellissimo esempio”.
Martina, classe 2002, ha raccontato come è nato il suo legame con il pugilato: “Ho iniziato a praticare questo sport a 15 anni, insieme al mio fidanzato, e da allora non mi sono più fermata. È diventata una vera passione. Ringrazio il Sindaco per questo riconoscimento che per me significa tanto: è la dimostrazione che l’impegno e la dedizione vengono notati e apprezzati”.
Alla cerimonia erano presenti anche Marco e Giacomo Diamanti, presidente e vicepresidente della ASD Iron Dojo. "Il campionato italiano è un traguardo ambito e non facile – ha detto Giacomo Diamanti, vicepresidente della ASD Iron Dojo - Un risultato così rappresenta un passo importante per costruire un curriculum sportivo solido e avviare una carriera agonistica di livello. In palestra vediamo tanti ragazzi e ragazze che crescono e migliorano, non solo come atleti ma anche come persone. Martina è uno splendido esempio di questo percorso".
Di fronte alle legittime proteste dei cittadini per le condizioni di via Fratte, l’Amministrazione comunale di Montefano ha diffuso una nota ufficiale per chiarire la posizione dell’ente e ricostruire l’iter seguito in questi anni nel tentativo di ottenere risorse per la sistemazione della strada. Di seguito il testo integrale:
“La nostra Amministrazione è sempre stata in prima linea nella ricerca di soluzioni e risorse per la sistemazione di via Fratte, e condividiamo le proteste dei cittadini riguardo il cattivo stato di manutenzione della strada. Tuttavia al di là degli slogan c’è una storia più complessa che noi ancora una volta vogliamo ricordare.
Via Fratte nasce come strada interprovinciale e, a nostro avviso, mantiene ancora oggi queste caratteristiche. Nonostante ciò, per risolvere il problema della manutenzione, fu deciso di declassarla e suddividerla tra i vari Comuni confinanti, senza però garantire loro le adeguate risorse economiche necessarie alla gestione e manutenzione.
Dal 2019 anno del nostro insediamento, abbiamo partecipato a ben tre bandi regionali per ottenere finanziamenti: ogni volta ci siamo classificati in buona posizione, ma mai abbastanza per ottenere il contributo.
A Giugno scorso abbiamo nuovamente presentato un progetto di 366.588,72 euro complessivi nell’ambito dello stesso bando, nella speranza che questa volta la Regione riconosca il valore strategico di Via Fratte. Non è una strada utile solo ai montefanesi: ogni giorno viene percorsa da cittadini e lavoratori diretti a Filottrano, Jesi, Osimo e Cingoli.
Cogliamo l’occasione per sollevare una questione cruciale: perché la Regione Marche, invece di pubblicare ogni anno un nuovo bando, non fa semplicemente scorrere la graduatoria esistente? Questo eviterebbe ai Comuni di affrontare ogni volta nuove spese per adeguare i progetti e un dispendio di risorse per la preparazione della documentazione da inviare. Forse la risposta è da cercare nel principio della “filiera istituzionale” che tanto piace alla maggioranza che guida la Regione. Ma i montefanesi hanno forse meno diritto degli altri?
La sistemazione completa dell’opera richiede un investimento di circa 700.000 euro. Grazie all'interessamento dell’allora Prefetto Ferdani e al supporto della Protezione Civile Regionale, siamo riusciti ad ottenere un primo finanziamento di 105.268,31 euro, a cui abbiamo aggiunto altri 29.863,14 euro di fondi comunali, consentendoci di completare i lavori su un primo tratto.
Potremmo prendere la facile decisione di lasciarla aperta ai soli residenti. Ma chi ne pagherebbe le conseguenze? Ancora una volta, i nostri cittadini.
Ci chiediamo se, con l’avvicinarsi delle elezioni regionali, questo trend possa finalmente cambiare.
Chiediamo quindi ai cittadini di unirci nella protesta, perché un semplice cartello anonimo non verrà mai considerato da chi ha il potere in mano per risolver il problema: è solo con l’unione e la partecipazione consapevole che possiamo far sentire davvero la nostra voce”.
Nel cuore dell’estate Fuori dal Guscio – Traiettorie musicali e di gusto prosegue il suo viaggio tra musica e sapori, alternando il jazz d’autore del martedì a sonorità più pop e contaminate il giovedì sera. La rassegna, promossa da Otto Seaside in collaborazione con Mescola, continua a offrire appuntamenti di qualità affacciati sul mare.
