Nel tardo pomeriggio di ieri i militari della Compagnia dei Carabinieri di Tolentino, unitamente al personale della Polizia Locale hanno svolto un corposo servizio coordinato al quale si è aggiunta una squadra del NAS di Ancona. Erano inoltre presenti durante i controlli due conduttori del nucleo cinofili di Pesaro con i cani ‘One’, un pastore belga, e ‘Bob’, un pastore tedesco.
I servizi hanno avuto lo scopo di verificare il rispetto dei DPCM e delle ordinanze comunali per il contenimento del contagio da Covid-19 e, soprattutto, sensibilizzare i cittadini al rispetto dell’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, del divieto di assembramento e di stazionamento nei pressi dei locali per il consumo di cibo e bevande.
A Tolentino sono stati effettuati, intorno alle 18, dei controlli al Bar 'Dabliu' in piazza Palmiro Togliatti dove al momento dell'arrivo delle Forze dell'Ordine erano presenti circa 200 giovani e giovanissimi che alla vista degli agenti hanno provato a dileguarsi per evitare l'identificazione.
Sono state in totale fermate 76 persone e alcune erano ancora con il bicchiere in mano e stavano bevendo nelle pertinenze dell'esercizio commerciale. Sono state contravvenzionate per violazione delle norme 'anti-covid' 19 soggetti di cui: uno che non indossava la mascherina mentre gli altri 18 in quanto cosumavano in prossimità del locale.
A tutti loro sono state elevate delle sanzioni pari a 400 euro (che diventano 280 euro se pagate entro 5 giorni).
E' stata inoltre disposta la chiusura del Bar 'Dabliu' per 5 giorni, con annessa multa di 400 euro (anche in questo caso 280 euro se pagata entro 5 giorni), in quanto sprovvisto delle indicazioni sul percorso da seguire per ingresso e uscita dal locale e in aggiunta per la mancanza di un distinguo della funzionalità delle tre porte in dotazione all'esercizio commerciale.
Durante i controlli del NAS sono stati trovati 11 kg di salumi e mezzo chilo di prodotti caseari sprovvisti dei dati utili per la tracciabilità. Per tali motivi i generi alimentari sono stati sottoposti a sequestro ed è stata comminata una sanzione pari a 1500 euro.
All'interno di Bar 'Dabliu' sono stati inoltre effettuati dei controlli sugli avventori da parte degli uomini del gruppo Cinofili di Pesaro e i due cani anti droga hanno segnalato alcuni giovani. Successivamente sono state fatte delle perquisizioni e un ragazzo è stato trovato in possesso di un grammo di cocaina ed è quindi stato segnalato alla Prefettura per la violazione dell'articolo 75 del Dpr.
In seguito alla sottoscrizione di un protocollo di intesa con Enel Energia Spa per la realizzazione di una rete di ricarica per veicoli elettrici, l'Amministrazione Comunale di Caldarola ha annunciato che sono già state attivata due postazione fisse, una in Via Rimessa di fronte agli Uffici Comunali e la seconda dietro all’Ufficio Postale, mentre altre sono in corso di predisposizione lungo le Vie Bramante e Martiri di Montalto.
"E’ sin d’ora possibile collegarsi alle apposite colonnine, per ricaricare rapidamente il proprio veicolo elettrico - scrive in una nota il Comune di Caldarola - Il relativo pagamento avverrà tramite app dedicata di uno degli operatori che offrono servizi di ricarica o tramite card acquistabile nel servizio “Enel X Store” - si sottolinea - un servizio all’avanguardia e proiettato verso un futuro sempre più rispettoso dell’ambiente e dell’ecosistema in cui viviamo".
Stop alle attività didattiche in presenza per tutte le classi della Scuola Secondaria di I Grado di Mogliano e Petriolo, a partire da oggi sino al termine della quarantena disposta dall'Asur per ciascuna classe facente parte dell'Istituto Comprensivo "Giovanni XXIII" di Mogliano. La comunicazione ufficiale è arrivata da parte del dirigente scolastico, la Dott.ssa Natascia Cimini.
In una precedente nota, difatti, l'Asur aveva già predisposto la quarantena dal 27 febbraio all'11 marzo per le per le classi IIIA-IB-IIB-IIIB della Scuola Secondaria di I Grado di Mogliano, dal 27 febbraio all'8 marzo per le classi IA-IIA della Scuola Secondaria di I Grado di Mogliano e per le classi IA-IIA-IIIA della Scuola Secondaria di I Grado di Petriolo.
Conseguentemente è stata disposta l' attivazione della didattica digitale in tutte le classi della Scuola Secondaria di I Grado di Mogliano e Petriolo, con orari delle videolezioni e attività asincrone che saranno pubblicate nelle rispettive Classroom.
I docenti in compresenza e gli studenti, posti in quarantena dall’ASUR, dovranno seguire le disposizioni comunicate individualmente e la data di rientro al termine del loro specifico periodo di quarantena.
I collaboratori scolastici, in servizio nella Scuola Secondaria di I Grado di Mogliano e Petriolo, presteranno il servizio in altri plessi. I locali, come da disposizioni sanitarie, saranno sanificati prima del rientro in presenza.
L'epatomegalia, il nome medico di quello che comunemente viene chiamato fegato ingrossato o grasso, è un fenomeno piuttosto comune che porta a un ingrossamento del fegato oltre le sue dimensioni normali. Spesso silente per molto tempo, può essere individuata in seguito a semplici esami di routine eseguiti per comprendere l’origine di un dolore sordo avvertito nella zona del fianco destro che si acuisce in caso di palpazione locale.
La condizione può interessare individui di età e sesso differente e perciò necessita di opportune valutazioni mediche individuali.
Cos'è l'epatomegalia?
Il fegato è una ghiandola essenziale nel corpo perché svolge un alto numero di funzioni:
- Produce la bile che consente all'intestino il corretto assorbimento dei grassi;
- Produce il glucosio, indispensabile per nutrire il corpo umano;
- Sintetizza il colesterolo;
- Elimina le sostanze tossiche o inutili per l'organismo.
In condizioni normali il fegato pesa circa 1 chilogrammo ed è lungo circa 25 centimetri; in tutte quelle circostanze in cui il suo volume eccede le dimensioni consuete, si parla di fegato ingrossato.
