Lo scorso 27 settembre, l’assemblea dei volontari dell’Unicef della provincia di Macerata, alla presenza del presidente regionale Italo Tanoni, ha eletto il nuovo Comitato provinciale: alla guida, la presidente Patrizia Scaramazza, che già ricopriva il ruolo di segretaria provinciale. A completare la squadra Antonella Micucci Cecchi, segretaria, Chiarastella Parisi Presicce, tesoriere, Elvira Carloni, Elena Tasso, Katiuscia Cassetta, Cristina Moretti e Beatrice Micucci Cecchi.
«Una squadra motivata a portare i bisogni dei bambini e degli adolescenti al centro dell’attenzione delle Istituzioni pubbliche e private, con l’obiettivo di costruire insieme un mondo nel quale possano sentirsi protetti»: così si è presentato il neo eletto Comitato, che ha voluto ringraziare il presidente uscente Roberto Di Fede Pilato, che con generosità e impegno ha guidato l’Unicef maceratese nell’ultimo anno e mezzo.
Numerosi sono i progetti che hanno visto e vedono in campo l’Unicef nel territorio, in sinergia con le diverse agenzie che vi operano, prime fra tutte le Istituzioni scolastiche, per contrastare le problematiche che riguardano la quotidianità dei più piccoli e dei giovani.
Ufficiale la graduatoria del MIUR per il finanziamento di 3 milioni di euro a fondo perduto al Comune di Petriolo per la scuola media “Marco Martello”. Con decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 427 del 21 maggio 2019, era stato istituito un fondo di 120 milioni destinati alla messa in sicurezza, all’adeguamento antisismico e/o alla nuova costruzione di edifici adibiti a uso scolastico statale nelle zone sismiche 1 e 2 delle regioni del Centro Italia, ovvero i quattro territori interessati dagli eventi sismici 2016-2017.
Tra questi proprio l’Istituto secondario di primo grado del paese guidato dal sindaco Domenico Luciani: "Una buona notizia che aspettavamo da tempo - ha detto -, siamo al 14esimo posto della graduatoria, tra gli interventi finanziabili, unico Comune della provincia di Macerata. Gli uffici comunali hanno lavorato durante il mese di agosto per presentare la candidatura al bando in tempo utile".
"Ora con decreto del Miur saranno assegnate le risorse agli enti locali beneficiari e definiti i termini e le modalità di rendicontazione, a seguito del positivo esito delle verifiche. Questo finanziamento - ha aggiunto Luciani - se verrà confermato, andrà a cofinanziare l'esecuzione delle opere per la realizzazione dell'intervento di demolizione e ricostruzione della scuola. Esso si somma ai 200 mila euro che ci sono stati assegnati nel mese di luglio per la progettazione definitiva ed esecutiva dello stesso intervento. Non ci resta che sperare nella conferma del decreto di finanziamento".
Contram Spa grande protagonista alla Fiera Internazionale del Turismo (TTG, ndr) 2019. L'evento, in programma a Rimini dal 9 all'11 ottobre, vede l'azienda maceratese presente con una propria flotta di veicoli e uomini per contribuire al trasporto delle migliaia di visitatori che in queste giornate affolleranno la manifestazione.
Stefano Belardinelli, presidente di Contram Spa, ha dichiarato in merito: "La nostra azienda rientra tra i co-organizzatori dell'evento, in quanto stiamo svolgendo vari servizi di navettaggio: è un prestigio poter lavorare fuori dal territorio maceratese. Questa fiera sta diventando sempre più importante e ci offre la possibilità di prendere contatto con operatori del turismo e con operatori tecnici, con cui poter collaborare in futuro per migliorare ancor di più i nostri servizi".
Una serie di assemblee pubbliche per formare la cittadinanza e comunicare novità e aggiornamenti in merito alla buona pratica della raccolta differenziata, in collaborazione col Cosmari.
È quanto stato programmato dall’Amministrazione di Camerino dove il mese di ottobre sarà una sorta di mese di formazione per la cittadinanza che sarà supportata con slide e spiegazioni in tre incontri fortemente voluti per invertire il trend degli ultimi anni: “Abbiamo ritenuto necessario muoverci in questa direzione – spiega Marco Fanelli, assessore all’ambiente – per cercare di sensibilizzare la cittadinanza verso una corretta pratica della raccolta differenziata, cosa in cui Camerino si è distinta per tanti anni diventando un esempio tra i Comuni non solo della Provincia, ma anche della Regione. Purtroppo – continua Fanelli – gli ultimi dati dicono esattamente il contrario e abbiamo atteso che passasse l’estate così da coinvolgere tutta la città in un nuovo percorso. Dal 77 per cento siamo scesi al 66 per cento di raccolta differenziata, con un calo dell’11 per cento che purtroppo ci ha fatto crollare vertiginosamente. Sono dati di una parabola discendente che è iniziata a calare già dal 2014 poi a seguito del sisma la situazione è ulteriormente peggiorata, quindi è necessario riorganizzarci”.
