Quali sono i disturbi intestinali più diffusi e perché si manifestano
Le problematiche che riguardano l’intestino sono molteplici: diarrea, stitichezza e meteorismo si manifestano con sintomi piuttosto precisi, e talvolta la tensione addominale impedisce lo svolgimento delle attività quotidiane. Come trattare questi disturbi? Consigliamo di leggere un approfondimento sui rimedi per la stitichezza, oltre che di rivolgersi al proprio medico per sottoporsi agli esami specifici.
Gli esami consigliati in caso di disturbi intestinali
Come capire se è presente un’infiammazione intestinale? Con gli esami del sangue, e in particolare bisogna verificare emocromo e proteina C reattiva. Ma ci sono molti esami che portano a una diagnosi più completa, tra cui il test per la celiachia, gli esami colturali delle feci o il test del respiro.
In alcuni casi, soprattutto quando si sospetta una malattia infiammatoria intestinale, ci si sottopone all’ecografia delle anse intestinali: in altri, invece, è richiesta una colonscopia. Sicuramente invasiva, ma permette di osservare la zona del colon e di rilevare la presenza di lesioni o di polipi.
Diarrea, cos’è e sintomi
L’emissione di feci liquide è comunemente conosciuta con il termine di diarrea. Spesso è un disturbo di origine infettiva, ma talvolta è la spia di un problema più gravoso: è molto importante monitorare sempre i segnali che il nostro corpo ci manda, così da riferirli al medico nel modo più preciso possibile.
C’è differenza, ovviamente, tra diarrea acuta e diarrea cronica: nel primo caso il disturbo dura per poco meno di due settimane, mentre nel secondo si protrae nel tempo.
Sono diversi i sintomi della diarrea: oltre a doversi recare frequentemente in bagno, in alcuni casi si osserva dolore addominale, nausea frequente, vomito, mal di testa o inappetenza. Nei casi più gravi, infine, non è da escludere la febbre.
Cause della diarrea
È importante sottolineare che le cause della diarrea sono diverse: si parte da rotavirus e norovirus, fino ad arrivare ai batteri escherichia coli, salmonella, campylobacter o clostridium difficile.
In alcuni casi la diarrea si manifesta a causa di uno stato d’ansia piuttosto forte e prolungato nel tempo, per abuso di alcool, per allergie o intolleranze alimentari.
Come anticipato, la diarrea può essere cronica: in tal senso è bene verificare la presenza di ulteriori disturbi o patologie, come celiachia, pancreatite cronica, sindrome dell’intestino irritabile o morbo di Crohn.
Infine, un segnale a cui prestare enorme attenzione: la presenza di sangue nelle feci potrebbe indicare un tumore al colon. Il consiglio che diamo è di rivolgersi al proprio medico e fare tutte le analisi e i test del caso.
Stitichezza, cos’è e sintomi
Conosciuta come stitichezza o stipsi, questo disturbo indica la difficoltà di evacuazione. Anche in questo caso, come per la diarrea, siamo soliti riconoscere due tipi di stitichezza: acuta e cronica. Può dunque comparire all’improvviso, e in seguito sparire o perdurare nel tempo.
Per quanto riguarda i sintomi, troviamo un’improvvisa perdita di peso, sanguinamento, vomito, distensione o gonfiore addominale.
È bene sapere che, per quanto non sia un disturbo invalidante, un eccessivo sforzo nella defecazione può portare ad alcune complicanze, come prolasso rettale, emorroidi, ragade anale, formazione di fecalomi, ipertono sfinteriale.
Cause della stitichezza
Perché soffriamo di stipsi? La principale causa è uno scorretto stile di vita, che ovviamente include diversi aspetti a cui prestare attenzione, come l’alimentazione – soprattutto quando non è equilibrata – bere poca acqua, scarso apporto di fibre, non mangiare abbastanza frutta e verdura.
Vita sedentaria e poca attività fisica influenzano negativamente lo stato del nostro intestino. Ma non solo, perché lo stress o la presenza di alcune malattie gastrointestinali (o metaboliche) possono portare a soffrire di stitichezza.
Spesso tende a manifestarsi in vacanza o quando siamo in viaggio, perché non ci sentiamo a nostro agio. Tuttavia, per quanto l’uso dei lassativi sia consigliato, un abuso potrebbe causare stitichezza sul lungo termine. Sentire il parere del proprio medico è essenziale per comprendere come contrastare il disturbo.
Meteorismo, cos’è e sintomi
Veniamo infine a un altro disturbo enormemente diffuso, ovvero il meteorismo. Cos’è? Quando si manifesta? Nel momento in cui c’è una quantità eccessiva di gas nel tubo digerente, avviene la dilatazione dell’addome.
Di conseguenza, tendiamo a emettere maggiormente gas intestinali, ma non è l’unico sintomo, poiché si notano spesso dolore addominale, diarrea e anche gorgoglii addominali frequenti.
La “pancia gonfia” è un fenomeno che riguarda molti di noi, a prescindere dal genere, dall’età o persino dallo status sociale: colpisce tra il 10% e il 13% della popolazione mondiale.
Le cause del meteorismo
Soffrire di meteorismo, come abbiamo visto, capita spesso, ma quali sono le cause? In tal senso è determinante l’aiuto del proprio medico, in quanto potrebbe dipendere dall’appendicite, dalla celiachia, dalla colite, dall’intolleranza al lattosio (o alimentare), per la sindrome dell’intestino irritabile.
Sono solo alcune delle cause che possono contribuire alla pancia gonfia, anche perché spesso il meteorismo si presenta per un errore comportamentale durante i pasti. Quale? Masticare, deglutire e bere di fretta, o un abuso di bevande gassate o chewing gum.
Commenti