Hanno messo in scena un finto incidente per truffare un anziano. Due protagonisti sono stati denunciati per truffa in concorso perché sospettati di aver cercato di raggirare degli anziani nell'Ascolano.
È successo sabato 5 ottobre. Quella mattina sono arrivate alla Sala Operativa della Questura di Ascoli Piceno più segnalazioni di tentativi di truffa a persone anziane residenti in diversi quartieri della città, a seguito delle quali il personale della Squadra Mobile ha intercettato all'altezza del raccordo autostradale un'autovettura a noleggio a bordo della quale viaggiavano due giovani residenti nel Napoletano. Sottoposti a perquisizione, i due sono stati trovati in possesso di 3.000 euro (in banconote tutte da 50 euro) e di un prezioso orologio d'oro, dei quali non sapevano dare contezza alcuna.
Gli accertamenti hanno fatto ritenere che potesse trattarsi del corpo di reato della truffa realizzata pochi minuti prima nei confronti di un anziano ascolano. Questi era stato contattato telefonicamente nella sua abitazione da un soggetto che, fingendo di essere il maresciallo della locale stazione dei carabinieri, gli aveva prospettata la notizia, assolutamente falsa, che sua figlia avesse provocato un incidente stradale nel quale una giovane ragazza aveva subito gravi lesioni.
Lo stesso ha fatto credere all'anziano che, se avesse pagato una somma cospicua di denaro, sua figlia sarebbe stata subito rimessa in libertà. Subito dopo l'anziano ha ricevuto una telefonata da un altro dei truffatori che, fintosi avvocato, lo ha informato che un suo collaboratore di lì a poco avrebbe suonato alla sua porta per prelevare danaro e preziosi; cosa che è avvenuta puntualmente. Una settimana prima ancora gli uomini della Squadra Mobile di Ascoli avevano recuperato una somma di denaro e gioielli che due uomini si erano fatti consegnare da una anziana, vittima anche lei di una truffa.
Due nuove ordinanze della polizia locale di Macerata. La prima riguarda la regolamentazione temporanea della circolazione stradale in via Diomede Pantaleoni per consentire la prima fase dei lavori per la realizzazione di percorsi di accesso esterni all’Arena Sferisterio.
Il provvedimento, in vigore dal 17 ottobre al 14 dicembre, con orario 0 - 24, prevede, in via Diomede Pantaleoni, nel tratto di strada compreso tra piazza Nazario Sauro e il civico 18, un divieto di transito con chiusura della corsia di destra, eccetto bus urbani, Tpl e veicoli addetti ai lavori, transito e fermata bus urbani e Tpl, sulla corsia di destra, nella parte libera dai lavori e limite massimo di velocità in 30 km/h.
Invece, in via Maffeo Pantaleoni un divieto di transito, con sbarramento, sulla rampa di accesso a via Diomede Pantaleoni e direzione obbligatoria dritto verso la rotatoria di piazza Nazario Sauro.
La seconda ordinanza, invece, è stata emessa per consentire l’esecuzione di lavori di smontaggio ponteggio in via Crescimbeni 19. Il provvedimento in vigore il 17 e 18 ottobre, dalle ore 7:30 alle 18:30, stabilisce in via Crescimbeni, (tratto compreso tra piazza Vittorio Veneto e via XX Settembre) un divieto di sosta con rimozione coatta, nel tratto interessato dai lavori e divieto di transito, eccetto autorizzati, con istituzione del senso unico alternato.
In via Domenico Ricci è prevista la direzione obbligatoria a sinistra verso via Padre Matteo Ricci, per uscita centro storico, eccetto autorizzati. Invece in piazza Vittorio Veneto un divieto di sosta con rimozione coatta per tutti i veicoli eccetto residenti di via Crescimbeni con permesso zona A (nell’area antistante il loggiato) e direzione obbligatoria a sinistra, verso piaggia della Biblioteca/via Padre Matteo Ricci, eccetto autorizzati, per tutti i veicoli provenienti da via Santa Maria della Porta e corso della Repubblica
I veicoli autorizzati sono quelli utilizzati dalla ditta richiedente, dai residenti di via Crescimbeni (nell'area di chiusura strada) muniti di autorizzazione zona A e tutti i veicoli in servizio di emergenza.
Verrà presentato domenica prossima, 20 ottobre, nella suggestiva cornice del Castello di Serralta, il romanzo d’esordio di Marco Persichini dal titolo "Un'infanzia randagia". Scritto mettendo insieme i racconti del padre Guido, il libro narra le vicende ai temi della seconda guerra mondiale ed è ambientato nella campagna marchigiana tra San Severino Marche e Tolentino.
Il libro è stato pubblicato da Ventura Edizioni lo scorso marzo. L'evento, patrocinato dal Comune di San Severino Marche, sarà presentato da Mauro Grespini, giornalista e insegnante, e sarà accompagnato da un rinfresco e da musica folkloristica, per rendere l’atmosfera ancora più conviviale e accogliente.
L’appuntamento si terrà a partire dalle ore 16:30 e sarà ad ingresso libero. Parte dei proventi della vendita del libro sarà devoluta alla Fondazione Lega del Filo d’Oro, da oltre 60 anni impegnata a livello nazionale nel sostegno delle persone sordocieche e delle loro famiglie, un gesto che sottolinea il profondo impegno sociale degli autori.
L’Ite "Gentili" di Macerata ha ospitato nell’Aula magna l’evento che ha visto protagonista lo sport e le sue ricadute positive nella vita sociale e lavorativa. All’interno della rassegna Overtime Festival, le ragazze ed i ragazzi dell’istituto hanno avuto la possibilità di ascoltare ed interagire con grandi personalità dello sport di alto livello e di esperti del mondo del lavoro che hanno raccontato quanto siano preziose le abilità e le competenze che vengono allenate nei campi e nelle palestre, nella vita sociale e professionale.
Ad aprire la mattinata di lavori il martellista Giorgio Olivieri e il professor Massimo Conti dell’Università Politecnica delle Marche, mentre nella seconda parte dell’evento la dirigente scolastica Alessandra Gattari e l’assessore alle politiche giovanili Marco Cardarelli hanno accolto i rappresentanti della Bosch e Ranstad che, insieme all’arbitro di serie A di calcio Gianpaolo Calvarese, hanno portato sul palco il progetto “Allenarsi per il futuro”.
Moltissime le tematiche “messe in campo” dai relatori: il valore del sacrificio, avere grandi sogni sostenuti da grandi ideali, l’importanza del rispetto verso sé stessi e verso gli altri, il tutto in clima molto frizzante ed interattivo.