Proprio col supporto del Cosmari sono stati programmati tre incontri con la città: il primo il 15 ottobre alle 18 al centro sociale di Montagnano; il 23 ottobre alle 18 al circolo Acli del quartiere Vallicelle (accanto all’Ipsia Gilberto Ercoli); il 28 ottobre alle 18,30 al centro sociale di San Paolo. Sarà solo la prima di una serie di iniziative che vedranno anche il coinvolgimento delle scuole attraverso incontri di formazioni e un concorso a tema nonché l’Università e i ristoratori della città.
Il Comune di Civitanova partecipa anche quest’anno alla 56esima edizione del TTG, il salone del turismo Business to Business in Italia, che si svolge a Rimini. L’evento rientra nell’ambito della promozione programmata dall’Assessorato al Turismo, in collaborazione con il consorzio “Noi Marche”, di cui il Comune è capofila da anni allo scopo di far conoscere il territorio e dare massima visibilità agli eventi. TTG Travel Experience è la manifestazione italiana di riferimento per la promozione del turismo mondiale in Italia e per la commercializzazione dell’offerta turistica italiana nel mondo. Al salone si trovano tutte le novità del mercato e dell’industria dei viaggi quindi si tratta di un’ottima occasione per intrecciare scambi in questo settore.
“Abbiamo attuato un cambio di mentalità – ha riferito l’assessore al Turismo Maika Gabellieri – che ci ha portato a riconoscere i comuni limitrofi come alleati: saper fare squadra rafforza l'offerta dei territori, che debbono però offrire servizi sempre più qualificati per fidelizzare i clienti. La creazione di sinergie è fondamentale nell'ottica di offrire al turista, che oggi tende a permanere per periodi sempre più brevi, una proposta che sappia attrarlo. In questa direzione va certamente il turismo enogastronomico, che sviluppiamo in rete con i paesi dell'entroterra, ma anche la nuova tendenza della collaborazione con il privato in cui le industrie, che a Civitanova sono presenti anche con grandi eccellenze, stanno iniziando ad aprirsi al turista. Altra forte potenzialità è rappresentata dallo sport, non solo perché Civitanova ospita realtà con primati mondiali, ma anche in relazione alle iniziative che vengono organizzate. Come, ad esempio, il primo Festival Bike civitanovese realizzato a metà settembre, che ha riscosso grande successo suscitando interesse non solo tra gli operatori, ma anche in cittadini e turisti”. Con queste considerazioni, l'assessore Maika Gabellieri ha anticipato il riferimento al contributo della Città di Civitanova Marche al filone del cicloturismo, che viene trattato e approfondito nello stand della Regione Marche proprio nella giornata odierna, con l'intervento anche di Mauro Fumagalli per la Marche Bike Life - coorganizzatrice del Festival civitanovese.
In vista del terzo anniversario da quella drammatica domenica del 30 ottobre 2016, Valfornace si adopera alla sostanziale riduzione delle zone rosse presenti sul territorio comunale. Nel corso degli scorsi mesi infatti si sono concluse le oltre 50 messe in sicurezza degli immobili lesionati, anche se il perdurante sciame sismico ha fatto emergere di volta in volta numerose sistuazioni che hanno obbligato a rinnovati ed estesi interventi sulle abitazioni.
Si comincerà con il Capoluogo, in particolare con il centro abitato che costeggia Via Roma, Via Rancia e Largo Giacomo Leopardi, con Piazza Vittorio Veneto e con la zona del Castello, nella località di Pievebovigliana, le quali saranno rese accessibili al solo transito pedonale. Molta è l’emozione nel riprendere possesso di una piccola ma significativa porzione di territorio che è stato sottratto dal sisma e che sarà reso di nuovo transitabile non solo ai residenti ma anche ai tanti turisti che stanno tornando numerosi. L’emozione è resa ancor più viva dal fatto che questa riapertura avverrà in vista della tradizionale Festa della Castagna, che si svolgerà sabato 12 e domenica 13 ottobre prossimo a Pievebovigliana di Valfornace. Nel corso delle prossime settimane si procederà inoltre alla eliminazione della quasi totalità delle zone rosse ancora presenti, altro importante tassello per un rapido ritorno alla normalità.
Una manovra semplice che può salvare la vita di un bambino in caso di soffocamento: è stato questo l'obiettivo del service organizzato dal Lions Club di Matelica con due appuntamenti relativi al corso di primo soccorso e rianimazione cardiopolmonare di base, destinato agli operatori dell'infanzia e ai genitori, a semplici cittadini che non si vogliono trovare impreparati di fronte ad un terribile imprevisto.
