Arriva anche a Macerata il progetto del "tampone a bordo". Si tratta di una pratica che consentirà agli infermieri di effettuare tamponi sui pazienti direttamente all'interno della loro auto, senza la necessità che questi debbano abbandonare l'abitacolo.
A questo scopo i volontari della Protezione Civile di Macerata (già impegnati nella consegna a domicilio di farmaci e generi alimentari), nel pomeriggio odierno, sono stati chiamati ad allestire una tenda all'interno del parcheggio dell'ex manicomio di Macerata, in zona Santa Croce.
I pazienti arriveranno alla tenda con la propria auto in orari prestabiliti e - seguendo le indicazioni del personale sanitario - saranno sottoposti al tampone senza uscire dall'auto, mentre sono in sosta.
Una volta compiuto il tampone, il paziente tornerà nella propria abitazione, in attesa del risultato.
Si inizierà già domani con i pazienti che appartengono a un primo gruppo, di circa 30-40 unità, opportunamente selezionato dall'Ufficio Igiene. Si tratta di coloro i quali, positivi al covid-19, presentano assenza o scarsità di sintomi e hanno necessità di essere sottoposti a due tamponi nell'arco di 24 ore per essere dichiarati guariti. Soltanto in caso di negatività di entrambi i tamponi, potranno terminare l'isolamento.
Quella del "tampone a bordo" è una soluzione che permette di risparmiare tempo nell'effettuazione di test che andrebbero, altrimenti, effettuati presso il domicilio di ogni singolo paziente. Una modalità che consente, inoltre, di diminuire l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale da parte dei sanitari.
L'afflusso dei pazienti sarà costantemente regolato dalle forze dell'ordine, per evitare assembramenti o la presenza di persone non autorizzate.
Non è chiaro per quanto tempo la struttura rimarrà attiva.
Questa mattina la Giunta comunale di Civitanova Marche si è riunita d'urgenza alla presenza del personale dipendente dei Servizi sociali per definire le modalità di gestione dei fondi a sostegno delle persone e delle famiglie che versano in grave difficoltà, secondo quanto assegnato alla città dal Governo (262.078,76 euro).
Attraverso l'atto deliberativo n.79 del 31 marzo, si sono definite procedure semplici e trasparenti affinché i fondi giungano ai chi è stato messo a dura prova dall'emergenza.
Il Comune di Civitanova Marche in questa prima fase riconoscerà il buono alimentare nelle seguenti misure: persone singole euro 100,00; nucleo di 2 persone euro 150,00; nucleo di 3 persone euro 200,00; nucleo di 4 persone euro 250,00; nucleo di 5 persone euro 300,00; nucleo di più di 5 persone euro 350,00; in presenza di uno o più minori da 0 a 3 anni 50,00 euro in più (50 euro per ogni nucleo).
I REQUISITI - Per ottenere i buoni il richiedente dovrà dichiarare: di avere la residenza o il domicilio a Civitanova Marche o comunque trovarsi a Civitanova nell’impossibilità di tornare alla propria residenza in base ai provvedimenti per l’emergenza coronavirus; di non essere titolare di reddito di inclusione o reddito/pensione di cittadinanza, oppure di essere titolare di reddito di inclusione o reddito/pensione di cittadinanza d'importo mensile pari o inferiore ad euro 300,00; di non aver percepito nel mese di marzo 2020 contributi di qualsiasi natura da Enti pubblici o Enti del Terzo settore d'importo superiore ad euro 300,00; di aver ridotto o sospeso l'attività lavorativa in proprio o in azienda a seguito dei provvedimenti adottati per l’emergenza coronavirus oppure di essere disoccupato alla data del 29 febbraio 2020 con stato di disoccupazione perdurante.
Si dovrà dichiarare la composizione analitica del nucleo familiare di cui si fa parte e che i componenti del nucleo a cui appartiene non hanno complessivamente risparmi o comunque disponibilità finanziarie superiori ad euro 6.000,00.
Il Servizio Servizi Sociali si occuperà delle operazioni di raccolta delle richieste e per la formazione di uno o più elenchi di beneficiari dei buoni alimentari e dell’individuazione della ditta che stamperà i buoni alimentari.
Per informazioni e chiarimenti si può telefonare al numero 0733 822285 dal lunedì al venerdì alle ore 09,30 alle ore 12,30
La procedura per fare richiesta è consultabile e scaricabile dal sito del Comune e canali social: https://www.comune.civitanova.mc.it/
Nel contempo il Comune ha deciso di creare un proprio Fondo di Solidarietà dove tutti possono fare donazioni a sostegno delle famiglie civitanovesi in difficoltà destinate all'emergenza alimentare ed alle emergenze legate alla malattia. Una iniziativa che sarà comunicata anche attraverso manifesti che saranno veicolati tramite social e affissi in città.
Le donazioni solidali potranno essere conferite al conto corrente IBAN: IT 56 Y 03111 68874 000000017850 - UBI BANCA intestato a comune di Civitanova Marche, indicando come causale del versamento Fondo di Solidarietà comune Civitanova Marche – Emergenza Covid-2019.
“In momenti così tremendi dobbiamo restare uniti e solidali – ha ribadito il Sindaco Fabrizio Ciarapica - Civitanova è una città dal grande cuore e generosa, nessuno dei nostri concittadini sarà lasciato da solo. Con il sacrificio e il contributo di tutti, possiamo uscire da questa difficile situazione che ci sta toccando profondamente. Ricordiamo sempre che è il momento di restare compatti e non abbassare la guardia osservando rigorosamente le prescrizioni del Governo”.