La referente del Progetto Sport Paola Galli e la dirigente Alessandra Gattari hanno sottolineato che questi incontri, che si pongono su più livelli e che toccano molti aspetti, risultano essere preziosissimi nella percezione esterna del mondo da parte dei giovani, contribuendo in modo più che significativo alla loro formazione.
Domenica prossima, 20 ottobre, con ritrovo alle ore 9;30 in piazza Del Popolo, la città di San Severino Marche si tingerà di rosa in occasione della camminata di sensibilizzazione e raccolta fondi a favore della ricerca contro il tumore al seno. L'iniziativa, inserita nel contesto del mese della prevenzione del tumore al seno, invita tutta la cittadinanza a partecipare a una giornata di solidarietà e impegno sociale.
L'evento, una camminata non competitiva, sarà una grande occasione per sostenere chi combatte contro la malattia, ricordando che "Il tumore va fermato, la ricerca deve andare avanti". Ogni partecipante è invitato a indossare scarpe comode e un abbigliamento a tema rosa per manifestare il proprio supporto.
Ci si potrà registrare direttamente il giorno dell’evento effettuando una donazione in loco (il kit completo, comprensivo di donazione, si potrà ritirare al costo di 24 euro). La raccolta fondi sosterrà la ricerca scientifica sui tumori femminili, con un particolare focus sulla prevenzione e sulle cure per il tumore al seno, la forma più diffusa tra le donne. Questo evento fa parte delle numerose iniziative organizzate in tutta Italia da PittaRosso Pink Parade a sostegno della Fondazione Veronesi.
Venerdì prossimo, 18 ottobre, a partire dalle ore 11,15, la Sala Congressi di Sarnano, in via Benedetto Costa, ospiterà un incontro dedicato agli alunni delle classi dell’Istituto di istruzione omnicomprensivo "A. Gentili – V. Tortoreto" di San Ginesio, a quelli delle terze medie dell’Istituto omnicomprensivo "G. Leopardi – R. Frau" di Sarnano e agli studenti delle superiori, nell’ambito del progetto "Il Banco di Scuola Vince", una iniziativa innovativa e di grande importanza sociale, ideata dalla psicoterapeuta Chiara Maria De Leone e realizzata in collaborazione con gli Ambiti Sociali Territoriali 16, 17, 18 afferenti alle tre Unioni Montane ( Unione Montana Potenza Esino Musone, Unione Montana dei Monti Azzurri e Unione Montana Marca di Camerino) e la Cooperativa Cooss Marche, incaricati dal Dipartimento Dipendenze Patologiche AST Macerata.
L'evento rientra nelle attività previste dal Piano Regionale integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio da Gioco d'Azzardo Patologico (GAP) e delle dipendenze da nuove tecnologie e social network (DT) 2023-2025 di cui alla DGR 1288 del giugno 2023.
L’obiettivo principale del progetto è quello di favorire una maggiore conoscenza e consapevolezza del fenomeno della dipendenza da gioco d’azzardo e delle dipendente digitali ma anche di rafforzare i legami forti”, strumento essenziale e strategico per lo sviluppo delle life skills affrontando temi che toccano da vicino la quotidianità dei giovani.
L'incontro, che inizierà alle ore 11,15, vedrà la partecipazione del giornalista Germano Milite in qualità di ospite. Giornalista professionista e streamer, esperto di comunicazione online ed e-commerce, fondatore del sito Fufflix.it, direttore della testata Young.it, Germano Milite si occupa principalmente di tutela consumatori e da anni racconta il pericolo di imbattersi in finti guru del web marketing, in truffe e manipolazioni.
Nello specifico l’incontro con Germano Milite verterà su come la cultura del ostentazione dei beni materiali influenza le relazioni già nella pre adolescenza nell’adolescenza e nel gruppo dei pari e come il bombardamento di video stimoli all’interno dei social veicoli il messaggio di ostentare il lusso con il concetto ”compro dunque sono” e questo si collega alla dismorfia del denaro ovvero all’errata percezione della mia reale capacità di acquisto.
Interverranno, inoltre, rappresentanti delle istituzioni locali, i referenti degli Ambiti Territoriali e Stefano Stoccuto, in rappresentanza del Dipartimento Dipendenze Patologiche Ast Macerata.
L'incontro sarà moderato dalla stessa psicoterapeuta Chiara Maria De Leone, promotrice del progetto. L’incontro rappresenta un'opportunità per le scuole e le famiglie di avviare una riflessione profonda su queste problematiche e su come proteggere le nuove generazioni da forme di dipendenza sempre più diffuse.
Macerata si appresta a ospitare la 55ª edizione di uno dei festival più prestigiosi del panorama jazzistico italiano: Macerata Jazz 2024/2025. Da ottobre a gennaio, la città diventerà il centro nevralgico per gli amanti del jazz, accogliendo alcuni tra i più importanti artisti internazionali. Il festival non si limiterà agli eventi al Teatro Lauro Rossi, ma animerà anche i locali e le strade del centro storico, trasformando Macerata in un palcoscenico diffuso dove la musica diventerà protagonista della vita cittadina.
"Il festival ha una lunga ed importante storia che rispettiamo, con la qualità dell’offerta che cresce ogni anno grazie anche alle tante nuove iniziative che si aprono alla città, ai vari luoghi e collaborazioni - spiega l’assessore alla Cultura del comune di Macerata Katiuscia Cassetta -. Un impegno organizzativo da parte di tutti, perché molti possano apprezzare la bellezza della musica in generale e del jazz in particolare che contamina e si fa contaminare. Un festival punto di riferimento ormai per tanti appassionati che ci seguono e vengono anche da fuori regione e mi auguro per tanti altri che scopriranno la nostra città che ospita una rassegna unica e arriveranno a Macerata per la prima volta. Accoglieremo tutti con piacere".
Grande soddisfazione del direttore artistico Daniele Massimi di Musicamdo Jazz: "Si parte Venerdì 25 ottobre con la 55° edizione di Macerata jazz, uno dei più longevi e importanti festival jazz d’Italia. Il cartellone dei concerti al Teatro Lauro Rossi è di grande livello le star del jazz nazionale ed internazionale. Abbiamo voluto presentare tante sfaccettature del jazz: l’omaggio a Pino Daniele, lo choro brasiliano, il tango, il jazz più tradizionale ma che il gospel e lo swing con un omaggio a Frank Sinatra. Il cartellone prevede poi appuntamenti Aperitivo, il jazz suonato nelle strade, le jam session nel dopo Teatro e una mostra fotografica nelle vetrine dei negozi che racconta la grande passione del fotografo Carlo Pieroni. Inoltre abbiamo dato spazio ai musicisti maceratesi e coinvolto la popolazione studentesca. Macerata jazz è un festival tutto da vivere e pieno di energia".