“Viva Sofia”, il nome scelto per il corso salvavita, promosso dal multidistretto Italy del Lions Club International, come service di interesse nazionale, che da diversi anni viene proposto in varie regioni d'Italia. Il primo incontro si è tenuto ieri 9 ottobre alle 13.30 presso l'asilo nido comunale, l'altro nel pomeriggio presso i locali del Tennis club di Matelica, alla presenza dei soci Lions di Faenza e Matelica, delle autorità locali. Nella prima parte teorica sono state illustrate le manovre salvaviva e il massaggio cardiaco su bambini di differenti età, nella seconda i partecipanti hanno potuto mettere in pratica quanto appreso durante il corso, con manovre eseguite sotto la supervisione degli esperti.
"Viva Sofia!" è un corso di primo soccorso e rianimazione polmonare di base che ha lo scopo di fornire conoscenze e procedure utili a salvaguardare la vita in attesa dell'arrivo del personale del 118, nato come service a costo zero del Lions Club Faenza Valli Faentine e dedicato a Sofia, una bambina di Faenza, alla quale la mamma ha salvato la vita nel novembre 2011, rimuovendo un corpo estraneo alimentare dalle sue prime vie respiratorie, un gamberetto, grazie alle semplici manovre illustrate nel corso.
Il corso "Viva Sofia!" è nato da una felice intuizione del dottor Daniele Donigaglia, supportato da tutti gli altri soci medici del Lions Club Faenza Valli Faentine, Francesco De Pasquale, Omar Giama, Tommaso Rotatori e Paolo Viozzi (segretario dell'ordine dei medici della provincia di Ravenna). Il corso è operativo dal 9 gennaio 2012, con corsi itineranti svolti almeno due volte al mese, e si inserisce nella scia dei numerosi service socio-sanitari sviluppati dal Lions Club Faenza Valli Faentine dal 1989 (anno della sua fondazione) ad oggi.
Chi non avesse potuto partecipare può prendere visione del materiale didattico del corso sul sito www.vivasofia.org
Ripristinato il sottofondo e il manto all’incrocio della chiesa Madonna delle Grazie a Potenza Picena. A renderlo noto l'Amministrazione comunale.
Un intervento messo in atto per sistemare lo smottamento del terreno che aveva creato un pericoloso avvallamento al centro della sede stradale, proprio a ridosso dell’incrocio di fronte la Chiesa della Madonna delle Grazie, sulla circonvallazione della Città alta. I lavori, eseguiti creando il minimo disagio al traffico veicolare, hanno riguardato il livellamento del sottofondo e il ripristino del manto stradale. Nell’occasione è stata rifatta la segnaletica orizzontale e il passaggio pedonale zebrato, ora maggiormente visibile e certamente più sicuro sia per i pedoni che per gli automobilisti.
“Spesso sui giornali leggo che il pronto soccorso di Civitanova Marche è sotto accusa e proprio per questo voglio raccontare la mia esperienza, completamente diversa”. Simone Pantanetti, di Porto Potenza Picena, ha voluto ringraziare pubblicamente il pronto soccorso della città rivierasca per l’efficienza, la puntualità e l’umanità che gli è stata riservata durante la sua permanenza presso la struttura ospedaliera.
“Sabato scorso ho avuto un problema con mio nonno Ernesto, 91enne, che si è sentito poco bene – ci racconta Simone -. Ho chiamato l’ambulanza a mezzanotte e nel giro di qualche minuto è arrivata a casa e ha portato mio nonno al pronto soccorso. È stato trattato come un ragazzo di 20 anni, siamo stati ricevuti subito ma soprattutto tutto il personale ha dimostrato efficienza, competenza e umanità. Voglio in particolare ringraziare il dottor Pietro D’Andrea che ha prestato tutte le cure del caso a mio nonno che purtroppo però, nel giro di 36 ore, è deceduto vista la sua grave situazione clinica."
“Ho potuto toccare con mano che molto spesso, ciò che si legge e dice in giro, non corrisponde proprio a verità – ha sottolineato Simone -. Non ho visto barelle ammucchiate, non ho visto pazienti trattati con poco tatto ma ho invece visto personale infermieristico e operatori sanitari che non appena avevamo bisogno di qualcosa correvano da noi.”
“Non è vero che il pronto soccorso di Civitanova Marche non funziona e sono d’accordo con il sindaco Ciarapica quando parla di una vera e propria eccellenza del nostro territorio che è fondamentale e deve rimanere al suo posto – sottolinea Simone -. Medici, infermieri, personale OSS: tutti si sono dimostrati competenti e professionali e hanno lavorato offrendo prestazioni all’avanguardia. La stessa situazione l’ho trovata poi al reparto di Medicina d’Urgenza dove ho visto una vera e propria equipe che lavora in modo eccellente.”
“Credo che un pronto soccorso attivo e professionale rappresenti un bene per tutto il territorio e proprio per questo voglio ringraziare tutto il punto di primo intervento a nome mio e della mia Famiglia” ha concluso Pantanetti.
