Un crowdfounding per far ripartire L'Albero del Pane a Visso: "Abbiamo bisogno del vostro aiuto"
"Dobbiamo anticipare tutto di tasca nostra per ricomprare arredi e scaffali e non sappiamo quando lo Stato ci rimborserà. Aiutateci a ripartire e vi ripagheremo, oltre che con la nostra gratitudine, con i nostri prodotti da forno": nasce così la campagna di crowdfounding "per fare un albero ci vuole il pane! Ricostruiamo L’Albero del Pane di Visso".
Prima delle scosse di terremoto del 26 e 30 ottobre, Fabio Cerri e la moglie Lina gestivano dal 2005 a Visso la pasticceria e il panificio L'Albero del Pane. Sette dipendenti, l'agenda degli ordinativi fitta di ''rinfreschi per battesimi, comunioni e matrimoni''. Dopo il terremoto è cambiato tutto. ''Ci siamo dovuti riconvertire: il panificio è in zona rossa".
Ma la volontà di ripartire proprio da Visso è un punto fermo per Fabio e Lina che, così, hanno pensato al crowdfounding, una raccolta fondi sul web che consenta loro di tornare a vivere, per quanto possibile, la loro vita. L'obiettivo è raggiungere la cifra di 18mila euro.
"Nel corso degli anni" racconta Fabio "abbiamo pian piano fatto crescere la varietà dei nostri prodotti e le persone di staff. Siamo partiti dal pane per poi aggiungere pizza e dolci da forno. Abbiamo iniziato in due e siamo arrivati a sette persone compreso nostro figlio. Eravamo una squadra perfetta, tanto lavoro ma anche tante soddisfazioni. I nostri dolci venivano acquistati da molti ristoranti e b&b della zona, così come il pane. Stava andando bene, la scorsa estate ci sono stati tanti turisti e abbiamo lavorato molto.
Poi è arrivato il 24 agosto e la furia del terremoto ha fatto fuggire i tanti turisti presenti, ha insinuato in noi la paura e ha cominciato a far crollare pezzi della nostra Visso ma anche di Castelsantangelo sul Nera e Ussita, fino ad arrivare alla distruzione totale con le scosse del 26 e 30 ottobre. La nostra vita e il nostro lavoro si sono fermati al 30 ottobre.
Dopo qualche giorno di smarrimento abbiamo fatto il punto della situazione. Negozio e laboratorio inagibili. Diversi macchinari e arredi distrutti dalle macerie. Ma altri si potevano salvare…
Ripartiamo? Certo che ripartiamo..!
… ma abbiamo bisogno di voi e del vostro aiuto, del vostro sostegno. Abbiamo già avviato la burocrazia ma nonostante tutto siamo riusciti ad avere un nostro container che riuscirà ad ospitare laboratorio e negozio. Dobbiamo ancora recuperare qualche macchina, il lavoro di recupero è faticoso, pericoloso e fatto da ditte specializzate. Dobbiamo ricomprare l’arredo del negozio e gli scaffali… Stiamo anticipando tutto di tasca nostra e lo stato ci rimborserà, non sappiamo ancora bene quanto e quando, ma vogliamo e dobbiamo ripartire! Vogliamo far rinascere l’Albero del pane e con lui una parte dell’economia e del tessuto sociale dei nostri Borghi feriti. Sostienici, avrai in cambio buoni sconto e tanti nostri prodotti come la pizza al metro o i nostri pani speciali".
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