Riconversione dell’azienda e migliaia di mascherine donate ad enti ospedalieri e sanitari della zona.
Così una delle più note e storiche aziende calzaturiere marchigiane, che festeggia nel 2020 il suo 55 compleanno, contribuisce ad un’emergenza senza precedenti per il paese. - Stiamo riconvertendo l’Azienda per dare un servizio alla Comunità e fare la nostra parte in un momento così difficile. Anche oggi abbiamo prodotto mascherine, riutilizzabili previa disinfezione, grazie al lavoro appassionato, in sicurezza, di Donne e Uomini straordinari. – comunica l’azienda tramite il proprio profilo Facebook.
L’emergenza Covid- 19 sembra non arrestarsi. Le Marche sono ad oggi una delle regioni del centro Italia più colpite.
Fronteggiare l’epidemia richiede, oltre ad un periodo di quarantena forzata anche l’uso, in caso di spostamenti, di particolari presidi di protezione individuale come le tipiche mascherine. L’aumento vertiginoso della domanda le ha rese ormai introvabili.
Fabi, secondo le disposizioni varate dal governo e come azione preventiva a tutela della salute dei propri collaboratori, ha bloccato la produzione delle note calzature di lusso. Coadiuvati da personale medico e sanitario sta riconvertendo alcuni settori della produzione alla creazione di mascherine protettive riutilizzabili previa disinfezione. Ad oggi è in attesa delle certificazioni necessarie secondo il decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020 che prevede all’art.15 comma 2 l’immissione in commercio di maschere facciali ad uso medico senza la marcatura CE.
Orlatrici e tecnici del settore taglio stanno approntando il proprio sapere, la propria esperienza e la propria passione al servizio della comunità, per far fronte ad una vera e reale necessità. Il settore calzaturiero, simbolo della regione, non si dà per vinto e nonostante le difficoltà alza la testa e guarda avanti verso nuovi orizzonti.
Primo caso di Coronavirus anche a Camporotondo di Fiastrone.
La notizia è stata comunicata questa mattinadirettamente dall’amministrazione comunale attraverso la pagina facebook istituzionale:
"Comunichiamo i dati che ci vengono giornalmente trasmessi dal Sistema Sanitario Regionale relativi al contagio da coronavirus nel nostro comune:
ci hanno segnalato 6 soggetti dei quali:
- 1 Positivo- 5 in isolamento (quarantena) per contatti con soggetti positivi.
Abbiamo provveduto a contattare telefonicamente tutte le persone segnalate e siamo felici di poter comunicare che stanno tutte bene. In particolar modo le condizioni del soggetto attualmente positivo, che si trova regolarmente a casa, sono in costante miglioramento.A causa dell'emerganza Coronavirus, la nostra Comunità senza dubbio sta vivendo uno dei momenti più delicati degli ultimi tempi.Tuttavia la consapevolezza che anche nel nostro comune ci siano dei casi segnalati non deve essere motivo di spavento, ma deve essere per tutti noi uno stimolo aggiuntivo mirato al rispetto costante e rigoroso di tutte le misure e prescrizioni che sono state messe in atto a livello nazionale.Solo con il contributo di ognuno di noi riusciremo a vincere questa battaglia contro questo nemico invisibile"
"Quest’oggi la Prefettura di Macerata ci ha comunicato il primo caso di positività da Coronavirus nel nostro territorio comunale. Abbiamo preso contatti con la famiglia della persona risultata positiva e sono felice di comunicarvi che le sue condizioni di salute sono buone". A comunicarlo è il sindaco di Belforte del Chienti Alessio Vita.
"Questo non deve cambiare il nostro modo di vivere - continua il primo cittadino in un post rivolto alla cittadinanza - . Non dobbiamo farci prendere dallo sconforto ma mantenere il sangue freddo.
Se abbiamo rispettato e continuiamo a rispettare le regole che ci sono state imposte non abbiamo nulla da temere.
Dobbiamo limitare ogni spostamento il più possibile, non esistono più scuse. Sono certo che tutti possiamo fare dei sacrifici, rinunciare a quel prodotto che ci piace e che ci siamo dimenticati di acquistare, così come evitare di andare fuori Comune per comperare qualcosa che qui non si trova. Solo con lo sforzo di tutti possiamo risolvere quest’emergenza.