Dopo tre anni, le campane del Comune di Muccia tornano a suonare. Si terrà il 25 Ottobre alle ore 15:00 nell’Area SAE Pian di Giove l’inaugurazione della nuova chiesa di San Biagio donata dal CNS al Comune di Muccia.
Un piccolo gesto per un ritorno alla normalità, un centro di aggregazione indispensabile in un territorio che ha subito i danni del terremoto.
Per il Sindaco del Comune di Muccia Mario Baroni “E’ un momento importantissimo, si ritorna indietro di tre anni, un passo verso il ritorno alla normalità. Voglio ringraziare il CNS, che ci è stato molto vicino e che ha donato, insieme alle proprie imprese, la Chiesa di San Biagio alla nostra gente. Sarà un giorno di festa, i tagli dei nastri sono importanti perché significa che si riparte”.
“Abbiamo accolto con grande piacere la proposta del Sindaco - afferma Francesco Cantarella, direttore operativo settore Energia del CNS -. Conosciamo molte bene queste zone, dopo il grande lavoro svolto con la gestione dell’appalto SAE ci sembrava giusto donare un centro di aggregazione per la popolazione, ci siamo attivati immediatamente, coinvolgendo tutte le imprese che hanno partecipato alla costruzione delle casette, siamo veramente contenti di contribuire in piccola parte alla ricostruzione del Comune di Muccia che ha subito gravi danni dal terremoto”.
Il CNS ha contribuito per il 50% alla realizzazione della chiesa, la parte restante è stata coperta dalle nostre imprese socie: Briganti Soc. Coop., Conscoop Soc. Coop. Cosp Tecno Service Soc. Coop., Eulero Engineering, Gesta S.p.A., Kineo Energy e Facility S.r.l., L’Internazionale Soc. Coop.
Officerà la cerimonia di consacrazione Sua Eccellenza Mons. Francesco Massara - Arcivescovo di Camerino.
Saranno presenti il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, l’Assessore alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti, il Commissario Straordinario di Governo alla ricostruzione per le zone del terremoto Piero Farabollini, il Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, il Presidente del Consiglio di Gestione del CNS Alessandro Hinna.
Il sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza di inagibilità con la quale, dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016, aveva dichiarato non utilizzabile un edificio lungo la “corta” che conduce alla frazione di Serripola. L’immobile, un’abitazione singola, è stato interessato da lavori di riparazione dei danni finanziati dall’Ufficio speciale per la Ricostruzione della Regione Marche per un importo di 35mila euro. Le opere hanno permesso il rientro a casa da parte di una famiglia.
La Medaglia d'Oro al Valor Militare Giovanni Burocchi, originario di Penna San Giovanni, morì il 3 ottobre del 1919 a Fiume, esattamente cento anni fa, dentro la nave "Presidente Beker". La nave era salpata dal porto di Ancona per portare viveri a un contingente di soldati Italiani di stanza a Sebenico e dirottata, da legionari di D’annunzio, verso il porto di Fiume. Burocchi fu ucciso proditoriamente da un legionario perché si rifiutò di autorizzare lo sbarco dei viveri, stivati nella nave, in quanto contrario alla consegna che aveva ricevuto. “Siamo italiani come voi ma la consegna ricevuta è sacra…” dice ai legionari poco prima di essere ucciso con un colpo d’arma da fuoco. In questa frase è racchiusa la forza incommensurabile del suo gesto: priorità alla legalità e al sociale rispetto ai suoi sentimenti personali.
Sabato 12 ottobre, alle ore 10:30, a Penna San Giovanni si terranno le celebrazioni in onore di Giovanni Burocchi alla presenza delle autorità civili, militari e religiosi e del Vice Comandante Generale dell'Arma, il Generale di Corpo d'Armata Ilio Ciceri. Nell’occasione sarà scoperto un monumento commemorativo nel Belvedere Giovanni Burocchi, "frutto della collaborazione artigianale di ben sette aziende del territorio, coordinate dal presidente della Sezione Carabinieri di Penna San Giovanni, che hanno voluto offrire, con entusiasmo e grande professionalità, un prodotto dal forte significato simbolico e pregio estetico, la cui descrizione viene rimandata al momento dello scoprimento" ha spiegato Gianfranco Pilotti, Presidente della Sezione dell'Associazione Nazionale Carabinieri di Penna San Giovanni e Monte San Martino.
"Burocchi sentiva dentro di sè, in quel momento, un doppio dovere: quello del patriota italiano e quello del carabiniere che doveva adempiere a un dovere - ha ricordato il Comandante provinciale dei carabinieri di Macerata, il Colonnello Michele Roberti -. Burocchi è l'esempio di quanto sia necessario recuperare un sano senso del dovere; spesso oggi infatti si pretende di avere un domani migliore senza fare nulla per costruirlo."