Macerata Jazz vanta un ricco calendario di appuntamenti, 6 concerti imperdibili al Teatro Lauro Rossi alle ore 21:15, altri 6 appuntamenti con l’Aperitivo/Concerto alle 19,00 al Centrale Macerata in Piazza della Libertà, inoltre il Buskin’Jazz, il jazz suonato per le strade del centro dalle ore 18,30 nei giorni del festival, che porterà la musica direttamente nelle strade, trasformando la città in un vibrante palcoscenico a cielo aperto, "Una lunga storia di jazz" la mostra di fotografie storiche di Carlo Pieroni, stampate su tessuto, esposte nelle vetrine dei negozi del centro.
Tra le iniziative più significative torna anche il laboratorio ImproveIsAction, che coinvolge gli studenti di "Unimc - Università di Macerata" nell’organizzazione del festival, offrendo loro l’opportunità di acquisire preziose competenze nel campo della comunicazione.
IL PROGRAMMA - Il Teatro Lauro Rossi sarà il cuore della manifestazione ospitando una serie di concerti di altissimo livello. La serata inaugurale, prevista per venerdì 25 ottobre, vedrà protagonisti al Teatro Lauro Rossi Fabrizio Bosso e Julian Mazzariello con il progetto "Il Cielo è Pieno di Stelle", un emozionante omaggio a Pino Daniele. Ad anticipare il concerto, al Centrale Macerata, l’aperitivo cena è in compagnia di Anna Laura Calderon e l'Alessandro Menichelli trio e dopo il Teatro si prosegue con una jam session che prolungherà l’esperienza musicale in un contesto più informale.
Giovedì 7 novembre, il palco del Teatro Lauro Rossi ospiterà Anat Cohen con il suo Quartetinho, una performance di jazz moderno mescolato a influenze brasiliane. Prima del concerto, gli spettatori potranno dirigersi al Centrale per assistere al progetto Giraffe di Matteo Paggi, il trombonista di grande talento, che accompagnerà il pubblico in una serata di musica vibrante e intensa, completata da una nuova jam session.
Venerdì 15 novembre vedrà il ritorno di un maestro indiscusso della fisarmonica, Richard Galliano, che con il suo New York Tango Trio incanterà il pubblico del Teatro Lauro Rossi con un raffinato intreccio di tango, jazz e musette. Appuntamento solito pre concerto al Centrale per un omaggio ai grandi sassofonisti del jazz, con Stefano Conforti e il suo ensemble, che trasformeranno la serata in una celebrazione della tradizione jazzistica.
Lunedì 2 dicembre, il Teatro Lauro Rossi accoglierà due pilastri del jazz italiano, Paolo Fresu e Rita Marcotulli. Il loro incontro musicale promette di toccare le corde più profonde dell’animo, in un concerto intimo e carico di poesia. La serata a teatro è preceduta al Centrale con l'esibizione dei Brothers4Jazz, un quartetto che unisce tradizione e innovazione in un sound che saprà accompagnare con eleganza l’atmosfera anche nel dopo teatro.
Uno degli appuntamenti più attesi sarà quello di sabato 28 dicembre, quando il gruppo Gospel Washington Gospel Singers riempiranno il Teatro Lauro Rossi con la potenza delle loro voci e l’energia contagiosa del gospel. La serata si apre come di consueto al Centrale con la voce di Giada Cartone e il pianoforte di Alessandro Menichelli, che guideranno un trio in un'altra jam session, fondendo jazz e convivialità in un’atmosfera informale e accogliente.
Infine, la chiusura del festival avverrà domenica 5 gennaio 2025, con la performance della Musicamdo Jazz Orchestra diretta da Luca Pecchia, che insieme al crooner Simone Grassi porterà sul palco del Teatro Lauro Rossi lo swing più puro e coinvolgente. La serata è preceduta al Centrale dal live del trio The Ringo Experience, cui seguirà un’ultima jam session che lascerà il pubblico con il pieno di musica.
Sono stati avviati i lavori di messa in sicurezza e bonifica del fenomeno franoso presente lungo via Pancalducci, in prossimità del civico cimitero, a Macerata. Un’opera di prevenzione che interessa un’area fortemente esposta al fenomeno del dissesto idrogeologico e classificata con pericolosità elevata P3 e rischio elevato R3.
L’intervento, interamente finanziato dal Ministero per 400mila euro a valere sui fondi dedicati al dissesto idrogeologico, prevede la realizzazione di pozzi drenanti, dreni sub orizzontali di raccolta delle acque, di un nuovo collettore fognario e di sistemi di controllo e monitoraggio. L’esecuzione delle opere idrauliche non avrà interferenze con la viabilità di via Pancalducci.
Le indagini e i monitoraggi geologici e geotecnici preliminari hanno permesso di cartografare il tipo di frana e stabilire la programmazione degli interventi. Dalle analisi è emerso un importante fenomeno gravitativo - generato per le caratteristiche proprie del terreno, per l’assetto strutturale e stratificato e per la presenza di acqua - che si estende per una lunghezza di circa 550 metri e una larghezza di circa 300 metri lungo il versante che digrada verso nord-est, posto sotto via Palcalducci.
"Dopo gli interventi su via Verga (conclusi), via dei Velini e Madonna del Monte (in esecuzione), diamo avvio a un’altra opera di messa in sicurezza del nostro territorio su una principale arteria di accesso alla città – ha commentato l’assessore ai lavori pubblici Andrea Marchiori -. È sempre più attuale l’esigenza, da parte delle amministrazioni, di prevenire situazioni di rischio collegate ai fenomeni atmosferici e l'amministrazione Parcaroli, con questa ulteriore opera, dimostra la grande capacità di attrarre risorse e, grazie alla professionalità degli Uffici, tramutarle in interventi concreti".
I pozzi drenanti permetteranno di migliorare le caratteristiche meccaniche del terreno dissipando le sovrappressioni neutre indotte dalla falda; il sistema consentirà, inoltre, di raccogliere le acque contenute all’interno del sottosuolo così da allontanarle attraverso un sistema di tubazioni di collegamento profonde. Infine, saranno eseguite almeno quattro campagne di monitoraggio all’anno (per due anni) che, tramite dei sondaggi, permetteranno di prelevare dei campioni di terreno ed effettuare le relative analisi.
Mercoledì 16 ottobre, alle ore 18:00, al Teatro della Società Filarmonica, per il Macerata Humanities Festival, il Teatro Rebis presenta "Danilo Dolci e Aldo Capitini: un’intervista (im)possibile".
