Un uomo di 38 anni di nazionalità rumena è rimasto vittima di un'esplosione all'interno della sua abitazione nella provincia di Pesaro e Urbino, più precisamente ad Apsella, frazione di Montelabbate.
Secondo le prime ricostruzioni fatte dai vigili del fuoco, immediatamente intervenuti, l'esplosione non sarebbe ricollegabile ad una fuga di gas, ma bensì alla detonazione di un ordigno che l'uomo, solo in casa, stava probabilmente maneggiando.
La deflagrazione ha sventrato tutto il piano della palazzina investendo in pieno il 38enne. Sul posto. oltre ai soccorsi e ai carabinieri, una squadra di artificieri per la bonifica dell'area.
L'uomo, che ha perso molto sangue, è stato trasferito in eliambulanza all'ospedale di Torrette dove è ricoverato in gravissime condizioni ed è in pericolo di vita.
Al lavoro gli inquirenti per comprendere la natura dell'evento e se possa trattarsi di un’imperizia, o di un evento casuale come quello avvenuto soltanto nove giorni fa in provincia di Vicenza dove un uomo si era impegnato a tagliare due tubi di metallo che fuoriuscivano dalla parete della sua casa.
Soltanto dopo l'esplosione, si è appurato che non si trattava di semplici tubi ma di due "siluri Bangalore": bombe potentissime sistemate all'interno di tubi metallici utilizzate durante la guerra e capaci di creare trincee di 15 metri per 3. Verosimilmente furono utilizzati da ignari muratori nel dopoguerra per la costruzione della casa scambiandoli per ferro di recupero.
Donna di 58 anni trovata morta in casa. La tragedia si è consumata, nella prima mattinata di oggi, in località Casette Verdini a Pollenza. A farne la scoperta i familiari, quando al risveglio hanno trovato il corpo della 58enne ormai privo di vita. Si è trattato di un gesto volontario.
Lanciato l’sos sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118 e dei vigili del fuoco. Il medico dell'emergenza, tuttavia, non ha potuto far altro che constatare il decesso della donna.
Sul luogo del dramma i carabinieri per ricostruire l’esatta dinamica di quanto avvenuto. I militari hanno accertato che si è trattato di un suicidio.
L'episodio è avvenuto nella notte tra martedi e mercoledì quando alcune telefonate avevano allertato la sala operativa della Polizia Stradale segnalando un veicolo fermo nella corsia di sorpasso all'interno della galleria di Cupigliolo, nel tratto di superstrada compreso tra Colfiorito e Foligno.
Recatisi immediatamente sul posto, gli uomini della Stradale, sinceratisi che non vi fosse pericolo per la salute dell'occupante, provvedevano dapprima alla messa in sicurezza del tratto di strada con opportune segnalazioni agli utenti e poi procedevano all'identificazione dell'uomo.
Secondo le ricostruzioni l'uomo avrebbe imboccato contromano la superstrada non accorgendosi di nulla e una volta all'interno della galleria di Cupigliolo avrebbe avuto un guasto all'auto che si è piantata nella corsia di sorpasso.
Il conducente, in palese stato di alterazione psicofisica, si è poi rifiutato di sottoporsi alla prova dell'alcoltest collezionando quindi il ritiro della patente per guida in stato di ebbrezza, la denuncia alle autorità, il sequestro del veicolo, e la sanzione amministrativa per la guida nel senso di marcia contrario
Grazie alla sinergia tra le forze di polizia e la telerilevazione del traffico, si è potuto intervenire in una situazione di grande pericolo evitando che, anche a causa della scarsa visibilità, la situazione degenerasse con conseguenze per gli altri utenti della strada.
Malore in strada. È accaduto poco dopo le 15 nei pressi dello stadio dei Pini, nel quartiere Santa Croce, a Macerata. Dalle prime indiscrezioni sembra che un uomo stesse passeggiando, approfittando della calda giornata primaverile quando, improvvisamente, è crollato a terra privo di sensi.