I principali protagonisti della celebrazione saranno i giovani che hanno partecipato all'iniziativa dell’Associazione LumbeLumbe ONLUS, fondata dal Generale Italo Governatori. "Il progetto si chiama “Carabinieri e solidarietà” ed è iniziato nel mese di aprile 2019 con l’impiego diretto dell’Arma dei Carabinieri del territorio, dei Carabinieri Forestali, dell’Associazione Nazionale Carabinieri, dei Comuni di Penna San Giovanni e Monte San Martino e dell’Unione Montana Monti Azzurri, oltre che dei volontari LumbeLumbe - ha spiegato il Generale Governatori -. Il progetto si concluderà il 5 giugno 2020 nella caserma della Legione Carabinieri di Ancona intitolata proprio a Giovanni Burocchi, con l’assegnazione della borsa di studio che LumbeLumbe ha messo a disposizione. Il progetto prevede incontri periodici con gli alunni durante i quali si è parlato e si parlerà di legalità, solidarietà, educazione alla difesa della natura e di Giovanni Burocchi. Quest’ultimo argomento con la collaborazione della facoltà di Scienza della Formazione dell’Università di Macerata, per la narrazione del fatto e la esaltazione dei valori con un linguaggio adeguato all’età degli scolari. Abbiamo voluto, attraverso i giovani, recuperare la storia di Burocchi e farla diventare una proprietà morale e intellettuale per tutta la collettività."
"La comunità di Penna San Giovanni è molto entusiasta dell'imminente celebrazione - ha aggiunto il primo cittadino Stefano Burocchi -. Un momento che esalta l'aspetto dei valori e la vicinanza dell'Arma ai cittadini. È fondamentale rendere le piccole comunità vive e vitali e portare ogni giorno alla luce i valori quali dignità e rispetto."
"Sono qui in rappresentanza dell'unitarietà dei 15 Comuni che hanno tutti confermato la loro presenza alla cerimonia - ha osservato Giampiero Feliciotti, Presidente dell'Unione Montana "Monti Azzurri" - e nutro un certo orgoglio per l'unione che è stata dimostrata nel cingerci tutti insieme intorno a un eroe quale è stato Giovanno Burocchi. Quello che andremo a celebrare sabato è un progetto di solidarietà che va oltre ogni cosa e che rappresenta un insegnamento principe."
Sono ripartite questa mattina le demolizioni a Camerino dove l’esercito ha provveduto all’abbattimento di un edificio in zona le Conce. È solo la prima di una serie, già programmata, com’era stato anche anticipato nell’assemblea pubblica sulla ricostruzione che si è svolta lo scorso 25 settembre. L’esercito si occuperà, infatti, di demolire altri sei edifici nella zona di Borgo San Giorgio mentre ulteriori demolizioni nelle frazioni saranno affidate a ditte esterne, vista l’impossibilità dei militari di accedere in alcune aree con i propri mezzi sovradimensionati.
“Finalmente partono davvero le demolizioni – ha detto il sindaco Sandro Sborgia –. Negli ultimi due mesi abbiamo programmato una serie di azioni in questa direzione. Sono stati individuati gli atti amministrativi per poter procedere e ne sono in programma altre già nelle prossime settimane. È un passo avanti importante per la città nell’attuazione di un processo di ripartenza. Tutto ciò che possiamo fare lo faremo con ogni forza. Dobbiamo recuperare il tempo perduto e stiamo cercando di farlo con grandissimo impegno, per il quale ringrazio tutti i componenti dell’amministrazione e dell’ufficio tecnico, così come ogni persona che sta dando il proprio contributo perché ognuno è fondamentale per la città” ha concluso il primo cittadino di Camerino.
8,4 milioni di euro per lo sviluppo di una piattaforma tecnologica di ricerca collaborativa nelle aree colpite dal sisma del 2016. Il finanziamento arriva dal bando Por Fesr 2014-2020 della Regione Marche che mette a disposizione le risorse per dare una risposta partendo dalla ricerca sui nuovi materiali. Il progetto è quello di trasformare le realtà produttive in un polo di eccellenza industriale con l'utilizzo di nuovi materiali ecosostenibili, compositi, funzionali, nanomateriali, biobased e smart.
"La piattaforma riveste una rilevanza strategica per il rilancio del tessuto produttivo delle aree colpite dal sisma - afferma l'assessore alle Attività produttive, Manuela Bora - Gli ambiti di intervento tengono conto di vocazioni produttive e specializzazioni tecnologiche locali per stimolare il coinvolgimento di piccole imprese, sin dalle fasi di sviluppo di progettualità".
