Molti attori teatrali e cinematografici, giornalisti RAI e radiofonici, operatori culturali si sono formati presso la Scuola di Dizione Lettura e Recitazione del Minimo Teatro, l’etichetta storica che sottintende alla massima qualità non solo per il linguaggio teatrale, ma anche per l’applicazione dello studio in altri ambiti scientifici grazie alla disciplina dell’Ingegneria Umanistica, derivazione della Scuola diretta da Maurizio Boldrini.Per il 34° anno il manifesto che annuncia l’apertura delle iscrizioni al nuovo anno di corso appare sui muri delle città e dei paesi del territorio, è il conforto e il prestigio di una iniziativa fuori categoria che resiste alle intemperie della mediocrità, è l’occasione per giovani e meno giovani di poter provare un’esperienza conoscitiva di alto livello. Come al solito gli allievi saranno organizzati in piccoli gruppi tanto da poter contare su proficue lezioni settimanali, inoltre avranno un monte ore individuale per perfezionare l’apprendimento e per assecondare gli interessi personali.Le materie sono: corretta pronuncia italiana, impostazione e dinamica vocale, lettura espressiva, recitazione in versi e in prosa, composizione poetica, drammaturgia, regia, organizzazione, documentazione, azione e musica scenica, prassi sceniche, antropologia teatrale. In più ci saranno alcuni laboratori di dinamica filmica, di scrittura e di radiofonia. E’ prevista l’attivazione anche di una classe riservata a bambini e ragazzi. I nuovi allievi potranno partecipare come uditori anche a Ingegneria Umanistica, iniziativa solitamente destinata alla frequenza di allievi veterani che quest’anno verterà sull’applicazione di risultanze maturate negli anni precedenti (si ricorderà ad esempio che lo scorso anno Ingegneria Umanistica si è applicata alle modalità tecniche di Carmelo Bene) a tre diversi campioni testuali: la tragedia in versi, opera scelta “Adelchi” di Manzoni; il dramma prosastico, testo scelto “Sei personaggi in cerca d’autore” di Pirandello, un classico esemplare della crisi del dramma; il romanzo, qui la scelta è un omaggio a un autore locale scomparso lo scorso anno, Enrico Gentili di Montegiorgio, testo “Maiali nella nebbia”, capolavoro narrativo che sconfina in poesia. L’attività didattica di Ingegneria Umanistica inizia ad ottobre, mentre quella della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione inizierà a novembre e terminerà a giugno 2017 (in coincidenza con il 35° anniversario della fondazione del Minimo Teatro) con l’allestimento degli studi scenici finali. Per informazioni ed iscrizioni: Minimo Teatro, borgo Sforzacosta n. 275, Sforzacosta di Macerata, telefoni: 0733 201370 – 347 1054651.
Presso il Centro per Famiglie di Macerata si è svolto con successo il gratuito corso di Primo soccorso pediatrico organizzato dall’associazione onlus “GENITORI&FIGLI, per mano” in collaborazione con la Croce Verde di Macerata ed il Comune di Macerata.L'auspicio è che sia nata una fruttuosa cooperazione che non termina con questa singola iniziativa. Visto l’interesse da parte della cittadinanza gli organizzatori hanno promesso di replicare il corso di Primo soccorso arricchendolo con ulteriori contenuti di utilità pubblica.
Nel tardo pomeriggio di ieri, presso il Teatro della Società Filarmonico Drammatica, è stata inaugurata, con una interessante e partecipata conferenza di presentazione tenuta dal Professor Roberto Cresti dell’Università di Macerata, l’esposizione Pannaggi. Arredo Casa Zampini, alla presenza del Sindaco di Macerata Romano Carancini e del Sindaco Esanatoglia Luigi Nazzareno Bartocci.La mostra, allestita nella suggestiva cornice del Museo Palazzo Ricci, rappresenta il felice esito di un’idea concepita dalla Fondazione Carima alla quale il Liceo Artistico di Macerata ha sapientemente dato concretezza.Si tratta di un progetto interdisciplinare pluriennale che coinvolge tutte le sezioni dell’istituto e che, oltre alle finalità didattiche e formative proprie della scuola, intende contribuire al lavoro di documentazione e ricostruzione storica della figura di Ivo Pannaggi, uno degli artisti maceratesi più importanti e noti del secolo scorso.L’iniziativa consiste nella ricostruzione fedele dell’arredo di Casa Zampini ad Esanatoglia, realizzato a cavallo tra il 1925 e il 1926 per l’industriale Erso Zampini, persona molto colta e appassionato innovatore, che propose al giovane Ivo, allora studente di Architettura a Roma, di arredare un immobile di sua proprietà.Fu così che venne ideato e realizzato quello che ancora oggi viene considerato il primo esempio in Italia di architettura d’interni d’avanguardia per un’abitazione privata: un capolavoro di sintesi delle correnti artistiche più avanzate dell’epoca, dall’Espressionismo tedesco al Neoplasticismo olandese, passando per il Costruttivismo e il Suprematismo russo e, ovviamente, per il Futurismo italiano.Attualmente, dei quattro ambienti creati da Pannaggi, solo la sala da pranzo e la camera da letto sono ancora al loro posto, sebbene non visitabili; l’anticamera è stata rimontata presso la nuova sede dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, mentre il salottino per radioaudizioni venne dismesso nel dopoguerra e ne rimangono solo poche fotografie in bianco e nero.Gli studenti del Liceo “G. Cantalamessa” hanno dapprima approfondito gli aspetti storici e culturali che sono alla base dell’opera e poi hanno proceduto alla rievocazione precisa e puntuale del percorso ideativo e laboratoriale che ha condotto alla produzione concreta dell’arredo.La sezione Architettura e Ambiente ha provveduto ad un’iniziale ricerca storica e fotografica, quindi alla realizzazione dei disegni esecutivi dell’arredo della Camerapranzo, alla creazione dei modelli in scala, sia in legno sia in PLA con la nuova tecnologia della stampa tridimensionale, e, infine, alla costruzione in scala 1:1 di tutti i mobili in legno massello di faggio.Le classi della sezione Arti Figurative hanno dotato la sala di un servizio da tavola composto da piatti, coppe e bicchieri di ispirazione futurista, realizzato in terracotta decorata con la tecnica del soprasmalto al secondo fuoco, mentre quelle della sezione Design della Modahanno confezionato i tendaggi, riproducendo il modulo disegnato da Pannaggi, e le tovagliette “all’americana”, che corredavano la stanza originale. Alla sezione Audiovisivo e Multimediale, infine, è stato assegnato il compito della documentazione fotografica e filmica delle attività laboratoriali, confluita in un video proiettato all’interno dell’esposizione che racconta, in maniera sintetica, interi mesi di fervente lavoro.“La presentazione al pubblico della Camerapranzo – ha spiegato la Presidente della Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti – conclude la prima fase di questo progetto, che seguiterà nel prossimo futuro con la realizzazione degli altri ambienti di Casa Zampini. La Fondazione Carima, nell’ambito della propria attività istituzionale, promuove e supporta l’iniziativa, coniugando il perseguimento degli obiettivi formativi dell’istituto e la celebrazione di un artista, peraltro ampiamente documentato nella raccolta del Museo Palazzo Ricci, che con la sua opera ha dato lustro alla città di Macerata a livello internazionale”.Per il Liceo Artistico di Macerata, il Prof. Ermenegildo Pannocchia, collaboratore della Dirigenza e responsabile del progetto, ha portato i saluti della Dirigente Scolastica Maria Antonella Angerilli e ha sottolineato la valenza didattica del lavoro svolto, che ha consentito agli studenti che vi hanno preso parte di conoscere la figura di Ivo Pannaggi, rivisitarne l’originale progettualità ed evidenziarne la grande capacità di cogliere, novanta anni fa, il mutamento degli stili artistici e della stessa funzione dell’arte nella società come pochi altri nel suo tempo; parimenti ha costituito una delle tante occasioni in cui nei laboratori dell’istituto si trasmette e si aggiorna quel “saper fare” che è una delle cifre distintive della creatività italiana.Sono state infine citate le preziose collaborazioni fornite dal prof. Luigi Ricci, curatore dell’archivio Pannaggi, dal dott. Gabriele Porfiri, direttore del Centro Studi intitolato all’artista, dal prof. Massimo Angelucci Cominazzini, regista del documentario “Casa Zampini e Ivo Pannaggi”, da Marco Pannaggi, figlio di Ivo; a queste figure sono andati i doverosi ringraziamenti finali.La mostra resterà aperta fino al 23 ottobre nelle giornate di sabato e domenica, dalle ore 11.00 alle 19.00, con ingresso gratuito; negli stessi giorni sarà possibile visitare anche il Museo Palazzo Ricci. Per le scuole è prevista un’ulteriore apertura nelle mattinate di lezione, con una visita guidata su prenotazione da effettuare contattando il Liceo Artistico “G. Cantalamessa” (tel. 0733/262198 oppure e-mail mcsd01000d@istruzione.it).
Nessun accordo con partiti o liste civiche di centrodestra: il coordinamento della Lega Nord di Civitanova Marche fa chiarezza e si dichiara pronta a correre da sola alle prossime elezioni se non ci sarà convergenza sul programma. "Lo avevamo postato nel nostro profilo Facebook nel maggio 2016 e vogliamo ancora ribadirlo. È vero, siamo stati invitati più volte a riunioni e tavole rotonde dove erano presenti i coordinatori di Forza Italia, Fratelli d'Italia e varie liste civiche, ma purtroppo si è sempre e solo parlato di candidati sindaco e mai di soluzioni ai tantissimi problemi che la nostra città deve quotidianamente affrontare. Qui nulla funziona, vige la più completa anarchia. I cittadini sono stanchi di vedere e sentire parlare i soliti noti, non c'è sicurezza, il lavoro manca e i commercianti del centro e delle periferie sono pressati dal fisco e da tasse comunali che aumentano di anno in anno. Noi vogliamo" spiega uno dei leader del gruppo civitanovese, Giuseppe Cognigni "rivoltare la città come un calzino, si riparte dalla base affrontando i problemi giorno per giorno senza confrontarsi con le lobby civitanovesi che stanno paralizzando il futuro dei nostri giovani. Ci saranno di sicuro dei nuovi incontri, noi metteremo al primo posto il programma: se non sarà così andremo alle elezioni di maggio 2017 con un nostro candidato".
