Nel 2023 la provincia di Macerata conferma la tendenza al calo demografico, con una perdita netta di 835 residenti rispetto all’anno precedente, passando da 303.828 a 302.993 abitanti. Questo decremento, pari al -0,3%, rappresenta la flessione più marcata in valore assoluto tra tutte le province marchigiane.
La dinamica naturale rimane sfavorevole: 1.828 persone in meno è il saldo tra nascite e decessi. Tuttavia, Macerata registra il tasso di natalità più alto della regione con 6,2 nati per mille abitanti, in lieve aumento rispetto al 2022 (6,1). In parallelo, il tasso di mortalità scende in modo significativo da 13,9 a 12,3 per mille, segnando uno dei maggiori miglioramenti nelle Marche.
La provincia è interessata da una discreta mobilità: mentre il saldo migratorio interno è negativo (-138 persone; -0,5 per mille), quello con l'estero è fortemente positivo (+1.560 persone; +5,1 per mille). Questo dato evidenzia un’interessante attrattività verso i migranti internazionali.
L’età media della popolazione si attesta a 47,7 anni, in crescita rispetto ai 47,5 del 2022, allineata con la media regionale. L’indice di vecchiaia è pari a 224,3 (persone over 65 ogni 100 under 14), mentre l’indice di dipendenza degli anziani raggiunge 43,1, a conferma di una popolazione in progressivo invecchiamento.
Castelsantangelo sul Nera, sempre nella provincia di Macerata, si distingue come il comune più anziano delle Marche, con un’età media di 59,2 anni. In termini di popolazione il comune che registra le maggiori perdite nell'arco dei dodici mesi, confermando un triste trend accentuato con le scosse sismiche del 2016 è quello di Tolentino (-214). Male anche Camerino (-123) e Matelica (-106). Il maggiore incremento demografico, invece, è quello del comune di Porto Recanati (+74 abitanti).
POPOLAZIONE STRANIERA - Al 31 dicembre 2023, Macerata ospita 28.738 stranieri, pari al 9,5% della popolazione totale, in aumento dell’1,1% rispetto al 2022. La crescita è trainata da un saldo migratorio estero positivo (+1.998) che compensa le 1.497 acquisizioni di cittadinanza italiana e da un saldo naturale positivo (+224). Gli stranieri mostrano una struttura più giovane, con un indice di vecchiaia di 53,0 (contro 248,3 degli italiani) e una maggiore incidenza femminile (104,2 donne ogni 100 uomini).
FAMIGLIE - Nel censimento 2021 (ultimo disponibile), Macerata contava 130.449 famiglie, con una dimensione media di 2,33 componenti – la più alta nelle Marche insieme a Fermo. Le famiglie numerose (4 componenti e più) rappresentano il 20%, mentre le famiglie unipersonali il 34,8%. Interessante anche la struttura dei nuclei familiari: i nuclei monogenitoriali sono molto presenti (24,1%), superando la media regionale. Questo indica una certa prevalenza di modelli familiari flessibili, forse legati anche alla maggiore incidenza di popolazione anziana e all'instabilità dei legami familiari.
Continuano senza sosta i controlli e le attività investigative da parte dei carabinieri della provincia di Macerata, impegnati nel contrasto ai reati predatori. Nelle ultime ore, due distinti episodi di furto aggravato hanno portato al deferimento all’autorità giudiziaria di quattro persone, grazie al lavoro delle Stazioni di Porto Recanati e Civitanova Marche Alta.
A Porto Recanati, i militari dell’Arma hanno individuato e denunciato due giovani di origine spagnola, un uomo di 26 anni e una donna di 27, entrambi domiciliati a Milano. Le indagini, partite dalla denuncia di un 84enne del posto, hanno permesso di ricostruire l’accaduto: l’anziano, mentre passeggiava nel centro cittadino, era stato avvicinato da una donna straniera che aveva tentato un approccio di natura sessuale.
L’uomo aveva declinato le avances, ma solo in seguito si era accorto di non avere più al polso il suo orologio Rolex Daytona, del valore stimato in circa 25.000 euro. Grazie all'analisi dei sistemi di videosorveglianza, i carabinieri sono riusciti a identificare sia la donna, ritenuta l’autrice materiale del furto, sia il complice che la attendeva poco distante a bordo di un'auto. I due sono stati deferiti per furto aggravato in concorso.
Civitanova Marche Alta: furto in centro commerciale, denunciate due donne. A Civitanova Marche Alta, invece, i Carabinieri hanno denunciato due donne, una 47enne di origine bosniaca con precedenti penali e una coetanea albanese incensurata, entrambe residenti nella provincia di Fermo. Le due sono ritenute responsabili di un furto di capi d’abbigliamento avvenuto lo scorso 1° marzo in un noto centro commerciale della costa.
Anche in questo caso è stato fondamentale il contributo delle immagini di videosorveglianza, che hanno consentito ai militari di ricostruire la dinamica dei fatti e identificare le due responsabili. Entrambe sono state deferite per furto aggravato in concorso. Le due operazioni confermano l’efficacia della rete investigativa e la costante attenzione delle forze dell’ordine nei confronti della sicurezza del territorio.
Il Comune di Pollenza ha ospitato l'evento di lancio del progetto TRAMA (Tutela, Rete, Aiuto, Memoria, Anziani), un'iniziativa che si propone di trasformare il panorama dei servizi per gli anziani fragili e le persone con demenza nei Comuni di Pollenza, Treia e Appignano.
Il progetto, promosso da Afam Alzheimer Uniti Marche Odv e Cambiamenti Impresa Sociale in collaborazione con i tre Comuni, mira migliorare la qualità della vita degli anziani e delle loro famiglie, attraverso l'integrazione di servizi locali e l'attivazione di nuove iniziative sul territorio, si concentra su un aspetto fondamentale: accompagnare la presa in cura personalizzata e specifica per gli anziani fragili e le persone con demenza.
Persone particolarmente vulnerabili che spesso incontrano difficoltà nell'accesso a servizi adeguati.
