Sotto le mura cresce la 'Gramaccia': il nuovo circolo che ridà vita alla cultura alternativa di Macerata
Sotto le mura di Macerata cresce una pianta che, nonostante tutto, non smette mai di fiorire: la "Gramaccia". Niente paura, non stiamo parlando di erbacce, ma di un nuovo circolo che sta per aprire in viale Leopardi 8, pronto a ridare vigore e freschezza alla scena culturale locale. Come l'omonima erba resistente, Arci Gramaccia nasce per restare e crescere, portando con sé una ventata di novità e sperimentazione, tra dj set, live, laboratori e mostre. Un posto dove la cultura alternativa trova finalmente casa e si rinnova, in un angolo di Macerata che non vedeva l'ora di essere un po' più creativo. A dare vita a questo progetto sono Zarife Ibraimovska, Manuele Marani e Stefano Teodori, che hanno deciso di lanciarsi in questa avventura. L'inaugurazione ufficiale si terrà questo weekend, con una serie di appuntamenti da non perdere. Per capire che tipo di locale Arci Gramaccia vuole essere abbiamo fatto due chiacchiere con Manuele Marani.
Come ci spiega, l’idea di aprire Gramaccia è frutto di una sintesi naturale tra le esperienze professionali di Zarife, Manuele e Stefano. "Siamo tutti professionisti dello spettacolo, dal mondo musicale a quello videografico, e Zarife è una bartender davvero eccezionale. Ci siamo resi conto che mancava uno spazio come questo, dove mettere insieme le nostre passioni e le nostre competenze. Così abbiamo deciso di creare qualcosa di nostro. È stato un rischio, certo, ma la voglia di fare qualcosa di autentico ci ha spinto ad andare avanti".
Quando si parla di Gramaccia, non si può fare a meno di notare l'intensità del nome scelto."È simbolo di una forma di vita che, nonostante tutto, cresce e resiste. Una specie di acciaio che non si spezza, ma che diventa sempre più forte", spiega Marani. "È un po' come noi: siamo sempre andati avanti, anche nei momenti più difficili, e questo nome è una riflessione sulla tenacia che ci ha spinto a realizzare questo progetto."
L’inaugurazione del 29 marzo sarà un piccolo assaggio di quello che Arci Gramaccia vuole diventare. Il programma della serata prevede un mix perfetto di musica dal vivo, dj set, reading e performance artistiche, pensato per stimolare tutti i sensi. Il primo evento vedrà la partecipazione di artisti di grande spessore, come DJ Smegma (Vanni Fabbri), un nome che fa tappa nella scena musicale più underground, Capoxoo, che proporrà un reading interattivo con intelligenza artificiale, e OopopoioO, duo musicale che promette di offrire uno spettacolo fuori dagli schemi, con una miscela di theremin e cianfrusaglie elettroniche.
"Dell’inaugurazione abbiamo scelto un mix di artisti che rappresentano quello che vogliamo fare", dice Marani. "OopopoioO la dice lunga su quello che vogliamo proporre: un tipo di musica che non si può catalogare facilmente. Capoxoo vuole spingersi oltre, esplorando la relazione tra arte e intelligenza artificiale. Vogliamo che questo circolo diventi un luogo dove sperimentare, dove non ci siano limiti all’arte e alla creatività".
Ma Gramaccia non sarà solo musica e performance. Il circolo si propone anche come cineclub Ucca, con proiezioni di film ogni martedì o mercoledì, curate dal videomaker Stefano Teodori. Inoltre, sono previsti laboratori per illustratori e mostre con artisti internazionali, a cura di Claudia Palmarucci, Premio Andersen per l'illustrazione.
"L'idea è quella di creare un punto di riferimento per tutti gli appassionati di cultura, arte e musica, ma anche di offrire spazi per la formazione", racconta Marani. Il progetto infatti si sta già espandendo con collaborazioni importanti, come quella con l'Accademia di Belle Arti, per ospitare workshop e attività che possano coinvolgere anche gli studenti. "Abbiamo già parlato con l'Accademia per organizzare dei laboratori e con altri amici e artisti locali per portare avanti insieme queste idee", prosegue Marani. "Ci piace l'idea di un circolo che cresca con la gente che lo frequenta, senza imporre nulla, ma lasciando che l'identità si costruisca insieme, con la partecipazione attiva".
Manuele Marani conclude con una riflessione sulla direzione che il circolo intende seguire: "Speriamo che Gramaccia diventi un punto di riferimento per i giovani e per tutta la comunità. Vogliamo proporre una cultura del tempo libero di qualità, rispettando sempre la città. Non vogliamo fare delirio, ma offrire esperienze che possano arricchire davvero chi le vive".
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