Martedì 15 luglio sale sul palco il Here To Stay Quartet, giovane formazione marchigiana composta da Antonino De Luca (fisarmonica), Thomas Lasca (chitarra elettrica), Daniele Marconi (basso) e Zeno Le Moglie (batteria). Il gruppo propone un concerto ricco di groove e sfumature, dove il jazz contemporaneo si mescola con fusion e atmosfere latin, tra scrittura originale e spazi d’improvvisazione.
Giovedì 17 luglio è invece il turno dei Jovanotti Fortunati, una delle tribute band più seguite in Italia. Nove musicisti sul palco, una potente sezione fiati, percussioni e tutta l’energia dei live di Jovanotti: un viaggio musicale che farà ballare il pubblico ripercorrendo i grandi successi del cantautore romano.
Come sempre, ogni serata si apre con l’Ofyr Session di Mescola, la cucina live dello chef Massimo Garofoli intorno al fuoco, e prosegue con la cena firmata Otto Seaside. La selezione musicale prima e dopo i concerti è affidata al dj resident Francesco Campetella.
Concerti alle ore 21. Ingresso gratuito. Info e prenotazioni: 376 253 9353 – ottoseaside@gmail.com. Nel fine settimana, Otto Seaside continua a offrire momenti speciali con dj set, mixology d’autore e un’atmosfera unica tra mare e bordo piscina. Fuori dal Guscio è anche questo: un’esperienza da vivere con tutti i sensi.
Macerata – Dall'11 luglio al 12 settembre 2025, APM ha annunciato una rimodulazione del servizio urbano con modifiche significative su alcune linee, in particolare sulla Linea 2, che collega il rione Corneto al centro cittadino. Il provvedimento prevede la sospensione di dieci corse su tredici, riducendo drasticamente l’operatività della linea e sollevando forti preoccupazioni tra i residenti e le associazioni del territorio.
Sono previste sospensioni anche per altre linee: sulla Linea 5 verranno eliminate le corse delle ore 15:01, 18:13 e 19:03, mentre sulla Linea 6 sarà cancellata la corsa delle ore 13:09. Tuttavia, è il caso di Corneto a destare maggiore allarme, dal momento che i tagli sembrano colpire quasi esclusivamente questa zona, penalizzando un quartiere intero. La decisione di tagliare le corse sarebbe stata presa, secondo quanto riferito dalla stessa APM, attraverso una delibera comunale approvata a giugno, mentre solitamente tale provvedimento veniva adottato nel mese di gennaio.
A intervenire è l’associazione Codici Marche Odv, che ha espresso forte preoccupazione per la scelta dell’azienda di trasporto pubblico. Il segretario regionale, Massimo Guido Conte, ha dichiarato: «Comprendiamo l’esigenza di razionalizzare il servizio, ma crediamo che ciò non possa avvenire a discapito di un intero quartiere. Serve equilibrio e ascolto». Secondo Conte, il rischio concreto è quello di lasciare Corneto isolato e in forte difficoltà nei collegamenti, soprattutto per le fasce più fragili della popolazione come anziani, disabili, studenti e cittadini privi di mezzi propri.
Codici Marche ha annunciato un pacchetto di azioni concrete che saranno attuate in caso di mancata risposta da parte di APM e dell’Amministrazione comunale. Tra queste, l’invio di una diffida formale per chiedere il riesame della misura, una segnalazione all’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) in caso di disservizi reiterati, la promozione di una petizione pubblica con raccolta firme per il ripristino almeno delle corse essenziali e la proposta di convocare un tavolo di confronto con Comune, APM e comitati di quartiere.
«Il nostro intento non è creare scontro, ma favorire un confronto che porti a soluzioni sostenibili per tutti», ha sottolineato Conte, aggiungendo che il disagio si acuisce nei giorni di mercato, quando la domanda di trasporto aumenta sensibilmente.
L’associazione invita dunque le istituzioni a evitare un trattamento penalizzante verso una parte della città e si dichiara pronta a farsi portavoce delle esigenze non solo del quartiere Corneto, ma di tutti i cittadini che si affidano quotidianamente al trasporto pubblico urbano.