Un conoscente, vista la scena, ha subito cercato aiuto trovandolo in una squadra dei vigili del fuoco che stava transitando proprio in quel momento per rientrare in caserma.
Gli uomini, addestrati anche per il primo soccorso e con l'utilizzo del defibrillatore, sono immediatamente intervenuti spostando l'uomo in una zona ombreggiata e prestando i necessari primi soccorsi riuscendo a far riprendere i sensi all'uomo ed allertando contestualmente il 118.
Sul posto è giunta un'ambulanza. I sanitari, dopo aver stabilizzato l'uomo, ne hanno disposto il trasporto al locale nosocomio per gli accertamenti del caso. Il paziente non sarebbe in pericolo di vita.
L'allarme è scattato poco prima delle 17 del pomeriggio odierno quando, stando alle prime indiscrezioni ricevute, un uomo di 63 anni si sarebbe accasciato a terra all'interno del parco archeologico di Helvia Recina.
Sul posto sono accorse l'ambulanza della Croce Verde di Macerata e l'automedica, che hanno raggiunto il paziente non senza difficoltà.
I soccorsi sono arrivati tempestivamente, tanto da riuscire a scongiurare il peggio e a stabilizzare l'uomo che è stato comunque trasferito all'ospedale cittadino in codice rosso.
Ha rassegnato le dimissioni per entrare a pieno titolo nell'organico del Comando di polizia locale di Bergamo l'agente Alessandro Amaolo, da tempo in forze al comando di Macerata.
Vincitore del concorso indetto del comune lombardo, ha indossato per la prima volta la divisa della città padana il primo maggio, data di insediamento imposta dal contratto.
Laureato in giurisprudenza, classe '75, ha ricoperto l'incarico alle dipendenze del comandante Danilo Doria sino al 30 aprile, presso l'ufficio anagrafe del Comune di Macerata, dove era stato trasferito dal servizio operativo proprio per la sua preparazione.
Assegnato alla squadra di pronto intervento e viabilità del comando bergamasco, si è già distinto per la preparazione e la professionalità frutto anche dell'esperienza nel capoluogo maceratese.
La segnalazione è arrivata ieri ed è stata oggetto di verifiche ed accertamenti. Stiamo parlando del colpo al convento di Colfano dove è stata trafugata nei giorni scorsi la statua del Beato Francesco ad opera di ignoti.
Si è scoperto, infatti, che nei giorni precedenti alla data del colpo, la struttura, recintata e chiusa al pubblico, inagibile da qualche anno, aveva già avuto delle visite che avevano messo in bella mostra gli interni, il materiale presente e il modo per poter accedere alla struttura interdetta al pubblico.
Un gruppo di youtuber soliti in "escursioni" in proprietà private chiamati "Urbex Squad" si erano introdotti nel convento all'inizio del mese mettendo in rete le loro gesta con tanto di descrizioni particolareggiate di ogni loro azione. La visita è stata talmente approfondita da permettere la pubblicazione del video in quattro tranches, in quattro giorni diversi.
I video hanno riscosso ovviamente molto interesse da parte dei seguaci della pagina creata appositamente per queste visite in strutture abbandonate. Ma che non fosse una struttura abbandonata lo si capisce gia dagli ambienti visitati, tanto da suscitare la sorpresa degli abusivi visitatori che sottolineano come le stanze siano arredate e complete e quanto contenuto sia pulito e privo di polvere.
Purtroppo la rete è vasta ed è noto come tali video siano interesse di appassionati ma altresì di "accaparratori" che li utilizzano come vetrina per colpire nelle strutture che abbiano contenuti interessanti. E così, probabilmente, è avvenuto anche stavolta. la struttura, minuziosamente documentata e con riferimenti che rendevano facilissima l'identificazione del luogo, è stata visitata dai ladri che hanno trafugato la preziosa statua e la teca che la conteneva.