Durante l’evento di lancio, i relatori hanno sottolineato l’importanza di un approccio multi-professionale e multi-disciplinare, in cui i medici, gli assistenti sociali, gli operatori delle strutture residenziali, le famiglie e i volontari possano interagire e collaborare, mettendo al centro le necessità specifiche delle persone fragili.
Il percorso personalizzato è fondamentale per garantire che ogni anziano riceva le cure adeguate alle proprie esigenze fisiche, cognitive, familiari e sociali.
Il termine memoria nel nome del progetto non è casuale.
Il progetto TRAMA non si limita a rispondere ai bisogni immediati, ma intende preservare e valorizzare anche la memoria storica e culturale degli anziani, un patrimonio immenso che spesso viene dimenticato o trascurato.
In questo senso, la costruzione della rete si articola anche attraverso attività che favoriscono il mantenimento delle capacità cognitive, l'inclusione sociale e la partecipazione alla vita comunitaria.
Le attività proposte nel progetto includono laboratori creativi, iniziative di socializzazione, ma anche percorsi di sensibilizzazione per la comunità, per costruire una cultura di accoglienza e di attenzione verso gli anziani e le persone con demenza.
L'evento di lancio ha visto la partecipazione di amministratori locali, professionisti del settore sanitario e sociale, famiglie e cittadini, tutti uniti dalla volontà di contribuire al successo di questo importante progetto.
La presenza del Sindaco di Pollenza, dei Sindaci e degli Assessori dei Comuni di Treia e Appignano, e delle realtà locali coinvolte, ha dato un forte segnale di impegno collettivo verso la costruzione di una comunità più inclusiva e solidale, in grado di rispondere in modo efficace alle sfide demografiche e sociali legate all'invecchiamento della popolazione.
Il progetto TRAMA rappresenta una vera e propria sfida di comunità, un'opportunità per tutti di agire concretamente nella costruzione di un sistema di welfare territoriale che metta al centro la persona, valorizzando le risorse locali e garantendo un supporto continuativo e qualificato.
Invitiamo tutti a partecipare ai prossimi appuntamenti:
LUNEDI’ 28 APRILE 2025 a POLLENZA alle ore 17.00 presso Sala Convegni P.zza della Libertà, 16
MARTEDÌ 29 APRILE 2025 alle ore 16.30 presso Oratorio Via dei Caduti, 14 Chiesanuova di Treia
GIOVEDI’ 8 MAGGIO 2025 alle ore 16.30 presso Oratorio Via D. Alighieri, 3 Appignano
Sono passati dieci anni esatti da quando Graziano Colotti è scomparso, e in questo arco temporale la sua figura è stata ricordata con diverse iniziative, soprattutto convegni.
Ora su idea di Paolo Morresi, responsabile tecnico del Settore Giovanile della Maceratese, nasce un Memorial a lui dedicato. Un torneo di calcio riservato ai ragazzi categoria Under16 e Under17. Probabilmente il modo migliore, quello che lui avrebbe più apprezzato, per omaggiarlo.
Sarà un appuntamento pre Pasquale perché il Memorial “Graziano Colotti” verrà disputato tra venerdì 18 aprile e sabato 19 aprile e come teatro delle partite è stato scelto lo Stadio della Vittoria di Macerata. L’impianto simbolo per il mondo del calcio giovanile.
A partecipare a questa prima edizione saranno la Maceratese, Cepagatti Pescara, Tolentino e Ducato Spoleto. Dunque due società del territorio (per quella cremisi Colotti collaborò a lungo) più un club abruzzese ed uno umbro. Presenze che danno lustro al memorial e ribadiscono quanto Colotti fosse stimato anche fuori regione.
Si comincerà venerdì alle 15 con Maceratese-Cepagatti Pescara, quindi alle 18 Tolentino-Ducato Spoleto. Sabato alle 14.30 la finalina di consolazione e alle 17.30 il match per vincere il trofeo.
“Ringrazio il presidente Crocioni e il direttore generale Serangeli – spiega Paolo Morresi-, per aver appoggiato appieno la mia idea. Tutti gli riconoscevano l’enorme spessore umano prima ancora che calcistico. Mi piaceva ricordarlo sul campo, con qualcosa legato al calcio, la sua passione. Graziano ha fatto crescere tanti adolescenti nonché formato chi adesso agisce come allenatore, compreso me”.
È stato il pianto insistente del loro bambino a salvarli. Una giovane famiglia di Fabriano – padre, madre e un bimbo piccolo – è stata colpita da una principio di intossicazione da monossido di carbonio nella notte tra sabato e domenica, ma è riuscita a mettersi in salvo appena in tempo.
Intorno all’1.30, i genitori hanno contattato il 118 dell’ospedale di Fabriano preoccupati per i continui rigurgiti del figlio e per il suo pianto inconsolabile. Anche loro cominciavano ad accusare malesseri diffusi, senza riuscire a capirne l’origine.
All’arrivo del personale sanitario, la situazione è apparsa subito sospetta. I soccorritori hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco e dei carabinieri della compagnia locale. I pompieri, grazie alle strumentazioni in dotazione, hanno rilevato un’elevata concentrazione di monossido di carbonio all’interno dell’abitazione.
La famiglia è stata immediatamente trasferita all’ospedale di Jesi, dove è stata presa in carico per le cure necessarie. Fortunatamente, nessuno è in pericolo di vita. Nel frattempo, i vigili del fuoco hanno arieggiato l’appartamento e allertato i tecnici della società che gestisce la rete del gas. Gli addetti hanno interrotto l’erogazione e identificato il problema: un malfunzionamento della caldaia posizionata all’interno dell’abitazione, da cui si è originata la pericolosa fuoriuscita di gas.
Un episodio che si è concluso senza gravi conseguenze solo grazie alla prontezza d’animo dei genitori e alla segnalazione inconsapevole del piccolo, la cui reazione ha probabilmente evitato una tragedia.
