Attualità

Bando "Sport e Periferie 2018": la graduatoria ufficiale conferma Petriolo ai vertici con due progetti

Bando "Sport e Periferie 2018": la graduatoria ufficiale conferma Petriolo ai vertici con due progetti

"Un grande risultato per lo sport e la rinascita di Petriolo". È evidente la soddisfazione del sindaco Domenico Luciani alla conferma del finanziamento di 500mila euro ciascuno per i progetti di nuovi impianti sportivi presentati dalle locali società “Le Muse” e “ San Marco”, attraverso il bando “Sport e periferie 2018". La pubblicazione della graduatoria nazionale ha ufficialmente chiuso l'iter procedurale dello scorso anno. In attesa che si riaprano i “giochi” per il 2019, il primo cittadino di Petriolo rivolge i complimenti suoi e della Giunta alle due società sportive. Il finanziamento è riferibile alla realizzazione del nuovo polo sportivo, il cui progetto di fattibilità è stato approvato dalla Giunta nel dicembre scorso. L’interesse dell’Amministrazione comunale era quello di avviare una collaborazione fattiva con Enti no profit, associazioni sportive e quanti volessero dimostrare interesse verso questo progetto. Operativamente, la proposta prevede tre lotti: un palazzetto polifunzionale (per attività come calcio a 5, basket, volley, ginnastica ritmica, danza e fitness); un campo da tennis con annesso piazzale dello sport; e un campo da calcio, utilizzabile anche per cricket, calciotto, rugby e hochey.  Con i due progetti in graduatoria verranno finanziati il campo da calcio (lotto 3, con l’Asd “San Marco”) e il palazzetto dello sport (lotto 1, con l’Asd “Le Muse”), mentre il terzo lotto, di minore entità economica, potrebbe essere portato avanti da un’altra Associazione una volta reso noto il bando “Sport e periferie 2019". "Il progetto presentato dalla Asd “San Marco” si è classificato al decimo posto, mentre quello della Asd “Le Muse” al tredicesimo, raccogliendo rispettivamente un punteggio di 71,3 e 70,9 – ha precisato ancora Luciani -. Si tratta di un'ottima notizia che va a sommarsi alle iniziative messe in campo per arrestare il calo demografico e invogliare le persone ad abitare a Petriolo per la qualità della vita e i servizi offerti". Secondo il Sindaco, infatti, nel prossimo futuro si avranno "scuole e impianti sportivi efficienti, case sicure ed economiche che si potranno acquistare o affittare all'interno del Centro storico, una volta ricostruito". Tutto ciò, innescando un circolo virtuoso, "potrebbe aiutare anche a creare nuove opportunità lavorative: è possibile costruirsi un futuro per la propria famiglia e di ambito professionale anche in un piccolo centro come Petriolo".

22/07/2019 15:27
Macerata, domani "doppia firma" per la Città amica delle persone con demenza

Macerata, domani "doppia firma" per la Città amica delle persone con demenza

Si terrà domani, martedì 23 luglio, alle ore 17:30, presso la Sala Confereze di Palazzo Conventati a Macerata, la firma dei Protocolli per la Città amica delle persone con demenza con il Comune del capoluogo e gli Atenei delle Marche. L'evento è organizzato, oltre che dal Comune di Macerata, dall'Alzheimer Uniti Italia Onlus, dall'AFAM e dala Città Amica della Persona con Demenza. Dopo la proiezione di un breve video che racconterà le attività svolte dall'Associazione e i saluti delle autorità, si procederà con la doppia firma dei Protocolli. A seguire, l'incontro ospiterà la testimonianza di una persona malata e di un rappresentante delle categorie sull'esperienza della Comunità Amica. In conclusione, il giornalista Franco Veroli discuterà poi con il Professor Rabih Chattat dell'importanza della Città Amica.

22/07/2019 13:02
Buche e dissesti stradali in via Fausti Bonifazio a Corridonia, i cittadini: "Intervenire prima possibile"

Buche e dissesti stradali in via Fausti Bonifazio a Corridonia, i cittadini: "Intervenire prima possibile"

Arriva alla mail della nostra redazione la segnalazione di alcuni cittadini di Corridonia che evidenziano la pessima, e soprattutto pericolosa, condizione in cui si trova il manto stradale di via Fausti Bonifazio, nel quartiere San Claudio, all'altezza del ristorante cinese "La Muraglia". "La strada in questione, ma soprattutto il piazzale, sono ormai da anni in questa condizione - spiegano i cittadini -. Circa cento metri di manto stradale in cui ci sono solo buche e dissesti della pavimentazione che rendono molto pericoloso il percorrimento dell'arteria. Abbiamo più volte segnalato la situazione ma, chi di dovere, non ha ancora preso i dovuti provvedimenti." "Circa un anno fa, un'auto è finita nell'isola salvagente e l'ha totalmente divelta: anche in questo caso nessuno è intervenuto e l'isola è ancora così - concludono i cittadini -. Il rischio è che i veicoli, soprattutto gli scooter, possano non accorgersi della condizione della strada e fare un incidente. Chiediamo, a chi di dovere, di provvedere nel più breve tempo possibile a rendere nuovamente percorribile, nel rispetto della sicurezza stradale, via Fausti Bonifazio."

22/07/2019 12:45
Nuovo Comandante per il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria delle Fiamme Gialle: arriva il Tenente Colonnello Bolognese

Nuovo Comandante per il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria delle Fiamme Gialle: arriva il Tenente Colonnello Bolognese

Il Tenente Colonnello Massimiliano Bolognese è il nuovo Comandante del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Macerata. Dopo cinque anni di servizio a Macerata, in cui ha conseguito brillanti risultati di servizio (si ricordano le Operazioni “Riches&Poors”, “Big Hunt”, “Drago Nero”, “Ghost Tax”, “Orange”, “Easy Job” ed altre ancora), il Tenente Colonnello Andrea Magliozzi lascia la sede per assumere l’incarico di Comandante del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Parma. Gli subentra il Tenente Colonnello Massimiliano Bolognese, proveniente dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Ancona, dove ha ricoperto diversi prestigiosi incarichi, tra cui Comandante del Gruppo Tutela Spesa Pubblica e Comandante del Gruppo Tutela Economia. Nato a Palmoli, in provincia di Chieti, nel 1975, si è arruolato nel Corpo della Guardia di Finanza nel 1994. Laureato in Giurisprudenza, Scienze Politiche e Scienze della Sicurezza Economico-Finanziaria, da oggi assume il Comando del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Macerata.

22/07/2019 10:00
Ingresso in A.P.M. della fondazione Ca.Ri.Ma. Italia Nostra interpella Carancini: "In che direzione vogliamo andare?"

Ingresso in A.P.M. della fondazione Ca.Ri.Ma. Italia Nostra interpella Carancini: "In che direzione vogliamo andare?"

