Petriolo, Fondi Por Fesr-Asse 8: il sindaco Domenico Luciani scrive al presidente Luca Ceriscioli
Sull’impiego dei fondi europei Por Fesr-Asse 8 da parte della Regione Marche interviene il sindaco di Petriolo Domenico Luciani. Il Primo cittadino di uno dei borghi colpiti dagli eventi sismici del 2016 ha deciso di scrivere al presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli anche a seguito di quanto riportato in merito dagli organi di stampa. In particolare, il passaggio su cui si concentra Luciani è quello relativo all’affermazione per la quale non ci sarebbero più edifici strategici non finanziati all’interno del cratere.
«A Petriolo gli edifici scolastici media ed elementare, oltre alla mensa di via Leopardi sono qualificabili come “strategici” - scrive Luciani - e necessitano di interventi volti alla loro messa in sicurezza e a renderlo più efficienti dal punto di vista energetico». Si parla di progetti inseriti nella graduatoria del piano regionale triennale di edilizia scolastica 2018-2020: 865mila euro per la scuola di primo grado “Giovanni Ginobili”, per la quale è stato chiesto un contributo di 433mila euro; e 4 milioni di euro per la scuola secondaria di primo grado “Marco Martello”, con una richiesta di contributo pari a 3,4 milioni di euro.
«Nessuno dei due interventi è stato finanziato dalla Regione Marche con i fondi europei in questione - afferma Luciani -, ne tantomeno con le risorse ministeriali stanziate per la programmazione triennale».
Per tali ragioni, il sindaco di Petriolo «auspica un ripensamento» da parte del presidente Ceriscioli: «Lungi da polemizzare, ritengo che la messa in sicurezza e il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici scolastici strategici che svolgono persino funzioni di protezione civile all’interno del cratere dovrebbero essere interessati per prima di tanti altri interventi dai finanziamenti dei fondi Por Fesr-Asse8 - conclude Luciani -, chiedo pertanto un incontro incontro al fine di poter trovare una soluzione nell’interesse reciproco degli Enti che rappresentiamo».
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