Terminati i lavori di installazione di 11 telecamere e di nuovi 15 punti luce dislocati tra via Carena, via Conchiglia e via Nave. Oggi il sopralluogo del sindaco Fabrizio Ciarapica e dell’assessore alla sicurezza Giuseppe Cognigni.
“Continua il nostro impegno per la sicurezza – ha detto il sindaco – Il centro è una zona particolarmente sensibile, spesso teatro di atti vandalici o di episodi incresciosi. Per questo ritengo l’intervento assolutamente significativo nell’ottica, fondamentale e prioritaria per le nostra politica amministrativa, di garantire la sicurezza dei nostri cittadini. In questi anni – continua il Sindaco – abbiamo realizzato un sistema di controllo dei punti più sensibili del territorio per rafforzare e aumentare la sicurezza in una Città a forte vocazione turistica come Civitanova. In città abbiamo quasi 300 telecamere attive, le ultime 30 installate a Fontespina e San Gabriele nei pressi di scuole, parchi, attività commerciali, strade e aree sportive. Vogliamo sempre più che Civitanova sia la città di tutti e per tutti, nel rispetto della legalità e delle persone che ci vivono”.
Obiettivo dell’amministrazione è quello di continuare nella progressiva estensione del sistema di videosorveglianza. “In questi anni l’Amministrazione ha investito molto in sicurezza e proseguiremo in questa direzione. Infatti - ha annunciato l'assessore alla sicurezza Giuseppe Cognigni – stiamo valutando l’installazione di nuove telecamere in altre zone della città. Sono un ausilio fondamentale per contrastare l’illegalità ed il degrado, ma anche un monito e un avvertimento per chi pensa, sbagliando, di vivere o venire a Civitanova commettendo reati e provocando danneggiamenti. Queste telecamere, come tutte quelle installate in città, consentiranno, come già successo, alle forze dell’ordine di individuare delinquenti e malintenzionati e assicurarli in tempo reale alla giustizia”.
Il sindaco insieme all’assessore assicurano “massimo impegno nella sicurezza per quanto di nostra competenza” e ringraziano “quei cittadini del centro che hanno messo a disposizione le loro case per l’installazione delle nuove telecamere e dei punti luce”.
Varie zone di Tolentino senz’acqua o con la stessa che sgorga di colore marrone, a causa di un guasto della condotta idrica. “Si informa che in base alle ultime notizie pervenute dalla società Acquedotto del Nera, nella tarda serata di ieri è stata rinvenuta la rottura che ha causato l'interruzione dell'erogazione dell'acqua del Nera che rifornisce anche la città di Tolentino. In pratica si sta ultimando la riparazione e nella mattinata di oggi venerdì 12 luglio inizieranno le manovre per il ripristino del servizio di erogazione acqua potabile che dovrebbe tornare alla normalità in serata”, precisa la Assm.
“Si precisa che già a partire da giovedì 11 luglio Assm ha attivato le risorse idriche alternative disponibili (potabilizzatore Ributino, campo pozzi Piani Bianchi), e modificato temporaneamente l'assetto della rete al fine di limitare per quanto possibile l'interruzione del servizio”. Nonostante ciò si registrano difficoltà di approvvigionamento nelle contrade: Bura, San Giuseppe, Collina, Santa Lucia e Vicigliano. Si segnalano inoltre alcuni disservizi (assenza di acqua o intorbidimento) nei piani più alti del centro e delle zone: Brodolini, Matteotti, Fornaci.
"Assm sta approntando un servizio alternativo con autobotte per le contrade e rivedendo ulteriormente l'assetto per ovviare ai disservizi che si stanno verificando. Nel frattempo, visto il periodo particolarmente siccitoso, si rinnova l'invito a tutti gli utenti per un utilizzo attento della risorsa idrica, evitando sprechi ed usi impropri, al fine di contribuire a mantenere sotto controllo la situazione dell'approvvigionamento idrico". "Si ringraziano anticipatamente tutti i cittadini per la collaborazione, scusandosi fin d'ora per ogni eventuale disagio arrecato, anche se non riconducibile direttamente al nostro operato".
Il Presidente Sandro Parcaroli ha ricevuto ieri mattina nella sede della Provincia, il nuovo Governatore del Distretto 2090 – del Rotary International (uno dei 14 distretti d’Italia), Massimo De Liberato, in questi giorni in visita dei Rotary Club di Macerata e Macerata Matteo Ricci. Insieme al Governatore erano presenti il neo Presidente del Rotary Club di Macerata, Irene Tedone e il neo Presidente del Club Matteo Ricci, Barbara Antolini oltre all’assistente del Governatore Stefano Gobbi e al Presidente del Club di Tolentino, Giovanni Bocci. All'incontro erano presenti anche Stefano Quarchioni e Andrea Cirilli, rappresentanti dei due club maceratesi.
Il Presidente Parcaroli ha espresso parole di apprezzamento per le numerose iniziative sociali e culturali che il club promuove per la città di Macerata e, più in generale, per il territorio regionale. Ha anche ringraziato il Rotary Club Macerata per l’importante iniziativa del Rotary all'Opera del 20 luglio che vede la partecipazione di oltre 200 soci rotariani provenienti da tutta Italia ed anche dall'estero, quale ottimo modello per promuove la conoscenza dei nostri territori, della cultura e rafforzare i valori di amicizia. Al termine della visita, il Governatore De Liberato ha consegnato a Parcaroli il tradizionale gagliardetto del Distretto 2090.
Sono 65 le chiese da ricostruire in capo alla Diocesi di Macerata, in tutto il territorio diocesano, che sono in corso di progettazione o ricostruzione. Ma, mentre in alcuni Comuni permane una situazione di disagio per la carenza o mancanza di luoghi di culto, in altri come il capoluogo di provincia Macerata, ci sono già diverse chiese funzionanti che rispondono alle esigenze dei fedeli. A fare il punto è il commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, sulla base dell’ultimo aggiornamento dei dati riguardanti gli interventi di cui la Diocesi di Macerata è soggetto attuatore.