"È da qualche settimana che leggiamo di una trattativa in corso tra il comune di Macerata e la fondazione CA.RI.MA. per l’acquisto, da parte di quest’ultima, di una quota minoritaria dell’azienda municipalizzata A.P.M., società completamente pubblica (98% del comune di Macerata, 2% altri comuni del circondario) che gestisce vari servizi pubblici: oltre alle farmacie comunali ed al trasporto pubblico urbano di Macerata, il servizio idrico comunale di Macerata, Pollenza, Treia, Appignano, Apiro, Corridonia, Montecosaro, Morrovalle e Castelfidardo. Un recente consiglio comunale, in cui la giunta ha risposto all’interpellanza del consigliere di opposizione Andrea Marchiori, ha reso un po' meno nebulosi i contorni di quella che era, fino a qualche giorno fa, una trattativa sotto traccia ma non ha assolutamente affrontato quello che è, secondo noi, il nodo centrale della questione. Si è parlato di opportunità di arricchimento per APM; si sono evidenziati i problemi tecnici legati alla cessione della quota, concordando sulla necessità di bandire una gara pubblica ma non abbiamo letto di interventi sulla seguente questione: la fondazione CA.RI.MA. è a tutti gli effetti un soggetto privato e cedere una quota di A.P.M. alla fondazione significa di fatto privatizzare l’acqua. Si tradirebbero in tal modo gli esiti del referendum del 2011 nel quale 26 milioni di cittadini italiani sancirono che sull’acqua non si sarebbe potuto più fare profitto" l'osservazione arriva dalla sezione di Macerata di Italia Nostra. "Sorpresi dal sostanziale silenzio su questa implicazione tutt'altro che secondaria, nonostante la diffusione certificata sul nostro territorio di una cultura condivisa del “bene comune”, abbiamo pensato ad una errata interpretazione da parte nostra e abbiamo interpellato Paolo Maddalena, vice presidente emerito della corte costituzionale, per capire dove sbagliavamo. Questo un breve estratto della sua risposta" annunciano i rappresentanti di Italia Nostra. "… la privatizzazione della distribuzione dell'acqua è contro la "proprietà pubblica" dell'acqua stessa, che spetta al Popolo a titolo di sovranità. I servizi pubblici essenziali, ai sensi dell'art. 43 della Costituzione devono essere in mano pubblica o di Comunità di lavoratori o di utenti. La S.P.A. non ha come fine la migliore utilizzazione dell'acqua da parte dei cittadini, ma ha il fine di perseguire il massimo profitto nell'interesse dei propri soci e amministratori. Le privatizzazioni sono micidiali anche perché eliminano una "pubblica funzione", trasformandola in una attività economica nell'interesse di singoli soggetti" "Maddalena, in queste poche righe, non solo conferma la fondatezza dei nostri timori ma individua quella che è l’origine del problema cioè, il fatto che a gestire dei servizi pubblici essenziali siano state messe delle società per azioni, società di diritto privato: anche se a capitale completamente pubblico, una S.P.A. utilizza una razionalità esclusivamente privatistica, mettendo al centro della propria azione il profitto e non il raggiungimento del benessere collettivo - conclude Italia Nostra -. Alla luce di tutto questo appare evidente che la questione è completamente politica e non tecnica, come invece era stato detto in quel consiglio comunale. Non possiamo nasconderci dietro ad un dito: in quale direzione vogliamo andare? Vogliamo continuare a tradire, anche a livello locale, il volere dei cittadini espresso così chiaramente in quel referendum che ha fatto storia? Per noi la risposta è scontata, ma conta poco. Al sindaco Carancini e alla maggioranza che lo sostiene quella importante, perché anche (e soprattutto) lontani dai riflettori si incide sulla vita di una comunità ben più ampia di quella che si amministra."

21/07/2019 19:40
Lutto a Colmurano: Gionata Pascucci muore a soli 50 anni

Lutto a Colmurano: Gionata Pascucci muore a soli 50 anni

Tutta la comunità di Colmurano oggi si unisce al dolore della famiglia Pascucci, per la prematura scomparsa del concittadino Gionata. Odontoiatra, ha lavorato nel suo studio di Tolentino fino all’inizio dell’anno, quando gli è stata diagnosticata la terribile malattia che nella prime ore della mattinata, presso l’ospedale civile di Macerata, ha avuto il suo inesorabile epilogo. Gionata è nato a Colmurano il 13 agosto del 1968, scompare a soli 50 anni. Lascia la moglie Simona e la figlia Benedetta. La famiglia Pascucci, in particolare il papà Ottaviano (deceduto pochi mesi fa)  e la mamma Elide sono molto conosciuti e rispettati da tutta comunità di Colmurano. La camera ardente è allestita in contrada Fiastra n.96 (a Colmurano, ndr), mentre il funerale avrà luogo lunedì 22 luglio, alle ore 17:00, presso la chiesa parrocchiale di Colmurano.

21/07/2019 12:33
Il “ Codice Rosso” diventa legge: ecco le novità sulla violenza di genere

Il “ Codice Rosso” diventa legge: ecco le novità sulla violenza di genere

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avvocato Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa all’approvazione del disegno di legge n. 1200/2019, cosiddetto Codice Rosso, avente ad oggetto la tutela delle vittime di violenza domestica e di genere: di seguito l’analisi dell’avvocato Oberdan Pantana. La recente approvazione definitiva da parte del Senato, ci offre la possibilità di illustrare le effettive modifiche apportate da parte di un disegno di legge che si distingue subito per l’introduzione normativa di nuovi reati perpetrati soprattutto ai danni delle donne, nonché per l’introduzione di pene più aspre nel caso di violenze commesse in contesti familiari o nell’ambito di rapporti di convivenza. In particolare, il provvedimento composto da 21 articoli, andando a modificare in modo significativo la normativa vigente in materia, stabilisce un inasprimento di pena per il reato di maltrattamenti in famiglia, da un minimo di 3 a un massimo di 7 anni; pena ulteriormente aumentata in caso di commissione del delitto alla presenza di un minore, di un disabile o di aggressione armata; per il reato di stalking si passa ad una pena detentiva di un minimo di 1 anno, fino ad un massimo di 6 anni e 6 mesi; ed infine, per il reato di violenza sessuale, si ha del pari un importante incremento di pena, prevedendo il minimo ad anni 6 ed il massimo ad anni 12. Inoltre, tale provvedimento, introduce una corsia preferenziale per lo svolgimento delle indagini relative a tali tipologie di delitti, prevedendo una misura speciale per l’audizione della vittima, la quale dovrà essere ascoltata dal Pubblico Ministero già entro i primi 3 giorni dall’iscrizione della notizia di reato, nonché la previsione di un incremento dei fondi annualmente stanziati a favore delle vittime di violenza, orfani di crimini domestici ed alle famiglie affidatarie, ed infine, la disciplina di un più arduo percorso di ammissione del condannato all’istituto della sospensione condizionale della pena, subordinandolo alla partecipazione a percorsi di recupero organizzati ad hoc da enti o associazioni che si occupano di assistenza psicologica e recupero di soggetti condannati per reati sessuali. In aggiunta, tra le novità previste con il nuovo disegno di legge, occorre evidenziare l’introduzione dell’art. 558-bis c.p., che disciplina l’inedito delitto in materia di “Costrizione o induzione al matrimonio”, stabilendo espressamente che: “Chiunque, con violenza o minaccia, costringe una persona a contrarre matrimonio o unione civile è punito con la reclusione da uno a cinque anni. La pena è aumentata se i fatti sono commessi in danno di un minore di anni diciotto." Di pari rilevanza, risulta essere l’introduzione normativa dell’art. 612-ter c.p., in materia di “Diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti”, il cosiddetto Revenge Porn, delitto solitamente posto in essere dal compagno per vendicarsi dell’ex dopo la fine della relazione, motivo per il quale, a tali soggetti viene applicato l’aumento della pena prevista, e che stabilisce espressamente quanto segue: “Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, dopo averli realizzati o sottratti, invia, consegna, cede, pubblica o diffonde immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate, è punito con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da euro 5.000 a euro 15.000”. Infine, v’è l’introduzione dell’art. 583-quinquies c.p., disciplinante il delitto in materia “Deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso”, il quale va a punire pratiche, purtroppo, oramai molto diffuse, come buttare dell’acido addosso all’ex compagna o segnare per gelosia il volto di persone che non corrispondono “all’amore malato”, prevedendo espressamente che: “Chiunque cagiona ad alcuno lesione personale dalla quale derivano la deformazione o lo sfregio permanente del viso è punito con la reclusione da otto a quattordici anni, stabilendo oltretutto la pena dell’ergastolo, nel caso in cui dallo sfregio permanente, dovesse derivare la morte della vittima. Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.

