Sono stati completati i lavori di adeguamento sismico e riqualificazione della palestra del plesso scolastico di Chiesanuova, situata in via Don Luigi Sturzo, nell’ambito del progetto finanziato Pnrr, con il sostegno dell’Unione Europea NextGenerationEU. Il taglio del nastro sarà domenica alle ore 10,30 insieme alle società sportive.
Un intervento per l’importo di 825 mila euro con il quale è stato possibile garantire la sicurezza strutturale dell’edificio, migliorare le prestazioni energetiche e ottimizzare il comfort ambientale. Tra le opere realizzate: l’adeguamento sismico con l’installazione di controventi di falda e verticali in acciaio; il miglioramento strutturale con interventi di ritegni sismici, connessioni tra elementi portanti e rinforzo dei pilastri mediante sistemi innovativi in PBO; l’efficientamento energetico, con isolamento termico della copertura, sostituzione e potenziamento dell’impianto fotovoltaico, installazione di una pompa di calore per la climatizzazione e di un impianto di ventilazione meccanica controllata; interventi sulle finiture, tra cui il risanamento con intonaco deumidificante nelle aree di servizio e il miglioramento dell’isolamento termico negli spogliatoi.
«Un’opera di miglioramento – ha spiegato il sindaco Franco Capponi - che rappresenta un investimento concreto nella sicurezza e nella qualità delle infrastrutture scolastiche, permettendo agli studenti e alle associazioni sportive del territorio di usufruire di uno spazio moderno, sicuro ed efficiente dal punto di vista energetico».
I lavori sono stati seguiti dall’architetto Lauretta Massei, il progetto è stato redatto dagli ingegneri Roberto Bertuccioli (che è stato anche direttore dei lavori), l’ingegner Marino Cossi, l’ingegner Cristina Deleanu; coordinatore sicurezza: l’ingener Marco Palmili. A occuparsi dei lavori l’impresa Tekno Consulting Srl
L’ASD Gagliole C5 saluta la Coppa Italia Nazionale. Ma lo fa dopo una grande prova di carattere e d’orgoglio, con i rossoblu che, nonostante diverse defezioni, lottano fino all’ultimo secondo cercando di strappare il pass per il passaggio del turno.
Prima frazione di primo tempo bloccata, con le due squadre che sentono la tensione. A sbloccare ci pensano i padroni di casa con la bordata di Palumbo. Savi si disimpegna bene in un paio di circostanze ma non può nulla su Arabia all’11’. I “galletti” reagiscono e prendono campo, riuscendo ad accorciare al 14’ con Lo Giudice ma perdono Occhiuzzo per espulsione, doppia ammonizione. Quasi sulla sirena Oro trova la rete del 3-1 con cui si va al riposo lungo. Alla ripresa delle ostilità Montagna da due passi insacca il gol del 4-1. Mister Mirko Rossini tenta la carta del portiere di movimento che dà nuova linfa ai rossoblu. Largoni accorcia sul 4-2 e i locali perdono Palumbo, espulso anche lui. I “galletti” creano un paio di situazioni non capitalizzate, poi ci pensa Nutricato con un preciso rinvio a porta sguarnita mettere a segno la rete del 5-2. Il Gagliole ci prova e Ocharan al 15’ sotto misura insacca il 5-3. Martin impegna due volte il portiere locale, poi Casoli trova il gol del 5-4 che manda tutti ai supplementari.
All’extra time si va sull’ottovolante con i locali che passano sul 7-4 al primo tempo supplementare ma i “galletti” hanno una reazione di grande carattere accorciando fin sull’8-7, prima del gol di Franca quasi allo scadere che vale il definitivo 9-7.
I “galletti” sono usciti dalla Coppa Italia Nazionale dopo una partita stoica in casa del Baraccaluga. Un match che comunque non cancella il percorso dei rossoblu che hanno avuto l’opportunità quest’anno di disputare la fase nazionale, dopo che l’anno scorso in quanto compagine militante in C2 non era stato possibile. Un traguardo comunque storico per la società.
“Sicuramente abbiamo aggiunto molta esperienza al nostro bagaglio come squadra – afferma il capitano dei “galletti” Jose Jeremias Occhiuzzo - è stata la prima volta, per questa squadra e per questa società, di potersi giocare una competizione nazionale. Ci rende molto orgogliosi questo anche se c’è rammarico per essere usciti dalla Coppa”.
Proprio da capitano Jose carica la squadra, sia per quanto fatto nella competizione sia per i prossimi appuntamenti che attendono i ragazzi di mister Mirko Rossini da qui fino alla fine della stagione. “Sono fiero della mia squadra e di come abbiamo approcciato la partita – rimarca Jose - Abbiamo dato tutto e ci è mancata solo la vittoria. Sicuramente restiamo concentrati perché venerdì giochiamo in casa e dobbiamo portare a casa i tre punti”.
ASD BARACCALUGA-ASD GAGLIOLE 9-7 dts (5-4 dtr)
ASD BARACCALUGA: Vinciguerra, Bersani, Oro, Arabia, Molinari, Mello, Elghachi, Montagna, Palumbo, Silvano, Franca, Nutricato. All. Tagliavini
ASD GAGLIOLE: Savi, Calisti, Occhiuzzo, Pereira, Ocharan, Lo Giudice, Largoni, Casoli, Rahali, Panella, Martin, Valeri. All. Rossini
Arbitri: Moschella – Salmoiraghi di Bologna
Reti: 8’ Palumbo, 11’ Arabia, 19’ Oro // 3’ st Montagna, 5’ st Largoni, 9’ st Nutricato, 15’ st
Ocharan, 18’ st Casoli // 1’ts Montagna, 1’ ts Montagna, 4’ ts Franca, 1’ sts Ocharan, 1’ sts Rahali, 4’ sts Ocharan, 4’ stst Franca
Note: Espulso al 17’ Occhiuzzo per doppia ammonizione, all’8’ st Palumbo per fallo da ultimo uomo
La Macagi Cingoli si sveglia troppo tardi e Brixen ringrazia. L’anticipo della 17^ giornata di Serie A Gold di pallamano, infatti, è terminato 37-35 per la formazione di Bressanone, in un match che è stato condizionato dalla partenza a rilento dei cingolani di Palazzi, sotto fin dai primi minuti con un passivo di -5. Non è bastata la reazione finale, con i marchigiani capaci di riportarsi a -2 a un minuto dalla fine. In attesa delle gare delle giornate di sabato prossimo 15 febbraio, dunque, Strappini e compagni restano a quota 6 punti al 12° posto in classifica alla vigilia del derby del 22 febbraio contro Camerano.