Castelli ricorda che “La Diocesi di Macerata copre un territorio dove il danno da sisma è stato estremamente diversificato. Si va da Tolentino a Porto Recanati, ed è quindi evidente una necessità di programmazione dei lavori da contemperare con le esigenze di un ente ecclesiastico. Il lavoro che stiamo portando avanti insieme è importante e prezioso e per questo voglio ringraziare il Presidente Francesco Acquaroli con cui condividiamo ogni scelta strategica, il vescovo Nazzareno Marconi che ha saputo rispondere con grande prontezza e senso di programmazione all’emergenza sisma, l’Ufficio speciale ricostruzione e la Soprintendenza, che ogni giorno contemperano l’efficacia dei progetti con la tutela della nostra identità comune. Dall’inizio del mio mandato sbloccare la ricostruzione delle chiese è stato uno degli obiettivi principali. Come dimostrato anche dai dati a nostra disposizione, la semplificazione, l’affiancamento dei Soggetti attuatori e la messa a disposizione di risorse adeguate sono strumenti che stanno funzionando. Ora l’obiettivo è passare dai progetti, che ci sono, ai cantieri”.
Appare evidente che, dal punto di vista della Diocesi, le chiese sono edifici culto e non solo luoghi di attrazione turistica. Questo, unito al danno diffuso sulle chiese del territorio, ha evidenziato la necessità di contemperare e sintetizzare le esigenze di più ambiti, non sempre immediatamente armonizzabili. Non essendovi nel centro storico di Macerata ‘emergenze’ legate alle esigenze di culto, la Diocesi ha dato priorità ad altri interventi, in territori dove le condizioni di disagio sono più avvertite.
Il punto sui progetti e sui lavori
La Diocesi di Macerata inizialmente ha avuto in carico la riparazione di 71 chiese, di cui sei sono poi migrate in altri canali: la chiesa di San Giuseppe di Tolentino, per esempio, è stata trasferita nella ricostruzione privata, poiché è stato appurato ha meno di 70 anni di età; la chiesa di San Domenico di Recanati, invece, è attualmente oggetto di restauro con fondi 8xmille della Conferenza Episcopale Italiana, e così via.
Dei 65 interventi attivi nelle ordinanze 105 e 132, la Diocesi ha consegnato all’USR 34 progetti. Si tratta di progettazioni di livello esecutivo, la cui redazione necessita di tutta una serie di approfondimenti sia di natura conoscitiva che di natura tecnica. Gran parte dei progetti consegnati all’USR ha completato l’istruttoria e, man mano che vengono emessi i pareri di competenza della Soprintendenza, si stanno tenendo le Conferenze dei Servizi nei quali i progetti vengono approvati. Dopo di che, una volta che il commissario straordinario avrà emesso il decreto di assegnazione, potranno essere cantierizzati.
Al momento la Diocesi ha ultimato il restauro della chiesa di San Giorgio a Urbisaglia. Sono in esecuzione gli interventi presso Santa Maria del Monte a Macerata, Santa Maria in Piana e Sant’Ubaldo a Treia. Saranno avviati a breve i cantieri di San Firmano a Montelupone, dell’Immacolata e di Santa Lucia a Pollenza, e di San Catervo a Tolentino.
Per quanto riguarda il Comune di Macerata, gli interventi in elenco sono: Immacolata, Madonna della Misericordia, Sacro Cuore, San Filippo Neri, San Giorgio, San Liberato, San Michele Arcangelo, Santa Maria del Monte, Santa Maria della Consolazione, Santa Maria della Porta, Santissimo Crocifisso, Santo Sepolcro, Santo Stefano, San Giuliano. Gli interventi programmati sono prevalentemente concentrati nel centro storico. L’Unità Pastorale 01 - Macerata Centro della Diocesi di Macerata, ai fini dell’esercizio del culto, al momento conta all’attivo la Cattedrale di San Giovanni, per le celebrazioni del Vescovo; la Parrocchiale di San Giorgio, per l’amministrazione dei sacramenti; la Basilica della Misericordia, santuario diocesano. Alla medesima Unità Pastorale fanno riferimento il Sacro Cuore, il cui progetto è già stato consegnato, e il Tempio Don Bosco, già restaurato dalla Congregazione Salesiana.
Risultano consegnati anche i progetti di Santa Maria della Porta e di Santo Stefano. Sono in consegna i progetti di San Giuliano e, ancor prima di San Liberato; per quest’ultima il Comune di Macerata ha nel frattempo richiesto alla Diocesi un approfondimento circa il titolo di proprietà che è stato dunque chiarito.
È in lavorazione il progetto di Santa Maria della Consolazione in piazza Mazzini. Sono al momento sospesi i progetti di San Filippo Neri in Piazza Vittorio Veneto, dove è attiva la cattedrale di San Giovanni, così come della Madonna della Misericordia e di San Giorgio, non potendosi attualmente chiudere per motivi pastorali. A supplire la chiesa di San Michele in borgo San Giuliano c’è la parrocchiale di Santa Maria della Pace, poco distante.
Il progetto dell’oratorio del Santo Sepolcro, di proprietà dell’omonima Confraternita che cura la processione del Venerdì Santo, è momentaneamente sospeso, in quanto l’inagibilità è generata da cause esterne, vale a dire dalla ex chiesa di San Paolo, ad esso soprastante, sulla quale la Diocesi non ha competenza. Analogamente la Diocesi non ha competenza sul santuario delle Vergini, di proprietà del Demanio dello Stato, né sulla chiesa del Santissimo Sacramento, dell’Ordine dei Cappuccini.