"La produzione mondiale delle droghe, a partire da quelle tradizionali, lungi dal diminuire aumenta e aumenta esponenzialmente". Lo ha detto intervenendo ai “WeFree Days” in corso nella comunità di San Patrignano, nel riminese, il Capo della Polizia, Franco Gabrielli. In occasione della due giorni dedicata alla prevenzione e sostenuta da Conad, all’interno del forum “Lotta alla tossicodipendenza: ritorno al passato o nuove sfide?” moderato dalla giornalista di Avvenire Viviana Daloiso, ha portato la sua esperienza in merito alle sostanze. Eroina, cocaina, cannabis "sono ancora oggi le droghe più diffuse nel nostro Paese - ha aggiunto - da due anni è ripresa a salire l'incidenza delle morti per overdose, è aumentato il consumo e si è abbassata l'età del consumo”. Una situazione figlia di una normalizzazione dell’uso di droghe. “Nonostante l'attività di contrasto - ha proseguito Gabrielli - ci sono stati sdoganamenti culturali che hanno riaperto il dibattito sulla liberalizzazione delle droghe, non comprendendo che questo è un approccio pericoloso che inquina pesantemente la nostra società". Inoltre, ha sottolineato ancora il Capo della Polizia, "c’è un inquinamento criminale, il network criminale che si chiama 'Ndrangheta" e che gestisce una grossa parte del "traffico della cocaina reinveste i proventi di questa vendita. C'è un inquinamento economico, così che il pianeta droga riguarda non solo la salute, ma anche l'economia".
Una situazione che riguarda sempre più i giovani con un’età media che si è abbassata pericolosamente. “Attualmente i ragazzi non sono abituati a sviluppare una coscienza critica a causa di un ethos infantilistico – ha spiegato Mario Pollo, professore di pedagogia e di psicologia delle dipendenze dell’Università Lumsa di Roma - Molte storie di tossicodipendenza nascono per caso in situazioni di gruppo in cui circolano le sostanze. Per loro è difficile rifiutare e dire dei no, con il problema che dalla dipendenza non escono poi quando vogliono”.
A fronte di ciò famiglie sempre meno preoccupate del problema, come ha raccontato Enrico Coppola, presidente Associazione Genitori Antidroga: “Oggi le famiglie non partecipano più alla battaglia contro la droga. Negli anni 70 – 80 erano in prima linea, mentre oggi sembrano aver perso quel ruolo educativo, diventate parte del sistema consumistico. Spesso la famiglia è assente e per questo riteniamo fondamentale ripartire proprio da queste per un nuovo progetto di prevenzione che a breve lanceremo”.
A concentrarsi sui giovani lo stesso responsabile terapeutico di San Patrignano, Antonio Boschini: “Non sanno come affrontare situazioni stressanti, mentre il dolore fa parte della vita e bisogna imparare ad affrontarlo. Sono convinto che l’emergenza oppiacei in atto negli Stati Uniti sia figlia anche della mancanza della cultura del dolore che specie in America viene combattuto con qualsiasi farmaco, spesso oppioide”.
A tal proposito fra i relatori anche lo statunitense Jonathan Avery, direttore di psichiatria delle dipendenze, che ha descritto il terribile problema degli oppiacei con cui si stanno scontrando gli Stati Uniti: “Negli USA ci troviamo ad affrontare una vera e propria epidemia da oppioidi, con 130 morti ogni giorno per questo motivo. Detto che ci piacerebbe creare comunità come San Patrignano, oggi ci servono farmaci che avere una soluzione temporanea ed evitare morti. Al momento ci stiamo affidando al Naloxone, sempre più distribuito, anche nelle scuole, per intervenire prontamente in caso di overdose”.
Al termine del forum c’è stato il tempo per l’assegnazione dei premi WeFree. In primis è stato assegnato a Luca Bernardo e Francesca Maisano, co-autori di “Sottopelle”, libro ispirato ai 10 anni di attività del primo Centro specializzato nel contrasto al disagio giovanile, “Per aver dedicato un libro a un argomento e a un periodo difficile come quello dell’adolescenza e per aver sottolineato che dietro ad ogni giovane si nasconde un tesoro dall’inestimabile valore”. “Il mondo degli adulti spesso è assente – ha sottolineato Bernardo – Ma il nostro impegno al fianco dei giovani è più che mai importante perché non è possibile oggi, con tutti gli strumenti che abbiamo, pensare di perdere ulteriori giovani vite”.
Altro premio WeFree è andato al questore di Macerata, Antonio Pignataro, “Per l’impegno e il coraggio pluridecennale nel contrasto allo spaccio. Per non essersi arreso ad una società che vuole l’uso di droga sempre più accettato e normalizzato”. Lo stesso questore è apparso molto commosso per il riconoscimento: “Ricordo i genitori venuti da me disperati per l’apertura dei cannabis shop a Macerata e per questo mi sono impegnato a fare di tutto per contrastarli e dare a queste madri e padri un barlume di speranza. È un premio che riempie il mio cuore e l’anima perché arriva da ragazzi che si stanno riappropriando della loro vita. Voglio dedicarlo all’intera questura di Macerata, ai poliziotti che hanno perso la vita per adempiere al loro dovere e a tutti i ragazzi che hanno perso la vita a causa della tossicodipendenza”. Il Questore Pignataro ha anche invitato tutti a osservare un minuto di silenzio per ricordare tutte le vittime che hanno perso la vita a causa della droga.
