Molte famiglie hanno accettato l’invito dell’amministrazione comunale di Tolentino, Ufficio Servizi Sociali e Ufficio Ambiente, per partecipare all’evento di questa mattina che prevedeva la piantumazione di alcuni alberi dedicati ai bambini e alle bambine nuovi nati nell’anno 2023, nell’area verde di recente costituzione posta all’incrocio tra via E. Mattei e viale A. Cassarà.
Protagonisti assoluti della mattinata, resa ancor più piacevole dalle alte temperature, sono stati tanti papà e mamme che hanno piantato alberi di specie autoctone che cresceranno insieme ai loro figli.
“Un gesto simbolico – come hanno sottolineato l’assessore alle Politiche sociale Elena Lucaroni e i consiglieri delegati Fabio Montemarani e Antonio Trombetta - ma significativo: la piantumazione di alberi che cresceranno insieme ai nostri nuovi cittadini”.
“L'albero, simbolo di vita, crescita e rinascita – hanno detto - diventa oggi il legame tangibile tra le generazioni presenti e quelle future. È un'impronta verde che lasciamo nella nostra città, un segno tangibile del nostro impegno verso la sostenibilità ambientale e la cura del nostro territorio”. A dimora solo piante autoctone.
La Conferenza regionale ha approvato il progetto definitivo per il restauro del muro di cinta di via Maestro Armanno, nel comune maceratese di Pioraco. L’importo previsto per i lavori, ricompresi nell’ordinanza commissariale numero 137, è di 160.000 euro.
In seguito al sisma, infatti, la porzione muraria in oggetto è stata danneggiata riportando lesioni, soprattutto nella parte alta; lungo le fessure che si sono create, l’infestazione della vegetazione spontanea ha avuto grande incidenza. Inoltre, la parte sommitale del muro ha subìto uno “spanciamento” verso l’esterno.
«Anche attraverso quelli che sembrano interventi di minore entità si può restituire tanto alle comunità del sisma - spiega il commissario straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli -. Al termine dei lavori, infatti, via Maestro Armanno sarà riaperta al pubblico dato che ora il passaggio è interdetto per motivi di sicurezza. Proseguiamo il nostro lavoro a testa bassa e con determinazione, consapevoli che c’è ancora molto da fare. Fondamentale, come sempre, la sinergia con la Regione guidata dal presidente Acquaroli, con l’Ufficio Speciale Ricostruzione e con il sindaco di Pioraco Matteo Cicconi».
Il muro di cinta di via Maestro Armanno è situato a margine del centro storico ed è ciò che rimane delle vecchie mura cittadine. Di una lunghezza di circa 40 metri, faceva parte della “cinta inferiore”, ossia la parte delle mura verso oriente che congiungeva le due sponde del fiume. Le sue origini potrebbero risalire all’epoca medievale.
L’intervento mira a ripristinare la funzionalità statica e al restauro, passando in primis dalla pulizia del paramento murario per liberarlo dalle piante infestanti. La parte centrale, caratterizzata dalle lesioni più gravi, verrà consolidata mediante uno scuci-cuci finalizzato a eliminare lo spanciamento.
Sulla sommità del muro si prevede la ricostruzione del parapetto. L’opera sarà completata con il ripristino della pavimentazione della via, nella fascia adiacente il parapetto, dove si riscontrano le maggiori fessurazioni ed il piano di calpestio risulta sconnesso.
Siamo al centro di un interesse turistico nazionale, in cui s’inseriscono perfettamente i nostri “percorsi di storia”, con richieste di partecipazione che provengono da varie regioni d’Italia. Segno che la formula che abbiamo proposto funziona”. È il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, a commentare il successo dell’iniziativa delle passeggiate nella storia, percorsi guidati nella natura in cui si raccontano fatti, eventi e personaggi del territorio, organizzati dal Comune in collaborazione con il “Girastorie” di Matteo Petracci.
“La gente ha bisogno di sperimentare la bellezza dei contesti naturali e conoscere la storia di questi luoghi meravigliosi. Noi offriamo gratuitamente questa possibilità. La prossima tappa, domani, domenica 7 aprile, avrà per tema l’economia agropastorale, i luoghi della transumanza, le lavorazioni casearie e dei prodotti della terra: una storia che ci rende orgogliosi delle nostre tradizioni. Questa è la formula di turismo che proponiamo e riteniamo vincente per il territorio: mettere insieme natura e cultura. E i risultati ci stanno dando ragione”
Da domani (domenica 7 aprile) torna l’isola pedonale in piazza del Popolo. Lo prevede un’ordinanza della polizia locale della città di San Severino Marche.
Nelle domeniche di aprile, maggio, giugno e settembre, nel tratto compreso tra il civico numero 19 e il civico 45, dalle ore 7.30 alle ore 19.30 verrà istituito il divieto di sosta e transito. L’uscita da piazza del Popolo sarà da via Ercole Rosa.
Nei mesi di luglio e agosto, dal lunedì al sabato dalle ore 19,30 alle ore 24, verranno invece istituiti il divieto di sosta e transito nel tratto dal civico numero 19 al civico 45 divieto. L’uscita da piazza del Popolo sarà da via Ercole Rosa.
Tutte le domeniche di luglio, nel tratto compreso dal civico 19 al civico 45, divieto di sosta e transito, sempre dalle ore 07,30 alle ore 24. L’uscita da piazza del Popolo sarà sempre da via Ercole Rosa.
Divieto di sosta e transito, dalle ore 7,30 alle 19,30, sempre dal civico numero 19 al civico 45 di piazza del Popolo anche nelle domeniche di agosto. L’uscita da piazza del Popolo sarà ancora da via Ercole Rosa.
Dalle ore 19:30 alle ore 24 divieto di sosta in tutta piazza del Popolo sempre nelle domeniche di agosto. Conseguentemente in via Garibaldi saranno istituiti il divieto di sosta e quello di transito (eccetto residenti). Per tutti varrà l’obbligo di proseguire dritto da via Massarelli a via Salimbeni e da via Collio in via Nazario Sauro fino all’intersezione con via Garibaldi.
Montefano ha raggiunto un importante traguardo nell'ambito dello sviluppo infrastrutturale sportivo, con l'assegnazione di 344.588 euro dal Fondo Sport e Periferie 2020. Questo fondo, istituito dal Governo per promuovere interventi edilizi nell'impiantistica sportiva, mira al recupero e alla valorizzazione degli impianti esistenti, con l'obiettivo di potenziare l'agonismo, favorire lo sviluppo della cultura sportiva e migliorare il tessuto sociale. L'amministrazione comunale, nel concepire il progetto, ha integrato valori cruciali come la promozione delle pari opportunità, la diffusione dei principi di non discriminazione, l'inclusione sociale e la partecipazione allo sport di soggetti diversamente abili, minoranze etniche e gruppi socialmente vulnerabili.
l progetto di adeguamento del campo Sportivo Comunale dell’Immacolata ha ottenuto l'approvazione della Commissione Aggiudicatrice per la sua qualità e gli obiettivi ambiziosi che si propone di raggiungere, rappresentando una delle prime iniziative sostenute dal Comune di Montefano attraverso i finanziamenti governativi disponibili.
