Un weekend per rallentare, respirare e rimettere al centro ciò che conta davvero: il benessere, la prevenzione e uno stile di vita consapevole. Civitanova Marche si prepara ad accogliere un'ondata di energia, salute e consapevolezza con un evento unico nel suo genere: il Festival "ViVi ConsapevolMente", in programma per il 26 e 27 aprile.
Organizzato dall’agenzia Happy - Events & Consulting, con il patrocinio del Comune di Civitanova Marche, dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Macerata e del Rotary Club di Civitanova Marche, il festival intreccia in un format dinamico e coinvolgente, salute, sport, ricerca scientifica e attenzione alla famiglia, pensato per un pubblico ampio e variegato.
"Un’occasione per stare insieme, per ascoltarci e prenderci cura di noi stessi e delle nostre famiglie - ha dichiarato il Sindaco Fabrizio Ciarapica -. Come amministrazione, siamo felici di sostenere eventi come questi capaci di unire informazione, benessere e socialità".
Il festival, si aprirà sabato 26 aprile con un appuntamento di grande interesse: a partire dalle ore 16:30, il Teatro Cecchetti ospiterà il convegno "L'innovazione incontra la salute", un’occasione per approfondire le nuove frontiere della prevenzione in ambito medico-scientifico e le ultime innovazioni nel campo della ricerca e della pratica clinica, attraverso le testimonianze dirette di medici, scienziati ed esperti di tecnologie all’avanguardia al servizio della salute.
Interverranno professionisti di spicco come lo scienziato Dario Spera, la biologa Beatrice Iaia, lo psicologo e mental coach Andrea Grosso, l’esperto di Bio Eating Manuel Salvadori, e i dottori Simone Sisti, Luca Squadroni e Simone Capponi. La serata proseguirà all’insegna del gusto e del relax, con un apericena musicale presso il ristorante Muchacha sul lungomare sud di Civitanova Marche, dove si potranno degustare prelibatezze preparate con i suggerimenti degli esperti intervenuti al Simposio.
Domenica 27 aprile, il cuore pulsante dell’evento si sposterà in piazza XX Settembre, che a partire dalle ore 9:30 si animerà con il "Villaggio della Salute": stand informativi, incontri con professionisti del benessere, presentazioni, giochi e attività interattive coinvolgeranno i partecipanti in un percorso alla scoperta del benessere psicofisico. Tra le proposte più attese, spicca "L’Ospedale dei Pupazzi"; uno spazio ludico- educativo pensato per sensibilizzare i più piccoli sul valore della salute in modo divertente e coinvolgente.
"Con il marchio ViVi ConsapevolMente abbiamo voluto creare un contenitore di eventi ed esperienze che promuovono uno stile di vita sano e consapevole, sempre aggiornato con le ultime scoperte in campo medico e tecnologico - spiega Naila Omanovic, titolare dell’Agenzia Happy Events&Consulting, ideatrice del festival e creatrice de 'L’Ospedale dei Pupazzi' - Questo festival, che vede la preziosa partnership con la Volley Accademy di Ivan Zaytsev e che avrà come prezioso testimonial proprio il grande campione Ivan Zaytsev, è solo il primo passo di un progetto più ampio, che mira a diventare un appuntamento fisso per la nostra comunità, offrendo un’occasione unica per informarsi, divertirsi e prendersi cura di sé e dei propri cari".
La cerimonia ufficiale per onorare la ricorrenza del 25 Aprile si svolgerà a Civitanova Marche nella mattinata di venerdì, a partire dalle ore 9:00, con la deposizione di una corona d’alloro alla lapide in memoria dei caduti davanti alla sede comunale alla presenza di autorità civili e militari e della Banda cittadina.
Alle 9:30 si deporrà un'altra corona alla lapide per i caduti di tutte le guerre a Civitanova Alta, in viale della Rimembranza e alle 10 in programma l'alzabandiera con posa di una corona al monumento in piazzale Italia. Si terminerà alle ore 10:30 ai giardini di Piazza Gramsci, dove interverranno il sindaco Fabrizio Ciarapica e il presidente Anpi Francesco Peroni.
Alle 11:30, il programma proseguirà con un momento di approfondimento nella sala del Consiglio comunale dove sono previsti gli interventi del sindaco Ciarapica, del presidente del Consiglio comunale Fausto Troiani e del prof. Riccardo Piccioni, docente di Storia Contemporanea all'Università di Macerata e studioso del Risorgimento marchigiano. La cittadinanza è invitata a partecipare.
Con profonda commozione e dolore, anche la città di San Severino Marche si unisce al lutto universale per la scomparsa di Papa Francesco.
"Il suo pontificato ha rappresentato un faro di speranza, umanità e vicinanza per milioni di persone nel mondo, e per la comunità settempedana ha avuto un significato particolarmente toccante. Ricordo ancora con emozione il 16 giugno 2019 quando, durante la sua visita alle zone terremotate dell'Arcidiocesi - sottolinea il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei - il Santo Padre sorvolò la nostra città in elicottero, impartendo una benedizione dall'alto. Quel gesto simbolico fu per noi un segno tangibile della sua vicinanza e del suo affetto in un momento di grande difficoltà".
Il primo cittadino settempedano ha incontrato il pontefice in diverse occasioni ufficiali in Vaticano: "La sua umiltà, la sua capacità di ascolto e la sua profonda empatia mi hanno sempre colpito profondamente. Sono stati incontri che hanno lasciato un segno indelebile nel mio cuore e in quello di tutta la comunità settempedana".
Papa Francesco ha incarnato i valori più alti del Vangelo: l'amore per i poveri, l'attenzione per gli ultimi, la cura per il creato e la promozione della pace. La sua guida spirituale ha ispirato e continuerà a ispirare generazioni di fedeli e non solo.
"In questo momento di grande tristezza, ci stringiamo in preghiera e riflessione, ricordando le parole e gli insegnamenti del Santo Padre. La sua eredità spirituale e morale – conclude il sindaco Piermattei - continuerà a vivere nei nostri cuori e nelle nostre azioni quotidiane".
Dopo 15 anni di ricorsi si chiude il concorso da ricercatore di diritto tributario presso Unimc. Il Consiglio di Stato con la sentenza n. 3320 dello scorso 16 aprile, ha messo la parola fine a una controversia che durava da quindici anni.
