Viene da Pieve Torina la prima pietra dello "Spazio inoltre": un progetto di rigenerazione sociale
Domani, venerdì 4 ottobre, il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci e i rappresentanti dell'associazione Succisa Virescit saranno a Baranzate, nei pressi di Milano, per assistere alla nascita di un progetto di rigenerazione sociale per favorire accoglienza, solidarietà e multiculturalità.
L’idea di posare come prima pietra una maceria recuperata da Pieve Torina è stata di Don Paolo Steffano, dopo aver visitato la nuova scuola realizzata nel comune terremotato grazie alle tante donazioni di privati.
L’intraprendente parroco di Sant’Arialdo, don Paolo Steffano, sacerdote in prima linea nel difficile comune di Baranzate, a pochissimi dal capoluogo lombardo, ha voluto che proprio da una rovina partisse l’edificazione di un importante progetto d’inclusione, trasmutando un simbolo di sofferenza e distruzione in un segno di rinascita e di speranza.
"Don Paolo ha respirato a Pieve Torina lo spirito di rinascita che ha pervaso la nostra comunità dopo il terribile sisma del 2016. Non ci siamo arresi - ricorda Gentilucci - ed abbiamo creato opportunità laddove c'erano emergenze. Ricostruire la scuola era una necessità, ma significava soprattutto offrire opportunità e futuro ai nostri giovani. Sono orgoglioso di presenziare all'avvio di questo lungimirante progetto multiculturale, di speranza e rinascita, proprio perché ispirato da Pieve Torina".
Una vicinanza ideale e una comune tensione verso la costruzione di un futuro migliore, che saranno sancite anche dalla presenza, alla cerimonia di posa della prima pietra di domani dello stesso sindaco Alessandro Gentilucci e di Tonino Dominici, Sandro Paradisi e Giuliano De Minicis, in rappresentanza di “Succisa Virescit”, il gruppo d’imprenditori che ha curato la raccolta fondi e la realizzazione della scuola di Pieve Torina.
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