Questo è il momento di dimostrare che siamo persone civili e coscienziose, che tengono alla propria salute e a quella dei loro cari.
Il COC e tutta la macchina comunale sono pronti per affrontare quest’emergenza", conclude Vita.
Serrata dei benzinai in tutta Italia, in maniera progressiva, a partire dalla giornata di domani 25 marzo
È questo l'annuncio fatto dai sindacati di categoria Faib, Fegica e Figisc/Anisa in quanto: "Noi, da soli, non siamo più nelle condizioni di assicurare né il necessario livello di sicurezza sanitaria, né la sostenibilità economica del servizio".
Le chiusure vedranno il via da mercoledì notte con gli impianti della rete autostradale, compresi raccordi e tangenziali, e, via via, tutti gli altri anche lungo la viabilità ordinaria
"In un Paese che, malgrado i limiti strutturali e l'assoluta drammaticità della situazione, cerca e spesso trova il modo per far scattare meccanismi di solidarietà - si legge nel comunicato - c'è una categoria di persone, oltre 100.000 in tutta Italia, che, senza alcuna menzione, ha finora assicurato, senza alcun sostegno né di natura economica, né con attrezzatura sanitaria adeguata, il pubblico servizio essenziale di distribuzione di energia e carburanti per il trasporto di beni e persone"
Un blocco che rischierebbe di mettere in pericolo il regolare riassortimento di prodotti medicali e alimentari nei punti vendita e di ogni altra forma di trasporto.
"Il minacciato blocco da parte dei benzinai deve essere assolutamente evitato" le parole del vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto Paolo Uggè "a rischio c'è il trasporto delle merci essenziali".
"Auspichiamo un immediato intervento del Governo perché, se le sigle dei gestori di carburante dovessero confermare il fermo si avrebbe come effetto il rischio della conseguente sospensione dei servizi essenziali, già precari, che oggi le imprese dell'autotrasporto stanno garantendo agli ospedali, alle farmacie, alle attività produttive e ai negozi di generi di prima necessità".
Fiocco rosa al Covid Hospital di Civitanova Marche dove alle 15,22 di oggi è nata Annarosa, un'altra bambina venuta al mondo da una mamma positiva al Coronavirus. La mamma e la bimba, nata con parto naturale, stanno bene. La mamma è una signora italiana di Ascoli Piceno e Annarosa è la primogenita della famiglia.
Dopo Eva questa è la seconda nascita al punto Covid dell'Ospedale civitanovese (leggi qui l'articolo)
"Una nota di speranza - ha detto il presidente Cersicioli - in questi giorni così difficili. Benvenuta Annarosa e auguri a tutta la famiglia"
Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi informa sulla situazione Covid-19 a Tolentino.
"In confronto alla precedente comunicazione diramata ieri 23 marzo, ad oggi i positivi restano 9. A questi si aggiungono 22 persone che sono in quarantena. Dati quindi sostanzialmente stabili", fa sapere il primo cittadino.
"Alla luce anche delle nuove disposizioni dell’ultimo DPCM pubblicato proprio in queste ore - raccomanda il Sindaco - dobbiamo continuare a restare a casa ed evitare ogni possibile rischio di contagio.
Ci auguriamo che rispettando tutte le disposizioni questi dati possano migliorare nei prossimi giorni".
Dopo oltre due ore di seduta, la riunione del Consiglio dei ministri si è conclusa con l’approvazione del nuovo decreto, firmato dal premier Giuseppe Conte. Come riportato durante la sua conferenza stampa via Facebook tale decreto legge è atto a introdurre sanzioni più dure per chi viola le norme anti contagio da Coronavirus e a uniformare il quadro normativo già sviluppato.
"Tutti devono fare la loro parte", ha ammonito. "Abbiamo deliberato l'adozione di un decreto legge che riordina la disciplina anche dei provvedimenti che stiamo adottando in questa fase emergenziale. Il nostro assetto non prevedeva un'emergenza di questo tipo". "Con questo decreto legge abbiamo regolamentato più puntualmente e in modo più trasparente i rapporti tra l'attività del governo e del Parlamento. Prevediamo che ogni iniziativa venga trasmessa ai presidenti delle Camere e che io vada a riferire ogni 15 giorni"
"Abbiamo regolamentato più puntualmente i rapporti tra Governo e Parlamento. Ogni quindici giorni io o un ministro conferiremo in Parlamento sulle misure adottate. Abbiamo regolamentato anche i rapporti tra Stato e Regioni. I presidenti delle Regioni possono adottare anche misure più restrittive, ma ovviamente rimane la funzione di coordinamento governativa. Infine, a livello sanzionatorio, abbiamo introdotto una multa da 400 a 3000 euro per chi viola le misure previste dai decreti che sostituisce la contravvenzione finora prevista.