A prevalere sul candidato Paolo Stizza è stata Valeria Nucera. I Giudici hanno, infatti, respinto l’ultimo ricorso dello Stizza che si opponeva agli esiti di una valutazione comparativa da parte di una Commissione totalmente esterna all'Università di Macerata, nominata direttamente dal Ministero dell’Università, mediante sorteggio tra i professori del settore, effettuato presso il Ministero, a cura del Commissario ad Acta nominato dal Consiglio di Stato.
L’esito di tale valutazione vedeva proclamata come vincitrice la dottoressa Valeria Nucera, ma Stizza proponeva un nuovo ricorso che prima veniva respinto dal Tar Marche e poi definitivamente respinto al Consiglio di Stato con la richiamata sentenza.
Sulla base della lettura degli atti impugnati, i Giudici affermano che "non emergono errori tali da inficiare l’analitica valutazione compiuta dalla Commissione sui titoli e sulle pubblicazioni dei candidat"i. Proseguono ancora i Giudici: "In particolare, non c’è stata alcuna sostanziale pretermissione dei titoli del ricorrente, non essendo dimostrata la sua prevalenza o anche solo la sua equivalenza con la controinteressata; non vi è stata, inoltre, alcuna sottovalutazione delle pubblicazioni del ricorrente, che ha riportato un giudizio, unanime, tale da non sopravanzare la controinteressata; nella prova orale il ricorrente ha riportato un giudizio inferiore, rispetto a quello attribuito alla controinteressata".
Infine, concludono i Supremi giudici "tutti i Commissari, concordemente, hanno concluso, sia pure con diverse formule e intensità, che '… il candidato Paolo Stizza non ha dimostrato, sinora, una buona idoneità alla ricerca scientifica'". Gli atti della valutazione comparativa sono pubblicati sul sito di Unimc. La dottoressa Valeria Nucera prenderà servizio nell'Università di Macerata nelle prossime settimane.
Un’alba di violenza ha scosso il centro cittadino di Civitanova Marche nella mattinata di Pasquetta, quando due risse separate, avvenute a pochi minuti e a poche centinaia di metri di distanza l’una dall'altra, hanno richiesto l’intervento simultaneo delle forze dell’ordine e dei soccorsi sanitari.
La prima segnalazione è arrivata intorno alle 5 da piazza XX Settembre, proprio ai piedi del palazzo comunale. Due gruppetti di giovani, uno composto da quattro o cinque uomini di origine senegalese, l’altro da due tunisini, sono venuti alle mani per motivi ancora non del tutto chiari. Secondo una prima ricostruzione fornita da uno dei feriti, il diverbio sarebbe scoppiato in seguito a un presunto tentativo di rapina: i tunisini avrebbero subito l’aggressione nel tentativo di sottrarre loro un cellulare.
Nel corso della colluttazione, è comparso un coltello. I due tunisini sono rimasti feriti: uno ha riportato un taglio al volto, l’altro – un 32enne – è stato colpito in modo molto più grave al braccio destro, con due fendenti profondi che gli hanno provocato una massiccia perdita di sangue. L'uomo è stato immediatamente trasportato all’ospedale di Civitanova Alta, dove si trova in condizioni critiche ma non in pericolo di vita.
Nel corso delle perlustrazioni seguite all'intervento, i carabinieri hanno rinvenuto un machete abbandonato in un’aiuola nei pressi di piazza XX Settembre. L’arma è stata posta sotto sequestro e verrà analizzata per capire se sia collegata alla rissa o se possa aver avuto un altro ruolo nell'accaduto. Intanto, il gruppo di senegalesi coinvolto è stato fermato e identificato. La loro posizione è ora al vaglio degli inquirenti.
Quasi in contemporanea con l’intervento in piazza, un'altra segnalazione di disordini è arrivata da corso Umberto I, non lontano dal primo episodio. Anche in questo caso si è parlato di una rissa tra più persone, ma i contorni di quanto accaduto restano per il momento poco chiari. Le forze dell’ordine stanno lavorando per ricostruire con esattezza dinamica e protagonisti della seconda lite.
I carabinieri stanno proseguendo con le indagini per chiarire le cause delle due aggressioni e il legame, se esistente, tra i due episodi. Fondamentali saranno le testimonianze raccolte e le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. Un'alba segnata dal sangue e dalla violenza, che riaccende l’attenzione sulla sicurezza nel cuore della città e sulle tensioni che talvolta emergono nel tessuto urbano nelle ore notturne.
Considerato un capolavoro dello stile neoclassico del primo Ottocento e di certo unico esempio al mondo di questo tipo di architettura teatrale declinata en plein air, il Macerata Opera Festival vive sin dalla sua fondazione di una duplice natura, quella di monumento imperdibile ed al contempo di grande spazio d’arte performata; dunque, storia che vive e proietta la creatività del passato nel futuro, rivitalizzando la dimensione museale di quello che è da sempre il salotto stellato delle Marche.
Questa duplice vocazione, insieme alla nuova immagine fortissimamente voluta dal quarantottenne basso baritono Marco Vinco, nuovo Direttore Artistico della storica istituzione, che si è ispirato al mondo cartoon per rendere più amicale il volto dell’opera, ha portato sin dai primi mesi di rinnovamento ad un ottimo risultato in termini numerici: un incremento delle vendite dei tre titoli d’opera e dei due gala – tra cui il balletto - della stagione 2025.
La nuova Sovrintendente Lucia Chiatti, personalità riconosciuta dello spettacolo marchigiano capace di dialogare col mondo in perfetto spirito glocal, commenta così l’importante, primo risultato di questa ventata di freschezza: "Siamo soddisfatti dello stato di salute generale dello Sferisterio, che chiude il bilancio consuntivo con un giro di affari di quasi € 5.300.000 per l’anno 2024. Gli incassi di biglietteria hanno segnato un record anche rispetto ai dati pre-pandemia del '19 e l’andamento di quest’anno ci consente già un sensato ottimismo. Ugualmente positivo l'interesse dei privati con quasi 700.000 euro di ricavi fra sponsor, art bonus, mecenati e sostenitori a vario titolo ed inoltre ammontano a 440.000 euro i ricavi da altre attività come coproduzioni e noleggi".