L’inizio shock di gara da parte degli ospiti deciderà poi l’andamento dell’intera gara. Endrit Iballi e doppio Canete, infatti, piazzano il 3-0 nelle battute iniziali, con Lubinati protagonista di una doppia parata su Ciattaglia e D’Benedetto. Mangoni accorcia, ma Arcieri, Muehlogger e Canete portano Brixen sul 6-1 dopo 6 minuti. Cingoli si riorganizza e piazza uno 0-3 con D’Benedetto, Maklouf e Mangoni per il 6-4, ma Vinicius e Arcieri confermano piazzano il nuovo +4 sull’8-4, con il palo a negare il gol a Muehlogger. Dopo il gol di Makhlouf, doppio Vinicius e Arcieri siglano l’11-5 al 15’, con Lubinati protagonista di altri due interventi salva-risultato. Un minuto dopo, quindi, ci pensa Della Vecchia a segnare il +7 sul 13-6.
La Macagi non ci sta e con un break di 1-4 grazie ai gol di Makhlouf, Renaud, Ciattaglia e Somma torna sul -3 al 20’ sul 14-11. Tuttavia Vinicius e Muehlogger allungano ancora sul +5 (16-11). Negli ultimi 10 minuti del primo tempo c’è un sostanziale botta e risposta tra le due squadre: Brixen trova il +6 sul 19-13 di Canete al 26’, capitan Strappini tiene a galla i compagni e permette di chiudere il primo tempo limitando i danni sul 21-16.
Nella ripresa i locali controllano e volano addirittura sul +8, concedendosi il lusso di permettere un parziale rientro dei cingolani sul -2 a un minuto dalla fine. Cingoli torna subito a -4 con Ciattaglia e Mangoni sul 22-18. Sul 27-23 Brixen ritorna a +6 con Della Vecchia e Vinicius, parziale sul 29-23. Mangoni, Renaud e Strappini tengono la Macagi sul -5, ma al 50’ la squadra di casa trova un break di 3-0 con Basic, Arcieri e Ardian Iballi per il 35-27 a 8 minuti dal termine.
La Macagi, però, decide di crederci ancora: prima torna a -5 al 54’ con lo 0-3 firmato doppio Makhlouf e Renaud, poi, dopo il 36-30 di Della Vecchia, piazza altre 4 reti consecutive con Makhlouf, Somma, Mangoni e Renaud. A un minuto dalla fine, il risultato recita Brixen 36, Macagi Cingoli 34. Ci pensa l’ex Arcieri, però, a blindare il risultato per i padroni di casa, con il gol finale di Mangoni che serve solo ad aumentare i rimpianti per i cingolani.
Brixen, dunque, vince 37-35 e la Macagi Cingoli si lecca le ferite per un’occasione sciupata. A conti fatti, è decisivo il passivo iniziale di 6-1 in favore dei padroni di casa: la squadra di Palazzi ha dovuto rincorrere dall’inizio alla fine del match, riuscendo a mettere paura agli avversari solo negli ultimi minuti con un moto d’orgoglio.
Vinicius è il miglior marcatore della gara con 10 reti segnate, seguito a 7 dal trio Mangoni-Makhlouf-Arcieri e a 6 da Renaud. Per i locali hanno pesato anche le parate del giovane portiere Lubinati. In attesa delle altre gare di giornata, la Macagi Cingoli resta al 12° posto con 6 punti. Strappini e compagni torneranno in campo sabato 22 febbraio per il derby decisivo al PalaQuaresima contro il Camerano con cui condividono la posizione in classifica.
Tabellino
Brixen 37-35 Macagi Cingoli (21-16)
Brixen: Lubinati, Voliuvach, Della Vecchia 3, Arcieri 7, Vinicius 10, Canete 5, Iballi E. 2, Iballi A. 3, Sader 2, Basic 3, Muehlogger 2, Sozio, Oberhollenzer. All. Neuner
Macagi Cingoli: Albanesi, Coppola, D’Agostino, D’Benedetto 3, Ciattaglia 3, Naghavialhosseini, Mangoni 7, Somma 4, Latini, Strappini 5, Renaud 6, Compagnucci, Makhlouf 7. All. Palazzi
Arbitri: Bassan-Bernardelle
La Scuola di specializzazione in diritto sindacale, del lavoro e della previdenza dell’Università di Macerata, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, Inps, promuove un ciclo di incontri rivolti a studenti e cittadini con l’obiettivo di approfondire le opportunità e le novità offerte dalla legislazione previdenziale. Gli incontri saranno ospitati dalla Biblioteca Mozzi Borgetti, in piazza Vittorio Veneto 2, e offriranno un’occasione di confronto diretto con esperti del settore. L’accesso agli incontri è libero fino a esaurimento posti, senza necessità di prenotazione. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.unimc.it o scrivere a angela.compagnucci@unimc.it
Il primo appuntamento è previsto per martedì 18 febbraio, dalle 14 alle 16, e sarà dedicato al tema del riscatto della laurea ai fini pensionistici, illustrandone utilità, tempi e procedure, oltre alle modalità di accesso ai servizi Inps tramite Spid. L’incontro si rivolge principalmente agli studenti universitari e vedrà la partecipazione del direttore della Scuola di specializzazione Guido Canavesi, del direttore della sede provinciale Inps di Macerata Marco Mancini, del responsabile Urp dell’Inps di Macerata Ubaldo Camilletti e della responsabile del conto assicurativo individuale e dei fondi alternativi all’Ago Giusy Lapertosa.
