E’ prevista per lunedì prossimo l’apertura del cantiere per i lavori di manutenzione straordinaria del cimitero urbano di San Michele. Le opere, affidate dal Comune di San Severino Marche all’impresa Le.Man. di Vincenzo Mancini di Apiro, prevedono interventi alle sepolture ipogee interessate da infiltrazioni d’acqua, alla copertura dei colombai, ai camminamenti e ai muretti degradati. In particolare grazie ai lavori, per un importo complessivo di 270mila euro, si procederà al completo ripristino dei colombai.
Le zone interessate dal cantiere potrebbero risultare non accessibili durante alcune fasi della lavorazione. Al fine di garantire la sicurezza di tutti le stesse aree saranno interdette.
Il Gores come di consueto ha trasmesso la scheda relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19 sono 18 sui 834 analizzati.
I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6470 su un totale di 47.092 campioni testati. Scende l'incidenza giornaliera del numero dei positivi riseptto la giornata di ieri ( si è passati da 2,51% a 2,15%), con un calo della numero totole dei casi positivi (leggi qui).
Il rapporto totale tra tamponi effettuati ed il numero di positivi continua a scendere, seppur in maniera lieve ( da 13,94 % di ieri a 13,73 % di oggi)
Ecco, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Gores:
Dal 18 maggio i fedeli cattolici potranno tornare ad andare a messa dopo due mesi di divieto per l'emrgenza Coronavirus.
Il «protocollo di intesa» tra governo e Cei è stato firmato giovedì mattina a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente dei vescovi italiani. Si prevede la «ripresa graduale» delle celebrazioni «con il popolo» — le chiese sono rimaste aperte in queste settimane e i sacerdoti hanno detto messa da soli, talvolta trasmettendo in streaming — con tutte le precauzioni del caso: «accessi contingentati», ovvero numero chiuso, mascherine obbligatorie, distanze, distribuzione della comunione con guanti monouso, disinfezione degli ambienti, divieto di ingresso a chi ha una temperatura pari o superiore ai 37,5 gradi e così via.
I luoghi di culto, comprese le sagrestie si legge nel documento «siano igienizzati regolarmente al termine di ogni celebrazione»; si dovrà inoltre «favorire il ricambio dell’aria». alla fine di ogni messa, «i vasi sacri, le ampolline e altri oggetti utilizzati, così come gli stessi microfoni, vengano accuratamente disinfettati». Seguono una serie di disposizioni da seguire durante le messe: bisogna «ridurre al minimo la presenza di concelebranti e ministri», può esserci un organista ma «si ometta il coro», non si deve fare lo scambio ella pace, le acquasantiere resteranno vuote. Quanto alla distrubuzione della Comunione, «avvenga dopo che il celebrante e l’eventuale ministro straordinario avranno curato l’igiene delle loro mani e indossato guanti monouso; gli stessi - indossando la mascherina, avendo massima attenzione a coprirsi naso e bocca e mantenendo un’adeguata distanza di sicurezza - abbiano cura di offrire l’ostia senza venire a contatto con le mani dei fedeli».. Anche le confessioni devono avvenire «in luoghi ampi e areati», sacerdoti e fedeli «indossino semrpe la mascherina». Il vescovo, se alcune chiese non sono adatte a rispettare la normativa sanitaria perché ad esempio troppo piccole, «può valutare la possibilità di celebrazioni all’aperto». I vescovi, infine, ricordano «la dispensa dal precetto festivo per motivi di età e salute». Evitare contatti, soprattutto: per questo «non è opportuno che siano presenti sussidi per i canti o di altro tipo» e le offerte non dovranno essere raccolte durante la messa ma «attraverso appositi contenitori» all’ingresso della chiesa. Tutte le disposizioni si applicano, ovviamente, anche per battesimi, matrimonio, unzione degli infermi e funerali e le cresime sono rinviate.
Ripartito a pieno regime il cantiere sulla provinciale 136 “Pian Perduto” tra Castelsantangelo sul Nera e Castelluccio di Norcia . I lavori di messa in sicurezza della scarpata franata, con la realizzazione di una palificazione interrata con il cemento armato si erano fermati a causa della neve del mese scorso e successivamente avevano subito un ulteriore stop per la difficoltà di reperire i materiali a causa dell’intensificarsi dell’emergenza sanitaria causata dal corona virus. Da lunedì, gli operai che provengono da fuori regione, sono potuti tornati al cantiere.