Parallelamente a ciò, tramite l’Ordinanza 23/2017 è stata riparata e riaperta al culto la chiesa di Sant’Elena Imperatrice a Cingoli e tramite l’ordinanza 32/2018 le chiese di San Nicolò a Moscosi di Cingoli; di San Giuseppe a Macerata; di San Michele Arcangelo a Treia; dei Santi Vito e Patrizio a Treia.
È iniziato il restauro della pala lignea raffigurante “Sant’Andrea e la battaglia fra ginesini e fermani“, conosciuta come "Battaglia della Fornarina". L'opera, attribuita a Nicola d’Ulisse da Siena e datata 1463, si trova nell'Auditorium di Sant'Agostino a San Ginesio. Questo capolavoro, simbolo dell'identità ginesina, racconta la storica battaglia del 1377 in cui San Ginesio riuscì a preservare la propria indipendenza da Fermo, grazie all'intuizione di una fornaia che avvertì dell'assedio imminente delle truppe fermane. Il restauro sarà eseguito all'interno di un laboratorio "trasparente", appositamente allestito nell'Auditorium di Sant'Agostino.
Durante l'intero periodo del restauro, il pubblico avrà la possibilità di assistere alle diverse fasi dei lavori, seguendo passo dopo passo il meticoloso lavoro dei restauratori. Il restauro, autorizzato dalla Sabap Marche e finanziato dalla Fondazione Carima, è affidato alla ditta "Artè" di Milko Morichetti di Mogliano, in collaborazione con l'Istituto di Restauro delle Marche (I.R.M.) dell'Accademia di Belle Arti di Macerata.
I lavori prevedono un'approfondita analisi dell'opera, resa possibile dalle avanzate strumentazioni della sezione di Diagnostica dei Beni Culturali della scuola di scienze e tecnologie di Unicam.
L'intervento è iniziato effettuando le analisi multispettrali, la fotografia a luce radente e le indagini a fluorescenza indotta da luce ultravioletta e riflettografia infrarossa. Successivamente si procederà con analisi radiografiche e ulteriori esami specifici.
Tale diagnostica fornirà una panoramica dettagliata sullo stato di conservazione dell'opera, mettendo in evidenza ciò che non è visibile ad occhio nudo, ovvero la composizione chimica dei materiali e le tecnologie di preparazione, ma anche le correzioni, le ridipinture, o eventuali scritture o firme, oltre a valutare lo stato di conservazione dell'opera, indirizzando la tecnica di restauro più appropriata. Il restauro terminerà a settembre 2024.
Sta per concludersi, dopo diverse settimane di attività il progetto estivo di cittadinanza attiva giovanile “Ci Sto? Affare Fatica! – Facciamo il bene comune”, alla quarta edizione, finanziato dalla Regione Marche e coordinato da CSV Marche ETS.
Infatti, anche il Comune di Tolentino ha aderito per il secondo anno al progetto. Le attività partiranno sono iniziate lo scorso lo 17 giugno, coinvolgendo 6 squadre di ragazzi e ragazze dai 14 ai 21 anni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle ore 12.30 per 6 settimane.
Con loro anche i tutor, giovani dai 22 ai 35 anni, che hanno coordinato settimanalmente le squadre. I ragazzi e le ragazze, come si dice, si sono “sporcati le mani” per rendere più belli i loro territori e per la cura del bene comune, intesa non solo come cura dei luoghi fisici ma soprattutto del “fare insieme”, recuperando il prezioso contributo educativo e formativo dell’impegno, in particolare di quello manuale e artigianale. Ogni gruppo di giovani è stato seguito in tutte le operazioni da volontari “maestri d’arte”, chiamati handyman, proprio per trasmettere loro le competenze tecniche e artigianali necessarie. Tra questi ha aderito anche l’Associazione Nazionale Carabinieri che ha partecipato con diversi volontari.
“Tolentino deve essere orgogliosa dei suoi giovani – sottolinea l’assessore Elena Lucaroni - personalmente insieme all’assistente sociale referente del progetto abbiamo seguito l’ operato dei ragazzi e posso testimoniare che non si sono risparmiati. Hanno compreso bene che quello che stavano facendo era un contributo alla loro comunità e sono certa che lo difenderanno con molta più consapevolezza perché lo hanno curato proprio loro. È stato un modo diverso di passare la mattina, magari riducendo il tempo sui social ma dando priorità alla socializzazione e alla responsabilizzazione e credo che gli si debba veramente rendere merito di ciò. A nome di tutta la Comunità tolentinate, mi permetto di ringraziare davvero i nostri giovani perché sono davvero una grande scoperta in ogni iniziativa li veda coinvolti”.
Le attività nel Comune di Tolentino si sono svolte all’aperto (via Caduti di Nassiriya, via Nicola Ciarapica, Parco Isola d’Istria e viale Papa Giovanni XXIII) e hanno riguardato piccoli lavori di cura del verde, tinteggiatura, manutenzione e artigianato.
A ciascun partecipante, al termine della settimana, viene consegnato, a riconoscimento dell’impegno profuso, un ‘buono fatica’ settimanale del valore di 50 euro (100 euro per i tutor) che potrà essere speso in abbigliamento, libri, cartoleria, materiale informatico e articoli per il tempo libero.
Questa iniziativa ha l’obiettivo di educare le giovani generazioni a un processo virtuoso di custodia del proprio territorio e contesto urbano, fornendo l’occasione di sentirsene responsabili, mediante il coinvolgimento della comunità adulta.
Un veloce briefing e poi tutti a bordo a sistemare la barca prima della partenza dal porto civitanovese: stamattina, sotto un caldo torrido, ma in un clima effervescente, al Club Vela si sono ritrovati gli equipaggi per le ultime incombenze in vista dell’avvio della storica regata internazionale che unisce due città gemellate sulle opposte rive dell’Adriatico: Civitanova Marche e Sebenico in Croazia.