Importante anche l’apertura con il debutto di Vedova Allegra di Lehár, che in quattro appuntamenti il 18, 27 luglio e 2, 9 agosto, porterà il garbato, ironico e a tratti malinconico, spirito dell’Austria Felix nella cornice di un’architettura così congeniale ad essa per prossimità storica e stilistica, di per sé vera scenografia naturale alle nuove creazioni di Riccardo Massironi, stage designer e concept designer di ricerca con un’ampia esperienza non solo in teatro, ma anche nel mondo delle nuove serie TV, e il cui lavoro brilla nel suo complesso per una vocazione estetizzante di raffinata ricerca.
Da sottolineare anche i costumi di Maria Carla Ricotti, docente e costumista con una vera passione per la cura dei materiali più raffinati e l’alta sartoria, il cui lavoro, sempre influenzato da uno stretto rapporto con l’estetica dell’haute couture, porterà di certo un tocco di sofisticata eleganza a tutta la produzione.
Fondamentale poi il lavoro collettivo del gruppo creativo guidato dalla visione caleidoscopica del regista francese Arnaud Bernard, noto per la sua capacità di rileggere i grandi classici con rispetto ma al contempo rinnovandoli con una logica quasi da trascrittore musicale, con lievi spostamenti di senso che non disturbano la tradizione vulgata pur rendendola ancora capace di sorprendere.
Al centro di questa squadra il drammaturgo e regista di prosa, nonché coreografo per danza, grande cinema internazionale e ovviamente opera Gianni Santucci, che non solo ha tradotto e rivisto il celebre testo di Victor Léon e Leo Stein, tratto dalla commedia di Henri Meilhac, rafforzando alcuni personaggi come, ad esempio, il ruolo attoriale di Njegus, che godrà di una inedita pennellata partenopea in chiave gramelot, ma ha anche agito sui quadri danzanti che percorreranno l’intera opera.
La nuova Vedova Allegra dello Sferisterio, alla sua prima apparizione su questo palco nell’intera storia del Festival, godrà stilisticamente di un’ambientazione generale d’inizio Novecento dal raffinato fascino Art Nouveau sull’onda della nuova Boldini Renaissance, giocando però con le mille citazioni che costituiscono l’immaginario collettivo di quell’epoca fatata, pur nelle sue tragedie: dalla follia del Bal Tabarin parigino all’estetica viscontiana del Lido di Venezia o dell’Ostenda inizio secolo di Ensor.
E non mancheranno sorprendenti interpolazioni musicali, disegnate in collaborazione con il direttore musicale Marco Alibrando, come veri Witze degni di quel milieu viennese che ha coniato il termine nel salotto freudiano tra gli archi neoclassici della Ringstrasse.
E giustappunto sul podio dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana FORM un altro debutto, quello di Marco Alibrando, direttore non ancora quarantenne con alle spalle già incarichi importanti sul territorio, come il ROF e il Festival spoletino, da quest’anno Primo Direttore del Deutsches Nationaltheater und Staatskapelle Weimar.
Come ha più volte sottolineato il Direttore Artistico Marco Vinco, tutti i cast della stagione del MOF rappresentano un delicato e ben congegnato equilibrio tra giovani talenti in rapida carriera e voci di solida esperienza, a partire proprio da questa Vedova Allegra, incarnata dal giovane soprano rumeno Mihaela Marcu, che frequenta assiduamente il ruolo della ricca vedova Hanna Glawari sin dalle sue prime apparizioni pubbliche; sempre tra le nuove voci la veronese Cristin Arsenova come Valencienne, appena trentenne ma già con importanti debutti in carriera, come ad esempio nella sua nativa Arena di Verona.
Stesso spirito per i due tenori con la solida voce di Alessandro Scotto di Luzio, con grande esperienza del genere dell’operetta, come Danilo Danilowitsch e il ventottenne romano già protagonista della Boheme maceratese dello scorso anno Valerio Borgioni nei panni di Camille de Rossillon. Chiude la parata di giovani talenti il violinista e baritono Alberto Petricca, al suo gradito ritorno sul palco dello Sferisterio nel ruolo del Barone Mirko Zeta.
La stagione proseguirà poi con la ripresa del fortunato Rigoletto del 2015 a firma del regista Federico Grazzini, dal 19 e 25 luglio al 3 e 8 agosto con il podio dell’eccellente direttore d’orchestra Jordi Bernacer; quindi, lo storico Macbeth di Emma Dante del 2019, dal 26 luglio al 1, 7 e 10 agosto, spettacolo lodatissimo e oggi riproposto con la direzione musicale di Fabrizio Maria Carminati.
Chiudono la rassegna l’appuntamento con la danza il 29 luglio con Carmen nell’inconfondibile produzione Flamenca della Compagnia Antonio Gades, creata in collaborazione con Carlos Saura, non solo per celebrare i centocinquanta anni dalla prima rappresentazione dell’omonima opera di Bizet, ma anche e soprattutto per portare nella bellezza dello Sferisterio uno spettacolo ormai entrato nella storia del teatro, vera opera d’arte vivente e pietra miliare dell’estetica contemporanea.
Quindi l’Opera Gala il 31 luglio, raffinato concerto lirico che coinvolgerà le stelle delle tre opere del Macerata Opera Festival 2025 in una esibizione dei brani più celebri e significativi di Vedova Allegra, Rigoletto e Macbeth.
Paura nella serata di domenica sull’autostrada A14, dove intorno alle 19.45 un camion frigorifero ha preso fuoco mentre transitava tra i caselli di Civitanova Marche e Porto Recanati. Fortunatamente, l’autista è riuscito a sganciare in tempo la motrice, evitando che venisse coinvolta dalle fiamme.
Sul posto sono intervenuti prontamente i Vigili del Fuoco del distaccamento di Civitanova, supportati da un’autobotte arrivata dalla Centrale di Macerata. L’incendio è stato domato e il mezzo messo in sicurezza. Per consentire le operazioni di spegnimento e la messa in sicurezza della zona, la carreggiata nord è rimasta chiusa fino alle 21.15, per poi essere riaperta parzialmente a una sola corsia. Nessuna persona è rimasta ferita nell’incidente.