Folta partecipazione ieri, domenica 13 aprile, in occasione della domenica delle Palme, in Piazza Enrico Mattei, per la messa congiunta di tutte le parrocchie della Città di Matelica. Le celebrazioni liturgiche si sono tenute dalle 10.30, a partire dalla Cattedrale di Santa Maria, con la tradizionale benedizione dei rami d’ulivo e la processione a cui era presente l’amministrazione comunale di Matelica. È cominciata così la Settimana Santa, un tempo dunque di riflessione ma anche di rinnovamento spirituale.
Per il secondo anno consecutivo il Comune di Macerata ha organizzato per i bambini dei nidi comunali Opera baby il progetto che prevede la messa in scena di uno spettacolo di canto, movimento e musica dal vivo, dedicato ai piccoli dai 6 ai 36 mesi, ispirato a un’opera lirica.
A ospitare i bambini, accompagnati dai loro genitori, venerdì e sabato scorsi è stato il Teatro Lauro Rossi, dove, tutti insieme, hanno assistito alla messa in scena di “Patatrac! Le burle di Falstaff,” liberamente ispirato a Falstaff di Giuseppe Verdi. Lo spazio antistante il teatro e il foyer del Lauro Rossi pieni di carrozzine e passeggini e la felicità dei genitori di vivere l’esperienza formativa insieme ai loro figli a dimostrazione di quanto l’iniziativa sia stata partecipata e ben accolta.
Per loro una prima esperienza artistico sensoriale grazie allo spettacolo con la drammaturgia musicale di Anna Pedrazzini e la regia di Beatrice Baruffini che ha visto in scena due performer i quali, come personaggi della fiaba musicale, hanno coinvolto il pubblico in accompagnamenti alla musica e al canto tramite l’uso della voce e la percussione del corpo. L’ideazione musicale è stata tratta dall’opera lirica verdiana di cui sono stati enfatizzati gli elementi chiave dello svolgimento e i motivi delle arie più celebri.
Opera baby si rivolge ai bambini in età prescolare, un’età in cui recenti studi neuro-cognitivi dimostrano che la musica può avere un ruolo fondamentale nella crescita del bambino, delle sue capacità motorie, dell’apprendimento e dello sviluppo cognitivo.
L’iniziativa, organizzata dall’ufficio Scuola del Comune di Macerata rientra tra le molteplici proposte promosse dall’Amministrazione per la prima infanzia e che trovano posto nel più ampio progetto della Città dei bambini e delle bambine, finalizzate al benessere dei piccoli e delle famiglie anche attraverso un’offerta culturale di qualità.
Civitanova continua a distinguersi come una delle città più vive e dinamiche della costa adriatica. In meno di quattro mesi sono già 25 le nuove aperture commerciali registrate, con una particolare concentrazione nel centro città, tra corso Umberto, corso Vittorio Emanuele, piazza XX Settembre e le vie limitrofe. Una vera e propria esplosione di energia imprenditoriale che conferma la vitalità e l’attrattività di Civitanova.
“Siamo orgogliosi di questa energia straordinaria che attraversa la nostra città – ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica –. Civitanova si conferma motore economico della costa marchigiana, una città viva, attrattiva e capace di rinnovarsi costantemente. Questo fermento imprenditoriale è un segnale forte che racconta una città che cresce, investe e crede nel proprio potenziale”.
Tra le aperture spicca la storica pasticceria Gazzani in Corso Umberto I, simbolo della tradizione e della qualità civitanovese. Sempre su corso Umberto, il negozio di abbigliamento Rosso Porpora ha inaugurato una nuova sede, più ampia e accogliente. Nuova eleganza nel cuore dello shopping cittadino con la nuova gioielleria Granarelli (piazza XX Settembre) e la Bottega Malatini. Il centro città continua ad arricchirsi anche con la presenza di marchi noti come Gutha, Golden Point, Ovs Kind, Stefanel, Ultra Milk.
In via Camillo Benso Cavour, a pochi passi dalla piazza, è stato inaugurato il G-Palace Residenze, mentre in via della Nave è arrivata La Cambusa di Lulù. In via Giacomo Matteotti nuovo inizio per Yalla Pitaburger, che porta un tocco etnico con specialità greche e pita burger dal sapore unico. In via della Vela ha aperto Tea Experience, un viaggio sensoriale tra tè, infusi e tisane pregiati, frutto della passione del suo titolare. Sempre in centro la Saletta Club del Caffè della Galleria, la birreria “Non Piglia”, e il nuovo Bistrot Bocasalina.
In piazza XX Settembre ha aperto Lago Store, mentre corso Vittorio Emanuele accoglie sia il centro estetico Diva Estetica & Benessere di Alina, sia il Royal Star Indian Restaurant. In via Fiume ha aperto Eleven, un altro centro dedicato al benessere, e in via Bengasi, Costamarina di Rino Malaisi si propone come nuovo punto di riferimento per gli amanti degli aperitivi e delle sfiziosità di pesce.
Anche le zone più periferiche mostrano un fermento positivo: in via Einaudi sono nati Wash Dog, Villa Verde Plus e Stiranova. La zona industriale si arricchisce di una nuova importante realtà: Tavolamica Noi, ristorante self-service e bar caffetteria del gruppo Camst, leader nazionale nella ristorazione collettiva.
“Rinnovo il mio benvenuto a tutte queste attività -conclude il sindaco Ciarapica - e invito tutti coloro che desiderano investire, creare impresa o sviluppare nuove idee a scegliere Civitanova: una città aperta, pronta a valorizzare il talento e l’iniziativa imprenditoriale”.
Si è conclusa con successo al Teatro di Monte San Martino la rassegna dialettale Dialetti a Confronto, promossa dalla FITA (Federazione Italiana Teatro Amatori) e sostenuta dall’Unione Montana Monti Azzurri. Un appuntamento molto atteso che ha saputo valorizzare non solo il teatro popolare e le espressioni dialettali del territorio, ma anche l’identità culturale dei borghi dell’entroterra maceratese.