Il vicesindaco e assessore allo Sport Claudio Morresi ha voluto portare i saluti dell’Amministrazione comunale e augurare buon vento a tutti per questa 23esima edizione. La regata, sotto l’egida della Federazione Italiana Vela, è organizzata dal Club Vela Portocivitanova in collaborazione con il Circolo Vela Val Sebenico e gode dei patrocini della Regione Marche, del Coni Marche, del Comune di Civitanova Marche e della città di Sebenico, confermandosi, inoltre, tappa del Campionato Italiano Offshore della Federazione Italiana Vela (FIV).
“Questo è un bellissimo evento che va oltre lo sport perché unisce due città e due popoli in nome del gemellaggio – ha sottolineato Morresi portando i saluti del sindaco Fabrizio Ciarapica. Ringrazio il Club Vela Portocivitanova (CVP) e la presidente Cristiana Mazzaferro che, in collaborazione con il Circolo Vela Val Sebenico, organizza ogni anno questa bella manifestazione che porta via mare messaggi di collaborazione, pace e solidarietà”.
Poi il vicesindaco è salito sullo scafo croato a salutare Ante Galić, responsabile di gabinetto del sindaco, Ljubo Runjić, rettore dell’Università di Sebenico, Dino Karadole, direttore ufficio per il turismo e Marin Paic, presidente Club Val di Sebenico.
A dare luogo ad una competizione nella competizione saranno anche alcune barche del CVP, sostenitrici della campagna di sensibilizzazione “Una vela per un respiro”, promossa dalla Lega Italiana Fibrosi Cistica (LIFC) Marche, con Alessandro Gattafoni, Cecilia Belletti, Emanuele Nasini, affetti dalla patologia genetica, che si schiereranno per primi al via della prestigiosa gara.
Il caldo si fa sentire a Macerata. Le temperature hanno superato i 30 gradi, con un'alta percentuale di umidità dell'aria, che rende difficile il normale svolgimento delle attività giornaliere.
Nei prossimi giorni sono attese punte di 40° in gran parte del territorio marchigiano. Le ore peggiori, dalle 11 alle 16. I più colpiti in questi casi sono gli anziani, che durante la stagione estiva rischiano di andare incontro a disidratazione. Le preoccupazioni però riguardano non tanto l'ondata di caldo ma la prolungata esposizione. Di anno in anno le ondate sono state sempre più lunghe. Abbiamo chiesto ad alcuni anziani come combattono e affrontano l'afa e il caldo.
"A casa chiudo le finestre per non far entrare il calore e accendo il ventilatore - ci spiega una signora - quando sono in giro porto sempre un ventaglio con me".
"Se esco nelle ore più calde del giorno per degli impegni porto sempre dell'acqua con me, per idratarmi costantemente", ci spiega un'altra signora a Piazza Mazzini durante l'orario più caldo.
"D'estate mi piace fare passeggiate, ma con questo caldo cerco di uscire presto e camminare all'ombra" afferma un anziano nei pressi dei giardini Diaz.
F. invece ha trovato una soluzione alternativa : "Non esco durante le ore più calde e visto che sono in pensione, quando c'è questo caldo insopportabile, vado in montagna. Ora ho il tempo di andare fuori e spostarmi nei posti più arieggiati".
Nelle ultime ore il Ministero della Salute ha steso 10 semplici regole da seguire in questi giorni di caldo afoso, che si vanno ad aggiungere ai protocalli attivati dai comuni:
1) non uscire alle ore più calde.
2)migliorare l'ambiente domestico e di lavoro.
3)Bere molti liquidi.
4)Moderare l'assunzione di bevande contenenti caffeina.
5)Fare pasti leggeri.
6)Vestire comodi e con indumenti di fibre naturali.
7)Prima di partitre, ricordarsi di ventilare l'abitacolo.
8)Evitare l'esercizio fisico nelle ore centrali.
9)Offrire assistenza a persone a maggiore rischio.
10)Dare molta acqua fresca agli animali domestici e lasciarla in una zona ombreggiata.
Consegnate ieri le nuove sedie job, acquistate dall’amministrazione comunale, grazie ad un finanziamento regionale ottenuto tramite il progetto "Marche for All". Allo stabilimento Arturo Mare erano presenti il sindaco Fabrizio Ciarapica, il consigliere comunale Pierpaolo Turchi, il presidente e vice dell'associazione dei balneari A.B.C. Giacomo Mantovani e Marco Scarpetta, il presidente del Popolo Produttivo Mario Torresi e il presidente di '539 Rescue', la cooperativa dei bagnini di salvataggio, Giorgio Ercolani.
“Grazie alla disponibilità delle due associazioni e dei bagnini – fa sapere Fabrizio Ciarapica - abbiamo distribuito 12 nuove sedie job agli stabilimenti balneari. Uno strumento importante che consente alle persone con difficoltà di movimento di muoversi con più facilità e di fare il bagno. Civitanova sta lavorando nella direzione di diventare sempre di più una città turistica inclusiva, forte anche della quarta Bandiera Lilla appena ricevuta, e lo sta facendo in stretta sinergia con le associazioni dei balneari e tante altre realtà del territorio".
"Ringraziamo l'amministrazione, l'ufficio preposto e tutti coloro che si sono adoperati - ha detto Mantovani - Con queste nuove sedie andiamo a coprire quasi tutto il lungomare". Anche Mario Torresi del Popolo Produttivo ha ringraziato l'amministrazione ed i bagnini "vero punto di forza della spiaggia".
Ercolani, a capo della cooperativa dei bagnini che copre 30 torrette per un totale di circa 60 ragazzi ha ricordato che "le sedie possono anche essere richieste da chi usufruisce della spiaggia libera. All'ingresso infatti è stato apposto un cartello con un numero di telefono per la prenotazione".
Sabato 13 luglio, la comunità diocesana di Macerata si riunirà solennemente nella Cattedrale dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista per commemorare un evento significativo: i dieci anni di ordinazione episcopale di monsignor Nazzareno Marconi.
