L’ISTAT ha pubblicato nel proprio sito alcune importanti informazioni sul territorio colpito dal sisma del 24 agosto, 26 e 30 ottobre 2016 e 18 gennaio 2017, tali informazioni evidenziano la disparita di trattamento mediatico del territorio maggiormente colpito, ovvero quello marchigiano, nei confronti di quello umbro.
Il documento è stato elaborato in maniera dettagliata dall'ingegner Roberto Di Girolamo che ha studiato attentamente ogni passaggio, stilando alla fine un documento definitivo che riportiamo integralmente di seguito.
Comuni colpiti - Cratere
L’evento sismico ha colpito tutto il centro-Italia, i comuni che fanno parte del cratere sono 140 divisi nelle regione Abruzzo (23), Lazio (15), Marche (87) e Umbria (15):
I Comuni colpiti hanno sono nella gran parte montani e la loro configurazione territoriale è particolarmente complessa:
Considerate le caratteristiche del territorio si può dividere il territorio zone con terreno agricolo e terreni boscati:
Analisi demografica dei residenti
I comuni del cratere hanno una superficie di circa 7.896 km2 e hanno poco più di 580 mila persone residenti (dato provvisorio di fine aprile 2016). Si tratta di comuni abbastanza piccoli mediamente con più di 4.000 abitanti, ma togliendo i capoluoghi di provincia (Ascoli Piceno, Macerata, Teramo e Rieti) la media si abbassa a 2.800 abitanti.
Ne risulta quindi una densità abitativa, del cratere, molto contenuta, pari a 72,9 abitanti per km2 (36% di quella media italiana di 200,8 abitanti per km2). Tale dato non sorprende: infatti, soltanto l’3,8% dell’intera area è occupato da centri e nuclei abitati.
Demograficamente si tratta, nella gran parte, di comuni caratterizzati da un progressivo spopolamento ed invecchiamento La quota di residenti con almeno 65 anni di età è pari al 25,3% del totale, ben 3,3 punti percentuali in più di quanto registrato mediamente sull’intero territorio nazionale; per contro la percentuale di popolazione di età pari o inferiore ai 14 anni raggiunge nei comuni considerati quota 12,0%, contro il 13,7% dell’Italia.
Analisi del costruito
Dall’analisi degli edifici censiti nel 2011 nei comuni del cratere, che sono quasi 38.000 tra residenziali (87,8%) e non residenziali (12,2%), quelli occupati da residenti è del 69,2%.
Qualità del costruito
Gli edifici del cratere nel 2011 risultano in buono stato di manutenzione rispetto alla media nazionale. Alla data del censimento, infatti, la percentuale di edifici più datati e in un buono-ottimo stato di conservazione è decisamente più alta rispetto all’analogo nazionale (54,6% contro 43,0). Dei quasi 163 mila edifici residenziali dei comuni del cratere, quelli costruiti prima del 1971 (anno in cui è entrata in vigore delle norme tecniche di costruzione per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato, normale e precompresso e da struttura metallica degli edifici) rappresentano una quota del 66%; nonostante ciò la stragrande maggioranza (più dell’80%) è stata valutata in ottimo o buono stato.
Poco più del 71% degli edifici residenziali ha una struttura portante in muratura, la media nazionale è del 57,2%.
Gli edifici del cratere hanno un numero di piani tra 2 e 3.
La percentuale di edifici nei centri abitati (65,9%) è più bassa rispetto a quella nazionale (82,1%) con incremento maggiore per i nuclei abitati e le case sparse.
Economia - Aziende agricole nel cratere
Nel 2010 le aziende agricole censite nei comuni del cratere sono quasi 26.000, di il 9,4% (pari a 3.405 aziende) presenti in Umbria, il 34,1% (15.297 aziende) nelle Marche, il 1,9% (1.870 aziende) nel Lazio e l’8,0% (5.367 aziende) in Abruzzo. I territori del cratere si contraddistinguono per un’elevata densità di aziende agricole sulla popolazione residente rispetto al dato medio nazionale (4,4 aziende ogni 100 abitanti contro il 2,7 del valore nazionale).
Il numero medio di aziende per chilometro quadrato è inferiore al dato nazionale (3,2 contro il 5,4 dell’Italia).
Le aziende agricole presentano dimensione superiore alla media nazionale in termini di superficie agricola totale (SAT) pari a quasi 19 ettari per azienda (contro i 10,5 dell’Italia).
La maggior parte delle aziende son condotte dal coltivatore con media nel cratere di circa un punto percentuale superiore alla media nazionale:
Le aziende agricole del cratere sono:
Le imprese agricole coinvolte nel cratere sono 1,6% del totale delle imprese agricole nazionali.
Le aziende con agriturismi sono molto presenti in Umbria e la media del cratere è superiore alla media nazionale. Così come per le attività connesse.
Imprese industriali e servizi
Le imprese presenti nel cratere sono:
Nella maggior parte quelle che si trovano nelle Marche, anche per la maggior dimensione del territorio coinvolto.
Patrimonio culturale
L’area del cratere vanta un patrimonio culturale di rilievo, ricco di beni architettonici, monumentali ed artistici, e la presenza di importanti cittadine medievali.
Il Comando dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale ha già ha tracciato un quadro drammatico di crolli e distruzioni di beni di interesse culturale distrutti o gravemente danneggiati, rappresentati in gran parte da chiese e altri luoghi di culto, come basiliche, monasteri ed eremi, ma anche monumenti ed edifici di architettura civile e fortificata, come palazzi, mura e torri medievali.
Oltre che per il patrimonio culturale, l’area maggiormente del cratere è caratterizzata dalla presenza di parchi e riserve naturali, acque termali e un notevole patrimonio paesaggistico che ne denotano una significativa attrazione turistica.
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