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Tania Brizi (Udc Recanati): "Deve nascere nelle popolazioni l'idea che l'unione dei comuni serva a qualcosa"

Tania Brizi (Udc Recanati): "Deve nascere nelle popolazioni l'idea che l'unione dei comuni serva a qualcosa"

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma del segretario dell'UdC di Recanati, Tania Brizi

In merito alla proposta avanzata dal segretario del PD cittadino di unire in un’unica realtà amministrativa i Comuni di Recanati, Porto Recanati, Montelupone e Loreto, l’UdC recanatese dichiara per bocca del suo segretario Tania Brizi:

“Prima di entrare nel merito della questione riteniamo che questo modo di lanciare proposte sia per lo meno discutibile. L’Unione dei Comuni è una cosa seria, estremamente complessa e che richiede una procedura di almeno un anno con doppia delibera dei Consigli Comunali delle città interessate, legge regionale in due tempi e referendum popolare. 

Quello che manca nell’attuale contesto è la necessaria premessa di natura culturale. Deve nascere nelle popolazioni il convincimento che l’unione serva a qualcosa, che sia un bene comune da raggiungere. Partire con l’idea di vertice in un dibattito fra sindaci crediamo non serva a nulla. Infatti le risposte finora sono state freddine se non negative. Meglio sarebbe stato cercare un confronto per uno studio approfondito della questione al fine di presentarlo poi all’attenzione dei consigli comunali dei quattro comuni che si vorrebbe coinvolgere nell’ipotesi di fusione.

E’ un peccato perché affrontare un dibattito di questa complessità con una battuta giornalistica brucia un’iniziativa che potrebbe avere uno sviluppo interessante. La vediamo, comunque, oggettivamente difficile visto anche la scarsa applicazione che le fusioni dei comuni o gli incorporamenti hanno avuto nella nostra Regione anche quando venivano concessi contributi secondo la legge Del Rio. Ora che sono finiti anche i contributi nessun consiglio comunale ha più assunto un’iniziativa del genere.

E’ difficile anche immaginare che comuni con una storia e un nome con valore di “marchio” d’eccellenza nel campo del turismo religioso, culturale o balneare possano rinunciarvi. Più realistica immaginiamo la proposta rilanciata dall’amico Rolando Pecora, sindaco di Montelupone, di procedere, magari con modalità più intense e tempi più accelerati, all’unione di servizi intercomunali. Già stiamo insieme in Astea, nell’ATO Acqua della provincia di Macerata e nel Cosmari, potremo immaginare molti altri servizi da gestire in forma comunitaria per una convenienza comune, soprattutto nella realizzazione di grandi investimenti in opere pubbliche e servizi socio-sanitari. Non c’è da dimenticarsi, infine, che Loreto è in altra Asur e in altra provincia.

Suggestiva, comunque, l’ipotesi di diventare il quarto comune delle Marche, il primo di tutta l’area sud, il primo della nostra provincia con la reale possibilità di far scattare in capo al maxicomune servizi statali e regionali legati all’ordine e alla sicurezza pubblica e alla sanità che oggi, divisi e con scarsi numeri, non possiamo neanche sperare di avere.

 

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