Un incontro divulgativo, ma teatralizzato, sul rapporto fecondo, intenso, di mutuo scambio e sostegno, tra Danilo Dolci, sociologo, educatore, intellettuale-attivista e Aldo Capitini, filosofo, politico, antifascista, teorico del pensiero nonviolento in Italia.
Una panoramica sul rapporto tra i due più importanti protagonisti della cultura della nonviolenza in Italia, ricreata teatralmente tramite un’intervista (im)possibile, durante la quale Giuseppe Barone, autore della biografia "Danilo Dolci. Una rivoluzione nonviolenta. La vita e l'opera di un uomo di pace", darà voce al pensiero di Danilo Dolci e Federica Curzi, autrice del volume "Vivere la nonviolenza. La filosofia di Aldo Capitini" a quello di Aldo Capitini.
A intervistare le due ‘figure’, sarà Andrea Fazzini, interrogandoli sul passato, ma affacciandosi sul presente. Ad interpuntare gli interventi, ponendo un accento particolare sulla comune passione per la poesia – dato che entrambi gli educatori erano poeti – Meri Bracalente leggerà una selezione dei loro versi e, in collaborazione con il laboratorio teatrale di Ateneo e con la partecipazione della studentessa Roberta Manfreda, alcuni brani tratti da uno degli ultimi componimenti lirici di Danilo Dolci, “Delirio etneo”, ispirato al dramma “La morte di Empedocle” di Friedrich Hölderlin.
L’evento, che si inserisce all’interno delle iniziative per il Centenario della nascita di Danilo Dolci (1924 – 2024) e cade a ridosso dell’anniversario della morte di Aldo Capitini (19 ottobre 1968), è realizzato grazie al sostegno del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Macerata, con il coordinamento delle docenti Lina Caraceni e Maria Paola Scialdone.
"La montagna ha partorito il topolino. Le nuove tavole non evidenziano alcuna delle modifiche essenziali richieste dalle categorie commerciali né dai quartieri o dai semplici cittadini". È quanto affermano, in una nota congiunta, i tre gruppi consiliari di minoranza del comune di Porto Recanati (Centrodestra Unito, Civici per Porto Recanati e Porto Recanati 21-26), dopo aver esaminato le nuove tavole del Biciplan elaborate dall’architetto Tursi.
"L’amministrazione, per bocca del suo primo cittadino, ha ribadito la volontà di voler perseguire una viabilità diversa e rispettosa delle indicazioni di una diversa qualità di vita rispetto all’attuale sul nostro territorio -aggiungono i consiglieri di opposizione nella nota -. Ha affermato che non esisteranno problemi di parcheggio né di raggiungimento delle varie zone come non ce ne erano con le prime tavole (evidentemente non ha esaminato quelle tavole con la dovuta attenzione) ed ancora una volta non dice la verità".
"Cosa cambia tra le tavole finora esaminate e le nuove, frutto secondo il Sindaco, dell’ascolto delle istanze dei commercianti e dei concittadini?", si chiedono dalla minoranza. "Nelle nuove tavole è scomparsa l’isola pedonale che rendeva interdetto il traffico da via Rossini a via Galilei - si legge ancora nella nota -. Quel tratto di corso Matteotti è diventato a senso unico verso sud da Via Galilei fino all’Hotel Mondial. Sul Corso, su via De Gasperi e via Verdi, piccole variazioni sugli stalli per le moto e le auto e qualche differenza nelle misure complessive di Corso Matteotti che in alcuni tratti passa da 11 a 11.50 mt. Queste ultime o erano sbagliate prima o la strada si è allargata a seguito …della pioggia".
"Resta il problema di un Corso Matteotti a senso unico, da via Galilei alla Pescheria verso nord e da via Galilei al Mondial verso sud, così come restano tutti i problemi già evidenziati per i parcheggi, per gli spazi di manovra di pullman e mezzi pesanti, per la percorribilità e soprattutto per la raggiungibilità degli esercizi commerciali in auto che richiederà percorsi molto più lunghi ed articolati", puntualizzano Ubaldi, Piscitelli e Nalmodi.
"Nessuna variazione è prevista, nelle nuove tavole, per il quartiere Castelnuovo la cui viabilità che confluisce in piazza Brancondi e via Buozzi resta un problema molto serio e nessuna variazione in tutto il quartiere Scossicci rispetto a quanto già trovato nelle prime tavole. Resta l’interdizione al traffico del tratto compreso tra l’O di Giotto e viale Sirio. Nulla conta la soddisfazione del Sindaco per i realizzandi parcheggi a nord del quartiere, previsti da anni. Come ha affermato il Sindaco, il biciplan resta l’obiettivo più qualificante dell’Amministrazione e verrà attuato. Poco contano le rimostranze di commercianti e cittadini e le problematiche irrisolte perché questa Amministrazione si è dimostrata, ancora una volta, chiusa a recepire ogni consiglio/suggerimento proveniente da opposizioni e da terzi", concludono i tre gruppi consiliari di minoranza.
Oltre 21 mila visitatori hanno partecipato alle Giornate Fai d'Autunno nelle Marche. È stato un weekend di festa intitolato alla conoscenza del patrimonio di storia, arte e natura della regione, attraverso i grandi monumenti, ma anche in edifici e paesaggi sconosciuti, luoghi che custodiscono culture e tradizioni. Sono state 38 le aperture nella regione in 24 località.
Villa Ghislieri a Cupramontana è stato il bene più visitato nelle Marche. Più di 2mila visitatori sono rimasti incantati dalla storia e dal fascino di questa Villa – Torre di origine longobarda, ancora abitata dalla famiglia Ghislieri, posta su un'altura circondata da querce secolari, antico baluardo difensivo sulla strada della Cuzzana.
Quasi 1.700 le presenze a Villa La Quiete a Treia in provincia di Macerata: i visitatori sono andati alla scoperta di uno dei monumenti più rilevanti dell'Ottocento italiano ed una delle più belle ville delle Marche. Opera di Giuseppe Valadier, è immersa in un parco di circa tre ettari, completamente cinto da mura e con al suo interno giardini all'italiana, orti, ampie zone boscate e magnifici alberi secolari. Numerose anche le presenze alle Caserme Del Monte e Cialdini di Pesaro, a Palazzo Falconi e a Villa Vinci Boccabianca di Cupra Marittima.
Le Giornate FAI nelle Marche hanno visto una speciale partecipazione di 500 volontari e 900 Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati in collaborazione con i loro docenti, che hanno l’occasione di accompagnare il pubblico in visita nei luoghi aperti dal FAI. Grande soddisfazione da parte della presidente regionale FAI Marche, Alessandra Stipa.