Improbabile per gli inquirenti che siano stati proprio i ragazzi a trafugare la statua ma è facile pensiero che tali video abbiano potuto facilitare l'opera dei ladri interessati o alla statua oppure ai metalli in essa contenuti data la concomitanza tra la visita ed il furto. I video sono stati consegnati alle autorità che erano già a conoscenza dell'azione dei ragazzi e stanno indagando in merito.
Una possibilità è che possano essere accusati della violazione dell'articolo 614 del codice penale essendo l'area opportunamente recintata e segnalata e quindi interdetta a qualsiasi accesso. Il furto era stato denunciato da Padre Ferdinando Campana dopo uno dei consueti sopralluoghi in attesa della ricostruzione
Preoccupazione in viale Martiri della libertà a Macerata nella serata per dei calcinacci caduti sul marciapiede.
I passanti hanno avvisato le autorità e tempestivamente una pattuglia della polizia locale si è recata sul posto; verificata la situazione, gli agenti hanno allertato il 115 provvedendo nel contempo alla chiusura del tratto pedonale.
Sul posto i vigili del fuoco di Macerata con una APS e un'autoscala che stanno provvedendo alla messa in sicurezza di due terrazzini da cui provenivano i detriti.
Inevitabili le ripercussioni sul traffico, sebbene alleviate dall'opera degli uomini della polizia locale, ridotto in senso unico alternato su una sola corsia.
Un papà che insegna al figlio ad andare in bicicletta, un'esperienza memorabile per ogni bambino che neanche una sbucciatura potrebbe rovinare.
Nella realtà le cose possono rovinare in maniera ben più grave, è quanto accaduto ad un papà che con il suo bimbo di 5 anni si era recato in un parco pubblico per togliere le famigerate rotelle dalla bici.
Tutto avviene a Milano, nel marzo di quest'anno, quando il "miniciclista" inizia le sue prime pedalate autonome sotto gli occhi del papà, un andamento barcollante che tradisce le prime insicurezze, ma che permette al bimbo i primi giri tra le persone che passeggiano.
L'ennesimo giro, l'ennesimo barcollo e la perdita di equilibrio, proprio in prossimità di due signore anziane che si trovano nelle vicinanze. Una di loro, una signora di 87 anni, perde a sua volta l'equilibrio cadendo a terra e battendo la testa.
Immediati i soccorsi ed il trasporto in ospedale. Sulle prime sembra una banale caduta, ma dopo poche ore la signora perde conoscenza. La situazione si aggrava di ora in ora e la donna purtroppo muore in ospedale.
Ecco che, in un attimo, il bambino da piccolo aspirante ciclista diviene di colpo l'autore di ciò che per la legge si chiama omicidio colposo.
Tragica la situazione delle due famiglie che purtroppo deve obbligatoriamente vedere un colpevole e una vittima per quanto riguarda le responsabilità e i risarcimenti. Ed è qui che il padre viene messo alla sbarra con l'accusa di omicidio colposo in nome dell'articolo 40 che recita "non impedire un evento, che si ha l'obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo" e reso responsabile per le azioni di una persona incapace di intendere e volere, come la legge intende un minore di 14 anni.
La situazione (non la prima nelle cronache italiana in verità) apre il baratro del risarcimento (art.2047 cc) che vede come "il risarcimento sia dovuto da chi è tenuto alla sorveglianza" e al genitore si apre così il rischio di dover risarcire anche economicamente il danno, circa 200 mila euro, alla famiglia della signora. Un dramma che ha sconvolto per sempre, anche se in modi diversi, la vita di due famiglie che, in fondo, volevano soltanto godersi le prime giornate di primavera.
È entrato in vigore dallo scorso venerdì, in concomitanza delle feste pasquali, l'istituzione del biglietto da 6 euro per raggiungere il meraviglioso tempio del Valadier di Genga.