La giunta regionale delle Marche ha approvato il Patto orizzontale regionale 2016 che mette a disposizione 3,53 milioni di euro da utilizzare per spese di investimento. Nove Comuni marchigiani cedono parte della loro capacità di spesa per consentire ad altri di investire le risorse, senza violare il pareggio di bilancio tra entrate finali e spese finali."Una sorta di gioco di squadra tra amministrazioni comunali per completare interventi che altrimenti rimarrebbero al palo per i vincoli di legge'' spiega l'assessore al Bilancio Fabrizio Cesetti. ''Alcuni Comuni consentono ad altri di utilizzare la propria capacità di spesa, che recupereranno poi nel biennio 2017-2018, mentre chi la utilizza ora recupererà spendendo meno nel prossimo biennio''. I Comuni che hanno ceduto parte della propria capacità di spesa sono: Gabicce Mare, Maiolati Spontini, Monsano, Montelabbate, Montelupone, Montemarciano, Monteprandone, Numana e Porto Sant'Elpidio. (Ansa)
Riceviamo e pubblicato un comunicato stampa dell'Ordine Architetti,P.P. e C. della Prov. di MacerataIl 21 settembre 2016 presso la sede dell’Ordine degli Architetti PPC di Rieti, a Palazzo Dosi in Piazza Vittorio Emanuele n. 17, gli Ordini degli Architetti, Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori delle Province di Ascoli Piceno, Fermo, L’Aquila, Macerata, Perugia, Rieti, Teramo e Terni, interessate dal sisma, si sono ufficialmente costituiti in forma di Coordinamento caratterizzato dalla presenza di un’Assemblea permanente, indirizzata ad affrontare le problematiche relative alla gestione dell'emergenza e alle fasi successive di questa, con struttura operativa di coordinamento allestita nella predetta sede, in capo i presidenti arch. Franco Brizi Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Rieti e arch. Valeriano Vallesi Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Ascoli Piceno nel ruolo di coordinatori.Gli eventi del 24 agosto hanno fortemente colpito la nostra personale sensibilità di uomini e donne ma soprattutto di architetti, al lutto e al dolore per la scomparsa di numerose vite si affianca il rammarico per la perdita di borghi di alto valore storico e paesaggistico, borghi che sono stati per centinaia di anni muti testimoni di una quotidianità fatta di gesti semplici, di lavoro nei campi e nelle attività artigiane, di sogni, di speranze e progetti futuri coltivati dalle comunità che vi abitavano. Distrutti quei valori c’è il rischio che gli insediamenti sorti sull’onda dell’emergenza, destinati ad avere carattere provvisorio, possano trasformarsi in abitazioni stabili, contribuendo a disegnare un tessuto urbano avulso dal contesto, incapace di relazionarsi con il preesistente tracciato storico, c’è il rischio che il nuovo edificato risulti estraneo al paesaggio, inteso nell’accezione più ampia del termine, mancando di quella necessaria qualità estetica che è inseparabile dall’identità culturale dei luoghi.Con lo slogan Architetti in azione. FermiRestando in EpiCentro il neoistituito Coordinamento intende portare avanti iniziative volte ad assicurare ai territori colpiti un fattivo supporto con la costante e attenta presenza degli architetti, i quali non possono esimersi dall’essere vicini alle popolazioni colpite, mettendo a loro disposizione tempo, competenze, sostegno e voglia di fare, per trattare in modo univoco i principali temi della ricostruzione che vedranno coinvolte le popolazioni nei prossimi mesi, e che dovranno avere necessariamente come protagonisti gli architetti per la specificità della loro formazione culturale.Presso tutti gli Ordini del Coordinamento saranno istituite delle Commissioni Sisma e relative sottocommissioni con lo scopo di affrontare tematiche diverse inerenti la professione e i rapporti con i territori colpiti. Tra le varie proposte è allo studio la definizione di un modello organizzativo della strategia della ricostruzione, nonché un modello di approvazione dei progetti per la ricostruzione degli edifici privati, modalità per la gestione trasparente degli incarichi, convenzioni e onorari professionali, etica professionale e deontologia; i temi trattati verranno condivisi con l’analoga struttura di coordinamento tra gli Ordini degli Ingegneri delle province colpite dall’evento sismico in quanto è opportuno presentare al Commissario alla ricostruzione proposte univoche e ampiamente condivise. Tra le attività anche l’organizzazione di eventi e convegni sulle modalità della ricostruzione e sulle buone pratiche, il coinvolgimento e la partecipazione di tutte le fasce sociali e di età delle popolazioni colpite e il supporto alle Amministrazioni Locali.Inoltre è stata fatta richiesta, alla DI.COMA.C, ai C.O.C. e ai Sindaci dei comuni interessati, per l’installazione nei luoghi del sisma di un modulo temporaneo ad uso ufficio, che garantisca la presenza del Coordinamento e degli architetti sul territorio.
Si terrà stasera, venerdì 30 settembre, al Centro Fiere di Villa Potenza (Mc), a partire dalle ore 21.30, la serata di beneficenza per sostenere Barbara Giuggioloni, mamma maceratese malata di SLA.Barbara lotta da tempo, con coraggio e determinazione, contro la sua malattia che l'ha colpita 5 anni fa e che non le permette più di muoversi, parlare e mangiare. La donna di 40 anni, insieme al marito Carlo, ha organizzato personalmente l'evento grazie anche alla collaborazione dell'amico e comico Antonio Lo Cascio.Sul palco, oltre ad Andrea Polverini e Rigetto, ci sarà la stessa Barbara che racconterà la sua storia, in prima persona, grazie al comunicatore elettronico che le rende possibile il contatto con gli altri. Per chi vorrà, ci sarà la possibilità di cenare presso gli stand gastronomici allestiti al Centro Fiere.
