San Severino, disturbo della quiete pubblica e degrado: disposta la chiusura di un locale
Dopo le misure di prevenzione seguiti a diversi episodi di violenza (Daspo Urbano) arriva la chiusura di un locale sito a San Severino Marche in base all’art. 100 del TULPS.
Oltre al più eclatante episodio di maggio, che ha comportato l’applicazione del Daspo per quattro avventori, i militari della Stazione carabinieri di san Severino Marche, sono intervenuti, nel tempo, per molteplici fatti, in grado di minare la sicurezza e la tranquillità della cittadinanza, verificatesi all’interno dello medesimo locale pubblico.
L’esercizio commerciale, frequentato da persone note alle forze dell’ordine perché dedite alla commissione di reati contro la persona e il patrimonio e in materia di stupefacenti, è stato spesso teatro di episodi in grado di turbare l’ordine pubblico, il riposo delle persone, la moralità e il buon costume; episodi scaturiti da condotte antigiuridiche spesso dovute all’abuso di alcol e al consumo di stupefacenti…liti verbali molto accese, in due occasioni degenerate in tentativi di investimento del contendente con autovetture, minacce e incidenti stradali, schiamazzi e urla in piena notte; episodi di cui si sono resi protagonisti, nel corso dell’estate, avventori del locale, togliendo il riposo ai residente della zona e lasciando loro, al mattino, sporcizia di ogni genere davanti a cancelli ed abitazioni private.
Tra i fatti che hanno visto l’intervento dei Carabinieri, tutti compendiati nella richiesta di applicazione dell’art. 100 del TULPS, vi è un episodio più eclatante, risalente al mese di luglio: un avventore, dopo aver provocato un sinistro stradale, aveva ingaggiato una lite con alcuni avventori del locale tentando poi di investirli con l’auto. L’episodio ha comportato il ferimento di uno dei contendenti e il danneggiamento di un muro, contro il quale, infine, l’uomo era andato maldestramente a sbattere.
Grazie anche alla preziosa collaborazione della cittadinanza, che ha segnalato gli episodi di illegalità, di disturbo della quiete e degrado, sempre più frequenti all’interno e in prossimità del locale, i Carabinieri, hanno richiesto la sospensione della licenza dell’esercizio commerciale, provvedimento emesso dal Questore della Provincia di Macerata sulla base dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, provvedimento applicabile proprio laddove un locale sia abituale ritrovo di persone “pregiudicate o pericolose” e sia teatro di fatti che possano turbare e minacciare la sicurezza e la quiete della cittadinanza.
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