Inoltre si lavora, in contemporanea, anche sul tratto consolidato nei mesi scorsi, sempre sulla provinciale “Pian Perduto”: in questo caso l’attività, portata avanti da un’azienda locale, è potuta riprendere prima. Le maestranze stanno provvedendo all’installazione di barriere, alla realizzazione della zanella (utilizzata per far defluire le acque) e al completamento della massicciata della strada.
Il cantiere è diretto dall’ANAS come Soggetto Attuatore di Protezione Civile e del Ministero delle Infrastrutture de dei Trasporti e riguarda una strada ancora interrotta, in uno dei territori più colpiti dal sisma.
Sempre dalla zona del cratere arriva un’altra buona notizia con la conclusione dei lavori sulla strada provinciale 115 “Sant’Ilario”, che interessa i Comuni di Valfornace e Pieve Torina. La Provincia ha infatti terminato l’opera di asfaltatura, eseguita dalla ditta appaltatrice Porfiri Sandro di Corridonia.
Il Sindaco Sauro Scaficchia ha emanato un’ordinanza di chiusura di alcuni sentieri, delle aree verdi e delle aree picnic attrezzate del territorio comunale che verrà disposta da domani al 17 maggio. L’ordinanza di oggi si aggiunge a quella del 5 maggio scorso che prevede l’obbligo dell’uso di mascherine protettive nei locali pubblici e all’aperto, laddove non sia possibile rispettare le distanze di sicurezza previste nei decreti nazionali.
Tornerà, tutti speriamo molto presto, il momento in cui potremo accogliere i turisti come abbiamo sempre fatto, ma questi sono giorni cruciali per comprendere l’andamento del contagio e per capire quanto è ancora lontano quel giorno. Accogliendo le preoccupazioni di tutto il Consiglio comunale e a seguito di una proficua collaborazione con la minoranza, il sindaco ritiene di tutelare, con questa ordinanza, sia i residenti sia coloro che verranno a Fiastra nei prossimi giorni per le motivazioni ammesse dalle disposizioni nazionali e regionali.
L’ordinanza riguarda le aree verdi e le aree picnic solitamente molto frequentate: il Parco della Rimembranza di Fiastra, il prato di San Lorenzo al Lago, l’area picnic del lago in località Castorini e l’area picnic della Madonna del Vallone di Acquacanina, oltre alla spiaggia di San Lorenzo al Lago e a quella situata nei pressi della diga all’altezza del bivio per la frazione Podalla. Le limitazioni ai sentieri invece riguardano solo due itinerari tra i tanti percorribili nel vasto territorio comunale. Si tratta del sentiero che conduce alle Lame Rosse, alle Grotte dei Frati e alle Gole del Fiastrone (Percorso escursionistico E2 del Parco nazionale dei Sibillini, in parte già non percorribile per le disposizioni del Parco stesso) e del sentiero della Valle del Rio Sacro, chiusi in via precauzionale in quanto, per la conformità morfologica dell’ambiente in cui si snodano, in più punti non consentirebbero il rispetto della distanza interpersonale in caso di grande afflusso di visitatori.
Giova ricordare, inoltre, che quanto disposto dal Governo e dalla Regione a partire dal 4 maggio vieta espressamente ogni attività ludico ricreativa, ogni tipo di assembramento e prescrive che le attività ammesse (attività motoria, pesca sportiva, raccolta funghi ecc…) vengano svolte nel rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro. Ricordiamo anche che a Fiastra sono aperti solo i servizi essenziali e che questi sono principalmente rivolti ai cittadini.
Rallentare ora per ripartire appena sarà possibile, questa è la logica dei provvedimenti presi in questi giorni come spiega Scaficchia: “In funzione delle nuove norme governative e regionali che regoleranno la fase successiva al 17 maggio, convocherò degli incontri con gli operatori turistici e i commercianti per definire una strategia comune che ci permetta di affrontare al meglio la stagione estiva”.
Il Gores ha fornito - attraverso il quotidiano aggiornamento delle ore 12:00 - la provenienza provinciale dei 6452 positivi al coronavirus nella Regione Marche. Sono 2.630 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino (26 in più di ieri), 1.822 in provincia di Ancona (numero invariato), 1.050 in provincia di Macerata (3 in più di ieri), 454 in provincia di Fermo (numero invariato), 286 in provincia di Ascoli Piceno (1 in più di ieri), 210 extra regione.
Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti continua ad aumentare: 2.257 oggi (15 in più rispetto a ieri). Allo stesso tempo salgono anche i contagiati ancora in isolamento domiciliare: sono 2.878 oggi (37in più di ieri)
Scende, invece, il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (si è passati dai 395 di ieri ai 369 di oggi). Scende altresì - rispetto a ieri - il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, sono 41: 7 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (2 a Civitanova Marche, 5 a Camerino).
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
Si sblocca l'iter autorizzativo riguardante la nuova sede della casa di riposo Casa Amica che sarà costruita nel quartiere Vallicelle di Camerino, donata dalla Croce Rossa italiana.
È, infatti, arrivato il parere favorevole di compatibilità e congruità per la realizzazione della struttura. Un passaggio fondamentale che spalanca la strada alla costruzione della casa di riposo. Nei prossimi quindici giorni sarà consegnato il progetto per poi passare all'approvazione dello stesso e dare il via alla procedura dell'affidamento dei lavori. "Un tassello importantissimo per tutti noi, anzi fondamentale - commenta il sindaco Sandro Sborgia - Abbiamo lavorato dal primo momento per cercare di recuperare questo progetto che era bloccato dal 2017 per una serie di questioni che risultavano irrisolte e che rischiavano di far saltare la realizzazione della nuova struttura della Fondazione Casa Amica donata dalla Croce rossa per i nostri anziani. Si tratta di un progetto da oltre 2milioni di euro che siamo stati sul punto di perdere. Appena insediati, con la nuova amministrazione comunale, abbiamo avuto un incontro con i vertici nazionali e locali della Croce rossa italiana che hanno curato la sottoscrizione del progetto e ci hanno evidenziato una serie di problematiche che erano state lasciate in sospeso e a cui abbiamo subito posto riparo per non perdere questa importante donazione con cui si realizzerà la struttura che va a beneficio non solo della popolazione più anziana, ma di tutta la città. Oggi, col parere positivo, abbiamo ottenuto la risposta che tanto aspettavamo ed è il passo fondamentale che ci permetterà di realizzare la nuova casa di riposo. Colgo l'occasione - continua il sindaco Sandro Sborgia - per fare i complimenti anche a tutto il direttivo della Fondazione Casa Amica, a partire dal presidente Sante Elisei e tutto i suoi preziosi collaboratori per come stanno gestendo la situazione di emergenza causata dal Covid19. Un plauso che deve andargli da parte di tutta la città".
La nuova struttura avrà a disposizione 35 posti letto.
Continua la sequenza sismica nel territorio comunale di Amandola. Alle 12:31 della mattinata odierna, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha rilevato una scossa di magnitudo 3.3, ad una profondità di 10 chilometri. L'epicentro è collocato a breve distanza rispetto a quello di due giorni fa, quando nella notte si è registrata una scossa di magnitudo 3.6 (leggi qui).
L'epicentro si trova a 7 chilometri dal territorio comunale di Sarnano.
(Credit Foto: OpenStreetMap)
Anticipata la riapertura delle spiagge a Porto Recanati. Lo ha deciso il sindaco Roberto Mozzicafreddo tramite un'apposita ordinanza, che va a modificare quella precedente, con la quale le spiagge restavano chiuse al pubblico fino al 17 maggio.
Ora, con il nuovo provvedimento, già da lunedì 11 maggio sarà possibile svolgere attività motoria e passeggiare sulla sabbia.
"I nostri concittadini si sono abituati alla nuova libertà prevista dalla fase 2, quindi abbiamo deciso di affidarci al buon senso della cittadinanza e darle fiducia - precisa la vicesindaco Rosalba Ubaldi -. Sono due le novità rispetto all'ordinanza precedente. Da oggi sarà possibile, anche per i non residenti, fare attività motoria a Porto Recanati, ad eccezione delle giornate di sabato 9 e domenica 10 maggio in cui non si potrà entrare nelle zona centrale della città. Vogliamo evitare gli assembramenti che potrebbero esserci nel week-end. L'obbligo della mascherina sarà previsto nel caso in cui venga meno l'isolamento nello svolgimento dell'attività motoria o sportiva".