Sul luogo sono intervenuti anche gli agenti della Polizia Autostradale e il personale della Società Autostrade per la gestione della viabilità e la rimozione del mezzo incendiato. L’intervento si è concluso senza conseguenze gravi, ma ha causato rallentamenti al traffico in direzione nord per buona parte della serata.
MACERATA – Una veglia di preghiera per Papa Francesco, tornato questa mattina alle 7:30 «alla casa del Padre». È quella che si terrà domani, martedì 22 aprile, alle ore 21 nella Cattedrale dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, nel cuore di Macerata. A presiederla sarà il vescovo Nazzareno Marconi, che invita la comunità diocesana a stringersi in un momento di raccoglimento e affidamento.
«Lo accompagniamo con la nostra preghiera – afferma mons. Marconi –, sentendoci fortemente impegnati a portare avanti il suo desiderio di una profonda conversione pastorale di tutta la Chiesa, perché le nostre parole e le nostre azioni siano sempre più aderenti al Vangelo, portando al mondo non un messaggio di gioia umana, ma di quella superiore, più profonda e più vera Gioia del Vangelo, di cui siamo tutti costituiti annunciatori dal nostro battesimo».
L’iniziativa si colloca nel solco delle indicazioni diffuse dall’Ufficio Liturgico Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana, che in un documento destinato alle celebrazioni invita a vivere questo tempo di lutto e riflessione come occasione di rinnovata fede:«Il Signore effonda sempre su di noi il suo Spirito di sapienza – si legge nel testo –, in maniera particolare in questo tempo di prova. Soprattutto nelle ore in cui il cammino si fa più difficile, Egli non ci abbandona, rimane con noi, fedele alla sua promessa: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,20)».
Papa Francesco, primo pontefice gesuita e primo a scegliere il nome del poverello d’Assisi, ha segnato la storia recente della Chiesa con un pontificato centrato su misericordia, sobrietà, dialogo e impegno per i più deboli. La veglia di domani sarà anche l’occasione per fare memoria di questo cammino e per custodire, nella preghiera, il seme lasciato nel cuore della Chiesa e del mondo.
"È con profondo dolore che apprendiamo la notizia della morte di Papa Francesco". Così si apre la dichiarazione del rettore dell’Università di Macerata, John McCourt, a poche ore dalla scomparsa del Pontefice, un lutto che scuote non solo il mondo cattolico ma l’intera comunità globale.
"Con la sua voce autorevole, mai timorosa di affrontare con chiarezza e coraggio le grandi questioni del nostro tempo - dalla fame e dalla povertà globali ai cambiamenti climatici, dalla giustizia sociale alla condizione dei migranti, dei popoli indigeni e degli emarginati - Papa Francesco ha saputo parlare a credenti e non credenti - ha sottolineato il Rettore -. Spesso è riuscito a scuotere le coscienze di tutti".
Tra i tanti insegnamenti del Papa, McCourt ha ricordato l'enciclica 'Laudato sì', definendola "un documento fondamentale", capace come nessun altro testo di "dare voce, con forza e chiarezza, a ciò che è necessario per salvaguardare il futuro del pianeta".
Il Rettore ha condiviso tre ricordi personali che testimoniano l’intensità e l’unicità del pontificato di Francesco. Il primo è legato alla pandemia da Covid-19, nel 2020, quando il Papa celebrò una Via Crucis straordinaria in una Piazza San Pietro vuota e silenziosa. “Non servivano parole - ricorda McCourt - la croce parlava attraverso le mani di medici, infermieri, ex detenuti e familiari di vittime. Una scena che resterà nella memoria collettiva per sempre".
Il secondo momento toccante fu l'udienza privata concessa il 9 maggio 2022 a una delegazione dell’Università di Macerata, in occasione del 470° anniversario della nascita di Padre Matteo Ricci. In quell’incontro, Papa Francesco definì Ricci un "campione della cultura dell’incontro" e sottolineò l’importanza dell’università come spazio di dialogo e crescita umana. "Quella visita ci lasciò un’eredità preziosa – ha detto McCourt – che continuiamo a onorare con il nostro impegno quotidiano nella formazione".
L’ultimo ricordo risale alla primavera del 2023, durante un convegno internazionale a Villa Malta. Il Papa, in quell’occasione, parlò a braccio, con entusiasmo, sull’importanza della creatività, della letteratura e delle arti: "Esortò artisti, poeti e narratori a non perdere mai lo stupore di essere vivi. A generare armonia e bellezza. Parole che ci hanno profondamente toccati".
"Con la scomparsa di Papa Francesco, il mondo perde un punto di riferimento per il bene dell’umanità e per il buonsenso - ha concluso il Rettore -. L’Università di Macerata si unisce al cordoglio della Chiesa e della comunità internazionale, rendendo omaggio a una figura che ha saputo incarnare il Vangelo nel nostro tempo e che continuerà a ispirare generazioni future".
"Domani sarò a Civitanova Alta, in provincia di Macerata, per continuare a costruire il programma insieme ai cittadini". Così Matteo Ricci, europarlamentare PD e candidato alla presidenza della regione Marche, alla vigilia della terza tappa de "La Primavera delle Marche" che lo vedrà domani, lunedì 22 aprile, al teatro Annibal Caro, alle ore 21:00 e che, vista la triste notizia appresa nella giornata di oggi "si aprirà con un momento di ricordo dedicato a Papa Francesco".
"Domani sarà un altro momento dove confrontarci e dialogare insieme per portare la primavera nelle Marche - dice Ricci - ad ogni tappa di questo tour sto incontrando centinaia di persone, scambiando con loro pareri e opinioni su ciò che serve alla nostra regione, raccogliendo proposte concrete per valorizzare, sostenere e promuovere i nostri territori".
"Vogliamo fermare il declino e mettere al centro i ragazzi, la formazione, la mobilità, la casa, la cultura - conclude Ricci - la primavera delle Marche non è uno slogan. È un progetto per rimettere in moto questa regione, per ricostruirla, per renderla più attrattiva e più europea. È un progetto che ci permetterà, insieme, di fare le Marche grandi".
Infine aggiunge: "La scomparsa di una figura straordinaria come Papa Francesco ha sconvolto il mondo intero, per questo domani l’evento si aprirà con un momento dedicato al suo ricordo".