Un ricordo sentito della città al “professore del sorriso” Dante Cecchi, illustre cittadino maceratese, cui sarà dedicata il prossimo 8 ottobre, alle ore 16, al Teatro Lauro Rossi una giornata di studi durante la quale verrà presentato il libro Dante Cecchi. L’avventura di un intellettuale nelle Marche del Novecento.“Quando parliamo di Dante Cecchi – ha affermato il vicesindaco e assessore alla Cultura, Stefania Montenverde nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento avvenuta oggi nella sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti – parliamo di patrimonio culturale, di un pezzo di storia della città ma non solo, di un intellettuale di valenza nazionale che ha ancora tanto da dire soprattutto alle nuove generazioni. Il volume rappresenta un lavoro di cura della città rispetto alla figura di Cecchi e in questo percorso di cura c’è anche un pezzo del Consiglio comunale di Macerata che, grazie ad un ordine del giorno presentato dalla consigliera Ninfa Contigiani e votato all’unanimità, si è fatto carico di un percorso condiviso”.Il volume è stato curato dal professor Alberto Meriggi, attuale presidente del Centro Studi Storici Maceratesi che ha ricordato Cecchi affermando che “è stato rappresentante della ‘miglior gioventù’ maceratese del secondo dopoguerra e attento alle sollecitazioni storiografiche a lui contemporanee, Dante Cecchi è riuscito ad offrire una sintesi compiuta di impegno civile e cultura”.Il volume, pubblicato con una tiratura di 300 copie, doppia rispetto al consueto, dalla Presidenza del Consiglio Regionale delle Marche nella collana dei “Quaderni Storici del Consiglio Regionale” n. 210, si apre con una premessa del Direttivo del Centro di Studi Storici Maceratesi e i saluti di alcune autorità. Il nucleo centrale è costituito da 11 testimonianze di persone, ognuna delle quali ha sviluppato un aspetto specifico tra i molteplici interessi e impegni del professor Cecchi nella propria vita.La prima testimonianza è del figlio Giovanni e riguarda la biografia del padre e ricordi di famiglia: “Mi auguro – ha detto Giovanni Cecchi in conferenza stampa - che il ricordo che viene fatto possa allargarsi e possa trasmettere i valori insiti in quella generazione a cui mio padre apparteneva, valori di intesa, servizio, civiltà, generosità e responsabilità. In questo senso auspico che parte del lavoro svolto da tutti non rimanga fine a sé stesso”.Dopo le testimonianze, nel libro è presente una bibliografia degli scritti di Dante Cecchi curata dal professor Giammario Borri mentre nell’appendice, sono stati pubblicati 5 inediti di Cecchi trovati nell’archivio privato di famiglia, ma ve ne sono anche altri. Il volume, di 312 pagine, si chiude con un album fotografico con 38 scatti suddivisi per tema. All’interno del testo vi sono altre 27 foto riguardanti la tematica trattata nelle pagine in cui sono collocate.Il Centro di Studi Storici Maceratesi, promotore dell’iniziativa in ricordo del professor Cecchi, non poteva esimersi dal ricordare d’aver avuto tra i soci fondatori, tra i membri più autorevoli del Direttivo e tra i collaboratori con maggior numero di saggi, un maestro insigne della storia e, più in generale, un educatore culturale stimatissimo del rango di Dante Cecchi.Per i soci del Centro Studi è stato anche un amico, del quale, ha detto ancora Meriggi, è impossibile dimenticarne lo spirito sempre vivo e la particolare sensibilità con la quale entrava in sintonia con colleghi, studiosi e lettori.L’iniziativa della pubblicazione, oltre all’adesione e al sostegno della famiglia, ha raccolto anche quella della Presidenza del Consiglio Regionale delle Marche, dell’Amministrazione comunale di Macerata, della Fondazione Carima, della Deputazione di Storia patria per le Marche, dell’Accademia dei Catenati e dell’Università di Macerata. Hanno inoltre collaborato al libro in omaggio a Dante Cecchi, Francesca Bartolacci, Giammario Borri, Carlo Capodaglio, Giovanni Cecchi, Adriano Ciaffi, Anna Maria Tamburri e Maurizio Verdenelli.Parole per Dante Cecchi oggi le ha avute anche Nazzareno Gaspari dell’Accademia dei Catenati: “Per 70 anni è stato protagonista dell’Accademia ricoprendo tutte le cariche al suo interno, un personaggio importante di cui oggi cogliamo la sua eredità”.Dal libro emerge che quella di Dante Cecchi è stata una figura di primo piano non solo nella vita culturale, politica e sociale della città di Macerata, ma della provincia e dell’intera regione, dal secondo dopoguerra, nella sua qualità di consigliere comunale e assessore alla cultura nel Comune di Macerata, di professore e preside di Liceo e successivamente docente di Diritto comune e di Storia dell’amministrazione pubblica all’Università di Macerata.Diversi contributi del volume ricordano anche le sue qualità umane, professionali e politiche, le sue capacità di dialogo e di serena apertura al confronto che lo hanno fatto amare e rispettare da tutti, tanto da divenire modello e ispiratore di tanti giovani studiosi e appassionati della ricerca storica. A lui si deve, infatti, un incisivo contributo dato, in modi diversi, allo sviluppo degli studi storici nella regione, sempre coltivati con zelo e dedizione per la storia locale e la propria terra.Ma Dante Cecchi, come ha infine ricordato Fabio Macedoni, prossimamente verrà ricordato anche sotto un altro aspetto, forse più giocoso, quello del teatro. Cecchi, infatti, è stato autore di diverse commedie dialettali che, a partire dal mese di gennaio, verranno riproposte da sei compagnie amatoriali del territorio all’interno di una rassegna che si snoderà tra il Teatro Lauro Rossi e il Teatro Don Bosco.In itinere anche la ripubblicazione, da parte della Fondazione Carima, dell’opera omnia delle commedie teatrali di Dante Cecchi.