"Lo stesso discorso riguarda anche le spiagge - aggiunge la Ubaldi -. Abbiamo deciso di anticipare di una settimana questa misura rispetto a quanto previsto dal Governo. In spiaggia sarà possibile passeggiare senza fermarsi, quindi rimane il divieto di balneazione e quello di stendersi sulla battigia per prendere il sole. In questa fase non possiamo permettercelo".
Nell'Ordinanza del 7 maggio, nel dettaglio, si prevede di:
- vietare le spiagge per passeggiate ed attività motorie sino al 10 maggio 2020 e non più fino al 17 maggio; consentire che l’attività motoria possa essere svolta da chiunque, senza limiti di residenza, sull’intero territorio comunale (ad esclusione delle spiagge fino al giorno 10).
- vietare l’attività motoria e l'attività all’aria aperta, anche in bicicletta nella zona della città compresa tra il ponte del Fiume Potenza a sud e l’intersezione tra via 29 marzo e via Del Sole a nord limitatamente ai giorni 9 e 10 maggio, per tutti coloro che non siano residenti o domiciliati nel Comune di Porto Recanati, tranne i residenti nel Comune di Loreto limitatamente alle vie: Falcone, Borsellino, Grotte, De Gasperi e Pizzardeto (allo scopo di evitare il sovraffollamento nella zona centrale dove il distanziamento sociale potrebbe essere più difficoltoso).
Qui il testo integrale dell'ordinanza.
Torna in funzione la Casa dell’acqua di piazzale Del Mercato. La società municipalizzata Assem Spa comunica che, a seguito del riavvio dell’attività lavorativa da parte dell’azienda che ha in carico il servizio di pronto intervento in caso di guasto dei distributori di acqua siti a San Severino Marche e a Castelraimondo, sono state effettuate tutte le manutenzioni necessarie e che il servizio di erogazione è completamente ripreso.
L’acqua erogata è sottoposta alla disinfezione costante a mezzo raggi ultravioletti e, pertanto, risulta priva di qualsiasi contaminazione. Le postazioni di erogazione sono poste ad una distanza tale da garantire almeno un metro tra i fruitori. Ovviamente i distributori sono ubicati in luoghi aperti ed accessibili al pubblico e, pertanto, gli utilizzatori sono tenuti a rispettare tutti gli inviti comportamentali previsti dalla normativa per il contenimento del contagio da Covid-19. A maggior tutela dell’utenza l’Assem Spa ha comunque intensificato giorni la pulizia delle superfici esterne dei distributori.
La Fondazione Ircer Assunta di Recanati ha messo a disposizione dal 2014, attraverso un progetto in collaborazione con il Comune, 60 orti sociali da coltivare, di 50mq cadauno, situati nella zona rurale di Chiarino.Attualmente la maggior parte dei lotti sono assegnati; i coltivatori sono per lo più anziani in pensione, ma anche lavoratori più giovani.
L’orto svolge un’importante funzione sociale: alcune famiglie fanno grande affidamento sull’autoproduzione poiché significa risparmiare anche 100 euro ogni mese; si rafforzano la socialità e la partecipazione dei cittadini; si sperimentano metodi di coltivazione di cui ci si sta dimenticando rispettando i cicli della natura.In questo periodo di emergenza da Covid-19, le richieste di assegnazione sono aumentate. “Ora più che mai c’è bisogno di questi spazi per impiegare energie e tempo, poiché chi abita in città spesso non ha una corte esterna" - spiega il Consigliere IRCER con delega agli orti sociali Federico Guazzaroni – "Molte persone hanno vissuto la quarantena da sole, con pochi stimoli e una routine stravolta; perciò il provvedere al proprio orto ha un effetto decisamente positivo".
In seguito alle recenti disposizioni è possibile raggiungere il proprio orto, attenendosi ai comportamenti indicati dalla Direzione quali mantenere la distanza interpersonale di almeno 1 metro, indossare la mascherina, evitare assembramenti; a tal fine sono stati apposti dei cartelli informativi in prossimità dei terreni e sensibilizzati i coltivatori.Si può presentare richiesta per l'assegnazione degli ultimi orti contattando gli uffici degli Ircer al numero 0717574270 o inviare una mail a fondazione@ircerassuntarecanati.it
Primo articolo della Fase 2, oggi voglio focalizzarmi sull'importanza del tracciamento dei casi. Purtroppo l'Italia si appresta alla riapertura con le armi decisamente spuntate, non c'è traccia ancora della famosa app e non si parla di predisporre personale a fare da "tracciatori" di casi, all'estero molti paesi si apprestano ad assumere migliaia di persone per svolgere questo compito, da noi neanche si sa cosa sia.Ho preparato oggi un grafico a dispersione che mostra la strettissima correlazione tra il rapporto casi/tamponi con decessi/casi ,più tamponi sono stati fatti rispetto ai casi minore è il tasso di letalità del virus, ciò è anche un indice di quanti casi possano essere sfuggiti. si può tranquillamente stimare che i casi reali siano da 3 a 6 volte più di quelli registrati se prendiamo un valore realistico di letalità che è circa il 2% , mentre si riporta un calore medio attorno al 13%.