"Se il trasgressore viene colto alla guida, c’è l’aumento di 1/3 fino a 4mila euro per chi non rispetta i divieti di circolazione e le regole di contenimento, stop fino a 30 giorni per le attività commerciali e possibilità per i presidenti di regione di emettere ordinanze più restrittive nei territori a maggiore circolazione del virus, purché convalidate entro sette giorni con decreto del presidente del consiglio dei ministri. Il quale resta l’unica autorità in grado di disporre in via urgente e temporanea misure che comprimono le libertà costituzionali"
"Dopodiché però - ed ecco la novità - i presidenti di regione possono adottare autonomamente o in via di urgenza per igiene sanitaria misure più restrittive che sono valide ed efficaci per 7 giorni, entro i quali devono essere confermate con Dpcm. Lo stesso vale per le ordinanze dei sindaci rispetto al presidente della regione o al presidente del consiglio dei ministri che deve confermarle entro 7 giorni con decreto"
Ad annunciarlo è stato il Sindaco di Montegranaro Ediana Mancini tramite un post pubblicato sulla pagina facebook istituzionale del comune fermano:
"A seguito della positività al tampone per il Covid-19 di un agente della Polizia Locale - assente dal servizio dal 16 marzo - a scopo precauzionale quasi tutti i colleghi dovranno osservare un periodo di quarantena.
L'attività di controllo e pattugliamento del territorio comunale sarà garantita nei prossimi giorni dai Carabinieri della locale stazione.
Si ringraziano per la preziosa collaborazione il Prefetto Filippi, il Colonnello Marinucci e il Maresciallo Di Risio"
Anche a Sefro è ufficialmente partito lo smart working. Ad annunciarlo è il Sindaco Tapanelli che, con apposita ordinanza, ha individuato i servizi essenziali e ha razionalizzato, ulteriormente, con contatti telefonici e telematici i servizi comunali, protocollo compreso, che saranno fruibili in conformità al recente decreto “Cura Italia”.
“Insieme al geometra comunale Alessandro Poduti, abbiamo attrezzato le postazioni per il lavoro a distanza, mentre gli operai stanno utilizzando le vecchie ferie pregresse al fine di evitare al massimo la presenza in sede dei dipendenti comunali. Tutto questo senza pregiudicare l’allerta meteo di questi giorni. Sono in stretto contatto con il capo operaio Cecera – dice il Sindaco – per monitorare anche questa situazione. La neve sta scendendo, ma fortunatamente, per ora, con pochissimi disagi.” Il piano neve 2019/2020 del Comune di Sefro, infatti, è stato adottato già da diversi mesi e i mezzi sono pronti a partire. Diverso è anche il rapporto con gli altri colleghi amministratori, visto che gli spostamenti sono pressoché proibiti. “Ci sentiamo quotidianamente con tutti, soprattutto con il Vicesindaco Rodolfo Rossi ché, in caso di necessità, deve essere pronto a subentrare – spiega ancora il Sindaco – ma sia con l’assessore Stefania Penna che con gli altri consiglieri abbiamo un briefing quotidiano via WhatsApp”.
La gestione dell’emergenza va avanti, ma con difficoltà, su tutto il territorio nazionale. “Ovvio che gestire una pandemia non è cosa semplice, ma occorre il coraggio di dare lo scettro del comando ad una struttura unica. Non necessariamente una persona sola, ma una singola unità operativa. La dichiarazione dello stato di emergenza va in quella direzione, ma poi, lo abbiamo visto, si sono susseguiti una serie di provvedimenti legislativi convulsi e poco chiari, con sovrapposizioni continue tra Stato e Regioni. Basti pensare al modulo per gli spostamenti – puntualizza il Sindaco – che, pur traducendosi in una banale autocertificazione, è stato rettificato quattro volte. Non va bene, perché oltre ad alimentare la confusione, si rischia di creare un alibi normativo a chi poi si adopera per fare il furbetto, andando in giro senza rispettare i divieti di spostamento; anche se a Sefro – conclude il Sindaco – i cittadini sono molto collaborativi e i controlli dei Carabinieri, guidati dal Comandante Claudio Fabbrizio, sono sempre molto puntuali”.