In visita nella nostra città, nell’ambito di uno scambio tra l’Istituto Tecnico Commerciale “A.Gentili” di Macerata e il Windthorst-Gymnasium di Meppen, un gruppo di 18 studenti e due insegnanti tedeschi ha ricevuto stamattina nella sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti il saluto di benvenuto del sindaco Romano Carancini.“Parlare ai giovani è sempre bello e il motivo di questi incontri è rafforzare e promuovere la conoscenza tra culture, soprattutto tra i giovani. L'Amministrazione lavora per questo” ha detto il sindaco rivolto agli studenti del Windthorst-Gymnasium, uno dei più rinomati licei tedeschi fondato dai Gesuiti nel 1624, ed ai loro ospiti italiani che li accompagnano nel tour in città“Il processo di unione tra Paesi europei – ha aggiunto Carancini - passa attraverso tante piccole gocce, tanti piccoli incontri. Più che le mie parole di benvenuto, è importante l'accoglienza che voi ragazzi di Macerata riservate loro. Avete una grande responsabilità nelle relazioni di scambio e di gemellaggi che pure hanno contribuito da oltre 80 anni alla pace in Europa”.Il sindaco ha poi ringraziato gli insegnanti e il dirigente scolastico Pierfrancesco Castiglioni, presente anch’egli all’incontro, per il prezioso lavoro in questa direzione e ha chiesto agli studenti cosa fosse piaciuto loro della città. Ai vertici della classifica l’antico orologio, il paesaggio e l’ospitalità della gente
L’Università di Camerino si appresta ad accogliere le centinaia di matricole che inizieranno il loro percorso universitario in Unicam, avendo scelto di iscriversi ad uno dei numerosi corsi di laurea attivati dall’Ateneo camerte.L’appuntamento con le Giornate di Ambientamento per le matricole è in programma lunedì 3 ottobre nelle sedi di Camerino e San Benedetto del Tronto, mercoledì 19 ottobre nella sede di Ascoli Piceno e lunedì 7 novembre nella sede di Matelica.Le “Giornate di Ambientamento per le matricole”, iniziativa promossa dal servizio Tutorato di Unicam, sono volte a facilitare l’inserimento dei nuovi studenti nella realtà universitaria e fornire loro gli strumenti utili per affrontare senza problemi gli studi universitari.“Le giornate – sottolinea la prof.ssa Loredana Cappellacci, Delegata del Rettore per il Tutorato – saranno come sempre ricche di appuntamenti, con presentazioni delle attività didattiche, dei servizi agli studenti, rivolti alle centinaia di giovani studenti che, con grande entusiasmo e con la curiosità di chi si accinge ad affrontare una nuova esperienza, hanno deciso di scegliere Unicam per il proprio percorso universitario”.Gli studenti iscritti ai corsi di laurea con sede a Camerino lunedì 3 ottobre saranno accolti presso il Centro culturale Benedetto XIII dove riceveranno il saluto di benvenuto in Unicam da parte del Rettore Flavio Corradini, e potranno poi avere tutte le informazioni sulle opportunità ed i servizi offerti dall’Ateneo.Nel pomeriggio, i ragazzi partecipanti saranno accolti nelle Scuole di Bioscienze, Giurisprudenza, Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, Scienze e Tecnologie, presso le quali saranno presentati nel dettaglio i corsi di laurea Unicam e saranno fornite tutte le informazione relative alle attività didattiche.Nella sede di San Benedetto l’incontro di benvenuto sarà nel pomeriggio di lunedì 3 ottobre presso il Polo didattico.Il programma dettagliato e tutte le informazioni sono disponibili nel sito www.unicam.it/ambientamentomatricole
Per il quinto anno consecutivo Macerata diventa capitale dello sport italiano. Overtime, il festival del racconto e dell’etica sportiva, organizzata dall’Associazione culturale Pindaro, per cinque giorni, dal 5 al 9 ottobre, proporrà incontri, mostre, proiezioni cinematografiche per conoscere storie di passione sportiva.Sempre più numerose e significative sono le iniziative promosse in collaborazione con l’Università di Macerata nell’ambito dell’Overtime, il festival del racconto e dell’etica sportiva, organizzata dall’Associazione culturale Pindaro dal 5 al 9 ottobre. Il programma è stato presentato oggi dal rettore Luigi Lacchè e dal direttore generale di Unimc Mauro Giustozzi, dal presidente dell'Associazione Pindaro Michele Spagnuolo, da Alberto Monachesi, co-organizzatore del Festival Tipicità e da Mauro Falcucci, sindaco del Comune di Castel Sant’Angelo sul Nera. Proprio al borgo montano sarà dedicato uno degli eventi principali, lo spettacolo “Teo Teocoli show” organizzato in piazza della Libertà a Macerata nella serata di sabato 8 ottobre (inizio ore 22). Saranno, infatti, raccolti fondi a sostegno di questo paese fortemente colpito dal sisma del 24 agosto scorso, ma quasi del tutto ignorato dai riflettori dei media nazionali. Chi vorrà ammirare le imitazioni di Galliani e Caccamo, Peppino Prisco e Valentino Rossi potrà accaparrarsi “un posto in prima fila” facendo della beneficenza mirata: verranno riservate mille sedute davanti e vicino al palco a chi vorrà fare un’offerta in denaro (minimo 10 euro). La metà della somma ricavata sarà devoluta al Sindaco di Castelsantangelo (l’altra metà servirà a coprire parzialmente i costi dello spettacolo). Ma le iniziative non