Sinceramente non mi capacito perché non ci si stia attrezzando per un tracciamento efficacie e capillare dei contagi. Il numero dei casi nella nostra regione è stazionario ,ma se guardiamo nel dettaglio provinciale sono scesi in tutte le province tranne che nel pesarese dove addirittura sono in aumento, questo dato che è accaduto addirittura prima della fase 2 può solo che essere collegato allo scoppio di qualche focolaio in ospedali o RSA. Speriamo che nei prossimi giorni si riescano a contenere questi focolai.
Per la classifica invece essendo nella fase 2, ho deciso di cambiare criteri ovvero ordinare le regioni per numero di nuovi casi giornalieri rapportati alla popolazione, con questo criterio noi marchigiani non siamo messi benissimo,ci siamo staccati chiaramente dalle regioni peggiori, ma un valore auspicabile sarebbe arrivare sotto i 10 casi per milione di abitanti, la cosa non dovrebbe essere neanche troppo difficile , tutto sta se si riescono a far ritornare sotto controlli i nuovi casi del pesarese, parlando di numeri negli ultimi 7 giorni nel pesarese ci sono stati 114 nuovi casi, nel resto delle Marche in tutto 81.
I dati sono aggiornati al 06/05/2020 .
L’obiettivo era quello dello snellimento delle procedure e dell’approvazione dei progetti in tempi certi. Perfettamente condivisibile. Ma l’Ordinanza n.100 per l’accelerazione della ricostruzione privata post terremoto del 2016 nelle Marche prevede modalità di lavoro, per l’ottenimento di questi nobili scopi, che non convincono ingegneri e architetti professionisti del settore.
Questi, attraverso l’associazione Inarsind Marche, denunciano, con le parole del presidente Fernando De Santis “il rischio di un vero e proprio blocco della ricostruzione privata post terremoto".
Presidente, perché questo blocco dell’attività?
“Faccio una rapida premessa: ci tengo a dire che tutti noi crediamo che il provvedimento appena emanato sia una necessaria e buona misura per far partire la ricostruzione e che i liberi professionisti coinvolti nella ricostruzione hanno sempre rivendicato un ruolo centrale senza alcun timore di assumersi le proprie legittime responsabilità”.
E allora, cosa c’è che vi fa arrivare al fermo dei cantieri privati?
“Il fatto è che l’ordinanza numero 100 del Commissario ha confuso la semplificazione con lo scarico delle responsabilità per la parte pubblica. Responsabilità che invece di essere condivise anche con gli uffici della ricostruzione che prima analizzavano e condividevano i progetti, ora gravano integralmente sul professionista che deve garantire su fattibilità e costi. E resta l’unico responsabile in caso di successivi contenziosi anche economici legati proprio a fattibilità e costi del progetto stesso. Tutto ciò senza nessuna preventiva concertazione con le parti sociali del mondo tecnico”.
Di fatto quali altri aspetti contestate all’Ordinanza del Commissario?
“Oltre a quanto ho già affermato, va tenuto conto che nel testo si attribuiscono nuove responsabilità al progettista non valutate originariamente, responsabilità che modificano i rapporti contrattuali definiti da anni tra tecnici e committenti, introducendo anche un sistema iniquo di incentivazione economica sui vari scaglioni”.
Tutto da rifare allora?
“Assolutamente no: riteniamo che questo provvedimento dovrebbe essere modificato senza stravolgimenti all'impianto, che in sé appare funzionale ed efficace. Ma noi vogliamo importanti modifiche, in assenza delle quali non faremo più partire cantieri di ricostruzione privata”.
Quali sono queste modifiche?