21/07/2019 10:00
RisorgiMarche, a Camerino il primo concerto al tramonto. Sartori: "Felici di poterlo ospitare"

RisorgiMarche, a Camerino il primo concerto al tramonto. Sartori: "Felici di poterlo ospitare"

Partirà da Camerino la marcia dei concerti al tramonto nei borghi, ultimissima novità di RisorgiMarche, annunciata nei giorni scorsi. Sarà l'incantevole Rocca del Borgia ad ospitare martedì 23 luglio alle ore 19 quello che si preannuncia come un appuntamento assolutamente suggestivo: il primo dei sette concerti, pensati dal festival di Neri Marcorè per entrare direttamente nelle zone colpite dal terremoto. Una scelta motivata da una più incisiva azione di visibilità nei confronti di questi luoghi. Dopo il concerto di Tosca di giovedì (sui Comuni di Camerino, Sefro e Serravalle di Chienti) a Piani di Monte Torroncello, che è stato un perfetto connubio tra natura, musica e poesia, la città ducale dunque proporrà per la prima volta in assoluto quello che si preannuncia come un momento enormemente suggestivo, in cui il silenzio ora presente sarà spezzato dalla forza della musica. "Si tratta di una novità per noi bellissima e che abbiamo accolto con grande entusiasmo - ha detto Giovanna Sartori, assessore alla cultura e al turismo del Comune di Camerino - Giovedì è stata un'esperienza bellissima, in un posto magico, un concerto che ci ha rapito. Pensare che potremo ripetere quell'esperienza direttamente tra le mura della nostra città non nascondo che ci emoziona ed entusiasma. È un momento che riporta i riflettori sul nostro territorio, ma anche una possibilità per le nostre zone. Devo ringraziare gli uffici comunali che hanno fatto e stanno facendo gli straordinari affinché possa essere tutto pronto per martedì. È un appuntamento che vogliamo e affrontiamo con grande entusiasmo, ammetto che è anche un motivo di gioia sentire dagli organizzatori di RisorgiMarche che l'idea di partire da Camerino è stata dettata anche dall'entusiasmo e la collaborazione che abbiamo mostrato. Sono convinta che la nostra città e i nostri territori possano dare tanto quindi ben vengano queste occasioni". Il concerto avrà un numero limitato di presenze, per ragioni di sicurezza.

20/07/2019 19:21
Antenna a Civitanova, Ciarapica e Pettinari tranquillizzano: "Notizie false, l'antenna non è 5G"

Antenna a Civitanova, Ciarapica e Pettinari tranquillizzano: "Notizie false, l'antenna non è 5G"

"È mio dovere informare la cittadinanza, dopo molte polemiche e notizie non vere, che l’antenna posta dentro l’area dell’ex Liceo Scientifico di Civitanova Marche, area di proprietà della Provincia di Macerata, è un’antenna di potenziamento della rete per la ricetrasmissione di dati e comunicazione wireless, dovuta all’aumentato numero di popolazione nel territorio e quindi di maggiori fruitori del servizio nel periodo estivo" così il Sindaco della città rivierasca Fabrizio Ciarapica tranquillizza sui tanti malumori che si sono verificati in questi giorni in merito all'installazione dell'antenna in questione. "Su questo argomento ci siamo confrontati anche con il Presidente della Provincia Antonio Pettinari - ha proseguito il primo cittadino -. L’antenna in questione, della compagnia Wind e 3 Italia ha lo scopo di soddisfare le esigenze degli utenti che diversamente avrebbero problemi di connessione con minor velocità e minori performance. L’antenna è provvisoria e servirà gli utenti solo per il periodo estivo e agli inizi di settembre sarà rimossa (sarà presente per un totale di 90 giorni). L’altra antenna posta quasi di fronte è dell’operatore TIM che ha la stessa funzione. Entrambe le antenne hanno un basso impatto in termini di watt, tanto che per l’installazione non si è dovuto procedere neppure con le domande di richiesta all’ARPAM ma è stata data solo comunicazione del posizionamento. Anche nel caso dell’antenna TIM si tratta di una soluzione provvisoria." "L’accusa rivolta alla Provincia, di avere autorizzato il posizionamento di un’antenna 5G a Civitanova Marche presso l’area dell’ex liceo scientifico, dimostra la chiara volontà di una vergognosa strumentalizzazione politica, senza tener minimamente conto del rischio di generare immotivato allarme nei confronti della popolazione. Questa accusa si basa su notizie false e destituite di ogni fondamento" non usa invece giri di parole il Presidente della Provincia Antonio Pettinari nel commentare la questione delle antenne nella città rivierasca. "Infatti, l’antenna in questione non solo non è 5G, ma gli stessi impianti non esistono in tutta Italia se non in pochissime città, e a livello sperimentale. In questo caso è ancora più evidente la speculazione politica: chi ha lanciato queste accuse si è ben guardato dal fare una verifica presso la Provincia di Macerata o presso altri organismi, come l’Arpa- prosegue Pettinari -. In realtà l’impianto installato è a bassa potenza, ed è stato autorizzato in via temporanea per soli 3 mesi, fino al 19 settembre. Tali apparecchiature rispondono alla tecnologia classica, prevista al di sotto dei limiti di legge, e vengono utilizzati in tutta Italia per fronteggiare un uso maggiore della telefonia mobile in coincidenza anche di eventi speciali oppure nelle zone turistiche. È necessario sottolineare che si tratta di impianti che sviluppano ciascuno meno di 10 W di potenza e che complessivamente l’impianto di Civitanova è ben sotto ai 20 W. La normativa prevede che per gli impianti di tale voltaggio non debbano essere richieste alcune preventive autorizzazioni dell’Arpa." "Nella stessa zona, a circa 50 metri di distanza, è stata posizionata sia nel 2018 che quest’anno un’altra antenna - della TIM - con una potenza di gran lunga superiore ai limiti di legge, tanto che è stata rilasciata un’apposita autorizzazione, a seguito di specifico parere dell’Arpa. Tutto ciò non ha provocato nessuna polemica - ha concluso Pettinari -. Infine, vorrei ricordare al consigliere regionale che ha sollevato per primo la questione del presunto abbandono dell’area dell’ex liceo e dell’antenna che da quindici anni la Provincia sta cercando di venderla e che, per l’antenna, c’è una legge regionale n.12 del 2017, presumo votata anche da lui, che tra i criteri di localizzazione per questi impianti, indica la preferenza per le proprietà pubbliche."

