Dal coordinamento della Lega Nord Tolentino riceviamo:
La Dirigente del Comprensivo “Don Bosco”, anziché rispondere all’e-mail da noi inviata – per avere chiarimenti sulla presenza di cenni alla “teoria del gender”, in un testo dell’Istituto – ha preferito attendere che la notizia fosse diffusa dalla stampa. Ma in sede di risposta non ha centrato il bersaglio.
La professoressa Corridoni infatti, nella sua esposizione dell’accaduto, non ha tirato in ballo la Lega Nord ma ha accusato le famiglie che, secondo lei, non dovrebbero avere contatti con le forze politiche.
In democrazia, fino a prova contraria, se necessario ci si rivolge a chi si ritiene più opportuno – ovviamente esiste anche la possibilità per ogni genitore di chiedere informazioni al docente –; è significativo però il fatto che la Dirigente travisi in tal modo la funzione della politica, sulla scia dell’antipolitica, oggi così di moda, che preferisce affidare tutte le decisioni a dei tecnocrati, anziché ai cittadini tramite i loro rappresentanti.
Occorre fare una doverosa precisazione: la segnalazione è partita da alcuni genitori e non da “genitori di bambini e bambine che frequentano la classe terza”. Anche tra gli esponenti della Lega Nord e tra i loro sostenitori e simpatizzanti ci sono genitori di alunni di varie fasce d’età e la nostra preoccupazione si estende, oltre che ai nostri figli, a tutti i bambini della comunità locale. Quindi, siamo più che legittimati ad interloquire con le istituzioni scolastiche.
Siamo convinti che la Dirigenza del “Don Bosco” abbia peccato di superficialità non rispondendo alla nostra richiesta; ora non si può sviare la questione, dicendo che i genitori non leggono il POF o non prestano attenzione alla scelta dei libri di testo. Nella Dirigenza locale della Lega Nord c’è chi è stato a lungo parte attiva degli Organi Collegiali della Scuola ed ha più volte insistito sull’importanza della scelta dei libri di testo: essa andrebbe effettuata prendendone visione con un certo anticipo e non con una semplice votazione basata “sull’accreditamento e le autorizzazioni” in possesso della casa editrice di turno.
Non c’era neanche bisogno di difendere l’intero Collegio dei docenti e il Consiglio d’Istituto: chi li ha tirati in ballo? Non certo noi: la nostra era una semplice richiesta di chiarimento in merito ad alcune pagine di un libro (una svista, nell’esame di un libro di testo, può capitare a chiunque). Forse per la Dirigente Scolastica del “Don Bosco” sarebbe stato più semplice rispondere alla nostra e-mail.
N.D.R.: Nella nostra testata non è stata pubblicata la replica della Dirigente scolastica dell'istituto Don Bosco in quanto non ci è mai stata recapitata
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