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Treia, Capponi su SAE: "Un’opposizione ridicola attacca anche sulla pelle dei terremotati"

Treia, Capponi su SAE: "Un’opposizione ridicola attacca anche sulla pelle dei terremotati"

Riceviamo e pubblichiamo la replica del sindaco di Treia in merito alla realizzazione delle Casette di Legno (SAE).

"Un’opposizione ridicola attacca anche sulla pelle dei terremotati. Purtroppo prendiamo atto di un’altra azione di disinformazione e sciacallaggio di incompetenti e ora anche poco attenti oppositori che neanche leggono gli atti loro messi a disposizione.

Purtroppo contro chi cerca di fare speculazioni gratuite addirittura scomodando una interrogazione alla Protezione Civile, cioè allo stesso Servizio che ha deciso dove realizzare le casette per i terremotati di Treia, ci sembrava inverosimile.

Infatti e’ stata la Protezione civile Regionale a sciegliere la localizzazione delle SAE (Soluzioni Abitative Emergenziali); detta localizzazione e’ stat segnalata dalla DICOMAC dopo che l’amministrazione comunale aveva proposto originariamente siti diversi da questo e soluzioni alla problematica molto piu’ semplici e addirittura con minore impatto e minori costi dato che le stesse aree individuate erano parzialmente o totalmente urbanizzate.

Vogliamo precisare che proprio l’amministrazione comunale era stata la prima attraverso il Sindaco ad indicare una via l’alternativa alla realizzazione delle casette in Legno attraverso l’acquisto dell’invenduto immobiliare.

Solo da pochi mesi questa alternativa e’ stata presa in considerazione dal Commissario Straordinario e la nostra amministrazione, attraverso una consultazione con tutte le famiglie che hanno dovuto lasciare le proprie case per l’inagibilità, ha fatto scegliere alle stesse se desiderassero la casetta in legno o gli appartamenti in corso di acquisizione.

Otto famiglie ad oggi hanno scelto la soluzione delle casette in legno e 27 altre famiglie hanno scelto gli appartamenti acquisiti dall’ERAP disponibili nell’invenduto immobiliare nuovo realizzati con le norme sismiche a partire dal 1996; altre preferiscono rimanere in CAS sino al rientro nelle loro abitazioni.

Per rispondere ad un articolo disinformativo e speculativo bisogna indicare date, fatti e documenti, cioe’ elementi certi, al lettore ma anche agli incauti oppositori, e che avevamo già provveduto a mettere a disposizione della minoranza.

Qui sotto riportiamo la sintesi per ordine cronologico, e relativo contenuto, lo scambio di lettere avvenuto tra il Comune di Treia e i soggetti attuatori delle SAE, IN PRIMIS LA Protezione Civile e la DICOMAC.

In data 12/11/2016 il dipartimento della Protezione Civile chiedeva a questo Ente la quantificazione dei moduli SAE per garantire la risposta alloggiativa per la popolazione che non può beneficiare di altre forme di assistenza. Tale nota riportava “Seguiranno accordi per le vie brevi con i Sindaci interessati per individuare le aree dove potranno essere allestiti i campi container, aree che saranno sottoposte a puntuale verifica di idoneità attraverso specifici sopralluoghi”.

In data 17/11/2016 questo ente rispondeva “In relazione alla richiesta di quantificazione dei moduli container, si fa presente che questo Comune, come già palesato nella riunione del 10 novembre scorso, non intende richiedere moduli container ad uso abitativo, in quanto prevede di far fronte alla temporanea emergenza abitativa causata dal sisma tramite le strutture ricettive presenti sul territorio. Per quanto riguarda la realizzazione delle casette di legno, si sta valutando l’opportunità di ricorrere a tale soluzione in base alle esigenze che si manifesteranno nell’immediato futuro. Si precisa che per tale soluzione si è già provveduto all’individuazione, nel territorio comunale, di un’area da urbanizzare, in collaborazione con il Comune di Pollenza. Si provvederà a comunicare successivamente il numero di abitazioni eventualmente necessarie, anche tenendo conto delle esigenze del Comune limitrofo”.

In data 17/12/2017 la Protezione Civile ha effettuato un sopralluogo nelle aree dei Comuni di Serrapetrona, Pollenza e Treia. Per quanto riguarda il sito individuato dal Comune di Treia (area adiacente la Bocciofila di Passo Treia inserita in area macchiata dal PRG a residenziale) , il gruppo della Protezione Civile ha effettuato il sopralluogo in autonomia, giudicando l’area NON IDONEA con nota: “A causa di una vasta area ad elevato rischio idraulico, unitamente a indicazioni certe sulla delimitazione areale delle SAE, il sito è considerato in prima istanza NON IDONEO. La sua eventuale idoneità è subordinata ad uno specifico parere dell’Autorità Idraulica competente anche sulla base della comunicazione dell’esatta localizzazione e dimensione dell’area che il Comune intende occupare”.