L'epatomegalia non è, dunque, una patologia del fegato, ma è, piuttosto, un sintomo di una possibile alterazione sottostante che potrebbe acutizzarsi o cronicizzarsi nel tempo.
Fegato ingrossato: sintomi
Il fegato grosso può rimanere asintomatico nel tempo oppure, all’improvviso, possono manifestarsi dolori diffusi al fianco destro, nausea, dolori muscolari e stanchezza diffusi e, soprattutto, un dolore acuto quando la zona viene palpata. Se, in generale, tutti questi sintomi possono essere riferiti anche ad altri disturbi, il presentarsi di ittero lancia un messaggio inconfutabile di problematiche al fegato. L'itterizia si manifesta con una tipica colorazione giallastra della pelle e della sclera dell’occhio, talvolta accompagnata da urina scura e feci piuttosto chiare ed è riconducibile a un eccesso di bilirubina nel sangue, che evidenza una chiara sofferenza epatica. A questo punto non si potranno più sottovalutare i sintomi che il corpo sta lanciando per parlare del proprio malessere.
Già da una prima palpazione del fegato, il medico di base sarà in grado di riscontrare un’eventuale ingrossamento da approfondire con specifici esami, come un’ecografia all'addome, una Tac o una risonanza magnetica. Esami del sangue potranno, invece, valutare quali enzimi sono stati rilasciati nel sangue e se è presente il virus dell’epatite. Questo iter diagnostico, anche in assenza di sintomi gravi, è indispensabile per stabilire le cause che danno origine al fegato grasso e per stabilire le terapie da seguire.
Fegato ingrossato: cause
Nella maggior parte dei casi, il fegato ingrossato è causato da fattori di natura patologica e si presenta come sintomo di sofferenza non solo epatica, ma di tutto il sistema organico. Patologie come cirrosi, epatite ed eccessivo accumulo di grasso nel fegato in seguito a una dieta altamente insana (steatosi epatica, anche nota come fegato grasso), sono le principali cause di ingrossamento, seguite da malattie virali come mononucleosi, toxoplasmosi, brucellosi, rickettsiosi e leishmaniosi. Ovviamente, anche tumori al fegato daranno questo sintomo, così come altre patologie a carico delle vie biliari o un abuso di farmaci quali il paracetamolo (contenuto nella famosa Tachipirina). A carico del sistema circolatorio, patologie come insufficienza cardiaca e pericardite, ridurranno l’afflusso di sangue al fegato, portandolo a soffrire ed ingrossarsi. Patologie che invece intaccano il sangue, come leucemia e linfomi, sono correlate al problema.
Poiché l'ingrossamento del fegato va considerato come una spia di altre patologie e non una malattia vera e propria, è bene precisare l'importanza di intervenire direttamente sulle affezioni che lo hanno determinato. Soltanto la cura alle cause potrà influire positivamente sull'epatomegalia.
Oltre alle patologie note, esistono molti comportamenti e abusi che possono aggredire l'apparato epatico nel corso del tempo:
- L'alcol può indurre un danno cronico estremamente significativo poiché può favorire l'accumulo di grasso sul fegato e può indurre fenomeni di flogosi che possono evolvere in cirrosi;
- L'alimentazione scorretta con abuso di cibi grassi, fritti e ricchi di zucchero può danneggiare irreparabilmente l'organo non portandolo più a funzionare correttamente;
- L'abuso di farmaci (anche associati a sostanze alcoliche) può compromettere l'azione epatica.
Questi comportamenti appaiono particolarmente pericolosi se si considera che i dolori capaci di avvertire di un problema non sono da dare per scontati, visto che la sofferenza epatica può restare silenziosa per molto tempo. Non avvertendo dolore si è portati a pensare che non vi siano problemi, fino a scoprirne, però, qualcuno, quando è già in stato avanzato e problematico. È in questa situazione che l’avviso di mantenere uno stile di vita sano e attivo, senza abuso di alcol e nicotina, assume una particolare valenza preventiva ai disturbi del fegato. Non vanno sottovalutate nemmeno le possibilità di contrarre infezioni e malattie veneree come l’epatite.
Come disintossicare il nostro fegato?
Molte scienze naturali vengono in soccorso al lavoro epatico, fornendo principi attivi di supporto alle azioni depurative, disintossicanti, digestive e ormonali. La medicina ayurvedica, per esempio, ha individuato nella curcuma una spezia indispensabile per lenire i processi infiammatori a carico del fegato e della cistifellea.
Molto potenti sono anche le erbe amare come il tarassaco (sotto forma di tisana o infuso) che stimola la rigenerazione delle cellule epatiche, e la bardana, la cui radice essiccata aiuta a diminuire il tasso di colesterolo dell'organismo. Utilissimo anche acquistare integratori alimentari online: completi e spesso multiformula, si presentano in compresse o gocce da poter assumere con semplicità e regolarità, anche fuori casa, come le compresse di cardo mariano, che favorisce l’escrezione della bile ed è un valido anti-infiammatorio.Alimenti come il carciofo, disponibile anche in tintura madre e l’erba d’orzo (una polvere che va sciolta in abbondante acqua tiepida e ingerita a stomaco vuoto) riescono invece a depurare il fegato e a produrre meno bile, quando occorre.
Dieta per evitare fegato grasso
Considerate le funzioni vitali del fegato, abbiamo effettivamente le possibilità (e l’obbligo) di supportarne l’efficienza. Vista, per esempio, la funzione detossinante che ha il fegato, è ottima l’idea di seguire una dieta idonea, così come quella di seguire giornate detox o di assumere spesso bibite detox. Alimenti ricchi di fibre e vitamine sono perfetti perché non tossici per il fegato, a differenza di alimenti molto elaborati e fritti. Il fegato, poi, non ha alcuna difficoltà con i carboidrati e le proteine animali, meglio se carni bianche, da condire, al massimo, con 3 cucchiai di olio al giorno. Non occorre vietarsi gli zuccheri, ma meglio quelli semplici e della frutta, abbandonando, invece, i grassi saturi contenuti nei formaggi e negli insaccati.Importantissimo anche l’apporto di liquidi al corpo, con l’assunzione di almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno e di frullati e centrifugati di frutta (detox) che sono ricchi di potassio, utile non solo per il fegato, ma per l’intero apparato cardiovascolare (contro colesterolo e ipertensione). Un frullato di carota, cetriolo e barbabietola, invece, sarà un ottimo alleato nella depurazione epatica. Infine, un buon consiglio che non impegna molto è anche quello di bere al mattino un bicchiere di acqua tiepida con un poco di limone, per aiutare il fegato nella sua funzione di smaltimento delle tossine.