terminano qui.Il Laboratorio Overtime, ha permesso ad alcuni studenti dell’Ateneo di essere protagonisti delle fasi di organizzazione e realizzazione del festival. Studenti e professori sono stati poi chiamati a far parte della Giuria di Qualità che ha selezionato i finalisti di "Overtime Film festival", tradizionale rassegna internazionale di cortometraggi e documentari sullo sport e i vincitori di "Overtime Web Festival", appuntamento dedicato agli internauti dello sport. Le premiazioni della rassegna Web avverranno sabato 8 a partire dalle 14:30 nella prestigiosa cornice dell’Aula Magna accompagnate da un interessante dibattito con protagoniste prestigiose firme del giornalismo italiano tra cui Claudio Arrigoni (Gazzetta), Dario Ronzulli (Radio Sportiva) e Bruno Longhi (Mediaset). Unimc ha messo a disposizione dell’organizzazione i rinnovati locali di CreaHub, che diventeranno quartier generale della manifestazione e sede dell’ufficio stampa, oltre ad ospitare la mostra del fotografo modenese Luigi Ottani “Betlemme 4.30. Il muro che frena la corsa” dedicata alla Maratona della Pace Gerusalemme-Betlemme, per 10 anni ostacolata, ma non fermata, dal muro che divide Israele e Palestina.Giovedì 6 alle ore 16 in Aula Magna si parlerà di Sud Africa, rugby ed apartheid con Vittorio Munari, uno dei maggiori protagonisti della palla ovale italiana, nelle molteplici vesti di giocatore, allenatore e commentatore televisivo del Sei Nazioni, oltreché testimone oculare della celebre finale di Coppa del Mondo 1995 Sud Africa – Nuova Zelanda, resa celebre dal film Invictus di Clint Eastwood.Novità dell’edizione 2016 del festival il contest culinario realizzato in collaborazione con Coop Alleanza 3.0 “Gli studenti Unimc ai fornelli, tra internazionalizzazione e rispetto della tradizione”. I ragazzi, dopo aver fatto la spesa nel punto vendita Coop, utilizzeranno le cucine dell’Ostello Asilo Ricci per realizzare piatti e mettere in pratica ricette. Unici vincoli del gioco: un tetto massimo di spesa e l’obbligo di acquistare alcuni prodotti del territorio. A giudicare le pietanze e, sopratutto, a discutere di alimentazione e tradizione il rettore Luigi Lacchè, il delegato dell’Accademia Italiana della cucina Ugo Bellesi, il coordinatore Chef Marche Luca Facchini e Alberto Monachesi, co-organizzatore del Festival Tipicità.
Lezione speciale per gli studenti delle seconde e terze medie dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” di San Severino Marche e di una classe delle medie di Matelica. A parlare loro di legalità e di lotta alla corruzione, ospite della rassegna “Incontri con l’autore” dei Teatri di Sanseverino, l’ex pubblico ministero di Mani Pulite, Gherardo Colombo. In un incontro durato un’ora e mezza, il magistrato è riuscito a tener desta l'attenzione parlando del rispetto delle leggi e della impossibilità di un contrasto efficace all'illegalità senza partire da una generale presa di consapevolezza circa l'importanza delle regole.“Solo la possibilità di scegliere consapevolmente ci rende cittadini liberi – ha detto più volte il magistrato rivolgendosi ai tanti alunni presenti nell’auditorium della scuola, per poi aggiungere –E’ del tutto inutile una lotta ai singoli fenomeni criminali e ai comportamenti illegali o semplicemente inopportuni dal punto di vista sociale se non si parte da un cambiamento radicale della mentalità di tutti noi”. Sollecitato dalle domande degli studenti, l’ex Pm ha tradotto tale concetto nella metafora dell’inutilità del porre mano al rubinetto di casa per ottenere acqua corrente se non si parte da un controllo della funzionalità dell’acquedotto.Agli studenti Colombo ha confessato che, negli ultimi anni da magistrato, si sentiva proprio come un idraulico impegnato a riparare un guasto al rubinetto di casa pur avendo capito che la vera rottura si era verificata nelle condotte del sistema. Da qui quella che per lui è una missione tutta dedicata alle regole, tra l’altro la associazione da lui fondata si chiama proprio “Sulle regole”. Obiettivo è quello di entrare a contatto con tanti giovani, in innumerevoli incontri in tutta Italia, per riuscire a seminare il seme buono e produrre così un raccolto ottimo.Nella prima parte dell'incontro con le scuole, Colombo ha ripercorso gli anni di Mani Pulite in quanto gli alunni avevano letto e commentato in classe il suo libro sull'argomento, edito da Garzanti, dal titolo: “Lettera a un figlio su Mani Pulite”. Nella seconda parte, invece, un ampio spazio è stato dedicato alle domande dei ragazzi, a cui Colombo ha risposto sempre in modo disponibile mettendosi costantemente al livello dei giovani e sforzandosi di far capire loro che, se talvolta le regole possono sembrare inutili imposizioni, invece esse, comprese e condivise, fondano la vita civile e sociale e rendono tutti liberi e uguali.In apertura dell’incontro hanno portato il loro breve saluto il dirigente scolastico del Comprensivo “P. Tacchi Venturi”, Sandro Luciani, l'assessore comunale alla Cultura, Vanna Bianconi, e il direttore dei Teatri di Sanseverino, Francesco Rapaccioni, che hanno organizzato l’incontro in collaborazione con la casa editrice Garzanti.