Durante la serata finale si sono svolte le premiazioni, che hanno visto protagoniste numerose compagnie teatrali locali. Il riconoscimento per il miglior testo è andato a Fluido Marchigiano, scritto da Mirko Eleonori e portato in scena dalla Filodrammatica Sangiustese, mentre il premio per la miglior regia è stato assegnato a Fabio Campetella della compagnia CFD Caldarelli di Macerata. Nella categoria dei migliori interpreti, Daniela Calcinelli della compagnia “Dieci Donne Mamme Matte” di Camerino si è distinta come miglior caratterista, mentre Mauro De Luca, sempre della CFD Caldarelli, ha ricevuto il premio come miglior attore. Nella stessa compagnia femminile di Camerino, Carla Casadidio è stata premiata come miglior attrice.
Il premio più atteso, quello per il miglior spettacolo, è stato conferito alla compagnia “La Torre che Ride” di Civitanova Marche per "Scene de strada e de cantina" (e "Vranco de Matti"), che ha conquistato pubblico e giuria per la vivacità e la fedeltà alla tradizione.
Alla fine della serata, il presidente dell’Unione Montana Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti, ha espresso grande soddisfazione per l’esito della manifestazione, sottolineando come queste iniziative rappresentino un’opportunità preziosa per far vivere i teatri storici del territorio — ben otto nel comprensorio — e al tempo stesso per promuovere l’arte, le tradizioni locali e le eccellenze enogastronomiche che rendono unici i borghi dell'entroterra marchigiano.
La rassegna si chiude quindi con un bilancio decisamente positivo, lasciando spazio a nuove prospettive per la promozione culturale e turistica dell’area montana.
Domenica 13 aprile si è svolto a Potenza Picena il congresso provinciale di Europa Verde. Hanno aperto il congresso vari rappresentanti delle forze politiche della coalizione di centro sinistra a partire dagli alleati di Sinistra italiana i quali hanno ribadito quanto il lavoro di squadra stia portando a risultati più che soddisfacenti. Dopo i rappresentanti dei vari partiti sono intervenuti alcuni rappresentanti istituzionali.
Sono risultati eletti co-portavoce provinciali Sandro Bisonni (che fa parte anche dell'esecutivo regionale) e Caterina Cirioni eletti all'unanimità. Dopo il rinnovo delle cariche elettive provinciali si è proceduto all'elezione dei co-portavoce dell'associazione comunale di Potenza Picena, Richard Dernowski (che è anche consigliere provinciale di AVS) e Alessia Mele.
Il congresso ha visto una numerosa partecipazione.
Dopo un periodo di intensa attività dedicata ai preparativi per il Giubileo 2025, che ha visto la realizzazione di interventi significativi come le nuove fioriere in Via della Conciliazione e le due fontane in Piazza Pia a Roma, prende il via un nuovo progetto in un contesto del tutto diverso: il centro del design internazionale, la rinomata Via della Spiga a Milano.
In occasione del Fuorisalone, nasce Prismatique, un’installazione firmata dall’architetto Nick Maltese. Il progetto propone una rilettura dello spazio urbano come palcoscenico in cui luce, materia e design si fondono per dare vita a una scenografia inedita. L’obiettivo è trasformare l’ambiente cittadino in una nuova esperienza estetica, dove il design non si limita a decorare, ma ridisegna le geometrie dello spazio pubblico.
Elemento centrale dell’installazione è il Bianco Sibillino, un pregiato travertino bianco apprezzato per la sua eleganza e versatilità. Materiale d’eccezione, si presta a molteplici lavorazioni e risulta ideale per progetti unici e senza tempo.
La realizzazione dell’opera è stata possibile grazie all’impegno del team di Eurobuilding Spa e alla collaborazione con i partner coinvolti: Nick Maltese Studio, Fede Pagetti, Via Spiga 15, Emmeventi e Aut Studio.
Oltre 700 partecipanti tra i 10 ed 14 anni provenienti da tutta l'Italia hanno partecipato all'atteso confronto nazionale. Macerata è stata rappresentata da quattro giovani schermidori: Chiara Bracalente e Alice Pieroni nella categoria Bambine, Valerio La Porta nella categoria Maschietti, Agata Parenti nella categoria Giovanissime.
Agata Parenti è stata protagonista di una gara di alto livello tecnico nella giornata del 13 aprile. Ottima nel girone iniziale con 5 vittorie su 5 incontri, ha affrontato poi nella fase ad eliminazione diretta la jesina Chiara Rocchetti nel derby regionale, vincendo per 10 a 7, è stata poi la volta la volta della possente frascatana Matilde Prodosmo, superata per 10 a 3, quindi ha superato per 10 a 4 la bresciana Olivia Di Pino conquistando l'accesso alla fase finale.
Nei quarti ha trovato di fronte la veneziana Margherita Piccoli, numero 1 del torneo, che è stata battuta per 7 a 6 nel minuto supplementare al termine di un incontro emozionante. In semifinale Agata è stata opposta alla forte senese Sofia Picchierri, dotata sia di tecnica che di capacità fisico atletiche. In un incontro al cardiopalmo condotto con grande intelligenza ha vinto per 10 a 9 accedendo alla finale per i l'oro contro l'altra senese Lilia Grassi. Le energie profuse negli incontri precedenti hanno penalizzato l'atleta treiese che si è dovuta arrendere alla maggior freschezza dell'avversaria, chiudendo con un eccellente secondo posto, miglior risultato di sempre della Macerata Scherma in una gara nazionale. Complimenti e applausi sono giunti dai tecnici e dal pubblico presente per la grande tecnica e maturità di Agata Parenti, supportata in modo superbo dalla maestra Carola Cicconetti a fondo pedana, con consigli tecnico-tattici di alto livello, degni di un commissario tecnico.