L’investimento totale dell'opera è aumentato nel corso del 2022, raggiungendo 559.588,65 euro dei quali 344.588 euro provengono dal contributo del Fondo Sport e Periferie 2020 (pari al 61,58%) e 215.000 euro rappresentano il cofinanziamento del Comune (pari al 38,42%).
I lavori di adeguamento hanno avuto per oggetto il completamento della recinzione dell'area da gioco, la realizzazione di separazione tra tifoserie locali e ospiti, una piattaforma elevatrice e l’ampliamento della tribuna esistente per consentire l'accesso agli spettatori diversamente abili.
Inoltre sono stati realizzati nuovi servizi igienici per gli spettatori, è stata installata l’illuminazione ordinaria e di emergenza della tribuna, è stato aggiornato l'impianto di illuminazione del campo con proiettori a Led per ridurre i consumi energetici ed è stato installato un impianto fotovoltaico sulla copertura della tribuna esistente con sistema di accumulo per utilizzare energie rinnovabili.
La sindaca Angela Barbieri commenta con soddisfazione il termine dei lavori “L'inaugurazione dei lavori di adeguamento del nostro Campo Sportivo segna un passo significativo per Montefano nel promuovere l'accessibilità, l'inclusione e lo sviluppo sportivo della cittadina, e conferma l’impegno di questa Amministrazione a procedere con determinazione per garantire una Montefano in linea con i tempi e le esigenze della sua comunità".
"Attraverso progetti come questo – il cui reperimento di finanziamenti pubblici non è stato affatto semplice visto l’importante intervento strutturale – diamo segno della volontà di realizzare interventi pubblici di rilevanza sociale ed infrastrutturale a tutto vantaggio della cittadinanza. Ringraziamo la società Sport e Salute per la gestione del finanziamento del Fondo Sport e Periferie 2020, l'impresa appaltatrice B.IE S.n.c. di Bravi Francesco e Ubaldo di Cingoli, il progettista e direttore dei lavori, Ingegner Elio Ottaviani, il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, Ing. Daniele Talevi, il collaudatore statico, Ing. Genc Dermani e la S.S.D. Montefano Calcio per la preziosa collaborazione durante i lavori”.
Sulla A14 Bologna Taranto nella galleria Vinci compresa nel tratto tra Pedaso e Grottammare in direzione di Pescara, sono in corso le attività di approfondimento tecnico e di prima messa in sicurezza a seguito dei danni causati dall'incendio generatosi dopo l'incidente al km 293 tra due mezzi pesanti e un pullman avvenuto nella mattinata di giovedì, in cui una persona ha perso la vita.
Dopo i primi rilievi nella notte, fa sapere Aspi, i tecnici della Direzione di Tronco di Pescara di Autostrade per l'Italia hanno definito un piano di interventi allo scopo di ripristinare il transito all'interno della galleria Vinci entro la mattinata del 24 aprile, grazie all'impegno di una task force che lavorerà su più turni h24 e 7 giorni su 7, per poter agevolare gli spostamenti previsti per il ponte del 25 aprile.
Qualora l'andamento delle lavorazioni lo consentisse, Aspi - si legge in una nota - "metterà in campo tutte le risorse possibili per anticipare ulteriormente la data di riapertura del tunnel".
Le attività degli ispettori e dei tecnici di Aspi proseguiranno per questo fine settimana, seguite dall'avvio del programma di lavorazioni a partire da lunedì 8 aprile. Durante tale periodo resterà attivo uno scambio di carreggiata per consentire il transito su una corsia per entrambe le direzioni di marcia.
Al fine di limitare i possibili disagi, Autostrade per l'Italia ha rimosso nella notte tutti gli altri cantieri presenti nel tratto marchigiano della A14, sospendendo pertanto temporaneamente le attività di potenziamento degli impianti nelle gallerie San Basso, Cupra Marittima, San Cipriano e Castello di Grottammare comprese tra i km 295 e 301. La direzione di tronco di Pescara di Autostrade ha previsto a supporto degli utenti un potenziamento dei presidi di segnalamento code e di assistenza all'utenza, oltre alla presenza di carri di soccorso meccanico per risolvere tempestivamente eventuali turbative.
Sabato 4 maggio, con una cerimonia ufficiale in programma alle ore 16 alla presenza di diverse autorità, il giardino storico monumentale “Giuseppe Coletti” sarà riaperto alla fruizione dei cittadini settempedani. A dare l’annuncio, nelle sue comunicazioni ufficiali in apertura dell’ultima seduta del Consiglio comunale, il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei.
"In questi mesi l’Amministrazione comunale settempedana ha lavorato al recupero dell’area grazie a un profondo intervento finanziato con il Piano complementare al Pnrr nei territori colpiti dal sisma tramite la linea riguardante i progetti di rigenerazione urbana degli spazi aperti pubblici di borghi, parti di paesi e di città", ha affermato Piermattei.
"Complessivamente le opere sono consistite nella piantumazione di nuove essenze arboree e siepi, nella sistemazione delle aree a verde e delle bordure, nella sistemazione dei viottoli interni e delle fontane, nella sistemazione degli arredi per favorire la socialità e la valorizzazione turistica, nel rifacimento dell’area giochi e di aree sportive attrezzate per bambini e di tutto l’impianto di irrigazione e di illuminazione con l’apposizione di cartelli informativi didattici".
Il giardino storico “Giuseppe Coletti” costituisce una testimonianza storica di non trascurabile importanza per l’originalità e la complessità dal punto di vista progettuale del suo impianto. Al suo interno ospita un importante patrimonio arboreo con un monumentale Cedrus libani da una circonferenza di quasi 5 metri e un’età stimabile di oltre 150 anni.
"Il recupero del giardino è stato affidato a una grande esperta, l’agronomo e paesaggista Luigina Giordani. Il progetto di riqualificazione intende riportare il giardino ad una leggibilità del suo disegno che ricalca, di fatto, anche la sua impostazione storica".
Nella villa tardo liberty che per sessant’anni è stata la sede della Nazareno Gabrielli e di Poltrona Frau sta per aprire Interno Marche, il "design experience hotel" pensato e voluto dal Cavalier Franco Moschini, legato a doppio filo con l’edificio di viale Cesare Battisti.
Rinasce così l’edificio che dai primi del ‘900 ha reso Tolentino un punto di riferimento per la pelletteria dopo quattro anni di cantiere e un intervento di recupero e trasformazione degli spazi che ne ha restaurato gli affreschi, modulato i grandi spazi di opificio novecentesco, integrato le antiche vasche di concia e li ha messi in dialogo con i lavori dei più grandi designer italiani e internazionali.
Le 30 camere dell’hotel sono difatti dedicate alla storia del design internazionale e ai suoi protagonisti con 25 camere e 5 suite long stay. Le camere sono tutte diverse una dall'altra e ispirate, ciascuna, allo stile del progettista a cui sono intitolate oltre che a 5 movimenti stilistici che hanno attraversato l’ultimo secolo: Arts & Crafts, Secessione Viennese, il Movimento Moderno, il Pop e il Radical.