"Esprimo la mia soddisfazione per la nomina di Angelo Sciapichetti come neo presidente della Croce Verde, con coraggio e caparbietà ha scelto di riprendere l'incarico che già deteneva nel 2017. A lui manifesto la piena collaborazione, sperando che si opererà nel bene dell'ente e nell'ottica di una sua rigenerazione".
A parlare è Luca Buldorini, responsabile cittadino e capogruppo Lega ad Appignano, a seguito dell'ufficialità del ritorno di Angelo Sciapichetti alla guida della Croce Verde di Macerata.
"Il mio auspicio è che gli errori passati - aggiunge Buldorini -, che ci hanno visti congiuntamente nelle aule di tribunale servano per un futuro volto al bene dell’associazione".
Il riferimento è alla condanna che nel 2017 il giudice del lavoro del tribunale di Macerata Germana Russo comminò alla Croce Verde di Macerata sentenziando il pagamento di circa 200mila euro a tre suoi ex dipendenti, tra cui proprio Luca Buldorini.
I tre, che fra il 2009 e il 2013, prestavano servizio per l'ente maceratese, avanzarono una causa ritenendo di aver svolto lavoro dipendente per il periodo in cui sono stati al servizio della Croce Verde.
Assistiti dall'avvocato Fabrizio Giustozzi, hanno viste riconosciute le loro ragioni e il giudice ha condannato la Croce Verde al pagamento di una somma che sfiora i 200mila euro, comprensiva oltre che delle differenze retributive, anche degli interessi, delle spese legali e dei danni morali.
Da allora si sono succeduti alla presidenza della Croce Verde Mauro Pannunzi Proietti e Stefano Monachesi, prima del ritorno - ufficializzato nella giornata di oggi - di Angelo Sciapichetti.
"Oggi abbiamo inaugurato due aree aree fitness pubbliche all'aperto realizzate dall'amministrazione: una presso il Largo Melvin Jones e l’altra sul Lungomare Piermanni, l'altra nell'area verde della biblioteca Zavatti". A dichiararlo è il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica nel corso del taglio del nastro.
"Nel rispetto delle norme anticovid insieme a me hanno preso parte alla cerimonia il consigliere regionale Pierpaolo Borroni, gli assessori comunali Giuseppe Cognigni e Francesco Caldaroni, il commissario capo della Polizia di Stato Fabio Mazza e la Comandante della Capitaneria di porto Ylenia Ritucci".
"In questi ultimi giorni ho ricevuto molta attenzione e tanti apprezzamenti per la realizzazione di queste due aree fitness. Opere realizzate per consentire alla cittadinanza di fare attività fisica e sportiva all'aperto in riva al mare, vogliamo una Civitanova più attenta alla salute e all’ambiente per favorire stili di vita sani" ha continuato Ciarapica.
"Il nostro è un segno di vicinanza a tanti cittadini che non hanno più potuto fare sport con l’ausilio di attrezzature e anche stare vicino a un settore particolarmente colpito come quello delle palestre, cui va la mia vicinanza e un auspicio per un ritorno alla normalità che al momento, vista l’importante ripresa pandemica, richiede attenzione e responsabilità da parte di tutti. Ho avuto recenti conversazioni con il nostro Prefetto, il dottor Flavio Ferdani, che ha condiviso con me preoccupazione sull’aumento dei contagi - aggiunge Ciarapica -. Da parte nostra vigileremo affinché tutte le norme siano rispettate, ma mi aspetto dai cittadini collaborazione e un comportamento ancor più responsabile: c’è un considerevole aumento della diffusione del virus e questa volta le fasce colpite sono quelle della popolazione più giovane".
"Riguardo, anche all'uso delle attrezzature – ha terminato il Sindaco - invito i nostri cittadini a rispettare le norme anticontagio, a cominciare dall'uso dei disinfettanti al momento del contatto con gli strumenti".
Credits: Paolo Strologo Media
“Mi auguro che per San Severino e per tutto l’entroterra questo momento rappresenti il primo passo verso la Pasqua”.
Con queste parole il Cardinale Edoardo Menichelli ha benedetto i nuovi laboratori e aule dell’Istituto tecnico tecnologico statale “Eustachio Divini” che dopo una serie di vicissitudini burocratiche sono da oggi finalmente a disposizione degli studenti.
“Il sisma ha segnato terribilmente questa provincia ma se non si riparte da cultura e lavoro nessuno verrà da noi; ecco perché non vorrei che il nostro entroterra maceratese soffrisse di una desertificazione senza sabbia – ha continuato il Cardinale Menichelli – ovvero una situazione dove sono presenti le strutture ma senza persone dentro”.
Il percorso dei lavori, in questi anni, è stato infatti molto complesso: il progetto iniziale, dell’importo di 1,768 milioni di euro, era stato appaltato e il cantiere era stato avviato nell’estate del 2016, quindi prima del terremoto. A tale scopo erano stati già demoliti i vecchi capannoni, in cui si trovavano i laboratori, per realizzare la nuova struttura, ma a seguito del sisma, la Provincia ha dovuto sospendere l’intervento. Successivamente l’Amministrazione provinciale aveva dovuto modificare il progetto per adeguarlo a quello del Commissario straordinario per la realizzazione della nuova scuola. Questa modifica, per cui è stata necessaria anche un’ulteriore variante urbanistica, ha comportato una spesa maggiore, che ha reso necessario il reperimento di risorse aggiuntive di 713mila euro, di cui 278mila riconosciute dal Commissario straordinario e la parte restante proveniente dal bilancio dell’Amministrazione provinciale.
Nell’estate 2019, quindi, si è proceduto all’appalto di questo secondo stralcio, i cui lavori sono ancora in corso, in quanto si è resa necessaria la risoluzione del contratto nei confronti della ditta aggiudicataria che, in pratica, non aveva mai aperto il cantiere. Questa mattina 7 nuovi laboratori attrezzati con aule annesse hanno ‘visto la luce’ nell’attesa dell’imminente completamento delle opere che riguarderanno l’aula magna e diversi servizi accessori.