Il vescovo Marconi è entrato a far parte della Diocesi di Macerata il 27 luglio 2014, pochi giorni dopo la sua ordinazione, che segnò l'inizio di un periodo di intensa attività pastorale e di profondo impegno sociale e spirituale. Già nel primo anno del suo mandato, il vescovo Marconi lanciò il Giubileo della Misericordia del 2015, celebrando anche il quindicesimo anniversario della chiusura del Sinodo diocesano sotto la guida di monsignor Tarcisio Carboni.
Uno degli atti più significativi di mons. Marconi è stata la pubblicazione nel 2015 della "Lettera a un giovane Parroco", un documento che ha delineato le linee guida per il futuro della diocesi, ispirato dal Libro del Sinodo Diocesano Maceratese del 2000 curato da monsignor Luigi Conti. Questa lettera ha segnato l'inizio di un decennio di cambiamenti e di rinnovamento nelle 67 parrocchie della diocesi.
Durante il suo mandato, la diocesi ha affrontato diversi eventi sismici, inclusi il terremoto del Centro Italia del 2016 e la crisi sanitaria globale del Covid-19 nel 2020, che hanno richiesto una risposta rapida e compassionevole. Nel 2021, mons. Marconi ha emesso la "Lettera pastorale Per una chiesa viva e non sopravvissuta", enfatizzando la necessità di un rinnovamento spirituale e comunitario post-pandemico.
Un punto culminante del suo episcopato è stato il Cammino Sinodale avviato per ascoltare e rispondere alle esigenze umane e spirituali del territorio. Questo percorso ha portato alla pubblicazione dell'ultima Lettera Pastorale "Parrocchie… Ma Come?", che guida attualmente la Visita Pastorale in corso fino all'8 dicembre, in preparazione del Giubileo 2025.
Durante questi dieci anni, la diocesi ha visto anche il restauro della Cattedrale di San Giovanni, il completamento del processo fino al decreto di venerabilità di Padre Matteo Ricci, e la creazione di iniziative di accoglienza come Casa Bethlem. Numerose chiese e strutture di ministero ed oratorio sono state restaurate, mentre sono stati costruiti tre centri comunitari post-sisma.
Il vescovo Marconi ha anche potenziato il sistema delle comunicazioni sociali diocesane, tra cui EmmeTV 89, Radio Nuova Macerata, e Emmaus su internet ed Avvenire, rispecchiando l'evoluzione della comunicazione nella società contemporanea. Ha inoltre implementato le raccomandazioni del Sinodo Diocesano per rafforzare la vita comune del Clero, con la creazione di numerose Case del clero dove i sacerdoti vivono, collaborano e pregano insieme.
L'anniversario dei dieci anni di ordinazione episcopale di monsignor Nazzareno Marconi sarà celebrato con una Santa Messa il 13 luglio alle ore 18 presso la Cattedrale dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare a questo momento di gratitudine e riflessione su un decennio di servizio e dedizione alla comunità diocesana di Macerata.
Al via la serie di incontri con gli operatori del settore per illustrare le misure FEAMPA 2021/2027 per rilancio e il sostegno della pesca e dell’acquacoltura. Saranno momenti importanti di confronto utili per recepire indicazioni e suggerimenti da introdurre all’interno del nuovo Bando Unico Pesca FEAMPA che è in fase di definizione e di prossima uscita.
Si prevede, in particolare, l’attivazione di cinque misure in cui sono inclusi contributi per Flotta da Pesca, Promozione, Trasformazione, Acquacoltura e Strutture Portuali, come anticipato nel corso del recente tavolo sulla pesca dall’assessore Andrea Maria Antonini, il quale auspica per questa serie di incontri la massima partecipazione degli operatori affinché si possa giungere a un bando pienamente condiviso.
Rispetto alle precedenti programmazioni il Bando Unico introduce l’innovazione connessa alla completa digitalizzazione del processo di presentazione delle domande e rendicontazione delle spese attraverso apposita piattaforma online dedicata.
La nuova procedura consentirà una più agevole presentazione delle domande che guidata in ogni sua fase consentirà di velocizzare il processo sia per i beneficiari che per l’amministrazione regionale riducendo al minimo la possibilità di esclusioni dovute ad errori o mancanze di completamento delle istanze.
Gli incontri si svolgeranno nei principali porti e mercati ittici marchigiani tra il 19 e il 20 luglio.
Venerdì 19 luglio sono previste le tappe di:
Sefro (Presentazione Bando acquacoltura) ore 11:00, Sala del Consiglio comunale;
Civitanova Marche, ore 16:00, sala riunioni del MIC;
Porto San Giorgio, ore 18:00, sala del PIC PESCA sita all'interno del porto peschereccio di Porto San Giorgio;
San Benedetto del Tronto, ore 21:00, Associazione Lega Pescatori, viale Marinai d’Italia.
Sabato 20 luglio gli incontri si svolgeranno secondo il seguente calendario:
Ancona, ore 9:30, sala riunioni Cooperativa Pescatori e Motopescherecci - via Vanoni 4;
Senigallia, ore 11:30, Casa da Mare, area portuale;
Fano, ore 15:30, NEW COPROMO, Porto di Fano;
Pesaro, ore 17:30 Sala Lega Navale, Strada tra i Due porti n. 20.
Le riprese del nuovo film di Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni “Io e te dobbiamo parlare” hanno fatto tappa nelle Marche, con alcune scene girate fra Ancona, Jesi e Numana. Nel film distribuito da 01 Distribution dovrebbe comparire anche Macerata, con lo stesso Siani che la prossima settimana effettuerà alcuni ciack ai Giardini Diaz.
Proprio in attesa di questo evento, i Giardini Diaz si stanno tirando a lucido, con la fontana e il laghetto momentaneamente svuotate e in fase di pulizia. Un restyling doveroso prima di finire sul grande schermo.