Michele De Lucchi, Marc Newson, Gae Aulenti, Vico Magistretti, Giò Ponti e Achille Castiglioni sono solo alcuni dei designer rappresentati attraverso ambientazioni, linee e pezzi iconici. A essere raccontati sono i principali interpreti del design che hanno collaborato e contribuito al successo delle aziende presiedute da Franco Moschini nel corso della sua lunga vita imprenditoriale.
Stanza dopo stanza, oggetto dopo oggetto – sono oltre 400 i pezzi iconici che trovano spazio in Interno Marche – l'hotel trasmette le atmosfere di autori dagli anni '40 del secolo scorso fino ai giorni nostri.
Interno Marche si sviluppa su due piani più la torretta di Villa Gabrielli a cui si aggiungono un giardino da oltre 1.500 m2 e una dependance di nuova costruzione in cui si trovano le 5 suite per i soggiorni più lunghi (alcune di esse dotate anche di cucina).
Lobby, sala colazione e lounge bar trovano spazio nella grande sala a 3 campate che fu il cuore pulsante della produzione mentre il bistrot restaurant, – materie e sapori del territorio rivisitati in chiave contemporanea dallo chef Marco Faiella – la SPA e la palestra si trovano al piano terra.
L’opificio Bistrot e lounge bar, sarà aperto – a pranzo e a cena – anche ad ospiti dall'esterno mentre SPA e palestra saranno ad esclusivo uso degli ospiti dell'hotel.
Interno Marche è un luogo legato a doppio filo alla storia e alla comunità di Tolentino, a partire dalla sua vocazione manifatturiera. Per questo, dal 15 al 20 aprile, la comunità locale potrà visitare l’hotel in anteprima e prenotare un tavolo al bistrot. L’intento è quello di mantenere saldo il legame con la città, che potrà così iniziare da subito a vivere questo spazio sotto una nuova luce.
Il nome dell'hotel vuole essere un richiamo alla collocazione geografica in cui la struttura sorge – l'interno della regione Marche, appunto – e all’interior design di cui l’hotel è essenza. Ma fa anche riferimento al genius loci dell’industrioso territorio di Tolentino, caratterizzato da sempre da un grande fermento ideologico e culturale.
Dichiara Carlo De Mattia, CDO della Moschini Spa: “Interno Marche nasce innanzitutto per dare l’opportunità a questo territorio di essere conosciuto e riconosciuto da un vasto pubblico, nazionale e internazionale, grazie anche al supporto della Fondazione Design Terrae, che ha curato il progetto di comunicazione e coordinato gli allestimenti artistici della struttura. Questo luogo è pensato come espressione del bello, buono e ben fatto di questa comunità e che pertanto, a cui si sente profondamente legato”.
La Moschini ha deciso, ormai da tempo, di affidare un compito così delicato nella cura di un progetto come questo a uno studio architettonico giovane dei dintorni, nella fatti specie l'ORAstudio. Non a caso la maggior parte delle maestranze che hanno lavorato a questo progetto appartengono al territorio. Alla base c’è una precisa volontà: quella di dare spazio a giovani professionisti che si sono trovati a confrontarsi con nomi importanti.
A tal riguardo, Cristiana Antonini e Claudio Tombolini di ORAstudio, responsabili del progetto architettonico e di interior design, affermano: “Essere stati scelti per questo incarico è stato per noi un orgoglio e una responsabilità e ci ha dato l'opportunità di valorizzare un edificio simbolo della nostra città e di trasformarlo in qualcosa di unico. Siamo intervenuti in quello che è stato un contenitore di storia del nostro territorio perché – con Interno Marche – divenga un contenitore di storie legate al mondo del design. Abbiamo adottato un modello di ‘ricostruzione sostenibile’ che rende Interno Marche il primo hotel al mondo a beneficiare della doppia certificazione di sostenibilità Gbc Historic Building e Leed V4 for Hospitality. Questo dimostra che si può fare un intervento di architettura contemporanea in un edificio storico, coniugando il lato estetico e poetico con quello tecnico come testimoniato da certificazioni di valore internazionale”.
Conclude Franco Moschini: “Paesaggio, patrimonio storico e artistico e capacità manifatturiera sono stati fattori che, in vari modi, hanno indirizzato, supportato e guidato il mio “fare”. L’ultimo progetto in ordine di tempo, quello che più raccoglierà l’eredità di una storia, è proprio questo hotel: sarà un luogo unico, da cui partire per il racconto vivo di un territorio a cui è ancorato. Un luogo in grado di conservare i ricordi ma allo stesso tempo di guardare al futuro usando il design di prodotto come fil rouge”.
Si sono tenute ieri sera (giovedì 4 aprile) le elezioni per il rinnovo del direttivo della Pro Matelica. L’associazione, dopo tanti anni di eventi e iniziative, ha dei nuovi componenti (11 in tutto). Si tratta di: Alessio Micucci, Nicolò Salvi, Marta Micucci, Kevin Toska, Matteo Salvi, Irene Ruggeri, Chiara De Simei, Simone Boarelli, Fabio Tozzi, Alessio Nucci e Hekuran Lamcaj.
Nella prossima riunione verranno decisi i vari ruoli (presidente, vice, segretario, tesoriere). Alla serata di “passaggio” tra l’ormai ex direttivo della pro loco e quello rinnovato, hanno partecipato anche il vicesindaco Denis Cingolani e gli assessori Maria Boccaccini e Graziano Falzetti. «Un grande ringraziamento ai componenti del direttivo uscente della Pro Matelica guidato da Claudio Marani che, dopo molti anni di onorato servizio per la città, passano il testimone ad altri volontari per il nuovo mandato – ha commentato Cingolani -.
La città di Matelica è sicuramente risultata più viva ed attrattiva grazie all’impegno messo nelle diverse attività e manifestazioni organizzate in questi anni. Complimenti ancora e in bocca al lupo al nuovo direttivo per l’intenso lavoro che dovrà svolgere».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’assessore al Turismo Maria Boccaccini: «Ringraziamo il presidente uscente Claudio Marani e tutti coloro che in questi anni hanno contribuito alle iniziative organizzate dall’associazione – ha aggiunto Boccaccini – la Pro Matelica ha raggiunto importanti traguardi grazie a loro ed è stata sempre di supporto alle varie manifestazioni organizzate anche da altre realtà cittadine. Ci auguriamo che il nuovo direttivo possa continuare in questa direzione e magari ampliare ulteriormente questo spirito di iniziativa e collaborazione grazie all’innesto di nuove forze».
L’Ufficio Speciale Ricostruzione ha approvato il progetto esecutivo relativo al centro storico di Piè del Sasso, capoluogo del comune di Monte Cavallo. Si tratta di uno dei primi interventi relativi all’ordinanza commissariale numero 137 (che dà copertura finanziaria a ben 742 opere nel cratere marchigiano) a ricevere l’ok a livello progettuale, il tutto per un importo di 1,8 milioni.
«Monte Cavallo è uno dei luoghi naturalistici più suggestivi delle Marche, situato all’imbocco di una gola chiusa tra picchi rocciosi, a oltre 600 metri di altitudine - spiega il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli -. Al tempo stesso, è anche il comune meno popolato della regione. Qui, come in molti altri piccoli centri dell’Appennino, la sfida è dunque doppia, perché alla ricostruzione post sisma si affianca la lotta allo spopolamento. L’importante approvazione del progetto conferma la volontà di non abbandonare questi meravigliosi luoghi, ed è frutto del lavoro congiunto portato avanti insieme alla Regione guidata dal presidente Acquaroli ed allo stesso Usr».