“Anche se in forma sobria questa cerimonia rappresenta un momento di festa che sancisce un primo risultato raggiunto per l’ITTS Divini dopo tanta attesa – ha esordito il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari prima del taglio del nastro - il mio primo pensiero va agli studenti della scuola che, anche se oggi non sono stati presenti, in questo periodo stanno patendo dei disagi causati dall’emergenza sanitaria, senza dimenticare il terremoto che ha reso necessario il trasferimento temporaneo della didattica presso l’edificio comunale della ‘Luzio’”.
“E’ un momento importante non solo San Severino ma tutta la provincia di Macerata in quanto la scuola è un segno di speranza e di futuro per i nostri ragazzi – ha affermato Pettinari - questa realizzazione era già stata programmata nel 2014 quindi prima del sisma, ovvero quando la Provincia decise di individuare degli edifici strategici per far fronte alle emergenze e per tali motivi decidemmo di inserire i laboratori dell’ITTS considerando che necessitavano di interventi specifici- ha spiegato - La Provincia aveva al tempo svolto tutte le analisi di vulnerabilità prima che fossero obbligatorie a causa del sisma. Sapevamo quindi che dovevamo intervenire e così, tramite un bando della Regione Marche, ottenemmo quasi 80% dell’intero fondo necessario per la demolizione e ricostruzione dei laboratori – ha continuato il presidente della Provincia di Macerata ripercorrendo il tortuoso iter delle opere - Nel 2015 approvammo il progetto esecutivo e lo appaltammo, successivamente a Giugno del 2016 iniziarono i lavori. Il paradosso è stato che il cantiere fu fermato dalle due terribili scosse di terremoto che resero di fatto l’intera scuola inagibile”.
“Siamo stati oltre 2 anni fermi per queste ragioni poi però dal 2019 le opere sono ripartite in maniera spedita – ha illustrato Pettinari- entro un mese sarà pronta l’aula magna ma oggi questa inaugurazione è stata fatta per dare un segnale ai nostri ragazzi e a tutto l’entroterra per far capire che nonostante le difficoltà le situazioni vanno avanti – ha concluso - da lunedì ci sarà la didattica a distanza ma i laboratori potrebbero essere utilizzati sin da subito in quanto in deroga e questo e sarà importante soprattutto per i giovani delle classi quinte che avranno la possibilità di usufruire di spazi fondamentali per la loro formazione a pochi mesi dalla fine dell'anno scolastico”.
Una soddisfazione condivisa anche dal primo cittadino di San Severino Marche Rosa Piermattei: “Ringrazio soprattutto gli studenti e le loro famiglie per la pazienza che hanno avuto – ha dichiarato - abbiamo passato 4 anni molto difficili ma insieme al presidente Pettinari abbiamo lottato per vivere questo giorno perché per noi è stata sempre ben chiara la rilevanza il ruolo della scuola per tutto il territorio– ha proseguito - ci abbiamo creduto anche nei momenti più duri ma siamo felici di aprire i laboratori ed ora puntiamo a realizzare l’intero all’Istituto quindi dobbiamo andare avanti ed essere orgogliosi di quanto fatto fino ad oggi”.
Raggiante al momento scoprimento della targa il Dirigente Scolastico dell’ITTS ‘Divini’ Sandro Luciani ’che prima di accompagnare i presenti alla cerimonia nel tour dei laboratori ha dichiarato: “E’ il secondo anno che sono preside di questo istituto quindi posso dire che il dramma patito dalla scuola l’ha vissuto in maggior parte chi mi ha preceduto ovvero la professoressa Rita Traversi. Oggi è la prima di una serie di tappe che ci porterà a riabbracciare tutto l’Istituto e rilanciare la nostra offerta formativa”.
“Gli istituti tecnici forniscono quello che serve al nostro paese ovvero i ‘tecnici’ quindi riteniamo che sia importante avere dei locali adeguati – il prof. Luciani ha poi lanciato un appello - gli appalti non prevedono né arredi ne attrezzature interne quindi abbiamo bisogno di 2 milioni di euro per realizzare un istituto all’avanguardia - ha illustrato - abbiamo al momento ottenuto 77mila euro dal Governo ed altri 55mila dalla Provincia ma sono nettamente insufficienti se consideriamo che per un tornio di ultima generazione sono stati spesi 100mila euro – ha chiosato- l’unica nota dolente di oggi è la non presenza a questo evento degli studenti che la prossima settimana dovranno affrontare nuovamente la didattica a distanza, per questo motivo annuncio che, anche se disponibili, i nuovi laboratori saranno prudenzialmente chiusi”.
Proprio l’ordinanza sulla chiusura delle scuole superiori fino al 5 Marzo è stata il principio dell’intervento del Governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli: “Purtroppo non avrei voluto emettere quell’ordinanza ma abbiamo degli obblighi civili oltre che morali che ci impongono delle responsabilità – ha chiarito - l’andamento dell’epidemia si sta facendo sentire negativamente proprio sulle fasce in età scolare quindi è giusto prendere dei provvedermiti che garantiscano la sicurezza dei giovani ma anche delle loro famiglie”.
“Abbiamo bisogno di rilanciare la nostra Regione e chi più degli istituti tecnici, che sono stati centro e cuore della creazione di tante realtà imprenditoriali, possono rappresentare uno strumento ideale in tal senso – ha sottolineato Acquaroli - abbiamo decine di imprenditori che sono partiti da questo tipo di istituti per realizzare poi delle aziende capaci oggi di dare lavoro a migliaia di persone. Bisogna mettere le nuove generazioni in condizione di poter fare quello che i nostri genitori hanno compiuto prima di noi – ha terminato - per farlo è necessario conferire al territorio gli strumenti più importanti; vale a dire scuole all'altezza e infrastrutture capaci di supportare le sfide di questo tempo”.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 12 decessi correlati al Covid-19.
Una vittima è stata registrata presso l'ospedale di Macerata: si tratta di una 66enne di Montecassiano. Tre, invece, le persone spirate all'ospedale di Jesi: una 84enne di Filottrano, una 82enne di Jesi e un 83enne di Osimo. Tre i decessi segnalati anche all'Inrca di Ancona: sono una 82enne di Loreto, un 98enne di Cingoli e una 82enne di Osimo.
Nell'Anconetano si è avuta un'altra vittima all'ospedale Torrette, una 98enne del luogo.