“Innanzi tutto la procedura semplificata deve diventare facoltativa, in modo da lasciarne la valutazione dell’opportunità o meno al tecnico e al suo committente, questo a fronte di difficoltà oggettive e in ossequio alle accordi convenuti tra le parti tempo addietro. Poi gli incentivi devono essere omogenei per tutti gli scaglioni, evitando ogni disparità di trattamento, e vanno aumentati dell’1,5% come l’ordinanza prevede solo per uno degli scaglioni. Infine, vogliano che ci sia in ogni caso una concertazione anche semplificata delle modifiche con le parti sociali coinvolte. Inoltre a questa norma deve essere affiancata la revisione, dal punto di vista della chiarezza e uniformità di interpretazione, delle norme che coinvolgono le autocertificazioni richieste”.
Su tutto questo i professionisti del settore sono d’accordo?
“Certamente, e questo essere d’accordo è espresso con forza inequivocabile dal vero e proprio plebiscito a favore di questa linea Inarsind Marche emerso dal sondaggio online che abbiamo lanciato ai circa 700 tecnici del territorio, che hanno dato il loro via libera a questa posizione del nostro sindacato”.
Che fare ora presidente?
“Allo stato attuale, in assenza di modifiche operative, i tecnici si stanno rifiutando di far partire le pratiche, e noi come Inarsind Marche, in caso di assenza di rapide risposte a queste nostre sollecitazione, siamo pronti ad un ricorso al Tar nella sussistenza delle condizioni, a tutela dei nostri associati e di tutta la categoria e di conseguenza della ricostruzione.”
Il Gores ha trasmesso la scheda relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19 sono 31 sui 1232 analizzati.
I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6452 su un totale di 46.258 campioni testati. L'incidenza giornaliera del numero dei positivi si attesta intorno al 2,51%. Si registra un decremento rispetto alla giornata di ieri, quando l'incidenza era del 2,95 %.
Il rapporto totale tra tamponi effettuati ed il numero di positivi continua a scendere, seppur in maniera lieve 13, 94% di oggi, contro il 14, 26% di ieri.
Ecco, nel dettaglio, i dati rilasciati dalla Regione Marche:
Sedici anni di trascuratezza e promesse non mantenute, il Quartiere IV di Civitanova Marche auspica un serio impegno da parte del sindaco Fabrizio Ciarapica. Promesse su promesse, spot in campagna elettorale ma niente di più. I cittadini sono stanchi e del tutto sfiduciati nei confronti delle istituzioni.
"Una situazione, questa, che si protrae da troppo tempo - afferma Morena Marinelli, membro del Circolo IV Marine, in rappresentanza della comunità - nell’area dell’ex liceo scientifico ci sono erbacce ovunque, ratti e insetti, la tensostruttura sul retro dell’immobile è completamente lacerata, le recinzioni sono danneggiate e tutta la struttura nel complesso cade a pezzi".
"In rappresentanza di tutto il quartiere, auspichiamo che l'accordo preso dal sindaco con la Provincia questa volta produca seri risultati" continua.
Il 29 aprile 2020 il presidente della provincia Antonio Pettinari ed il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica hanno firmato lo schema del nuovo preliminare dell' accordo di programma con il quale prendono riavvio le procedure alla riqualificazione urbanistica dell' area.
L'ultima promessa di cambiamento avvenne nel 2014 con l' amministrazione Corvatta. Alla convenzione avrebbe dovuto fare seguito il bando di vendita e l'accordo di programma con il quale il Comune avrebbe prodotto una variante urbanistica per arrivare, in maniera semplificata e in tempi brevi, alla conclusione di tutto il procedimento che avrebbe consentito di riqualificare non solo l'area dell'ex liceo, ma tutto il quartiere in espansione grazie a nuovi servizi per gli abitanti: un supermercato, una farmacia e alcuni ambulatori medici.
Tutto fermo. Incuria e trascuratezza hanno continuato a fare il proprio corso, fino al 29 aprile 2020.
"Questo accordo preliminare conferma la collaborazione importante che abbiamo con la provincia di Macerata - ha affermato il sindaco Ciarapica - diamo continuità per l'interesse della comunità al percorso avviato dall'amministrazione comunale precedente. Con questa operazione si centra l' obiettivo di riqualificare il quartiere realizzando anche una viabilità, che i residenti chiedono da tempo".