Ammontano a 220 mila euro i fondi assegnati dal Governo al Comune di Macerata per far fronte all’emergenza economica conseguenza di quella sanitaria provocata dal Cornavirus.
I finanziamenti sono quelli annunciati dal premier Conte che, anche su sollecitazione dell’Anci, ha stanziato 400 milioni a beneficio degli oltre 8.000 Comuni italiani.
I Servizi sociali del Comune hanno lavorato per rendere immediatamente operativo il piano con il quale sono state fissate le modalità di erogazione degli aiuti economici in forma di buoni spesa che andranno a beneficio di chi in questo momento si trova in sofferenza economica.
“Sempre qui, qui nel mezzo delle persone più in difficoltà – interviene il sindaco Romano Carancini -, più fragili, più sole, più povere. Questo il senso della presenza del Comune di Macerata per un sostegno economico verso chi non riesce a fare la spesa per generi alimentari e beni di prima necessità. Buoni spesa e tessere pre pagate da subito per nuclei familiari composti da una sola persona a sei persone. Facile capire chi può ricevere questo contributo alimentare chiamando i servizi sociali del comune di Macerata. Sempre qui, qui nel mezzo, dove vogliamo restare vicini alla comunità, quella che ha più bisogno di altri.”
Soggetti beneficiari
Sono beneficiari dell’intervento le famiglie residenti nel Comune di Macerata che si trovino in uno stato di disagio socio-economico a causa dell’eccezionalità dell’emergenza Covid 19 e temporaneamente impossibilitati a soddisfare le primarie esigenze di vita, anche in seguito delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria in corso.
Criteri di priorità per l’accesso al beneficio
Hanno priorità ad accedere al beneficio le famiglie che si trovino in uno stato di bisogno accertato dai servizi sociali comunali.
Salvo diversa ulteriore valutazione dei servizi sociali, lo stato di bisogno non sussiste quando in famiglia vi sia un membro che percepisce reddito da lavoro dipendente pubblico o privato, reddito di cittadinanza, reddito da pensione o di altre forme di reddito.
Il nucleo familiare non dovrà avere una giacenza bancaria/postale, alla data del 29 marzo 2020, superiore a 10.000 euro.
Il nucleo familiare non dovrà essere beneficiario di altre forme di sostegno al reddito e alla povertà erogati da Enti pubblici. Eventuali deroghe sono di competenza dei servizi sociali comunali laddove accertino la presenza di circostanze eccezionali e la contestuale sussistenza dello stato di bisogno.
Modalità di calcolo del contributo
Il buono spesa erogabile e spendibile fino al 22 aprile sarà calcolato per nucleo familiare secondo le seguenti indicazioni
- € 100 per un nucleo composto da una sola persona;
- € 180 per un nucleo composto da due persone;
- € 250 per un nucleo composto da tre persone;
- € 310 per un nucleo composto da quattro persone;
- € 360 per un nucleo composto da cinque persone;
- € 400 per un nucleo composto da sei o più persone.
Il buono spesa una tantum sarà erogato alla famiglia dall’Amministrazione comunale tramite emissioni di carta di acquisto o buoni spesa nominativi.
Il buono è valido per il solo acquisto di generi alimentari ed è spendibile negli esercizi commerciali convenzionati con il Comune. Gli esercizi commerciali convenzionabili sono quelli che hanno la disponibilità di tutti i generi alimentari e che possono emettere buoni spesa e carta di acquisto.
L’esercizio commerciale in cui potrà essere speso il buono sarà determinato per ciascun beneficiario sulla base del criterio di prossimità.
Il buono spesa è da intendersi una tantum. Esso potrà eventualmente essere riproposto in rapporto al protrarsi dell’emergenza COVID 19 e alle disponibilità economiche del fondo.
Modalità di accesso al beneficio
Le richieste di accesso al beneficio dovranno essere presentate all’ufficio Servizi Sociali del Comune, utilizzando apposita modulistica che sarà messa a disposizione dall’Amministrazione comunale nel sito www.comune.macerata.it a partire da domani, mercoledì 1° aprile.
I Servizi Sociali si riservano la possibilità di valutare situazioni particolari in deroga a quanto disposto dai criteri di priorità.
È consentito, in caso di accertata impossibilità del beneficiario a recarsi nell’esercizio commerciale, indicare nel modello di richiesta il nominativo di un delegato.
Modalità di invio della domanda
A partire dal 1° aprile il modulo può essere anche scaricato dal sito istituzionale del Comune e, compilato e firmato, va restituito via mail a servizisociali@comune.macerata.it . Alla ricezione della domanda i Servizi Sociali del Comune di Macerata provvederanno a contattare i richiedenti per le verifiche necessarie all’erogazione del buono spesa.
Pochi giorni fa il capo del dipartimento di Protezione Civile, Angelo Borrelli ha apposto la firma sull'ordinanza n.658, con la quale ripartisce tra gli 8 mila comuni italiani i 400 milioni stanziati dal Governo per l'istituzione di Fondi di solidarietà alimentare rivolti alle fasce delle popolazione che si trovano in maggiore difficoltà economica a seguito dell'emergenza Coronavirus.