Intanto durante la mattinata 1300 studenti hanno seguito gli spettacoli di prevenzione “BackUp” e “Una sottile linea bianca”, mentre nel pomeriggio hanno incontrato e si sono confrontati con personaggi come Massimiliano Sechi, nato senza braccia e senza gambe, oggi campione mondiale di giochi elettronici, Simona Ventura, conduttrice tv, Simone Finetti, giovane chef ha partecipato a MasterChef Italia e a MasterChef All Stars, e Didi Gnocchi, documentarista e fondatrice di 3D Produzioni.
In occasione della visita a Weiden, cittadina Bavarese gemellata con Macerata dal 1963, organizzata dalla Pro Loco di Piediripa, il Presidente Onorario della Pro Loco di Porto Potenza Picena Cav. Mario Ottaviani ha avuto l’occasione di conoscere il Sindaco Kurt Seggewib.
Nell’incontro ufficiale Ottaviani ha omaggiato il primo cittadino di Weiden di un libro storico e fotografico di Potenza Picena portando i saluti dell’Amministrazione Comunale così come concordato con l’Assessore Paolo Scocco. Seggewib ha ricevuto, inoltre, un crest e un dvd della Pro Loco rivierasca. Al termine del cordiale incontro il Cav. Mario Ottaviani ha invitato il Sindaco a visitare Potenza Picena.
Blocchetto e multa. Facile a farsi, più difficile ammettere di aver sbagliato e fare un passetto indietro. Se poi sei il direttore generale della municipalizzata del Comune di Macerata e pensi di poter fare quello che vuoi a tuo piacimento senza confronto alcuno e con arroganza, allora può capitare di prendere carta e penna e mettere nero su bianco anche le falsità senza pensare che dall’altra parte il cittadino - vittima del sopruso - poi renda pubblica la tua bravata.
Accade all’Apm e al suo direttore generale Stefano Cudini, uno di quei super manager da centinaia di migliaia di euro all’anno.
Un cittadino prende una multa fuori dalle righe blu di piazza San Giovanni, fa osservare che appunto l’auto era fuori da quell’area e all’Apm non ci sentono e anzi rispondono con tono sprezzante che “l’auto è stata spostata per fare la foto” e che “lo si evince dai finestrini aperti delle portiere”.
Altro che Montalbano, qui siamo ai polizieschi più raffinati. Stefano Cudini ha scoperto l’omicida. Solo che l’arroganza non aiuta ad avere ragione e ancor meno a ragionare: se un cittadino insiste nel dire che non ha parcheggiato l’auto dove sostiene invece chi ha fatto la multa, sarebbe bene farsi venire qualche dubbio e procedere con le verifiche.
In piazza San Giovanni, per esempio, ci sono le telecamere posizionate sopra la Biblioteca Mozzi Borgetti in modo da riprendere, 24 ore su 24, il piazzale. Vuoi vedere che c’è la registrazione video del momento in cui viene fatta la multa all’auto che non è dove sostiene l’Apm? Infatti, dopo aver visionato le immagini, la Polizia locale ha accertato come l'auto non fosse parcheggiata all'interno delle strisce blu e come, quindi, la multa non dovesse essere pagata.
Il cittadino non sarà un provetto detective, ma sicuramente capisce quando viene fatto un falso in atto pubblico ed è possibile voglia segnalarlo all’Autorità Giudiziaria stante il trattamento subito dal super manager Cudini.
A proposito di Apm va aggiunto che, a quasi trenta anni dalla prima legge a firma Adriano Ciaffi sulle autonomie amministrative e sulla trasparenza degli atti, il sito aziendale non pubblica delibere, incarichi ed ancor meno le retribuzioni dei dirigenti in evidenza sulla home page alla voce Amministrazione trasparente. Forse non si ha il coraggio di far conoscere ai cittadini il loro compenso...
Dallo scorso venerdì 3 ottobre, esiste un filo rosso che lega Baranzate, estrema periferia nord ovest di Milano, comune multietnico per eccellenza (secondo in Italia per concentrazione di stranieri residenti), a Pieve Torina. Ricostruzione e rinascita sono le due parole chiave. A Pieve Torina la ricostruzione post - terremoto è partita, seppur con le solita lungaggini burocratiche, grazie alla volontà dell'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Alessandro Gentilucci, e alla generosità di associazioni come Succisa Virescit, artefice del progetto di ricostruzione della scuola. A Baranzate invece c'è da ricostruire la comunità nel segno dell’accoglienza, della solidarietà, della multiculturalità, così don Paolo Steffano, con il contributo di diversi partners privati come Diana Bracco, nota imprenditrice del settore chimico e farmaceutico, la Fondazione Rava e la Fondazione Tredicimarzo di Paolo Barilla, farà nascere lo spazio InOltre in un ex capannone industriale di 1.415 metri quadrati. Si tratta di un luogo in cui saranno concentrati una sartoria sociale, un supermarket solidale, una sala polifunzionale e un corner dove avviare una farmacia orientata ai bisogni di bambini e mamme. Due storie che partono da luoghi distanti e si uniscono idealmente e materialmente con una pietra estratta dalle macerie di una casa di Pieve Torina distrutta dal terremoto ed il cemento di una costruzione che torna a vivere riconvertita in spazio di inclusione.