Nello specifico, l’intervento è finalizzato al ripristino di funzionalità e sicurezza del sistema urbano di Piè del Sasso, il tutto attraverso opere di urbanizzazione ed infrastrutture. Al centro del progetto c’è piazza Caduti di Nassirya, col ripristino del muretto e la sostituzione della rete metallica, la riconfigurazione e l’integrazione dei sotto-servizi emergenziali, il rifacimento della pavimentazione e la riqualificazione del muro in cemento armato.
Sono previsti anche la ristrutturazione e il miglioramento sismico del lavatoio di via Roma e la riqualificazione del vicino fontanile. Sempre in via Roma, si procederà al rifacimento della pavimentazione stradale, così come in via Umberto I e nella piazza del Comune.
In via Leopardi, invece, è in programma la separazione della fognatura acque nere e acque bianche, mentre lungo la strada provinciale Caspriano verranno ripristinati i muretti e sostituito il parapetto di protezione. Infine, nell’area degli impianti sportivi verranno riqualificati i bagni pubblici.
Nella cornice della sala riunioni delle associazioni di categoria, si è svolta questa mattina una conferenza stampa cruciale organizzata da Confindustria, che ha visto la partecipazione di figure chiave nel settore dell’edilizia e dell’architettura. Tra i presenti, Enrico Crucianelli, presidente Ance, Paola Passeri, presidente Collegio Geometri Macerata, Giovanni Salvucci, Anaepa Confartigianato Loredana Camacci Menichelli, vicepresidente dell’Ordine degli Architetti e Matteo Petracci del Cna settore edilizia, che hanno affrontato un tema di bruciante attualità: la “34esima modifica del Superbonus e il rischio che corre la ricostruzione”.
Prima di entrare nel vivo dei vari interventi tecnici, dove verranno evidenziate le conseguenze e gli effetti collaterali di questa modifica che vede la scadenza del Superbonus alla fine del 2024 e una mancanza di parametri e somme certe, questa, in estrema sintesi è la premessa: in un processo edilizio, la certezza del budget è un elemento imprescindibile. Senza questa, non è possibile strutturare alcun intervento. Per quanto concerne la ricostruzione post-sisma, fin dall’inizio, ha mostrato che il contributo massimo, calcolato su una somma per metro quadro in base al tipo di danno, non è mai stato adeguato.
L’esplosione dei prezzi, seguita alla pandemia e al conseguente Superbonus, ha reso necessario l’aumento dei contributi. Tuttavia, anche questo incremento non è riuscito a soddisfare le necessità a causa di una situazione diversificata: per edifici con danni minori si sono potute fare scelte diverse, ma per i danni gravi il contributo non è mai stato sufficiente, seppur fondamentale.
Di fronte a questa incertezza, il settore ha dovuto adattarsi, cercando di conciliare due meccanismi con dinamiche e regole profondamente diverse: il ‘Contributo parametrico’ iniziale e il ‘Superbonus’, subentrato in un secondo momento. Una soluzione sembrava essere stata trovata, ma ora, con la modifica del Superbonus valido, al momento, fino alla fine del 2024, sorge la domanda: come si procederà?
A prendere per primo la parola durante la conferenza, moderata da Manuela Berardinelli,è stato il presidente Ance Enrico Crucianelli: "Voglio innanzitutto riconoscere e ringraziare l’operato del commissario Castelli perché ha dimostrato la volontà di portare avanti la ricostruzione con determinazione. Tuttavia bisogna dire che questo provvedimento sconta una scarsa chiarezza sulle nuove pratiche e su quelle già presentate. In particolare, in merito a quest’ultime, va chiarito se vanno a concorrere o meno dentro questo plafond di 400 milioni che è stato dedicato al cratere per il 2024.Proprio sulla questione del plafond dell’anno corrente non vi è alcuna nota su quello che succederà nel 2025: se sarà necessario e se ci sarà un altro plafond dedicato al Superbonus. Tutto questo non può che determinare una totale incertezza e quest’ultima si va a ripercuotere sulle aziende che si trovano a dover prendere delle decisioni in merito alla contrattualizzazione di interventi che vanno oltre l’anno in corso. Conseguenza di tutto questo è il blocco delle progettazioni”.
“Riteniamo- prosegue Crucianelli- che questo intervento sia negativo e per certi versi immotivato per la ricostruzione: se, come appare chiaro, la volontà dei legislatori è quella di mettere in sicurezza i conti pubblici non possiamo non rilevare che l’entità del super bonus relativa agli ormai ambiti residuali non può incidere in maniera importante sui conti dello Stato. L’auspicio principale è quello che venga stracciato l’articolo 1 e riteniamo fondamentale un aumento del contributo adeguato, una misura tale da garantire la non necessità di accollo da parte dei committenti: questa deve essere la via maestra”.
Poi, il turno di Paola Passeri: “ L’ennesimo stop, dal 2016, è caduto come un fulmine a ciel sereno in un momento in cui i progetti erano decollati e la ricostruzione era nel pieno. Il Commissario Castelli ha fatto molto nell’ultimo periodo però è vero che, di nuovo, ci ritroviamo a dover capire quello che dobbiamo fare sia per quanto riguarda le pratiche che sono già state presentate, perché non abbiamo certezze se riusciamo a portarle a termine nel 2025, sia per quanto riguarda quelle che devono partire e per le progettazioni in corso che non sono ancora state presentate”
“Oggi- dichiara Passeri-non si sa se questo plafond messo a disposizione potrà essere esaustivo. Occorre un’ulteriore proroga: non possiamo parlare di un Superbonus se ci sarà fino al 2024 perché le pratiche che iniziano oggi, per la ricostruzione pesante, richiedono tempi più lunghi. La richiesta che viene fatta è di avere certezze; occorre riportare le persone nelle abitazioni, nell’entroterra e per questa finalità dobbiamo avere una situazione chiara, definita. Oltre a chiedere il mantenimento del superbonus chiediamo che ci debba essere l’aumento del costo parametrico adeguato. Oggi la committenza deve sapere qual è il costo dell’opera e quello dell’accollo. La grande precarietà che ha creato in questo momento l’uscita di questo decreto è data dall’incertezza di una scelta di progettazione unitamente alla committenza”.
Giovanni Salvucci è intervenuto a dare una visione dal punto di vista delle piccole e medie imprese del settore artigiano: “si sconta ancora di più, rispetto alle grandi aziende, l’incertezza normativa e la difficoltà a trovare cessionari per il credito d’imposta che impedisce alle imprese di firmare contratti di appalto.
Le difficoltà che abbiamo è la cessione da parte dell'impresa al sistema bancario; c'è una lotta quotidiana per accaparrarsi qualche piccolo plafond che manifestano problemi di natura fiscale da parte delle banche. La chiusura di quest’ultime comporta per le imprese di dover cercare alternative al sistema bancario quindi a enti gestionali non bancari di scarsa affidabilità e di costi enormi che costringono così l’impresa a doverli ribaltare sul committente”.