La decisione, già largamente dibattuta e mal vista dai frequentatori abituali, prevede il pagamento di 6 euro per il ticket che permette di percorrere l'ostica salita di 700 metri che porta dal parcheggio sottostante sino alla grotta naturale dove, nel 1828, Papa Leone XII fece costruire un tempio dando incarico all'architetto Giuseppe Valadier
Alle numerose proteste, il comune di Genga ha risposto tramite i canali social: "Per garantire un'offerta turistica di qualità, degna del sempre più elevato interesse che il Santuario di Frasassi accoglie dai numerosissimi visitatori, la Giunta Comunale ha affidato al Consorzio Frasassi la gestione dell'accesso al santuario autorizzando l'istituzione dell'ingresso a pagamento".
Il Comune precisa anche che il Consorzio Frasassi ha predisposto un servizio navetta per il trasporto dei visitatori dal parcheggio La Cuna sino al piazzale Don Peppino Fedeli. Una decisione che ha scatenato il malumore di moltissimi utenti e turisti, molti dei quali recatisi nel periodo pasquale in gita a Genga senza aver conoscenza della novità con inevitabili ripercussioni economiche.
È prevista l'esenzione dal pagamento per i residenti e alcune agevolazioni per determinate categorie, ma le polemiche continuano contro l'imposizione del balzello in tutti i canali social del Comune di Genga.
È di 20 giorni di sospensione con riduzione dello stipendio la pena inflitta dall'ufficio scolastico provinciale di Oristano alla maestra Marisa Francescangeli, classe 1965.
Tutto ha inizio il 22 dicembre del 2022 quando la maestra viene chiamata a sostituire un collega assente. Il Natale è alle porte e l'insegnante ha l'idea di far costruire agli alunni un bracciale con le perline che rappresentasse il rosario e, poco prima dell'uscita, fa recitare loro tutti insieme il Padre Nostro e l'Ave Maria.
Un'idea che non è piaciuta ad alcune mamme che hanno segnalato la cosa al dirigente scolastico di un istituto di San Vero Milis - comune in provincia di Oristano - che, di lì a poco, ha convocato la maestra e i genitori per un confronto nel suo ufficio. Alle rimostranze dei genitori la maestra ha fatto le sue scuse ai genitori intervenuti e al dirigente, ma la situazione non si è comunque risolta così.
Lo scorso 2 marzo la maestra è stata convocata dalla direzione dove le è stato notificato il provvedimento: venti giorni di sospensione dall'insegnamento a decorrere dal giorno di rientro (la maestra è attualmente in malattia) con decurtazione di una parte dello stipendio. Per l'insegnante, quindi, porte chiuse sino al 16 aprile.
Una situazione che riporta inevitabilmente alla luce le vicende della professoressa Clara Ferranti nell'Università di Macerata., vicenda della quale si era addirittura interessato il ministero attraverso l'interrogazione dell'onorevole Giovanni Paglia invocante una lesione del principio di laicità dello Stato Italiano
Tornando alla maestra Francescangeli, l'insegnante non ci sta e chiede l'accesso agli atti dove legge che gli vengono contestati più episodi: l'aver fatto pregare i bambini, l'aver fatto loro costruire un rosario e l'averli "spaventati" quando, in altra occasione, aveva spiegato agli stessi alunni la grave pericolosità del fumo. Una risoluzione ritenuta inaccettabile dall'insegnante che annuncia ricorso al dispositivo, ritenendo immeritato il biasimo e ancor di più il provvedimento, considerato umiliante, che è stato preso nei suoi confronti.
È finita con un lieto fine la vicenda del clochard jesino che si era visto privato della vincita che gli aveva cambiato la vita. Protagonista della storia Tiziano Pallonara, 63 anni, ex operaio Italim di Pescara che era stato costretto a lasciare il lavoro per aiutare la madre malata ritirando anche tutto il suo TFR per pagarne le cure.
I soldi erano finiti e ben presto si era ritrovato in strada a chiedere l'elemosina al semaforo di Jesi. Conosciutissimo in città, era solito affiggersi un cartello sbeffeggiando un tema di attualità sempre diverso e facendo danzare il suo cappello che veniva fermato soltanto allo scattar del verde.