Sabato 12 aprile sono scesi in pedana Valerio La Porta che dopo un ottimo girone di qualificazione con 5 vittorie su 6 incontri ha superato il padovano Calcedonio Tropea per 9 a 6 e si è poi dovuto arrendere al siracusano Joele Toro, numero 6 del ranking nazionale. Chiara Bracalente ed Alice Pieroni sono state anch'esse autrici di una bella gara mostrando significativi progressi in considerazione della limitata esperienza agonistica. Dopo i gironi iniziali, Chiara ha superato la bresciana Alba Berruti per 10 a 7, Alice ha ceduto nel secondo turno di eliminazione diretta alla ternana Sofia Passamonte.
Prossimo appuntamento a Riccione dal 30 aprile al 5 maggio per i campionati italiani Under 14. La scherma maceratese è pronta a far valere le sue qualità a discapito dello svantaggio derivante da una sede di allenamento non ottimale, che ci auguriamo possa migliorare il prossimo anno.
In occasione della Giornata Nazionale per la Donazione e il Trapianto di Organi e Tessuti, il gruppo comunale Aido Montelupone “Lorenzo Moretti”, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, ha aderito alla campagna nazionale con un gesto simbolico e di forte impatto visivo: l’illuminazione in rosso del palazzetto del podestà e l’esposizione di uno striscione sotto le logge storiche del paese.
L’iniziativa, dal titolo “Illuminiamo i nostri monumenti per sensibilizzare alla Donazione degli Organi”, ha voluto coinvolgere la cittadinanza con un segnale tangibile, per richiamare l’attenzione su un tema tanto delicato quanto essenziale: la donazione degli organi come atto di solidarietà e responsabilità civile.
Il colore rosso, scelto per l’illuminazione, è simbolo di vita e di amore, e diventa in questo contesto un richiamo visivo forte e immediato al valore di un semplice gesto che può salvare esistenze.
«Il gruppo Aido di Montelupone esprime gratitudine all’Amministrazione Comunale per il sostegno e rivolge un appello a tutti i cittadini affinché si informino, riflettano e prendano posizione. Registrare la propria volontà alla donazione è possibile presso l’anagrafe comunale o online: un “sì” può davvero fare la differenza».
Cerimonia per la consegna dei diplomi dell’anno scolastico 2023-24 all’Ipsia Pocognoni sabato mattina,12 aprile. Presente il sindaco della Città di Matelica Denis Cingolani, l’assessore Barbara Cacciolari, il consigliere regionale Renzo Marinelli, il vicesindaco Vanna Bianconi di San Severino Marche, la preside dell’istituto comprensivo di Matelica Roberta Carboni, il preside dell’Ipsia Sandro Luciani, Giancarlo Mariani in rappresentanza dell’ufficio scolastico regionali, il capitano dei carabinieri Angelo Faraca, Matteo Parrini per la Fondazione Il Vallato ed altri imprenditori locali.
Il sindaco della città di Matelica Denis Cingolani ha sottolineato l’importanza di questo prestigioso istituto: “L’Istituto Professionale ‘Don Enrico Pocognoni’ di Matelica è di fondamentale importanza per tutto il territorio poiché tra l’altro ha anche due sedi staccate, una a Camerino ed una a San Severino Marche. L’obiettivo di tutti pertanto, unendo le forze, è quello di potenziare ancora di più questo istituto che è una grande eccellenza e risorsa per tutto l’entroterra”.
Negli ultimi mesi, l’Inghilterra è tornata a occupare un posto di rilievo nelle scelte di molti studenti italiani interessati a proseguire la propria formazione all’estero. Nonostante l’incertezza legata al contesto post-Brexit, la qualità degli atenei britannici, la struttura dei corsi e le opportunità legate alla carriera accademica e lavorativa continuano ad attrarre nuove candidature. Secondo l'agenzia Lae Educazione Internazionale, specializzata nell’orientamento agli studi internazionali, il Regno Unito si conferma tra le mete più valutate dai diplomandi e laureandi italiani nel 2025.
Le motivazioni che spingono a guardare verso l’Inghilterra sono diverse. In primo luogo, la reputazione consolidata del sistema universitario britannico, che annovera tra i suoi atenei alcune delle università più rinomate al mondo. Ma al di là del prestigio, molti studenti scelgono questa destinazione per l’approccio didattico: corsi più brevi rispetto al modello italiano, forte orientamento alla pratica e alla ricerca, ampia scelta di specializzazioni e una maggiore attenzione all’autonomia dello studente. È un sistema che premia la motivazione personale e la capacità di gestione, aspetti particolarmente apprezzati da chi cerca un’esperienza formativa immersiva.
Un altro elemento che continua a esercitare fascino è l’internazionalità dell’ambiente accademico. Nonostante il nuovo quadro normativo, le università britanniche restano altamente internazionali, sia per numero di studenti provenienti da altri Paesi, sia per la rete globale di contatti accademici e professionali che offrono. Frequentare un corso in Inghilterra significa entrare in contatto con culture diverse, stili di apprendimento alternativi e prospettive che superano i confini nazionali.
I dati raccolti da LAE indicano un ritorno di interesse anche tra coloro che negli ultimi anni avevano escluso il Regno Unito per motivi legati ai costi e alle nuove regole sull’immigrazione. Se è vero che la Brexit ha introdotto cambiamenti importanti – primo fra tutti la necessità di ottenere un visto studentesco – è altrettanto vero che molte università hanno attivato nuovi programmi di sostegno economico rivolti proprio agli studenti europei. In alcuni casi si tratta di borse di studio parziali, in altri di agevolazioni specifiche per coprire le spese sanitarie o l’alloggio.
La questione economica, infatti, resta uno dei temi centrali. Le rette universitarie per studenti internazionali variano ampiamente, ma in media si attestano tra le 11.000 e le 20.000 sterline annue. A queste vanno aggiunti i costi della vita, che possono variare sensibilmente da città a città. Londra, per esempio, richiede un budget più elevato rispetto a centri universitari come York, Leicester o Portsmouth. Nonostante questo, la percezione diffusa tra gli studenti è che l’investimento possa risultare vantaggioso nel medio-lungo periodo, soprattutto in termini di preparazione professionale e opportunità lavorative.