19/07/2019 17:30
Gruppo Fedrigoni, i Sindacati: "Forte preoccupazione per gli stabilimenti marchigiani"

Gruppo Fedrigoni, i Sindacati: "Forte preoccupazione per gli stabilimenti marchigiani"

Le Rappresentanze Sindacali Unitarie degli stabilimenti del gruppo Fedrigoni di Fabriano, Rocchetta (San Severino Marche), Pioraco e Castelraimondo, unitamente alle strutture territoriali, confederali e di categoria di Uil, Cgil e Cisl esprimono "forte preoccupazione per la situazione degli stabilimenti marchigiani. In merito alle ultime vicende, così come riportato dagli organi di stampa e relative all’”Area Valori”, ad oggi i lavoratori hanno garanzie di lavoro solamente fino al 31 dicembre 2019. Stessa incertezza che persiste nell’area maceratese sul futuro industriale dei due stabilimenti ad oggi ancora in attesa di definizione." "A seguito delle assemblee tenutesi negli stabilimenti di Fabriano nelle giornate del 28 giugno e 1 luglio 2019, è scaturita con forza da parte di tutti i lavoratori la volontà di ottenere delle risposte chiare sul futuro occupazionale; l’azienda ha finalmente convocato un incontro per il giorno 24 luglio 2019 a Verona, nel quale chiederemo con forza di avere un quadro d’insieme del futuro produttivo in attesa della presentazione a breve termine del piano industriale - spiegano le rappresentante sindacali -. Si ricorda che la Fedrigoni è stata acquistata dal gruppo finanziario Bain Capital da oltre un anno, ma che ad oggi non ha mai esplicitato alle Organizzazioni Sindacali le intenzioni produttive relative ai vari siti."   "I problemi non riguardano solamente il settore “area valori“ dello stabilimento di Fabriano ma anche gli altri siti produttivi marchigiani a partire dal non utilizzo di macchinari acquistati e non messi in funzione nello stabilimento di Pioraco, lo spostamento di personale da uno stabilimento all’altro senza trascurare il mancato rinnovo di circa 40 lavoratori a tempo determinato scaduti nei giorni scorsi - proseguono i sindcatati -. Quanto sopra rischia di trasformarsi in una bomba ad orologeria in un territorio devastato a seguito della crisi economica industriale e dal terremoto del 2016."   "Le rappresentanze sindacali si presenteranno all’incontro del 24 luglio 2019 chiedendo la presentazione del Piano Industriale di Gruppo, ormai non più rinviabile e che tenga conto di una attenta ed approfondita valutazione sul futuro della produzione carte valore di investimenti e garanzie occupazionali per tutti gli stabilimenti marchigiani" concludono.

19/07/2019 16:03
Tolentino, lavori in via Boccalini: ecco come cambia la viabilità

Tolentino, lavori in via Boccalini: ecco come cambia la viabilità

L’Azienda che sta realizzando i lavori di ristrutturazione in via Boccalini a Tolentino ha chiesto di apportare temporanee modifiche alla circolazione nella via in questione e nelle zone limitrofe, per la realizzazione di lavori di sostituzione della copertura delle tribune dello Stadia della Vittoria. Questi lavori richiedono l'occupazione della sede stradale di Via Traiano Boccalini tale da rendere necessaria l'istituzione di un divieto di transito e di sosta lungo la via. I lavori avverranno per stati di avanzamento partendo da sud verso nord, quindi con inizio da Via Nazionale direzione Viale Benadduci. Nello specifico il primo stato di avanzamento dei lavori avverà nel tratto di Via T. Boccalini compreso tra Via Nazionale e Via Don Minzoni. Il secondo stato nel tratto tra Via T. Boccalini compreso tra Via Don Minzoni e Via Sisto V e in terzo nel tratto di T. Boccalini compreso tra Via Sisto V e Viale Benadduci. Pertanto è stata emessa una ordinanza con la quale da lunedì 22 luglio 2019 al giorno giovedì 8 agosto 2019, e comunque fino al termine dei lavori e al completo ripristino della sicurezza stradale, in Via T. Boccalini la circolazione sarà disciplinata come di seguito specificata. Durante il primo stato di avanzamento lavori vigerà il divieto di sosta con rimozione e divieto di transito, estesi a tutti i veicoli, per il tratto di Via Traiano Boccalini compreso tra Via Nazionale e Via Don Minzoni. Il secondo stato di avanzamento lavori sarà interessato dal divieto di sosta con rimozione e divieto di transito, estesi a tutti i veicoli, per il tratto di Via Traiano Boccalini compreso tra Via Don Minzoni e Via Sisto V. In Via Don Minzoni è istituito il divieto di circolazione a esclusione dei residenti della zona per raggiungere Piazzale Gabrielli. I veicoli in uscita dal parcheggio del piazzale in questione, potranno proseguire la marcia per Via Carlo Santini fino all'intersezione con Viale Benadduci. È temporaneamente disposto il doppio senso di circolazione in Via C. Santini per il tratto compreso tra Via Don Minzoni e Via Germondani. Durante il terzo stato dei lavori vigerà il divieto di sosta con rimozione e divieto di transito, estesi a tutti i veicoli, per il tratto di Via T. Boccalini compreso tra Via Sisto V e Viale Benadduci. I veicoli in transito lungo Via Traiano Boccalini con direzione Viale Benadduci, all'intersezione con Via Via Sisto V verranno obbligatoriamente deviati a sinistra per quest'ultima via. La ditta esecutrice dei lavori provvederà all'installazione della relativa segnaletica stradale da cantiere con le relative limitazioni, obblighi e preavvisi necessari alle modifiche apportate alla circolazione.

19/07/2019 15:17
"Benvenuti", viaggio all'interno dell'Hotel House tra umanità e illegalità (FOTO E VIDEO)

"Benvenuti", viaggio all'interno dell'Hotel House tra umanità e illegalità (FOTO E VIDEO)