Iniziano ad arrivare dalla Andrea Bocelli Foundation (ABF) i primi materiali donati.
Le prime 400 mascherine sono arrivate all’ospedale di Camerino con Alessandro Maccioni, direttore dell’Area Vasta 3, che ha provveduto personalmente a portarle a Camerino al sindaco Sandro Sborgia. Un gesto, ulteriore, della vicinanza dell’Andrea Bocelli Foundation nei confronti della città ducale dove sta anche costruendo l’Accademia della Musica. “Non finiremo mai di ringraziare la Fondazione Bocelli – ha detto il sindaco Sandro Sborgia – a nome di tutta la comunità per quanto sta facendo. Un pensiero di vicinanza costante che non si limita al terremoto. È l'ennesima occasione in cui la Fondazione Bocelli mostra tutta la sua sensibilità nei nostri confronti e il nostro grazie è e sarà infinito".
Alla consegna Alessandro Maccioni ha dichiarato: “Essendo la prima consegna di mascherine, da parte della Fondazione Bocelli, ci ho tenuto particolarmente a farla personalmente, insieme alla dottoressa Nadia Mosca e al sindaco Sandro Sborgia, quale segno di vicinanza al territorio. È un momento di grande difficoltà e criticità, ma ci auguriamo che passi presto. Porto il ringraziamento alla Fondazione Bocelli anche da parte del presidente della regione Marche Ceriscioli, naturalmente e del direttore generale Nadia Storti”.
La Fondazione Bocelli, che ha aperto una raccolta fondi proprio per l’ospedale di Camerino, che ha già raggiunto il primo obiettivo di 100.000 euro con i quali già oggi ABF ha provveduto ad acquistare 4 respiratori. Ma la Fondazione non si ferma ed è possibile continuare a donare su: https://www.gofundme.com/f/wk67wc-abfxcamerino.
Per la giornata di mercoledì 25 marzo la regione Marche sarà ancora interessata dagli effetti della perturbazione attualmente presente nel bacino del Mediterraneo. Dal pomeriggio, lo spostamento retrogrado, favorirà l'afflusso di correnti maggiormente calde ed umide. A comunicarlo è il bollettino meteo della Protezione Civile, che ha scelto di prolungare anche per domani l'allerta meteo legata a vento e neve.
Localmente, sono previste deboli nevicate al di sopra dei 200-300 metri. Nella prima parte della giornata potrebbero verificarsi rovesci anche a quote pianeggianti, mentre a partire dal tardo pomeriggio il limite delle nevicate si alzerà al di sopra dei 500 metri. Le temperature saranno in aumento nei valori massimi, mentre nel Maceratese sono attese raffiche sino a vento forte.
In tutto il litorale il mare sarà molto mosso.
Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli è in quarantena dopo che Guido Bertolaso è risultato positivo al Covid-19.
Proprio ieri, infatti, i due si erano incontrati ad Ancona, al fine di discutere del progetto di costruzione di un nuovo Covid Hospital da cento posti da realizzare nel capoluogo marchigiano.
Era stato lo stesso governatore Ceriscioli a chiamare Bertolaso per come consulente perdita gestire l'emergenza Covid-19 nelle Marche. Ora anche l'ex capo della Protezione Civile è risultato positivo al Coronavirus e da qui la precauzionale quarantena per il presidente regionale.
"Sto aspettando la comunicazione ufficiale ma la quarantena credo sia inevitabile". Così stamani all'agenzia Dire il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, che ieri ha trascorso la mattinata ad Ancona con l'ex Capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, per dei sopralluoghi su alcune aree idonee ad ospitare l'ospedale d'emergenza con 100 posti letto di terapia intensiva da destinare all'emergenza Coronavirus. "La notizia si e' appena saputa- premette Ceriscioli-. Immagino che ora Bertolaso comunicherà tutti i contatti avuti negli ultimi giorni alle strutture sanitarie che a quel punto mi contatteranno formalmente per chiedermi di mettermi in isolamento fiduciario domiciliare a scopo precauzionale. Io ora sono in ufficio in Regione e da quando ho appreso la notizia di Bertolaso ho evitato ogni contatto. Appena possibile mi rechero' a casa e iniziero' ad organizzarmi in modalita' smart working. Da questo punto di vista penso di poter continuare a lavorare senza particolari problemi. Mi sistemero' nella stanza di mio figlio". Il governatore marchigiano scherza e non appare preoccupato. "Mi sento bene, non ho sintomi come tosse o febbre- continua Ceriscioli-. Ieri avevamo le mascherine e rispettavamo le distanze. Sono tranquillo. Ma credo che la quarantena sia inevitabile".