Anche quest'anno il Rotary Club di Macerata ha rinnovato il suo impegno verso la comunità attraverso un progetto mirato a sostenere le persone anziane più fragili, spesso sole e in difficoltà economiche. In risposta alle crescenti temperature estive, che rappresentano una seria minaccia per la salute di queste persone, il Rotary Club ha deciso di donare ventilatori, in collaborazione con la Croce Verde di Macerata, come arma contro il caldo eccessivo.
La presidente del Rotary Club di Macerata, Irene Tedone, ha sottolineato l'importanza di questo progetto: "Siamo pienamente consapevoli delle difficoltà che molti anziani affrontano durante i mesi estivi. Il nostro obiettivo è offrire loro un aiuto concreto e tangibile. Grazie alla collaborazione con la Croce Verde, possiamo raggiungere direttamente coloro che ne hanno più bisogno. Con questa iniziativa, vogliamo manifestare la nostra presenza attiva e costante sul territorio, mostrando solidarietà in azione”.
La Croce Verde di Macerata impiegherà dunque la propria rete di volontari per garantire che i ventilatori raggiungano in modo sicuro le persone anziane vulnerabili.
"In un momento in cui la solidarietà è più essenziale che mai per affrontare le sfide comuni," ha aggiunto la presidente Tedone, "il Rotary Club di Macerata ribadisce il suo impegno a migliorare la qualità della vita di coloro che si trovano in difficoltà. Siamo grati di poter contribuire in modo significativo al benessere delle persone anziane della nostra comunità."
Cambio di marcia nella viabilità di Recanati con l’entrata in vigore da domenica 14 luglio della nuova Zona a Traffico Limitato all’interno del centro storico che sarà attiva nel periodo estivo, compreso tra il 14 Luglio e l’ 8 Settembre 2024, tutti i giorni feriali dalle ore 20:00 alle ore 02:00 varco 1 - 2 e 3 e tutti i giorni festivi dalle ore 02:00 alle ore 24:00 varco 1 - 2 e 3.
Nel periodo invernale compreso tra il 9 settembre 2024 ed il 30 giugno 2025 la Z.T.L. sarà attiva nei giorni festivi con orario 00:00-24:00.
“Dopo le limitazioni di accesso del passato, frazionate e confusionarie per cittadini e visitatori e soprattutto punitive per i commercianti, abbiamo introdotto una nuova ordinanza che semplifica la Z.T.L. e favorisce lo sviluppo economico delle attività del centro storico – Ha dichiarato il sindaco Emanuele Pepa – Un cambio di marcia necessario per attrarre più persone nel centro e renderlo un luogo di incontro e di socializzazione sempre più vivo e animato”.
La Z.T.L. all’interno del centro storico recanatese coinvolge le seguenti aree: dall’intersezione con Via Battisti e Via I^ Luglio, Via Falleroni, C./so Persiani, P.za Giacomo Leopardi, via Cavour, Via Calcagni (Varco 1), Porta Marina, Via XX Settembre, P.la Fedeli Via Roma, Via Antici (Varco 2), Porta Nuova, Via Ettore Leopardi, Via Leopardi e P.la Sabato del Villaggio ( Varco 3).
Durante la Z.T.L. è vietata la sosta degli autoveicoli nelle seguenti aree: via Falleroni, C.so Persiani, P.zza Giacomo Leopardi, Via Cavour, Via Calcagni, Via XX Settembre, P.la Fedeli, Via Roma, Via Antici, Via Leopardi, Via Ettore Leopardi e P.la Sabato del Villaggio.
“Un primo, piccolo intervento migliorativo della viabilità cittadina per dare una direzione estiva e semplificare una Z.T.L. complessa che soprattutto nella fascia giornaliera centrale ha creato tanti disagi a residenti, operatori commerciali e turisti. – Ha affermato il vicesindaco Roberto Bartomeoli – Da settembre inizieremo un’analisi approfondita sullo stato dell’arte di tutta la viabilità della città e di concerto con tecnici e cittadini studieremo un progetto di interventi da attuare per rendere Recanati sempre più vivibile, inclusiva ed attrattiva”.
I veicoli autorizzati a passare nella Z.T.L., con un limite massimo di velocità di 30 chilometri orari, devono essere muniti di apposito contrassegno rilasciato dal Comando di Polizia Locale.
Sono autorizzati all’accesso senza contrassegno: i veicoli a braccia, le motocarrozzette private ad uso di persone invalide e i veicoli con a bordo persone invalide purché rechino esposto nella parte anteriore del veicolo lo speciale contrassegno di cui all’art.381 del Regolamento di Esecuzione al C.d.S., i veicoli delle Forze di Polizia e della Polizia Locale, nonché dei Vigili del Fuoco e dei Servizi di Emergenza del S.S.N.
In seguito al crollo di una parete di un appartamento del civico 8 di via Severini, il Comune di Macerata ha firmato un’ordinanza di inagibilità nella serata di lunedì, costringendo tutte le 13 famiglie residenti a lasciare le loro case.
Tre delle famiglie, per un totale di 8 persone, sono state accolte dalla Domus San Giuliano, mentre le altre hanno trovato sistemazioni autonome. La prima notte alla Domus è stata coperta dal Comune, che ha poi chiesto alla struttura di applicare una tariffa agevolata per i giorni successivi. "Abbiamo chiesto alla Domus se ci potesse fare la cortesia di applicare un prezzo apposito e così hanno applicatouna tariffa agevolata", ha spiegato l’assessore alla sicurezza e al decoro del Comune di Macerata Paolo Renna.