Proprio grazie all'elemosina aveva tentato la fortuna acquistando un gratta e vinci nel settembre del 2020 aggiudicandosi il premio di ben 300 mila euro. Grazie a quella vincita,Tiziano aveva potuto pagare alcune pendenze con l'erario e soprattutto fare una donazione alla Caritas locale che lo aveva aiutato nei momenti difficili
Secondo un suo parente, però, a causa di quel tesoretto (in totale 240 mila euro versati in più tranche con assegni circolari dai monopoli) l'uomo era stato circuito da qualcuno al fine di sottrargli il patrimonio e quindi aveva sporto denuncia alle autorità. A seguito della denuncia, erano scattate le indagini e il tribunale aveva bloccato tutti gli assegni al povero vincitore.
Per l'uomo si è quindi riaperta l'unica possibilità di sostentamento, tornare a chiedere l'elemosina al semaforo di Jesi per racimolare qualche soldo.
Dopo due anni, oggi la sentenza che ha chiuso la vicenda restituendo la legittima vincita all'uomo. Il 63enne finalmente potrà godere e disporre della somma a suo piacere lasciandosi definitivamente alle spalle la vita di stenti fatta finora.
Riceviamo e pubblichiamo lo sfogo di un automobilista che affida alle nostre pagine
"Sono le otto di sera, mi immetto in ss77 a Morrovalle, si è fatto tardi e mi sembra la soluzione piu veloce. Il navigatore mi dice che in sei minuti sarò a Piediripa.
Entro in superstrada e trovo un muro di auto, le ultime con le quattro freccie, quelle immediatamente avanti con il motore spento.
Inizia così un calvario che mi porterà a percorrere gli 8,2 km di strada in quasi due ore senza alcuna indicazione.
Ovviamente il focus della questione è nel tratto con i cantieri (la segnaletica dice così) dove sembrerebbe che una macchina si sia fermata. Ma nessuno chiude il tratto che, di fatto, si è gia chiuso da se. Nessuno segnala che il tratto è paralizzato e rimarrà tale per ben due ore. Le auto continuano ad incolonnarsi e ad entrare in superstrada trovandosi lo stesso muro di veicoli che avanzano a singhiozzo qualche centimetro alla volta
Gli automobilisti sono inferociti. "bastava che una pattuglia ci avesse fatto uscire all'uscita precedente (Morrovalle n.d.r.)" esclama un automobilista diretto a Foligno a cui risponde un'altro esausto utente "speriamo che non si accorgano che ci sono incidenti ogni giorno, altrimenti non possono mettere l'autovelox e ci faranno pagare il pedaggio".
Un sipario comico/drammatico degno di "benvenuti al Sud" che lascia l'amaro in bocca a quanti, come me, sono stati ostaggi per due ore a causa di un auto ferma, in ciò che oramai è un incubo chiamato superstrada"
Erano da poco passate le 19 quando il passaggio a livello di Collevario si è messo in funzione per il treno diretto a Fabriano. Complice il traffico o una distrazione, un automobilista non è riuscito a liberare i binari prima che le sbarre si abassassero davanti e dietro il veicolo.
E' immediatamente scattato l'allarme computerizzato che ha allertato la centrale operativa di monitoraggo della linea che ha attivato la procedura prevista per questi eventi mentre l'automobilista è riuscito a sistemare il vecolo a ridosso della sbarra in direzione uscita città in modo da non ostacolare il passaggio del convoglio.
Intanto, la procedura di Trenitalia che prevede l'avvio del treno "a passo d'uomo" sino all'ostacolo era gia stata avviata causando inevitabilmente ripercussioni sulla tratta e sulla circolazione stradale da e per Macerata.
Il convoglio ha raggiunto il passaggio a livello dopo circa trenta minuti transitando a velocità ridottissima davanti al veicolo incatrato tra le barriere senza particolari problemi e dando il via libera alla centrale che ha fatto rientrare l'allerta riaprendo le sbarre
Il malcapitato automobilista è potuto così ripartire ma solo per pochi metri visto che dall'altra parte c'erano in attesa gli agenti della Polizia Locale per le formalità del caso
Perde il controllo dell'auto che finisce fuori strada e si ribalta. L'incidente è avvenuto, poco dopo le 12:00, in contrada Cimarella a Macerata.