“Il limite dei 400 milioni- conclude Salvucci- potrebbe non essere sufficiente; oggi tutti i progettisti, tutti i committenti accelerano i tempi per accaparrarsi un parte dei 400 milioni creando una lotta intestina fra imprese, committenti, progettisti per riuscire ad arrivare prima. E’ un limite che crea ulteriore incertezza alle imprese. Il nostro problema è quello di poter proseguire nella stipula dei contratti in una situazione in cui il sistema si era adeguato a livello di progettazione, di ufficio ricostruzione, di lavoro intenso e produttivo; oggi questo decreto ha creato e sta creando incertezze enormi”.
Loredana Camacci Menichelli ha fatto leva sulla necessità di un contributo unico: “ è chiarissimo che serve adeguare il contributo della ricostruzione; è vero che nei progetti già avviati è importante il mantenimento del Superbonus ma, di sicuro, è fondamentale poter avere un contributo unico perché la gestione di due sistemi paralleli e con normative differenti (il contributo parametrico e quello del superbonunus), crea un aggravio e complicazioni inutili e in alcuni casi ingiustificate. La segnalazione che abbiamo fatto come ordine per poter dare continuità ai colleghi di lavorare al meglio, ai committenti di arrivare al completamento della ricostruzione e alle imprese di garantire la certezza di tutta la procedura, è che serve una costanza nel mantenimento delle norme che siamo chiamati a rispettare”.
Infine a chiudere il ciclo della conferenza Matteo Petracci il quale, oltre ad associarsi alle preoccupazioni esposte dagli precedenti partecipanti, ha aggiunto una nota sulla Legge di Bilancio: “La Legge di Bilancio del 2024 ha aumentato dall’8 all11 % la ritenuta d’acconto sui corrispettivi che arrivano alle aziende in relazione agli interventi che beneficiano di bonus fiscali; anche questo incide pesantemente”.
Tornando sul tema ricostruzione Petracci ha messo in luce la necessità di una tempistica più lunga in rapporto all’entità dei lavori: “ La ricostruzione è un investimento di lungo periodo e quindi ha bisogno di chiarezza e certezza che sono elementi necessari; se noi parliamo di 2025, rispetto ai tempi di intervento edilizio, è una prospettiva corta, una ricostruzione col fiato corto, nonostante l’impegno che il commissario Castelli ha profuso in questo periodo per perfezionare quello che Legnini aveva precedentemente avviato Dopo il 2025 che cosa succederà? Chi fa un progetto di vita in queste condizioni? Le regioni direttamente coinvolte nel cratere si devono far sentire; ricordo che le Marche sono la regione più colpita dal sisma per cui, in questo caso, ci si aspetta che quest’ultima prenda posizione rispetto a un intervento del governo che penalizza pesantemente i tempi della ricostruzione. Il silenzio della Regione Marche è incomprensibile. Auspichiamo che Palazzo Raffaello si faccia sentire”.
Le problematiche che riguardano l’intestino sono molteplici: diarrea, stitichezza e meteorismo si manifestano con sintomi piuttosto precisi, e talvolta la tensione addominale impedisce lo svolgimento delle attività quotidiane. Come trattare questi disturbi? Consigliamo di leggere un approfondimento sui rimedi per la stitichezza, oltre che di rivolgersi al proprio medico per sottoporsi agli esami specifici.
Gli esami consigliati in caso di disturbi intestinali
Come capire se è presente un’infiammazione intestinale? Con gli esami del sangue, e in particolare bisogna verificare emocromo e proteina C reattiva. Ma ci sono molti esami che portano a una diagnosi più completa, tra cui il test per la celiachia, gli esami colturali delle feci o il test del respiro.
In alcuni casi, soprattutto quando si sospetta una malattia infiammatoria intestinale, ci si sottopone all’ecografia delle anse intestinali: in altri, invece, è richiesta una colonscopia. Sicuramente invasiva, ma permette di osservare la zona del colon e di rilevare la presenza di lesioni o di polipi.
Diarrea, cos’è e sintomi
L’emissione di feci liquide è comunemente conosciuta con il termine di diarrea. Spesso è un disturbo di origine infettiva, ma talvolta è la spia di un problema più gravoso: è molto importante monitorare sempre i segnali che il nostro corpo ci manda, così da riferirli al medico nel modo più preciso possibile.
C’è differenza, ovviamente, tra diarrea acuta e diarrea cronica: nel primo caso il disturbo dura per poco meno di due settimane, mentre nel secondo si protrae nel tempo.
Sono diversi i sintomi della diarrea: oltre a doversi recare frequentemente in bagno, in alcuni casi si osserva dolore addominale, nausea frequente, vomito, mal di testa o inappetenza. Nei casi più gravi, infine, non è da escludere la febbre.
Cause della diarrea
È importante sottolineare che le cause della diarrea sono diverse: si parte da rotavirus e norovirus, fino ad arrivare ai batteri escherichia coli, salmonella, campylobacter o clostridium difficile.
In alcuni casi la diarrea si manifesta a causa di uno stato d’ansia piuttosto forte e prolungato nel tempo, per abuso di alcool, per allergie o intolleranze alimentari.
Come anticipato, la diarrea può essere cronica: in tal senso è bene verificare la presenza di ulteriori disturbi o patologie, come celiachia, pancreatite cronica, sindrome dell’intestino irritabile o morbo di Crohn.
Infine, un segnale a cui prestare enorme attenzione: la presenza di sangue nelle feci potrebbe indicare un tumore al colon. Il consiglio che diamo è di rivolgersi al proprio medico e fare tutte le analisi e i test del caso.
Stitichezza, cos’è e sintomi
Conosciuta come stitichezza o stipsi, questo disturbo indica la difficoltà di evacuazione. Anche in questo caso, come per la diarrea, siamo soliti riconoscere due tipi di stitichezza: acuta e cronica. Può dunque comparire all’improvviso, e in seguito sparire o perdurare nel tempo.
Per quanto riguarda i sintomi, troviamo un’improvvisa perdita di peso, sanguinamento, vomito, distensione o gonfiore addominale.
È bene sapere che, per quanto non sia un disturbo invalidante, un eccessivo sforzo nella defecazione può portare ad alcune complicanze, come prolasso rettale, emorroidi, ragade anale, formazione di fecalomi, ipertono sfinteriale.
Cause della stitichezza
Perché soffriamo di stipsi? La principale causa è uno scorretto stile di vita, che ovviamente include diversi aspetti a cui prestare attenzione, come l’alimentazione – soprattutto quando non è equilibrata – bere poca acqua, scarso apporto di fibre, non mangiare abbastanza frutta e verdura.
Vita sedentaria e poca attività fisica influenzano negativamente lo stato del nostro intestino. Ma non solo, perché lo stress o la presenza di alcune malattie gastrointestinali (o metaboliche) possono portare a soffrire di stitichezza.
Spesso tende a manifestarsi in vacanza o quando siamo in viaggio, perché non ci sentiamo a nostro agio. Tuttavia, per quanto l’uso dei lassativi sia consigliato, un abuso potrebbe causare stitichezza sul lungo termine. Sentire il parere del proprio medico è essenziale per comprendere come contrastare il disturbo.