Molti ragazzi si avvicinano a questa scelta non solo per il desiderio di acquisire competenze linguistiche o titoli accademici, ma per vivere un’esperienza formativa completa, in grado di rafforzare la propria autonomia e aprire nuove prospettive. Le testimonianze raccolte tra chi ha già intrapreso il percorso evidenziano proprio questo: la possibilità di misurarsi in un contesto esigente ma stimolante, dove ogni studente è chiamato a costruire attivamente il proprio percorso.
A confermare la solidità del sistema universitario britannico contribuiscono anche i dati sull’inserimento lavorativo post-laurea. Molti corsi includono periodi di stage o placement obbligatori, e gli atenei offrono supporto nella ricerca del primo impiego anche dopo la fine del percorso accademico. Inoltre, il Graduate Route – il permesso che consente agli studenti internazionali di restare nel Paese fino a due anni dopo la laurea per lavorare – rappresenta un ulteriore incentivo per chi desidera esplorare il mercato del lavoro inglese prima di decidere se rientrare o proseguire la propria esperienza all’estero.
LAE sottolinea anche un altro aspetto: la crescente consapevolezza da parte delle famiglie. Negli ultimi anni, genitori e studenti si informano in modo più accurato e iniziano a valutare l’ipotesi di studio all’estero già durante il penultimo anno delle superiori. Questo consente di organizzare con maggiore calma tutti i passaggi: dall’esame di lingua ai documenti per la domanda, fino alla ricerca dell’alloggio.
Nel complesso, lo scenario 2025 evidenzia una ripresa decisa dell’interesse verso l’Inghilterra, non più solo come scelta “prestigiosa”, ma come esperienza concreta e strutturata. Per chi desidera costruire un percorso formativo internazionale, il Regno Unito continua a rappresentare una delle opzioni più solide e riconoscibili, a patto di affrontare la candidatura con metodo, consapevolezza e il giusto livello di preparazione.
(Foto di Aleks Marinkovic su Unsplash)
La CBF Balducci HR vola in finale playoff battendo 3-1 l’Itas Trentino nella decisiva Gara 3 di Semifinale Playoff: affronterà l’Akademia Sant’Anna Messina, Gara 1 domenica 20 aprile (ore 18) al Fontescodella, Gara 2 in Sicilia mercoledì 23, l’eventuale Gara 3 di nuovo a Macerata sabato 26.
Trascinata dai 30 punti di una Decortes anche oggi clamorosa (ed mvp), le arancionere perdono il primo set sul filo di lana con una Itas in palla, poi cambiano decisamente marcia con una super prestazione in attacco dal secondo set in poi (sempre sopra al 50%) e un gioco corale che ha entusiasmato gli oltre 1000 spettatori del Fontescodella. In doppia cifra anche Bulaich (19) e Battista (15). Per Trento 16 punti di Weske, 12 per Zojzi e 10 per Pizzolato, entrata a gara in corso.
Nel primo set è battaglia punto a punto, entrambe le squadre attaccano quasi al 50% ed è sfida tra gli opposti Decortes (10) e Weske (8): si decide tutto nel finale con il servizio trentino più incisivo a regalare il break decisivo del 23-25. Veemente la reazione CBF Balducci HR nel secondo set: l’attacco resta al 45% mentre quello di Trento crolla al 20% grazie ad un grande lavoro in muro-difesa delle arancionere che prendono subito il largo (8-3 e 15-5) tenendo fino in fondo nonostante i cambi di coach Parusso: 25-14 il finale (Bulaich 6 punti).
Super Macerata in attacco nel terzo set: 60% di squadra con 7 punti per Decortes (70%) e 6 a testa per Bulaich (70%) e Battista (55%), l’Itas fatica invece nel fondamentale e nel cuore del set le arancionere volano dal 12-12 al 25-17 esaltando il pubblico del Fontescodella. Il quarto set è sulla stessa la linea: dal 9-9 la CBF Balducci HR inizia a giocare ad altissimi livelli con la solita super Decortes (9 nel parziale) e un altro 50% in attacco che scrive la parola fine alla contesa: 25-15.
LA PARTITA - Coach Lionetti inizia con Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Battista-Bulaich, Bresciani libero. Coach Parusso riparte con Prandi-Weske, Molinaro-Marconato, Zojzi-Ristori, Fiori libero.
Primo break di Trento con Weske in contrattacco e il muro di Marconato (2-5), Bulaich va a segno (3-5) poi mura (4-5), Ristori allunga da posto quattro (4-7). Decortes stringe il diagonale (6-8), Trento tiene il +3 (7-10), Decortes va in pipe (8-10) e contrattacca il 10-11, Molinaro ferma Mazzon (11-14), c’è ancora Decortes (12-14). Battista va a segno (13-14), Bulaich anche (14-15), Mazzon mette la fast (15-15), Battista firma il 16-16.
Pizzolato entra per Molinaro al servizio e fa ace (16-18), Caruso appoggia il 17-18, Decortes sfonda il muro (18-19) poi ferma Zojzi (19-19), mette anche il 20-20. Entra Morandini al servizio, Bulaich contrattacca (21-20), ancora Decortes a segno (22-21), Weske ribalta in contrattacco (22-23), Bulaich vincente (23-23), Pizzolato guadagna il set point (23-24), Zojzi chiude il parziale 23-25.
Gli errori di Trento lanciano la CBF Balducci HR sul 3-1 nel secondo set, poi Weske non trova il tocco del muro (6-3) e Bulaich la mura (7-3), anche Mazzon si fa sentire a muro (8-3). Bulaich va a segno (9-4), Molinaro non passa (11-5), c'è il doppio errore di Ristori (13-5), entra Pizzolato al centro così come Bassi e Batte in diagonale, Battista contrattacca (14-5) e Bonelli inventa il 15-5.
Mazzon non passa (15-7) e Pizzolato contrattacca (15-8) e ferma Decortes (15-9). Zojzi sbaglia (16-9), Decortes mette il lungolinea (17-10) e il 18-11, Battista non trova il campo, 18-13. Il colpo di Bulaich è toccato dal muro (20-13), anche quello di Decortes (21-13), l’opposta firma anche il 22-13, Mazzon contrattacca (23-13), Bulaich mani out (24-14), chiude Mazzon 25-14.