"Le Giornate FAI rappresentano un grande momento di condivisione e appartenenza -afferma -. Dimostrano per l’ennesima volta di essere in grado di regalare emozioni fortissime, grazie alla bellezza dei luoghi ma anche al significato dei beni scelti. In queste giornate abbiamo visto anche tante famiglie e giovani avvicinarsi al FAI. Dietro c'è tanto lavoro e tanto impegno. Voglio ringraziare la nostra grande famiglia di volontari e gli Apprendisti Ciceroni per la forte passione dimostrata. Grazie di cuore a tutti i partecipanti e grazie alle istituzioni e ai partner che hanno sostenuto e reso possibile la più grande festa di piazza dedicata alla cultura".
Un complesso intervento di sostituzione dell'arco aortico è stato eseguito dal vivo da Marco Di Eusanio, direttore della cardiochirurgia dell'Azienda ospedaliero universitaria delle Marche che ha impiantato una nuova protesi, disegnata con il dottor Emanuele Gatta, della Chirurgia Vascolare dell'Aoum, su una 77enne, ha aperto il Congresso Europeo di Cardiochirurgia a Berlino.
L'intervento è stato trasmesso in diretta per l'apertura del congresso della Società Europea di Chirurgica Cardiaca e Toracica a Lisbona, di fronte a circa 1.000 delegati provenienti da tutto il mondo.
"Gli interventi per il trattamento degli aneurismi e delle dissezioni dell'aorta toracica - spiega Di Eusanio - sono tra i più complessi che eseguiamo in Cardiochirurgia. Per poter sostituire segmenti di aorta che perfondono organi vitali come il cervello, il midollo spinale, i visceri etc. dobbiamo interrompere e manipolare profondamente la circolazione e introdurre sofisticate metodiche di protezione d'organo. I pazienti possono essere giovanissimi perchè affetti da sindromi genetiche o più anziani con pareti aortiche degenerate per l'invecchiamento e l'ipertensione".
"Nella paziente di Berlino, oltre ad un bypass aortocoronarico, abbiamo sostituto l'aorta ascendente, l'arco aortico e posizionato uno stent in aorta toracica discendente con una protesi ibrida che abbiamo disegnato con Gatta - prosegue Di Eusanio -. Si tratta di una protesi che fornisce importantissimi vantaggi. La patologia aortica ha una natura progressiva. I pazienti operati per la sostituzione di un segmento aortico possono richiedere successivi interventi chirurgici o endovascolari per lo sviluppo di nuovi aneurismi in altri tratti".
Questa nuova protesi "rende possibile, in maniera più semplice e meno rischiosa, gli interventi secondari. Per questo motivo - chiarisce Di Eusanio - l'abbiamo chiamata T-Next (Think Next - pensa al prossimo step chirurgico). Nello stesso giorno, Gatta presentava la nostra protesi ad altre tecniche sviluppate insieme a Vienna, al più importante Congresso Europeo di Chirurgia Vascolare".
Soddisfazione è stata espressa dal direttore generale Aoum Armando Marco Gozzini: "All'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche gli interventi aortici - con tecniche 'open' (tradizionali e mini-invasivi), endovascolari o ibridi - sono circa 800, su pazienti che provengono da tutta Italia. Sono tantissimi, numeri che ci pongono tra i primissimi centri aortici in Italia e non solo".
Alle congratulazioni si è associato il rettore dell'Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori per un'intervento "frutto della grande professionalità dell'equipe, basata su competenze multidisciplinari al servizio della salute di moltissimi pazienti. La ricerca scientifica in ambito internazionale e le collaborazioni istituzionali sono fondamentali per raggiungere obiettivi ambiziosi che avranno ricadute importanti per la nostra Comunità".
"I cardiochirurghi ed i chirurghi vascolari dell'Aoum - informa Di Eusanio - hanno avviato da tempo l'Aortic Team, un gruppo multidisciplinare di specialisti che si occupa di aorta e mette insieme e condivide al suo interno cultura, esperienza e skills con l'idea di offrire, dopo valutazione e discussione, sempre e solo la migliore delle opzioni terapeutiche al paziente. Ed è da questo tipo di collaborazione che nascono idee come quella di T-Next".
Oltre 130 partecipanti e 40 chili di rifiuti coinvolti: sono le cifre dell'Action for Climate, la giornata di sensibilizzazione ambientale lungo l'area del fiume Chienti organizzata nei giorni scorsi dall'Università di Macerata, in collaborazione con gli altri Atenei marchigiani, Università di Camerino, Università Politecnica delle Marche e Università di Urbino Carlo Bo.
L'iniziativa rientrava nella campagna nazionale promossa dalla Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (RUS), che invita gli atenei di tutta Italia aderenti a organizzare azioni concrete per sensibilizzare sui cambiamenti climatici. Grazie alla partecipazione attiva delle associazioni CAI Marche, Cosmari, Legambiente Marche, Plastic Free e Civitanova Green Life, l'iniziativa marchigiana ha permesso anche di offrire approfondimenti interdisciplinari.
Il coinvolgimento di studenti e dottorandi, insieme ai referenti delle associazioni, ha, infatti, consentito ai partecipanti di ascoltare interventi su tematiche geologiche, ecologiche, biologiche e storico-culturali, mostrando così l’importanza della tutela dell'ecosistema fluviale e del patrimonio storico della bassa valle del Chienti.
Il percorso, dalla Basilica di Santa Maria a piè di Chienti alla Basilica Imperiale di Santa Croce al Chienti, in parte rivisto per le difficoltà create dalle piogge dei giorni precedenti, ha permesso di vivere un’esperienza formativa e al contempo attiva nel ripristino ambientale, attraverso la conoscenza dei luoghi, l'ascolto delle testimonianze e la raccolta diretta dei rifiuti.
Action for Climate 2024 si conferma una tappa significativa all'interno della più ampia campagna nazionale RUS, ponendo l'accento sull'importanza della collaborazione tra istituzioni e comunità per la salvaguardia dell’ambiente e la promozione della sostenibilità.
L’amministrazione comunale di Civitanova Marche vuole mettere mano per tempo al programma della prossima stagione e prende la decisione di riportare Popsophia "là dove tutto era iniziato". Il grande evento estivo, infatti, il prossimo anno tornerà nella sua sede ideale, il borgo di Civitanova Alta, occupando i contenitori culturali del centro storico. Una decisione che arriva dopo una serie di valutazioni, tra cui la volontà di riportare il festival a Civitanova Alta, luogo in cui è nato, per valorizzare il borgo e donare quell’intimità che solo la Città Alta sa offrire.