Queste risorse arriveranno proprio oggi martedì 31 marzo: la tempistica è scritta nella versione definitiva dell’ordinanza della protezione civile, che fissa anche i criteri di ripartizione delle risorse. L’80% del fondo per complessivi 320 milioni di euro, è ripartito in proporzione alla popolazione residente di ciascun Comune (confermato che il contributo minimo spettante non può in ogni caso risultare inferiore a euro 600). L’altro 20% (per complessivi euro 80 milioni) si concentrerà nelle zone più povere in base al parametro della distanza fra il reddito pro capite del Comune e quello medio nazionale.
In provincia di Macerata il Comune al quale perverrà il contributo più sostanzioso sarà quello di Civitanova Marche (262.078,76 euro), seguito dal capoluogo Macerata (220.089,13 euro) e da Recanati (120.438,96 euro). Superano i 100 mila euro di risorse assegnate anche Tolentino (118.212,84 euro), Potenza Picena (104.779,87 euro) e Corridonia (100.913,07 euro).
Una notizia che è stata accolta a grandi linee favorevolmente dai sindaci della provincia di Macerata ma che allo stesso tempo li impegna insieme ai rispettivi uffici dei servizi sociali ad individuare la platea dei beneficiari dando priorità a chi non sia già destinatario di un altro sostegno pubblico (come il reddito di cittadinanza), senza dimeticare di rendere noto quali saranno le attività commerciali convenzionate in cui sarà possibile spenderi questi "buoni spesa".
Ad esempio per il Comune di San Severino Marche sono stati destinati 77.254 euro: "Abbiamo già ricevuto tante telefonate da parte dei cittadini che ci chiedono come poter fare per accedere a questo bonus - esordisce il sindaco Rosa Piermattei - attualmente stiamo studiando il modo più celere per poterlo erogare ma quello che è più importante per noi è garantire che questi buoni siano consumabili in tutti gli esercizi commerciali del Comune che vendono beni di prima necessità. Ora con gli altri colleghi sindaci stiamo discutendo su come impostare la cosa insieme, perché ora è più che mai dobbiamo essere uniti anche nelle decisioni, ma vogliamo che questa situazione sia favorevole non solo per i cittadini che ne hanno bisogno, ma anche per i piccoli negozi perché credo sia fondamentale sostenerli in un momento così difficile". Su chi beneficerà di queste risorse in sindaco settempedano ha spiegato: "L'ordinanza è molto chiara, i cittadini che già ricevono dei sussidi statali non possono presentare la richiesta per i buoni ma questo mi sembra giusto perché ci sono veramente tante persone che si trovano in difficoltà e devono essere sostenute- e aggiunge - noi prima di questo decreto ci eravamo già attivati con la Caritias che in questi ultimi 10 giorni ha lavorato per aiutare che avevano bisogno subito di aiuto".
Una situazione che si sta sbloccando e che vede tanti Comuni rimboccarsi le maniche per cercare la soluzione migliore ma qualche dubbio sulle comunicazioni governative a riguardo resta come ci ha raccontato il sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco, il cui contributo percepito è stato di 22.186 euro: "Sono in costante contatto con gli altri sindaci dell'Unione Montana per cercare di agire in maniera congiunta e cercare di predisporre, a comunicare ai cittadini, un modello adatto per richiedere il buono - dichiara il primo cittadino - dal mio punto di vista non c'è molta chiarezza sui criteri dell'assegnazione di queste risorse perché non si è capito bene quali requisiti i cittadini devo avere per accedere al bonus e poi c'è anche un problema pratico legato al riguardante il formato che dovranno avere questi buoni - e sottolinea - stiamo ricevendo diverse chiamate da parte dei cittadini ma al momento purtroppo non siamo in grado di dare una risposta immediata perché non abbiamo nemmeno noi la situazione ben chiara. A livello di Comuni dell'Unione Montana stiamo lavorando per cercare di trovare un modello unico su come utilizzare questi fondi ma resta il fatto che se il Governo, prima di fare di il grande annuncio in TV dove si disponeva l'erogazione di questi fondi, ci avesse anche fornito delle indicazioni su come distribuirli sicuramente saremmo stati più veloci nell'evadere le richieste di aiuto che ci sono arrivate in questi giorni".
Lo stesso contesto si sta vivendo nei comuni del litorale maceratese come ha reso noto il sindaco di Porto Recanati Roberto Mozzicafreddo: "La quota parte del predetto finanziamento, erogato per l’acquisto di buoni spesa da devolvere alla cittadinanza e per l’acquisto di generi o prodotti freschi è pari ad € 84.031,30- annuncia - l’Amministrazione Comunale si è già riunita con il mondo del volontariato e gli Enti del Terzo settore al fine di raccogliere i vari pareri propedeutici ad una equa e corretta distribuzione dei predetti aiuti alle famiglie e ai soggetti bisognosi e con la finalità di decidere le modalità tecniche dell’intervento. Resta fermo che il predetto aiuto sarà prioritariamente concesso alle famiglie che non possono attualmente godere a nessun titolo di un reddito o di forma assistenziale già erogata dalle pubbliche casse- e conclude - Nelle prossime ore, riceveremo una nota applicativa dell'ANCI Marche e dopo un confronto anche con l'Ambito Sociale di appartenenza al fine di fornire in tutto il territorio le stesse prestazioni, la Giunta procederà a stabilire le misure e la modalità delle domande da redigere e da presentare ai Servizi Sociali del Comune di Porto Recanati, i quali a mezzo di analisi delle soggettive situazioni di difficoltà rappresentate, determineranno i destinatari del predetto buono spesa".