Dopo il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, anche il presidente del consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, in attesa di comunicazioni ufficiali dalle strutture sanitarie, ha deciso di mettersi in quarantena per 'correttezza formale'.
Anche il numero uno dell'Assemblea legislativa marchigiana ieri ha partecipato ai sopralluoghi ad Ancona per individuare la struttura idonea ad ospitare 100 posti letto di terapia intensiva, con l'ex capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, risultato oggi positivo al Coronavirus.
Mastrovincenzo, fanno sapere da palazzo Leopardi, sta bene, non presenta sintomi e ieri, così come gli altri componenti della delegazione, ha indossato i dispositivi di protezione individuale (mascherine e guanti) rispettando le norme di sicurezza.
Di seguito il video-messaggio di Luca Ceriscioli
L’azienda municipalizzata Assem Spa di San Severino Marche comunica che, per effetto del Dpcm 22 marzo 2020, la società che ha in carico il servizio di pronto intervento in caso di guasto sui distributori di acqua siti a San Severino Marche e a Castelraimondo deve sospendere la sua attività.
Il servizio di erogazione acqua presso le Fontane pubbliche sarà pertanto interrotto a partire da mercoledì 25 marzo e riprenderà appena saranno ripristinate le normali attività.
L’Assem Spa, inoltre, informa che fino al 3 aprile lo Sportello Clienti di viale Eustacchio n. 85 proseguirà la sua apertura al pubblico esclusivamente su appuntamento.
A tal fine si prega di contattare il numero verde 800 – 550960 attivo dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 17,30. Gli operatori saranno disponibili per fornire tutte le informazioni riguardanti i servizi gestiti o a concordare un appuntamento qualora necessario.
Continuano i servizi di controllo su tutto il territorio comunale da parte degli agenti della Polizia Locale coordinati dal Comandante David Rocchetti.
In questi ultimi giorni sono state fermati sia automobilisti che persone a piedi e sono stati controllati diversi esercizi commerciali tra negozi e supermercati.
Le persone controllate sono state poco meno di 150 tra cui 11 denunciate e segnalate all’autorità competente, oltre a quelle della prossima settimana.
La Polizia Locale raccomanda a tutti i cittadini di non uscire di casa se non per motivi di lavoro o per fare la spesa. E’ fondamentale – ricorda il Comandante Rocchetti – seguire tutte le disposizioni per evitare il diffondersi del Covid-19. Sono allo studio nuove norme anti-contagio con sanzioni molto alte e che se approvate prevedono anche la confisca del mezzo e lo stop delle attività lavorative.
L’Assessore alla Sicurezza Giovanni Gabrielli sottolinea che queste sono le settimane cruciali per superare la pandemia. Tutti insieme con responsabilità – ha detto - dobbiamo restare a casa ed evitare qualsiasi inutile occasione di infezione. Abbiamo spesso riscontrato uscite inutili come ad esempio la spesa effettuata più volte al giorno e quindi bisogna fare attenzione per scongiurare rischi inutili.
Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 2736 casi positivi riscontrati in Regione Marche (185 in più di ieri): sono 1371 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 751 in provincia di Ancona, 368 in provincia di Macerata (42 in più rispetto a ieri, 2 giorni fa l'aumento giornaliero era stato di 33 unità), 139 in provincia di Fermo, 64 in provincia di Ascoli Piceno, 43 extra regione.
Sale il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (1011): sono complessivamente 149 i pazienti in terapia intensiva (11 a Camerino, 9 a Civitanova Marche, 1 a Macerata).
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
"Circolavano voci da qualche giorno, ma come istituzione pubblica siamo tenuti a dare comunicazioni solo se accertate e provenienti da fonti ufficiali. Purtroppo l’informazione arrivata ieri sera conferma una situazione che desta preoccupazione presso la Struttura R.S.A di Recanati". Questo quanto comunicato dal sindaco Antonio Bravi attraverso una nota ufficiale.