Il secondo incontro, in programma per martedì 18 marzo dalle 14 alle 16, sarà rivolto ai dottorandi di ricerca e agli assegnisti di ricerca, approfondendo le tutele previdenziali a loro riservate e le modalità di accesso ai servizi. Interverranno nuovamente Canavesi e Mancini, affiancati da Ubaldo Camilletti, Milena Gatti, responsabile assicurato pensionato Inps di Macerata, e Gianfranco Tamagnini Pisani, funzionario Inps di Macerata.
L’ultimo incontro si terrà martedì 8 aprile, dalle 15 alle 17, e sarà dedicato alle più recenti novità in materia di pensioni e tutele previdenziali, rivolgendosi a tutti i cittadini interessati. A discuterne saranno Canavesi, Mancini, Francesca Castellani, responsabile dell’Agenzia Prestazioni Individuali, e Giacomo Fiorani, funzionario Inps di Macerata.
“La collaborazione tra l’Università di Macerata e l’Inps rappresenta un’opportunità importante per diffondere una maggiore consapevolezza sui temi della previdenza e dell’assistenza sociale, che riguardano tutti i cittadini, dagli studenti agli studiosi, fino ai lavoratori e ai pensionati”, sottolinea il professor Guido Canavesi. “Questi incontri offriranno un’occasione concreta per approfondire argomenti complessi con l’aiuto di esperti, fornendo strumenti utili per orientarsi tra le possibilità offerte dal sistema previdenziale”.
L’iniziativa nasce nel solco del protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso anno tra l’Università di Macerata e l’Inps regionale, volto a promuovere la cultura previdenziale e assistenziale.
Un grave incidente sul lavoro si è verificato questa mattina, a Trodica di Morrovalle, dove un ingegnere di 41 anni è precipitato dal tetto di un capannone mentre stava eseguendo un sopralluogo. L’uomo, che lavorava per una ditta esterna, è caduto da un lucernario da un’altezza di circa cinque metri, riportando diversi traumi. L’allarme è scattato poco dopo le 6 del mattino in via Laurana.
Sul posto sono prontamente intervenuti i soccorsi: i mezzi del 118 e della Croce Verde di Montecosaro e Morrovalle, insieme ai vigili del fuoco, che hanno lavorato per stabilizzare il 41enne. Le sue condizioni sono subito apparse gravi e, per precauzione, era stato richiesto l’intervento dell’eliambulanza, ma la partenza del mezzo non è stata possibile.
L'ingegnere è stato quindi trasportato d'urgenza in ambulanza all'ospedale regionale di Torrette, ad Ancona, dove è stato ricoverato con diversi traumi. Le autorità competenti, tra cui il servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Ast di Macerata, sono intervenute sul luogo dell'incidente per chiarire la dinamica dell’infortunio e accertare le cause.
Paziente affetto da una patologia aortica complessa, dopo essere stato valutato in altre strutture, operato con successo dalla Chirurgia Vascolare dell'Azienda ospedaliero universitaria delle Marche.
La chirurgia vascolare attraverso lo sviluppo di tecnologie nuove e sempre più moderne, è stata in grado di pianificare una strategia vincente e gestire un paziente ad alta complessità. L'intervento, effettuato dal dottor Emanuele Gatta della Chirurgia Vascolare, risale alla metà di gennaio, il paziente, un 70enne residente in Abruzzo, è stato dimesso e soprattutto sta bene dopo il decorso post-operatorio. L'uomo era affetto da un voluminoso aneurisma dell'aorta toraco-addominale con contestuale quadro di dissezione cronica; una patologia molto seria a esito infausto se non adeguatamente trattata.
Un caso davvero 'scomodo' e tecnicamente delicato al tempo stesso, sia per le condizioni generali che anatomiche del malato. Secondo gli ultimi dati nazionali, la struttura, è risultata l'unità operativa vascolare col maggior numero di procedure aortiche negli ospedali pubblici nazionali. Questo permette al reparto di poter affrontare tutti gli scenari possibili con tutte le tecniche, sviluppandone anche delle nuove.
L'ennesima prova e, al tempo stesso, la spiegazione del perché l'Aou delle Marche si sia aggiudicata il titolo di 'Miglior ospedale pubblico d'Italia negli ultimi tre anni': “Tutto questo è possibile grazie a una serie di fattori, in primis dalla devozione delle équipe mediche e infermieristiche coinvolte e dalla loro giovane età (media sotto i 40 anni). Da non dimenticare che l'approccio multidisciplinare a qualsiasi intervento e al gioco di squadra è la carta vincente - spiega il Dottor Emanuele Gatta. È fondamentale avere la possibilità di condividere e sviluppare idee in seno a un gruppo del genere così affiatato. Venendo al caso in questione, le condizioni generali del paziente, che sembrava non avere troppi margini di intervento, erano molto gravi, al punto che rischiava di morire. Non è stato semplice affrontare questo caso, ci sono voluti giorni e giorni per pianificare un'azione vincente e grazie all'interazione costante con la medicina vascolare e con gli anestesisti siamo arrivati al punto. Tutto questo e l'entusiasmo di chirurghi, anestesisti, medici vascolari, infermieri e tecnici di radiologia hanno reso possibile questo risultato. Adesso il paziente sta bene ed è tornato a casa”.
Emozionante il primo commento a caldo fatto dal paziente abruzzese dopo il delicato intervento chirurgico: “Non mi toccate questo ospedale, una vera eccellenza”, ha detto con le lacrime agli occhi. “La nostra Azienda conferma la sua mission basata principalmente sull’alta qualità delle cure – commenta il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, Armando Marco Gozzini. Il caso trattato conferma l’attrattività dei nostri presidi e premia il concetto di mobilità attiva”.
Nel frenetico febbraio del Centro Universitario Sportivo di Macerata non fa eccezione il judo. La sezione coordinata dalla maestra Laura Moretti è stata presente in due occasioni ravvicinate tra Spello e la vicina Montegranaro e ha raccolto notevoli risultati grazie ai suoi tesserati, piccoli e grandi.