"Quando ci siamo insediati avevamo detto di voler riportare Popsophia in città e l’abbiamo fatto - commenta il sindaco Fabrizio Ciarapica -. Abbiamo voluto soddisfare le richieste dei tanti cittadini che volevano il ritorno del festival a Civitanova Alta, luogo naturale e ideale, cittadella della cultura che grazie ad una serie di interventi e lavori pubblici è più che mai il nostro gioiello e che vogliamo ulteriormente valorizzare con iniziative di pregio. Popsophia è sicuramente una di queste ed è nostra intenzione dare respiro alle tante attività presenti nel borgo, consapevoli che la cultura è una delle leve per favorire turismo e crescita economica".
"Grazie all’intervento dell’amministrazione comunale - ha aggiunto l’assessore ai lavori pubblici con delega alla città alta, Ermanno Carassai - Civitanova Alta in questi ultimi due anni ha visto l’apertura di numerosi cantieri che hanno migliorato la viabilità e il decoro della città: dai lavori per la sede della delegazione comunale al rifacimento di piazza Garibaldi e ci sono progetti in fase avanzata per Sant’Agostino, torre dell’Acquedotto e palazzo Ciccolini. Inoltre, si è finalmente arrivati al termine della lunga questione irrisolta del Palazzo Ducale che sarà restaurato dai privati riportando finalmente la piazza al suo antico splendore".
Ed è su queste basi che è maturata la volontà di dare un segnale forte di rinnovamento e cambiamento riportando a Civitanova Alta la manifestazione culturale per eccellenza della città. Per Popsophia, che in questi anni, dalla sua nascita nel 2011 ad oggi, si è rinnovata cambiando format, pelle e cercando di alzare di anno in anno l’asticella delle aspettative, il trasferimento rappresenta l’ennesima sfida.
Popsophia e, l’ultima nata, Rocksophia rappresentano infatti l’evoluzione di un evento creativo nato dall’incontro della filosofia con i prodotti culturali di massa. Ha abbandonato da tempo il format ormai dilagante del tradizionale festival; non più la prosecuzione sotto mentite spoglie del talk show televisivo o l’edizione in scala locale del salone del libro. Popsophia presenterà nel 2025 solo eventi creativi originali e produzioni culturali inedite, capaci di unire musica, spettacolo e riflessione critica, con argomenti e ospiti chiamati a realizzare ogni volta una ‘emozione’ diversa e non scontata della tematica ‘filosofica’. Un unicum ad oggi sul territorio nazionale.
Ad arricchire la narrazione attorno ai fenomeni della contemporaneità nella prossima edizione non potranno mancare le rassegne sperimentali su nuovi media digitali e le istallazioni sulle recenti frontiere dell’intelligenza artificiale.
Attesissima dalla critica nazionale sarà la totalmente rinnovata edizione di MeGa, la meta gallery di Popsophia, lo spazio virtuale che dialoga con quello reale, che ospiterà la mostra evento del 2025 dove le opere proposte saranno ‘vissute’ e ogni visitatore, imprigionato in un viaggio immersivo, sarà costretto ad attraversare sentimentalmente gli archetipi del proprio inconscio.
Anthropos in trionfo alle finali nazionali dell'atletica paralimpica. L’associazione sportiva di Civitanova si conferma regina dell’atletica paralimpica per il terzo anno consecutivo. A rafforzare il primato anche i successi nella classifica promozionale maschile per società, nella Coppa Lanci maschile assoluta e promozionale, il secondo posto nella classifica giovanile maschile e nella Coppa Lanci femminile assoluta e promozione, ed il terzo posto nella classifica a squadre assoluta e promozionale femminile.
Questo è il bilancio delle gare nella capitale. Nel fine settimana del 12 e 13 ottobre, infatti, si sono svolte a Roma, al Centro di Preparazione Paralimpica delle Tre Fontane a Roma, le Finali dei campionati per società maschile e femminile e della Coppa Lanci maschile e femminile 2024 organizzate dalla FISPES – Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali.
L’Anthropos era presente con 29 atleti (Assunta Legnante, Elisa Fuselli, Bianca Marini, Annamaria Mencoboni, Adolf Agyemang, Greg Bello, Davide Benigni, Salvatore G. Bianca, Gabriele Brengola, Cristian Campus, Matteo Cappelletti, Luigi Casadei, Carlo Corallini, Salvatore Cutaia, Raffaele Di Maggio, Emanuele Di Marino, Ndiaga Dieng, Amine El Idrissi, Giacomo Falcionelli, Gabriele Fella, Rigivan Ganeshamoorthy, Pietro Lo Sicco, Federico Mei, Diego Pia, Niccolò Pirosu, Jonatha Riderelli, Gaetano Schimmenti, Ilia Scuderi Panebianco, Angelo Trasmundi) causa assenze importanti di tesserati (vedi Giuseppe Campoccio, Fausto Morlacco e Francesco Carciofi) che pur qualificati non potevano essere presenti causa infortunio.
I tecnici che hanno preparato gli atleti sono Roberto Minnetti, Andrea Croia, Rosanna Cavoli, Fabiola Dolcini, Andrea Donninelli, Massimo Bianca, Mauro Ficerai, Giorgio Gioacchini, Maurizio Iesari, Giuseppe Raffermati, Gianluca Tamberi, Orazio Scarpa, Michele Iarocci, Enrico Ruffini e Riccardo Tricarico.
Nelle classifiche maschili l’Anthropos doveva difendere i 4 titoli della passata stagione e si presentava a queste Finali in vetta nelle classifiche di Coppa Lanci maschile assoluta e promozionale e nei CDS promozione maschile, ma all’inseguimento della Omero Bergamo nella classifica assoluta maschile dei CDS e giovanile maschile. Nelle classifiche femminili, cui l’Anthropos puntava per la prima volta, si presentava a queste Finali seconda in quattro delle cinque classifiche.
La soddisfazione del presidente Nelio Piermattei: "Fatica, ansia, delusioni, gioie, rimpianti, esultanza e tanta soddisfazione. Il fine settimana è stato ricco di emozioni. Siamo arrivati a Roma determinati a ottenere il successo anche nella Coppa Lanci femminile e di confermare il titolo italiano assoluto. Stavamo rincorrendo avversari fortissimi. Alla fine abbiamo centrato l’obiettivo principale, la conferma del titolo italiano per società".
"Bergamo è rivale davvero ostica (tra le sue fila l’oro di Parigi Oney Tapia e tanti altri), ma ci siamo riusciti nonostante una stagione complicata per i tanti infortuni che hanno colpito i nostri tesserati - prosegue Piermattei -. Alla fine sono arrivati il 5° successo consecutivo nella Coppa Lanci maschile e il 3° titolo di fila di Campioni d’Italia. Il primo titolo nelle classifiche al femminile è solo rinviato di un anno. Ringrazio i ragazzi, i tecnici e le famiglie per aver confermato ancora una volta in questa due giorni, come in tutto l'arco della stagione, di essere un gruppo vero fatto di persone che tiene e crede in quello che fa. Tutto questo anche se siamo numerosissimi, veniamo da località lontane e ci si vede poco".