++ AGGIORNAMENTO 11:00 ++
Rinviato per la morte del Papa l'evento di Ricci de "La primavera delle Marche" a Civitanova Alta. Appuntamento al teatro Annibal Caro posticipato a lunedì 5 maggio ore 21:00. L'appuntamento con Matteo Ricci, europarlamentare Pd e candidato alla presidenza regionale, per "La Primavera delle Marche", previsto per questa sera alle ore 21:00 presso il Teatro Annibal Caro di Civitanova Alta, in provincia di Macerata, è stato rinviato. La data è stata posticipata a lunedì 5 maggio ore 21:00.
La decisione è stata presa nel rispetto della figura di Papa Francesco e dei fedeli. In quanto la scomparsa del Papa ha profondamente colpito non solo il mondo cattolico, ma l’intera comunità internazionale.
Bufera sulla ASD Cluentina Calcio dopo la diffusione di un video divenuto virale sui social, pubblicato dal proprio tesserato Domingue Ibii Ngwang (leggi qui). Le immagini, contenenti affermazioni giudicate particolarmente gravi dalla società, hanno spinto il club maceratese (militante nel campionato Promozione dove è retrocesso) a prendere immediatamente le distanze dal proprio atleta, annunciando la rescissione del contratto.
In una nota ufficiale, il club ha dichiarato:“La AsdCluentina Calcio si dissocia totalmente dai contenuti rappresentati nel video pubblicato dal proprio tesserato Domingue Ibii Ngwang e divenuto virale. Comunichiamo inoltre la nostra intenzione di rescindere immediatamente il contratto che ci lega alle sue prestazioni sportive in quanto giudichiamo le sue gravi affermazioni come profondamente lesive della nostra reputazione”.
La società ha tenuto a ribadire la propria identità e la storia fatta di valori e impegno nel tessuto sportivo locale:“Ricordiamo infatti che la Asd Cluentina Calcio da oltre cinquant’anni si distingue nel panorama calcistico del territorio per le caratteristiche di inclusione, solidarietà e amicizia che caratterizzano sia la prima squadra che la scuola calcio, virtù che ci sono state sempre riconosciute da ogni avversario, da ogni altra società e in ogni campo di gioco”.
Netta e senza mezzi termini la posizione del club anche in merito all'eventuale accostamento tra quanto dichiarato nel video e l’immagine della Cluentina:“Per questo, con fermezza, riteniamo necessario stroncare sul nascere ogni indebita associazione tra i contenuti violenti e irricevibili espressi da Ibii Ngwang nel video e la storia della Asd Cluentina Calcio riservandoci, in caso di indebite strumentalizzazioni, di tutelare la nostra immagine nelle sedi competenti”.
Un video girato davanti alla Questura di Macerata è finito al centro di una bufera politica e social. Protagonista è Ibii Ngwang, attaccante camerunense della Cluentina, squadra che milita nel campionato di Promozione Marche. Il calciatore, classe 98', lo scorso anno al San Claudio e fino a dicembre all'Aurora Treia, si è filmato mentre lanciava provocazioni indirizzate al vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini e alla premier Giorgia Meloni.
Nel filmato, Ngwang si rivolge alla telecamera indicando un’auto della Polizia di Stato: “Salvini, vedi questa macchina? Io la vendo a 50 centesimi”, afferma. Poi rincara la dose con un riferimento esplicito: “Meloni, so che hai una bella figlia. Noi mangiamo gratis, dormiamo gratis e sco... le ragazze italiane”.
Le parole e il tono provocatorio non sono passati inosservati. Il video è stato ricondiviso sui profili ufficiali Facebook e Instagram di Salvini, accompagnato dal commento: “Ci mancava questo idiota”. Il post ha suscitato centinaia di reazioni e commenti, totalizzando oltre 1,9 milioni di visualizzazioni su Facebook e circa 945.000 su Instagram nel giro di poche ore.
L’episodio ha sollevato polemiche, tra chi condanna le parole di Ngwang e chi critica la scelta del ministro di amplificare il video.
AGGIORNAMENTO: LA CLUENTINA RESCINDE IL CONTRATTO CON NGWANG
Ottimo successo per “Le Stagioni” sabato (19 aprile) al Teatro Piermarini di Matelica, serata organizzata dall’Orchestra Sinfonica G. Rossini, con sede a Pesaro e a Fano, riconosciuta inoltre dal Ministero della Cultura e dalla Regione Marche.
Violino solista e direttore Henry Domenico Durante, la voce narrante è stata quella di Noris Borgogelli, musiche di A.Vivaldi. L’amministrazione comunale della Città di Matelica è stata molto soddisfatta per la buona riuscita di questo concerto.
L’Orchestra ha offerto interpretazioni di altissimo livello. Sono stati davvero strepitosi, auspichiamo pertanto in futuro una pianificazione in cartellone con l’Associazione Marchigiana Attività Teatrali (AMAT).
Poco fa il cardinale Kevin Farrell ha annunciato con dolore la morte di Papa Francesco, con queste parole: "Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco".
"Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l'anima di Papa Francesco all'infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino".
"Lo accompagniamo con la nostra preghiera, sentendoci fortemente impegnati a portare avanti il suo desiderio di una profonda conversione pastorale di tutta la Chiesa, perché le nostre parole e le nostre azioni siano sempre più aderenti al Vangelo, portando al mondo non un messaggio di gioia umana, ma di quella superiore più profonda e più vera “Gioia del Vangelo” di cui siamo tutti costituiti annunciatori dal nostro battesimo" queste le parole del Vescovo Nazzareno Marconi di Macerata.
“La scomparsa di Papa Francesco segna un momento di profondo dolore per la Chiesa e per tutti coloro che hanno trovato nelle sue parole e nei suoi gesti una guida spirituale autentica", ha dichiarato il commissario sisma Guido Castelli. "Per me e per tutta la comunità colpita dal sisma del 2016, il suo ricordo resta indissolubilmente legato alla vicinanza che non ha mai cessato di dimostrarci.
"Papa Francesco - ha proseguito Castelli - ci ha insegnato a guardare alle ferite del nostro tempo, come quelle lasciate dal terremoto, non solo come simboli di distruzione, ma anche come segni di una possibile rinascita. Le sue parole di conforto, pronunciate in uno dei momenti più difficili per l’Italia centrale, restano scolpite nella memoria collettiva delle nostre comunità".
