Potenza Picena, Alessandro Zan porta in Piazza Stazione i diritti civili LGBT e punta il dito contro la destra
"I diritti non sono concetti astratti, i diritti cambiano la vita delle persone". Lo ha spiegato nel suo intervento ieri sera a Potenza Picena Alessandro Zan, descrivendo la propria storia, personale prima, di attivista LGBT e di politico poi (nonché fautore del decreto legge che porta il suo nome e ancora in fase di stallo). Temi ribaditi attraverso alcuni interventi rivolti direttamente alla platea: sogni, paure, pregiudizi, silenzi, verità. Percorsi pieni di ostacoli, in cui la negazione forzata di sé toglie energie vitali, altera il proprio rapporto con la società, ingabbia gli individui limitandone le potenzialità.
In una Piazza Stazione propositiva rispetto anche le ultime polemiche montate dalla destra locale è andata in scena una discussione profonda e articolata su come una società fondata sui diritti sia più dinamica, più forte, più coesa. A moderare il dibattito Elena Tambini di Tgcom24, nel corso di una serata che ha evidenziato come il suddetto tema dei diritti sia centrale per la costruzione di una società in grado di liberare le energie positive delle persone e di pretendere anche il rispetto dei doveri che è alla base della convivenza civile.
“Con l'imminente campagna elettorale – hanno sottolineato gli addetti ai lavori in una nota stampa - diventerà cruciale e dirimente distinguere tra chi pensa che i diritti non siano mai abbastanza in una società moderna e progredita, e chi pensa soltanto a negarli a interi settori della società per alimentare l'odio e le divisioni”.
Commenti