"Un pezzo del cuore di Pieve Torina batte qui a Baranzate - ha dichiarato il sindaco Gentilucci, presente alla cerimonia per l'avvio dei lavori di ristrutturazione dello spazio InOltre - e di questo siamo orgogliosi. Da oggi questa pietra non è più il simbolo della tragedia, ma parla di rinascita e di futuro. Il mio ringraziamento va a don Paolo che ha compreso profondamente lo spirito di resilienza della nostra comunità e a tutti i soggetti coinvolti in questo grande progetto di cooperazione. Posiamo una prima pietra per la costruzione di un grande spazio di incontro e condivisione e posiamo un'ulteriore pietra per ricordare a noi stessi di cosa davvero siamo capaci lavorando in sinergia".
Dunque, non è più pietra scartata il sasso murato nella parete del capannone del piccolo comune lombardo, ma un dono e un simbolo di amicizia e rinascita per scrivere una nuova, comune, storia.
Nello scorso week end una delegazione guidata dal Sindaco Giuseppe Pezzanesi si è recata a Tarzo, in provincia di Treviso, per rinnovare i vincoli di amicizia che ormai da diversi anni legano le due realtà. Presente anche il Presidente della Pro Loco TCT Edoardo Mattioli.
A ricevere il primo cittadino tolentinate il Sindaco Vincenzo Sacchet ed alcuni componenti della Giunta e del Consiglio comunale. Significativa e apprezzata la presenza di Bruno Zago titolare della Pro Gest società che gestisce molte cartiere tra cui quella di Tolentino.
La visita era stata programmata in concomitanza di un importante evento, promosso ogni anno a Tarzo, per far conoscere e mantenere vive le antiche tradizioni artigianali. Con l’occasione hanno partecipato anche diversi artigiani e produttori maceratesi che hanno esposto e venduto le loro produzioni, le tipicità e le specialità enogastronomiche. Quindici gli espositori che hanno proposto “Le Piazzette”.
Molto apprezzate le tagliatelle alla vernaccia di Serboni e i “vincisgrassi” di Franco Properzi.
Come si ricorderà i rapporti tra Tarzo e Tolentino sono nati a seguito della partecipazione di alcuni produttori trevigiani ad una edizione di TolentinoExpo. Visto il successo registrato, le aziende di Tarzo hanno continuato a partecipare e le due Amministrazioni comunali hanno avuto rapporti continui e proficui per la valorizzazione delle rispettive tradizioni locali. Tarzo ha anche invitato aiuti alla Comunità tolentinate colpita dal sisma del 2016.
Quindi sulla base dei vincoli di amicizia fra le Istituzioni di Tarzo e Tolentino unite nello spirito comune di corrispondere alle profonde aspirazioni delle rispettive cittadinanze e per rafforzare la cooperazione culturale, sociale ed economica fra le due comunità nonché la loro integrazione e solidarietà, le due Amministrazioni hanno concordato di continuare, aumentare e migliorare le relazioni delle rispettive Comunità per sviluppare concretamente il sentimento vivo della fratellanza, dell’amicizia e della conoscenza reciproca e di attivare iniziative di collaborazione che favoriscano l’integrazione delle culture, degli scambi economici, sociali, e aiuto reciproco in caso di calamità tra i due comuni da attuare mediante un programma di lavoro e di attività che nell’arco dei prossimi due anni possa promuovere significative esperienze e iniziative comuni.
Strade sconnesse a Tolentino, programmati interventi di manutenzione straordinaria. Il provvedimento emesso dall’amministrazione comunale interesserà via Arnaldo Lucentini, via Luigi Rocchi e via Padre Matteo Ricci. Queste arterie stradali presentano danni dovuti sia al traffico veicolare in aumento che alle avverse condizioni atmosferiche.
L’intervento sarà finalizzato al ripristino delle porzioni più degradate di ogni strada, e consisterà nella nuova stesura di manto stradale in conglomerato bituminoso tipo binder chiuso, confezionato a caldo, con bitume dopo la stesa di emulsione bituminoso. Dopo l’approvazione dello studio di fattibilità, il Comune ha ricevuto l’autorizzazione dell’Unione montana dei Monti Azzurri per l’abbattimento di quattro pini domestici, che avrebbero danneggiato la pavimentazione stradale e le caditoie di raccolta acqua piovana.
La Giunta Pezzanesi ha quindi provveduto all’approvazione del progetto esecutivo, redatto dall’ingegnere Arianna Nasini, per un importo complessivo pari a 85mila euro. L’ingegnere Katiuscia Faraoni è stata invece nominata responsabile del procedimento.