Per cause in corso di accertamento, complice anche l'asfalto reso viscido dalla pioggia, il conducente ha perso il controllo del mezzo che è poi uscito fuori la sede stradale, finendo la sua corsa ai lati della carreggiata.
Una volta scattato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118 e dei vigili del fuoco. Il conducente dell'auto è stato estratto dalle lamiere e successivamente trasportato all'ospedale di Macerata in autoambulanza. I rilievi di rito spetteranno alla polizia locale.
Comincia nel migliore dei modi il 2023 per i gialloneri di coach Storani.La Ternana Rugby è il primo banco di prova dell'anno e si ripropone la sfida che nel girone qualificazione ad ottobre aveva visto i maceratesi prevalere sugli umbri per 17-13 dopo una sfida molto combattuta.C'è tensione nel prepartita ARM e tanta voglia di riscattarsi dalla serie di tre sconfitte consecutive, ma Poloni mette a segno un piazzato dopo appena cinque minuti e indirizza subito la partita.Macerata è sul piede avanzante, compatta in mischia e veloce sulla trequarti, e realizza due mete con Barbaresi (trasformata) e Meschini. Terni risponde con una meta trasformata ma è Poloni che realizza e trasforma la terza meta fissando il parziale del primo tempo sul 22 a 7.La partita è già segnata ma Macerata ha voglia di spingere al massimo. Il capitano Acciarresi intercetta un pallone dopo due minuti dall'inizio del primo tempo e va in meta: 29-7Nonostante il risultato l'avversario resiste e lo scontro fisico è costante per tutti gli 80 minuti.Ad una meta del Terni, rispondono Poloni su punizione per i 3 punti e Cardinali con una meta trasformata.Sul finale Terni approfitta di un'errore di interpretazione del pack giallonero e chiude lo scontro sul 39-19.Grande vittoria per i ragazzi ARM e Barbaresi eletto Man of the Match per la prima volta.
“Questo è il giusto atteggiamento. I ragazzi hanno dato grande dimostrazione di maturità e concentrazione – spiega il DS Emanuele Panunti – Non era facile dopo il trend negativo e la lunga pausa interpretare la partita in tal senso. Un plauso va al coach Storani che sta facendo un grandissimo lavoro con il gruppo e a tutti i ragazzi che stanno mettendo l'anima in questo campionato. Con questa giornata - aggiunge Panunti - salutiamo tre dei nostri ragazzi che provano il salto di qualità nel campionato maggiore di serie B con lo Jesi. A loro va il nostro in bocca al lupo e l'augurio di tornare presto o tardi nelle fila del Macerata con un bagaglio di esperienza in più per il nostro futuro. Stiamo lavorando molto anche con le juniores per poterli inserire in prima squadra già dalla prossima stagione e dare continuità al progetto in corso.”Nelle giovanili Under 15 opaca contro Fano Rugby. Il Macerata consegna alla squadra tutor solo due giocatori causa indisponibilità varie e subiscono una sconfitta dai pari età fanesi.Mentre per Under 17 arriva un pareggio contro Ancona. Il risultato finale è 19-19 dopo una partita tirata fino all'ultimo e molto equilibrata. Bel gioco da parte di entrambe le squadre. Per il Banca Macerata Rugby presenti Mozzoni, Vita e Caselli, quest'ultimo ancora una volta in meta.Per il rugby femminile, ancora inarrestabili le Spartan Queens che sfidano Le Puma Bisenzio in trasferta.Partita molto difficile e fisica ma le veregrensi sfruttano la loro maggiore capacità di giocare a largo siglando cinque mete di cui quattro della maceratese Lucrezia Mogetta. Una certezza ogni domenica.Risultato finale è Le Puma Bisenzio 17 – Spartan Queens Montegranaro 33. Applausi per le ragazze d'acciaio!