È stato un viaggio all’interno del regno nascosto della Sibilla il concerto che gli Ogam hanno tenuto al Mugellini Festival domenica 13 ottobre. Non tanto un tributo alla leggenda, quanto più un percorso che ha trasportato il pubblico all’interno di una saga, accompagnando l’eroe nel suo cammino verso la caduta e la rinascita.
Ispirandosi alla versione raccontata da Antoine de La Sale, gli Ogam hanno dato vita ad un concerto molto suggestivo partendo da sonorità che non si esauriscono in una definizione precisa ma che abbracciano numerose tradizioni culturali e musicali diverse, sublimandosi in un genere dai contorni sfumati. La Sibilla raccontata dagli Ogam non è stata, in sostanza, solo una leggenda degli appennini ma si è trasformata in una narrazione universale con tutta la potenza del mito.
Il concerto di questa storica formazione marchigiana, uno dei punti di riferimento della world music, è stato anche l’occasione per rendere omaggio all’artista Riccardo Messi, noto e apprezzato musicista e disegnatore, scomparso lo scorso giugno, grande amico degli Ogam e del loro fondatore Maurizio Serafini.
A Riccardo Messi, nel corso della serata, è stato infatti assegnato il Premio Mugellini alla Carriera, ritirato dai genitori che attraverso Mauro Mazziero, direttore artistico del festival insieme a Lorenzo Di Bella, hanno annunciato la creazione di una fondazione per la ricognizione delle opere di Riccardo e l’istituzione di borse di studio dedicate ai più giovani per attività artistiche.
Riccardo Messi è stato infatti un artista poliedrico e originale che ha lasciato una profonda impronta nel mondo dell’arte, istituendo una notevole rete di contatti e lasciando numerose opere, alcune delle quali solo ora stanno venendo alla luce, che meritano di essere valorizzate e riconosciute perché – nelle parole di Mauro Mazziero – «l’arte di un artista non finisce mai».
Il Mugellini Festival offre uno spettacolo unico e originale di musica e arte. Il prossimo appuntamento è per domenica 20 ottobre con Francesco Cafiso, sassofonista di fama mondiale, che sarà accompagnato dal Quintetto Gigli e dall’arpista Lucia Galli in un concerto tributo a Giacomo Puccini. Esposizione di foto Carlo Pieroni, uno dei più famosi fotografi di jazz.
I biglietti del festival sono acquistabili sul circuito Ciaotickets al prezzo di 10€ (biglietto ridotto di 8€ per studenti). Per ulteriori informazioni: 392.4450125.
La tre giorni Marche Trail “Unsupported Bikepacking Adventure” si è appena conclusa e gli organizzatori guardano già con entusiasmo al prossimo anno. Sono aperte, infatti, le candidature per selezionare la località dove allestire il “Marche Trail Village” nel mese di ottobre 2025 (punto di partenza/arrivo). Un borgo caratteristico o una struttura ricettiva turistica lungo la costa o nelle immediate vicinanze, verso il centro/nord delle Marche; gli interessati possono contattare l’asd scrivendo a marche.bikepacking@gmail.com.
Intanto, nel fine settimana tra venerdì 4 e domenica 6 ottobre, è andata in scena tra le colline marchigiane la settima edizione, tutta da incorniciare. La manifestazione, organizzata come sempre dall’associazione Marche Bikepacking, non solo ha confermato il successo del 2023, ma è cresciuta.
Oltre cinquecento gli iscritti - un numero che aumenta di anno in anno - da ben tredici Paesi. Austria, Germania, Ungheria, Islanda, Irlanda, Malta, Paesi Bassi, Polonia, San Marino, Slovenia, Svizzera, Usa, solo per citarne alcuni. Oltre cinquecento atleti-visitatori, sparsi nelle strutture ricettive lungo i percorsi, coprendo gran parte delle Marche, in quanto la manifestazione ha toccato ben quattro province, Fermo, Ascoli Piceno, Macerata e Ancona, tra città d’arte e cultura, storia, natura e spiritualità.
Dal venerdì, con un meteo incerto, i protagonisti, in sella e alla scoperta delle bellezze del territorio con il minimo indispensabile (in modalità bikepacking, ovvero con i bagagli agganciati direttamente alla bicicletta tramite speciali borse) hanno attraversato strade bianche e boschi, borghi medievali e castelli e hanno gustato le varie tipicità. Fino alla domenica di sole pieno, godendo di panorami e colori autunnali spettacolari.
"Abbiamo raggiunto l’obiettivo con un successo oltre le aspettative – dichiara l’asd Marche Bikepacking -. Hanno partecipato molte persone nuove che, innamorate delle Marche, si sono ripromesse di tornare per conoscerle più a fondo".
Il primo ad arrivare, seguendo il percorso "classic" tra i borghi, ha fatto circa 320 chilometri in 19 ore. Ha "macinato" invece 400 chilometri in 25 ore attraversando le montagne, il primo del percorso “wild”; idem per la prima donna, concluso in sole 27 ore.
Non una gara, ma una sfida con se stessi. “Più di una gara: alcuni partecipanti hanno pedalato anche di notte. Tutti sono stati costantemente tracciati con dei gps satellitari”, aggiungono gli organizzatori, i quali con l’occasione ringraziano: tutti gli atleti, Cingolani Bike Shop. Miss Grape, Pasol, Holiday Camping Village per l’ospitalità , Msp Ciclismo, i Comuni di Porto Sant’Elpidio (capofila dell’evento), Comunanza e San Severino, nel cui campo base è stata organizzata anche una festa grazie al Rione di Contro, Fm Bike assistenza tecnica a San Severino, la Croce Rossa dei Sibillini di Comunanza, Pasta di Camerino, Forno Fior di grano, Azienda agricola Carassai a Belforte del Chienti, Cantina Ciù Ciù,, Krono per supporto grafico e gadget, le tantissime strutture ricettive e tutti coloro che hanno partecipato e collaborato alla riuscita dell’evento.
Un’anticipazione: il tracciato dell’ottava edizione attraverserà la parte centro/nord della regione. E il team di Marche Trail è già a lavoro per studiare il percorso. “Benvenuti nelle Marche!”, la mission del presidente Ivano D’Orazio con la vicepresidente Loretta Piergentili e il segretario Marco Ippoliti, continua.