Nel maceratese il contributo minore è stato quello assegnato al Comune di Montecavallo e cioè appena 875,21 euro: " La cifra è molto scarsa sia per noi come per gli altri paesi e la rapportiamo al numero degli abitanti - chiosa il primo cittadino Pietro Cecoli - il discorso però è che questa è un cifra che il Governo ha semplicemente anticipato visto che era comunque destinata ai comuni a fine anno quindi non si sono inventati nulla. Non discuto l'entità della cifra ma quello che posso dire è che ci impegneremo a spenderli nella maniera migliore andato ad aiutare le persone che ne hanno più bisogno" - ci sarà anche da capire i criteri di distribuzione per un comune così piccolo: "sicuramente si farà riferimento al reddito ISEE ma lavoreremo anche con i servizi sociali per andare a intervenire su delle situazioni anche più gravi e cercheremo di gestire il tutto in maniera ottimale cercando di sbagliare il meno possibile. A breve avremo tutto più chiaro e procederemo con un avviso per informare la cittadinanza sulle modalità di richiesta del buono e sulle attività commerciali in cui potrà essere speso".
Un minuto di silenzio e bandiere a mezz'asta per ricordare e commemorare tutte le vittime dell’epidemia Covid-19. Tutti i sindaci d'Italia sono stati coinvolti, alle 12:00 di questa mattina, nell'iniziativa promossa dall’Anci, che ha aderito all'appello lanciato dal presidente della Provincia di Bergamo, Gianfranco Gafforelli.
Un modo per esprimere vicinanza a tutte le famiglie che non hanno potuto dare neanche l’ultimo saluto ai propri cari e per onorare il sacrificio e l’impegno degli operatori sanitari. L'iniziativa ha coinvolto tutte le Amministrazioni Comunali della provincia di Macerata.
“Oggi siamo in lutto insieme all’Italia intera - ha voluto sottolineare il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei – Siamo vicini alle comunità che stanno pagando il prezzo più alto”.
"In questo momento così difficile – ha dichiarato il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi – abbiamo voluto ricordare tutte le vittime del coronavirus e vogliamo esprimere tutta la nostra vicinanza alla loro famiglie".
"Dinanzi la bandiera italiana a mezz'asta del palazzo comunale, oggi alle ore 12, rappresentando tutta la nostra comunità - ha detto il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica -, ho osservato un minuto di silenzio per ricordare coloro che non ce l’hanno fatta, i nostri concittadini e le altre vittime di questa terribile epidemia, i malati e per ringraziare e onorare chi ogni giorno si dedica alla cura dell’altro: medici, infermieri, assistenti, operatori sanitari, farmacisti, volontari, per abbracciarci idealmente tutti, per essere di sostegno l’uno all’altro.
Qui sotto una fotogallery con alcune immagini delle cerimonie avvenute nel nostro territorio:
Il sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli, attraverso l'aggiornamento odierno sulla situazione dei casi di positività al coronavirus, ha comunicato come i soggetti con tampone positivo al Covid-19 del suo Comune siano saliti a 22 rispetto ai 6 di ieri, mentre sono 11 i soggetti in isolamento domiciliare.
"L’aumento del numero dei casi positivi è dovuto al progressivo rientro dei risultati di alcuni dei tamponi effettuati, nei giorni appena trascorsi, sugli ospiti della locale casa di ospitalità - spiega il sindaco - che presentavano una sintomatologia compatibile con l’infezione da COVID19".
"In queste ore è in corso l’effettuazione dei tamponi a tutti gli ospiti e a tutto il personale di servizio della struttura; la situazione è costantemente monitorata dalle Autorità sanitarie competenti e dal sottoscritto e sono state adottate tutte le misure di contenimento necessarie" ha proseguito Marinelli in una nota ufficiale, aggiungendo "al momento, dai tamponi effettuati, sono risultati positivi 17 ospiti più un operatore, 7 ospiti sono negativi ed altri 15 attendono la verifica e i risultati. Degli ospiti risultati positivi, 4 sono stati ricoverati mentre gli altri al momento non presenterebbero gravi sintomaticità, sebbene la situazione resta costantemente monitorata con il grosso lavoro degli operatori che già da giorni avevano isolato i pazienti nelle loro stanze".
"Voglio specificare che già dai primi giorni di marzo l’accesso alla struttura è chiuso ai parenti e ai visitatori proprio per evitare il più possibile contatti con l’esterno. Nonostante tutte le precauzioni adottate, qualcosa purtroppo ha forzato il contagio. In questo momento bisogna fare tutto il possibile per circoscrivere il contagio e si sta lavorando per gestire al meglio la situazione all’interno della struttura. Quello che mi sento di chiedere in questo momento è il massimo sforzo per riuscire a contenere i minori danni possibili. Abbiamo chiesto e chiediamo aiuto alle autorità sanitarie locali, ringraziando tutti gli operatori impegnati in questa difficile situazione, di mettersi a disposizione per tutto quello di cui si potrà avere bisogno. Attendiamo gli ultimi risultati e di avere un quadro puntuale della situazione" ha concluso il sindaco.