Il prezzo “di favore” si attesta intorno ai 35 euro, anziché i 50 previsti da listino. Alcuni degli ospiti hanno esposto alcune lamentele in seguito alla necessità di pagare. L’assessore Renna ha precisato che, trattandosi di lavori privati, per lo più legati al Superbonus 110% e non a lavori sismici, il Comune ha fatto tutto il possibile per assistere le famiglie colpite. "Non c’è stato un terremoto o uno stato di emergenza, ma parliamo di lavori privati. La ditta l’hanno scelta loro, noi non possiamo utilizzare i soldi di tutti per sistemare i problemi di alcuni", ha dichiarato Renna. L’assessore ha anche sottolineato l’importanza di garantire un alloggio temporaneo alle famiglie sfollate la sera in cui si è verificato il fatto: "Fornire un alloggio a chi si è ritrovato fuori casa alle 20:30 di sera era il minimo che potessimo fare".
Per permettere ai condomini di rientrare nelle proprie case, si dovrà ora attendere che il tecnico responsabile del cantiere effettui un’indagine strutturale e dichiarari il rientro con una relazione motivata. "Sono in corso dei rilievi, ma è un discorso interno e privatistico. Una volta ottenuta la relazione tecnica, il Comune potrà revocare l'ordinanza di inagibilità e permettere alle famiglie di tornare nelle loro abitazioni”. Ha concluso Renna.
Vede l'ex marito stazionare vicino alla propria abitazione di residenza, in violazione del divieto di avvicinamento, e nel frattempo scatta l'alert alla questura di Ancona del braccialetto elettronico a cui era stato sottoposto l'uomo nell'ambito del provvedimento di allontanamento della casa familiare.
Per questi motivi i poliziotti hanno arrestato l'ex marito della donna, 37enne italiano, responsabile del reato di violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. L'alert del braccialetto elettronico e la telefonata della parte offesa erano arrivati dal quartiere Adriatico, in zona adiacente al Passetto.
Quando gli agenti sono arrivati hanno intercettato l'uomo, gravato dalla misura pre-cautelare dell'allontanamento d'urgenza dalla casa familiare, all'interno di un esercizio commerciale poco distante dall'abitazione dell'ex moglie.
E questo nonostante l'uomo non si sarebbe dovuto avvicinare né alla ex moglie, né all'abitazione familiare entro un raggio di un chilometro. La circostanza ha fatto scattare l'arresto. I poliziotti si sono anche recati all'interno dell'abitazione della ex moglie per sincerarsi delle condizioni della donna, la quale, spaventata, ha riferito di aver sentito il cane abbaiare e di aver temuto potesse essere proprio dovuto al fatto che nei paraggi ci fosse il suo ex marito. Per oggi è prevista l'udienza di convalida dell'arresto in Tribunale ad Ancona.
L’Arma dei carabinieri rivolge particolare attenzione ai soggetti vulnerabili, tra cui gli anziani, sempre più fragili di fronte alle insidie della modernità. Già da tempo l’Istituzione ha assunto efficaci iniziative a loro tutela, soprattutto in relazione alle truffe: un fenomeno sempre più diffuso e attuale, che prende di mira le persone fragili, lasciando in loro segni indelebili. Oltre al danno economico e al trauma psicologico dell’invasione del proprio spazio domestico, le vittime subiscono, infatti, anche il senso di colpa di essere state raggirate. I truffatori approfittano proprio della sensibilità emotiva e della fragilità fisica degli anziani per conquistarne la fiducia, con i metodi più disparati.
In questo contesto, l’Arma ha deciso di avviare una campagna di comunicazione diretta alla parte della popolazione maggiormente colpita da questo tipo di reati, allo scopo di rafforzare la prevenzione e accrescere la funzione di rassicurazione sociale. Il testimonial della campagna è il celebre attore Lino Banfi, il quale, per la profonda stima che nutre nei confronti dell’Istituzione e per la sua particolare sensibilità rispetto ai temi della legalità, si è mostrato fin da subito disponibile, con la grande generosità che lo caratterizza, a ricoprire questo ruolo così importante.
La scelta del “Nonno d’Italia” è stata ispirata dall’esigenza e dal desiderio di avvicinarsi ancora di più agli anziani, con l’intento principale di trasmettere in modo diretto ed efficace consigli utili a tutelarsi dai raggiri. Per questo l’attore ha subito aderito all’invito dell’Arma dei Carabinieri. Nello spot, che sarà diffuso sulle piattaforme social dell’Arma e sui media, Lino Banfi e il Comandante di Stazione del quartiere in cui vive mettono in guardia gli spettatori dalle truffe.
Nel corso di un dialogo con il “suo” Comandante di Stazione, Banfi, con l’inconfondibile stile che lo contraddistingue, racconta di alcuni suoi conoscenti che hanno subito truffe, per poi lasciare la scena al Maresciallo dell’Arma che esorta il pubblico a prestare massima attenzione e a rivolgersi con fiducia ai Carabinieri chiamando il 112 N.U.E. Lo spot si conclude con l’invito a consultare il sito Carabinieri.it, in cui sono illustrate le principali tipologie di truffe e come riconoscerle. Le tecniche adottate dai truffatori, infatti, per quanto subdole e fantasiose, hanno schemi ricorrenti: individuarli è il primo passo per difendersi.
Oltre a questa iniziativa, è stata realizzata una locandina che sarà affissa in tutte le caserme, nelle parrocchie e nei luoghi di ritrovo degli anziani, nonché un opuscolo pieghevole da distribuire ai cittadini. In maniera chiara e semplice, vi sono indicati i consigli per evitare di rimanere vittima delle truffe tra i quali: attenzione ad aprire la porta agli sconosciuti, diffidare dalle apparenze, limitare la confidenza su internet.
Protagoniste assolute della missione di rassicurazione sociale dell’Arma sono le Stazioni Carabinieri, che vivono le comunità, rappresentando punti di riferimento sempre presenti e affidabili. Ed è per questo che i Comandanti di Stazione svolgono incontri formativi in luoghi di culto, presso sedi comunali e strutture assistenziali/ricreative per anziani, con distribuzione di opuscoli informativi; mantengono contatti con i direttori di istituti di credito e degli uffici postali, per condividere informazioni su casi sospetti; sviluppano collaborazioni con gli organi di informazione e istituzioni locali per sensibilizzare l’opinione pubblica.