Battista firma il 4-3 in pipe nel terzo set, Trento resta lì (6-6), Decortes non passa stavolta (6-7), Prandi ferma Battista (6-8). Bulaich c’è (7-8), Battista passa (8-9), Caruso mura Weske (9-9), ancora Battista a segno (10-10), Decortes va in pallonetto, 11-11. Bulaich spinge il 12-12, Decortes contrattacca (13-12) e mette il 14-13 e sfonda il muro per il 15-13, Bulaich contrattacca (16-13), entrano Batte e Bassi nell’Itas.
Ancora Bulaich gioca sul muro (17-13) e firma pure il 18-13, suo il 19-14 sulla riga, non riesce la difesa Trento ed è 20-14. Battista firma il 21-15, rientrano Prandi e Weske, la tedesca sbaglia (22-15), arriva l’ace di Mazzon (23-15), Decortes chiude con un gran colpo (25-17).
Weske non passa nel quarto set (3-3), c’è l’ace di Bonelli (4-3), Decortes prima sbaglia (4-5) poi mette giù il 5-5. Battista firma la pipe (6-5), Weske l’ace del 6-7 poi non trova il campo (7-7), Decortes va in lungolinea (8-8), Mazzon ferma Zojzi (9-9). Battista contrattacca (10-9), Decortes pure (11-9), Mazzon va a segno (12-10), Battista firma il pallonetto (13-10), Caruso mura Weske (14-10). Weske sbaglia (15-11), Decortes mette il 16-12, Ristori non trova il tocco del muro (17-12), Bulaich inventa il 18-12.
Battista contrattacca (19-12), entrano Batte e Bassi nell’Itas, Decortes va a segno (20-13), entra Morandini in battuta, Mazzon primo tempo (21-13), Decortes mani out (22-13) e anche il 23-13, Bulaich contrattacca (24-13), chiude Mazzon 25-15.
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA - ITAS TRENTINO 3-1 (23-25 25-14 25-17 25-15)
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Mazzon 9, Bonelli 1, Battista 15, Caruso 4, Decortes 30, Bulaich Simian 19, Bresciani (L), Morandini. Non entrate: Sanguigni, Fiesoli, Allaoui, Busolini, Fabbroni (L), Orlandi. All. Lionetti.
ITAS TRENTINO: Ristori 7, Molinaro 2, Prandi 1, Zojzi 12, Marconato 3, Weske 16, Fiori (L), Pizzolato 10, Bassi 2, Batte 1, Giuliani. Non entrate: Iob, Zeni (L). All. Parusso.
ARBITRI: Pasin, Cruccolini.
NOTE - Durata set: 27', 24', 24', 23'; Tot: 98'. MVP: Decortes
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(Galleria fotografica di Guido Picchio)
Poco dopo mezzogiorno, in contrada Molino nel comune di Pollenza, un cane di media taglia è finito nelle acque del fiume Potenza. L’allarme è scattato alle ore 12:40, quando i vigili del fuoco di Macerata sono stati chiamati per un intervento di soccorso animale.
Sul posto è intervenuta una squadra operativa supportata dal personale SAF (Speleo Alpino Fluviale), specializzato in operazioni in ambienti complessi e difficili da raggiungere. Le operazioni di recupero si sono rivelate delicate a causa della corrente e della posizione dell’animale lungo l’argine.
Con l’utilizzo di tecniche di discesa e attrezzature specifiche, i soccorritori sono riusciti a raggiungere il cane e a riportarlo in salvo. L’animale, spaventato ma in buone condizioni, è stato affidato al proprietario.
L’intervento si è concluso senza complicazioni, grazie alla prontezza e alla professionalità dei vigili del fuoco, sempre attenti anche alla salvaguardia degli animali.
Una doppietta, una traversa nel finale e un sogno che diventa realtà. La Sambenedettese è ufficialmente promossa in Serie C, al termine di un match al cardiopalma vinto 2-1 in casa del Teramo. Al Gaetano Bonolis, la sfida di cartello della 31ª giornata del girone F di Serie D ha offerto tutto: intensità, spettacolo e un epilogo da incorniciare per i rossoblù.
Il protagonista assoluto è stato Guadalupi, autore dei due gol decisivi che hanno spalancato le porte del professionismo alla formazione di Palladini. Dopo una stagione vissuta sempre nelle zone alte della classifica, la Samb mette il sigillo definitivo su un’annata da incorniciare, riconquistando una categoria che mancava da quattro stagioni.
LA CRONACA - Il match si è acceso subito, con il Teramo aggressivo nei primi venti minuti. La squadra di Pomante, ordinata nel suo 3-4-2-1, ha provato a sbloccare il punteggio con Touré, Pavone e Cum, ma ha trovato un Orsini (ex cremisi) in gran giornata. La risposta della Sambenedettese non si è fatta attendere: compatta e letale, ha colpito al 29’ con Guadalupi, bravo a finalizzare una respinta corta al limite dell’area con un tiro al volo secco che trova l'angolino.
Appena due minuti dopo, il pareggio abruzzese: sugli sviluppi di una punizione calciata da Pavone, Touré ha trovato lo spazio giusto per battere Orsini e riportare il match in equilibrio. Il primo tempo si è chiuso sull’1-1, con grande equilibrio e battaglia a centrocampo.
Nella ripresa, la svolta. Al 52’ Kerjota si inventa un assist perfetto, Guadalupi si fa trovare pronto e sigla il gol del 2-1. Il Teramo non ha mai mollato, andando vicino al pareggio in pieno recupero con una traversa colpita da Galesio, ma il fortino rossoblù ha resistito fino all’ultimo secondo.