Grave incidente stradale questa mattina all’alba in via Posatora, ad Ancona, nei pressi del parco Belvedere. Due auto, una Lancia Y e un SUV nero, si sono scontrate frontalmente in una curva poco prima delle 6. L’impatto è stato violentissimo: entrambi i veicoli sono rimasti gravemente danneggiati e resi irriconoscibili.
Tre le persone ferite, tra cui il conducente della Lancia Y, un uomo di 45 anni di origine tunisina, che è stato estratto dalle lamiere in condizioni critiche. A bordo con lui si trovava una ragazza di 25 anni, residente ad Ancona. Alla guida del SUV, invece, un 50enne di origine romena diretto al lavoro in un cantiere navale del porto.
I feriti sono stati trasportati all’ospedale regionale di Torrette dalla Croce Rossa e dal personale dell’automedica. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco, i carabinieri, la polizia stradale e il 118. La strada è rimasta chiusa per diverse ore per consentire le operazioni di soccorso e i rilievi del caso.
Le cause dell’incidente sono in fase di accertamento.
Domenica 13 luglio, la Città di Civitanova Marche festeggia l’ottenimento della 22esima Bandiera Blu Fee (Foundation for Environmental Education), con la cerimonia istituzionale al Club Vela (ore 18,30), che l’Amministrazione comunale vuole condividere, come tradizione, con enti, operatori e categorie.
Ad accogliere autorità e rappresentanti comunali, provinciali e regionali, operatori, associazioni e forze dell’ordine ci saranno il sindaco Fabrizio Ciarapica insieme agli assessori della Giunta e ai consiglieri comunali. La serata si aprirà con l’esibizione della banda della Città di Civitanova Marche.
Dopo la cerimonia ufficiale di consegna dei vessilli, la festa proseguirà alle ore 22,00 in piazza XX Settembre, dove arriverà lo spettacolo musicale dello Zchalet on tour e Multiradio.
Macerata– Ancora disagi nella zona di Borgo San Giuliano, nel capoluogo di provincia, per un mezzo pesante rimasto bloccato in salita. Intorno alle 10 di questa mattina, un camion con rimorchio ha tentato di percorrere la stretta e ripida strada in direzione di via Leopardi, ma la manovra è presto diventata impossibile a causa delle dimensioni del veicolo rispetto alla carreggiata.
Il conducente, accortosi delle difficoltà, ha dovuto interrompere la marcia, dando il via a una lunga serie di disagi per il traffico cittadino. Il mezzo pesante ha infatti bloccato la circolazione per diversi minuti, generando rallentamenti nelle arterie principali e complicando la mobilità nell’intera zona. Sul posto è intervenuta prontamente la polizia locale per direzionare il traffico, e permettere al conducente del mezzo pesante di uscire dall'impasse.
Non si tratta del primo episodio simile: la salita di Borgo San Giuliano si conferma un punto critico per la viabilità urbana, soprattutto per i mezzi di grandi dimensioni. L’episodio rilancia il dibattito sull’accesso e la segnaletica per i veicoli pesanti in alcune aree del centro cittadino.
Calgary (Canada) – Si è spento all’età di 77 anni Francesco Bellini, noto scienziato e imprenditore farmaceutico, già presidente dell’Ascoli Calcio. Bellini era stato colpito da un grave malore due giorni fa ed era stato ricoverato d’urgenza in ospedale a Calgary, in Canada, dove risiedeva. Purtroppo, le sue condizioni sono rapidamente peggiorate fino al decesso avvenuto nella tarda mattinata canadese.
A dare l’annuncio della sua scomparsa è stata la stessa società Ascoli Calcio, profondamente colpita dalla notizia.«Un terribile lutto ha scosso improvvisamente l’Ascoli Calcio e tutto l’ambiente bianconero – si legge in una nota ufficiale –ieri sera (in tarda mattinata in Canada) si è spento, a 77 anni, a Calgary, l’ex presidente bianconero Francesco Bellini».
Bellini, Cavaliere del Lavoro e figura di rilievo nel mondo dell’industria farmaceutica, aveva acquisito l’Ascoli Calcio il 6 febbraio 2014. Durante la stagione 2014/2015 riportò il club in Serie B, mantenendone la presidenza fino al 2018. In quegli anni ricoprì anche il ruolo di Amministratore Unico, guidando la società con impegno e grande attaccamento.