In Umbria c’è stata la partecipazione al Memorial “Sesio Famà”, gara di grande spessore al punto che si è arrivati al limite massimo dei 400 partecipanti da tutta Italia. Il Cus ha portato le due atlete di spicco, Matilde Maria Mercuri e Angelica Picciola, entrambe chiamate a debuttare nella categoria d’età più alta. Ebbene lo hanno fatto ottimamente, con la Picciola che si è messa al collo nientemeno che la medaglia d’oro. E super anche la Mercuri, bronzo pur sfidando avversarie ben più esperte.
Quindi il judo cussino si è recato in massa a Montegranaro e le soddisfazioni sono giunte copiose. Il palasport è stato la sede del Memorial “Piero Conti”, diviso tra la parte riservata da Ragazzi a Cadetti e quella per i pre-agonisti fino ai 10 anni di età.
La sezione è tornata a casa con la bellezza di 8 medaglie: 3 primi posti, altrettanti secondi e due piazzamenti sul gradino più basso del podio. In dettaglio oro per Lorenzo Stacchiotti (Ragazzi -33 Kg), Zoe Micozzi (Esordiente A -40Kg) e Matilde Maria Mercuri (Esordienti B -44 Kg). Argento per Cecilia Ciccarelli (Ragazzi -33kg), Gabriele Moretti (Esordienti A -55Kg) e Alex Nardi Antonelli (Esordienti A -45Kg). Bronzo per Gregorio Barucca (Ragazzi -33Kg) e Margherita Picciola (Ragazzi +50 Kg). Da menzionare anche i quinti posti (nel judo non esiste il quarto classificato) per Gabriele Boccascino e Pietro D’Orazio, entrambi nell’affollata classe Cadetti.
Nella manifestazione giovanile invece, dopo prove di judo in piedi e a terra, sumo e percorsi ginnici, un plauso ai piccoli del Cus Macerata, in gran parte alla prima esperienza. Erano in gara Eva Aringoli, Zoe Battistelli, Diego Elia Di Pietro, Diego Mengascini, Edoardo Picchio, Giorgio Luigi Remia, Simeon Ricotta, Alice Russo, Enea e Nicolò Tombesi, Asia Tordini.
Oggi pomeriggio, un operaio di 61 anni è rimasto coinvolto in un grave incidente sul lavoro ad Ancona. L'uomo, impegnato in lavori di ristrutturazione all'interno dell'area delle officine meccaniche delle Ferrovie dello Stato, è precipitato da un ponteggio posto a circa tre metri di altezza, nel quartiere di via Einaudi. L'incidente ha avuto luogo intorno alle 14:00, quando l'operaio ha perso l'equilibrio e ha compiuto una caduta che lo ha fatto impattare violentemente con il suolo.
Fortunatamente, l'uomo indossava il casco da lavoro, che ha contribuito ad attenuare il colpo alla testa. Dopo l'incidente, è stato immediatamente soccorso dai sanitari del 118, supportati da un'ambulanza della Croce Rossa, che ha provveduto all'immobilizzazione spinale per evitare ulteriori danni. Nonostante la violenza della caduta, l'operaio è sempre rimasto vigile e cosciente durante le fasi del soccorso.
Trasportato d'urgenza all'ospedale di Torrette, ad Ancona, con un codice di massima gravità, l'uomo è stato ricoverato in pronto soccorso per gli accertamenti del caso. Solo dopo gli approfondimenti medici sarà possibile fare chiarezza sulle sue condizioni e sull'entità degli eventuali traumi subiti.
Un episodio di violenza ha avuto luogo due sere fa ad Ancona, in piazza Ugo Bassi, dove un uomo di origine peruviana ha aggredito una donna all'interno di un bar. L’aggressore non si è fermato qui, ma ha continuato la sua violenza scagliandosi contro gli agenti delle Volanti giunti sul posto per sedare la situazione. In un gesto di sfida, l’uomo ha anche sputato sulla loro auto di servizio.
Le forze dell'ordine, intervenute prontamente, hanno denunciato l'uomo per una serie di reati, tra cui l’aggressione, i danni alla proprietà e le offese a pubblico ufficiale. Il soggetto, un cittadino peruviano regolare sul territorio, ma con numerosi precedenti penali per reati contro la persona, ha scatenato l’ira degli operatori, che sono stati oggetto dei suoi insulti e della sua violenza verbale e fisica.
Stamattina, a seguito dell'istruttoria svolta dalla polizia, il questore di Ancona, Cesare Capocasa, ha deciso di applicare nei confronti dell’aggressore misure preventive severe, emettendo l'Avviso Orale e il Divieto di Accesso alle Aree Urbane (Dacur), che gli vietano l'accesso alla zona di piazza Ugo Bassi fino al 2028. In caso di violazione di queste misure, l’uomo rischia la reclusione, oltre a una sanzione pecuniaria, e la possibilità di subire ulteriori restrizioni.
Sopralluogo del direttore generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini e del sindaco di Corridonia Giuliana Giampaoli, stamattina, nel cantiere dove sono in corso i lavori di realizzazione della Casa e dell’ospedale di comunità, secondo quanto previsto dal cronoprogramma del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per un finanziamento di 3.080.000,00 euro, che comprende anche la creazione di una RSA per 20 posti letto.
Il progetto prevede al primo piano la Casa di Comunità che per la parte ambulatoriale andrà ad integrare le prestazioni già presenti al piano terra, mentre al secondo piano sarà realizzata la Rsa per anziani non autosufficienti.
L’edificio in passato è stato oggetto di consistenti interventi con fondi Comunitari Por Fesr per l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico, mente ora i lavori riguardano la ristrutturazione interna dei due piani dell’edifico, che dovranno essere adeguati ai requisiti vigenti di autorizzazione delle strutture sanitarie e alle norme antincendio.
Dopo la demolizione interna dei piani, sono in fase di realizzazione le nuove partizioni e gli impianti di distribuzione dell’acqua sanitaria. Nella Casa di Comunità saranno presenti le attività dei Medici di Medicina Generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni e infermieri di famiglia. Sono previsti anche i Servizi di assistenza domiciliare, infermieristici e diagnostici di base, la continuità assistenziale e il punto prelievi.