Una 85enne originaria di Cupramarittima e una 48enne sambenedettese si sono spente presso il nosocomio di San Benedetto del Tronto, mentre una 88enne di Filottrano e una 76enne di Montecalvo in Foglia sono morte presso l'ospedale di Pesaro.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19, 2252 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (846), mentre sono 380 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Torna a sorridere e vincere il Matelica che, all’Helvia Recina, dopo un mese dall’ultimo successo con la Triestina, grazie a un gol di Leonetti supera la VirtusVecomp Verona e sale a quota 36 punti in classifica.Alle prese con diverse assenze (squalificato Visentin – al suo posto Pessot – infortunati Amadio ed i difensori Manfrin e Lonardi) il Presidente-allenatore degli scaligeri Fresco schierava i suoi con il consueto 4-3-1-2 con Arma (capocannoniere dei veneti con 8 centri) e Pittarello terminali avanzati ed a centrocampo il fosforo dell’ex Juventus Bentivoglio e la tecnica di Zarpellon. Mister Colavitto, costretto a fare a meno di Calcagni squalificato, tornava a far ruotare gli effettivi rimettendo nell’undici iniziale Balestrero e Leonetti, lasciati a riposo nel match di Arezzo.Era proprio il numero dieci di casa al 26’ pt a rompere l’equilibrio del match trafiggendo Giacomel dalla sinistra. Il Matelica avrebbe anche l’occasione di raddoppiare, ma su Volpicelli e il cross di Di Renzo faceva buona guardia l’estremo veneto.Nella ripresa la Virtus provava a spingere alla ricerca del pari, ma sull’incornata di Arma salvava Vitali mentre l’incrocio dei pali si opponeva a De Santis che, nel tentativo di rinviare la palla, rischia l’autogol. Al 30’ st arrivava l’esordio stagionale di Mbaye, chiamato da mister Colavitto al posto di Bordo per dare man forte al centrocampo ed aiutare i compagni. La Virtus ci provava fino alla fine, il Matelica si compattava e sapeva soffrire, mantenendo la propria porta inviolata e portando a casa una vittoria pesantissima è fortemente voluta.
Grande soddisfazione in casa biancorossa, ma testa già a mercoledì quando nel turno infrasettimanale Bordo e compagni si recheranno a far visita ai giallorossi del Ravenna di mister Leonardo Colucci.
MATELICA (4-3-3): 28 Vitali, 14 Tofanari (25’st 18 Magri), 9 Zigrossi, 4 De Santis, 3 Di Renzo; 5 Bordo (30’ st 30 Mbaye), 8 Pizzutelli, 11 Balestrero; 7 Volpicelli (25’ st 2 Fracassini), 17 Moretti (44’ st 21 Peroni), 10 Leonetti. A disposizione: 1 Cardinali, 22 Martorel, 2 Fracassini, 18 Magri, 23 Franchi, 27 Maurizii, 29 Alberti. Allenatore Gianluca Colavitto.VIRTUSVECOMP VERONA (4-3-1-2): 1 Giacomel; 3 Mazzolo (1’ st 8 Delcarro), 4 Pessot (1’ st 14 Danieli), 23 Pellacani, 6 Daffara; 16 Cazzola, 7 Bentivoglio (24’ st 13 De Rigo), 30 Zarpellon (37’ st.21 Marcandella); 10 Danti; 9 Arma (24’ st De Marchi), 11 Pittarello. A disposizione: 12 Chiesa, 22 Sibi, 2 Pinto, 18 Iurato, 19 Paloka, 20 Carlevaris, 21 Marcandella, 28 Brighi. Allenatore: Luigi Fresco.ARBITRO: Sig. Dario Madonia della sezione di Palermo.ASSISTENTI: Sig.ri Benedetto Torraca della sezione di La Spezia ed Emanuele Ronzullo della sezione di Torre del Greco.QUARTO UOMO: Sig. Cosimo Delli Carpini della sezione di Isernia.RETE: 26’ pt Leonetti.NOTE: gara a porte chiuse; locali in divisa bianca con riporti rossi, pantaloncini e calzettoni bianchi e portiere verde; ospiti in divisa rossoblu, pantaloncini e calzettoni blu e portiere giallo; corner 5-7; ammoniti Danieli, Balestero, Cazzola, Pittarello e Pessot; recupero 1’ pt, 4’ st.
"Le polemiche di queste settimane che hanno impiegato fiumi di inchiostro rispetto ad un eventuale progetto sul porto denotano sicuramente attenzione da parte di molti in città, ma non scattano la fotografia reale di tutta la vicenda. Per questo, è necessario mettere un punto. Nessun atto o proposta progettuale è stata concretamente presentata alla nostra Amministrazione Comunale".
È quanto afferma Ermanno Carassai, assessore ai Lavori Pubblici, Patrimonio e Demanio del Comune di Civitanova Marche.
"L’attuale P.R.G. del Comune di Civitanova Marche, per l’area Portuale (intesa come aree a terra), rimanda ad una Pianificazione Attuativa ai sensi della delibera della Giunta Regionale datata 28 dicembre 2005 - puntualizza Carassai -. Tale pianificazione è disciplinata dalla normativa prevista dal Piano Regionale dei Porti approvato con Delibera Regionale del 2 febbraio 2010. Questa normativa, individua una serie di soggetti che non possono rendersi tra loro “autonomi” nell'assunzione di atti approvativi e sono: il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT), il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare (MATTM), la Regione Marche, l’Agenzia del Demanio (per gli aspetti Dominicali), la Soprintendenza ai Beni Culturali e Paesaggistici, la Provincia e, da ultimo, e sottolineo da ultimo, il Comune".
"La procedura di legge, in nessun caso, può procedere ad un affidamento diretto ad un solo soggetto privato (proponente), in quanto la stessa disciplina normativa prevede varie ed articolate forme di evidenza pubblica e di partecipazione ai sensi delle quali, qualunque soggetto economico - pubblico e/o privato - può partecipare per essere scelto quale soggetto attuatore, in regime di libera concorrenza" aggiunge l'assessore civitanovese.
"Gli organi competenti dovranno quindi, confrontarsi e valutare tutte la variabili progettuali, privilegiando quelle che potranno dare la maggiore garanzia di sostenibilità economico-sociale ed ambientale nel prevalente interesse pubblico generalizzato con confronto attivo degli organi politici e con tutte le forze economiche" conclude Carassai.