«Se ne va una persona dalla grande umanità e semplicità – scrive ancora la società – che ha sempre anteposto ai risultati sportivi i propri ideali, fondati su correttezza, legalità e trasparenza».
Il presidente dell’Ascoli Calcio, Bernardino Passeri, insieme alla dirigenza e a tutti i dipendenti del club, ha espresso il proprio cordoglio alla moglie Marisa, ai figli Roberto e Carlo, ai nipoti e a tutta la famiglia Bellini, manifestando «le più sincere e sentite condoglianze per la gravissima perdita».
Si è svolta giovedì pomeriggio la cerimonia di intitolazione del piazzale situato in via Palatucci a Villa Potenza a Tito Antinori, un evento che ha celebrato la sua vita e il suo impegno nella comunità della frazione maceratese.
La cerimonia ha visto la presenza, oltre che dell’assessore Paolo Renna, dei consiglieri regionali Simone Livi e Anna Menghi, della moglie di Antinori Mariella, dei figli Laura, Silvia e Alessandro, del presidente dell’Helvia Recina Volley Pietro Paolella, di Franco Balducci della CBF Balducci e di altri rappresentanti delle istituzioni civili e militari, residenti della frazione e amici, tutti riuniti per rendere omaggio a un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio degli altri.
“La cerimonia di oggi rappresenta un momento di riflessione e gratitudine per tutto ciò che Tito Antinori ha fatto e lasciato in eredità", ha detto l’assessore Paolo Renna ringraziando tutti gli intervenuti."Il piazzale intitolato a lui sarà un luogo di incontro e socialità, un simbolo durevole del suo amore per Villa Potenza e del suo impegno nel promuovere valori positivi tra i giovani e gli adulti”.
“Quando con l’assessore Paolo Renna è nata l’idea di cercare un finanziamento per l’area verde che si trova qui a pochi passi, con impegno siamo riusciti a farlo", ha affermato il consigliere regionale Simone Livi.
"Le grandi opere sono necessarie perché servono alla comunità, ma a volte anche interventi più piccoli, come questo realizzato a Villa Potenza – ha detto ancora Livi riferendosi all’area verde adiacente – sono fondamentali per una comunità come Villa Potenza. Porto i saluti della Regione Marche e del presidente Acquaroli e concludo dicendo che un gesto come questo, vista anche la commozione dei familiari, vada ricordato e elogiato. Ringrazio l’assessore Paolo Renna e tutta l’Amministrazione comunale per aver avuto un pensiero per un personaggio che resta nel cuore di tutti".
“È un piacere e un onore essere qui per Tito Antinori perché il mio percorso è iniziato con lui nel 1990 in Consiglio comunale", ha detto la consigliera regionale Anna Menghi. "Ricordo il suo impegno per la pallavolo femminile e il fatto di aver condiviso con lui anche il posto di lavoro, essendo entrambi dipendenti della Asl. Siamo qui perché Tito ha fatto anche tanto altro per Villa Potenza, una frazione dove la nostra città ha il suo cuore. Ciao Tito”.
Altri sentiti e appassionati interventi sono stati quelli del presidente dell’Helvia Recina Volley Pietro Paolella e di Franco Balducci della CBF Balducci, da sempre al fianco della squadra.
Commozione e affetto nelle parole poi della figlia di Tito Antinori, Laura, che ha tratteggiato la vita del padre nelle sue diverse vesti, il grande impegno e la passione dedicata a Villa Potenza, diventando un punto di riferimento e rappresentando un vero e proprio esempio di altruismo e generosità per tante persone.
Tito Antinori, dipendente dell’ASUR Marche, è stato un punto di riferimento per la frazione, impegnandosi attivamente nel tessuto sociale e culturale tramite l’associazionismo. La sua passione per i giovani, specialmente in ambito sportivo, lo ha portato a ricoprire ruoli significativi nella Pro Loco di Villa Potenza, di cui è stato presidente e membro del direttivo per molti anni. La sua dedizione si è estesa anche alla realizzazione di eventi significativi, come Macerata Expo, creato per soddisfare le esigenze della comunità.