Il progetto esecutivo approvato ha previsto un aumento del costo dei lavori rispetto al progetto di fattibilità tecnico economica di 200.531,24 euro, dovuto al recepimento delle prescrizioni impartite in sede di conferenza dei servizi preliminare e dall’approfondimento progettuale conseguente, ma sarà completamente riassorbito dai ribassi d’asta, dalle somme a disposizione e dal Fondo Opere Indifferibili (FOI) nel quadro tecnico economico di aggiudicazione.
“Con la realizzazione della Casa e dell’ospedale di comunità di Corridonia si concretizza la medicina di prossimità, disegnata dal DM77/2022, – dichiara il direttore generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini – che farà crescere la sanità territoriale e gli strumenti a disposizione per la presa in carico delle cronicità e fragilità della popolazione”. Parole di apprezzamento sono state espresse dalla sindaca Giampaoli che ringrazia il direttore generale Marini per la grande disponibilità dimostrata al dialogo e al confronto.
“Un incontro atteso da tempo quello di oggi, in cui ho potuto illustrare le esigenze e le aspettative della città di Corridonia, con particolare riguardo e attenzione ai servizi territoriali attualmente presenti e quelli da ripristinare o implementare, anche alla luce del nuovo Piano Aziendale, ragionando poi in prospettiva futura sulla rifunzionalizzazione dell’ex ospedale cittadino ora in ristrutturazione” – sottolinea il primo cittadino di Corridonia.
“Con le nuove strutture rafforziamo la rete territoriale e compiamo un ulteriore passo avanti nella realizzazione di una sanità più vicina ai cittadini - sottolinea il vicepresidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini - Continuiamo a lavorare per soddisfare i bisogni di salute della popolazione, per garantire una maggiore accessibilità ed efficienza dei servizi e per fornire risposte alle cronicità. Stiamo investendo in maniera importante anche sul potenziamento delle grandi apparecchiature sanitarie per offrire standard sempre più elevati ai marchigiani e una sanità più moderna".
Dopo il suo primato sublime dei Canti di Leopardi e Campana, Maurizio Boldrini ritorna alla Sala dell' ex cinema di Penna San Giovanni per proporre la "Lezione su Carmelo Bene", in programma per sabato 15 alle ore 21.00. Il direttore del Minimo Teatro tratterà dell'opera di Carmelo Bene allo scopo di condurre gli spettatori dentro alcune tecniche formidabili che hanno rivoluzionato le prassi teatrali.
Con il supporto di materiali audiovisivi e dimostrazioni dal vivo sono visitate alcune stazioni operative che aprono al nuovo orizzonte dell'Ingegneria Umanistica. Boldrini tra l'altro ha sintetizzato la sua lezione in un libricino che è la prima coraggiosa e competente endoscopia del fare di Carmelo Bene. Niente celebrazione quindi ma analisi del fare. L' iniziativa si svolge nell' ambito della rassegna Monti Azzurri a teatro organizzata dall' Unione Montana dei Sibillini per avvicinare i giovani all'arte e alla poesia. L' ingresso è gratuito per la generazione Z e addirittura ci sono premi in denaro per quei giovani che saranno i più assidui frequentatori.
Il centro storico di Tolentino si è trasformato in un vero e proprio scenario romantico in occasione della festa di San Valentino. I commercianti della città hanno addobbato le vetrine con cuori e decorazioni, mentre via Bonaparte, grazie anche alla presenza della panchina rossa, si è tramutata in un simbolico percorso dedicato all’amore. Imperdibile anche la suggestiva passeggiata romantica di via Pace, pensata per chi desidera vivere un’esperienza speciale nel cuore della città.
Come da tradizione, gli esercenti hanno colto l’occasione per proporre collezioni originali e offerte speciali, permettendo a tutti di trovare il regalo perfetto per la propria dolce metà. L’iniziativa non solo ha contribuito a creare un’atmosfera festosa, ma ha anche dato nuovo slancio al centro cittadino, segnato dalla presenza di edifici danneggiati dal sisma e dai numerosi cantieri della ricostruzione.
Il merito di questa iniziativa va all’impegno e alla creatività dei commercianti del centro storico, che si sono uniti con l’obiettivo di regalare ai visitatori un’esperienza unica, ricca di emozioni e sorprese. "Ogni dettaglio è stato pensato con cura per rendere la città ancora più accogliente e romantica - hanno scritto sui social gli organizzatori - perché crediamo nell’amore in tutte le sue forme e nell'amore per il nostro territorio".
Un ringraziamento speciale è stato rivolto a "La Cornice" e "La Linotype" per l'attenta realizzazione dell’evento, nonché alla presidente dei Commercianti del Centro Storico per l’ideazione. U"n sentito grazie anche al Comune di Tolentino, all’ASSM e alla Pro Loco Tolentino TCT - Vivitolentino per il prezioso supporto alla manifestazione", hanno sottolineato gli organizzatori.
Nuovo incidente in superstrada. Il fatto è avvenuto questo pomeriggio, poco dopo le 15:00, all'altezza dello svincolo di Montecosaro della SS77 della "Val di Chienti", in direzione mare. Per cause in corso di accertamento, si sono scontrati un camion e un'auto.
Lanciato l’allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118. Soltanto per una persona è stato necessario il trasporto all’ospedale di Civitanova Marche per accertamenti. Non si trova in gravi condizioni.
A causa del sinistro, si sono verificate notevoli ripercussioni sul traffico per via delle difficoltà nelle sgombero della carreggiata e nel recupero dei mezzi. Gli interventi si sono protratti per ore con la necessità di chiusura del tratto. Per i rilievi del caso, e per direzionare la circolazione, sono intervenuti gli agenti della polizia stradale con una pattuglia di Macerata.
A rallentare ancor di più la circolazione hanno contribuito alcuni lavori programmati da parte di Anas che hanno portato anche alla chiusura del tratto di superstrada posto all'altezza dello svincolo di Montecosaro in direzione mare e all'altezza dello svincolo di Morrovalle in direzione monti.