Il centro storico di Potenza Picena si è trasformato in un set cinematografico. E’ accaduto nei giorni scorsi in occasione delle riprese di alcune scene del film sul grande tenore recanatese Beniamino Gigli “Un uomo, una voce”, quando il regista maceratese Giuseppe Conti ha utilizzato parte di via Marefoschi e gli interni del Monastero delle Clarisse per girare le scene del giovane Gigli soldato. Ulteriori scene sono state realizzate anche a Villa Buonaccorsi di Montecanepino e in altre zone del centro storico. Il Comune ha garantito l’apporto logistico organizzativo tramite la funzionaria Renza Baiocco.
L'Amministrazione comunale di Civitanova Marche ha deciso di posticipare di qualche settimana il ripristino della zona a traffico limitato domenicale in centro rispetto agli anni precedenti. Il provvedimento entrerà in vigore a partire da domenica 9 ottobre, con le medesime modalità del passato. La limitazione al transito veicolare durerà come in passato dalle ore 15 alle 20 ed interesserà piazza XX settembre, i vialetti nord e sud, corso Umberto I, via Duca degli Abruzzi e corso Vittorio Emanuele fino all'intersezione con via Mazzini.
Nei prossimi giorni l’Università di Macerata concluderà i lavori di recupero del cortile delle ex carceri tra via Illuminati e vicolo Tornabuoni, che originariamente fu orto del monastero di Santa Chiara e che, nell’Ottocento, divenne spazio per i detenuti del carcere attiguo.L’inaugurazione ufficiale è prevista entro fine ottobre. Il progetto, elaborato dall’Area Tecnica dell’Ateneo, ha trasformato il muro di cinta – vincolato dalla Soprintendenza - in risorsa, permettendo di configurare e attrezzare il cortile in modo ottimale per ospitare anche eventi culturali e ludici, quali, ad esempio, convegni, manifestazioni, cinema all’aperto. Per aumentare la capacità di resistenza alle sollecitazioni sismiche, si è intervenuti sulla parte di muro che si affaccia su vicolo Tornabuoni e si interverrà, nei prossimi giorni, su quello che si affaccia su via Illuminati. La breccia, per imposizione della Soprintendenza, sarà chiusa con interventi di miglioramento sismico a tutela della sicurezza degli spazi pubblici vicini.“La conclusione di questo progetto - sottolinea il rettore Luigi Lacchè - rappresenta un evento storico per l’Università e la città di Macerata in quanto, per la prima volta, lo spazio sarà aperto al pubblico”. All’interno del cortile, infatti, la pavimentazione, le panchine, l’illuminazione, il verde e la rete wifi gratuita contribuiranno a trasformare un’area storicamente chiusa alla città in luogo di incontro e di socializzazione, accessibile anche da parte delle persone con ridotta capacità motoria. “L’incontro e lo scambio tra la dimensione culturale dei vicini edifici universitari – prosegue Lacchè - e la dimensione ricreativa dello spazio aperto realizzeranno un innovativo e ibrido luogo pubblico, capace di attivare meccanismi sociali di identificazione e di riappropriazione di un’area centrale del tessuto storico della città di Macerata”.
Federico Lelli Ferretti, alias Fedelux, classe 1971, vive e lavora a Macerata nel settore dell’arte gestendo l’attività di famiglia che si tramanda dal lontano 1936, la Galleria Ferretti.Commerciante e curatore di alcuni artisti in esclusiva è a sua volta un illustratore appassionato di motori e tutto ciò che gravita intorno al mondo custom a due ruote. Proprio da questo grande amore e dalla passione per l’arte che nascono le sue opere che custodisce timidamente da tempo e che ora, invece ha deciso di mettere in mostra.Sabato e domenica (1-2 ottobre) alcune sue creazioni saranno in mostra a Jesi nel rivenditore ufficiale di Harley Davidson Route 76, proprio in occasione dell’arrivo dei nuovi modelli 2017 della custom più famosa al mondo.Non è stato facile uscire dal guscio e mettersi in gioco. Fermato un po’ dalla sua timidezza e dalla sua modestia, Federico ha preferito sempre occuparsi dell’arte altrui e lasciare al tempo libero (spesso la sera tardi) il “suo modo di fare quadri”, così nascono le sue creazioni ispirate dal mondo che lo circonda e dalle sensazioni che vive grazie alle moto, un’altra sua grande passione.Osservatore attento ai particolari prende appunti “urbani” scattando continuamente foto a tutto ciò che gli suscita un’emozione, da una semplice serranda di una vecchia officina alle Cafè Racer, vecchi chopper stile Easy Rider, moto arrugginite, rattoppate, ammaccate.Ovviamente in molti associano il nome di Federico a quella dello zio Dante, premio Oscar per ben tre volte e stimato in tutto il mondo, e alla domanda classica sul famoso parente ridendo risponde “Forse ha paura che gli rubo la scena”.Per mestiere vende quadri e ogni giorno è bombardato da immagini che inevitabilmente lo espongono al rischio di “contaminazione”, ma lui ha le idee chiare e racconta di avere un solo punto di riferimento, il Futurismo, il movimento artistico fondato a Parigi nel febbraio del 1909 da Filippo Tommaso Marinetti. Tra gli artisti preferito: Fortunato Depero, Mario Sironi, Mario Guido Dal Monte e il maceratese Ivo Pannaggi, che , rappresentano la motocicletta e il motociclista in un’epoca immediatamente successiva al primo conflitto mondiale, fissando sulla tela il mezzo meccanico inscindibilmente legato ai concetti di velocità e di accelerazione. Il binomio arte e moto che Fedelux interpreta attraverso moderne tecniche digitali miste a disegno manuale e pittura materica con stucchi e vernici industriali.