Tito Antinori è stato inoltre un pilastro del movimento pallavolistico. Per oltre 25 anni, ha investito energia e passione in questo sport, contribuendo alla crescita della Helvia Recina Volley, che ha raggiunto traguardi nazionali, inclusa la presenza nel campionato di A2 femminile. I riconoscimenti ricevuti, tra cui le Stelle di bronzo e d’argento al merito sportivo dal Coni Nazionale, testimoniano il suo impegno instancabile.
Anche nell’ambito politico Tito Antinori ha lasciato una forte impronta, ricoprendo il ruolo di consigliere comunale per 15 anni nella Democrazia Cristiana, sempre con un occhio di riguardo verso gli interessi della comunità di Villa Potenza.
In occasione dell’intitolazione del piazzale, l’Amministrazione comunale ha inaugurato anche l’area verde adiacente, riqualificata grazie a un contributo della Regione Marche ottenuto per interessamento del consigliere regionale Simone Livi. Nello spazio ludico sono state installate due altalene nuove e un “castello”. L’area è stata dotata anche di un percorso illuminato che collega il piazzale con via Palatucci, oltre a panchine e tavoli picnic. In autunno, con condizioni meteorologiche più favorevoli, saranno piantate nuove alberature per favorire l’ombreggiatura.
Controlli straordinari da parte dei Carabinieri nel tardo pomeriggio di giovedì a Macerata, nell’ambito di un’attività mirata al contrasto di reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, alla guida in stato di alterazione e alla sicurezza urbana.
I militari della Compagnia di Macerata, supportati dall’unità cinofila proveniente dal Comando di Pesaro, hanno presidiato in maniera capillare piazza Nazario Sauro, la zona della rotonda dello Sferisterio, uno dei principali snodi del traffico cittadino e punto spesso oggetto di segnalazioni da parte dei residenti.
Numerosi i veicoli fermati per controlli: verifiche su documenti, ispezioni nei veicoli e controlli antidroga con l’ausilio del cane addestrato. L’operazione ha suscitato attenzione tra i passanti, anche per la presenza visibile e imponente delle forze dell’ordine in assetto operativo.
L’attività rientra in un più ampio piano di controllo del territorio disposto dal Comando Provinciale dei Carabinieri, volto a garantire maggiore sicurezza in città durante il periodo estivo, quando aumenta la presenza di persone nei luoghi pubblici.
Belforte del Chienti si prepara ad accogliere la quarta edizione di MagnaForte, un evento ormai simbolo dell’estate del paese che mette in mostra le eccellenze enogastronomiche locali portandole nella piazza principale, preparate dagli stessi produttori locali che - per una sera - diventano chef dei loro sapori.
Sabato 12 luglio, dalle 18, piazza Umberto I si trasforma in una vera e propria agorà del gusto grazie alla partecipazione di nove produttori belfortesi (Agorà wine bar, Panificio Montanari, Gelateria bar Luciano, Associazione Olio Coroncina, I Fratelli di campagna, l'Agriturismo Le Sodere, il Caseificio Di Pietrantonio, Pastificio Maniinpasta e l'Azienda vinicola Rocchi) che sabato indosseranno grembiule e cappello da chef per servire le loro specialità direttamente al pubblico. Un format originale e vincente, capace di unire sapori, storie e volti del territorio che - mai in competizione - hanno ben compreso come fare squadra sia la ricetta giusta per vincere insieme e far vincere il paese.
MagnaForte rappresenta così una vera e propria perla per il borgo, non solo per la qualità dei prodotti, ma soprattutto per la capacità di fare rete e raccontare, attraverso il cibo, l’anima autentica della comunità. E a proposito di comunità, nell’anteprima MagnaPrima di questa edizione, le eccellenze dei produttori hanno già avuto uno chef speciale a testimonianza di come la manifestazione non sia una sagra o un evento sporadico, ma un vero e proprio percorso di promozione del territorio. Alla cena di anteprima dell’evento, che si è tenuta all’agriturismo Le Sodere a fine giugno, i sapori di tutti i produttori sono stati infatti preparati dal sindaco Alessio Vita, ai fornelli per servire in tavola le tagliatelle condite con salsiccia e Vernaccia. Un impegno con cui il primo cittadino - richiesto espressamente dai produttori come chef d’eccezione - ha voluto lanciare un messaggio chiaro:
«Quando i prodotti sono buoni e genuini, cucinare piatti di qualità è semplice - ha detto -. Penso che sia un gesto che dimostri quanto l’amministrazione creda in questa manifestazione, nel suo forte legame con le tradizioni locali e nella grande fortuna di avere attività eccellenti che ci permettono di portare in tavola la qualità. Progetto in cui crede anche la Regione Marche che sostiene economicamente l’iniziativa».