Nella notte tra l'11 e il 12 febbraio, una Bmw è andata completamente distrutta da un incendio sotto casa di Michela Cimini, imprenditrice e titolare di un ristorante noto della zona, di Potenza Picena. L’allarme è scattato intorno alle 2:45, quando le fiamme hanno avvolto rapidamente il veicolo parcheggiato in via Puccini, distruggendo la carrozzeria in poco tempo.
Sul posto sono intervenuti prontamente i vigili del fuoco, che sono riusciti a domare le fiamme e mettere in sicurezza l’area. Nonostante i loro sforzi, il veicolo è andato completamente distrutto, lasciando solo uno scheletro di lamiere carbonizzate. Secondo le prime ricostruzioni, l’origine dell’incendio è ancora in fase di accertamento, ma l’ipotesi di un atto doloso sembra quella più accreditata.
La mancanza di telecamere nella zona che possano aver ripreso l’accaduto rende difficili le indagini, ma la proprietaria della vettura nutre alcuni sospetti che potrebbero supportare l'ipotesi del dolo. In una lettera inviata alla redazione, Michela Cimini ha dichiarato di non aver mai ricevuto minacce o richieste estorsive, ma ha espresso il suo timore che l'incendio possa essere una "meschina ritorsione". "Già il 20 gennaio scorso avevo sporto querela presso il Comando della Stazione carabinieri di Porto Potenza Picena per il danneggiamento del parabrezza della stessa autovettura dove era stata gettata un bottiglia in plastica con un calzino combusto imbevuto di liquido infiammabile", afferma.
L’imprenditrice ha sottolineato come, oltre a dover affrontare le difficoltà economiche legate alla gestione di un’attività, si debba anche fare i conti con atti di vandalismo che rischiano di minare la serenità della vita privata. "La triste realtà è che oggi, oltre a fare sacrifici e tripli salti mortali per pagare gli stipendi ai miei collaboratori, devo anche stare attenta alle ritorsioni di qualche teppista", ha affermato, aggiungendo di avere piena fiducia nelle forze dell'ordine e nella magistratura.
Nonostante il grave danno subito, Michela Cimini ha deciso di non farsi intimidire e ha già provveduto a comprare una nuova auto, identica a quella distrutta, che riparcheggerà nel medesimo posto. Una decisione forte, che dimostra la sua determinazione nel non lasciarsi abbattere da un episodio che definisce come "frutto di una criminalità di bassa lega".
Nel frattempo, i carabinieri stanno proseguendo con le indagini per fare chiarezza sull’accaduto e per verificare se l'incendio possa essere legato a motivi personali o professionali.
Macerata si prepara a vivere il derby tra Maceratese e Tolentino, ma nella settimana che porta alla sfida è arrivata una decisione che ha fatto discutere i tifosi: l'obbligo di acquisto del biglietto in prevendita nominativa. La Curva Just Macerata esprime il proprio disappunto, evidenziando come l'incontro si svolgerà "in un impianto militarizzato da inferriate fatte con i lavori di adeguamento, al professionismo, avvenuti anni fa", come si legge nel comunicato che segue.
"Ancora una volta ci tocca assistere a decisioni cervellotiche da parte 'dell'ufficio sinistri', che a pochi giorni dalla partita, obbliga tutti alla prevendita per una gara che verrà giocata in un impianto militarizzato da inferriate fatte con i lavori di adeguamento, al professionismo, avvenuti anni fa - si legge nella nota -. Ne prendiamo atto. Proprio per questo chiediamo a tutti di acquistare sin da subito il biglietto! Chiamiamo a raccolta il popolo pistacoppo a un ulteriore slancio, ad un altro atto d'amore verso la Società Sportiva Maceratese 1922, come sempre fatto in questa stagione, acquistando il biglietto in prevendita. Riempiamo lo stadio con colori e calore per spingere i ragazzi ad un altra vittoria".
Oltre all’appello per la partita, la Curva Just annuncia un'iniziativa culturale. Sabato 15 febbraio, alle ore 18:00, presso la Bocciofila XXIV Maggio, situata dietro lo stadio, si terrà la presentazione del libro "Ultras. Gli altri protagonisti del calcio" di Sébastien Louis.
Lo scrittore francese, esperto di storia contemporanea e studioso del fenomeno Ultras in Europa e Nord Africa, illustrerà il suo lavoro, che offre un’analisi sociologica e culturale delle curve. "Il movimento Ultras è una vera e propria cultura, nata in Italia e diffusasi in tutto il mondo", spiega Louis. "Le curve non sono solo luoghi di tifo acceso, ma anche di aggregazione, sacrificio e solidarietà. Questo è ciò che voglio raccontare nel mio libro".
Un doppio appuntamento, dunque, per i tifosi della Maceratese: un momento di approfondimento culturale seguito dal grande spettacolo sugli spalti.
"Ritengo doveroso fare chiarezza sulle motivazioni riportate dal sindaco nel decreto di revoca. Sappiamo bene che dietro questa decisione ci sono equilibri politici interni alla coalizione dettati dalla lista Tolentino Popolare". Così Flavia Giombetti commenta il ritiro delle deleghe da assessore operato dal sindaco di Tolentino Mauro Sclavi nei giorni scorsi, a seguito di quanto avvenuto nel Consiglio comunale del 30 gennaio.
"La mia estromissione non è legata a un mancato impegno o a un atteggiamento non collaborativo, ma a dinamiche di potere che nulla hanno a che vedere con il bene della città - scrive Giombetti in una nota -. In merito alle dichiarazioni sulla mia mancanza di collaborazione con alcuni consiglieri di maggioranza, è necessario fare chiarezza. La verità è che ho osato dissentire. Ho espresso un'opinione diversa su una spesa di denaro pubblico per un evento che non ritenevo opportuno. Non uno scontro personale, non un atteggiamento ostile, ma una legittima valutazione di merito".
"Questo è bastato per generare malumori in chi avrebbe preferito un consenso acritico, senza domande, senza discussioni - prosegue Giombetti -. Ma amministrare significa scegliere con responsabilità, non assecondare per quieto vivere. Se ogni voce critica viene etichettata come 'non collaborativa', significa che la politica non accetta più il confronto, ma solo l’obbedienza".