In occasione del Mese della Prevenzione del Tumore al Seno, si terrà un incontro pubblico dal tema "Intelligenza Artificiale e Medicina: Prospettive e Cautele nel Rapporto col Paziente". L’evento, promosso dal Lions Club di Macerata e dal Rotary Club di Macerata, in collaborazione con il Comune di Macerata, l'Università degli Studi di Macerata, l'Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Macerata e Emme TV, si svolgerà venerdì 18 ottobre alle ore 17:30 presso la Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti, Sala Castiglioni.
L’incontro sarà un’importante occasione per approfondire il ruolo sempre più rilevante che l'intelligenza artificiale sta assumendo nel campo della medicina, con particolare attenzione alle sue prospettive, benefici e le cautele da adottare nel rapporto medico-paziente. L'intelligenza artificiale, sebbene stia rivoluzionando molte aree della sanità, solleva infatti interrogativi etici e pratici legati all'umanizzazione della cura, alla riservatezza dei dati e alla qualità delle interazioni tra i pazienti e i professionisti sanitari.
Relatori dell’evento saranno: il dott. Nicola Battelli, Direttore U.O.C. di Oncologia presso l’Ospedale di Macerata; il dott. Massimo Giannini, Direttore U.O.C. di Radioterapia Oncologica presso l’Ospedale di Macerata; la prof.ssa Benedetta Giovanola, Titolare della Cattedra Jean Monnet "Ethics for Inclusive Digital Europe" presso l’Università di Macerata
A moderare l’incontro sarà il Dott. Andrea Corsalini, presidente dell’Associazione Medici Cattolici Italiani. L'iniziativa mira a sensibilizzare il pubblico sull'importanza di un approccio equilibrato all’innovazione tecnologica in medicina, in grado di combinare le opportunità offerte dall'intelligenza artificiale con la centralità del rapporto umano nel percorso di cura. L'evento è aperto a tutta la cittadinanza.
Un viaggio su una Vespa 50 Special è un’esperienza unica, ma senza il giusto comfort può diventare meno piacevole, soprattutto su lunghe distanze. Per questo motivo, è fondamentale avere una sella per la Vespa 50 Special che garantisca comodità per affrontare ogni tragitto con il giusto supporto. Se state cercando una sella per la Vespa 50 Special su Zangheratti sono disponibili diversi modelli tra cui scegliere.
Caratteristiche da cercare in una sella per Vespa 50 Special
Quando si tratta di accessoriare la tua Vespa 50 Special, la sella è uno degli elementi fondamentali da considerare. Oltre a essere un punto di contatto diretto tra il guidatore e il veicolo, influisce sul comfort, sull’estetica e sulla sicurezza durante la guida.
Tra le caratteristiche da valutare in una sella per la Vespa 50 Special troviamo:
- ergonomia: una sella ergonomica sostiene correttamente il corpo, aiutando chi guida a mantenere una postura corretta e riducendo l’affaticamento anche dopo lunghe ore di utilizzo;
- resistenza: la sella deve essere in grado di affrontare diversi tipi di condizioni atmosferiche, dal sole intenso alla pioggia battente, senza deformarsi o perdere comfort. Alcune selle sono dotate di imbottitura in schiuma ad alta densità che, oltre a garantire una seduta confortevole, mantiene la forma nel tempo;
- compatibilità: come sappiamo, esistono diversi modelli di Vespa, e la sella per la Vespa 50 Special ha delle caratteristiche particolari che si adattano solo al modello in questione. Quando si sceglie, infatti, bisogna assicurarsi di controllare la compatibilità con la propria Vespa.
Investire in una sella per la Vespa 50 Special non è quindi solo una questione di estetica, ma anche una decisione pratica in grado di migliorare l’esperienza di guida.
Come una sella comoda migliora l'esperienza di guida
Come anticipato, scegliere la sella giusta non migliora solo l’estetica della Vespa, ma migliora anche l’esperienza di chi guida. Una sella adeguata fornisce maggior comfort al guidatore, ma anche più stabilità e sicurezza durante la guida.
In particolare, per chi ama i viaggi lunghi, una sella ben progettata riduce la pressione sulla schiena e sulle gambe, permettendo di godersi al meglio ogni percorso. Infatti, una corretta distribuzione del peso su una sella ergonomica riduce la pressione sui punti chiave del corpo, prevenendo fastidi e dolori.
Scegliere la sella giusta per la tua Vespa 50 Special
Come spiegato nei paragrafi precedenti, scegliere la sella giusta per la propria Vespa 50 Special è uno dei primi passaggi da fare quando si vuole rimodernare o accessoriare la propria moto. Una sella di alta qualità, infatti garantisce il giusto comfort anche dopo ore e ore di viaggio.
La sella per la Vespa 50 Special che trovi su Zangheratti, ad esempio, è un’opzione ideale per chi cerca un prodotto di alta qualità, progettato appositamente per questo modello iconico. Questa sella è realizzata con materiali resistenti all’usura e all’acqua, ideale per affrontare viaggi di lunga durata in ogni condizione meteorologica.
Consigli per la manutenzione della sella della Vespa
Per mantenere in ottime condizioni la sella della tua Vespa 50 Special è necessario non dimenticarsi di effettuare una manutenzione regolare. Una delle prime regole è pulirla con prodotti specifici per il materiale della sella, soprattutto se esposta a polvere, pioggia o altri agenti atmosferici.
Inoltre, se la Vespa viene parcheggiata spesso all’aperto, si consiglia di utilizzare una copertura protettiva per evitare che il sole diretto o la pioggia danneggino il rivestimento della sella. Oltre all’aspetto “esteriore”, se la Vespa viene utilizzata spesso, è bene fare una manutenzione alla struttura della sella. Controllare lo stato dell’imbottitura e, se necessario, rivolgersi a un professionista per un eventuale intervento di ripristino.
Infine, controllare in modo regolare i supporti e i fissaggi della sella per assicurarsi che siano in buone condizioni e ben serrati.
Brutta caduta da una scala per un 50enne: soccorso in eliambulanza. È quanto successo nel pomeriggio, nel quartiere Vergini, a Macerata.
Secondo una prima ricostruzione, l'uomo era salito su una scala mentre si trovava al lavoro all'interno del giardino di un'abitazione privata, per l'installazione di una telecamera quando ha perso l'equilibrio per ragioni da chiarire cadendo da un'altezza di circa due metri.
Nell'atterraggio il 50enne ha battuto la schiena contro un faretto. Una volta lanciato l'allarme, immediato è stato l'arrivo dei sanitari del 118 che, per via della dinamica, hanno anche richiesto il supporto dell'elisoccorso.
A seguito delle prime cure ricevute in loco, il paziente è stato caricato in eliambulanza e trasportato all’ospedale dorico di Torrette. Non si troverebbe in gravi condizioni.