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Ucraina, testimonianze dal confine: "A Leopoli medici riconvertiti per salvare i soldati. Mia figlia lì per curarli"

Ucraina, testimonianze dal confine: "A Leopoli medici riconvertiti per salvare i soldati. Mia figlia lì per curarli"

Da Kharkiv, da Mariupol ma soprattutto da Kiev. Sono decine di migliaia gli ucraini in fuga dalle città bombardate dall'esercito russo che da dieci giorni a questa parte arrivano a Leopoli. Un percorso obbligato verso Occidente al riparo dai colpi di carro armato e verso i confini con Ungheria, Slovacchia, Polonia e Romania.

Proprio a Leopoli, divenuta città baluardo di frontiera distante appena 100 chilometri dal confine polacco, da 21 anni vive con la sua famiglia Enzo Esposito. Da alcuni giorni, per questioni di sicurezza, è rientrato in Italia con parte della sua famiglia. Ma la figlia medico "continua a lavorare nell'ospedale cittadino insieme al marito perché i soldati hanno bisogno della loro presenza", spiega Enzo, che ha appena riabbracciato sua figlia più piccola dopo un viaggio della speranza in pullman durato due giorni e mezzo.

"Da tanti anni si sapeva che le mire del Cremlino erano quelle di prendere anche Odessa per arrivare in Transnistria (regione delle Moldavia indipendente dal 1992, ndr). Noi siamo in guerra dal 2014, ma da alcune settimane la situazione era peggiorata e i civili erano già stati messi in allerta. Il compagno della figlia più piccola è rimasto lì a pattugliare Leopoli", racconta Enzo.

"Negli ospedali stanno già accogliendo feriti che arrivano dal fronte. I medici di tutti i reparti sono stati riconvertiti per essere impiegati in medicina generale per prestare cure ai militari feriti che sono trasportati presso i nosocomi. Tutte le attività lavorative sono state sospese. C'è una enorme accoglienza da parte dei cittadini di Leopoli verso i profughi: tutti gli alberghi sono aperti gratuitamente per loro, così come gratuiti sono gli spostamenti".

Cinque milioni. Questa la massa umana di profughi ipotizzata dalle Nazioni Unite con dati elaborati quando l'avanzata russa non aveva ancora raggiunto questa profondità di azione. Ma al momento i campi profughi restano solo una ipotesi: "I campi disperderebbero energie che al momento servono per pattugliare le strade. È solo per questo che non sono stati realizzati".

Gli ucraini si preparano a una imponente invasione perché "la Russia ha intenzione di conquistare Odessa e avere un percorso libero per spostarsi tra la parte orientale e quella occidentale del Paese. Putin non è distante dagli atteggiamenti hitleriani, appartiene alla categoria di dittatori folli che si sono lasciati prendere la mano dal se stesso negativo. E la paura è che voglia lasciare una sua impronta sulla storia".

 

 

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