Questa mattina, 20 bambini delle scuole primarie “Pietro Santini” di Loro Piceno, “Edmondo De Amicis” di Colmurano e “Beniamino Belloni” di Urbisaglia si sono recati in visita alla Questura. L’evento è stato organizzato nell’ambito degli incontri promossi dalla Questura di Macerata in collaborazione con gli Istituti Scolastici della Provincia di ogni ordine e grado in materia di “Educazione alla Legalità”.
Durante la visita, i bambini hanno avuto modo di visitare la Centrale Operativa dove pervengono le richieste di intervento da parte dei cittadini cui spesso segue l’intervento della “Volante”, gli uffici della polizia Scientifica dove sono state loro mostrate le apparecchiature in dotazione e le tecniche utilizzate in occasione di sopralluoghi.
In particolare, i poliziotti, utilizzando un linguaggio appropriato per l’età dei giovanissimi studenti, hanno effettuato brevi dimostrazioni per mostrare come vengono prelevate le impronte digitali sul luogo dove è stato commesso un reato. Inoltre, ai bambini sono stati mostrati i mezzi in dotazione alla Polizia di Stato come l’auto e le moto della “Volante” con tutte le sue dotazioni di bordo.
La visita, guidata da Funzionari della Questura ha suscitato grande interesse nei bambini molti dei quali, quando saranno più grandi, hanno espresso il desiderio di diventare poliziotti.
A partire da domani, giovedì 11 luglio fino a venerdì 12 luglio, scatteranno modifiche temporanee alla circolazione stradale in via Garibaldi, a Macerata, per consentire i lavori di smontaggio di una gru edile.
Le modifiche, contenute in un’ordinanza della polizia locale in vigore con orario 0-24, prevedono in via Garibaldi il divieto di transito per veicoli e pedoni, la sospensione del senso unico di marcia con istituzione del senso unico alternato a vista, con diritto di precedenza per i veicoli in uscita e dare precedenza nei sensi unici alternati, per i veicoli autorizzati all’ingresso in via Garibaldi da piazza Annessione, direzione obbligatoria a destra, verso via Illuminati per i pedoni diretti a monte dell’occupazione, eccetto ingresso in aree private o commerciali fino all’area dei lavori, direzione obbligatoria a sinistra, verso via Tornabuoni, per i pedoni diretti a valle dell’occupazione e divieto di transito, anche per l’esecuzione di manovre, per i veicoli impegnati nei lavori aventi m.c. > a 3,5 t, in piazza XXX Aprile.
In piazza Annessione invece, il provvedimento stabilisce la sospensione temporanea della segnaletica verticale di “divieto di accesso” in corso Garibaldi (ingresso consentito solo ai residenti e per attività di carico/scarico fino alle 11), e dare precedenza nei sensi unici alternati per i veicoli autorizzati all’ingresso in via Garibaldi.
Importante passo in avanti per il progetto di rigenerazione urbana del Comparto Trieste. La Giunta, nell’ambito delle misure e dei finanziamenti del PNRR, ha approvato il progetto esecutivo dell’intervento e ieri sono stati consegnati i lavori che termineranno entro il 2026.
"Diamo il via ad una delle più importanti opere di riqualificazione nel centro di Civitanova - ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica durante un sopralluogo insieme al dirigente Marco Orioli, a Simone Salciccia dell’Ufficio Tecnico e al capo cantiere - . Un intervento che oltre al recupero dell’immobile, ci consentirà di creare, nel cuore della città, una sorta di distretto con servizi in ambito sociale, culturale, educativo e didattico, per la cittadinanza. Comparto Trieste - aggiunge il sindaco - è anche il risultato, tutt'altro che facile, del proficuo impegno dell’Amministrazione nella programmazione, progettazione e capacità di reperire i finanziamenti".
L'immobile si articola su 4 livelli per una superficie complessiva lorda di circa 4200 mq, il volume complessivo dell’immobile è di circa 18000 mc e all'interno è presente una corte di circa 250 mq.
Il progetto di recupero funzionale, nella salvaguardia della natura storica e culturale e documentale del bene tutelato ai sensi della L. 42/2004, ha l’obiettivo di apportare un miglioramento sismico alle strutture, ottenere il più alto efficientamento energetico possibile, adattare gli spazi del comparto alle norme di sicurezza, adeguare le vie d’esodo alle norme di prevenzione incendi ed al superamento delle barriere architettoniche per un efficiente riutilizzo ad usi pubblici del bene.
L’intervento prevede in generale la riqualificazione dell’immobile da destinare alle finalità del finanziamento ed in particolare: allo sviluppo dei servizi sociali, culturali, educativi e didattici.
Al Piano Terra è previsto un nuovo ingresso su via Buozzi con spazi per uffici ad uso di associazioni e nella porzione verso vicolo Sforza dei locali ad uso magazzino/deposito per il materiale di archivio; al primo e al secondo piano verranno realizzati spazi ad uso ufficio da adibire ad attività di tipo sociale- culturale-educativo e didattico; al Piano Terzo verrà realizzata una grande sala destinata a mostre ed eventi. L’intervento si completa con la dotazione, ad ogni livello, di servizi igienici per il personale e per il pubblico accessibili anche ai disabili.
L’importo complessivo dei lavori ammonta a € 8.979.143,00 finanziato per € 5.000.000,00, mediante fondi PNRR per € 500.000,00 con risorse dell’Ente, mediante mutuo e per € 3.479.143,00 mediante contributo a valere sul Fondo Opere Indifferibili 2023, in procedura ordinaria (Decreto del Ragioniere Generale dello Stato n. 154 del 19 maggio 2023)