Nonostante il periodo pandemico in atto, il recupero ed il rilancio delle sale cinematografiche rappresenta uno dei punti programmatici prioritari per l’attuale Amministrazione recanatese.
Recanati, “Città della Cultura”, non può prescindere da una stabile programmazione cinematografica di qualità, rivolta sia agli adulti, sia ai più giovani e ai giovanissimi che vogliano essere spettatori o parte attiva del progetto.
Questo l’impegno della Consigliera comunale Roberta Sforza delegata alle politiche giovanili e recentemente alla funzionalizzazione e rilancio delle sale cinematografiche con l’obiettivo di riaprire entro l’anno la sala comunale Gigli di Recanati.
“Come Consigliera delegata alle politiche giovanili ed alla funzionalizzazione e rilancio delle sale cinematografiche e a nome del gruppo Recanati Insieme che rappresento, voglio ringraziare il Sindaco Antonio Bravi per la recente costituzione di un’apposita delega che attesta l’impegno dell’Amministrazione comunale nel garantire il ritorno del grande schermo a Recanati – ha affermato Roberta Sforza - Nonostante i comprensibili rallentamenti dovuti alla pandemia da Covid-19, il complesso iter per il recupero di una sala cinematografica da restituire a tutte e tutti i recanatesi è iniziato in sinergia con i competenti uffici comunali.
L’indiscutibile successo della rassegna ‘Cinema sotto le stelle’ della scorsa estate, in programma anche per la prossima stagione estiva, grazie alla dedizione dei volontari del Circolo del Cinema di Recanati e del gruppo Recanati Insieme con il sostegno dell’Amministrazione, ed ancor prima della rassegna ‘Cinema in Villa’, rafforza ulteriormente l’impegno profuso per recuperare la sala comunale adibita a cinematografo. L’auspicio è che il cinema possa tornare a Recanati quanto prima, contribuendo ad arricchire l’offerta culturale del Centro storico e a riattivare, nel rispetto delle disposizioni normative in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, le occasioni di incontro socio-culturale che la pandemia ci sta da tempo sottraendo".
Come diceva il grande regista Andrej Tarkovskij:“A differenza di tutte le altre forme d’arte, il cinema è in grado di cogliere e rendere il passaggio del tempo, per fermarlo, quasi a possederlo in infinito. Direi che il film è la scultura del tempo”.
Da questa mattina si sono aperte le prenotazioni per il personale scolastico della Regione Marche: alle ore 15 raggiunte le 20 mila prenotazioni. La somministrazione delle dosi vaccinali inizia lunedì 1 marzo.
La novità dell'ultima ora è che può prenotarsi anche il personale della fascia d'età 55 - 64 anni (nati nel 1957). Il Ministero infatti ha trasmesso nella serata di ieri, venerdì 26 febbraio, alla Regione Marche gli elenchi del personale scolastico docente e non docente nella fascia d'età 55 - 64 anni che sono stati subito caricati nella piattaforma di prenotazione.
È possibile dunque anche per questa categoria procedere alla prenotazione del vaccino anti-Covid19 nelle stesse modalità comunicate.
Inoltre, in seguito ad accordi intervenuti questa mattina con la Regione Marche, anche l’Università di Macerata (così come Unicam) procederà in autonomia alla somministrazione dei vaccini ai propri dipendenti (docenti e personale tecnico amministrativo e bibliotecario) senza limiti di età. Lo spin off di ateneo For.Med.Lab si occuperà dell’inoculazione. In tempi brevi l'ateneo comunicherà al proprio personale i dettagli operativi, le modalità di prenotazione e la procedura per partecipare all’operazione ‘vaccini università’.
Il personale dei due atenei universitari siti in provincia di Macerata non dovrà procedere, dunque, alla prenotazione del vaccino.
Per quanto riguarda gli educatori delle scuole comunali, la Regione sta ancora ricevendo gli elenchi con i nominativi da parte dei Comuni che, a breve, saranno caricati nel sistema di prenotazione.
COME PRENOTARSI - Si può prenotare tramite il portale di Poste Italiane https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it e il numero verde 800.009966 (attivo eccezionalmente questo fine settimana, sabato 27 e domenica 28, e poi dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 18).
Per la prenotazione del vaccino sono a disposizione anche i 242 ATM Postamat (sarà sufficiente inserire la tessera sanitaria, digitare i dati richiesti in modo semplice e veloce e ritirare il promemoria con i dettagli della prenotazione) e anche la rete dei portalettere (il postino attraverso l’apposita funzione “prenotazione vaccini” sviluppata per il dispositivo palmare, verificherà le disponibilità in base al CAP).Al momento della vaccinazione, insieme al personale sanitario, saranno compilati alcuni moduli (scheda anamnestica, modulo di consenso e trattamento dei dati personali e nota informativa) che si possono scaricare e stampare dal sito dell’Asur Marche (https://www.asur.marche.it/web/portal/modulistica1) o sul portale di prenotazione di Poste Italiane. I moduli sono comunque disponibili nei punti vaccinali. Al momento della prima vaccinazione, sarà comunicato il giorno per la somministrazione della seconda dose.
"Questa mattina abbiamo trasmesso le nostre osservazioni per il nuovo Dpcm. Abbiamo chiesto un cambio di passo e un’accelerazione nell'acquisizione e nella fornitura alle Regioni delle dosi per la campagna vaccinale, al fine di garantire quanto prima la sicurezza delle fasce più deboli e di tutta la popolazione, anche coinvolgendo le tante imprese private che si sono rese disponibili". È quanto comunica in una nota stampa diffusa via social il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.
Il governatore ha inoltre invocato "una revisione dei criteri di valutazione della situazione epidemiologica, che siano chiari e sensati, oggettivi e più semplici, affinché si possano adottare soluzioni tempestive anche a livello sub-regionale".
"Dato che il Dpcm sarà in vigore fino a dopo Pasqua, abbiamo richiesto di prevedere, per le zone gialle e quando ci sono le condizioni, anche la possibilità per i ristoranti e le attività di somministrazione di aprire anche all’ora di cena, così come serve un programma di riaperture, sempre nel rispetto dei protocolli di sicurezza e con ingressi contingentati, per le palestre, le piscine, anche per lo sport di base e amatoriale" ha aggiunto Acquaroli.