"Il 24 novembre di due anni fa volle incontrarci nella Sala Clementina: in quell’abbraccio ai terremotati, c’era tutto lo spirito di un Pontefice che ha saputo mettere al centro i più fragili, donando speranza e forza anche dove sembravano venute meno. Ci lascia un’eredità preziosa: costruire senza mai perdere di vista la dignità della persona, il valore delle comunità, la responsabilità verso il Creato".
"Se vogliamo onorare la sua memoria, dobbiamo raccogliere questo testimone e continuare a edificare un futuro che abbia al centro l’uomo, la sua spiritualità e la sua capacità di prendersi cura degli altri. A Dio, Papa Francesco".
“Con immenso dolore apprendo della scomparsa di Papa Francesco, guida spirituale e morale per tutto il mondo", ha affermato il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli.
"Custodirò per sempre nel cuore l'emozione e l'onore di averlo incontrato insieme ai sindaci nei nostri comuni colpiti dal sisma. Anche in quella occasione il Santo Padre ha condiviso la sua straordinaria umanità, la sua profonda semplicità e il suo autentico amore per chi soffre. La sua testimonianza di fede e speranza e il suo esempio di misericordia rimarranno un faro luminoso nel nostro cammino”.
Il Comune di Castelraimondo è profondamente colpito dalla scomparsa di Papa Francesco ed esprime insieme alla sua cittadinanza dunque tutto il suo cordoglio. Il sindaco Patrizio Leonelli ha così omaggiato il Pontefice nel giorno della sua morte: "Ricordo ancora la giornata in cui ha ricevuto i sindaci del cratere, ricordo il suo volto sereno quando con tantissimo onore mi ha stretto la mano e ci siamo scambiati il saluto. È stato un Papa che ci è stato sempre vicino, ricordo anche quando è venuto a Camerino, quando ha pregato per tutti i terremotati. Un Pontefice umile vicino ai poveri, ai bisognosi ed ai malati, è stato il Papa di tutte le persone, senza distinzioni di colore della pelle o di ceto sociale".
"In questo tempo di dolore e preghiera, ci stringiamo fraternamente alla comunità cattolica, rendendo grazie a Dio per la vita e il ministero di un pastore che ha saputo incarnare, con umiltà e coraggio, il Vangelo della misericordia". È quanto scrive, in una nota, Amado Luis Giuliani, presidente del Consiglio delle Chiese Cristiane delle Marche.
"La voce di Papa Francesco ha risuonato nel mondo come richiamo alla pace, alla giustizia, alla cura dei poveri e del creato. Il suo costante impegno per il dialogo tra le Chiese cristiane resta per noi segno di speranza e stimolo a proseguire nel cammino dell’unità. Eleviamo la nostra preghiera al Signore affinché accolga il suo servo fedele nel Regno promesso, e continui a illuminare i passi del Suo popolo nel segno dell’amore e della comunione", conclude Amado Luis Giuliani.
La notizia della morte di Papa Francesco arrivata questa mattina ha profondamente colpito anche l’amministrazione comunale della città di Matelica e i suoi cittadini che esprimono cordoglio. Il sindaco Denis Cingolani l’ha voluto ricordare così: "Un giorno di profonda tristezza, sentiamo un vuoto. Il Pontefice è stato un grande uomo, ci lascia un messaggio importante, quello relativo alla pace e all’amore verso gli ultimi. Ricorderò sempre quando ci ha ricevuto l'8 dicembre 2023 insieme a tanti altri sindaci in occasione dell'Immacolata Concezione".
"Le vostre mani sanno realizzare moltissime cose che vi rendono collaboratori di Dio. Fare non equivale a produrre, mette in gioco la capacità creativa che sa tenere insieme la capacità delle mani, la passione del cuore e le idee della mente". Queste le parole di Papa Francesco scomparso questa mattina 21 aprile, che cita in sua memoria, il sindaco di Recanati Emanuele Pepa.
"Ricorderò sempre l'emozione e l'onore di aver potuto ascoltare queste parole direttamente dalla voce del Santo Padre - aggiunge Pepa -. La Sua saggezza, la sua umanità, il suo sguardo profondo sul mondo del lavoro e sulle comunità resteranno per sempre un faro. Un uomo che ha sempre predicato con semplicità ed umiltà a gran voce la pace, purtroppo in un mondo che non vuol sentire è difficile, spero che dall’alto dei cieli abbia la forza di fermare queste orribili conflitti. A nome mio e dell'intera comunità di Recanati esprimo profondo orgoglio per la sua scomparsa".
I Carabinieri della stazione di Potenza Picena hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria due uomini, un maceratese di 30 anni, già detenuto presso il carcere di Ancona Montacuto, e un albanese di 45 anni, domiciliato a Corridonia e sottoposto a misura alternativa alla detenzione, per il reato di truffa in concorso.
I fatti risalgono al mese di novembre scorso, quando, in Potenza Picena, i due uomini hanno acquistato e ritirato alcuni strumenti per l’edilizia, del valore di 1.108 euro, presso una ferramenta locale, attestando al commerciante di aver effettuato il pagamento tramite bonifico istantaneo.
Il titolare della ferramenta, dopo aver consegnato la merce ai due uomini, che nel frattempo si erano allontanati, ha scoperto che il bonifico era stato revocato, quindi si è recato presso la Stazione Carabinieri del luogo per formalizzare la denuncia.
L’attività investigativa avviata dai militari ha permesso l’identificazione dei due responsabili e il loro deferimento all’Autorità Giudiziaria.
Anche la torre del castello, vestita con gli abiti migliori dal recente restauro, cerca dalla propria altezza sull’orizzonte che domina da ogni lato, donne e uomini longevi quanto la gagliarda ed arzilla Dina con i suoi prossimi 102 anni, che le abita a pochi decine di metri, sulla salita che da Montefano porta alla frazione di Montefiore di Recanati.
La signora Rita Dina dai 100 anni, all’approssimarsi del suo compleanno, il 21 aprile, gode sempre delle attenzione che le rivolgono ogni giorno dell’anno con affetto gli abitanti della graziosa frazione di Montefiore e naturalmente la propria famiglia, vedova Rocco da decenni, ha attorno l’amore dei figlio Luigi e Renato, della moglie e dei figli e nipoti di quest’ultimo.