Secondo la ricostruzione fatta dall'Amministrazione comunale, l'allarme risale allo scorso 19 marzo quando una delle ospiti, poi deceduta, è risultata positiva al Covid 19, diagnosticato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Civitanova Marche.
Il Coordinamento sanitario della R.S.A. ha richiesto il giorno successivo, il 20 marzo, l'immediata esecuzione dei tamponi di tutti gli ospiti e gli operatori della Struttura, che è stata effettuata in data 21 marzo.
"Gli esiti sono pervenuti nella serata di ieri, 23 marzo, indicando purtroppo che sono risultati positivi alla ricerca del Coronavirus 15 ospiti - scrive il sindaco -, di cui attualmente 14 presenti a tutt'oggi in struttura e 1 ricoverato presso il presidio ospedaliero di Civitanova Marche dal 22 marzo. Tra gli operatori sono risultati positivi 1 infermiere e 6 operatori socio-sanitari".
Gli operatori sanitari positivi al coronavirus, anche se asintomatici, si asterranno dall'attività lavorativa.
"Il Coordinatore Sanitario della R.S.A., Dott. Lorenzo Mazzanti, in accordo con il Direttore del Distretto, Dott. Gianni Turchetti, si è prontamente attivato per provvedere a riorganizzare gli spazi e i percorsi interni alla struttura - aggiunge il sindaco -, così da riservare il 2° piano della struttura ai pazienti No-Covid e il 3° piano a un’Area Covid positivivo separata da un’Area no-Covid. Contemporaneamente si è data indicazione di far restare tutti gli Ospiti nelle loro stanze di degenza, al fine di evitare il possibile espandersi dei contagi. La gestione dei pazienti Covid positivi è affidata ad Operatori, Infermieri e O.S.S., in relazione alle turnazioni/assenze, con i previsti Dispositivi di Protezione Individuale. Si sta provvedendo a una sorveglianza attiva per tutti gli operatori e gli ospiti".
"Seguiamo con attenzione l’evolversi della situazione - aggiunge il sindaco a nome dell'intera Amministrazione Comunale - contando sulla capacità di far fronte a un momento di ulteriore fatica e preoccupazione, per gli ospiti, per gli operatori e per tutte le famiglie coinvolte direttamente. Esprimiamo la nostra vicinanza al personale posto in isolamento e a quello che assicura continuità a un servizio di cura così importante e delicato, perché dedicato a persone estremamente fragili come gli anziani, ancora più esposte in questo momento alla possibilità di ammalarsi gravemente".
Proprio il personale ancora in servizio, visto l'allontanamento di 7 colleghi, deve sopportare un aggravio di turni e di ore di lavoro. Il sindaco Antonio Btravi auspica, in questo senso, "che si possano prendere adeguati provvedimenti per evitare su questi ultimi un sovraccarico non solo fisico, ma anche emotivo e per assicurare ai ricoverati uno standard adeguato di assistenza tenuto conto delle loro accresciute necessità che si protrarranno per un lungo periodo di tempo".
"Agli anziani e alle anziane va il pensiero affettuoso mio e di tutta l'Amministrazione Comunale, in particolare a quelli in questo momento più esposti perché risultati positivi, contando su una generazione che, nell’attraversare momenti difficili, tra guerre, crisi economiche, condizioni di lavoro faticose, ha dimostrato molte capacità di resistenza" conclude il primo cittadino.
Guido Bertolaso positivo al Covid-19, a comunicarlo è lui stesso attraverso un post su Facebook.
"Sono positivo al Covid-19. Quando ho accettato questo incarico sapevo quali fossero i rischi a cui andavo incontro - scrive Bertolaso -, ma non potevo non rispondere alla chiamata per il mio Paese. Ho qualche linea di febbre, nessun altro sintomo al momento. Sia io che i miei collaboratori più stretti siamo in isolamento e rispetteremo il periodo di quarantena. Continuerò a seguire i lavori dell'ospedale Fiera e coordinerò i lavori nelle Marche. Vincerò anche questa battaglia".
Soltanto ieri Bertolaso era ad Ancona, chiamato dal presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, per collaborare all'individuazione di un sito dove realizzare nel giro di 10 giorni una terapia intensiva da 100 posti letto (leggi qui).