“In questa emergenza sanitaria, accanto al grande lavoro di medici, infermieri, volontari, le Marche mettono in campo anche una rete territoriale di psicologi per svolgere un servizio di supporto e ascolto di persone che necessitano di aiuto anche sotto questo punto di vista. Sono a disposizione 150 psicologi che stanno già aiutando cittadini e operatori sanitari in questo momento di fragilità emotiva che ci coinvolge tutti.” Così il presidente della Regione, Luca Ceriscioli annunciando il servizio di supporto psicologico curato dall’Asur.
Sono psicologi di libera professione o appartenenti a 4 associazioni di volontariato della Protezione Civile (ANPAS, ARES, APE CRI e SIPEM) e ad altre associazioni private. Ogni Area Vasta ha 3-4 psicologi-psichiatri, coordinatori esperti che distribuiscono e supervisionano le richieste di supporto psicologico. Si tratta di richieste filtrate dal Numero Verde regionale 800 936677, da Medici di Medicina Generale, nonché dai Distretti e dai Dipartimenti di Prevenzione dell’ASUR Marche, che vengono dirottate dai coordinatori ai 20-30 psicologi del territorio. Nel momento in cui un cittadino manifesta anche un disagio psicologico viene ricontattato da uno psicologo presente su quel territorio attraverso colloqui telefonici, videochiamate e videoconferenze.
A coordinare il servizio un esperto per le attività relative alla salute mentale della popolazione, il dr. Massimo Mari dell’ASUR che ha spiegato: “La funzione dello psicologo in questa situazione è quella di far uscire da condizioni di ansia e depressione, aiutando a trasformare queste emozioni in uno stato d’animo più positivo, base di una ritrovata progettualità che ci stimola ad informarci e a proteggerci, infine cercando di favorire l’elaborazione dei lutti di cui sta soffrendo purtroppo parte della popolazione. Purtroppo hanno bisogno di un supporto psicologico non solo i cittadini a casa: spesso anche gli operatori sanitari che, attivi in “prima linea” per molte ore della giornata e a stretto contatto con una malattia totalmente nuova, a forte rischio di contagio, hanno una dimensione di stress professionale quantomeno pericolosa per la loro efficienza lavorativa, ma anche per la loro salute”. Per il personale sanitario il supporto psicologico avviene telefonando per appuntamento ai numeri telefonici dei centri di salute mentale.
Un servizio che è attivo anche con le scuole, sempre mediante videoconferenze: i materiali informativi e le tecniche appropriate vengono offerte dai responsabili della funzione Promozione della Salute dei Dipartimenti di Prevenzione dell’ASUR. Si sta cominciando a costruire, inoltre, anche una rete con UMEE ed UMEA per raggiungere una fascia di età giovane ma fragile come disabili e studenti più poveri.
Infine, in favore di anziani soli , insieme a sindacati e servizi di Promozione alla Salute, si sta promuovendo una campagna informativa, cercando anche di realizzare una formazione alle tecnologie che permetta loro di partecipare a videochiamate o videoconferenze per combattere l’isolamento.
Il servizio viene gestito da una piattaforma web e un sito internet dedicato ( www.covidmarche.jimdosite.com) accessibile a chiunque per informazioni generali sull'emergenza, l’accesso della popolazione avviene o tramite chiamate al numero verde regionale 800936677, o facendo richiesta al proprio Medico di Medicina Generale, o tramite i servizi di prossimità del Distretto sanitario dell’ASUR Marche. (ad’e)
Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 3825 casi positivi riscontrati in Regione Marche sui 11.724 tamponi effettuati: sono 1664 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1116 in provincia di Ancona, 493 in provincia di Macerata (16 in più di ieri), 259 in provincia di Fermo, 222 in provincia di Ascoli Piceno, 71 extra regione. Il maggior incremento si registra, quindi, nell'Anconetano e nell'Ascolano.
Il dato significativo di oggi è che abbiamo superato quota 200 tra pazienti dimessi e guariti (in totale 207). Le persone dimesse sono coloro che, prima della certificazione del doppio tampone negativo, sono sottoposte a un periodo di osservazione.
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
Ritorno a casa per i proprietari di una abitazione singola in via Barbiato, nella frazione di Cesolo di San Severino Marche, tornata agibile a seguito dei lavori di riparazione del danno e rafforzamento localizzato della struttura dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016. Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale aveva dichiarato non utilizzabile l’edificio che nel frattempo è stato interessato da opere di ricostruzione per un importo complessivo di 130mila euro.
Il Gores ha comunicato i risultati delle analisi sui tamponi effettuate nelle ultime 24 ore. Su 745 analizzati sono 141 i positivi.
Stando ai dati odierni, dunque, si registra un'incidenza del 19,44% di positivi rispetto ai tamponi analizzati. Un decremento rispetto a ieri, quando l'incidenza era stata del 23% . Analizzando i dati complessivi, invece, il trend rimane piuttosto stabile, un tampone positivo ogni 3.
Si sta muovendo con tutte le forze e in molteplici direzioni la macchina organizzativa per velocizzare e aumentare le analisi di laboratorio per l’individuazione e l’isolamento del maggior numero possibile di casi positivi di Coronavirus, nonostante le difficoltà determinate dalla necessità dei reagenti.
Ci si muove in più direzioni. Agli Ospedali riuniti di Ancona sta per partire uno screening sierologico, un esame del sangue, sui dipendenti. Il test permette di individuare la presenza di anticorpi che segnalano il passaggio del virus e lo stadio di guarigione. I tamponi saranno dunque effettuati solo su chi risulterà positivo in base all’esame del sangue e questo consentirà di utilizzare tamponi e reagenti solo per i casi effettivamente necessari.