Già per i suoi 100 anni, festeggiati con grande festa da tutta la Comunità di Montefiore, fu all’attenzione della cronaca televisiva per l’arrivo della troupe de ‘La vita in diretta’. In quell’occasione la meno emozionata è stata proprio lei, perfettamente a suo agio davanti alle telecamere, ai giornalisti ed al Sindaco di Recanati. Tra i festeggiamenti Rita preferisce prima di ogni altro, la funzione religiosa nella quale si ritrova con i fedeli della chiesa di San Biagio, il parroco, Don Ignesh Konganawor con i quali condivide una profonda fede cristiana; in lei, di particolare devozione per la Madonna Međugorje. Solo alla soglia dei 100 anni ha abbandonato l’idea, con rammarico, di non poter recarsi al faticoso pellegrinaggio nei luoghi delle apparizioni della Madonna.
Ingredienti della sua buona presenza, una spiccata dose di saggezza popolare, l’attenzione viva per quanto accade nel mondo, la virtù di avere una conversazione sempre pacata nei modi gentili e sorridenti che ha sempre disponibili per gli altri nel carattere, pur avendo avuta una dura vita legata alla campagna e alla famiglia da accudire. I 102 anni non sono ostacoli alla carnagione fresca e ad un portamento dispettoso verso il secolo e più d’età e soprattutto per il suo aprirsi ogni giorno alla vita.
La festa della Comunità che le si raccoglierà attorno è prevista per domenica prossima 27 aprile: la messa in chiesa, gli auguri del Sindaco ed il pranzo conviviale per parenti e amici.
Nel giorno di Pasqua si è spenta Antinori Giuditta, figura amatissima a Loro Piceno e vera istituzione per il paese. Il suo nome è legato al forno di famiglia, che nel primo maggio del 2016 ha celebrato il centenario dalla fondazione.
Il forno fu aperto nel 1916 da Antonio Antinori, successivamente gestito da Virginia Ercoli e poi portato avanti da Giuditta stessa. Oggi la tradizione continua con due dei suoi figli, Monica e Paolo, segnando così il passaggio alla quarta generazione.
“Una donna forte, che ha attraversato momenti di grande dolore, basti pensare alla scomparsa prematura dell’amato figlio Lamberto, la quale spostandosi dal laboratorio situato nel centro storico fino al negozio posto all’ingresso del paese dispensava sorrisi e battute con tutti. Oggi Giuditta lascia un grande vuoto nella comunità lorese, che si stringe attorno alla sua famiglia, ma ci lascia anche un tesoro enorme fatto di tradizioni e cultura enogastronomica. La sua memoria, il suo sorriso e la sua grande professionalità sono un buon esempio per i loresi e per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerla. Che la terra le sia lieve” – il sindaco Robertino Paoloni.
Proprio durante le festività pasquali, il forno è stato meta di numerosi clienti, attratti dalle specialità tipiche come la pizza al formaggio e l’agnello pasquale, simboli della tradizione culinaria che Giuditta ha custodito e trasmesso con passione.
La BAGALIER Feba Civitanova Marche cede di misura in gara 1 della prima fase playout contro le Foxes Giussano per 51-53. Le momò lottano con tanto cuore e carattere ma, in un match al cardiopalma, devono arrendersi alle lombarde che avranno l’occasione mercoledì in gara 2 di chiudere la serie. Le biancoblu hanno tenuto bene in difesa, mostrando un’ottima aggressività, anche se sono mancate un po’ di lucidità in attacco nelle ultime battute.
Rimane da monitorare la situazione di Sofia Binci, una delle migliori in campo, che a 3 minuti dal termine del match è dovuta uscire per un infortunio. Il match è stato un continuo botta e risposta tra le due formazioni, con le momò che hanno provato in qualche frangente l’allungo vincente, soprattutto nel terzo quarto quando l’inerzia del match sembrava in mano alle biancoblu, grazie alle giocate del duo Binci – Perini. Pur perdendo Marciniak per infortunio, le ospiti hanno trovato sempre la forza di controbattere sorrette dalle giocate di Diotti e Bernardi, con Szajtauer che è cresciuta alla distanza.
Nell’ultimo quarto Giussano ha messo il naso avanti anche se il margine è sempre stato minimo. La Feba negli ultimi secondi ha avuto in mano la palla per tentare di impattare il match ma non c’è riuscita, con il risultato finale che è rimasto sul 51-53.
BAGALIER FEBA CIVITANOVA MARCHE – FOXES GIUSSANO 51-53 (16-18, 12-8, 14-13, 9-14)
BAGALIER FEBA CIVITANOVA MARCHE: Streni ne, Panufnik 2, Severini, Perini 14, Mini 7, Binci 16, Pepe, Bocola 6, Jaworska 4, Ortolani 2, Pelliccetti All. Padovano
FOXES GIUSSANO: Ramon 2, Diotti 9, Forese ne, Lussignoli 8, Colico, Marciniak 7, Zanetti 4, Crippa 2, Bernardi 10, Szajtauer 11, Pirozzi, Pallavicini ne All. Mazzetti
Arbitri: Forni – Rinaldi
La CBF Balducci HR domina Gara 1 di Finale Playoff Serie A2 Tigotà con un netto 3-0 sull’Akademia Sant’Anna Messina, in un Fontescodella vicino al sold out (oltre 1600 spettatori), spinta da un tifo caldissimo per tutto l’arco del match. Con questa vittoria le arancionere sono in vantaggio 1-0 nella serie, servirà un’altra vittoria per spalancare le porte della Serie A1: prima occasione in Sicilia mercoledì 23 (ore 19) al PalaRescifina in Gara 2. Con la MVP Bonelli a guidare la squadra in regia con un gioco equilibrato ed efficace (50% in attacco per le arancionere) e con i 22 punti della top scorer Decortes, le maceratesi completano il lavoro con 8 muri vincenti e un grandissimo lavoro in difesa per tenere a bada le attaccanti dell’Akademia Sant’Anna che si ferma al 29% in attacco.
