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Successo di pubblico per Philippe Daverio a Loro Piceno

Successo di pubblico per Philippe Daverio a Loro Piceno

“Con queste parole spero di farvi riappropriare di quel senso di fierezza di essere italiani che non abbiamo più”, così il critico d’arte Philippe Daverio ha detto durante il suo discorso, ieri sera a Loro Piceno.

Una lectio magistralis dai toni amichevoli, rivolta soprattutto ai giovani e ai ragazzi delle scuole, presenti numerosi insieme al nutrito pubblico che ha riempito la chiesa di Santa Maria, nel centro storico del paese in provincia di Macerata. Il significato del patrimonio culturale, la valenza di queste parole, spesso utilizzate in modo improprio, e l’importanza di valorizzare, mantenere e comunicare l’eredità che l’Italia ha ricevuto dal suo passato: questi i principali argomenti trattati dal professore che nel suo discorso ha più volte ricordato come in Italia si investe troppo poco per la cultura.

Cultura che, ha sottolineato Daverio, non serve solo per fare turismo ma per farci ricordare ogni giorno che quello che siamo è dovuto al nostro passato. “Ragazzi, siete gli eredi del mondo antico non dovete mai dimenticarlo e dovete fare qualcosa per dare un senso a questa che è un’eredità formidabile” ha puntualizzato il critico d’arte, rivolgendosi agli studenti delle scuole che prima dell’incontro hanno raccontato il successo delle giornate organizzate dal Fai e della loro esperienza da ciceroni e il progetto che riguarda il giornalino scolastico che portano avanti con grande determinazione e passione.

Anche l’Europa, il significato di questa parola e la “tragedia”, citando Winston Churchill, che sta attraversando, è stato uno dei temi affrontati, così come la necessità di fare propaganda e di attuare un piano per comunicare alle masse quello che l’Italia può offrire. Ma non solo in fatto di opere d’arte e monumenti, ma anche e soprattuto di quel patrimonio che riguarda le tradizioni, i prodotti e i sapori che rendono famosa questa terra nel mondo.

“Prima di tutto dobbiamo fare un passaggio importante però – ha aggiunto Daverio -. Dobbiamo lavorare sulla nostra autostima e capire le potenzialità di quello che abbiamo ereditato, dobbiamo difendere il patrimonio che abbiamo perché possiamo essere d’aiuto per molti. L’illuminazione l’ho avuta anni fa in un mio viaggio ad Hong Kong, noi abbiamo il segreto della qualità della vita e abbiamo il dovere di insegnarlo agli altri”.

Le tradizioni, la storia, i piccoli borgo dove praticamente tutto è rimasto intatto per secoli, la vita di paese, la campagna, i paesaggi: è questo a rendere unica l’Italia, tra i Paesi che hanno conservato di più nella storia. Così Philippe Daverio, raccontando dei suoi viaggi, parlando delle sue esperienze, lancia il suo messaggio. Lo fa rivolgendosi anche alle istituzioni, alla politica che deve fare qualcosa perché non si può essere irresponsabili e distruggere tutto.

Si deve “risorgere” dalla cultura come ha sottolineato anche Giampiero Feliciotti, presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri che ha aperto la serata accanto al sindaco di Loro Piceno, Ilenia Catalini e a Daniela Tisi, consigliera del ministro dei beni culturali che ha ricordato quanto è stato fatto nel territorio per valorizzare il patrimonio artistico e per salvare le opere dopo il sisma che ha colpito il centro Italia.

“Oggi si chiude il percorso di valorizzazione del territorio che è cominciato nel 2016 e che purtroppo si è interrotto a causa del terremoto. Grazie al grande impegno dei sindaci e di chi ci ha teso una mano siamo riusciti a salvare un grande patrimonio esposto prima ad Osimo e poi a Milano. Quello di questa sera è un bel momento perché le opere sono tornate fruibili nella chiesa del paese e tutti finalmente le possono ammirare. Ci auguriamo che anche molti altri dipinti, ora nei depositi, possano essere presto restituiti al pubblico”, ha commentato Daniela Tisi.

 

“L’esigenza di valorizzare il nostro patrimonio, l’esserne consapevoli e promuoverne la conoscenza è il

principale motivo della presenza di Daverio – ha commentato il sindaco di Loro Piceno, Ilenia Catalini -. E’

stato lui a “benedire” il ritorno delle prime tele. Serate come queste hanno lo scopo di inorgoglirci delle

nostre bellezze e di esserne consapevoli per valorizzarli. E in questa chiave hanno partecipato anche i

ragazzi della Scuola Secondaria di Loro Piceno che dopo la Giornata del FAI di autunno, hanno continuato

l’esperienza da ciceroni con le Mattinate del Fai dove hanno descritto i musei e monumenti a ragazzi di

altre scuole”.

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