Meteorismo, cos’è e sintomi
Veniamo infine a un altro disturbo enormemente diffuso, ovvero il meteorismo. Cos’è? Quando si manifesta? Nel momento in cui c’è una quantità eccessiva di gas nel tubo digerente, avviene la dilatazione dell’addome.
Di conseguenza, tendiamo a emettere maggiormente gas intestinali, ma non è l’unico sintomo, poiché si notano spesso dolore addominale, diarrea e anche gorgoglii addominali frequenti.
La “pancia gonfia” è un fenomeno che riguarda molti di noi, a prescindere dal genere, dall’età o persino dallo status sociale: colpisce tra il 10% e il 13% della popolazione mondiale.
Le cause del meteorismo
Soffrire di meteorismo, come abbiamo visto, capita spesso, ma quali sono le cause? In tal senso è determinante l’aiuto del proprio medico, in quanto potrebbe dipendere dall’appendicite, dalla celiachia, dalla colite, dall’intolleranza al lattosio (o alimentare), per la sindrome dell’intestino irritabile.
Sono solo alcune delle cause che possono contribuire alla pancia gonfia, anche perché spesso il meteorismo si presenta per un errore comportamentale durante i pasti. Quale? Masticare, deglutire e bere di fretta, o un abuso di bevande gassate o chewing gum.
Al via la ricostruzione dell'Hotel Felycita, uno dei simboli del turismo invernale di Frontignano di Ussita. Partite oggi le operazioni di demolizione della struttura, primo passo del cantiere che restituirà lo storico hotel alla piena funzionalità.
La ricostruzione dell’hotel Felycita è stata sbloccata grazie al Decreto ricostruzione (DL 3/2023). Nel Dl infatti è stato introdotto un emendamento, voluto dal commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli in accordo con il Governo, che ha consentito di utilizzare i fondi della contabilità speciale per le anticipazioni IVA che altrimenti sarebbero state a totale carico degli imprenditori (come i titolari di hotel). Una situazione che, specie nel caso di progetti con importi elevati (compreso quello dell'hotel Felycita) avrebbe bloccato la ricostruzione.
Il commissario Guido Castelli afferma: "Per i titolari dell’hotel Felycita Gianfranco Tombini e sua moglie Franca Vitazzi è un giorno di rinascita, il giorno atteso per oltre sette anni vissuti tra difficoltà, tenacia e amore per le loro montagne. Sono cominciati oggi i lavori di demolizione dell’Hotel Felycita, storico punto di riferimento del turismo a Frontignano di Ussita. È la premessa alla riedificazione della nuova struttura e a un nuovo inizio per questa storia familiare simbolica dell’Appennino centrale, di cui mi sono personalmente interessato. Grazie alla stretta collaborazione con il Governo e il Parlamento, il presidente Francesco Acquaroli, con l'Usr e il sindaco Silvia Bernardini possiamo testimoniare oggi una vicenda positiva, segnale di una ricostruzione finalmente avviata anche grazie a un cambio di passo normativo che ha saputo tenere conto della realtà attuativa dei cantieri".
Il sindaco Silvia Bernardini ha dichiarato: "La demolizione dell’Hotel Felycita è un avvenimento simbolico. Per la ricostruzione dei nostri paesi, che senza strutture ricettive non potranno ripartire veramente; perché è il primo albergo ad aver usufruito del cd “Emendamento Ussita” al decreto ricostruzione, voluto dal commissario Guido Castelli, proprio sulla scorta del caso del Felycita".
"E proprio questi sono i risultati del lavoro incessante e continuo, che insieme al presidente della Regione Acquaroli, il commissario Castelli sta potando avanti e per il quale non finiremo mai di ringraziarli. Ma soprattutto perché è frutto della tenacia e dell’attaccamento al proprio paese dei nostri abitanti, che non demordono, nonostante tutte le avversità, le difficoltà e nonostante la veneranda età. Ne è un esempio magnifico Gianfranco Tombini, che a dispetto dei suoi 83 anni, insieme alla sua Franca, ha lottato per avere questo risultato. Non posso che essere orgogliosa di rappresentare, come sindaco, queste persone che amano in maniera così passionale il loro paese ed il loro lavoro".
Nella mattinata odierna, delegazioni della Regione Marche e della Provincia di Macerata hanno svolto un sopralluogo nei tratti di costa che nei giorni scorsi sono stati interessati dalle violentissime mareggiate che, purtroppo, oltre ad erodere metri di spiaggiato, hanno anche provocato danni di una certa gravità, mettendo a serio rischio la sicurezza delle infrastrutture pubbliche e private del nostro territorio.
Per la Regione Marche e la Provincia di Macerata erano presenti l'Ingegner Filomena (Regione Marche), l'Ingegner Giaccaglia (Provincia di Macerata) e Luca Buldorini (vicepresidente Provincia di Macerata).
Il Comune di Porto Recanati era rappresentato dal sindaco Andrea Michelini, dal vicesindaco Giuseppe Casali, dall'assessore ai Lavori Pubblici Lorenzo Riccetti e dal Consigliere con delega alla Protezione Civile Gianluigi Serena, oltre che dai responsabili dell’ufficio tecnico.
“Dopo un accurato sopralluogo i rappresentanti degli organismi sovraordinati, di concerto con le autorità politiche locali, hanno convenuto che la situazione, di estrema gravità, necessitasse della massima attenzione e di un dispiego immediato di ogni risorsa economica disponibile per far fronte ad una prima sistemazione dei danni arrecati dalla violenza del mare”, si legge in una nota del sindaco Michelini .
“Come noto, la direttrice strada provinciale Porto Recanati – Numana, pur non avendo subito danni che ne abbiano impedito la fruibilità e la percorrenza, è stata corrosa dalla potenza del mare nei basamenti del limitrofo marciapiede”.
“Gli interventi da pianificare e realizzare, dunque, in attesa che la Regione Marche dia il via libera ai lavori della realizzazione delle scogliere nel tratto costiero di Scossicci, sono ovviamente di massima urgenza, a maggior ragione in vista di una stagione estiva ormai alle porte”.
“Con l'occasione sono stati incontrati i titolari delle attività commerciali locali che hanno espresso tutta la loro preoccupazione per lo stato in cui versa il nostro litorale in prossimità di una stagione turistica prossima a entrare nel vivo”.
“Proprio in considerazione di quanto sopra si dovrà dunque procedere alla messa in sicurezza della zona, con la speranza che nelle prossime settimane non accadano altri eventi atmosferici simili a quelli che si sono verificati nel periodo di Pasqua, che diano origine a ulteriori fenomeni erosivi”.
È online il nuovo bando Erp per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica 2024. Le domande dovranno essere presentate entro le ore 23:59 del 29 aprile 2024.
Le domande, correlate da tutta la documentazione obbligatoria, possono essere presentate in modalità telematica, utilizzando le credenziali Spid, Cie e Carta Cns, usufruendo del supporto e dell’assistenza tecnica dei Caf o delle organizzazioni sindacali (consulta il link per visionare l’elenco dei Caf aderenti https://www.comune.macerata.it/bando-2024-per-assegnazione-alloggi-di-edilizia-residenziale-pubblica/) o autonomamente, sempre in modalità telematica (https://sociali.comune.macerata.it/sicare/benvenuto.php ).