Nel primo set la CBF Balducci HR tiene in mano il gioco per tutto l’arco del set, anche se Messina con cabarbietà resta attaccata al set fino al 16-15, primi di subire il break del 21-17 da parte delle arancionere con una super Decortes (10 punti con il 62%). L’Akademia ci prova con Vernon (6) fino al 22-21 ma le maceratesi tengono i nervi saldi per il 25-22 con il 50% in attacco di squadra. Le padrone di casa scendono in campo ancora più determinate, Bonelli distribuisce bene il gioco su tutte le attaccanti (top scorer sempre Decortes con 7 punti) e con un gran lavoro a muro (3) e in difesa contengono l’attacco di Messina che resta fermo al 21% contro il 45% delle maceratesi: il set è subito segnato sull’8-2 e si conclude 25-12 in un Fontescodella infuocato. Nel terzo set la CBF Balducci HR alza ancora più in alto l’asticella: 55% in attacco, 3 muri e grandi difesa a strappare applausi ai tifosi arancioneri: altro set dominato e 25-16 finale.
Coach Lionetti inizia con Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Battista-Bulaich, Bresciani libero. Coach Bonafede sceglie Carraro-Diop, Modestino-Olivotto, Vernon-Rossetto, Caforio libero.
Battista firma il 3-1 in contrattacco, risponde l’ace di Modestino (3-3), Diop pesta la seconda linea (5-3), Olivotto va in primo tempo (5-5), Decortes vincente da posto quattro (6-5). Caruso aggancia a rete il (7-5), Diop non trova il campo (8-6), Decortes c’è (9-7 e 10-8), Battista sfonda il muro (11-9), Vernon contrattacca l’11-11. Decortes va a segno da seconda linea (12-11) e da quattro (13-12), Diop contrattacca (13-14) entra Morandini al servizio, Bulaich vincente (15-15), Vernon non passa (16-15), Mazzon va in fast per il 17-16. Battista contrattacca il 18-16, la pipe di Vernon è out (19-16), Battista va a segno due volte per il 21-17. Vernon contrattacca (21-19), arriva l’ace di Modestino (21-20), il pallonetto di Decortes è sulla riga (22-20), Diop pesta la seconda linea (23-20). Decortes trova il 24-21, chiude sempre lei 25-22.
I muri di Mazzon e Decortes spingono le arancionere sul 4-1 nel secondo set, Caruso a filo rete fa 6-2 e c’è l’errore di Vernon (7-2), al suo posto entra Mason, dentro anche Babatunde per Modestino. Rossetto non passa (8-2), l’ace di Babatunde vale il 9-5, Bulaich va a segno due volte (11-5), arriva l’ace di Mazzon, 12-5. Olivotto contrattacca (12-7), Decortes va a segno (13-7), Caruso ferma Diop (15-8), entra Bozeva per l’opposta dell’Akademia. Caruso mette il pallonetto del 17-11, sul 18-12 c’è Morandini al servizio, Decortes contrattacca (19-12), Vernon sbaglia (20-12), Mazzon contrattacca il 21-12. Decortes va a segno (22-12), Bulaich anche (23-12), ancora Mazzon a filo rete (24-12), chiude il muro di Bulaich 25-12.
Nel terzo set torna in campo Diop e resta in campo Mason, Modestino con due muri su Decortes firma il 2-5, Bulaich risponde subito a muro (4-5), Rossetto sbaglia (5-5), Caruso mette giù il 6-6. L’attacco di Decortes è toccato (7-6), l’opposta spinge giù pure l’8-6, Mazzon il 9-6 a filo rete, rientra Vernon per Mason, Bulaich va a segno, 10-7. Bonelli ferma Vernon (11-7), c’è il fallo di formazione Messina (12-7), Decortes contrattacca il 14-8, Bonelli inventa il 15-8, Battista contrattacca il 16-8. C’è un errore arancionero (16-10), Messina è fallosa al servizio (18-11), Diop sbaglia (19-11), Caruso mette giù il 20-12. Bulaich va a segno (21-13), c’è Morandini al servizio, Mazzon primo tempo (22-14), il 23-15 è un altro errore in battuta delle siciliane, chiude Caruso 25-16.
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA - AKADEMIA SANT'ANNA MESSINA 3-0 (25-22 25-12 25-16)
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Bulaich Simian 9, Mazzon 6, Bonelli 2, Battista 11, Caruso 9, Decortes 22, Bresciani (L), Morandini, Fiesoli. Non entrate: Allaoui, Busolini, Fabbroni (L), Orlandi, Sanguigni. All. Lionetti.
AKADEMIA SANT'ANNA MESSINA: Diop 10, Rossetto 2, Modestino 7, Carraro 2, Vernon 8, Olivotto 6, Caforio (L), Babatunde 2, Mason, Bozdeva. Non entrate: Trevisiol, Guzin, Norgini (L). All. Bonafede.
ARBITRI: Cecconato, Lentini.
NOTE - Spettatori: 1630, Durata set: 28', 20', 22'; Tot: 70'. MVP: Bonelli.
Ancora sangue sulle strade della provincia di Pesaro-Urbino. Nella notte appena trascorsa si è verificato il secondo incidente stradale mortale in due giorni. A perdere la vita è stato un giovane di 24 anni, Luca Cardellini, residente in zona, vittima di un drammatico schianto avvenuto intorno alle 3 del mattino lungo la Strada Provinciale 14, in via Abbadia, nel territorio comunale di Montelabbate.
Il ragazzo era alla guida di una Skoda quando, per cause ancora in corso di accertamento, ha perso il controllo del mezzo. L’auto è uscita di strada, si è cappottata ed è finita la sua corsa contro un palo dell’alta tensione. L’impatto è stato violentissimo.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Pesaro. I soccorritori hanno estratto il giovane dall’abitacolo, ma le sue condizioni erano gravissime e per lui non c’è stato nulla da fare: è deceduto sul colpo.
Non risultano coinvolti altri veicoli nel sinistro. La tragedia segue di poche ore un altro incidente mortale, avvenuto nella notte tra venerdì e sabato scorsi, lungo un tratto particolarmente tortuoso della provinciale Fogliense, nei pressi di Lunano.
In quell’occasione a perdere la vita era stato Paolo Amati, prossimo ai 48 anni, operaio e padre di due figli, residente a Monte Grimano Terme. Anche in quel caso, una sola vettura coinvolta: una Suzuki Santana uscita autonomamente di strada.