Questo esame sarà svolto attraverso un macchinario specifico, che Torrette ha acquisito nei giorni scorsi e che sarà operativo a brevissimo
Nel dettaglio il grafico del Gores delle ore 9:
Il Comitato Ri-viviamo Caldarola ha donato ieri al Comune di Caldarola 500 mascherine protettive da destinare agli abitanti delle SAE, ai commercianti che sono attualmente aperti ed ai servizi sociali locali, perché le utilizzino nei casi di particolare necessità.
Tutto ciò a tutela e protezione di quei cittadini che, purtroppo, sono ancora costretti dopo il sisma a convivere in spazi estremamente ristretti, come quelli imposti dalle Soluzioni Abitative di Emergenza, nonché i commercianti che anche in questa situazione di estrema criticità stanno assicurando al paese i servizi essenziali di cui necessita, correndo notevoli rischi per la propria incolumità.
L'amministrazione comunale a nome della cittadinanza ha ringraziato sentitamente il Comitato, apprezzando in modo particolare il gesto lodevole per la sensibilità dimostrata in questa ennesima situazione emergenziale nella quale nostro malgrado siamo coinvolti e che tutti speriamo possa risolversi per il meglio nei tempi più brevi, col comune sacrificio e senso di responsabilità.
La distribuzione delle mascherine sarà effettuata nei tempi più brevi dai volontari della protezione civile.
Profondo cordoglio nel mondo del giornalismo per la scomparsa di Gianni Rossetti, colpito da infarto nella sua casa di Jesi a 74 anni. Rossetti è stato da sempre protagonista dell’Ordine dei giornalisti delle Marche, fin dalla sua nascita, nel 1986, quando si è staccato dall’Emilia-Romagna: subito segretario e poi per oltre vent’anni Presidente, un incarico interrotto solo da una parentesi come consigliere nazionale.
“Gianni Rossetti era l’Ordine e l’Ordine nelle Marche era Gianni. Si è battuto per difenderne autorevolezza e importanza. Ha lasciato la presidenza solo per assumere la direzione della Scuola di Giornalismo di Urbino che ha fortemente voluto, fondato e sostenuto dal 2011 fino al 2017”. Lo ricordano così Carlo Verna, presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti, e Franco Elisei, presidente dell’ Ordine giornalisti Marche.
“Infaticabile, tenace e creativo, ha iniziato la sua carriera professionale al Corriere Adriatico per poi passare al Resto del Carlino e alla Rai, Tg3 Marche. Come presidente è stato promotore di innumerevoli iniziative per la categoria dei giornalisti. E’ stato anche fiduciario per la Casagit. E ha guidato l’Ordine in anni difficili, è riuscito a dargli una sede di proprietà, unico allora in Italia.
Con la sua forte determinazione e quella dei consigli che lo hanno sostenuto, è riuscito a superare ogni ostacolo, soprattutto di natura economica. Ha coinvolto tutte le scuole delle Marche nell’iniziativa “Il Giornale delle scuole” che anche quest’anno seguiva personalmente. Ha realizzato “Le Voci delle Marche”, un volume che per la prima volta raccoglieva tutte le testate della regione. Si è dedicato ai giovani, insegnando per anni giornalismo all’Università di Urbino. Un collega pieno di interessi, poliedrico, a cavallo della storia del giornalismo: ha visto la trasformazione dell’informazione, dal piombo al web, dalla televisione al multimediale. E’ con profondo dolore che i Consigli di ieri e di oggi hanno appreso la notizia della sua scomparsa.
Ed è con profonda gratitudine per la sua straordinaria volontà di trasmettere momenti di esperienza e saggezza, che vogliamo ricordarlo. E quando lasceremo alle spalle questo momento cosi drammaticamente segnato dall’epidemia sanitaria, l’Ordine delle Marche con la partecipazione anche dell’Ordine nazionale, sarà promotore di un evento pubblico per salutarlo con un grande e caloroso abbraccio”. concludono. Anche la redazione di Picchio News si unisce al cordoglio per la scomparsa di Gianni Rossetti.
(Foto Ansa)
"A Cingoli sono stati assegnati 50.000€ per 10.000 abitanti, una mancetta."
Affida a Facebook il proprio sfogo l'ex Sindaco, ora vice Sindaco di Cingoli
"Da un mese sono bloccate tutte o quasi tutte le attività produttive e commerciali - si legge nel post - Ma con un provvedimento a mezzo tg hanno favoleggiato miliardi affidati ai Comuni per aiutare le comunità più colpite."
"Scrivo queste righe perchè anche stamani dopo l'incessante propaganda, sono giunte le prime telefonate da parte di chi vuole sapere dove si deve recare per prelevare le 300 euro minime promesse dal Governo - scrive Saltamartini - solo che sono la restituzione dei fondi della nostra fiscalità generale che ci spettano in quota parte, perchè tutti paghiamo allo Stato".
Affermazioni che potrebbero sfuggire ai più e per questo spiega che in realtà non si tratta di nuovi fondi inviati ma di variazione di destinazione di fondi già presenti.