“Benvenuti”. Intimorita forse dalla divisa o dalla macchina fotografica, con un accenno di sorriso, una ragazza africana al quinto piano dell’Hotel House, ci ha accolto così in quella che per lei è la sua casa. C’è chi sale con in mano le bombole di gas, chi scende i sedici piani con la bici in mano. Poi materassi, frigoriferi, vetri rotti. Mozziconi di sigarette, uno stecco di gelato, della frutta caduta forse accidentalmente da un canestro, una bustina di “Gaviscon”. Tutto sopra a una moquette verde che ormai non c’è più e avvolto da pareti che hanno dimenticato il loro colore originario. E poi tanti bambini, circa 400, che ridono e scherzano rincorrendosi su e in giù per le scale. Per capire a che piano siamo basta girarsi sulla destra, dove dall’uno al sedici, con un pennarello nero o bianco, i numeri sono scritti sul muro. I cassonetti della spazzatura sono colmi fino all’orlo e ce n’è altrettanta all’interno dell’edificio. Un unico ingresso e un porticato con supermercati, lavanderia, due bar e qualche altro negozietto. Una volta dentro all’edificio il forte odore entra subito nelle narici ed esce dopo qualche ora che si è lasciato l’Hotel House. I Carabinieri sono tutti schierati per procedere con una delle tante operazioni di tipo amministrativo che eseguono durante i mesi all’Hotel House: un lavoro giornaliero e costante per garantire la massima sicurezza agli inquilini del palazzone multietnico. La stazione di Porto Recanati, i Forestali, i Cinofili da Pesaro e la Polizia Municipale; tutto sotto gli occhi vigili del Quinto Elinucleo di Pescara che sorveglia da lontano la zona con l’elicottero. All’Hotel House vivono circa due mila persone nel periodo estivo, un sesto della popolazione di Porto Recanati. 17 piani, 480 appartamenti, oltre 40 etnie diverse che ogni giorno si mescolano, si incontrano e si salutano salendo e scendendo a piedi i sedici piani. L’ascensore è fuori servizio da anni, come la corrente elettrica in alcuni punti. Il condominio ha anche un milione di euro di debiti in merito al pagamento dello stipendio dei vecchi portinai ed è attualmente sprovvisto di un amministratore. Per alcuni 60 metri quadri è la misura dell’umanità mentre per molti altri dell’illegalità. Un tavolo, qualche sedia, una cucina spartana, il bagno e alcuni materassi. Per acquistare un appartamento, soprattutto se al sedicesimo piano, possono bastare appena 3.500 euro. Circa un centinaio dei locali sono stati acquistati negli anni ’70 da persone che vivevano fuori Regione. Un mutuo necessario per accaparrarsi uno degli appartamenti di quello che doveva essere un grande palazzo a vocazione turistica. Così non è stato. Negli anni è andato tutto scemando e i proprietari degli immobili non ne hanno voluto più sapere nulla, lasciando i mutui da pagare alle banche. “Procediamo quotidianamente con controlli di tipo amministrativo per vedere se chi si trova all’interno degli appartamenti è l’effettivo titolare dell’immobile e se è regolare sul territorio nazionale – ci spiega il Maggiore Enzo Marinelli, Comandante della Compagnia di Civitanova Marche che ci ha accompagnato, insieme al luogotenente Giuseppino Carbonari e ai suoi uomini, in questo viaggio -. Un’attività che viene intensificata soprattutto nel periodo estivo quando molti appartamenti vengono dati in subafitto o spesso, occupati abusivamente.” L’Hotel House, come ci insegnano le cronache locali, è stato anche teatro, anni fa, di omicidi. “Leggendo la cronistoria dell’Hotel House ci sono stati questo tipo di episodi – racconta il Maggiore Marinelli -. Noi cerchiamo ogni giorno di tenere alta l’asticella del controllo per fare in modo che determinate criticità legate allo spaccio di sostanze stupefacenti non portino a gravi e violenti scontri tra bande contrapposte. Scontri che possono culminare anche nel peggiore dei modi.” “Il 2015 sicuramente ha segnato una svolta per la storia del condominio – prosegue il Comandante -. È stata messa in campo un’attività interforze da parte della Prefettura, che ha sempre dimostrato una grandissima attenzione per la situazione dell’Hotel House, dei Vigili del Fuoco, dell’Asur, della Polizia. Abbiamo “mappato” gli appartamenti in modo da avere un quadro certo e preciso di chi li occupava. Da quel momento, molti soggetti che sono stati muniti del foglio di via obbligatorio, si sono allontanati e hanno lasciato l’edificio. Dall’altro lato noi abbiamo proseguito con le attività preventive.” Mentre parliamo con il Maggiore siamo al quinto piano. Gli uomini del Comandante fanno allontanare una giovane coppia dall’appartamento che stava occupando abusivamente e i due vengono portati in caserma. Non ci risparmiano alcune parole non proprio al miele perché siamo lì a testimoniare quanto accaduto. “Giornalista testa di c***o”. Mentre loro scendono, noi cerchiamo di raggiungere a piedi il penultimo piano e incontriamo i sorrisi dei tanti bambini che forse, come unico gioco, hanno questo sali e scendi dalle scale. Una donna incinta, un gruppo di ragazzi che forse sta andando al mare, chi porta una cesta di frutta. In questo marasma di persone e di odori il cane antidroga fiuta qualcosa: un giovane viene perquisito. Non c’è niente nel suo zaino e i suoi documenti sono ok. “Qui c’è un problema di carattere sociale, soprattutto perché attualmente il condominio è sprovvisto anche di un amministratore in quanto il precedente è morto circa un mese fa – ci spiega il Maggiore Marinelli -. La Prefettura, il Comune e gli altri attori pubblici hanno avviato delle attività per far rivivere l’Hotel House nel rispetto delle regole della civile convivenza. Bisogna continuare su questa strada anche se tutti sappiamo che quella che abbiamo ancora da percorrere è molto lunga. Rispetto a qualche anno fa c’è certamente stata una inversione di tendenza che, negli anni, potrebbe portare a un notevole miglioramento: è fondamentale continuare tutti insieme in questa direzione perché l’alternativa sarebbe l’abbattimento.” Il 70% delle persone vive regolarmente all’interno dell’Hotel House, ci sono famiglie regolari sul territorio nazionale che hanno anche un lavoro. Il 30% invece vive in clandestinità svolgendo attività illegali come lo spaccio e i reati contro il patrimonio. Molti altri invece restano qui per un periodo, prendono la residenza è poi se ne vanno all’estero. Sono proprio gli ultimi piani quelli più difficili da tenere sotto controllo. “Qui gli inquilini cambiano ogni giorno – ci spiega il Maggiore Marinelli -. Le scale esterne sono inagibili e quindi sono state chiuse ma nonostante ciò c’è un grande via vai di persone.” C’è infatti chi lascia sul campanello della porta una targhetta con il proprio nome e numero di telefono per rivendicare la proprietà dell’appartamento. Proprio al sedicesimo piano i Carabinieri sono intervenuti e, alla fine dei controlli di rito, hanno portato in Caserma un cittadino clandestino e altre persone sprovviste del contratto di affitto dell’appartamento e con documenti falsi. Scendiamo, sempre vigili e attenti che nulla possa caderci in testa mentre stazioniamo nel cortile del palazzo. Le persone fermate vengono portate tutte in Caserma e lì i Carabinieri controlleranno la loro posizione. I militari lo sanno, alcuni di loro sono delle facce viste e riviste. Molti altri invece potrebbero non avere nemmeno un nome o un paese di origine perché all’anagrafe non sono mai stati registrati. Molti di loro l’anagrafe non sanno nemmeno cosa sia. Nell’Hotel House convivono l’illegalità e l’umanità, convivono gli spacciatori e le donne incinte, convivono gli occupatori abusivi degli appartamenti ma anche 400 bambini. Forse sono proprio loro che bisognerebbe tutelare maggiormente sperando che la prossima volta che li andremo a trovare possano offrirci un bel caffè sul loro divano di casa.

19/07/2019 12:40
Civitanova, emergenza maltempo: l'amministrazione comunale invita a segnalare i danni subiti

Civitanova, emergenza maltempo: l'amministrazione comunale invita a segnalare i danni subiti

La Regione Marche in merito ai danni seguiti all’emergenza maltempo del 10 luglio, con nota del 13 luglio 2019, ha comunicato ai Comuni di trasmettere al Dipartimento per le Politiche Integrate di Sicurezza e per la Protezione Civile, i dati relativi alla ricognizione dei danni subiti sia dalle strutture pubbliche che da quelle private, comprese le produttive. La raccolta dati ha la finalità di censire i danni per l’evento “maltempo luglio 2019”. Per questo la cittadinanza è invitata a far pervenire le proprie segnalazioni all'Ufficio Protocollo del Comune a mezzo posta elettronica all'indirizzo mail istituzionale: protocollo@comune.civitanova.mc.it.  La segnalazione deve contenere, pena l'irricevibilità: - nome, cognome, ragione sociale, codice fiscale o P.I. del richiedente; - titolarità rispetto al bene danneggiato (proprietario, usufruttuario, altro, …..); - luogo in cui si è rilevato il danno (indirizzo, civico, frazione); - tipologia dell'immobile, dei beni strumentali e le generalità del danno ricevuto; - breve descrizione dei danni segnalati; - documentazione fotografica attestante i danni subiti.  La scadenza della presentazione della documentazione dovrà pervenire entro le ore 13.00 del giorno martedì 23 luglio 2019. Le comunicazioni oltre tale termine o non contenenti le informazioni e la documentazione richieste non verranno prese in considerazione. Come specificato anche nella nota della Regione Marche, la rilevazione è destinata esclusivamente ad una sommaria ricognizione del danneggiamento e quindi non comporta alcun vincolo ed obbligo per l'Amministrazione. (Foto di repertorio)

18/07/2019 15:46
Superstrada, riapre lo svincolo di Pollenza: i lavori si spostano all'uscita di Sforzacosta, ecco quando

Superstrada, riapre lo svincolo di Pollenza: i lavori si spostano all'uscita di Sforzacosta, ecco quando