Con la partecipazione degli alunni degli Istituti Comprensivi “Leonardo Da Vinci” di Porto Potenza e “Giacomo Leopardi” di Potenza Picena si è svolta nei giorni scorsi sull’arenile nord la manifestazione “Puliamo il Mondo”, organizzata da Legambiente Marche in collaborazione con l’Amministrazione Comunale.Armati di pettorine, sacchetti e rastrelli, studenti ed insegnanti hanno simbolicamente, ma anche in pratica, pulito il tratto di spiaggia libera compreso tra il Santo Stefano e lo Stabilimento Lo Scoglio. Hanno preso parte attiva all’operazione anche il delegato di Legambiente Sandro Sabbatini, gli Assessori Noemi Tartabini e Luisa Isidori nonché il Consigliere Comunale Christian Battistelli.A chiudere la giornata sono stati i subacquei dello Scubateam guidati da Andrea Menghini che hanno provveduto ad immergersi per ripulire il fondale marino prospicente la costa.
Dici Autunno e pensi all'abbassamento delle temperature. Ma non al Caffè dell'Urbe, dove sabato 1 ottobre, riprende vita la stagione musicale, il cui programma si snoderà attraverso esibizioni di band locali ed anche interregionali. Per la prima data saranno gli eclettici monturanesi "Folkappanka" ad infiammare la pista dell'ormai storico locale sito a Convento di Urbisaglia. Genere Folk/Rock con un movimentato repertorio composto da brani di Mannarino, Capossela, Gazzè, BandaBardo' e tanti pezzi popolari per festeggiare e salutare il cambio di stagione. A seguire DJ Set fino all'Alba con Tartaro MC. Inizio concerto ore 23, ingresso gratuito.
Questa mattina a Macerata, presso la chiesa di S.Giorgio, si è celebrata la messa officiata dal Vescovo S.E. Mons. Nazzareno Marconi, in occasione della ricorrenza di S. Michele Arcangelo Patrono della Polizia di Stato.Alla cerimonia, con la quale la Polizia di Stato celebra il proprio Santo Patrono, erano presenti anche il Prefetto di Macerata Roberta Preziotti, il Sindaco di Macerata Romano Carancini, il Procuratore Capo della Repubblica Giovanni Giorgio, il Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Stefano Di Iulio, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Amedeo Gravina, il Comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato Giuseppe Bordoni, nonché numerose altre Autorità civili e militari.Presenti anche i familiari e le vedove dei poliziotti della Polizia di Stato della provincia di Macerata caduti in servizio tra i quali la Sig.ra Monteverde Renata vedova della Guardia di Pubblica Sicurezza Sbarbati Marino, VITTIMA DEL DOVERE, la Sig.ra Martini Rina, vedova della Guardia di Pubblica Sicurezza Idone Michele, VITTIMA DEL DOVERE E MEDAGLIA D’ORO ALLA MEMORIA e la Sig.ra Rutolo Laura, mamma dell’Agente Caucci Leonardo caduto in servizio con il collega Ispettore Angelozzi Gianluca.Al termine della celebrazione, il Questore Giancarlo Pallini ha sottolineato il particolare significato della ricorrenza poiché oggi a Roma, nel corso della cerimonia nazionale per la medesima , presso la Chiesa di Santa Caterina a Magnanapoli, ricorrenza alla presenza delle massime Autorità nazionali, al Capo della Polizia Prefetto Franco Gabrielli è stata consegnata una copia della Bolla Pontificia con la quale papa Pio XII proclamò, nel 1949, S. Michele Arcangelo Patrono della Polizia di Stato.Il Questore ha ricordato anche la figura di Don Pietro Parisse, cappellano della Polizia di Stato deceduto improvvisamente alcuni mesi fa.
Molti, all'indomani del sisma del 24 agosto avevano proposto di destinare la somma del jackpot del Superenalotto alle popolazioni terremotate. Col passare del tempo, ci sì è accorti che la cosa risultava formalmente impraticabile e alla fine i buoni propositi si sono scontrati con la dura realtà.Non è successo così nel caso dei fondi risparmiati dalla Camera dei Deputati nell'anno in corso. Grazie all'iniziativa del suo vicepresidente, Simone Baldelli, eletto nelle Marche nella lista di Forza Italia, la Camera ha stanziato per l'emergenza terremoto una cifra pari a 47 milioni di euro. Atteso il parere favorevole del Governo, che è arrivato, puntuale in mattinata, tutti i gruppi parlamentari hanno votato favorevolmente la delibera dell'ufficio di presidenza."Sono orgogliosa che l'Aula di Montecitorio abbia deciso di destinare alle popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto i 47 milioni di euro risparmiati quest'anno dalla Camera. Sulla risoluzione proposta al riguardo dal Vicepresidente Baldelli e firmata da deputati di tutti i gruppi si è registrata infatti una significativa unanimità. E anche nel voto sulle numerose mozioni a favore delle zone danneggiate si è potuto apprezzare un clima di dialogo e di convergenza. Mi sembra una conferma ulteriore di come tutte le forze politiche stiano rispondendo con senso di responsabilità agli impegni presi fin dalle prime ore dopo la tragedia". Così la presidente della Camera Laura Boldrini, in una nota.