"Sono soldi già spesi - spiega Saltamartini - che servono per pagare il personale, l'illuminazione pubblica, i trasporti scolastici, insomma tutti i servizi comunali
Domani mattina non sapremo certo come dividere l'enorme ricchezza che pioverà su ogni cittadino del nostro Comune, dopo il reddito di cittadinanza, a seguito dell'abolizione della povertà: 5 euro a testa (dicasi cinque euro).
Dopo la chiusura dei 20 posti letto del nostro Ospedale (per le ferie estive: ricordiamocelo) che l'ha reso inefficace per intervenire anche sui trattamenti tradizionali dei pazienti e l'abbandono di ogni sostegno ai malati della nostra Casa di riposo, questa è la reintegrazione ai redditi di chi non l'ha più un reddito: 5 euro.
Ancora oggi - conclude - siamo alla disperata ricerca di mascherine e camici per i nostri medici, infermieri e operatori sanitari eroi che entrano volontariamente a curare un reparto per Acuti da Covid-19 nella Casa di riposo di Cingoli abbandonata dall'Asur e dalla regione Marche".
Sono tre attualmente i casi positivi al Coronavirus nella città ducale e sei le persone in isolamento fiduciario: “Sono passate tre settimane dall’inizio di questa emergenza e della conversione del nostro ospedale a Covid19 – ha detto il sindaco Sandro Sborgia – Tre settimane in cui abbiamo fatto tanti sforzi e sacrifici, come rispettare le indicazioni di rimanere a casa, un invito che non mi stancherò mai di fare alla mia cittadinanza. Il dato delle persone positive non deve servire per indirizzare a capire di chi si tratta, quanto piuttosto è un dato per cercare di dimostrare vicinanza a chi sta attraversando un momento particolarmente difficile.
Ecco, dunque, che una comunità matura deve cercare di sentirsi unita e fa sentire attorno ai suoi componenti aiuto e solidarietà per i propri concittadini. La raccomandazione che faccio è quindi quella di rimanere in casa e tenere un comportamento responsabile restando ligi alle regole, così supereremo anche questo momento difficile”. Quanto al provvedimento emesso dal Governo in favore delle fasce più deboli della popolazione il primo cittadino commenta: “E’ un passo che va nella direzione giusta. Un piccolo aiuto che cercheremo di adottare subito nei confronti di chi soffre maggiormente l’attuale situazione - spiega Sborgia – Questa amministrazione cercherà di fare tutto il possibile per andare in contro alle esigenze della comunità”.
Quanto all’attuale emergenza, sono state donate 200 mascherine alla Casa di riposo di Camerino, “Casa Amica, da una farmacia di Muccia, in attesa di un’ulteriore consegna che è già programmata per i prossimi giorni, all’arrivo di un ordine fatto proprio dal Comune.
Sono stati liquidati 230mila euro dal commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini per i piani attuativi delle perimetrazioni di Camerino ovvero la progettazione degli interventi di ricostruzione nel centro storico, nelle frazioni che sono state perimetrate e nel quartiere Vallicelle. Il commissario ha firmato il decreto che trasferisce le risorse all’Ufficio speciale per la ricostruzione.
Una cifra che prevede, naturalmente, una suddivisione: 92.234,76 euro per il centro storico; 45.081,13 euro per Vallicelle e Borgo San Giorgio; 29.760,76 per Arnano; 25.208,45 per Sant’Erasmo; 14.194 per Calcina, 14.223,46 per Piegusciano; 8.824,66 per Nibbiano. Nonostante i cantieri fermi, a causa del Covid19, non si ferma la macchina amministrativa su diversi fronti, anche dal punto di vista del sisma e la liquidazione dei 230mila euro permetterà di avviare le attività che permetteranno quanto necessario all’inizio della ricostruzione
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Sale a 15 il numero dei pazienti positivi, di cui 7 ricoverati nei Covid Hospital della provincia, e a 32 quello delle persone in assistenza domiciliare sanitaria per le quali, nel Comune di San Severino Marche, sono state attivate le procedure necessarie da parte dei medici di medicina generale e dei sanitari del Dipartimento di prevenzione dell’Area Vasta 3 dell’Asur Marche.
A comunicare l’ultimo bilancio dell’epidemia da Coronavirus, ancora una volta, è il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei dopo aver ricevuto un nuovo aggiornamento da parte della Prefettura di Macerata.
Cifre che continuano a salire e che fanno rinnovare un appello forte al primo cittadino settempedano: “Restate in casa, rispettate le regole, date tutti il buon esempio. Non servono allarmismi ma neppure sottovalutazioni. L’invito che mi sento di fare, non mi stancherò mai di ripeterlo, è quello di limitare al massimo le uscite, di evitare assolutamente assembramenti e di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale minima di almeno un metro. Cercate di fare la spesa una sola volta a settimana e di aiutare magari i vicini per una spesa collettiva. Non vi muovete dalla vostra abitazione, restate nei pressi della stessa anche per portare a spasso il vostro cane. In questo momento così delicato è assolutamente indispensabile - conclude il sindaco - uno sforzo comune”.
Continuano, intanto, i controlli da parte della Polizia Locale e delle forze dell’ordine.
Il Comune di San Severino Marche ha anche attivato due linee telefoniche dedicate all’assistenza alla popolazione: per essere aiutati a fare la spesa o altre piccole necessità ci si può rivolgere ai volontari del gruppo Comune di Protezione Civile tel. 3336116712. Per avere assistenza e risposte ai propri quesiti, ma anche informazioni su come comportarsi, sarà sufficiente comporre il numero di telefono 3336116675.
Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha chiesto alla Protezione civile nazionale la disponibilità di un ospedale militare da campo, a rafforzare la risposta della regione all'emergenza Coronavirus, nonché l'impegno a sbloccare l'arrivo dell'ospedale da campo cinese, attualmente fermo per problemi burocratici in Cina. La risposta di Borrelli non si è fatta attendere. Il capo della Protezione civile nazionale ha comunicato questa mattina alla Regione che sarà disponibile nelle Marche nel giro di 72 ore un ospedale da campo della Marina Militare.
L'ospedale avrà 40 posti letto di degenza gestiti direttamente dal personale della Marina e 4 letti di terapia intensiva. I posti letto di terapia intensiva verranno gestiti da un pool di medici e rianimatori che il Dipartimento nazionale di Protezione civile ha riservato per la Regione Marche a partire dal 2 aprile. La struttura sarà posizionata a supporto dell'ospedale di Jesi. La localizzazione precisa dipenderà dalla planimetria, che sarà comunicata a breve. Con l'occasione, Angelo Borrelli ha comunicato che si sta ancora lavorando per lo sblocco dell'ospedale da campo cinese destinato alle Marche e non ancora arrivato per problemi di autorizzazioni in Cina.
Fazzoletti di carta e guanti in plastica o lattice monouso gettati a terra. A segnalarlo sono gli operatori del Cosmari addetti all’igiene pubblica della città di Tolentino.
Infatti in questi ultimi giorni, anche a seguito delle disposizioni contro il diffondersi del Covid-19, sono stati registrati in diverse vie e piazze abbandoni a terra di fazzoletti e guanti usa e getta.
L’amministrazione comunale ricorda che è sempre vietato gettare a terra o abbandonare qualsiasi tipo di rifiuto e in questo particolare momento si fa appello al senso civico e alla responsabilità di tutti i cittadini affinché i piccoli rifiuti, a partire dai mozziconi di sigarette fino ai fazzoletti di carta e ai guanti monouso vengano conferiti in maniera corretta all’interno dei cestini.
“È un atto di educazione, di civiltà e di rispetto verso gli operatori del Cosmari che, con grande professionalità e abnegazione, ogni giorno si impegnano, malgrado le difficoltà e i rischi di questo particolare periodo emergenziale, a mantenere pulita la Città e a raccogliere, quotidianamente i nostri rifiuti”, concludono.
In queste ore, dopo aver combattuto contro una brutta malattia, è deceduto Ivano Lancioni.
Imprenditore tolentinate molto conosciuto, 62 anni, aveva fondato la Elle Imballaggi che successivamente si è ampliata nel Lancioni Group. Per diversi anni è stato il punto di riferimento di artigiani e piccoli imprenditori all’interno delle associazioni di categoria.
Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi ricorda commosso Ivano Lancioni di cui era amico fraterno.
"Ivano – scrive il Sindaco – era leale, un grande uomo coraggioso che ha combattuto fino all’ultimo, con dignità, contro una malattia che non gli ha lasciato scampo, che si distingueva per le sue alti doti morali e umane. Un uomo forte che ha saputo rischiare crescere con la sua azienda e per creare occupazione. Aveva un eccezionale senso della famiglia che lo ha reso un grande marito e padre esemplare. Con la sua morte perdo un vero amico e scompare una persona molto importante per la nostra Comunità.
Ai suoi cari il cordoglio mio personale, dell’Amministrazione comunale e di tutta la Città. Noi tutti ed io in particolare, porteremo il suo ricordo per sempre nelle nostre menti e nel nostro cuore".
Iniziata questa mattina la distribuzione delle mascherine a Treia da parte del gruppo comunale locale di protezione civile.
Le mascherine, donate da L’altro uomo camicie, Nara Cotica e Roberta Coperchio, possono essere prenotate chiamando l’ufficio della protezione civile (0733218777) o il centro operativo comunale (0733218700).
Dopo la distribuzione di stamattina, si proseguirà domani dalle ore 10.
I numeri restano stazionari: sempre 20 i positivi al covid 19 (più i tre decessi dei giorni scorsi) mentre scendono da 39 a 37 le persone in isolamento domiciliare.
È attivo il codice Iban del comune di Treia per effettuare donazioni da parte dei privati (IT46I0854969210000000079875).
Anche le associazioni locali stanno effettuando varie iniziative, dalle Parrocchie alla Caritas, dall’Avis alle società sportiva Chiesanuova calcio con la raccolta fondi “Chiesanuova un cuore biancorosso contro il virus” destinata alla casa di riposo di Treia e all’ospedale di Macerata.
“Ringraziamo i numerosi cittadini e imprenditori che ci stanno chiamando per effettuare donazioni rivolte alle persone più deboli” così il coc di Treia che rimane operativo h24 tutti i giorni al numero 0733218700; e ancora “attendiamo le nuove comunicazioni ufficiali degli enti preposti; i numeri degli ultimi giorni sembrano segnare una leggera inversione del trend ma serve prudenza e non si può abbassare la guardia”.
Domani alle 12 l’adesione all’iniziativa nazionale dell’Anci con il rispetto di un minuto di silenzio, bandiere a mezz’asta per ricordare le vittime del covid 19, per onorare gli operatori sanitari e stringersi insieme come comunità unita che guarda al futuro con speranza.