"Abbiamo chiesto di affrontare con chiarezza la situazione del settore delle cerimonie, di parchi e centri commerciali, cinema, teatri, musei e impianti sciistici. E in generale, la necessità urgente di ristori che siano immediati e totali. Spero che il Presidente Draghi e il nuovo Governo raccolgano queste nostre richieste, che sono di estremo buonsenso" ha concluso il presidente della Regione Marche.
Ai margini della conferenza stampa odierna di presentazione, coach Gianlorenzo Blengini - che torna al timone della Cucine Lube Civitanova dopo aver già guidato la squadra nelle stagioni 2015/16 e 2016/17 conquistando uno Scudetto e una Coppa Italia - ha parlato del suo ritorno in biancorosso, degli obiettivi principali e delle priorità.
Il primo durissimo scoglio, che attende Blengini è la sfida di ritorno contro i polacchi dello Zaksa, valevole per i quarti di finale di Cev Champions League. Bisognerà ribaltare la sconfitta in 4 set rimediata all'andata nel match dell'Eurosuole Forum: “Con poco tempo a disposizione – ha sottolineato il coach - devo centrare le giuste priorità su cui intervenire per consentire a una squadra di valore di esprimersi al massimo del suo potenziale".
Dopo la panchina della Nazionale, per Blengini ci sarà il ritorno da capo-allenatore di una squadra di club: "La quotidianità in palestra, gli allenamenti e le partite sono la vita per che fa il mio lavoro. Lo scorso anno è stato anomalo e questo ha accentuato il desiderio di tornare in palestra. Cosa mi mancava? La pressione dei match, degli appuntamenti e dei risultati importanti. Mi nutro di questi aspetti perché significa che sto facendo qualcosa di importante".
"In questa Cucine Lube i giocatori hanno già vinto molto, la chiave può essere la fiducia per massimizzare le potenzialità, sia dei singoli che del gruppo. Il mio sarà un approccio onesto e sincero con i ragazzi perché il confronto e l’accettazione sono alla base della soluzione di tutti i problemi. Nella dinamica di una squadra vanno spazzati via i dubbi - aggiunge Blengini -. Ci attendono traguardi importanti. La squadra lavora da tanti mesi visto che la stagione è iniziata in anticipo".
"Ora siamo nella fase più attesa del Campionato. Il tempo è minimo, ma ho due vantaggi: il roster ha grande qualità, non solo i titolari, il tutto con una società alle spalle molto organizzata e capace di favorire l’ottimizzazione delle nostre risorse” ha concluso l'allenatore della Lube.
A seguito delle elezioni del 14 febbraio, si è riunito il Consiglio Direttivo della Croce Verde di Macerata che ha provveduto ad assegnare le cariche sociali.
Il nuovo Presidente sarà Angelo Sciapichetti, mentre i vice saranno Aldo Tiburzi e Corrado Maccari con delega alla formazione.
Segretario e tesoriere diverrà Graziano Magnarelli, mentre consigliere con delega agli automezzi e ai servizi sarà Roldano Tartarelli.
Lauro Trivellini avrà la carica di consigliere con delega ai volontari, mentre il Presidente Croce Verde Servizi srl nonché consigliere esterno con delega ai dipendenti sarà Gianni Pigliapoco. A completare la squadra dei consiglieri anche Fabio Sbaffi.
Come direttore sanitario, infine, è stato nominato il dottor Marco Sigona.
"È un grande onore per me guidare una grande e gloriosa associazione che tanto ha dato e fatto per la Città di Macerata e non solo. Per me rappresenta inoltre un gradito ritorno. Ringrazio i soci, i volontari, i dipendenti e i nuovi consiglieri. Particolare ringraziamento voglio rivolgerlo al Consiglio Direttivo uscente guidato dal Dottor Mauro Proietti Pannunzio per il grande lavoro svolto in questi anni". Sono queste le prime parole del neo presidente Angelo Sciapichetti.
La Croce Verde in quasi 120 anni di ininterrotta attività oggi è una grande realtà quale Organizzazione di Volontariato, Ente del Terzo settore e può contare più di 120 volontari, oltre 1000 soci; nel 2020 ha svolto più di 7000 servizi percorrendo un milione e trecentocinquantamila km; negli ultimi anni, con la nascita della Croce Verde servizi, l'associazione ha effettuato un ulteriore balzo in avanti nel campo dei servizi alla persona e in particolare con l'apertura della casa funeraria a Sforzacosta e il relativo servizio di onoranze funebri ha fatto della Croce Verde l'associazione più vicina alle famiglie, dall'inizio alla fine della vicenda umana e terrena di ogni maceratese.
"Con lo spirito solidaristico di sempre, vogliamo continuare a collaborare fattivamente con le Istituzioni pubbliche e private e insieme alle altre associazioni protagoniste come la Croce Verde. nel campo del volontariato socio sanitario, vogliamo continuare a dare un contributo alla crescita della cultura della solidarietà in un momento tanto complesso e difficile per la nostra comunità" ha concluso Sciapichetti.
È deceduto la scorsa notte il vigile urbano in pensione Ubaldo Scarabotto, molto conosciuto da tutta la comunità maceratese. Aveva 70 anni.
Scarabotto era in servizio ai tempi del sindaco Giorgio Meschini ed era malato da tempo. Le sue due grandi passioni erano la moto e il volo.
Da tempo collaborava attivamente col banco alimentare e con l'associazione Banco di Solidarietà di Macerata che si occupa di distribuire pacchi alimentari ogni mese a circa 100 famiglie indigenti del territorio maceratese.
Il funerale di Ubaldo verrà celebrato lunedì 1 Marzo alle ore 10:15 presso la chiesa Santa Croce di Macerata. La salma è composta presso il Centro Funerario “Città di Macerata", sito in via Dei Velini.
La redazione di Picchio News si stringe attorno al dolore della famiglia per la grave perdita.
Cade con la Mountain Bike in prossimità di un cantiere stradale, presso la Gola della Rossa di Frasassi: cinquantanovenne soccorso in eliambulanza.
L'uomo proveniente da Moie e diretto a Frasassi, si è trovato ad affrontare una barriera artificiale che presentava un tratto scosceso. Tentando di scenderlo a piedi, è purtroppo scivolato rovinando sul terreno sottostante e procurandosi diversi traumi.
