Ricostruzione di Castelsantangelo, firmato il piano attuativo: nel team l'architetto Stefano Boeri
Il protocollo porta la firma del comune, della Regione Marche, dell'Ufficio speciale per la ricostruzione, della Provincia di Macerata, del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio delle Marche.
"È una giornata importante perché abbiamo avviato il percorso che porterà alla rinascita del nostro paese e questo avviene in prossimità delle feste natalizie che solitamente portano sempre momenti di speranza", ha detto all'ANSA Marche il sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci.
La stipula del Protocollo d’intesa va nella direzione dell’art.15 della L. 241/90 e dell’art. 112 del Decreto Legislativo . 42/2004 finalizzato a concordare con enti sovracomunali, accordi funzionali di strategie ed obiettivi comuni di valorizzazione e sicurezza sismica. “L’obiettivo dell’Amministrazione Comunale, spiega il Sindaco Falcucci è quello di arrivare alla “Conferenza Permanente” con scelte programmate, pianificate, condivise preventivamente da tutti gli enti preposti nei diversi tavoli tecnici di lavoro. Il “Protocollo d’Intesa” che è stato stipulato in data odierna tra gli enti si pone l’obbiettivo di:
Governare in tempi brevissimi il processo di ricostruzione, tenendo conto non solo del territorio comunale, ma di un comprensorio più ampio, al fine di rafforzare il ruolo del Nostro Comune all’interno della valle dell’Alto Nera, non escludendo le vocazioni del territorio.
Comprendere le priorità e le potenzialità specifiche del territorio e dell’area vasta, in modo da meglio inquadrare ciò che il sisma ha distrutto, non solo fisicamente ma anche socialmente, culturalmente ed economicamente.
Valutare le criticità pregresse al fine di trasformarle in potenzialità e avviare un processo di rigenerazione che non sia più passivo ma attivo e capace di produrre occasioni. L’obiettivo della ricostruzione non è esclusivamente il restauro delle singole costruzioni danneggiate, bensì un ampio processo di recupero e ricostruzione di quel complesso di funzioni urbane, sociali, economiche che connotano un territorio.
Prendere atto, che un evento fortemente traumatico come questo terremoto ha comportato delle modifiche permanenti alle realtà locali, le quali non possono essere affrontate unicamente tramite una riproposizione pedissequa della situazione antecedente all’evento. La ricostruzione deve piuttosto diventare una opportunità di ripensamento complessivo del territorio. In tal senso la ricostruzione non potrà essere impostata come una mera replicazione delle strutture fisiche distrutte, ma anche come una revisione necessaria della conformazione e dell’utilizzo del territorio ereditato a seguito del sisma.
Considerare tutto il territorio coinvolto come un unicum, un arcipelago di centri urbani che condividono una antica vicenda di scambi e flussi legati alla geografia, alla mobilità, alla storia stessa del nostro Paese. Senza questa consapevolezza, la ricostruzione rischia di essere la somma di azioni indipendenti e incoerenti”.
“I cittadini saranno chiamati ad essere attori attivi della ricostruzione del loro territorio al fine di ricostruire prima di tutto le comunità, evitando di commettere l’errore di ricostruire solo le case" – ha concluso il sindaco di Castelsantangelo sul Nera.
La rinascita di un piccolo comune sul parco dei Monti Sibillini, a partire da un approccio multidisciplinare, con professionisti di alto profilo scientifico.
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