Avanzano i lavori di risanamento profondo della pavimentazione avviati da Anas (Gruppo FS Italiane) sul tratto marchigiano della strada statale 77 “della Val di Chienti”, per un investimento complessivo di oltre 6 milioni di euro. Gli interventi rientrano nell’ambito di un vasto programma di manutenzione programmata denominato #bastabuche, che a partire dal 2016 ha previsto investimenti per 1,5 miliardi di euro sul territorio nazionale di cui 80 milioni nelle Marche. In particolare, sulla strada statale 77 “della Val di Chienti”, a partire dal pomeriggio di oggi sarà riaperto lo svincolo di Pollenza, in corrispondenza del quale è stato ultimato l’intervento di risanamento. Da lunedì 22 luglio il cantiere si sposterà quindi in direzione mare, interessando un tratto in corrispondenza dello svincolo di Macerata Ovest/Sforzacosta. Il transito durante i lavori sarà sempre consentito a doppio senso sulla carreggiata opposta, mentre lo svincolo di Macerata Ovest/Sforzacosta sarà provvisoriamente chiuso in ingresso e in uscita per chi viaggia in direzione Mare. Il completamento di questa fase è previsto entro giovedì 8 agosto, prima della sospensione per l’esodo estivo di Ferragosto. Al contempo proseguono gli analoghi interventi di manutenzione programmata in prossimità dello svincolo di Camerino/Sfercia che è temporaneamente chiuso in ingresso e in uscita per chi viaggia in direzione Foligno. Anche in questo caso il completamento è previsto entro la sospensione per l’esodo di Ferragosto. I lavori consistono nella completa rimozione della vecchia pavimentazione e nel rifacimento della sovrastruttura stradale fino agli strati più profondi, compresa la sistemazione idraulica della piattaforma e il rifacimento della segnaletica orizzontale. L’obiettivo di Anas è infatti di abbandonare la logica del ‘rattoppo’: nel triennio 2016-2018, nell’ambito del programma #bastabuche Anas ha risanato 14.500 km di corsie stradali in Italia. Altri interventi Sempre sulla statale 77, per consentire alla società e-distribuzione gli interventi di rimozione di una linea elettrica che sovrappassa la strada, saranno necessarie brevi interruzioni della circolazione in prossimità dello svincolo di Caccamo, per il tempo strettamente necessario e in sessioni della durata massima di 10 minuti, tra le 9:00 e le 10:30 di lunedì 22 e martedì 23 luglio. Il traffico sarà gestito con indicazioni sul posto. Infine, per consentire alcuni interventi di ripristino localizzato, la scorsa notte è stata istituita l’uscita obbligatoria allo svincolo di Macerata Sud/Corridonia per il traffico in direzione Civitanova Marche, con rientro allo svincolo di Morrovalle. La stessa chiusura sarà in vigore anche questa notte, dalle 19:00 di oggi alle 6:00 di domani.    

18/07/2019 14:55
Macerata, solidarietà al popolo saharawi: la visita in Consiglio comunale dei bambini del campo profughi

Macerata, solidarietà al popolo saharawi: la visita in Consiglio comunale dei bambini del campo profughi

Gradita visita al Consiglio comunale di Macerata dei bambini dei campi profughi saharawi. I bimbi hanno portato il loro saluto e gratitudine per il sostegno del Comune ai progetti dell’associazione Rio de Oro che consente loro ogni anno di lasciare il deserto del Sahara e venire in Italia per curarsi e trascorrere un periodo in un clima meno ostile. Tra questi Adam, Melainin e Matamulana rispettivamente 9, 10 e 12 anni, che non potevano camminare per gravi malformazioni e che, grazie alle cure ricevute in Italia, ora si muovono sulle loro gambe con grande grinta e forza di farcela. Il saluto di benvenuto ai bambini e agli accompagnatori, Rossana Berini e Barbara Vittori di Rio de Oro e l’educatore saharawi Mohamed Salem, è stato rivolto dal presidente del Consiglio comunale Luciano Pantanetti, che li ha ringraziati per la gradita visita augurando loro una buona permanenza in Italia, utile anche per la loro salute. Il grazie del presidente è andato anche all’associazione Rio de Oro per l’azione di aiuto che sta portando avanti per il popolo saharawi, che da oltre 40 anni vive in territorio algerino nella parte più inospitale del deserto del Sahara, l’hammada caratterizzato da terreni aridi, brulli e rocciosi, nella speranza di rientrare nella loro terra, il Sahara Occidentale invaso dal Marocco dopo che la Spagna ha lasciato libere le sue colonie. Il tutto nella quasi totale indifferenza del mondo politico internazionale che non riesce o non vuole trovare una soluzione, come ha sottolineato la ex presidente di Rio de Oro Barbara Vittori che ha accompagnato i bambini. La presidente Rossana Berini, che vive nei campi profughi da circa 20 anni, ha raccontato i progetti in corso e la realizzazione di Casa Paradiso una struttura di accoglienza attrezzata che consentirà di ospitare i bambini bisognosi di cure e di riabilitazione. Chi vuole contribuire al sostegno dei progetti dell’associazione Rio de Oro può farlo attraverso il sito riodeoro.it. Ai bimbi la presidente del Consiglio delle Donne Ninfa Contigiani ha donato di vasetti di miele da portare a casa, un alimento molto prezioso e apprezzato per chi vive nei campi profughi del deserto del Sahara.

18/07/2019 13:58
Conclusi i lavori del collettore fognario di fondovalle: interessati 22mila abitanti

Conclusi i lavori del collettore fognario di fondovalle: interessati 22mila abitanti

