Ricostruzione post-sisma, Caldarola approva all'unanimità il PSR: inizia la rinascita del paese
Si è svolto sabato pomeriggio, 21 novembre, in video conferenza a causa del Covid, uno dei più importanti consigli comunale di Caldarola degli ultimi anni, quello che attraverso l’approvazione del PSR, il Programma Straordinario di Ricostruzione, darà ufficialmente il via alla rinascita di tutto il centro storico del paese comprese le opere pubbliche di urbanizzazione, viabilità e sottoservizi.
In video collegamento, oltre a tutti i rappresentanti del consiglio comunale, anche il commissario straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini e il Direttore dell’USR Cesare Spuri entrambi in collegamento dalla sede della Regione Marche. Ci ha tenuto a salutare tutti i caldarolesi collegati anche lo stesso Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli insieme all’Assessore con delega al Sisma Guido Castelli tornati poi ai loro impegni istituzionali.
Nella sua breve introduzione il sindaco Luca Maria Giuseppetti ha ringraziato il presidente Acquaroli per l’attenzione verso il suo splendido borgo e ha dato merito al Commissario Legnini della sua concretezza, affermando di aver trovato in questa figura istituzionale un uomo presente e attento alle esigenze di ogni singolo Comune trasformando molte richieste in ordinanze attuative.
I principali punti toccati dal Sindaco e dal suo vice Giorgio Di Tomassi hanno riguardato lo straordinario lavoro svolto dall’Università Politecnica delle Marche in stretta collaborazione con i tecnici comunali coinvolgendo tutti i cittadini interessati e gli stessi consiglieri di minoranza, sempre attenti e collaborativi. Il primo grande atto, secondo il vice sindaco, che fa guardare con ottimismo al futuro delineando un obiettivo raggiungibile in tempi ragionevoli.
Un progetto, quello illustrato dall’Architetto Giovanni Marinelli dell’Univpm , iniziato quasi 24 mesi fa, quando non era ben chiara ancora la strada da intraprendere e che ha visto da subito l’attenzione focalizzata sulle esigenze delle persone per giungere ad un atto corale che porterà alla ricostruzione innanzitutto del senso di comunità.
L’idea è di una rivisitazione di una Caldarola autentica ma non proprio identica, per guardare al futuro e perseguire obiettivi migliori e più performanti alle esigente della cittadinanza.
Il piano, approvato all’unanimità, prevede diversi livelli operativi studiati nei minimi dettagli per permettere una ricostruzione senza spreco di tempo e risorse. Oltre alle case dei singoli cittadini sono stati previsti anche: infrastrutture viarie strategiche per evitare un isolamento del paese; un piano dei castelli per organizzare da subito la futura vocazione attrattiva anche delle frazioni; la valorizzazione dell’asse fluviale del Chienti con il superamento delle criticità e l’esaltazione dei punti di forza; e l’istituzione di un Ufficio di Piano che possa intervenire prontamente su ogni modifica del progetto che prevedibilmente si presenterà in fase di attuazione.
I vari livelli operativi danno non solo un quadro dei tempi ma anche dei costi e spingono a limitare il più possibile le delocalizzazioni, anzi stimoleranno un uso più mirato dei locali del centro storico fornendo nuove prospettive di sviluppo e permettendo di superare le criticità che erano presenti anche prima del sisma.
Il Commissario Legnini si è complimentato ancora una volta con Caldarola per la lungimiranza delle azioni, il coinvolgimento del gruppo di lavoro dell’Università Politecnica delle Marche, formato da un gruppo di professionisti fortemente preparati e motivati, ha permesso di essere il primo Comune a fregiarsi di un progetto così preciso e puntuale invitando gli altri municipi coinvolti dal terremoto a fare altrettanto, anche con meno minuzia di dettagli, purché partano con una progettazione inquadrata nell’ultima ordinanza, la 107, approvata appena pochi mesi fa.
Il commissario Legnini ha rassicurato che, sia l’USR che l’ufficio da lui presieduto, approveranno in tempi brevissimi questo Programma Straordinario di Ricostruzione di Caldarola per permettere l’avvio dei cantieri entro i primi sei mesi del prossimo anno. Infine ha dato rassicurazioni al sindaco Giuseppetti in merito al Castello Pallotta, vero volano per la futura economia del paese, riconosciuto come attrattiva strategica per l’offerta turistica caldarolese capace di creare un indotto ad ampio raggio.
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