Paura nel tardo pomeriggio di oggi nel centro storico di Tolentino, quando alcuni residenti hanno avvertito un crollo all'interno di un'abitazione allertando le autorità.
Sono quindi giunti sul posto i vigili del fuoco di Tolentino e la polizia locale, che hanno provveduto immediatamente alla verifica di quanto segnalato, chiudendo la zona.
L'edificio, dalle prime notizie raccolte, sarebbe un immobile già fortemente interessato dal terremoto, sito in via 1° Maggio in pieno centro storico che, anche a causa delle abbondanti precipitazioni di questi giorni, ha subito il crollo parziale del tetto.
Da quanto appreso l'edificio era disabitato e dichiarato inagibile. Sul posto ancora a lavoro le squadre di pronto intervento che stanno lavorando per mettere in sicurezza lo stabile.
È stato chiuso al traffico questa mattina, alle ore 9 circa, un tratto della superstrada (77 della Val di Chienti) Civitanova- Foligno, a causa delle abbondanti precipitazioni nevose che hanno interessato l'entroterra.
Sin dalla notte la neve è scesa copiosa creando difficoltà agli automobilisti e agli autotrasportatori, molti dei quali in viaggio senza le dotazioni necessarie come gomme antineve o catene da neve, che si sono trovati in panne senza possibilità di proseguire.
Immediato l'intervento della polizia stradale e dei vigili del fuoco che hanno dovuto procedere alla chiusura della strada, in direzione monti, dallo svincolo di Caccamo a quello di Muccia, per poter procedere a liberare la sede stradale dai mezzi e dalla neve nel frattempo accumulata. Per i mezzi pesanti, invece, traffico interdetto dallo svincolo Tolentino-zona industriale, direzione nord.
L'ondata di maltempo ha interessato tutto l'entroterra con criticità per il traffico in tutto l'arco appennino. A causa di mezzi pesanti intraversati, è temporaneamente chiusa, altresì, la carreggiata in direzione Fossato di Vico, sulla strada statale 76 “Val D’Esino” al km 5,000 sul tratto comunale di Fabriano.
Sul posto sono presenti le squadre Anas e le forze dell’ordine per la gestione del traffico in piena sicurezza e per consentire il ripristino della regolare viabilità nel più breve tempo possibile.
+++ Aggiornamento +++
Dopo gli interventi di personale e mezzi dell'Anas, è stata ripristinata la circolazione in direzione Foligno per le autovetture e i veicoli leggeri. I mezzi pesanti vengono, invece, ancora filtrati allo svincolo di Tolentino Zona industriale.
Risultati strabilianti per Ovalmente, l'iniziativa ideata e sviluppata dalle Fiamme Oro (la divisione sportiva della Polizia di Stato) in collaborazione con la Questura di Macerata, Banca Macerata Rugby e il Comune di Macerata
Il progetto, che consiste nello studio dei migliori metodi di approccio con i minori in ambito sportivo per favorirne la crescita, è stata fortemente voluta dal Questore di Macerata Vincenzo Trombadore che non ha fatto mancare la sua presenza nel campo "Elia Longarini" di villa potenza: «Non posso che esprimere la mia soddisfazione visto che dopo due anni di fattiva collaborazione tra queste realtà ci apprestiamo a raggiungere un ulteriore obiettivo - ha sottolineato lo stesso Questore - cercare di comunicare una esperienza maturata nei campi di Roma delle Fiamme Oro che riguarda l’approccio didattico e comunicativo con il mondo dei giovani e che potrà avere effetti positivi in ambito sociale, oltre che nell’attività agonistica»
Un esperienza alla presenza di Massimiliano Bizzozero, assistente Capo Coordinatore della Polizia di Stato, referente delle attività sociali FFOO e dei progetti sport – legalità -inclusione nelle scuole e allenatore di Rugby, con la dottoressa Katia Pacelli, psicologa dell’età evolutiva ideatore del progetto "Ovalmente"
"Ringraziamo il dottor Trombadore che ci ha permesso di avere questa opportunità a Macerata - ha commentato Bizzozero -, c’è stata molta disponibilità nell’affrontare i vari test che ci hanno consentito di avere una conoscenza completa del bambino e individuare un metodo di approccio efficace sia dal punto di vista sportivo, così come ottimale per le famiglie in ambito scolastico".
