Dalla lista civica di opposizione del Comune di Treia “Uniti per Treia”, riceviamo e pibblichiamo:
Preso atto della condanna per peculato di Franco Capponi nell’ambito del processo “Spese pazze”, si attende di conoscere l’applicazione della legge Severino, la quale prevede, a tutela del patrimonio pubblico, la sospensione dalla carica rivestita fino a un massimo di 18 mesi, subito dopo la sentenza in primo grado.
Non entrando nel merito delle ragioni del processo e della condanna, è evidente come la città si ritrovi di fronte a un caso unico nella sua storia per un reato tra i più infamanti per un amministratore pubblico.
La pena di due anni e due mesi di reclusione, l’interdizione dai pubblici uffici e la confisca delle somme spese indebitamente, inflitte a Capponi, mettono a rischio la credibilità dell’intera amministrazione, minando il rapporto di fiducia dei cittadini verso le Istituzioni.
Crediamo perciò opportuna da parte del Sindaco un’attenta e ampia riflessione di fronte a tale scenario, anche su un responsabile “passo indietro” prima che sia attivata la procedura di sospensione e in vista degli annunciati impegni economici - non condivisi da “Uniti per Treia” - che graveranno sui bilanci e determineranno l’assetto della città negli anni a venire.
“Uniti per Treia” non ha commentato prima, quando lo stesso auspicava mezzo stampa la prescrizione, e non intende commentare ora le scelte difensive del Sindaco, ma è pronta come sempre a tutelare l’interesse generale dei cittadini e l’immagine della Città di Treia.”
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