Giunti a conclusione i lavori di ripristino del collettore fognario di fondovalle, che da oggi in poi convoglierà le acque reflue raccolte dalle reti fognarie dei Comuni di Morrovalle, Montecosaro e parte di Civitanova Marche al depuratore sito in Località Fontanelle (a Civitanova Marche, ndr), interrompendo finalmente lo scarico diretto nel fiume Chienti, con le inevitabili conseguenze in termini di potenziale contaminazione e rischi di compromissione della qualità delle acque superficiali del fiume stesso e delle acque di balneazione, in prossimità dello sbocco del fiume sul litorale Adriatico. I benefici dell’intervento, in termini di riduzione dell’impatto ambientale sulle acque superficiali (fiume Chienti) e marino-costiere (litorale adriatico, in prossimità della foce del fiume) interessate risultano evidenti. L’auspicio è che ciò si traduca immediatamente, in considerazione della stagione estiva in corso, in un netto miglioramento della qualità delle acque di balneazione, a vantaggio sia della popolazione locale che dei flussi turistici stagionali. Presenti alla Conferenza stampa di completamento dei lavori: Massimo Principi, Direttore AATO3, Fabrizio Ciarapica, Sindaco di Civitanova Marche, Stefano Montemarani, Sindaco di Morrovalle, Reano Malaisi, Sindaco di Montecosaro, Giorgio Piergiacomi, Presidente APM S.p.A., Massimo Belvederesi, Presidente ATAC Civitanova S.p.A., Simone Panduri, Responsabile Servizio Idrico Apm e Stefano Cudini direttore generale Apm. Vale la pena riepilogare brevemente le vicende che hanno determinato il consistente ritardo accumulato nell’attivazione di tale opera, fondamentale per garantire la piena conformità alla direttiva europea sulle acque reflue (Direttiva 91/271/CEE) e assicurare adeguati livelli di qualità ambientale. Il collettore esistente, realizzato dalla Provincia di Macerata tra il 1998 e il 2002, avrebbe dovuto essere trasferito in proprietà ai Comuni, per essere messo a disposizione dei soggetti gestori del servizio idrico integrato, individuati dall’AAto 3. Prima dell’allaccio finale dell’opera risultavano però, all’epoca, necessari alcuni interventi di adeguamento e potenziamento del depuratore, completati solo nel luglio 2006. Nell’estate 2007 l’esecuzione di una video-ispezione della fognatura, propedeutica alla messa in funzione della stessa, rivelava tuttavia consistenti difetti, tali da non consentire l’entrata in esercizio dell’opera e sulla base dei quali la Provincia decideva di promuovere, nei confronti dei soggetti coinvolti nella progettazione, direzione ed esecuzione dei lavori, un procedimento giudiziario di accertamento tecnico preventivo. A prescindere dagli esiti delle vicende giudiziarie ancora in corso, in considerazione del comune interesse a porre in atto, quanto prima, tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria necessari a restituire al collettore piena funzionalità, nel gennaio 2011 Provincia di Macerata e AAto 3 hanno stipulato un apposito Accordo di Programma, con la finalità di attivare le procedure di progettazione e realizzazione degli interventi più opportuni per assicurare il ripristino e garantire la piena efficienza dell’opera, assegnandone l’onere, nell’ambito della generale pianificazione degli interventi inerenti al servizio idrico integrato, ai gestori competenti per territorio APM Spa (Comuni di Morrovalle e Montecosaro) e ATAC Civitanova Spa (Comune di Civitanova). Nell’estate 2017 le citate Aziende APM (Lotto A) e ATAC Civitanova (Lotto B) hanno provveduto all’approvazione dei progetti esecutivi delle opere, contemplando – sulla base dei rilievi e degli accertamenti tecnici condotti ed in conformità con gli esiti della ulteriore perizia depositata dal CTU nominato dal Tribunale di Macerata, su richiesta della Provincia di Macerata – il rifacimento di un’ampia porzione del collettore suddivisa in tratti di lunghezza diversa. Sono stati realizzati sia un nuovo tratto di condotta nel Comune di Montecosaro, per una lunghezza complessiva di 1.550 metri circa sia, per quanto riguarda il tratto più a valle, una stazione di sollevamento e i relativi collegamenti (al confine tra i Comuni di Montecosaro e Civitanova Marche, ndr) sia la posa in opera di una nuova condotta a gravità, per uno sviluppo complessivo di 2.200 metri circa, che attraversa terreni agricoli e la porzione Ovest della Zona Industriale A di Civitanova Marche, fino a congiungersi con l’ultimo tratto di collettore, esistente e già in esercizio. Eccezion fatta per il ritardo determinato – in fase di aggiudicazione dell’appalto dei lavori del Lotto B – dal ricorso al TAR presentato da una delle Ditte concorrenti, per cui è stato necessario attendere la pronuncia del Consiglio di Stato in merito alla corretta interpretazione del Codice Appalti, il cronoprogramma dei lavori è stato sostanzialmente rispettato. Le nuove tubazioni posate in opera, in sostituzione di quelle ammalorate, sono realizzate in PVC, con diametro esterno di 500 mm, di adeguate caratteristiche idrauliche e meccaniche. Nell’ambito del medesimo appalto di lavori (Lotto A) è stata contemplata, oltre al rifacimento del collettore esistente e alla realizzazione della stazione di sollevamento, anche la realizzazione di una nuova condotta fognaria a gravità in PVC, del diametro di 315 mm e della lunghezza di 600 m circa, che consente di recapitare al depuratore, convogliandoli nel collettore principale, anche i reflui provenienti dagli insediamenti abitativi e produttivi della Lottizzazione Ex SADAM di Montecosaro. Rispetto agli importi di Progetto – 1.550.000 euro per il Lotto A e 1.150.000 euro per il Lotto B – alla base delle gare di appalto espletate, in ragione dei ribassi d’asta ottenuti in fase di aggiudicazione la spesa complessivamente sostenuta dalle aziende è pari a circa 2.000.000 euro (1.200.000 per il Lotto A e 800.000 per il Lotto B), di cui 860.000 euro circa coperti dal co-finanziamento garantito dalla riprogrammazione dei Fondi dell’APQ Stato-Regioni del 2004, 200.000 euro dal contributo messo a disposizione dalla Provincia di Macerata nell’ambito del richiamato Accordo di Programma, e il resto a carico della tariffa del servizio. In base ai dati anagrafici e di consumo idropotabile attuali, la popolazione servita, i cui reflui sono oggi finalmente recapitati a depurazione, è stimata in circa 12.000 Abitanti Equivalenti e a regime, a seguito di ulteriori collegamenti fognari in corso di effettuazione e in considerazione delle previsioni di PRG per quanto riguarda i possibili sviluppi futuri, arriverà a complessivi 22.000 Abitanti Equivalenti, per una portata di acque reflue corrispondente a 5.300 mc/giorno.  

18/07/2019 13:34
San Severino, il Sindaco revoca l'ordinanza di inagibilità di due negozi e di due abitazioni di viale Eustachio

San Severino, il Sindaco revoca l'ordinanza di inagibilità di due negozi e di due abitazioni di viale Eustachio

Due abitazioni e due negozi danneggiati dal sisma in viale Bartolomeo Eustachio a San Severino Marche sono tornati di nuovo agibili dopo i lavori di riparazione danni finanziati con un contributo statale di 120mila euro. Il sindaco settempedano, Rosa Piermattei, ha quindi revocato l’Ordinanza con la quale, dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016, aveva dichiarato inutilizzabile lo stabile.

18/07/2019 13:10
San Severino: nuovo asfalto in via Ariosto, Madonna dei Lumi e via Alighieri

San Severino: nuovo asfalto in via Ariosto, Madonna dei Lumi e via Alighieri

Il Comune di San Severino Marche, nell’ambito di alcuni interventi di messa in sicurezza delle strade finanziati con specifico decreto del ministero dell’Interno, ha concluso l’opera di asfaltatura di alcune vie del centro urbano. Con le economie e il ribasso d’asta rispetto allo stanziamento iniziale di 100mila euro, sono stati asfaltati alcuni tratti di via Ludovico Ariosto, via Madonna dei Lumi, via Dante Alighieri e del cavalcavia di viale Europa. Lo stesso intervento nei mesi scorsi aveva permesso l’asfaltatura della centralissima via Garibaldi, il breve tratto che collega via Nazario Sauro a piazza Del Popolo, di via San Michele, nella zona che ospita il villaggio terremotati “Campagnano”, e di via Aristide Merloni.  

18/07/2019 12:32
"Problematiche per l'accesso ai contributi sulla Zona franca urbana": i commercialisti scrivono a Di Maio

"Problematiche per l'accesso ai contributi sulla Zona franca urbana": i commercialisti scrivono a Di Maio