Dopo la richiesta del sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, indirizzata alla direzione sanitaria dell’Asur Marche, alla direzione generale dell’Area Vasta 3 e alla direzione del Dipartimento prevenzione della stessa Area Vasta, primi tamponi per i pazienti ospiti della casa di riposo “Lazzarelli”.
Personale sanitario ha effettuato direttamente in struttura i prelievi che saranno ora analizzati. La richiesta del primo cittadino settempedano era stata avanzata al fine di scongiurare episodi di contagio da Covid-19, purtroppo già registrati in altre strutture della nostra regione e causa di gravi focolai.
Il primo cittadino settempedano torna a lanciare un accorato appello per la casa di riposo: “Mancano mascherine, camici, tute, guanti, occhiali, visiere, maschere facciali filtranti e scarpe per il personale e servono altri interventi straordinari di sanificazione di stanze ed aree comuni”.
Il sindaco Piermattei ha voluto personalmente finanziare una nuova sanitizzazione virucida di tutta la struttura che interesserà la “Lazzarelli” dove sono presenti 85 degenti e 50 addetti tra inservienti, operatori sanitari e dipendenti.
Una struttura da campo destinata ai pazienti che si sospetta possano essere contagiati dal Covid-19, per non farli entrare in contatto con gli altri degenti, da posizionarsi all’esterno dell’ospedale civile “Bartolomeo Eustachio”, magari servendosi dell’ampio parcheggio.
La richiesta, indirizzata al presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, al direttore dell’Asur Marche, Nadia Storti, a quello dell’Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, e all’assessore regionale alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti, è stata inviata nei giorni scorsi dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei.
“Tale struttura esterna - sottolinea il primo cittadino settempedano - costituirebbe un filtro ed eviterebbe, nell’eventualità di un contagio anche involontario, l’interruzione dei servizi resi ai pazienti già ricoverati all’interno della struttura. Inoltre potremo pensare a creare posti letto, sempre all’esterno, per persone infette”.
Nella missiva, inoltre, il sindaco Piermattei chiede di provvedere alla sanificazione della intera struttura così come avvenuto nella casa di riposo “Lazzarelli”.
“Gli ospiti di quest’ultima - sottolinea in proposito il primo cittadino settempedano – quotidianamente fanno uso delle strutture ospedaliere. Si tratta di 85 anziani con varie patologie che potrebbero venire in contatto, anche involontario, con pazienti Covid-19 e non vogliamo che si ripeta quanto sta già accadendo anche in altre strutture per anziani della nostra regione”.
Quanto alla situazione all’interno del presidio ospedaliero “Bartolomeo Eustachio”, in queste ore il sindaco ha ricevuto una prima risposta dal direttore generale dell’Asur Marche dove si legge che “al momento non ci sono casi di Covid-19” tra i ricoverati.
Una rassicurazione importante dopo che proprio nel nosocomio cittadino si era registrata una situazione d’emergenza dovuta al trasferimento qui di pazienti da altra struttura.
“A tale evento – si legge nella nota dell’Asur – hanno fatto seguito le misure di verifica e contenimento. Sono stati effettuati tamponi sia ai pazienti che al personale e si è proceduto al trasferimento nella struttura dedicata ai pazienti positivi. La diffusione del virus Covid-19 determina anche il presentarsi di casi imprevedibili in ragione della possibilità di contagio da parte di soggetti asintomatici o in fase pre sintomatica”. La risposta del direttore dell’Asur Marche ha riguardato, infine, anche la sanificazione ambientale:
“La sanificazione si basa sugli ordinari protocolli adottati in ambito ospedaliero. Ad ogni buon fine tutto il reparto e gli ascensori utilizzati dai pazienti sono stati sanificati. Il personale sanitario, sulla base delle indicazioni fornite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nonché dal Gores, viene dotato di dispositivi di protezione individuale correlati al rischio biologico”.
Il Gores ha comunicato che i tamponi risultati positivi nelle ultime 24 ore sono 185 su 465 effettuati. Il numero totale dei casi positivi nella regione Marche sale a 2736.
Si registra un incremento rispetto alla giornata di ieri in termini di aumento giornaliero dei casi. Ieri, infatti, i positivi erano stati 130 a fronte però di meno campioni effettuati (373).
Nel dettaglio il grafico del Gores delle ore 9:
(Foto di Martin Lopez da Pexels)