"Non accetto che una legittima divergenza di vedute venga strumentalizzata per screditare il mio operato - afferma ancora la consigliera della lista 'Tolentino Civica e Solidale' -. Chi oggi mi accusa sa benissimo che il mio unico interesse è sempre stato quello della collettività, non quello di compiacere equilibri interni o sostenere iniziative di dubbia utilità. Se il problema è che ho scelto di ragionare con la mia testa, allora rivendico con orgoglio questa colpa. Se collaborare significa dire sempre sì, allora è evidente che abbiamo idee molto diverse sul significato della parola amministrare".
"Il 30 gennaio, in Consiglio Comunale, ho espresso il mio dissenso, ma voglio essere chiara: non mi sono dissociata dalla decisione presa dal sindaco ma bensì dalle motivazioni contenute nel decreto di revoca dell’incarico a Gobbi - puntualizza Giombetti -. Motivazioni che, leggendo le dichiarazioni di Massi e della Lancioni, e successivamente da parte dello stesso sindaco erano ben diverse da quelle scritte nel decreto stesso. Per queste ragioni sono intervenuta, perché ritengo fondamentale la trasparenza e la chiarezza istituzionale".
"Vi è stato un episodio di una tale gravità istituzionale che il sindaco ha clamorosamente ignorato: nel corso della riunione consiliare il presidente si è allontanato dell’assise consiliare - aggiunge Giombetti nella nota -. Eppure, sorprendentemente, il sindaco ha scelto supinamente il silenzio. Il rispetto per le istituzioni dovrebbe spingerci tutti a condannare ogni azione che mina l'integrità e la credibilità degli organi rappresentativi, in particolare quando si tratta di atti così significativi. Non possiamo permetterci di ignorare l’importanza di queste dinamiche, poiché la coesione e il funzionamento delle istituzioni sono il fondamento di ogni amministrazione sana".
"Per giustificare la mia revoca è stato scritto di un mio 'comportamento indecoroso'. Prima di essere una affermazione di delegittimazione politica di una gravità inaudita, essa esprime un giudizio di carattere morale. È un'accusa che va oltre la mia persona e mina il basilare principio del rispetto che di una persona va sempre salvaguardato. Il Consiglio Comunale non può trasformarsi in un'aula di tribunale dell'inquisizione dove si emettono condanne senza prove, solo per rafforzare il dominio di chi comanda".
"Questo non è solo un abuso di potere, ma un pericoloso precedente che minaccia la politica locale stessa - conclude Giombetti nella nota -. Se oggi si colpisce me con accuse infondate, domani chiunque potrebbe essere messo alla gogna per il solo fatto di pensarla diversamente. Il tempo è il miglior giudice. Mostrerà chi ha davvero servito questa città e chi, invece, ha pensato solo alla propria carriera".
Conclusi i Campionati Italiani indoor di Tiro con l’arco 2025, che hanno avuto luogo al Centro Fiere di Pordenone dal 6 al 9 febbraio ed hanno visto la partecipazione di oltre 1300 atleti provenienti da tutta Italia e divisi nelle tre divisioni: arco nudo, compound e arco olimpico. Grande soddisfazione per gli arcieri del Medio Chienti che ottengono due medaglie d’argento alla competizione nazionale indoor per eccellenza.
Dopo una fase di qualifica durata un anno, si sono qualificati i migliori arcieri presenti nella ranking list nazionale. Per la squadra di Belforte del Chienti erano 17 gli atleti partecipanti a questi campionati Italiani. Le medaglie conquistate sono state nell’arco compound categoria master maschile, Giusto Magrelli sale sul secondo gradino del podio.
Gli altri medagliati sono stati i componenti della squadra arco nudo categoria master maschile composta da Marco Feliziani, Gionata Re e Gianfranco Ponzielli. Un grande risultato anche per tutto il movimento del tiro con l’arco marchigiano, che il 1 marzo sarà chiamato anche al rinnovo degli organi Federali Regionali.
In totale la nostra regione porta a casa 5 medaglie, oltre a quelle del Medio Chienti arriva la medaglia d’oro e titolo Italiano per Ilaria Candido degli arcieri di Civitanova ed il terzo posto per Matilde Pietrucci della Sagitta Pesaro, nel compound allievi femminile.
Fra le squadre l’altra medaglia è per la squadra arco nudo master femminile degli arcieri Il Falco di Falconara Marittima con Concetta Pinto, Erika Sabatini e Marinella Talevi.
Un'operazione ad "Alto Impatto" è scattata all’alba di questa mattina presso il complesso residenziale Hotel House di Porto Recanati. L’operazione, voluta dal prefetto di Macerata, Isabella Fusiello, e coordinata dalla Polizia di Stato, aveva l'obiettivo di contrastare ogni forma di illegalità, con particolare attenzione ai reati legati allo spaccio di droga e ai crimini contro il patrimonio. Inoltre, i controlli miravano a individuare immigrati clandestini e soggetti destinatari di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.
L’azione, frutto di una pianificazione dettagliata in sede di tavolo tecnico presso la Questura, ha visto il coinvolgimento di diverse forze dell’ordine: Polizia di Stato, una squadra del reparto mobile di Senigallia, agenti del commissariato di Civitanova Marche, militari dell'arma dei carabinieri, unità cinofile della guardia di Ffnanza e personale dei vigili del fuoco.
Durante l’intervento, sono state identificate circa 200 persone e sottoposti a controllo 106 veicoli, alcuni dei quali in sosta all'interno del complesso residenziale e altri fermati nei posti di blocco all’ingresso e all’uscita della struttura.
Quattro cittadini extracomunitari, trovati privi di documenti attestanti la regolarità del soggiorno in Italia, sono attualmente sotto verifica da parte dell’Ufficio Immigrazione per eventuali provvedimenti. Altri due cittadini stranieri sono stati trovati in possesso di modiche quantità di sostanze stupefacenti e segnalati alla competente autorità. Inoltre, due veicoli sono stati posti sotto sequestro perché non conformi alle norme del Codice della Strada.
I vigili del fuoco hanno proceduto alla rimozione di 18 bombole di gas, per un totale di 270 kg, rinvenute in altrettanti appartamenti e custodite in modo ritenuto pericoloso per la sicurezza pubblica.