Il Sindaco del Comune di Treia in data 09/01/2017, in risposta alla relazione dove veniva giudicata non idonea l’area indicata per l’installazione delle SAE ha inoltrato le seguenti precisazioni:

  • “In merito alla idoneità dell’area, confermo che l’area proposta non rientra tra quelle a rischio esondazione R4 come indicato nella relazione dei tecnici verificatori della Protezione Civile inviataci. Infatti l’area indicata è limitrofa all’area a rischio R4 ma senza nessun vincolo in quanto già indicata nel PRG come area edificabile. Era stata scelta quest’area perché dotata di infrastruttura viaria di servizio, servita da servizio idrico ed elettrico e parzialmente urbanizzata onde ridurre al minimo gli eventuali costi di urbanizzazione.
  • In merito al fatto che il Comune non ha comunicato il numero di SAE necessarie dipende invece dal fatto che nel Comune di Treia debbono essere ancora effettuati quasi 900 sopralluoghi FAST e quindi non siamo in grado di preveder quante ulteriori famiglie saranno sfollate. Sinora il Comune, per una scelta ben precisa di risparmio di risorse pubbliche e minor disagio per la popolazione ed alle attività economiche e lavorative è riuscita a ricollocare tutte le famiglie sfollate (circa 515 persone componenti circa 190 nuclei familiari) in seconde case, in agriturismi e B&B del territorio. Il numero delle SAE necessarie quindi dipende esclusivamente dalla Protezione Civile che auspichiamo acceleri i sopralluoghi. É molto probabile che, se i sopralluoghi FAST confermeranno gli esiti degli speditivi eseguiti sulle abitazioni non avremo necessità si moduli SAE come l’amministrazione auspica.”

A seguito di tale comunicazione, viste le ulteriori informazioni fornite dall’ente, La Dicomac in data 17/01/2017 ha manifestato la volontà di effettuare un nuovo sopralluogo per l’individuazione dell’area SAE nel Comune di Treia. In risposta, il Comune ha inoltrato una nuova proposta, (l’area indicata era quella già convenzionata in Via del Vallato denominata lottizzazione L26.C7) ) nella quale si è provveduto ad individuare altra area, adiacente a quella precedentemente individuata, è rispondente a quanto previsto dalla Circolare del Dipartimento della Protezione Civile IP/TERAG16/0003179 del 16.01.2017 in quanto risulta essere già urbanizzata e le aree destinate a parcheggio, verdi e strade sono già di proprietà del Comune di Treia. Queste aree standard avrebbero potuto ospitare le SAE necessarie senza necessità di realizzazione di opere di urbanizzazione.

A seguito del sopralluogo effettuato in data 02/02/2017, il dipartimento della Protezione Civile con nota inviata in data 11/02/2017, comunica al Comune di Treia che il sito identificato per l’installazione delle SAE risulta non idoneo in quanto potrebbe essere interessato, se pur con bassa probabilità, delle inondazioni del fiume potenza. Maggiori elementi per valutare l’idoneità del sito potrebbero essere acquisiti attraverso la realizzazione di uno studio idrologico/idraulico finalizzato a verificare la possibilità che il sito sia soggetto ad inondazioni e, laddove verificata, progettazione e realizzazione di un’opera di difesa arginale.

A seguito di tale nota, questo ente in data 30/03/2017 ha richiesto l’approvazione dell’area precedentemente indicata, dopo la trasmissione della planimetria riguardante la definizione dettagliata del rischio idrogeologico della zona adiacente al fiume Potenza, evidenziando l’idoneità dell’area, conformemente a quanto disposto dalla Circolare del Dipartimento di Protezione Civile Prot. n. DIP/TERAG16/0003179 del 16/01/2017.

In data 06/04/2017 a questo ente è stato trasmesso il parere idraulico di competenza in merito alla realizzazione dell’area SAE. Nella relazione si evidenziavano le criticità dell’area individuata, suggerendo lo spostamento dell’area SAE nelle adiacenti aree libere, o parzialmente edificate, anche interne alla lottizzazione L26-C7, poste lungo la strada comunale più a ovest dell’area in tale fase indicata dal Comune che presentano quote altimetriche superiori.