Grido d'allarme dell’Ordine dei commercialisti ed esperti contabili di Macerata e Camerino,  che ha deciso di scrivere al ministro  Luigi Di Maio in merito all’estensione dei benefici della Zona franca urbana ai professionisti per i periodi d’imposta 2019 e 2020, contenuta nel decreto Sblocca Cantieri. Il problema è dovuto al fatto che ci sono intoppi per la presentazione delle domande, la cui scadenza è fissata per domani, 18 luglio. Il Mise ha pubblicato nei giorni scorsi un avviso in cui lascia intendere che l’attuale procedura di presentazione delle domande sia riferita anche ai professionisti che hanno subito un calo del fatturato nell’immediato post sisma (come già previsto per le imprese) ma la procedura non è programmata per riceve le istanze di chi ha iniziato l’attività prima del 1 gennaio 2018. Per questo L'Odcec Macerata e Camerino, per conto del suo Presidente, Rosaria Garbuglia, ha inviato una lettera al Ministero dello Sviluppo Economico per sollecitare  il rinvio del termine di presentazione delle domande e la contemporanea modifica della piattaforma che permetta la piena applicazione di quanto disposto dallo Sblocca Cantieri permettendo l’accesso sia a chi non ha mai presentato alcuna domanda pur avendone i requisiti sia a chi ha già presentato la domanda nelle prime fasi di applicazione della norma ma che non ha usato il beneficio per mancata assunzione di personale dipendente. Infatti, come spiega il Presidente Garbuglia nella lettera, “la piattaforma non è in grado di recepire le domande dei professionisti che hanno iniziato la propria attività prima del 1 gennaio 2018 né quelle dei professionisti che hanno prudenzialmente presentato la domanda nelle prime due “finestre di accesso” ma non hanno utilizzato il credito per la mancata assunzione di dipendenti. Infatti l’attuale procedura esclude ingiustamente ed illegalmente i professionisti che hanno iniziato la propria attività prima del 1 gennaio 2018 e che non avevano presentato la domanda nelle prime fasi di applicazione dell’agevolazione non avendo (e non prevedendo di avere) dipendenti dall’accesso al beneficio. Inoltre, l’attuale procedura non permette ai professionisti che hanno iniziato la propria attività prima del 1 gennaio 2018 e che avevano presentato la domanda nelle prime fasi di applicazione dell’agevolazione senza utilizzarla a causa della mancata assunzione di personale dipendente di ripresentare la domanda in questa fase per chiedere fondi aggiuntivi”.  Un beneficio, seppur non strutturale, che rischia anche di non poter essere usufruito dai professionisti. Per questo al ministro Di Maio, l'Ordine ha chiesto in via principale, il rinvio del termine di presentazione delle domande e la contemporanea modifica della piattaforma, appunto, e in subordine la pubblicazione di un avviso e/o di un provvedimento che chiarisca che per i professionisti che hanno subito un calo del fatturato nei periodi 1/9-31/12/2016 rispetto allo periodo precedente del 2015 e 1/11/2016-28/2/2017 rispetto allo stesso periodo del biennio 2015/2016 verrà aperta una nuova procedura di presentazione delle domande permettendo l’accesso anche a chi ha già presentato la domanda nelle prime fasi di applicazione della norma ma che non ha usato il beneficio per mancata assunzione di personale dipendente. “Si specifica – si conclude così la lettera – che, in caso di mancato accoglimento di quanto sopra, lo scrivente Ordine si riterrà legittimato a tutelare gli interessi dei propri iscritti e dei clienti dei propri iscritti ad oggi danneggiati dall’impossibilità di applicare la norma nelle opportune sedi giudiziarie. Si rinnova e si sollecita, infine, un confronto tra il Ministero da Lei guidato e gli Ordini Professioni ed associazioni di categoria del territorio colpito dal sisma per chiarire i molti punti oscuri ed incerti di una normativa che sta palesemente sfuggendo di mano, anche a causa dello scarso coordinamento delle modifiche normative nel frattempo succedutesi”. 

17/07/2019 17:14
Regione Marche, ANCI e ARPAM presentano #spiaggesenzafiltro

Regione Marche, ANCI e ARPAM presentano #spiaggesenzafiltro

“12 anni per degradarsi, 1 minuto per degradare la spiaggia.” Recita così il messaggio della campagna di comunicazione #spiaggesenzafiltro presentata oggi in Regione e promossa dall’assessorato regionale all’Ambiente, ANCI e ARPAM, con la collaborazione di Marche Tourism-Fondazione Marche Cultura, per sensibilizzare la cittadinanza a non abbandonare sulle spiagge i filtri di sigaretta. Ci vogliono infatti dai 5 ai 12 anni perché un mozzicone (acetato di cellulosa) si distrugga, costituendo una fonte di inquinamento per il suolo, oltre che per l’acqua e per i pesci, a causa della fuoriuscita di nicotina e catrame rimasti all’interno del filtro. In Italia, ogni anno sono 20 mila le tonnellate di mozziconi lasciati dai 13 milioni di fumatori italiani , poche rispetto ai quasi 35 milioni di tonnellate dei rifiuti solidi urbani, ma moltissime se si pensa al potenziale inquinante di tali mozziconi, dispersi dovunque. “ Serviva un’iniziativa forte e convincente,  proprio in questo periodo in cui abbiamo assistito sulla nostra pelle a cosa può comportare il cambiamento climatico  – ha detto l’assessore regionale all’Ambiente, Angelo Sciapichetti in conferenza stampa – e a tutti chiediamo di conservare e tutelare la bellezza delle nostre spiagge e dei nostri territori. È una delle tante iniziative che stiamo conducendo nell’ottica di un’educazione ambientale rivolta a costruire una coscienza ambientale, a cominciare dai più giovani, ma chiediamo a tutti che si impegnino nella salvaguardia della bellezza. L’impegno da parte delle istituzioni regionali, ma anche dei Comuni, c’è ed è forte e proprio il prossimo 30 luglio sarà esaminata in Consiglio regionale una proposta di legge che contiamo di approvare sulla cosiddetta “plastic free” , contro l’utilizzo delle confezioni di plastica monouso. Saremo la prima Regione italiana che adotta con legge una normativa europea.”   Dal punto di vista numerico, i mozziconi di sigaretta sono il rifiuto singolo più abbondante sulla Terra: su scala globale, ogni giorno, ne vengono dispersi nell’ambiente più di 10 miliardi. “#spiaggesenzafiltro è una campagna che ARPAM - afferma il Direttore Generale di ARPAM Marche, Giancarlo Marchetti - sostiene con convinzione nella consapevolezza di come essa rappresenti un ulteriore passo in direzione della tutela della risorsa mare. E sempre a proposito di “mare” il Direttore Generale di ARPAM Marche ha illustrato la nuova app realizzata dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche che fornirà ai turisti e ai cittadini i dati della balneabilità in tempo reale e il meteo e potrà essere implementata con altre informazioni come i dati sulla qualità dell’aria.  “ Ci sono già molte amministrazioni comunali che hanno adottato piani per la tutela del mare e delle spiagge prevedendo il divieto di fumo e con tale campagna si intende far conoscere le conseguenze ambientali dell’abbandono dei mozziconi sulle spiagge delle coste marchigiane. “Fin da subito l’ANCI Marche ha creduto in questa iniziativa – ha sottolineato il presidente Maurizio Mangialardi – perché sosteniamo con convinzione e da sempre i progetti di ecosostenibilità. Sembra paradossale che vi sia ancora la necessità di educare a tutelare l’ambiente, quando dovrebbe essere naturale adottare un comportamento che in fondo è di autodifesa, eppure ce n’è ancora bisogno. Per questo siamo tra i promotori di questa campagna che crediamo utilissima e da diffondere con ogni strumento.” A questo ci penserà anche Marche Tourism che fa capo alla Fondazione Marche Cultura, presente oggi il direttore Stefania Benatti che, con i suoi 30 profili gestiti in diverse lingue sui maggiori social network e 300 mila followers solo sulla pagina italiana di Facebook, diffonderà il messaggio. “Il contenitore digitale #spiaggesenza filtro – ha spiegato Sandro Giorgetti, social media manager del team regionale – sarà il contenitore digitale di una serie di iniziative che proporremo ai nostri utenti, in primis di testimoniare la loro attività in favore di questa campagna e potremo monitorarli appunto attraverso l’# , dedicando album fotografici e copertine di attività e immagini dedicate da veicolare sui profili social. Ma già esiste una bella sensibilità dei nostri utenti su questi temi, avendo iniziato da giugno a divulgare e condividere attività che hanno come tema il turismo sostenibile."

16/07/2019 17:12
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