Il progetto, che ha visto impiegati i giovani dell'ARM, è soltanto uno dei molteplici progetti che l'associazione ARM mette in campo a favore dei giovani nella perfetta etichetta del rugby che, essendo un gioco di squadra, insegna a socializzare, a sostenersi, ad aiutarsi ed a lavorare in team per il raggiungimento di un obiettivo comune, la mèta
Per la società e per la Federazione Italiana Rugby, hanno espresso la loro soddisfazione Emanuele Panunti, Responsabile Sviluppo Club del Banca Macerata Rugby, e Francesco Ciotti, rappresentante del consiglio direttivo regionale della federazione e vice presidente del gruppo maceratese: «Ci siamo spesi molto su questo progetto grazie soprattutto alla Questura di Macerata, al dottor Trombadore e ai ragazzi delle Fiamme Oro - ha ricordato Panunti -, per noi è una grande occasione per offrire una servizio alle famiglie con una iniziativa che punta a migliorare la sfera cognitiva e dell’apprendimento del bambino, permettendo alla famiglia stessa di avere uno strumento che, a fine stagione, offrirà una valutazione attraverso la quale si potrà intervenire a supporto delle varie necessità e delle potenzialità dei minori coinvolti».
Concetti confermati anche da Ciotti: «Lo sport è il modo migliore per dotare i giovani degli strumenti fisici ed etici per affrontare le problematiche della vita soprattutto nei ceti meno fortunati - ha detto -, giovani che poi crescendo potranno trovare il modo di offrire quanto appreso alla società».
Un carcere modello, 200 posti di capienza in una struttura che mira alla riabilitazione del detenuto. Si parla di un'area di 10 ettari compresa tra Piediripa e San Claudio nel territorio del capoluogo dove erigere non solo l'unità destinata al ricovero dei detenuti, ma anche un teatro, delle aule dove poter conseguire titoli di studio, impianti sportivi, una biblioteca ed aree dove poter far re-incontrare le famiglie ed i figli.
È questo il progetto avanzato dall'avvocato Giancarlo Giulianelli, dal 2021 nominato Garante Regionale dei diritti della Persona, una figura prevista dalla legge con la triplice funzione di difensore civico, Garante per l'Infanzia e Garante dei diritti dei Detenuti.
E proprio nell'ottica di garantire i diritti ai detenuti, il Garante ha proposto la costituzione di questa struttura penitenziaria anche in soluzione del sovraffollamento carcerario delle Marche che si contrappone alla carenza di agenti penitenziari.
La provincia di Macerata è attualmente l'unica provincia sprovvista di una casa di reclusione, una mancanza sentita anche tenuto conto della presenza in città della Corte d'Assise. La struttura potrebbe portare anche un giovamento in termini economici in quanto si creerebbero più di 200 posti di lavoro che sarebbero forniti da assunzioni per concorsi nazionali (agenti e personale amministrativo) oltre ad attirare naturalmente quanti vorranno stare vicini ai parenti detenuti, con un aumento nelle richieste di alloggi e strutture.
L'ostacolo più grande per il progetto era rappresentato dall'ok obbligatorio del Provveditorato e del sindaco di Macerata che, se non concesso, avrebbe decretato la fine del progetto.
Ed il benestare, all'idea, il sindaco Parcaroli, lo ha concesso ritenendo la struttura utile e, soprattutto, a costo zero per la città che non dovrebbe sborsare un euro per la realizzazione, essendo totalmente a carico del Ministero delle Infrastrutture e del Ministero della Giustizia. Un 'ok' che si somma a quello del Provveditorato che era già stato concesso facendo sì che l'idea possa essere concettualmente realizzabile in un prossimo futuro.