“È online il nuovo bando per la presentazione delle domande per l'assegnazione delle case popolari. Da diversi anni stiamo lavorando in maniera serrata su questo fronte tanto che, a oggi, sono stati assegnati 18 appartamenti dall’emanazione dell’ultima graduatoria. Le assegnazioni continueranno senza soluzione di continuità, fino all’entrata in vigore della nuova graduatoria, prevedibilmente a maggio 2025" - ha detto la vicesindaco e assessore alle Politiche Sociali Francesca D’Alessandro -.
"Grazie a specifici accordi stipulati con i Caf, gli utenti possono trovare un valido supporto nella compilazione e nella presentazione della domanda. Oggi più che mai l’amministrazione pone attenzione al tema dell’edilizia residenziale pubblica perché in questo particolare momento storico il diritto alla casa è fondamentale per avere una sicurezza familiare, un’armonia e una stabilità sociale. Ci stiamo dedicando concretamente a questo aspetto sociale anche con progetti specifici, come il condominio solidale di via Pavese, e con nuovi progetti che vedranno il loro avvio a breve”.
Le pensioni nelle Marche? Siamo sempre più poveri e vicini a quelli del Sud, con le donne ancora super penalizzate. E’ il quadro che emerge dall’elaborazione Ires Cgil dei dati Inps 2024 sulle pensioni vigenti. Loredana Longhin, Cgil Marche e Vilma Bontempo, Spi Cgil regionale: “Le Marche scivolano verso la povertà, le donne percepiscono una media di 815 euro in meno rispetto agli uomini. Non rassegniamoci a diventare una regione del Sud. La Regione inverta la rotta prima che sia troppo tardi”.
I DATI - Sono 536.919 le prestazioni pensionistiche e assistenziali attualmente erogate dall’INPS nelle Marche di cui 301 mila pensioni di vecchiaia (pari al 56,2% del totale), 24 mila pensioni di invalidità (4,6%), 110 mila pensioni ai superstiti (20,5%), 14 mila pensioni/assegni sociali (2,7%) e 86 mila prestazioni a invalidi civili (16%). Pertanto, le prestazioni di naturale previdenziale rappresentano l’81,3% del totale mentre quelle di naturale assistenziale sono il 18,7%.
È quanto emerge dai dati dell’Osservatorio INPS sulle pensioni vigenti nel 2024 (escluse le gestioni dei lavoratori pubblici), elaborati dall’Ires CGIL Marche.
L’importo medio mensile delle pensioni vigenti nelle Marche è di 956 euro lordi, con valori medi che variano dai 1.244 euro delle pensioni di vecchiaia ai 489 euro delle pensioni agli invalidi civili. Nelle Marche, gli importi delle pensioni di vecchiaia sono inferiori a quelli nazionali: -224 euro lordi medi mensili. Particolarmente significativa è la differenza negli importi delle pensioni dei lavoratori dipendenti che, nelle Marche, sono di 1.445 euro, ovvero -264 euro mensili rispetto ai valori medi nazionali e -358 euro rispetto alla media delle regioni del Centro.
Ma non solo, considerando il complesso delle gestioni delle pensioni di vecchiaia, le Marche si posizionano nella parte bassa della classifica, per importo medio mensile, anche la Campania, la Sicilia e la Sardegna e la Puglia, hanno importi più alti.
Nelle Marche 303mila prestazioni pensionistiche, pari al 56,5% del totale sono inferiori a 750 euro al mese (53,7% la media nazionale): dunque, circa 6 pensioni su 10 registrano un importo inferiore alla soglia della povertà.
Sempre relativamente alle pensioni di vecchiaia, significativa è anche la differenza tra uomini e donne: se i primi percepiscono 1.530 euro lordi, l’importo corrisposto alle donne è di 902 euro, ovvero mediamente 628 euro in meno ogni mese rispetto agli uomini; la differenza per le pensionate ex lavoratrici dipendenti arriva a -815 euro mensili. Il divario delle pensionate marchigiane emerge anche con le donne delle altre regioni, con una differenza media di 123 euro in meno al mese.
L’ANALISI - Per Loredana Longhin, segretaria Cgil Marche, “questa situazione preoccupa perché ci racconta di quanto la nostra regione si stia impoverendo e stia scivolando inesorabilmente verso Sud. Risalire la parte bassa della classifica è possibile ma la Regione deve invertire la rotta subito, mettendo in atto politiche finalizzate alla creazione di posti di lavoro stabile, in grado di garantire retribuzioni dignitose che si trasformino alla fine della carriera lavorativa in una pensione equa.
E invece anche chi lavora non può considerarsi al riparo dal rischio di povertà. Il fenomeno dei working poor non sta risparmiando nemmeno la nostra regione; è, quindi, necessario mettere in campo misure di contrasto alla povertà, a partire dal ripristino delle misure universali di contrasto alla povertà”. Vilma Bontempo, segretaria regionale dello Spi Cgil, a proposito del divario tra uomini e donne, sottolinea che ,“se confrontiamo il report 2024 con quello del 2023, si evince una tendenza all'aumento del gap tra uomini e donne sugli importi delle pensioni di vecchiaia".
"Mentre nel 2023 la differenza era di -747 euro per le donne rispetto agli uomini, nel 2024 si è passati a -815 euro. Una differenza che espone sempre più le donne a condizioni di povertà se non si interviene sulla domanda di lavoro che offre alle donne solo occupazioni precarie e a orario ridotto. Inoltre è necessario, come rivendichiamo da anni, introdurre una pensione di garanzia riconoscendo i contributi per il lavoro di cura, formazione e ricerca di lavoro. Una condizione pensionistica nella quale si conferma anche quest’anno il gap di genere: gli uomini con pensioni fino a 750 euro sono il 40,2% del totale, per le donne tale percentuale sale al 68,8%, a conferma di una maggiore esposizione alla povertà per il genere femminile”.
È stato firmato, nella mattinata di oggi, il verbale per la consegna dei lavori relativi all’intervento di restauro e miglioramento sismico del complesso monumentale della basilica di San Nicola. Erano presenti per il Comune di Tolentino il sindaco Mauro Sclavi, l’assessore alla Ricostruzione Flavia Giombetti, il responsabile dell’Ufficio Lavori Pubblici e RUP Katiuscia Faraoni, la direttirce di cantiere Giulia Carpignoli, la direttrice dei Lavori Ilaria Persico dello Studio Arcale srl in RTP con Studio Paci e il rappresentante della ditta aggiudicataria del bando Leonardo srl di Casalecchio di Reno Francesco Geminiani.
Nei prossimi giorni verrà installata la grande gru e verrà aperto il cantiere che consentirà l’avvio e lo svolgimento dei lavori previsti che avranno una durata di 584 giorni per un importo complessivo di quasi 3 milioni di euro. Tutto l’intervento verrà realizzato assicurando comunque le attività di culto della comunità Agostiniana. Si conta di concludere i lavori in occasione del centenario del ritrovamento del corpo di San Nicola, avvenuto nel 1926, a opera di Padre Fusconi.