Ora però il grembiule passa direttamente ai produttori: l'appuntamento è per sabato 12 luglio, dalle 18, con ricette tipiche della tradizione locale, dalla carne ovina e bovina all’oca e al coniglio, passando per i panini con formaggi e salumi, verdure arrosto, pasta all'uovo, dolci, gelato e Vernaccia. Tutto rigorosamente Made in Belforte.
Una piazza che si trasforma con i sapori di un tempo a Km zero, pronti a invadere le vie del capoluogo, dove non mancherà il divertimento con la musica dal vivo del Trio D’Autore, la dj Oyadi e la vocalist Ginevra. Dalle 18 alle 20 sarà possibile - grazie alla Pro Belforte - partecipare alle visite guidate gratuite per le bellezze del capoluogo e la sinergia con l’Appennino Foto Festival porterà nel cuore del paese il laboratorio sulla natura e gli animali dell’Occhio nascosto dei Sibillini e l’esposizione dei dipinti dell’associazione Nuovi Amici di Macerata.
Novità di quest’anno, nell’ottica di far tornare il pubblico a Belforte del Chienti anche durante l’anno, è la nascita del Passaporto del gusto: un vero e proprio passaporto che i partecipanti potranno ritirare negli stand dei produttori per conquistare più timbri in base agli acquisiti fatti nelle attività belfortesi del circuito MagnaForte e ottenere in omaggio il pacco dell’edizione natalizia della manifestazione.
SAN SEVERINO - Questa sera (giovedì 10 luglio) "Una Piazza da Cinema", la rassegna cinematografica all'aperto promossa dal Comune in collaborazione con il cinema San Paolo, porta sul grande schermo allestito in piazza Del Popolo, con spettacolo unico alle ore 21:30 e ingresso gratuito, il film "Paddington in Perù", l'ultima avventura del simpatico orsetto che farà la gioia di grandi e piccini.
Judy e Jonathan sono cresciuti e stanno per lasciare il nido. I tempi in cui la famiglia Brown si stringeva tutta quanta sul divano della casa di Windsor Gardens sono finiti, e la signora Brown sembra soffrirne più di tutti. L'occasione di trascorrere un po' di tempo insieme si presenta, inattesa, quando l'orso Paddington riceve via lettera la notizia che la sua amata zia Lucy, ospite di una casa di riposo per orsi in Perù, sembra non godere di buona salute: si è chiusa in se stessa e non fa che nominare il suo nipotino lontano. La famiglia Brown al completo (Signora Bird compresa) si mette allora in viaggio per il Sudamerica, pronta all'avventura, e l'avventura non si farà attendere.
La rassegna “Una Piazza da Cinema” proseguirà mercoledì 16 luglio con "Folle Mente", una pellicola che indaga le profondità della psiche umana. Il giovedì 24 luglio sarà la volta di "A Real Pain", un film dal forte impatto emotivo.
Un appuntamento speciale è previsto per mercoledì 30 luglio con la proiezione del cortometraggio realizzato dall’associazione storico culturale “Filottrano '44”. La serata sarà arricchita da una presentazione a cura del prof. Michele Giampieri, offrendo un momento di approfondimento storico e culturale.
La rassegna giovedì 31 luglio presnta poi "Oceania 2", il sequel dell'amatissimo film d'animazione Disney, per un'altra serata all'insegna della fantasia e dell'avventura. Infine, la rassegna si concluderà il giovedì 7 agosto con "La Città Proibita", un grande classico.
Le ferite lasciate dal sisma sono ancora evidenti a San Ginesio, un borgo dell'entroterra marchigiano che, a distanza di anni, aspetta ancora risposte concrete per la ricostruzione. Tra i tanti interventi rimasti incompleti, uno spicca per urgenza e valore sociale: la realizzazione della Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA), un’opera strategica non solo per il comune ma per tutta la Valle del Fiastra.