La comunità di Fontespina vede tutto ciò di buon auspicio, ma è anche consapevole del fatto che finora non c'è mai stato nulla di concreto. Per questo si chiede a gran voce che, una volta per tutte, l'amministrazione comunale si occupi dell'area, arrivata ad un livello di degrado non più tollerabile.
Primo caso di positività al coronavirus nel comune di Caldarola dall'inizio dell'emergenza sanitaria. A comunicarlo, attraverso un comunicato istituzionale, è stato il Comune stesso, che ha sottolineato come sia "subdolo il nemico da affrontare", visto che sinora il Comune era rimasto indenne da contagi.
"Si sono immediatamente presi contatti con la famiglia della persona risultata positiva - si legge nel comunicato -, e siamo lieti di comunicare che le sue condizioni di salute sono attualmente buone. Nel contempo sono stati attivati tutti i protocolli previsti e la persona contagiata è in isolamento domiciliare, costantemente assistita. Ci auguriamo che la guarigione sia pronta e che il quadro generale resti sotto controllo".
"La battaglia contro il Covid-19 non è ancora finita - si precisa nel comunicato -, ma col senso civico e la coscienza di tutti potremo uscirne vittoriosi".
Sono proseguiti gli incontri ristretti che il Prefetto Iolanda Rolli ha organizzato con i vertici delle Forze dell’Ordine, Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro dell’ASUR Marche Area vasta 3 e dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro.
Le riunioni danno seguito alla circolare del 2 maggio scorso, con la quale il capo di Gabinetto del Ministro dell’Interno ha invitato i prefetti ad attivare forme di coordinamento e di pianificazione delle attività finalizzate a garantire un'attenta vigilanza sull'attuazione delle misure di contenimento e contrasto dell'emergenza da Covid-19 all'interno delle aziende.
I partecipanti hanno espresso la volontà condivisa di adottare un sistema di verifica teso ad assicurare l’osservanza delle prescrizioni per garantire adeguati livelli di protezione ai lavoratori, in un corretto bilanciamento tra la tutela della salute e la ripresa delle attività economiche.
Saranno controlli coordinati, per evitare duplicazioni o inutili sovrapposizioni presso le imprese e svolti con l’impegno e l’equilibrio con il quale è stata gestita la prima fase dell’emergenza.
"Allo stesso tempo, ha sottolineato il Prefetto, è fondamentale che le aziende siano informate e guidate nell’adozione di tutte le misure necessarie a garantire gli standard di sicurezza previsti".
Il “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” sottoscritto dal Governo con le Associazioni di categoria e le Organizzazioni sindacali è il punto di riferimento fondamentale nell’azione di verifica e di accertamento che, nell’ambito delle specifiche competenze, viene svolta con nuclei a composizione mista dal personale dell’Ispettorato nazionale del Lavoro, del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro nonché dell’ASUR Marche 3.
E’ stata valutata, poi, la possibilità di fornire ogni elemento utile a consentire una ripresa veloce e in sicurezza delle attività.
A tale scopo è stato deciso di dare la più ampia comunicazione delle regole per una corretta applicazione delle misure di prevenzione e protezione, con l’indicazione delle varie norme che hanno disciplinato l’argomento e, soprattutto, è stata prevista la pubblicazione e l’illustrazione della check-list predisposta dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, in modo tale che la stessa possa essere utilizzata direttamente dal datore di lavoro per una preventiva autovalutazione.
La check-list costituisce uno strumento operativo completo ed efficace per l’effettuazione dell’esame iniziale, attraverso la compilazione del quale il datore di lavoro potrà trarre spunti di miglioramento e individuare tutte le procedure organizzative e gestionali contemplate nelle nuove disposizioni.
Le iniziative intraprese saranno illustrate alle parti sociali ed alle associazioni di categoria in occasione di una videoconferenza che si terrà lunedì prossimo alle ore 15.00.
Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha firmato, nel pomeriggio, un decreto che consente la pratica delle attività sportive e motorie svolte in forma individuale.