Per la Sambenedettese è un ritorno nel calcio professionistico che sa di riscatto, dopo anni difficili nei dilettanti. Una promozione costruita settimana dopo settimana, con una squadra solida, organizzata e cinica, che dalla settima giornata non ha più lasciato la vetta. Ora, per i tifosi rossoblù, è tempo di festeggiare: la Serie C è di nuovo casa.
Un’illusione durata quattordici minuti per la Civitanovese, che al “Tomei” di Sora passa in vantaggio con Brunet ma poi cede alla rimonta dei padroni di casa, guidati da un incontenibile Gomez, autore di una doppietta. Alla prima in panchina di Mister Bugiardini, i rossoblù, dopo un primo tempo in equilibrio, sono crollati nella ripresa sotto i colpi della formazione laziale, che ha saputo capitalizzare le occasioni e colpire nel momento giusto.
La partita si accende fin dai primi minuti. Al 7’, sugli sviluppi di una punizione di Domizi, Diop impatta di testa ma Simoncelli è reattivo e smanaccia. Al 13’ Brunet serve un assist perfetto a Macarof, la cui conclusione viene deviata in angolo. Passa un minuto e gli sforzi ospiti vengono premiati: Brunet si fa trovare pronto sul primo palo e insacca lo 0-1.
Il Sora accusa il colpo, ma reagisce: al 22’ Pacchioni calcia alto dalla distanza, poi al 29’ Gomez ha una grande occasione in area ma perde il tempo della conclusione. Al 32’ i laziali sfiorano il pareggio con un legno clamoroso: traversa piena e palla salvata sulla linea. Il gol del pari arriva al 39’: prima Petrucci compie una prodezza, poi sul corner seguente Pacchioni svetta più in alto di tutti e firma l’1-1 con cui le due squadre vanno a riposo.
La ripresa si apre con la Civitanovese già costretta a rincorrere. Al 3’ Gomez di testa sul secondo palo realizza il sorpasso. I padroni di casa sfiorano subito il tris con Di Gilio, che centra la traversa a porta spalancata. Al 10’ risponde la Civitanovese con Bevilacqua, ma la sua occasione non si concretizza.
Gli spazi si aprono e il Sora è pericolosissimo in contropiede, con una superiorità numerica che costringe i rossoblù a rincorrere. Buonavoglia ci prova al 17’ con un tiro a giro fuori di poco, mentre Gomez al 22’ manca di un soffio la terza rete sul secondo palo.
Petrucci tiene a galla i suoi con una respinta di pugni su Seck al 38’, con la Civitanovese che nel finale alza il baricentro per cercare il pareggio. Al 42’ proteste per un presunto tocco di mano in area, ma l’arbitro lascia correre. L’ultima parola spetta ancora a Gomez, che al 50’ firma la sua doppietta personale e chiude la gara sul 3-1.
Per la Civitanovese una sconfitta pesante, che complica la corsa salvezza. A tre giornate dalla fine del campionato i rossoblù rimangono relegati al penultimo posto in classifica, a -1 dalla zona playout e a -6 dalla salvezza diretta.
(Photo credit: Alfredo Khalil)
Ha preso il via ieri il corso formativo organizzato dalla dottoressa Nadia Mosca, direttore medico dell'Integrazione Ospedale-Territorio dell’Ast di Macerata, intitolato "Gli incontri del sabato: territorio e ospedale a confronto", con la finalità di promuovere il dialogo e la collaborazione tra i professionisti della medicina territoriale e quelli ospedalieri.
L'iniziativa, ideata per favorire lo scambio di esperienze e conoscenze con l’obiettivo di migliorare l'approccio multidisciplinare e integrato nella cura del paziente, è articolata in un ciclo di incontri che si svolgeranno nei sabati del 17 maggio, 18 ottobre e 22 novembre 2025 presso l'Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche.
Il corso è frutto dell’organizzazione e della partecipazione attiva dei coordinatori dell'equipe territoriale dei medici di medicina generale, i dottori Edoardo Ceschini, Marcello Arcangeli, Daniele Massaccesi e Giuseppina Rinaldi e si incentra sull’analisi e sulla condivisione dei nuovi modelli organizzativi clinico-assistenziali che uniscono ospedale e territorio.
"In un contesto sanitario in continua evoluzione, l’integrazione tra le diverse realtà professionali è un elemento cruciale per rispondere in modo adeguato alle esigenze di salute della popolazione – ha dichiarato la dottoressa Nadia Mosca, direttore medico dell’Integrazione Ospedale-Territorio dell’Ast di Macerata – Ringrazio tutti i professionisti coinvolti, che hanno condiviso la propria esperienza in questo progetto”.
Ogni incontro sarà un’occasione di confronto diretto tra i medici specialisti ospedalieri e quelli di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta, con un programma che prevede approfondimenti sui principali temi di interesse clinico e assistenziale”.
Gli specialisti provenienti dai Reparti di Pronto Soccorso e Medicina d'Urgenza, Radiologia, Pediatria, Allergologia, Dermatologia, Ostetricia e Ginecologia, Cardiologia, Otorinolaringoiatria, Nefrologia e Dialisi, Chirurgia Generale e Ortopedia degli ospedali di Civitanova Marche guideranno la discussione su numerose patologie specialistiche, trattando casi di frequente riscontro e offrendo soluzioni pratiche basate sulle ultime evidenze scientifiche.
"Ringrazio la Dr.ssa Mosca per l’organizzazione di questi incontri, che rappresentano un'opportunità unica per medici di diversa provenienza per aggiornarsi sui temi clinici più rilevanti, condividendo approcci innovativi nella gestione del paziente", ha affermato il Direttore Generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini.
Al centro di ogni sessione ci sarà un'intensa interazione tra Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta, rappresentati dal Direttore del Distretto di Civitanova Marche Pier Daniel Ruggiero, e gli specialisti ospedalieri in un dialogo finalizzato a rafforzare l'integrazione tra il sistema ospedaliero e quello territoriale.
Attraverso una collaborazione continua e reciproca è possibile costruire un percorso assistenziale completo e più efficiente, che risponda in modo tempestivo ai bisogni di salute dei cittadini.