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Post-sisma, Farabollini: "Comuni non organizzati sulla ricostruzione pubblica, trend positivo per quella privata"

Post-sisma, Farabollini: "Comuni non organizzati sulla ricostruzione pubblica, trend positivo per quella privata"

Le maglie della rete che ha ingabbiato la ricostruzione cominciano ad allentarsi grazie al lavoro costante e puntuale fatto nell’ultimo anno dal Commissario in totale collaborazione con Governo, Parlamento e territori”. Così il Commissario alla Ricostruzione Piero Farabollini commenta lo stato dell'arte sulla ricostruzione post-sisma, snocciolando i primi dati (in attesa di completa elaborazione) che fanno riferimento alla situazione registratasi al 31 dicembre del 2019. 

RICOSTRUZIONE PRIVATA - Il commissario sottolinea come il trend, per quel che riguarda la ricostruzione privata, sia positivo. Nelle Marche, regione con il tasso di danneggiamento più alto, nell’ultimo trimestre del 2019 si è registrato un incremento del 470% delle Richieste Contributo Ricostruzione presentate per danni lievi e ad un +138% di quelle per danni gravi. Dati che evidenziano come non vi sia l'intenzione di abbandonare i borghi di nascita per trasferirsi sulla costa, sottolinea Farabollini. 

"Stiamo lavorando congiuntamente con la Rete Professione Tecnici e gli Uffici Speciali della Ricostruzione delle 4 Regioni per concordare procedure condivise ed organiche - prosegue Farabollini - sia per l’attuazione dell’art.12 bis ai sensi dell’ultimo decreto sisma, che peraltro ha offerto anche lo strumento dell’autocertificazione, sia per verificare percorsi utili per snellire le istruttorie. 

RICOSTRUZIONE PUBBLICA - "Resta il nodo delle seconde case della ricostruzione Pubblica di competenza dei Comuni e delle Regioni che è ancora molto lontana dall’aver aperto i cantieri”.Questo il giudizio Commissario dopo la lettura dei dati forniti da Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio: sono 184 i progetti esecutivi ultimati su 1079 interventi previsti dalle ordinanze 23 e 32, 33, 37 e 56.

Non tutti hanno i lavori in esecuzione: ne risultano cantierati solo 156, pari al 14,5% della previsione di intervento totale. Per oltre il 60 % degli interventi (650) deve ancora essere avviata la procedura di gara per l’affidamento della progettazione.

Emerge chiaramente che i Comuni non sono adeguatamente organizzati per gestire le attuali procedure e non solo per la quantità del personale a disposizione, ma soprattutto per la sua tipologia ed il know-how– conclude Farabollini – Continueremo a lavorare, di concerto con tutti gli attori della ricostruzione, perché percorsi e procedure siano il più possibile facilitati”. 

CLICCA QUI PER L'ABSTRACT COMPLETO DEI DATI 

 

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