"Il progetto prevede la riparazione, il restauro e per quanto possibile il miglioramento sismico dell’edificio chiesa, compatibilmente con la pregevolissima valenza monumentale che la stessa ricopre, ricorda il Comune. Questo primo intervento interessa solo i luoghi connessi alla basilica che è stata danneggiata dagli eventi sismici del 2016 e va rilevato che lo stato di danno subito risulta severo solo localmente anche se coinvolge più punti della stessa basilica e delle cappelle annesse. È stato eseguito un accurato rilievo dello stato lesivo del complesso e quindi si interverrà su più punti per garantire il restauro e il miglioramento sismico".
Dopo le diverse iniziative in favore della celebrazione della donna tenutesi lo scorso 9 marzo, culminate con la riuscita serata di Villa Anton, "Woman is Life" ha previsto un altro appuntamento, questa volta "più istituzionale", nella sala del consiglio provinciale di Macerata.
La consegna del Premio Personalità Femminile nel Mondo del Lavoro 2024 si è così spostata nella splendida sala del palazzo della Provincia, dove le 20 donne premiate hanno potuto riportare le loro testimonianze lavorative e di vita, dando spazio ad un prezioso momento di confronto fra le varie realtà del Maceratese.
L'evento è stato organizzato ancora una volta dalla consigliera di Parità della Provincia di Macerata Deborah Pantana, che prima di procedere alla premiazione ha dichiarato: "Tutte le donne meritano un premio. Nel nostro caso abbiamo voluto valorizzare il meglio che la provincia di Macerata possa offrire, fornendo esempi di donne che ogni mattina si svegliano e mettono passione e impegno nel loro lavoro".
La prima donna ad essere premiata è stata il prefetto di Macerata Isabella Fusiello. Il suo ruolo, tradizionalmente ricoperto da figure maschili, rispecchia alla perfezione il concetto di pari opportunità, come affermato dal prefetto stesso: "Una funzione è una funzione e deve essere esercitata da chi ne ha le possibilità, uomo o donna che sia".
Isabella Fusiello ha voluto poi mandare un messaggio agli uomini in tema di violenza di genere, invitandoli a sostenere iniziative volte a contrastarla: "Al giorno d’oggi assistiamo a tanti convegni sulla violenza di genere, che sono però organizzati quasi sempre da donne. Sarebbe bello che anche gli uomini si mettessero in prima linea per organizzare eventi del genere, dal momento che la questione riguarda tutti. Ci vogliono forza e coraggio, sia da parte degli uomini che delle donne".
Figure politiche, imprenditrici, dirigenti scolastiche e membri delle forze dell’ordine sono state successivamente premiate e ognuna di loro ha potuto esprimere un pensiero profondo in grado di esaltare il cosiddetto "girl power".
Di seguito i nomi e le cariche di tutte le donne premiate: Isabella Fusiello (Prefetta di Macerata), Nicoletta Pascucci (dirigente Questura di Macerata), Giulia Maggi (Maresciallo Carabinieri di Tolentino), Rosaria del Balzo Ruiti (Presidente Croce Rossa), Elisabetta Cristallini (dirigente Confindustria Macerata), Rosa Piermattei (sindaco di San Severino Marche), Antonella Marcatili (dirigente scolastica), Alessandra Gattari (dirigente scolastica), Rita Emiliozzi (dirigente scolastica), Maria Antonella Angerilli (dirigente Scolastica), Giulia Volpini (presidente associazione di volontariato di Castelraimondo), Ilenia Cittadini (assessore comune di Castelraimondo), Alessandra Pierini (vicepresidente associazione giornalisti delle Marche), Forconi Oriana (Multiradio).
E ancora Laura Bravi (imprenditrice), Laura Ottaviani (imprenditrice), Emanuela Leli (imprenditrice), Ivana Marchegiani (artigiana), Giuliana Bernardoni (mastri pellettieri Tolentino), Manola Fontana (fashion giamandance) e Carolyn Smith.
È stato prima il simbolo del turismo invernale di Frontignano, poi – più tristemente – quello del terremoto del 2016, che ne ha bloccato per anni attività e speranze. Fino ad ora: parte finalmente la ricostruzione dell’Hotel Felycita di Ussita, con l’avvio ufficiale dei lavori di demolizione, necessaria per la riedificazione ex novo dell’edificio, che avverrà domani (giovedì 4 aprile, ndr).
Il progetto di rifacimento dell’hotel è stato affidato alla Fratelli Chiodi Costruzioni, mentre lo smantellamento è di competenza della Eco Demolizioni di Rimini, realtà specializzata in grandi demolizioni con particolare attenzione al recupero e riutilizzo delle macerie. La ricostruzione prende dunque forma, dopo un iter burocratico particolarmente complesso.
Saranno presenti all'apertura del cantiere: Silvia Bernardini sindaco di Ussita; Corrado Chiodi e Massimo Chiodi; Fratelli Chiodi Costruzioni; Cristina Fabrianesi Eco Demolizioni.
(Foto Ansa)
Sabato 31 marzo, alle 18.30, si sono accesi i nuovi impianti di pubblica illuminazione lungo via Paganuccia a Montefano. Una illuminazione pubblica efficace rappresenta un importante miglioramento per la sicurezza e il comfort di tutti i residenti e coloro che frequentano questa strada.
La sindaca Angela Barbieri – intervenuta durante l'inaugurazione – ha sottolineato l'importanza di questa nuova illuminazione, affermando: "Era da tempo desiderio dell'Amministrazione illuminare una via così importante del nostro paese. Via Paganuccia è non solo molto abitata, ma anche frequentata dai camminatori montefanesi che, a tutte le ore, percorrono questo tratto grazie alla sua bellezza panoramica e alla relativa tranquillità.L'amministrazione comunale ringrazia la ditta Eredi Paci Gerardo S.r.l. e il progettista Luigi Molini per la loro preziosa collaborazione e il contributo fondamentale che hanno fornito per rendere possibile questo importante progetto".
Nella matinata di oggi, inoltre, la sindaca ha ufficialmente inaugurato i lavori di rifacimento del mantello stradale in via San Marcello.
L'intervento ha permesso di migliorare sensibilmente la viabilità e la sicurezza stradale in questa zona, garantendo un transito agevole e sicuro per veicoli e pedoni.
La sindaca Barbieri ha espresso la propria soddisfazione per il completamento dei lavori, sottolineando l'importanza di questa opera."Finalmente abbiamo risolto un serio problema che ha afflitto i nostri concittadini per troppo tempo. La regimentazione delle acque in via San Marcello rappresenta un passo avanti significativo per la nostra città e dimostra l'impegno e l'attenzione dell'amministrazione comunale verso le esigenze dei cittadini" , ha dichiarato la prima cittadina.
La sindaca e l'amministrazione comunale hanno ringraziato, altresì, i residenti di via San Marcello per il graditissimo pensiero floreale ricevuto stamattina,"segno tangibile dell’apprezzamento dell’operato dell’amministrazione stessa e di quanto i lavori stradali nella via fossero assolutamente necessari", ha concluso Barbieri.