Durante una tappa del suo tour “Per tutte le Marche”, il candidato del Partito Democratico alla presidenza della Regione, Matteo Ricci, ha visitato il sito della RSA mai avviata, denunciando pubblicamente lo stallo del progetto:“Dopo anni di annunci, rinvii e cambi di destinazione dei fondi, siamo ancora davanti a un cantiere fantasma. Questo ritardo è diventato un simbolo dell’abbandono delle aree interne e del fallimento nella tutela dei diritti fondamentali, come quello alla cura e alla salute”, ha dichiarato Ricci.
Secondo l’europarlamentare, il problema va ben oltre gli aspetti tecnici o burocratici: “La mancanza della RSA non è solo un ritardo infrastrutturale, è la dimostrazione di un sistema sanitario regionale che ha smesso di garantire equità. Le famiglie a reddito medio-basso non riescono più ad accedere a cure adeguate per i propri anziani. Serve una svolta netta, un nuovo impegno per la sanità pubblica e per le persone”.
A ricostruire i passaggi della vicenda è il consigliere regionale PD Romano Carancini, che sottolinea le contraddizioni e le inefficienze che hanno bloccato l’intervento. L’Ufficio Speciale per la Ricostruzione aveva inizialmente stanziato circa 6 milioni di euro attraverso due ordinanze tra il 2016 e il 2017. La progettazione definitiva è stata completata nel 2021, mentre il progetto esecutivo è stato pronto a febbraio 2023 con un aggiornamento dei costi a 7,4 milioni di euro.
Tuttavia, nel maggio 2024, il commissario straordinario per la ricostruzione Guido Castelli ha destinato 4,7 milioni di quei fondi a un’altra struttura a Tolentino. “Nulla contro Tolentino, ma è incomprensibile che si sottraggano risorse a un’opera così urgente in un’area duramente colpita dal sisma”, ha dichiarato Carancini.
La promessa del commissario di reintegrare i fondi entro dicembre 2024 è stata formalmente rispettata con l’indizione della gara in quel mese. Tuttavia, la commissione giudicatrice è stata nominata solo a maggio 2025, e ad oggi, 10 luglio 2025, l’opera è ancora bloccata. Intanto, la comunità continua ad aspettare. E con essa, centinaia di anziani e le loro famiglie, in un territorio che già soffre di carenze strutturali nell’assistenza sanitaria territoriale.
Sinergie per valorizzare il territorio e soprattutto i giovani. Questo il tema al centro dell’incontro di oggi tra il Rettore dell’Università di Macerata e la delegazione del Rotary Club del Distretto 2090 e dei Club della provincia. Il Rettore dell’Ateneo maceratese ha infatti ricevuto oggi la delegazione rotariana per un momento di dialogo e confronto fra due realtà impegnate – da fronti diversi – nella promozione culturale e nello sviluppo del territorio.
«C’è la volontà comune di lavorare insieme per il territorio e per i giovani» ha sottolineato il rettore John McCourt. «Si tratta di sinergie, di fare rete, lavorare insieme. Voglio anche sottolineare l’importanza del fatto che i quattro Club Rotary della provincia siano venuti insieme con una visione condivisa. Questo è un segnale potente: quando le comunità si uniscono, si possono affrontare sfide complesse. Il nostro territorio, ancora segnato dalle ferite del terremoto e da una crisi demografica persistente, ha bisogno di risposte olistiche, condivise e inclusive. Solo attraverso una collaborazione stretta tra istituzioni, associazioni e cittadini possiamo costruire soluzioni durature».
A capo della delegazione rotariana, il governatore del Rotary Club Distretto 2090 Abruzzo Marche Molise Umbria, Roberto Calai, che ha espresso «la volontà di essere presenti, di poter esserci, e di essere in qualche modo vicini al mondo universitario nei modi in cui le istituzioni universitarie preferiscono».
A dare riscontro dello spirito di servizio, la presenza all’incontro di numerosi rappresentanti rotariani e dei quattro presidenti dei club della provincia. Insieme al governatore Calai anche il governatore designato Stefano Quarchioni. Per il Rotary Club di Macerata “Matteo Ricci” il presidente Tobia Sardellini e il segretario Renzo Tartuferi; per il Rotary Club di Camerino il presidente Antonio Talpacci; per il Rotary Club di Tolentino la presidente Iole Rosini; per il Rotary Club di Macerata la presidente Nunzia Pagliariccio e la segretaria Pierpaola Cruciani. Parte della delegazione anche Giorgio Piergiacomi, assistente del governatore per i quattro club della provincia.