Durante l’operazione, un soggetto rimasto sconosciuto ha lanciato un mattone dal balcone di un piano alto, colpendo un’auto in sosta e sfondandone il lunotto anteriore. Le forze dell’ordine stanno cercando di individuare il responsabile dell’atto vandalico.
Firmato questa mattina l'accordo che sancisce l'espansione dello stabilimento della Lube Srl a Treia. Il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, e il sindaco, Franco Capponi, hanno ufficializzato l’intesa che permetterà all’azienda di estendere la propria area produttiva in località San Marco Vecchio, aggiungendo 30.000 mq di superficie coperta. L’ampliamento porterà nuove opportunità occupazionali e una serie di interventi sul territorio, tra cui la realizzazione di rotatorie, aree verdi e parcheggi pubblici.
L’area interessata dall’accordo comprende il comparto ex Palasport, destinato in parte alla costruzione di nuovi edifici produttivi e parcheggi per l'azienda e in parte alla creazione di un spazio verde ad uso privato ma con accesso pubblico. Questo intervento valorizzerà il filare di lecci dietro Villa Leonardi, migliorando la connessione ecologica tra l'area produttiva e il fiume Potenza.
"Non è stato semplice arrivare alla firma dell’accordo odierno - ha commentato il presidente Parcaroli -, ma sono molto orgoglioso che una realtà solida e consolidata che rappresentata il nostro territorio in tutto il mondo, come la Lube, possa crescere ancora, dare ulteriore slancio all’economia locale e assumere nuovi dipendenti. Ringrazio il dirigente del settore Gestione del Territorio e Ambiente della Provincia, l’architetto Maurizio Scarpecci, l’architetto Serenella Sciarra e tutti i tecnici che hanno gestito questo accordo complesso e durato molti anni, così come ringrazio il Comune di Treia per la costante collaborazione".
Nell’accordo si prevede che la Lube, oltre all’ampliamento del suo stabilimento, dovrà progettare e realizzare il marciapiede sul lato destro (direzione Villa Potenza) della strada provinciale Settempedana 361 per lo sviluppo che va dalla Villa Leonardi fino all’incrocio con via dell’Industria, ma anche progettare e realizzare la rotatoria prevista sull’incrocio stesso.
Il Comune di Treia, invece, si impegna a utilizzare il contributo di costruzione che la Lube verserà per il ritiro del permesso di costruire relativo all’intervento produttivo previsto nell’accordo, per completare la realizzazione del marciapiede sul lato sinistro della Settempedana per lo sviluppo che va dalla rotatoria posta all’incrocio tra la stessa, la provinciale Treiese 128 e la nuova rotatoria, previo svolgimento delle eventuali procedure espropriative.
La nuova struttura avrà l'obiettivo di produrre cucine, mobili per il living e armadi, con un focus particolare sulle esigenze dei mercati esteri - fa sapere l’azienda, presente alla firma dell’accordo odierno con il fondatore Luciano Sileoni - questo nuovo impianto sarà dotato di linee automatizzate e orientate alla logica industria 4.0, consentendo una produzione flessibile e altamente competitiva, in grado di soddisfare le richieste specifiche dei mercati internazionali. Il nuovo stabilimento sarà costruito rispettando i più alti standard di sostenibilità ambientale, con particolare attenzione al risparmio energetico.
Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Capponi che ha sottolineato come "l’amministrazione comunale di Treia abbia agevolato quest’opera di ampliamento investendo in una procedura complessa come quello della variante in Accordo di Programma che ha visti impegnati per molti mesi gli uffici tecnici del Comune e quelli della Provincia, che ringrazio sentitamente per l’impegno profuso e per il risultato ottenuto. Vorrei sottolineare – ha aggiunto il sindaco -, come la complessità della procedura è stata appesantita dalla sottoposizione dell’area, che ha una valenza paesaggistica e archeologica, alle procedure della Soprintendenza e, dopo numerosi incontri con il Sovrintendente Issini e i suoi collaboratori, si è alla fine trovata la corretta impostazione del progetto di sviluppo per ridurre l’impatto su di un’area dove sono presenti elementi qualificanti del paesaggio e una villa sottoposta a vincolo".
Il sindaco ha tenuto a sottolineare anche come sia "merito del Comune di Treia anche la possibilità che l’azienda ha avuto di poter fruire delle agevolazioni del PNC (Piano Nazionale Complementare al Pnrr), per quasi 11 milioni di contributo pubblico".
Sarà Francesco Gabbani il sesto ospite di Sferisterio Live 2025, il festival di musica dal vivo organizzato dall'assessorato agli eventi del comune di Macerata in collaborazione con l'Associazione Arena Sferisterio.
Dopo Gianna Nannini (13 agosto), Diodato (14 agosto), Massimo Ranieri (23 agosto), Steve Hackett (5 settembre) e Alessandra Amoroso (6 settembre), il cantautore e polistrumentista toscano tornerà sul palcoscenico dell’arena maceratese il 22 agosto alle 21.
Mentre è impegnato in questi giorni al festival di Sanremo con "Viva la vita", un brano che segna un nuovo capitolo del suo percorso, Francesco Gabbani tornerà dal vivo con dieci date ed un concerto speciale che segna il suo ritorno all'Arena di Verona, uno dei templi della musica italiana, da marzo a dicembre.
Ma da luglio darà vita, inoltre, a “Dalla tua parte Summer Tour” e le prime date e piazze annunciate, oltre a quella di Macerata, sono Pistoia, Piacenza, Cattolica, Ostuni, Barletta, Palermo, Taormina, Forte dei marmi e Pescara. La prevendita dei biglietti apre oggi, mercoledì 12 febbraio, alle 13 sul circuito TicketOne (online e punti vendita) e alla Biglietteria dello Sferisterio dalle 16:30 odierne.
Questi i prezzi dei biglietti (diritti di prevendita inclusi): Platino: 92,00 euro, Oro 80,50, Verde 70,00, Blu 65,00, Rosso 57,50, Giallo 52,00 e balconata in piedi 40,00.