A seguito del parere idraulico di competenza in merito alla realizzazione dell’area SAE, la Dicomac ha provveduto alla rettifica della relazione del sopralluogo del 02/02/2017, confermando la non idoneità dell’area, aggiungendo la seguente nota “Vista la limitata estensione delle aree necessarie alla localizzazione dei SAE, verificato su base foto-interpretativa l’assetto morfologico dell’area vasta, considerata la generale pericolosità da inondazione dell’area a sud di Passo di Treia, si consiglia di individuare aree alternative nella porzione di territorio evidenziati nella planimetria allegata

 

 

In data 07/04/2016, il Comune di Treia, dopo aver preso atto delle note ricevute dal Dipartimento della Protezione Civile, dato atto che l’area cosiddetta di Villa Lazzarini e’ parzialmente urbanizzata in quanto servita di parcheggi, linee elettriche, idriche e fognarie nelle immediate vicinanze, e invia la richiesta di un sopralluogo di seguito riportata:

“In merito si fa presente che pur non condividendo appieno le motivazioni che hanno portato a ritenere non idoneo il secondo sito da noi individuato all’interno della lottizzazione L26-C7, questa amministrazione prende atto della non praticabilità del sito per lo scopo indicato, e pertanto, comunica la disponibilità a localizzare l’area in questione all’interno del perimetro indicato al punto n. 10 della suddetta nota UC/TERAG/16/0010702, (fig. 7).

Nel perimetro indicato, abbiamo già provveduto ad individuare un’area idonea di circa mq. 2000, (indicata in rosso nella planimetria che si allega alla presente) in quanto di facile urbanizzazione, di proprietà di una società dedita all’aiuto umanitario e disponibile alla cessione in uso temporaneo. Inoltre l’area risulta di facile accesso per mezzo di una strada comunale, ed eventualmente espandibile, qualora la richiesta di SAE dovesse aumentare.

In merito si segnala come attualmente siano già pervenute a questo Ente n. 5 richieste di SAE, come indicato nell’elenco posto a seguito della presente nota, mentre sono già state raccolte richieste per circa 30 alloggi temporanei in appartamenti (di cui 23 richieste già formalizzate ed altre 7 da formalizzare) che solo in parte saranno coperti dal bando ERAP sull’invenduto. Questa ultima circostanza, unita al fatto che sono tutt’ora in corso le verifiche di agibilità da parte di squadre FAST e AeDES, che potrebbero portare allo sgombero di ulteriori abitazioni, ci fanno ritenere che il numero finale di SAE richieste per il Comune di Treia possa essere superiore alle 5 ad oggi accertate.

A conclusione dell’iter di autorizzazione si richiede pertanto un sopralluogo atto a verificare in maniera definitiva l’idoneità dell’area indicata, così da poter avviare le successive fasi per l’urbanizzazione dell’area.”

A seguito del sopralluogo, in data 29 maggio 2017, per la Regione Marche il RUP per l’appalto Specifico ing. Stefano Stefoni, pe il Comune di Treia (MC), il Sindaco Franco Capponi, approvano gli elaborati tecnici relativi al Layout per l’insediamento delle Strutture Abitative d’Emergenza nell’area del Comune di Treia loc. Villa Lazzarini – strada comunale Monte Cucco.

Una polemica quella di Mozzoni e Gagliardini confrontabile ad una tempesta in un bicchiere d’acqua a cui avrebbero ottenuto esaustiva risposta con gli atti loro messi a disposizione dall’amministrazione eo addirittura da una semplice telefonata al Sindaco, dato che tutte le loro preoccupazione e valutazioni erano già contenute negli atti messi a disposizione: bastava solamente leggerli !!

Voglio inoltre ricordare a Mozzoni e Gagliardini che la procedura di emergenza supera inoltre tutte le procedure Urbanistiche ordinarie (compresa la Commissione urbanistica, il parere degli Uffici Comunali e quanto altro) e di tutti gli altri pareri. La procedura segnalata dai due avrebbe comportato un allungamento delle procedure di mesi mentre la realizzazione delle SAE, prevista con questa procedura entro il corrente anno, deve scontare una tempestività iper accelerata in modo da rispondere alle necessità di famiglie che sono fuori di casa quasi da un anno e che chiedono una soluzione abitativa soddisfacente nel piu’ breve tempo possibile.

Un dubbio a questo punto ci assale…. Solo curiosità: ma quale sarebbe stato il sito scelto da Mozzoni e Gagliardini all’interno dell’area individuata dalla Protezione Civile ??

Ed inoltre il vostro interesse e’ per la Comunità come cerchiamo di fare ogni giorno nella nostra amministrazione o avete qualche interesse privato da difender?? Questo dubbio ci assale sempre piu’!!"

 

 

 

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