Sono consentiti all’interno della Regione Marche, ai residenti o con domicilio nel territorio regionale, allenamenti esercitati individualmente e con il rispetto dei dispositivi di protezione individuale e misure di distanziamento sociale, per le seguenti attività sportive: trekking, ciclismo (bicicletta o mountain bike), bocce individuale, canottaggio individuale, canoa kayak individuale, windsurf, barca a vela con un solo velista a bordo, atletica leggera svolta in forma individuale, golf, sport rotellistici individuali, pesca sportiva di superficie e subacquea, sport equestri non di squadra, tennis singolo, tennis a volo singolo e badminton singolo, tiro con l’arco, tiro a segno, tiro sportivo con armi da fuoco lunghe e corte, da lancio, aria compressa (tiro al volo, tiro al piattello, tiro dinamico e statico) praticato nei campi da tiro, tiro sportivo da caccia (tiro di campagna, tiro a palla, tiro con l’arco da caccia, field target), motociclismo, go kart, aviazione generale e aviazione sportiva individuale, arrampicata in falesia o esterno, purché siano mantenute le distanze di sicurezza tra l’arrampicatore ed il compagno di sicura.
E’ comunque consentita ogni altra attività sportiva o motoria svolta in forma individuale. Per queste attività sportive è vietato avvalersi dei locali interni ad uso comune quali spogliatoi, bar interni, docce.
Sono consentite le attività sportive paralimpiche senza necessità di assistente sportivo.
Le attività possono essere svolte dalle ore 06:00 alle ore 22:00 ed esclusivamente in modalità individuale, preferibilmente all’aria aperta e, comunque, con il rispetto delle misure di sicurezza.
Sono inoltre consentite le sessioni di allenamento in forma individuale di atleti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazione nazionali ed internazionali, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in strutture a porte chiuse, anche per gli atleti di discipline sportive non individuali.
Sono consentiti gli spostamenti con mezzi propri all’interno del territorio della Regione Marche, per raggiungere il luogo dove svolgere l’attività sportiva o l’attività motoria.
E’ inoltre consentito ai proprietari o loro delegati lo spostamento individuale nell’ambito del territorio regionale per raggiungere i propri velivoli per trasportarli presso le officine autorizzate alla loro manutenzione e riparazione, necessarie per la tutela delle condizioni di sicurezza e conservazione del bene. Va comunque assicurato il rientro in giornata delle persone presso la propria abitazione. Gli stessi proprietari possono spostarsi individualmente all’interno del territorio regionale per le attività di rimessaggio.
Agli armatori, ai proprietari o ai marinai è consentito lo spostamento individuale nell’ambito del territorio regionale, per le attività di manutenzione, riparazione e sostituzione di parti necessarie per la tutela delle condizioni di sicurezza e conservazione di natanti e imbarcazioni e per la messa in acqua dell’unità da diporto.
Confindustria Macerata ricerca per azienda settore metalmeccanico/edile un/a Responsabile amministrativo (cod. annuncio Conf 206), con almeno 5 anni di esperienza in ruolo analogo in aziende manifatturiere. La risorsa, riportando alla direzione generale, avrà la responsabilità della tenuta della contabilità generale ed industriale, dei relativi adempimenti civilistici e fiscali dell’ azienda, dell’ elaborazione buste paga ed di ogni adempimento connesso alla gestione del personale. Si richiede capacità di relazionarsi con studi esterni (professionisti, consulenti, banche) e di coordinamento delle risorse dell’ ufficio. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link : https://www.assindustriaservizi.com/sportello-lavoro/form-invio-curriculum/ (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Continua l’attività di controllo della Polizia Locale di Tolentino. Oltre ai normali servizi, anche in questa cosiddetta fase 2, sono sempre intensi i monitoraggi degli spostamenti dei cittadini e le ispezioni presso gli esercizi commerciali, con l’intento di prevenire possibili situazioni di contagio.
Per venire incontro alle esigenze di sicurezza degli agenti, l’Assessore alla Polizia Locale e alla Sicurezza Giovanni Gabrielli ha donato dispositivi individuali con sopra stampato il simbolo della Polizia Locale Nazionale.
"Un gesto molto apprezzato da noi tutti – ha detto il Comandante David Rocchetti – . Noi siamo stati presenti, fin dal primo momento sul territorio di riferimento a garanzia della salute e dell’incolumità pubblica. Un gesto nobile e di attenzione da parte del nostro Assessore Gabrielli che ci dimostra concretamente il suo apprezzamento per il nostro lavoro e il nostro impegno quotidiano, al di là degli orari o delle specifiche mansioni. Per noi tutti, ora, conta solo essere a fianco dei cittadini e sostenere e aiutare chi si trova in difficoltà senza dimenticare, però, i fondamentali servizi di controllo. Grazie quindi per queste mascherine che ci sono molto utili per operare in tutta sicurezza".