Riuscendo a mettersi in contatto con alcuni amici ciclisti, con i quali avrebbe dovuto incontrasi di lì a breve, ha fatto in modo che potessero contattare per lui la centrale 118, che successivamente ha attivato l'eliambulanza con base a Fabriano.
La squadra della Stazione del Soccorso Alpino e Speleologico Marche di Ancona, è arrivata velocemente in supporto con un tecnico sanitario e due operatori che hanno aiutato il medico e il tecnico di elisoccorso ad imbarellare l'infortunato che successivamente è stato imbarcato e trasportato all'ospedale Torrette di Ancona.
L’intervento si è concluso poco prima delle 11:00 di questa mattina.
Dalle 8 di oggi, sabato 27 febbraio, è possibile prenotare il vaccino anti Covid-19 per il personale scolastico delle scuole pubbliche e delle università, docente e non docente, con un’età inferiore ai 55 anni non compiuti. Le vaccinazioni per la categoria inizieranno lunedì primo marzo e, a Macerata, si svolgeranno presso l’oratorio della chiesa Santa Madre di Dio in via Capuzi 27 dove da una settimana si stanno già effettuando le somministrazioni del vaccino per gli over 80.
Può prenotarsi anche il personale della fascia d’età 55 – 64 anni (nati nel 1957). Il Ministero infatti ha trasmesso nella serata di ieri, venerdì 26 febbraio, gli elenchi del personale scolastico docente e non docente nella fascia d’età 55 – 64 anni che sono stati subito caricati nella piattaforma di prenotazione.
È possibile dunque anche per questa categoria procedere alla prenotazione del vaccino anti-Covid19 nelle stesse modalità comunicate.
Le prenotazioni sono le stesse già avviate per la somministrazione del vaccino agli over 80. Quindi tramite il portale di Poste Italiane, https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it o il numero verde 800.009966 (attivo eccezionalmente questo fine settimana, sabato 27 e domenica 28, e poi dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 18).
Per la prenotazione del vaccino sono a disposizione anche i 242 ATM Postamat (sarà sufficiente inserire la tessera sanitaria, digitare i dati richiesti in modo semplice e veloce e ritirare il promemoria con i dettagli della prenotazione) e anche la rete dei portalettere (il postino attraverso l’apposita funzione “prenotazione vaccini” sviluppata per il dispositivo palmare verificherà le disponibilità in base al CAP).
Al momento della vaccinazione saranno compilati la scheda anamnestica, il modulo di consenso, il consenso al trattamento dei dati personali e la nota informativa. Per velocizzare le operazioni di somministrazione del vaccino è consigliato scaricare tali moduli (https://www.comune.macerata.it/vaccini-over80/) e compilarli prima di recarsi nel punto vaccinale. Al momento della prima vaccinazione sarà comunicato il giorno per la somministrazione della seconda dose.
Per quanto riguarda gli over 55 della categoria del personale scolastico l’Asur e la Regione Marche comunicheranno successivamente le modalità di somministrazione del vaccino. Per tutte le altre categorie l’Asur e la Regione Marche daranno indicazioni, che di volta in volta comunicheremo tempestivamente, nei prossimi giorni.
«Torniamo a sensibilizzare, come già fatto per la categoria degli over 80, il personale scolastico sull’importanza di sottoporsi al vaccino che rappresenta l’unico modo per uscire dalla pandemia – hanno detto il sindaco Sandro Parcaroli e il delegato funzionale alla Sanità il dottor Giordano Ripa -. Come riferito dall’Asur, per il distretto di Macerata, sono previste giornalmente 70 persone appartenenti alla categoria del personale scolastico che si sottoporranno al vaccino. Presso l’oratorio Santa Madre di Dio sono stati installati, esattamente una settimana fa, i tendoni e i funghi riscaldanti e sono state posizionate delle sedute per le persone in attesa all’esterno. Le operazioni di somministrazione delle dosi si svolgono in modo organizzato, puntuale e celere e non si sono registrati.
Si trancia una mano: uomo finisce a Torrette
È quanto accaduto, intorno alle 13:15 della mattinata odierna, in un'abitazione sita in contrada Campomaggio nella località Passo di Treia.
Ancora da chiarire l'esatta dinamica di quanto accaduto ma stando ad una prima ricostruzione un uomo mentre era intento a svolgere dei lavori domestici con un frullino si è tranciato le dita di una mano.
Immediato è stato lanciato l'allarme e sul posto sono prontamente intervenuti gli operatori sanitari del 118 che valutata l'entità della ferità da taglio hanno deciso di allertare l'eliambulanza.
L'elicottero del soccorso ha poi disposto il trasferimento dell'uomo presso il nosocomio dorico di Torrette.
E' stato reso noto da pare dell'Amministrazione Comunale di Caldarola il bando europeo per la progettazione definitiva, esecutiva, coordinamento per la sicurezza, direzione lavori e contabilità per i lavori di “restauro e recupero funzionale con miglioramento sismico palazzo Pallotta”.
Il valore totale stimato è di 852,730,99 euro e l’incarico verrà svolto in due fasi: nella prima sarà svolta la verifica sismica delle strutture esistenti, con individuazione delle carenze strutturali e redazione del progetto definitivo esecutivo. Nella seconda fase espletata la gara pubblica per la scelta del contraente che eseguirà i lavori, verranno eseguiti i servizi per il coordinamento della sicurezza, direzione lavori e contabilità.
Il termine per la presentazione delle offerte scadrà il prossimo 22 marzo, mentre dalla stipula del contratto è previsto un termine complessivo di 150 giorni per l’espletamento della progettazione.
Sulla base delle tempistiche ipotizzate, il percorso complessivo che potrà condurre all’avvio materiale dei lavori, dovrebbe concludersi entro i primi mesi del prossimo anno.
Il Comune di Caldarola, inoltre, è inserito nell’elenco dei Comuni più colpiti dal sisma del 2016 (attualmente sono 44), nei quali la ricostruzione può avvenire attraverso i piani straordinari di ricostruzione con una serie di deroghe alla normativa urbanistica. Il nostro Comune è stato, peraltro, il primo tra quelli del cratere che hanno approvato la proposta di Piano Straordinario di Ricostruzione, creando quindi le premesse per fruire delle semplificazioni previste. Procedono, infine, gli studi per la redazione dei piani attuativi per le perimetrazioni, nonché l’attività di indagine e rilievo presso il palazzo Comunale, già affidata all’Università La Sapienza di Roma.